IL CONSORZIO PROSECCO DOC E VENETO AGRICOLTURA INSIEME PER LA SALVAGUARDIA DEL PROSECCO DOC DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC e Veneto Agricoltura hanno lanciato un progetto sperimentale, denominato AMPELOPROS, volto a testare numerosi vitigni, sia già presenti nel panorama viticolo italiano che nuove varietà resistenti alle principali patologie della vite, in due areali nel territorio della denominazione.

IL CONSORZIO PROSECCO DOC E VENETO AGRICOLTURA INSIEME PER LA SALVAGUARDIA DEL PROSECCO DOC DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Dopo la sperimentazione – in presenza di risultati che riescano ad assicurare, da un lato, l’identità e le peculiarità della Denominazione e, dall’altro, un vantaggio in termini di sostenibilità per il territorio – la Filiera produttiva, considerando i principi che stanno alla base del riconoscimento di una denominazione di origine, potrà valutare l’opportunità o meno di ampliare la base ampelografica del disciplinare di produzione.

La nostra Agenzia” – spiega Nicola Dell’Acqua, Direttore di Veneto Agricoltura – “si inserisce nel progetto Ampelopros mettendo a disposizione un’esperienza pluriennale nell’ambito della sperimentazione vitivinicola ed enologica condotta su varietà resistenti alle malattie fungine (PIWI) e vitigni autoctoni. In particolare, nelle aziende pilota di Veneto Agricoltura saranno messi a dimora vigneti sperimentali. Successivamente, con micro-vinificazioni e micro-spumantizzazioni, in blend, si intende identificare varietà di vite potenzialmente in grado di integrarsi con la base ampelografica prevista dal disciplinare della denominazione Prosecco DOC. Veneto Agricoltura avrà anche il ruolo di formazione di uno specifico gruppo di analisi sensoriale specializzato per la verifica della tipicità del Prosecco.”

“Questo accordo con Veneto Agricoltura rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione e la tutela della denominazione Prosecco DOC in un contesto di cambiamenti climatici – dichiara Giancarlo Guidolin, Presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco DOC – La nostra missione è supportare il settore viticolo-enologico del Prosecco con progetti che possano garantire competitività e sostenibilità. Un contesto internazionale come Wine Paris ha rappresentato l’occasione adatta per riaffermare l’impegno del Consorzio e di tutta la sua Filiera nel creare sinergie tra scienza e imprese a beneficio del territorio e delle comunità”.

Con la fiera di Parigi, grazie al confronto con gli operatori, è stato possibile rilevare le prime impressioni per questa nuova campagna commerciale, sia per il mercato internazionale che per quello francese, che, dal 2018, sta crescendo ogni anno a doppia cifra. Infatti, conclude il Presidente: “Gli imbottigliamenti di gennaio sono partiti con il segno positivo e, da quello che abbiamo potuto osservare, la Francia apprezza molto il nostro prodotto, in particolare per il suo profilo organolettico-sensoriale contraddistinto da freschezza e versatilità”.

Il prossimo 1 giugno 2023, a Bologna, presso la sede della Regione Emilia Romagna – Sala XX Maggio 2012, 3° torre, Viale della Fiera 8 – con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di BolognaConfagricoltura e Assoverde, con KÈPOS, in collaborazione con CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Ordini professionaliAssociazione Pubblici Giardini Fondazione Villa Ghigi, organizzano il Convegno dal titolo Libro Bianco del Verde – LA SALUTE È VERDE / IL VERDE È SALUTE: Ripensare il Verde alla luce dei cambiamenti climatici e dello sviluppo socio-economico delle città.

Giovedì 1 Giugno, Bologna: Convegno e webinar “Libro Bianco del Verde: Ripensare il Verde alla luce dei cambiamenti climatici e dello sviluppo socio-economico delle città”

Quella dell’Emilia Romagna, con Bologna, costituisce la seconda tappa regionale del percorso 2023 del Libro Bianco del Verde, che segue la presentazione nazionale del 20 gennaio, a Roma della seconda edizione del Libro Bianco del Verde. Focus 22/23 “Parchi della Salute” per un neo-rinascimento del Verde e della sua Cura” e l’evento tenuto il 22 febbraio a Milano, in apertura del MyPlant&Garden, di presentazione dei “Criteri di certificazione dei Parchi della Salute”, dei temi del Focus 23/24 e della nuova Associazione Kepos-Libro Bianco del Verde Aps.

In coerenza ed in continuità con il percorso del Libro Bianco del Verde, avviato formalmente il 12 ottobre 2021, il Convegno di Bologna, nella sessione del mattino, dalle 9,30 alle 13,00, si concentra su un tema specifico, con una Tavola rotonda intitolata: “Ripensare il Verde alla luce dei cambiamenti climatici e dello sviluppo socio-economico delle città”, coinvolgendo i principali interlocutori istituzionali e le rappresentanze del settore, tecnici ed esperti, insieme ad aziende e professionisti del territorio.

A fine lavori, alle ore 13.00, è previsto – fino al numero massimo consentito e condizioni meteo permettendo –  il trasferimento al Parco Villa Ghigi (in navetta o in modo autonomo) e, dalle 15.00 alle 17.30, visite guidate nel Parco in compagnia degli esperti della Fondazione Villa Ghigi, dedicate agli aspetti naturalistici e storico-paesaggistici dell’area verde pubblica, alle modalità di gestione e manutenzione del parco – anche alla luce dei cambiamenti climatici – e alle attività e progetti svolti dalla Fondazione .

a partecipazione al programma pomeridiano è prevista fino al numero massimo di iscritti consentito. Si chiede pertanto di confermare già nel format di iscrizione la volontà di partecipare e la modalità di trasferimentoIl programma del pomeriggio è subordinato alle condizioni meteo. La conferma definitiva sarà pertanto comunicata a ridosso della data a quanti avranno manifestato interesse a partecipare.

La partecipazione al Convegno/Webinar, in presenza o da remoto, con iscrizione obbligatoria, prevede il riconoscimento di CFP. Ciascun Ordine/ Collegio professionale provvederà all’assegnazione dei CFP per l’iniziativa nella numerosità e modalità previste dai rispettivi regolamenti. La partecipazione al Convegno è prevista sia in presenza (fino ad esaurimento posti) che da remoto con ISCRIZIONE OBBLIGATORIA, per entrambe le modalità

 

Domani e sabato, Veneto Agricoltura e Università di Padova propongono per la prima volta a livello nazionale un confronto sui sistemi agrosilvopastorali. Un focus tecnico è in programma venerdì pomeriggio a Legnaro (Pd) presso la Corte Benedettina, mentre sabato a Ceregnano (Ro) si terrà una visita guidata agli impianti sperimentali dell’aziende pilota dimostrativa “Sasse Rami” di Veneto Agricoltura.

AGROFORESTAZIONE: UN’OPPORTUNITA’ PER L’AGRICOLTURA ALLE PRESE CON I CAMBIAMENTI CLIMATICI

Veneto Agricoltura e Università di Padova (Dipartimenti DAFNAE e TESAF) propongono due interessanti giornate di studio sul tema dell’agroforestazione. Domani, venerdì 31 marzo (ore 14:00-18:30), è in programma a Legnaro (Pd) presso la Corte Benedettina un focus sui principi e le tecniche di questa importante e innovativa attività che interessa il mondo agricolo. Sotto i riflettori finiranno esempi di progettazione di interventi agroforestali in aziende agricole, saranno inoltre analizzate le opportunità di finanziamento, gli schemi di certificazione, ecc. L’incontro potrà essere seguito anche in diretta sul canale YouTube di Veneto Agricoltura (@VenetoAgricolturaTv).

Sabato 1° aprile (ore 9:00-12:00) l’evento si sposterà a Ceregnano (Ro)  presso l’Azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami” di Veneto Agricoltura dove i partecipanti potranno visitare gli impianti sperimentali di agroforestazione che l’Agenzia regionale ha realizzato in questi ultimi anni. 

Ricordiamo che i sistemi agroforestali rappresentano un importante modello produttivo resiliente ai cambiamenti climatici grazie alle interazioni tra alberi, arbusti, colture erbacee (cereali, orticole e leguminose) e il pascolo di animali sulla stessa superficie agricola. Diffusi da secoli, questi sistemi sono stati progressivamente abbandonati a partire dagli anni ’60 lasciando spazio a sistemi produttivi monoculturali e intensivi propri dell’agricoltura convenzionale.

Nell’ultimo decennio, l’esperienza di numerosi agricoltori e la comunità scientifica, sia a livello nazionale che internazionale, ha riconosciuto il grosso potenziale dei moderni sistemi agroforestali nel saper rispondere alle esigenze produttive e di diversificazione del reddito d’impresa, assicurando nel contempo numerosi servizi ecosistemici, come la conservazione delle risorse idriche e il mantenimento della biodiversità.

Domani (ore 20:30), nell’ambito del progetto europeo LIFE Beware, presentazione del “Piano d’Azione per l’adattamento al cambiamento climatico” che propone una serie di soluzioni migliorative per l’area. A confronto amministratori, cittadini e tecnici. Veneto Agricoltura tra i partner del progetto.

ALTO VICENTINO: FOCUS ONLINE PER ADATTARE IL TERRITORIO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

I cambiamenti climatici e le possibili azioni da adottare per mitigare l’impatto sull’ambiente rappresentano una questione di importanza assoluta sempre più dibattuta anche a livello locale. Ne è un esempio l’incontro online in programma domani, martedì 14 dicembre alle ore 20:30, per la presentazione del “Piano d’Azione per l’adattamento al cambiamento climatico” realizzato nell’ambito del progetto europeo LIFE Beware, che vede capofila il Comune di Santorso (Vi) e tra i soggetti partner, oltre a Veneto Agricoltura, anche il Comune di Marano Vicentino, il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, l’Università di Padova-Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) e l’Associazione Europea per la Democrazia Locale (ALDA).

L’evento, che a causa dell’emergenza Covid si svolgerà online sulla piattaforma Zoom (iscrizioni qui: https://bit.ly/BewarePAzione ), sarà l’occasione per mettere a confronto amministratori locali, tecnici e cittadinanza su una serie temi di grande interesse quale è appunto quello dell’adattamento ai cambiamenti climatici e i possibili interventi indispensabili per il territorio.

Il Piano d’Azione elaborato dai promotori del progetto rappresenta il frutto di un confronto tra diversi punti di vista in merito alle problematiche del territorio in un’ottica di cambiamento climatico. Si è trattato di un processo partecipato che ha coinvolto l’intera società facente capo ai Comuni dell’Alto Vicentino e non solo. Il Piano, che sarà illustrato nei dettagli domani, contiene un’analisi della situazione attuale del territorio e individua le aree di intervento ritenute più critiche, gli obiettivi su cui lavorare e le proposte di intervento.
Come ricordano i responsabili del progetto Beware, il Piano d’Azione non rappresenta un punto di arrivo ma una base importante per sviluppare ulteriori azioni di adattamento che possano diffondersi in altre aree permettendo così di affrontare in modo comunitario, condiviso e inclusivo le future sfide in tema ambientale. In particolare, per quanto riguarda l’area dell’Alto Vicentino, va ripensata con urgenza la questione della gestione idrica e per questo è indispensabile trovare possibili soluzioni migliorative.

Per saperne di più sul progetto LIFE Beware si veda: https://www.lifebeware.eu/

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