LA CANTINA TREVIGIANA LEADER NELLA PRODUZIONE ED ESPORTAZIONE DI VINO BIOLOGICO CAMBIA VESTE:

NASCE LA SETTIMO PIZZOLATO HOLDING!


LA CANTINA TREVIGIANA LEADER NELLA PRODUZIONE ED ESPORTAZIONE DI VINO BIOLOGICO CAMBIA VESTE:
NASCE LA SETTIMO PIZZOLATO HOLDING

Con oltre 7 milioni di bottiglie prodotte, 85 ettari di vigneto di proprietà, un fatturato previsto per il 2021 di oltre 20 milioni di euro e una presenza capillare in oltre 33 paesi nel mondo, la Cantina Pizzolato di Villorba, azienda vitivinicola veneta che produce vini certificati biologici dal 1991, sale a buon diritto nell’olimpo delle aziende vitivinicole biologhe più interessanti del panorama nazionale. Un successo che è frutto di una precisa e coerente scelta valoriale: fare della sostenibilità l’asset di riferimento dell’intera filiera. Forti di questa importante ascesa e con un’agenda ricca di nuovi progetti da realizzare, ad aprile 2021 è stata costituita la Settimo Pizzolato Holding, oggi composta dai quattro membri della famiglia Pizzolato: Settimo Pizzolato, Sabrina Rodelli, Federico e Stefania Pizzolato, figli di Settimo nonché quinta generazione pronta oggi a cogliere con entusiasmo le nuove sfide che la realtà imprenditoriale sta affrontando. La Holding possiede il 100% di Cantina Pizzolato srl, l’azienda vitivinicola con sede a Villorba, in provincia di Treviso, e fa da cappello all’ Az. Agricola Pizzolato Settimo che entro la fine del 2021 vedrà l’apertura di un agri-wine bar ad ampliamento del comparto hospitality.
Una nuova veste quella della Settimo Pizzolato Holding – commenta Settimo Pizzolatonata dall’esigenza di potenziare l’azienda e dotarla di una struttura organizzativa moderna, efficiente e funzionale capace di cogliere le sfide del momento e di tradurle in progetti concreti, nella massima fedeltà ai valori che guidano da sempre il nostro agire: attenzione all’ambiente, alle persone e al territorio“.
Una realtà quella della Cantina Pizzolato che ha fatto della sostenibilità ambientale, sociale ed economica un carattere identitario imprescindibile capace di tradursi costantemente in scelte strategiche lungimiranti. Forte investimento nella digitalizzazione, vincente politica di diversificazione dei mercati di esportazione, grande attenzione al biologico e agli aspetti di sostenibilità a 360 gradi: questa la strategia dell’azienda trevigiana.
In questo ultimo anno – spiega Sabrina Rodelliil biologico si è rivelato un segmento di mercato in ascesa. Noi ci abbiamo creduto fortemente lavorando con impegno sia in vigna, con il nostro progetto dei vitigni resistenti Piwi, sia più in generale nella conduzione dell’azienda attraverso il nostro Bilancio Sociale che è stata la nostra bussola per il nostro terzo anno consecutivo. Da un punto di vista commerciale siamo presenti nella grande distribuzione specializzata di vini biologici, settore che rientra nelle categorie di negozi alimentari con crescita a doppia cifra dei consumi, dato che conferma che il consumatore è sempre più consapevole dell’acquisto. Diversificare l’offerta al consumatore è stato strategico: solo vini bio di qualità, certificati, da fasce di prezzo medie a quelle più alte, con differenziazioni di packaging. L’aumento più importante delle vendite ha riguardato le nostre bollicine specialmente grazie alla nostra linea M-Use, la bottiglia in vetro leggero nata per essere riutilizzata, che a solo un anno e mezzo dall’inserimento sul mercato ha registrato risultati importanti. Il nostro ultimo progetto, la nuova linea Back to Basic, incarna al 100% il percorso identitario che abbiamo sin qui realizzato: rispetto per l’ambiente, sviluppo sostenibile, responsabilità sociale e condivisione degli impegni con i nostri fornitori. Si tratta di una linea, nata nel nostro quarantesimo anno di attività, che va infatti oltre il vino biologico e coinvolge l’intera filiera del packaging attraverso l’utilizzo di sei elementi – uve, vetro, tappo, capsula, etichetta e cartone di imballaggio – eco e a basso impatto ambientale.”
Una continua evoluzione quindi quella che caratterizza La Cantina Pizzolato che oggi si rafforza attraverso la nuova Settimo Pizzolato Holding permettendo all’azienda di accrescersi e svilupparsi ulteriormente restando sempre fedele alla propria mission aziendale.

La dodicesima edizione dell’appuntamento dedicato al vino rosa del Garda veronese si articolerà in due fasi: la prima dedicata alla stampa di settore, mentre l’altra coinvolgerà i ristoranti della città di Verona.

L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino cambia veste

Il Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino non rinuncia all’Anteprima del Chiaretto, ma la ripensa in una veste del tutta nuova. Considerato il perdurare della pandemia, la dodicesima edizione della manifestazione dedicata al vino rosa del lago di Garda veronese, che con la recente modifica del disciplinare della denominazione ha adottato ufficialmente il nome Chiaretto di Bardolino, si articolerà in due fasi. La prima, che prenderà il via ad aprile, coinvolgerà la stampa italiana e internazionale, oltre che i blogger e gli influencer del mondo del vino: verrà infatti inviata loro un’ampia campionatura di Chiaretto di Bardolino della nuova annata (intorno alla cinquantina di etichette), ricondizionata in bottigliette di vetro (preferito ad altre soluzioni) del contenuto di 5 cl, ovvero il quantitativo normalmente servito nelle degustazioni professionali. Dopo due mesi di test, il Consorzio ha scelto le bottiglie di Vignon®, il primo servizio italiano di ricondizionamento di vino e alcolici pensato per supportare tutti gli attori impegnati nella formazione, promozione e vendita nel settore beverage. Le Vignon® sono leggere e resistenti ed evitano gli sprechi perché consentono di fare assaggiare la stessa bottiglia contemporaneamente, in condizioni ottimali, a più persone in luoghi diversi. Tutto il processo di ricondizionamento avviene in ambiente protetto per rispettare il lavoro dei produttori e garantire il mantenimento delle caratteristiche organolettiche del prodotto di origine. Assieme ai campioni di Chiaretto di Bardolino, verranno inviati anche degli assaggi di formaggio Monte Veronese Dop e un minilibro dedicato al Chiaretto. La seconda fase dell’Anteprima del Chiaretto, invece, coinvolgerà i produttori e i ristoranti della città di Verona nel mese di maggio, quando prenderà il via anche la seconda edizione di 100 Note in Rosa, manifestazione che animerà le serate estive della città scaligera, della provincia e della riviera gardesana con i migliori talenti musicali di Verona.
“Nonostante la pandemia e il conseguente deciso calo di presenze turistiche sul lago di Garda – spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino – le vendite di Chiaretto di Bardolino si sono mantenute costanti sul mercato: un segnale importante, che dimostra ancora una volta come le scelte del Consorzio siano state lungimiranti, confermando la nostra denominazione come leader tra i vini rosa in Italia. Anche per questo motivo abbiamo deciso di non rinunciare all’Anteprima e alla presentazione dell’annata 2020, ma di ripensare la manifestazione in nuove modalità”.
“Le condizioni climatiche del 2020 – conclude Andrea Vantini, responsabile dell’area tecnica del Consorzio – hanno consentito un perfetto sviluppo delle componenti aromatiche fruttate delle uve, che si traducono nel Chiaretto di Bardolino nella presenza soprattutto di agrumi e piccoli frutti di bosco. Le caratteristiche del microclima locale, invece, hanno garantito la presenza di quelle componenti di freschezza e di sapidità che sono tipiche del Chiaretto di Bardolino. Come conferma l’assaggio dei vini che stanno uscendo sul mercato, quella del 2020 è stata una buona annata nonostante il periodo di considerevole cambiamento climatico”.

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