È tutto pronto per la rinnovata edizione di Autochtona: il 18 e 19 ottobre l’Italia dei vini autoctoni andrà in scena a Bolzano con un grande banco d’assaggio e masterclass di approfondimento, proponendo uno spaccato di quella che è la biodiversità vitivinicola del nostro Paese.
È tutto pronto per la rinnovata edizione di Autochtona: il 18 e 19 ottobre l’Italia dei vini autoctoni andrà in scena a Bolzano con un grande banco d’assaggio e masterclass di approfondimento, proponendo uno spaccato di quella che è la biodiversità vitivinicola del nostro Paese.
Bolzano, 28 settembre 2021 – Dai vitigni più noti e diffusi lungo lo stivale, portabandiera di denominazioni conosciute a livello internazionale, a quelli legati solo a piccoli areali, spesso salvati dall’estinzione grazie alla dedizione e all’impegno di appassionati vigneron. Il 18 e 19 ottobre presso Fiera Bolzano, durante la 18ª edizione di Autochtona, il più ricco e articolato banco di assaggio dedicato ai vitigni autoctoni accoglierà wine lovers e professionisti provenienti da tutta Italia.
Sarà un’occasione unica per il pubblico che potrà percorrere un vero e proprio “Giro d’Italia” con il bicchiere in mano, grazie ai tanti vini ottenuti attraverso i numerosi vitigni autoctoni coltivati da nord a sud a dimostrazione dell’incredibile biodiversità presente lungo lo stivale.
Delle oltre 600 varietà registrate nel Catalogo Nazionale della Vite, la quasi totalità può essere considerata autoctona e in molti casi appartenente non solo a determinate regioni, quanto a specifici areali o microzone all’interno delle quali hanno trovato le condizioni ideali per donare tratti unici nei profumi e nei sapori.
Anche quest’anno Fiera Bolzano sarà la piazza ideale per chi avrà voglia di conoscere e assaggiare vini che non sempre è facile trovare in enoteca o al ristorante, se non recandosi direttamente nelle zone di produzione.
Qualche esempio? La Recantina, antico vitigno autoctono a bacca rossa della provincia trevigiana, che rischiò l’estinzione con l’arrivo della fillossera tra fine ‘800 e inizio ‘900 ed è stato recuperato grazie al lavoro di alcuni viticoltori soprattutto della zona dei Colli Asolani e di Montello in particolare. La Spergola, confusa in passato con il Sauvignon, è invece uno storico vitigno a bacca bianca che ha trovato dimora sulle colline di Reggio Emilia nel XV secolo e che è stato riscoperto con ottimi risultati soprattutto nella versione spumante, sia Charmat che Metodo Classico.
In Piemonte da vitigni autoctoni come Nebbiolo, Barbera, Dolcetto e Grignolino, nascono vini dalla storia antica e dal presente radioso, famosi non solo in Italia ma ormai in quasi tutto il mondo. Ci sono però anche varietà legate a piccolissimi territori di questa regione: è il caso della Malvasia di Schierano, una malvasia nera aromatica che dà origine all’omonimo vino a Castelnuovo Don Bosco, oppure del Timorasso e della Nascetta, autoctoni a bacca bianca coltivati esclusivamente nel tortonese o a Novello nelle Langhe.
In Toscana il principe indiscusso è naturalmente il Sangiovese, presente ad Autochtona con campioni che arrivano da molte delle principali denominazioni, ma ad accompagnarlo ci sono molti vitigni minori che sono stati, con il passare degli anni, riscoperti e vinificati anche in purezza. È il caso del Ciliegiolo e del Canaiolo, ma anche di varietà che sino a qualche anno fa si pensavano ormai perse, come ad esempio la Barsaglina e il Vermentino Nero, coltivati solo sulla fascia costiera nella provincia di Massa Carrara in particolare.
Proseguendo nel viaggio e rimanendo in Centro Italia, al Salone sarà possibile assaggiare vini ottenuti da Bellone e Olivella Nera: sono due vitigni particolarmente legati al territorio laziale, il primo ha antichissime origini e numerosi sinonimi, tra i quali i curiosi Cacchione e Arciprete, mentre il secondo è stato spesso accostato allo Sciascinoso campano, sebbene la parentela non sia così certa.
A proposito di Campania, oltre ad Aglianico, Greco, Fiano e Falanghina, storiche varietà ormai molto conosciute, sarà possibile degustare anche vini ottenuti da una serie di vitigni meno noti, ma di grande valore, come gli ischitani Biancolella e Forastera o i rari Ripoli, Fenile e Ginestra della Costiera Amalfitana. Rimanendo nel sud Italia, scrigno di innumerevoli uve che danno origine a vini di grande carattere, dalla Calabria ci saranno Mantonico, Magliocco e Greco Nero, mentre dalla Sicilia, oltre al famoso Nero d’Avola, non mancheranno Carricante e i due Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, alfieri di una viticoltura, quella etnea, che dona risultati di grande fascino ai piedi del vulcano attivo più alto d’Europa.
Durante la due giorni, oltre al banco di assaggio è previsto un ricco programma di masterclass che completerà l’offerta di Autochtona, con l’obiettivo di fornire al pubblico spunti di riflessione e di approfondimento su un tema, quello dei vitigni autoctoni, costantemente in fermento e sempre ricco di novità. “Tutte le sfumature del rosa: il rosé una moda che non tramonta”, “Gli autoctoni in spumante: c’è vita oltre lo chardonnay e il pinot nero”, “Calabria: un patrimonio di vitigni autoctoni da scoprire” sono alcuni dei titoli di un calendario di incontri che si sta completando proprio in questi giorni e che verranno condotti da esperti professionisti e giornalisti del mondo del vino.
Il banco di assaggio, gestito dai sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier – sezione Alto Adige, sarà aperto agli operatori del settore dalle ore 10.00 alle 16.00 e al pubblico di appassionati dalle ore 16.00 alle 18.00. Per accedervi è necessario acquistare esclusivamente online il ticket, al fine di evitare assembramenti alle casse
Per accedere alla fiera, così come allo spazio espositivo dedicato ad Autochtona, oltre al biglietto di ingresso sarà necessario essere in possesso del Green Pass, in forma digitale o cartacea.
Autochtona è organizzata da Fiera Bolzano e si svolgerà in concomitanza con Hotel, fiera internazionale dedicata alla ristorazione e all’hôtellerie in programma fino al 21 ottobre.
Il Forum nazionale dei vini autoctoni raggiunge la “maggiore età”, senza neanche uno stop durante il suo lungo cammino. Per la 18ª edizione di Autochtona sono previsti un grande banco di assaggio, masterclass di approfondimento sui principali temi del settore e il rinnovato premio Autochtona Award.
Non si parla di vera e propria ripartenza per il forum nazionale dei vini autoctoni, in programma il 18 e 19 ottobre come sempre a Bolzano, perché di fatto Autochtona non si è mai del tutto fermata. Come i migliori vini prendono vita dai terreni più difficili, così Autochtona ha saputo rinnovarsi e migliorarsi nell’anno più complicato: il 2020.
In un momento in cui tutti erano fermi, Autochtona c’era e ha colto l’occasione dell’assenza del banco d’assaggio per rivoluzionare e potenziare la rassegna “Autoctoni che passione!” trasformandola in “Autochtona Award“. 500 vini candidati da oltre 350 produttori di tutta Italia, due giorni di degustazioni alla cieca da parte di una giuria internazionale di grande prestigio e professionalità e la premiazione finale che ha decretato i vincitori di 11 categorie.
Una formula che verrà riproposta anche quest’anno, “giuria delle stelle” compresa che ritorna protagonista grazie al panel di esperti degustatori, wine writer e buyer da tutto il mondo, premiando i vini vincitori nel pomeriggio di martedì 19 ottobre in diretta streaming sui canali social di Fiera Bolzano. Due novità andranno inoltre ad arricchire l’elenco delle categorie già esistenti: “Miglior Vino Metodo Ancestrale” e “Miglior Vino Orange”.
A questo si aggiungerà il grande banco d’assaggio, gestito in sicurezza dai sommelier AIS dell’Alto Adige, che darà la possibilità anche ad appassionati e operatori del settore di assaggiare i tantissimi vini che già in queste ore si stanno candidando. Per il pubblico sarà un’occasione per conoscere da vicino la biodiversità presente nel panorama vitivinicolo italiano. Non mancherà infine un ricco calendario di masterclass condotte da esperti del settore, che si svolgeranno durante i due giorni di manifestazione.
Autochtona è diventata ormai un punto di riferimento per la valorizzazione del ricchissimo universo delle varietà autoctone italiane. “L’anno scorso sono stati davvero tanti i produttori che da tutta Italia hanno inviato i loro campioni, dimostrando di credere in Autochtona anche in un momento così particolare, ma soprattutto trasmettendoci un messaggio molto importante: la biodiversità del vigneto italiano deve continuare ad avere uno spazio dove potersi esprimere – spiega Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano. – “Ecco perché quest’anno siamo più determinati che mai nel voler organizzare un evento ancora più ricco di interpreti e di vini da versare nei bicchieri non solo dei giurati, che poi avranno il difficile compito di valutarli, ma anche degli operatori di settore e degli appassionati che decideranno di venire ad Autochtona il 18 e 19 ottobre”.
Autochtona è organizzata da Fiera Bolzano e si svolgerà in concomitanza con Hotel, fiera internazionale dedicata alla ristorazione e all’hôtellerie in programma fino al 21 ottobre.