Nelle pittoresche colline del Prosecco DOCG, un’ombra inquietante si sta diffondendo: sempre più vigne abbandonate, lasciate a se stesse per la difficoltà e i costi associati alla loro cura e manutenzione. Questa tendenza inesorabile minaccia non solo la produzione di Prosecco DOCG Superiore, ma anche il riconoscimento UNESCO delle Colline del Prosecco.
Il controllo esercitato dal Consorzio del Prosecco DOCG sembra insufficiente di fronte a questa emergenza. Le ragioni sono molteplici: mancanza di conoscenza su come affrontare il problema e difficoltà nel reperire fondi, dato che le richieste di contributi da parte dei consorziati spesso non trovano riscontro.
È arrivato il momento che il Consorzio agisca con decisione. Dovrebbe rivolgersi alle istituzioni regionali del Veneto e alla comunità europea per ottenere sovvenzioni, prendendo esempio da iniziative simili già adottate in Alto Adige e in Francia. Questi fondi potrebbero essere destinati a sostenere i proprietari di vigneti nel mantenimento delle loro terre secondo gli standard più elevati, magari attraverso concorsi e premi per l’abbellimento e la cura dei vigneti. Se questi sforzi iniziali non portassero i risultati sperati, il Consorzio dovrebbe assumersi la responsabilità di revocare i diritti di produzione del Prosecco DOCG a chi non mantiene adeguatamente i vigneti sulle rive.
Anche la regione deve intervenire con urgenza. Non può più limitarsi a ribaltare il problema sul Consorzio del Prosecco DOCG, ma deve assumere un ruolo attivo nel garantire la salvaguardia di questo patrimonio vitivinicolo.
L’associazione Colline UNESCO, finora concentrata sulla promozione turistica e sulla delineazione delle linee guida per la conservazione delle Colline del Prosecco, deve ora passare all’azione concreta per sostenere i viticoltori nella conservazione e valorizzazione delle loro terre.
Questa è una scommessa cruciale per tutti gli attori coinvolti. Se non si agisce prontamente, il Prosecco DOCG Superiore e le Colline UNESCO rischiano di scomparire, lasciando un vuoto irreparabile nel patrimonio culturale e paesaggistico dell’Italia. È giunto il momento di agire con determinazione e responsabilità per salvare e valorizzare questo tesoro enologico e paesaggistico delle colline del Conegliano Valdobbiadene.
Questa mattina alle 10.30 è stata inaugurata la sede dell’Associazione Colline del Prosecco Patrimonio Unesco all’interno della Villa dei Cedri, in via Celestino Piva 89 a Valdobbiadene.
Erano presenti il governatore Luca Zaia, il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, la presidente dell’associazione Marina Montedoro, l’assessore regionale Federico Caner, sindaci e autorità delle zone Unesco, Floriano Zambon in qualità di presidente dell’associazione “Città del Vino”.
Concorso Enologico Fascetta d’Oro: a giugno scopri con noi le migliori etichette del Conegliano Valdobbiaden-
Dopo la pausa dello scorso anno, il Comitato Primavera del Prosecco Superiore, in collaborazione con l’Associazione Enologi Enotecnici Italiani – Assoenologi, ripropone il Concorso Enologico Fascetta d’Oro, con il quale vuole evidenziare la migliore produzione enologica del territorio premiando e stimolando lo sforzo delle Aziende vitivinicole al continuo miglioramento qualitativo dei loro prodotti.
La 7^ edizione del Concorso e il premio finale sono dedicati a Andrea Zanzotto, illustre poeta nato a Pieve a Soligo (TV), di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita: il noto poeta, più di ogni altro, ha saputo celebrare la cultura e la bellezza del territorio del Conegliano Valdobbiadene attraverso le sue emozionanti liriche. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Andrea Zanzotto.