L’Azienda altoatesina propone una diversa declinazione del vitigno, con l’obiettivo di esplorare tutte le potenzialità dell’impronta alpina. Disponibile da ottobre 2021.
Cantina Tramin a Termeno (BZ) presenta la sua nuova interpretazione di Chardonnay: Glarea, figlio della Mendola e del terreno ghiaioso dato dall’erosione delle sue pendici, da cui prende il nome. Nell’antico dialetto locale, infatti, Glarea significa “ghiaia”.
Dopo l’affermazione con il Gewürztraminer, negli ultimi anni Cantina Tramin ha posto al centro del suo progetto lo Chardonnay. Una sfida importante, promossa dall’enologo Willi Stürz, nell’intento di valorizzare al massimo il vitigno grazie alle particolari caratteristiche della viticoltura alpina, che ha avuto significativi riconoscimenti con Troy Riserva.
Lo Chardonnay Alto Adige DOC Glarea nasce dalle forze della natura: i vigneti si trovano alle prime pendici del massiccio della Mendola, sotto il monte Roen, con esposizione sud-est. Le vigne sono poste su un conoide alluvionale formato dal Rio Höllenbach, in un terreno particolarmente ricco di ghiaia di dolomie calcarea e di pietra arenaria, originato dall’erosione millenaria della montagna. Qui i venti freddi che scendono lungo il Rio Höllenbach soffiano verso il fondo della valle dell’Adige, per via del loro peso, e si concentrano proprio sui vigneti di Glarea, posti sul primo conoide.
La posizione in quota collinare bassa, tra i 220 e i 280 m s.l.m., e la prossimità del fondovalle, quindi, creano un microclima per cui i vigneti Glarea sono molto caldi durante il giorno e soggetti all’accumulo di aria fredda la notte, specialmente nelle ore più tarde e di prima mattina, godendo così di straordinari sbalzi di temperatura.
Tali caratteristiche pedoclimatiche donano un’impronta decisa al vino, carico di richiami minerali, terrosi, con interessanti note olfattive, al calice risulta ricco e di piacevole struttura. Allo stesso tempo si presenta fresco e con particolari note fruttate, nonostante la fermentazione avvenga in legno e goda di maturazione in diverse botti – tra barrique, tonneau e botte da 12 hl – restando per 11 mesi a contatto con i lieviti. Glarea è accattivante anche negli abbinamenti: con primi piatti saporiti, dal minestrone di verdure agli spaghetti alle vongole, eccezionale insieme a piatti di pesce intensi e carni bianche delicate. Ottimo anche con pizze che spiccano per note acide, come la bufala con pomodoro fresco.
La Cantina Tramin è fra le più importanti realtà cooperative in Alto Adige, regione che coniuga al meglio tradizione e qualità, per una linea di vini che rappresenta l’eccellenza più totale. L’azienda affonda le proprie radici già nell’Ottocento: nasce nel 1898 da Christian Schrott, parroco di Termeno, che decise di dar vita a questa forma d’impresa insieme ad alcuni viticoltori della zona. Grazie alla forza di questa unione, Cantina Tramin è diventata una cooperativa tra le più riconosciute al mondo, dove la condivisione è la vera anima del progetto. Oggi abbraccia 300 piccoli proprietari che coltivano capillarmente un’area di 260 ettari, con grande rispetto, massima cura e a stretto contatto con Willi Stürz, in azienda dal 1995 ed eletto miglior enologo d’Italia nel 2004.
La Cantina Tramin si fonda sulla collaborazione di 160 famiglie che lavorano insieme per svelare la meraviglia dei profumi del territorio ad ogni assaggio. Il territorio che circonda Termeno e del Lago di Caldaro è un territorio meraviglioso che con il suo particolare microclima contribuisce a realizzare vini dallo spiccato carattere varietale, dalla personalità sempre chiara e luminosa.
Ad Oggi, Cantina Tramin produce mediamente 1,9 milioni di bottiglie all’anno, destinate per il 70% al mercato nazionale, e per il restante 30% a quello estero.
A noi piacciono queste realtà: sono dei veri e propri tesori incastonati nella nostra Penisola tra mari e monti e nelle vie più sperdute di borghi e campagne. Noi non ci soffermiamo a vivere solo i loro prodotti, ma vogliamo scoprire più da vicino i protagonisti di questo brand. Ecco perché abbiamo mandato alcune domande a chi gestisce la comunicazione con noi.