Il primo a firmare il presidente di Rosautoctono: “Basta con la discriminazione digitale del vino rosa”. È possibile aderire alla campagna sul sito change.org.
Una petizione per sostenere Pink Wine, l’emoji dedicata al vino rosa ideata dal Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino per porre fine alla “discriminazione digitale” dei rosé, che non dispongono al momento di una propria raffigurazione utilizzabile su WhatsApp e sugli altri social media. La raccolta firme, attiva sulla piattaforma change.org, è stata lanciata in occasione di OggiRosa, la manifestazione di Bardolino (Verona) dedicata ai vini rosa italiani, che ha presentato al pubblico le denominazioni di origine storiche del Chiaretto di Bardolino, del Valtènesi, del Cerasuolo d’Abruzzo, del Castel del Monte Rosato e Bombino Nero, del Salice Salentino Rosato e del Cirò Rosato, i cui Consorzi sono tutti aderenti a Rosautoctono (l’Istituto per il Vino Rosa Autoctono Italiano), oltre al Prosecco Doc Rosé.
È di Franco Cristoforetti, presidente sia del Chiaretto di Bardolino, sia di Rosautoctono, la prima firma in calce alla petizione a supporto della richiesta di introduzione di un’emoticon del vino rosa: la candidatura è stata inviata formalmente dal Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino a Unicode Consortium, l’ente californiano che sovrintende alle regole della scrittura informatica.
“Tutti utilizziamo le emoticon per comunicare rapidamente su WhatsApp e sui principali social network – spiega Franco Cristoforetti – ma il vino rosa ne è tuttora escluso, nonostante la crescita esponenziale che ha avuto in tutto il mondo e anche in Italia. Si tratta di un retaggio di certi assurdi pregiudizi nei confronti dei vini rosa, che sono invece la tipologia di vino più antica, con origini di epoca romana in Italia settentrionale e greca in Italia meridionale. Oggi il movimento del vino rosa italiano è fortunatamente in forte crescita: i Consorzi di Rosautocono mettono insieme una produzione complessiva di 22 milioni di bottiglie provenienti da Veneto, Lombardia, Abruzzo, Puglia e Calabria, mentre il Prosecco Doc Rosé nei suoi primi sei mesi di vita ha già prodotto oltre 47 milioni di bottiglie. Vogliamo che questa realtà trovi una propria espressione nella comunicazione quotidiana che tutti facciamo con i nostri telefonini e i nostri pc”.
Per realizzare la proposta di emoji del Pink Wine, il Consorzio del Chiaretto di Bardolino non ha lasciato nulla al caso: la progettazione è stata affidata allo studio veronese Paffi, da poco inserito dall’ADI nella shortlist dei finalisti del Compasso d’Oro 2022 proprio per l’ideazione di un altro set di icone, quelle dedicate all’emergenza Covid. Il disegno inviato a Unicode è la media dei segni grafici e delle sfumature del colore rosa già presenti nei set di simboli di tutti gli smartphone.
“La nostra richiesta – conclude Cristoforetti – ha già fatto il giro del mondo, ripresa anche da grandi testate internazionali, come The Times, The Daily Telegraph e dalla BBC: è il segno che i tempi sono maturi per dare una nuova immagine al vino rosa. Invitiamo tutti i wine lover ad aderire alla petizione per poter finalmente dichiarare, anche graficamente, il nostro amore per il vino rosa”.
Link per firmare la petizione: http://chng.it/t4Jm2BrQyh
Inoltrata la richiesta a Unicode Consortium per “porre fine all’emarginazione del rosé”. A sostegno dell’iniziativa anche una petizione durante 100 Note in Rosa.
Comunicare rapidamente sui social media il piacere di bere un bicchiere di vino rosa è reso difficile dall’assenza di un’icona del rosé sugli smartphone e sui pc: per questo motivo il Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino ha presentato a Unicode Consortium, l’ente californiano che sovrintende alle regole della scrittura informatica, la richiesta di inserire l’emoticon dedicata al vino rosa tra quelle disponibili sui dispositivi di tutto il mondo.
“Se scriviamo di vino agli amici su WhatsApp, su Instagram, su Facebook – spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio del Chiaretto e del Bardolino – possiamo usare le raffigurazioni di un calice di rosso, di due flûte o di una bottiglia di spumante, ma manca totalmente la rappresentazione del vino rosa. Si tratta di un retaggio di quella emarginazione che il mondo del rosé ha patito per decenni e che continua a sussistere nonostante il vino rosa sia da qualche anno il vero nuovo grande fenomeno di tendenza a livello mondiale, con crescite astronomiche negli Stati Uniti, ma anche qui in Italia, dove il Chiaretto di Bardolino, coi suoi 10 milioni di bottiglie, è leader produttivo. È ora di mettere fine a questa carenza comunicazionale e di permettere ai wine lover di tutto il mondo di esprimere pienamente il loro amore per il vino rosa”. Proprio per questo l’emoji Pink Wine, creata dallo studio veronese Paffi per il Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino, raffigura due calici di vino rosa nell’atto di brindare, coronati da un piccolo cuore, rosa anch’esso naturalmente.
“Come esistono i vini bianchi e rossi, esistono anche i vini rosa. Perché – insiste Cristoforetti – non dare loro una rappresentazione tra le emoticon utilizzate sui principali canali social? Chi beve vino ha il piacere di condividerlo, di parlarne e di descriverlo con tutti i mezzi possibili, e per il vino rosa oggi non c’è questa opzione dal lato grafico”.
Oltre alla richiesta inoltrata a Unicode Consortium, a supporto della candidatura dell’emoticon Pink Wine ci sarà una raccolta firme che partirà il 21 giugno durante #oggirosa, la giornata nazionale dedicata ai rosati italiani. Il primo a firmare la richiesta di approvazione dell’emoji da parte di Unicode sarà ovviamente Cristoforetti, anche nel suo ruolo di presidente di Rosautoctono, l’Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano, di cui fanno parte i Consorzi che tutelano le denominazioni storiche del vino rosa italiano: il Chiaretto di Bardolino, il Valtènesi Chiaretto, il Cerasuolo d’Abruzzo, il Castel del Monte Bombino Nero e Castel del Monte Rosato, il Salice Salentino Rosato e il Cirò Rosato. La petizione continuerà in seguito sia online, attraverso un’apposita campagna social, sia durante le serate di 100 Note in Rosa, la rassegna musicale estiva che prevede un calendario di più di cento concerti a Verona, in provincia e sul lago di Garda, ideata dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino in collaborazione con il Consorzio Formaggio Monte Veronese.
Sabato 22 e domenica 23 maggio visite e degustazioni nelle cantine gardesane all’interno della rassegna La Primavera del Chiaretto di Bardolino.
Torna l’iniziativa dedicata alle cantine produttrici di Chiaretto di Bardolino, il vino rosa del lago di Garda veronese leader del settore in Italia: sabato 22 e domenica 23 maggio appuntamento con Chiaretto di Bardolino in Cantina, manifestazione organizzata dal Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino assieme alla Fondazione Bardolino Top e al Comune di Bardolino nell’ambito del progetto La Primavera del Chiaretto di Bardolino. Una ventina le aziende che apriranno le loro porte durante il penultimo weekend del mese: sarà così possibile conoscere le cantine e il territorio gardesano attraverso percorsi accompagnati in azienda e degustazioni guidate di Chiaretto di Bardolino e di altri vini e prodotti tipici. Le cantine che aprono le porte al pubblico per l’occasione sono dislocate sulla riviera gardesana e nell’entroterra, da Bardolino a Sommacampagna, Salionze e Cavaion Veronese, da Villafranca a Lazise, da Marciaga a Custoza, Bussolengo, Castelnuovo, Cisano, Affi e Colà.
“L’obiettivo di Chiaretto in Cantina – spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino – è far conoscere il nostro territorio e le sue eccellenze enogastroniche. Le cantine accoglieranno gli ospiti con i loro vini e le loro storie, creando un momento di incontro per conoscere meglio il vino rosa del lago di Garda veronese”.
Sul sito del Consorzio del Chiaretto di Bardolino (consorziobardolino.it) vengono riportate tutte le indicazioni per la prenotazione delle varie proposte di visita e di degustazione messe a disposizione dalle varie cantine. Le visite, organizzate dalle singole aziende, si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative riguardanti il distanziamento sociale.
Le cantine aderenti sono: Aldo Adami, Bergamini, Cà Bottura, Casetto, Costadoro, Garda Natura, Gorgo, Guerrieri Rizzardi, Il Pignetto, La Pedocchina, La Pesenata, Le Fraghe, Le Vigne di San Pietro, Marchesini Marcello, Albino Piona, Ronca, Seiterre in Tenuta San Leone, Valetti, Vitevis in Cantina Castelnuovo del Garda.
Negli stessi giorni prenderà il via anche la seconda edizione di 100 Note in Rosa, rassegna musicale con un fitto calendario di concerti live nei ristoranti, wine bar e hotel della città di Verona, della provincia e del lago di Garda: sono cento gli eventi di artisti emergenti in programma sui plateatici all’ora dell’aperitivo serale accompagnati dall’Aperitivo di Verona, a base di Chiaretto di Bardolino e formaggio Monte Veronese Dop.
Dal 21 maggio al 21 settembre la rassegna musicale con più di cento concerti coinvolgerà i wine bar e i ristoranti di Verona, della provincia e del lago di Garda.
Torna 100 Note in Rosa, la rassegna ideata e promossa dal Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino per sostenere i mondi della ristorazione e della musica, entrambi duramente colpiti dalle conseguenze della pandemia di Covid-19. L’iniziativa, che si avvale del patrocinio del Comune di Verona e la collaborazione del Consorzio del formaggio Monte Veronese Dop, prevede dal 21 maggio al 21 settembre un fitto calendario di eventi musicali nei ristoranti, wine bar e hotel della città di Verona, della provincia e del lago di Garda: sono cento i concerti live di artisti emergenti in programma sui plateatici all’ora dell’aperitivo serale. Ogni esibizione sarà accompagnata dall’Aperitivo di Verona, a base di Chiaretto di Bardolino, il vino rosa della sponda orientale del lago di Garda, leader italiano del settore, e formaggio Monte Veronese, in un abbinamento tutto all’insegna della territorialità.
“Lo scorso anno – spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino – siamo stati felici di verificare come la nostra proposta di rilancio della ristorazione e della musica, scaturita da un gruppo di lavoro che ha visto la partecipazione volontaria e generosa di ristoratori, albergatori e operatori della comunicazione e dell’organizzazione di eventi musicali, abbia portato un aiuto concreto a due tipologie di attività duramente colpite dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Abbiamo fatto squadra e intendiamo continuare in questa direzione, perché nei mesi scorsi i problemi economici e sociali conseguenti alle restrizioni delle attività si sono addirittura inaspriti ed è necessario reagire con determinazione e realismo. Inoltre, vogliamo offrire ai cittadini e ai turisti delle occasioni per rivivere momenti sociali e culturali attraverso la musica e i sapori del territorio, all’aperto e nel rispetto delle norme di sicurezza. Ripartiamo nuovamente insieme verso un futuro che vogliamo possa tornare presto rosa, lo stesso colore del Chiaretto di Bardolino”.
I cento eventi della rassegna sono distribuiti nell’arco di quattro mesi e andranno in scena dal mercoledì alla domenica, dalle 18.00 alle 22.00. I musicisti che siano interessati a esibirsi durante 100 Note in Rosa possono inviare la candidatura a DOC Servizi di Verona, alla quale è affidata la direzione artistica della manifestazione e che, assieme a Studioventisette, supporta i locali nella realizzazione delle serate. La condivisione di questi momenti è protagonista anche sui profili social del Chiaretto di Bardolino, dove verranno puntualmente pubblicati le date e i luoghi dei concerti di 100 Note in Rosa.