“CIBUS INNOVATION CORNER”, UNA VETRINA ESCLUSIVA PER I PRODOTTI INNOVATIVI A CIBUS CONNECTING ITALY.
La fiera presenta un catalogo di oltre 500 prodotti innovation – 100 di questi in esposizione il 29 e il 30 marzo al padiglione 4 di Fiere di Parma.
1000 brand in esposizione, 500 prodotti innovativi, 100 dei quali selezionati e in mostra nell’area “Cibus Innovation Corner”. Questo è Cibus Connecting Italy, il Salone internazionale dell’alimentazione Made in Italy, pronto ad accogliere 20mila visitatori da tutto il mondo a Parma, dal 29 al 30 marzo prossimi. Tanti i claim di prodotto censiti nel catalogo delle novità di Cibus: tra questi, si confermano senz’altro le tendenze salutistiche e la crescente attenzione alla sostenibilità e ai nuovi packaging. Parallelamente, non accenna a calare il trend legato alla valorizzazione di sapori locali, massima espressione di territori, tradizioni e gusti caratteristici del Made in Italy.
I prodotti innovativi saranno presentati in un apposito catalogo del sito cibus.it, completi di descrizione e foto. La selezione Top100, curata da una giuria di esperti, ha individuato cinque macro trend emergenti dalle nuove produzioni: Healthy & Natural, che raccoglie le referenze ad alto contenuto salutistico; Territory Valorization, un fil rouge che racconta l’Italia tramite prodotti con forti richiami alle tipicità dei territori, quali produzioni DOP e IGP o ingredienti di provenienza 100% nazionale e/o regionale; Better for Us, un insieme di prodotti dai profili di sostenibilità spiccati e/o dalla matrice plant-based; Unguilty Pleasures, una rassegna di referenze indulgence, che strizzano l’occhio ai golosi, senza sensi di colpa; Horeca Revolution, galleria di innovazioni pensate per il canale del Fuori Casa.
Tra le novità che attingono a piene mani dalla tradizione, innovandone il gusto, rientrano il Pizzattone, un panettone già farcito con pomodoro, mozzarella e origano; la Carne Salada, macerata e insaporita seguendo antiche ricette, che può essere servita come antipasto, ma anche come piatto freddo; i pomodori ciliegini arancioni, lavati e confezionati in acqua e sale sotto vetro; la meringata al caramello salato; il biscottino da tè integrale, con doppia farcitura di amarena e melagrana; l’uovo di Pasqua al cioccolato extra fondente al 70% e con granella di fave di cacao; il tradizionale pesto al basilico, con aggiunta di scorzette di limone; l’Esagonotto, una nuova trafila di pasta corta artigianale, concepita come un pennone liscio a base esagonale, per esaltare la ruvidità e gli aspetti più rustici della tradizionale pasta di Gragnano IGP; il caviale del Centa, una spalmabile a base di acciughe, capperi e olive taggiasche che ricorda il prezioso prodotto.
I prodotti salutistici sono sempre più richiesti dai consumatori italiani; tra quelli esposti in fiera: lo snack di patata leggero, realizzato con farina di piselli al gusto basilico; i nuggets 100% vegetali realizzati con il riso; un mix plant-based per burger e polpette vegetali, così da ottenere in pochi passaggi un secondo nutriente; il dessert a base di latte, con riso e proteine del latte; la panatura per fritture e altre preparazioni, con pochissimi ingredienti, tutti naturali, solo il 5% di olio d’oliva e senza conservanti, né lattosio; e, ancora, il pane cheto senza glutine, pensato per chi segue una dieta chetogenica e a basso contenuto di carboidrati; il pane carasau in versione integrale; il pesto proteico con basilico e ceci; una soluzione in bustina monodose per digerire il lattosio anche in presenza di intolleranze, la spalmabile di mandorle italiane; il delicato olio di semi d’uva, buono per fritture o condimenti leggeri e ricco di acidi grassi Omega 6, polifenoli e vitamina E; il gelato ad alto valore proteico, che lavora al confine tra la categoria dei “prodotti funzionali” e quella dell’indulgence; la kombucha, bevanda salutare, analcolica e bassa in calorie, a base di tè fermentato, con gusti ispirati al mondo botanico.
E ancora, tra le novità sul fronte del packaging o della shelf life: la ricotta fresca a lunga conservazione, ottenuta grazie a un processo naturale, senza l’utilizzo di alcun additivo, né conservante; le cipolle a lunga conservazione, rosolate, refrigerate, tritate e pronte all’uso, in una pratica confezione a secchiello richiudibile, che ne facilita la conservazione in frigo e l’utilizzo dilazionato nel tempo; gli snack al formaggio cremoso o alla ricotta, con cucchiaino e crostini all’olio di oliva; la bottiglia da shakerare per preparare pancake e crêpe dolci in maniera facile e veloce.
Mutti presenta il primo Bilancio Ambientale e accelera il suo impegnogreen•Permetteràdi definire la roadmap strategicae leazioni migliorative nell’ambitodella sostenibilità ambientaledell’azienda. Nel documento le testimonianze diimportanti attori che hanno collaboratocon Mutti, come la Scuola SuperioreSant’Anna di Pisa e WWF Italia.
•Previsto un investimento pluriennale (2022/2024)di partenza di 1,5 milioni di eurointeramente dedicato all’avvio di progetti ambientali.Montechiarugolo, 2 settembre2021–L’importante crescita dell’azienda, che vede raddoppiati ivolumi di pomodoro trasformatinegli ultimi cinque anni, e la forte spinta a rafforzare la sua presenza a livello internazionalehannoportato Mutti a proseguire il percorso di sostenibilità ambientale con nuove forze e nuovi stimoli. In questo contesto, negli ultimi anni ilGruppohaavviato varie iniziative volte a identificare i tratti caratteristici dell’impronta ecologica associata alle sue attività e a monitorare gli effetti delle misure di mitigazione adottate nel suo agire quotidiano.Da questepremessenasce il primo Bilancio Ambientaledi Mutti, presentato durante la 20esima edizione di Cibus –Salone Internazionale dell’Alimentazione. Questolavoronon rappresentané un puntodi arrivo néun punto di partenza, piuttostovuole essere unatappain grado di metterea sistema le importanti azionigià attuate in passatoe,anche attraverso unoschema di monitoraggioprogettato insieme alla Scuola SuperioreSant’Anna di Pisa,aiutare a definireunquadrodelle performance aziendali in questo periododi grande espansione.Il Bilancio Ambientale èl’ultima di una serie di iniziative messe in atto daMutti nell’ambito della sostenibilità ambientale: nel1999infattiè stata la prima azienda ad adottare il DisciplinarediProduzione IntegrataCertificata, a garanzia di una produzione agricola volta apratiche più sostenibili, senza compromettere la qualità del pomodoro emantenendone la tracciabilità fino al prodotto finito;nel 2001 haraggiuntola dichiarazione “NON OGM”;e ancora, nel 2010ha avviato una importante collaborazione, tuttora in corso,con WWF Italia,volta alla riduzione dell’impronta idrica e di carboniodell’azienda e della filierae alla tutela della biodiversità. “Inunmomento in cui il mondo è a un punto di svolta ambientaleèimportante che le imprese accelerino il proprio impegnonell’ambito della sostenibilità,intervenendo con azioni migliorative nelle aree di maggior impatto. Noi abbiamounrapporto diretto con l’ambiente, il cui stato di saluteè collegatoindissolubilmente alla qualità dei nostri prodotti–dichiara FrancescoMutti, Amministratore Delegato diMutti SpA. Èda questepremesseche nasceil nostro primo Bilancio Ambientale,ilfrutto di un lavoro di monitoraggioche, congiuntamente a un investimento iniziale di 1,5 milioni di euronel periodo 2022–24dedicato esclusivamente a progetti di sostenibilità ambientale, cipermetteràora diaccelerare ilpasso e di proiettarciinavanti.Questo documento,che redigeremo ogni annoed evolverà insieme all’azienda,ciconsente ora di individuarele aree di intervento strategiche, le leve su cui agire a vari livelli di responsabilità, gli obiettivi e i target trasparenti.Monitoreremo e interverremo continuamenteper restituirealla natura almeno una parte di ciò che dasempreci dà.”
Per la rendicontazione delle performance ambientali sonostate impiegate apposite informative dei GRI Sustainability Reporting Standards, definiti dal GRI (GlobalReporting Initiative), che rappresentano uno dei framework più conosciuti eimpiegati a livello internazionale.Il Bilancio Ambientalepossiede inoltre unacaratteristica particolare: è partecipativo, ossia costruito attraversoil contributo degli stakeholderche con Muttihanno progettato e implementatoiniziativespecifichein grado dimiglioraregli indici ambientali del Gruppo. Ad essi è statoinfatti affidatoil racconto di queste azioni ideate e realizzatea quattro mani. CNR, ScuolaSant’Anna di Pisa, WWFItalia,Hort@ –Spin Off dell’Università Cattolica, Ente Parchi delDucato, sono solo alcuni deicompagni di strada che hanno messoa fattor comune il proprio spirito innovatorein ambito ambientale.Proprio il lavoro portato avanti assieme agli stakeholder ha consentitoal Gruppodi raggiungereim-portanticonsapevolezze, da cui avviare la definizione di targetambiziosi.Partendo dagli elementinaturali di Acqua, Terra,Ariae Sole, che sono alla base del businessela cui salvaguardiarappresenta oggi una sfida imprescindibile per l’agri–food, con implicazioni sullaquantità e qualità dei prodotti della Terraperunversoe sulla biodiversità dall’altro. Alcune delle azioni che hanno vistocoinvolta l’azienda insieme a molti stakeholder –da WWFItaliaa Ente Parchidel Ducato–hanno proprio l’obiettivo difar leva su pratiche agricole virtuose per rigenerare il terreno, evitando il processo di desertificazione e, contemporaneamente, salvaguardare l’ecosistemaattraverso progetti di rifore-stazione e ‘corridoi della biodiversità’.Tutte le altre variabili –dall’utilizzo dell’acquaalle emissioni climalteranti–acquistanoulteriore si-gnificatoproprio partendo dalvalore del suolo:Iconsumi energetici, considerando l’incrementodella produzione, hanno avuto una crescitache pe-rò si rivela men cheproporzionale rispetto all’aumentodel numero delle tonnellatedi prodottofini-to: da 1,76 GigaJouleper tonnellata nel 2019 a1,72nel 2020.Da non omettere la presenza di im-pianti fotovoltaici in due degli stabilimenti delGruppo, che nelperiodo dal 2018 al 2020hannoga-rantito un risparmio di 1.500 tonnellate di CO2. Venendo all’impronta idrica, aseguito della riduzione del4,6% tra il 2010 eil 2015 lungo una vasta porzione della catena del valore, resa possibile anche dallafattiva collaborazione di oltre 60 aziende conferenti, non sono mancati interventi di efficientamento negli stabilimenti, volti in gran parte all’aumento dei quantitatividi acquariutilizzatae depurata, in modo da ricorrere sempre meno al prelievo di acqua di superficie eda falda.Il tema della produzione dei rifiutiedel loro riciclo eriutilizzo èparticolarmente significativo nel set-tore dell’agri–food. Oggi,in Mutti,l’81% viene recuperato o riciclato. Nel 2020, il rapporto tra rifiuti e prodotto finito è stato del 4,1%, migliore quindi rispetto al 4,7%del 2019.Ilpomodoro fresco non idoneo alla trasformazione viene impiegato in zootecniao perla produzione di biogas, in un’ottica di economia circolare. In riferimento allabiodiversità, Muttinel2019 ha sostenutoilprogettodi riforestazionedenominato‘KilometroVerdeParma’e,in questo contesto,nel 2020 ha lanciato un’iniziativa di piantumazionedenominata “Mille Querce”. Il progetto ha giàvisto la messa a dimora, aoggi,di 1.100 piante, di cui 130 querce, inun’area di 50.000 metri quadrati in aree demaniali dei Comuni di Montechiarugolo, Traversetolo e Sissa Tre Casalie proseguirà con l’inclusione di ulteriori comuni interessati.
Infine, un importante lavoro –che è ancora in divenire –è stato realizzatosul packaging. Nel 2020 risultariciclabile il 99% degli imballaggi primari e secondari –con obiettivo 100% per l’anno in corsoe circa 1/4 del totale risulta derivato da materiale riciclato.L’impegnodel Gruppo non si ferma qui: nei prossimi mesil’aziendalavorerà a diversi progetti, come quello dirinaturalizzazione del fiume Poattraversola creazione di boschi, siepi e filari eambienti macchia–radura,e si impegnerà con i propri partner a definire nuove iniziative voltea migliorare ulteriormente quanto già di positivo è stato fatto in passato.Un impegno, non solo economico, che permetteràa Mutti di avviare attività sempre più capillari e concrete e quindi di migliorare progressivamente il proprio impatto sull’ambiente ele cui evidenze saranno rese note anchegrazie allostrumento della rendicontazione.MUTTI SPA–Storica azienda di Parma, èleader in Europa nella lavorazione del pomodoro. É il 1899 quando Marcellino e Callisto Mutti danno avvio alla primacampagnadi trasformazione del pomodoro. Da allora, fa-cendo leva sui valori chiave di qualità e tradizione italiana assieme al rispetto per la filiera e il territorio, la fa-miglia Mutti si dedica esclusivamente al pomodoro 100% italiano, realizzando concentrato, passata e polpa di pomodoro, prodotti che oggi sono apprezzati in tutto il mondo. Il desiderio di innovazione, che fin dalla fonda-zione è nel DNA dell’azienda,hanno portato ad ampliare man mano la gamma con un’ampia offerta di sughi e salse pronte. Oggi ilGruppo Mutti, con 120 anni di storia, è leader in Europa nel mercato dei derivati del po-modoro ed èpresente in 96 Paesi almondo, con un fatturato nettonel2020 di 465 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto all’anno precedente. I volumi realizzati dalGruppo Mutti nel 2020 hanno raggiunto le 285,6 tonnellate, dati in aumento rispetto all’anno precedente (243,2tonnellate nel 2019). L’export pesa attualmen-te per il 41% del fatturato e cresce di anno in anno a doppia cifra. Parma, Montechiarugolo, èla sede storica e commerciale del Gruppo che si è man mano ampliato per poter rispondere a tutte leesigenze di gusto.Nel 2016 èterminato il processo di acquisizione di Fiordagosto, uno stabilimento con sede a Oliveto Citra (Salerno) dedicato allaproduzionedelle varietà tipiche del Sud Italia, come il pomodoro lungo e il ciliegino. Nel novem-bre 2017Mutti ha acquistato lo stabilimento CO.PAD.OR di Collecchio, costituendo prima la nuova società Po-modoro 43044 Srl fusa per incorporazione poi a Mutti SpAdal 1° gennaio 2021, con una capacità produttiva di 300.000 tonnellate
Apre martedì 31 agosto a Parma Cibus 2021 – Conquistare nuovi mercati esteri, anche per battere la contraffazione – Riorganizzazione ecosostenibile del sistema produttivo – Innovazione, creatività e rispetto della tradizione dei territori.
La XX° edizione di Cibus aprirà a Parma martedì 31 agosto per chiudere venerdì 3 settembre, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare. Slittata dal 2020, causa pandemia, sarà la prima grande fiera internazionale a riaprire, all’inizio del secondo semestre del 2021 (Cibus si tiene di norma in maggio). Servirà al settore agroalimentare per proporre i nuovi prodotti sui mercati nazionale ed estero, per avvantaggiarsi della ripresa economica, beneficiando anche della spinta del Recovery Plan. Un settore che ha sostenuto i consumi alimentari degli italiani durante il lockdown e sta aumentando, anche nel primo semestre del 2021, i suoi livelli produttivi, come quelli dell’export, cresciuto dell’11%. Sono attese quasi 2.000 aziende espositrici, che proporranno migliaia di marchi e oltre 500 nuovi prodotti. Attesi decine di migliaia di operatori esteri e top buyer dall’Italia, dall’Europa e dai Paesi d’oltremare.
“Da troppo tempo i responsabili acquisti della distribuzione nazionale e internazionale non incontravano i loro fornitori, non si recavano presso le facilities e i territori – ha spiegato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma – Inoltre anche le fiere dovevano essere all’altezza dei loro clienti che da febbraio 2020 non si sono mai fermati continuando non solo a produrre, ma anche a innovare. Questo sforzo, che oggi vediamo coronato da un boom delle esportazioni, meritava un palco come Cibus, che da quasi 40 anni è la piattaforma di riferimento per l’Agroalimentare Italiano. A Parma dal 31 agosto si torna dunque a fare fiere in Italia, per dimostrare ai mercati come si possa continuare a innovare, contribuire all’ambiente, conquistare nuovi mercati esteri e battere la contraffazione. A Cibus parleremo della omnicanalità, ovvero l’integrazione tra gli acquisti offline e on line, del rapporto tra territori e imprese in Italia e all’estero, delle start-up che stanno concretamente elaborando l’evoluzione dell’offerta food&beverage, di cosa sia effettivamente la filiera agroalimentare italiana, cioè un patrimonio delle decine di migliaia di imprese che dal dopoguerra hanno portato in tutto il mondo i nostri brand e i nostri prodotti, molti dei quali Dop e Igp”.
La fiera consentirà alle aziende alimentari di presentare i nuovi prodotti e riprendere in presenza il dialogo con i buyer, mai interrotto ma limitato al virtuale. Dunque, una fiera di grande peso e rilevanza, come ha sottolineato Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare: “Questa edizione di Cibus è simbolica per il nostro settore alimentare perché, come prima grande manifestazione fieristica a tornare in presenza, dimostra che il comparto del food&beverage ha tutte le carte in regola per trainare la ripartenza. E il raggiungimento dell’obiettivo di 50 miliardi di export agroalimentare entro la fine dell’anno è, in questo senso, un segnale forte. Cibus sarà dunque un momento di confronto sul settore, con uno sguardo alle opportunità, ma anche alle minacce che rischiano di danneggiare le nostre eccellenze e da cui dobbiamo assolutamente difenderci. Soprattutto però Cibus rappresenta un nuovo avvio per tutte le aziende dell’industria alimentare che hanno resistito durante la fase pandemica e che ora possono tornare a proporre i prodotti Made in Italy al mondo, certe di trovare dall’altra parte sempre più consumatori in sempre più Paesi”.
Cibus sarà inaugurato dal Convegno di apertura, alle 10,45, con la partecipazione di rappresentanti dell’ industria alimentare, dell’agricoltura e della distribuzione moderna, e del mondo politico e istituzionale, tra cui: Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma; Carlo Maria Ferro, Presidente ICE; Ivano Vacondio, Presidente Federalimentare; Gino Gandolfi, Presidente di Fiere di Parma; Alberto Frausin, Presidente Federdistribuzione; Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe; Marco Travaglia, Vice Presidente Centromarca, Francesco Avanzini, Direttore Generale Conad; Marco Pedroni, Presidente Coop Italia; Giorgio Santambrogio, Ad Gruppo Végé.
Nel primo pomeriggio della prima giornata si terrà l’Assemblea di Federalimentare, cui parteciperanno i capitani dell’industria alimentare e dove interverrà Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria ed altri relatori quali Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura; Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti; Dino Scanavino, Presidente di Cia-Agricoltori Italiani; Giorgio Mercuri Presidente Alleanza Cooperative Agroalimentari; Franco Verracina Presidente Copagri; Fabio Pompei, Ceo Deloitte Central Mediterranean.
Tra i vari convegni, di particolare importanza quello che si terrà nella mattinata dell’1 settembre, intitolato “Il Made in Italy agroalimentare e le Indicazioni Geografiche: le strategie per spingere la crescita” (si veda il programma completo dei convegni su https://www.cibus.it/convegni-ufficiali-2021/). In quella occasione, verrà delineata l’importanza delle IG italiane, sempre più richieste non solo sul mercato interno, ma anche sui mercati esteri. Il convegno sarà coordinato dall’europarlamentare Paolo De Castro e vi parteciperanno: Cesare Mazzetti e Mauro Rosati – Presidente e Direttore della Fondazione Qualivita; Cesare Baldrighi – Presidente di Origin Italia; Riccardo Deserti – Direttore Consorzio Parmigiano Reggiano; Claude Vermont des Roches– Presidente di Origin International; Pietro D’Angeli – Direttore Generale CLAI; Antonio Auricchio – Presidente Afidop.
Nella seconda parte del convegno, dopo una relazione di Nomisma su quanto Distribuzione e Finanza fanno per le Indicazioni Geografiche, interverranno: il Sen. Stefano Patuanelli – Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Francesco Pugliese – AD Conad; Giampiero Maioli – Responsabile del Crédit Agricole in Italia.
Grazie all’attività di incoming, che quest’anno prevede anche un programma su misura per i top buyers italiani, si attendono 3000 operatori selezionati, di cui il 50% esteri.
L’impegno del Governo italiano e dell’ICE Agenzia è stato di fondamentale importanza sia nel 2020 che in questo 2021 della ripresa. La sinergia con ICE- Agenzia contribuirà all’incontro a Cibus tra buyer internazionali e le aziende alimentari italiane espositrici e offrirà la possibilità di visitare alcune delle più significative realtà del contesto agroalimentare italiano con sede nella Food Valley. ICE- Agenzia ha collaborato, inoltre, alla realizzazione del “FOOD INNOVATION START UP @ CIBUS 2021”, uno spazio dedicato alle Start up innovative del settore. Sarà presente anche un desk di assistenza all’interno della Buyer’s lounge di Cibus, presso il quale il personale dell’Ufficio Agroalimentare e Vini di ICE Agenzia e i trade analyst degli Uffici ICE all’estero forniranno supporto alle delegazioni, offrendo assistenza alle imprese italiane.
Infine, per la prima volta Cibus diventa live sui social: sui canali You Tube e Linkedin di Cibus sarà infatti possibile seguire ogni mattina le interviste ai buyer presenti in fiera, realizzate da GdoNews, e il punto sull’andamento del settore e dei mercati, realizzato dall’Istituto di Ricerca IRI.
500 nuovi prodotti da scoprire in fiera, il fuori salone “Cibus Off” che ospiterà incontri ed eventi dal 29 agosto al 5 settembre, incontri ed appuntamenti dedicati in fiera ai professionisti della Grande Distribuzione e del Fuori Casa.
Tanti i prodotti innovativi, ma anche le rivisitazioni dei prodotti base che le aziende alimentari presenteranno durante la manifestazione Cibus, a Parma dal 31 agosto al 3 settembre: alcuni nuovissimi, lanciati nel 2021, altri immessi sul mercato nel 2020, senza poter tuttavia essere presentati in fiera, a causa della pandemia che ha costretto le manifestazioni in presenza a slittare di un anno. Oltre all’ampia offerta di prodotti DOP e IGP, i nuovi prodotti sembrano seguire tre tendenze: quella salutista con prodotti bio, vegetariani e vegani; quella della tradizione storica della produzione e della gastronomia italiana; quella flexitariana, sensibile alle tematiche del mangiar sano, ma che non rinuncia alla carne, al pesce, ai formaggi e via dicendo.
Presentiamo di seguito qualche esempio dei nuovi prodotti, rimandando alla pubblicazione dell’elenco completo sul sito e sulla APP Cibus, a partire dal 26 di agosto.
Nel comparto delle carni: l’hamburger d’anatra (Lodi Export) e un prosciutto simile all’Iberico spagnolo (Dok Dall’Ava). In esposizione anche i burger di proteine vegetali proposti da Rolli, CGM e altri. Nel comparto dei formaggi: il formaggio zero grassi, senza lattosio, ricco di fibre e proteine, a ridotto contenuto di calorie (Carpenedo); il formaggio spalmabile con il 15% di Parmigiano Reggiano (Parmareggio); lo yogurt di avena (Valsoia).
Nel settore dei sughi: il pesto di peperoni con ricotta e pecorino siciliano dop (Campo d’Oro); il pesto vegano che utilizza formaggio vegetale ricavato dai germogli di riso (Costa Ligure). Tra i condimenti: l’Aceto di riso nero (Varvello) e l’aceto derivato da birra artigianale di qualità (Terra del Tuono).
Nel settore dei dolci: Il dessert proteico vegano a base di proteine vegetali (White and Seeds); una bevanda al sapore del lecca-lecca per bambini, il Chupa Chups (Candy Mania); il kit con tutto il necessario per preparare il Tiramisù (Biscottificio Verona). Tra i prodotti da forno: il pane per bambini, senza zuccheri, a lunga conservazione (Arte Bianca) e i frollini a base di farina di legumi (Barilla).
Tra i piatti pronti: frutta e verdura cotta a bassa temperatura (Cappellini) e i tortelli alle ortiche (Buona Compagnia Gourmet). Tra i surgelati: la base pizza al cavolfiore vegana (Galati) e la pizza al tonno e cipolla rossa (ItalPizza). Nel comparto del fuori pasto e snack: i chicchi di mais al tartufo (Tartuflanghe); gli anelli di farina di mais (Amica Chips).
E ancora: la cannuccia per bevande che si può mangiare, fatta di pasta, gluten free (Rustichella d’Abruzzo); la crema di zucca in agrodolce (Barbuscia); il ghiaccio aromatizzato al lampone e sambuco (Ice cube); le alici siciliane (Delicius Rizzoli); il succo di polpa di fico d’India (La Deliziosa); la cialda di caffè compostabile con il nuovo incarto riciclabile nella raccolta della carta (Caffè Borbone); gli spaghetti superfood ai gusti di matcha e ginseng, estratto di spirulina, dragon fruit, carbone vegetale, curcuma e zenzero (Rustichella d’Abruzzo), la pasta monoporzione da farcire (La fabbrica della Pasta di Gragnano); L’Oliva, olive da tavola provenienti da una selezione delle cultivar italiane Sant’Agostino, Peranzana, Bella di Cerignola (Monini).
Incontri, eventi e degustazioni alla scoperta dei prodotti delle filiere del territorio si terranno anche nel fuori salone della fiera, “Cibus Off” (www.cibus.it/cibus-off/), che si terrà nel centro di Parma dal 29 agosto al 5 settembre, nell’ambito del palinsesto di eventi che animerà il Settembre Gastronomico della città. Ecco il programma aggiornato: https://www.parmacityofgastronomy.it/settembre-gastronomico-2021/.
Prosegue inoltre, il progetto di Cibus volto all’integrazione di strumenti digitali e fisici con la creazione di un account ufficiale WeChat, per promuovere Cibus come la piattaforma di matchmaking più importante nel settore per gli stakeholder professionali cinesi. Nell’ambito del progetto di Ice Agenzia Smart 365 e grazie all’esperienza sviluppata con My Business Cibus, la piattaforma innovativa che mette in contatto i top buyer internazionali con le aziende agroalimentari Made in Italy, Cibus ha sviluppato il progetto adattando il formato, il design e la tecnologia per gli utenti asiatici.
Torneranno in fiera gli approfondimenti di “Cibus Lab” in collaborazione con Gdonews e IRI. Andrea Meneghini, Direttore editoriale di Gdonews intervisterà i professionisti del retail presenti a Cibus. Le interviste verranno trasmesse in diretta sui canali social della manifestazione.
Novità di quest’anno la media partnership Rai, il Servizio Pubblico sarà presente a Cibus con uno spazio dedicato all’interno della Fiera, in cui programmi radio e tv realizzeranno servizi e interviste.
In particolare Radio Rai sarà in diretta con gli approfondimenti di Rai Radio 1 – con collegamenti nei programmi Onda su Onda e Radio 1 in campo, oltre ai servizi all’interno dei Giornali Radio – e i programmi di Rai Radio2 – tra cui Soggetti Smarriti, Non è un Paese per Giovani, Tutti Nudi, Caterpillar estate.
Anche in tv si parlerà di agroalimentare italiano all’interno di Unomattina, Uno Weekend e Linea verde, su Rai1.