Sabato 10 giugno settima edizione del Master del Romagna Albana. In palio il prestigioso riconoscimento di ambasciatore della prima DOCG a bacca bianca d’Italia. Curiosità: metà dei partecipanti arriva dalla Campania. Roberto Monti Presidente Consorzio Vini di Romagna: “Beviamo romagnolo, Albana in primis, e sosteniamo il territorio”.
Sono 14 e arrivano da quattro territori d’Italia (Campania, Emilia, Lombardia, Romagna). Sabato 10 giugno a Bertinoro si mettono alla prova con il vitigno bianco per eccellenza della Romagna: l’Albana. In palio il prestigioso scettro di ambasciatore della prima DOCG ottenuta da un vino bianco in Italia (1987).
È giunto alla settima edizione il Master Romagna Albana DOCG, concorso per la prima volta ospitato nel mese di giugno, promosso dal Consorzio Vini di Romagna per l’organizzazione di AIS Romagna e Comune di Bertinoro.
L’evento è un vero e proprio omaggio all’Albana, vitigno al centro di una vera e propria rinascita tanto da sfiorare il milione di bottiglie prodotte (700mila erano nel 2018) con una crescita degli ettolitri del +31% in quattro anni (6867 gli ettolitri oggi). La superficie vitata è di 818 ettari, per un vitigno eclettico, prodotto in 5 tipologie da disciplinare della DOCG: secco, amabile, dolce, passito, passito riserva, con in più la tipologia spumante dolce rivendicabile nella DOC Romagna. Da ormai un decennio, si moltiplicano sperimentazioni di spumanti da uve Albana prodotti con metodo classico, ribadendo l’estrema ecletticità del vitigno.
I partecipanti: Campania supera Romagna
Come anticipato, i 14 sommelier partecipanti arrivano da quattro territori, con la curiosità di una massiccia presenza dalla Campania – “detentrice” del Master per la vittoria di Luca Matarazzo di Salerno –, regione che supera ampiamente la Romagna per adesioni.
La metà dei partecipanti infatti arrivano dal territorio campano: Silvano Di Giacomo (Salerno), Stella Marotta (Capaccio Paestum – Sa), Ivan Fernandez Mendana (Altavilla Silentina – Sa), Marianna Pizzipaolo (Salerno), Patrizia Sacco (Salerno), Salvatore Luigi Scala (Afragola, Napoli). Tre i sommelier dalla Romagna: Alex Cazzari (vive a Parigi), Matteo Paganelli (Forlì), Marco Saiani (Conselice, Ravenna). Due dall’Emilia: Giorgio Salmi (Bologna) e Hsuan Tai Yi (Reggio Emilia). Due dalla Lombardia: Andrea Gualdoni (Agnadello, Cremona) e Andrea Russetti (Fino Mornasco, Como).
Il Master Romagna Albana DOCG
L’evento prende il via la mattina con le prove scritte di selezione (a porte chiuse) nella sala della Riserva Storica a Bertinoro. Da qui scaturiscono i 3 finalisti che alle 15.30 nel Palazzo Comunale si confrontano pubblicamente in una sfida a colpi di presentazione di fronte a ipotetici clienti, degustazioni alla cieca, abbinamenti gastronomici, racconto su vecchie bottiglie, storia del vitigno ed etichette romagnole.
A valutare i partecipanti una giuria di esperti, composta da rappresentanti della sommellerie nazionale e romagnola, dal Vicepresidente nazionale Assoenologi e dal Presidente del Consorzio Vini di Romagna.
Al vincitore vanno 2.000 euro, uniti al prestigioso riconoscimento di ‘ambasciatore’ del vitigno nel periodo 2023/24. Una ulteriore Giuria formata da produttori, determina un Premio Speciale al Miglior Sommelier comunicatore del Romagna Albana DOCG scelto fra i tre finalisti.
Il Presidente Consorzio Vini di Romagna
“Il concorso tra sommelier Master dell’Albana è ormai entrato nella tradizione – spiega Roberto Monti, Presidente del Consorzio Vini di Romagna – La Romagna ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, soprattutto sui vini Albana, con crescita qualitativa e di vendite importante che si legge nella rapida escalation d’imbottigliamenti. Piano piano viene scoperto e giustamente considerato un vino di grande personalità e versatilità, potendo affiancare le versioni secco a primi piatti, menu di pesce e di terra, fino ai formaggi e ai dessert che si sposano al meglio con le versioni dolce e passito. Ma risultando altrettanto appagante nel fuori pasto, in quella sezione aperitivo che ha letteralmente stregato gli italiani, divenendo il rituale più atteso della giornata.”
Così conclude il presidente Roberto Monti: “È giusto dire, alle porte dell’estate e dopo l’ondata che ha travolto la Romagna, che il modo più concreto per sostenere il territorio è premiarne il lavoro e le eccellenze, scegliendo una volta di più – anche in riviera – di bere romagnolo. I tanti sommelier che si sfidano in questa competizione ci danno fiducia che si stia comprendendo il grande potenziale di affermazione dell’Albana nei consumi degli italiani e dei vacanzieri. Abbiamo bisogno di comunicatori capaci e appassionati che ci accompagnino al traguardo.”
Non solo Master a Bertinoro
Il Master Romagna Albana DOCG s’inserisce in un cartellone di eventi ‘Borghi e Rocche di Romagna’ che animano il weekend dal 9 all’11 giugno a Bertinoro, all’insegna di spettacoli, enogastronomia, cultura, sport. Tra le proposte wine&food troviamo ‘Vini e sapori in Rocca’ a cura di Ais Romagna, che venerdì 9 e sabato 10 giugno dedica anche speciali percorsi di degustazione sull’Albana insieme a prodotti del territorio. In piazza della Libertà, nelle stesse giornate, la Strada dei Vini e dei Sapori della Romagna propone ‘Vini e sapori in strada nel Borgo’ con stand gastronomici e banchi d’assaggio.
Vino al vino: Bertinoro celebra l’Albana. Sabato 2 e domenica 3 ottobre doppio appuntamento con il Master dell’Albana e la prima tappa di Albana Dèi. Degustazioni, incontri e focus omaggio al vitigno a bacca bianca principe della Romagna.
È il vitigno bianco per eccellenza esclusiva assoluta della Romagna. L’Albana, prima Docg d’Italia di un vino bianco anno 1987, sarà protagonista della due giorni di “Vino al Vino” in programma a Bertinoro sabato 2 e domenica 3 ottobre. Unico il contenitore promosso dal Comune di Bertinoro, due gli eventi ospitati nel centro storico della cittadina dell’ospitalità: la quinta edizione del Master Romagna Albana Docg di Ais Romagna e l’evento itinerante Albana Dèi del Consorzio Vini di Romagna.
Il tutto con un protagonista assoluto: l’Albana, sempre più nell’Olimpo dei grandi bianchi d’Italia, grazie al prezioso lavoro di tanti produttori che credono in questo “rosso travestito da bianco“, secondo la felice definizione di un critico. Epicentro di un vero e proprio rinascimento in Romagna, l’Albana si è imposta a consumatori e critica grazie alla sua versatilità nelle versioni secco, passito e spumante, fino all’ultima frontiera della macerazione in anfora, abbandonando il vecchio schema di vino dolce di fine pasto.
Un cambio di rotta riconosciuto dalle guide nazionali come nel caso dei prestigiosi Tre Bicchieri del Gambero Rosso 2022 assegnati per il secondo anno di fila a due Albana secco (quest’anno a Celli di Bertinoro e Monticino Rosso di Imola). Lo stesso ha fatto l’ultima edizione della guida Ais “Emilia Romagna da Bere e da Mangiare” 2021/2022 che ha assegnato quasi un terzo dei vini “eccellenti” (punteggio massimo) ad Albana: su 55 vini top, ben 16 sono Albana nelle diverse tipologie.
Il Master Romagna Albana
Giunto alla quinta edizione, mette a confronto 17 sommelier degustatori da sette territori diversi (Puglia, Campania, Toscana, Lombardia, Veneto, Emilia e Romagna) a testimonianza di come l’Albana sia sempre più trasversale a diverse regioni d’Italia. L’evento sarà anticipato sabato 2 ottobre nel pomeriggio nella Riserva storica da una degustazione di Albana insieme ai partecipanti al Master, mentre la sera alle 19.30 nella Rocca ci sarà una cena a tema dal significativo titolo “Aspettando il Master” a cura di Ais Romagna in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Artusi di Forlimpopoli (info: 0547 415249 – info@aisromagna.it tel. 3337148500).
Nella giornata di domenica 3 ottobre va in scena il Master, aperto la mattina alle prove di selezione a porte chiuse nella sala della Riserva Storica, da cui scaturiscono i 4 finalisti in gara davanti al pubblico alle ore 15.30 nella Chiesa di San Silvestro. Avvincente e tutto da seguire l’evento pomeridiano con i finalisti alle prese con degustazioni alla cieca, presentazione di fronte a ipotetici clienti, abbinamenti gastronomici, racconto su vecchie bottiglie, domande insidiose della giuria.
A decretare il vincitore, valutando le capacità di degustazione, comunicazione e racconto, competenza, studio e conoscenza dei vini, capacità manageriale e gestionale dei concorrenti, sarà una giuria di esperti, composta da rappresentanti della sommellerie nazionale e romagnola e del Consorzio Vini di Romagna. Ne fa parte, di diritto, anche il vincitore dell’edizione precedente del Master, l’altoatesino Andrè Senoner. Al vincitore vanno 2mila euro messi in palio dal Consorzio Vini di Romagna.
Una ulteriore Giuria formata da produttori determinerà un Premio Speciale al Miglior Sommelier comunicatore del Romagna Albana Docg scelto fra i quattro finalisti.
Albana Dèi
Come nel 2020, posticipato di alcuni mesi rispetto al periodo abituale di svolgimento (maggio-giugno), in ottobre si svolgerà la nona edizione della selezione enologica Albana Dèi, da un’idea di Carlo Catani e Andrea Spada, promossa e coordinata dal Consorzio Vini di Romagna. Potendo contare su uno “zoccolo duro” di produttori che non hanno mai smesso di crederci e che commercializzano con successo anche oltre oceano, la prima Docg bianca d’Italia a essere stata riconosciuta deve continuare ad affermarsi con la forza di cui è capace e per le esperienze che “il giro delle Albane” è in grado di assicurare ai lovers. Un evento itinerante che toccherà alcuni dei borghi più belli della Romagna, a partire proprio da Bertinoro il 3 ottobre (ore 17 Piazza della Libertà il voto della giuria popolare), poi a seguire Castrocaro Terme, Mercato Saraceno, Oriolo dei Fichi (Faenza), Brisighella e Dozza (calendario in via di definizione). Come nell’edizione dello scorso anno, si replica il coinvolgimento diretto dei ristoranti, essendo l’abbinamento cibo-vino un connubio imprescindibile per la valorizzazione delle nostre eccellenze. Le Albane finaliste del concorso saranno quindi anche all’interno dei ristoranti che aderiranno all’iniziativa, con i clienti dei locali chiamati ad esprimere in un bel gioco enogastronomico le proprie preferenze, che si sommeranno ai giudizi raccolti dal pubblico nelle piazze in vista della classifica finale. Sabato 2 ottobre alle 18, inoltre, sulla terrazza dell’Enoteca Cà de Bè di Bertinoro, si terrà la tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo: “Albana Day! È il momento dell’Albana”, chiacchierata con alcuni noti giornalisti del vino sui trend di mercato e le vie di consolidamento di questa unicità romagnola.
L’Albana, primadonna di Romagna
Primo vino bianco in Italia ad aver ottenuto la Docg, correva l’anno 1987, a renderla inimitabile è la sua identità territoriale: i vitigni dell’Albana crescono in un’area di 818 ettari, dalle colline del Cesenate a quelle a sud di Bologna. Un centinaio le cantine produttrici, che ogni anno licenziano circa 756.400 bottiglie per 5.673 ettolitri (dati 2020 Consorzio Vini di Romagna). L’Albana è al centro di una vera e propria rinascita negli ultimi anni, basti pensare che nel 2017 le bottiglie prodotte erano 578.933. In soli tre anni, dunque, la crescita è stata di 177mila bottiglie (+30%).
In questo contesto, un posto di riguardo lo occupa la produzione delle colline di Bertinoro, per le quali gioca un ruolo decisivo la presenza dello Spungone, la roccia scaturita da una barriera corallina preistorica. Lo Spungone costringe le radici delle viti a penetrare in profondità aggrappandosi alle rocce del sottosuolo, regalando così ai vini caratteristiche di grande pregio.
Info.
Vino al Vino è organizzato dal Comune di Bertinoro (Assessorato al Turismo), insieme a Ais Romagna e Consorzio Vini di Romagna.
Nel corso della due giorni sarà attivo un servizio navetta gratuito dai parcheggi di via Allende e via Badia. Sabato 2 ottobre dalle 16 alle ore 24. Domenica 3 ottobre dalle 15 alle 19.