Dal 9 al 17 novembre a Cavour si è svolta 45a edizione di TuttoMele, manifestazione che non ha bisogno di presentazione e che ha visto, come sempre, un notevole coinvolgimento di Confagricoltura Torino, specie con l’Ufficio di Zona, data la rilevanza del settore frutticolo nella zona del Pinerolese.
IL MELO IN PIEMONTE (dati 2023 – Fonte Regione Piemonte)
Quest’anno, inoltre, si è voluto puntare sul forte collegamento tra la compagine torinese dell’associazione di agricoltori e la formazione, impostando una fattiva collaborazione con l’IIS Giolitti di Torino, già vincitore nell’anno scolastico 2023/2024 del concorso “I Vini torinesi vanno a scuola” indetto da Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino e Strada Reale dei Vini Torinese. Nasce così “Mela coltivo, mela studio e mela cucino”, un programma di divulgazione agli studenti e ai docenti della scuola alberghiera, sul tema della pomicoltura con tanto di analisi sensoriale. Le tematiche sviluppate, oltre alla coltivazione della mela, sono imperniate sulle diverse cultivar e l’utilizzo in cucina delle medesime. A seguire, inoltre, è indetto un concorso di cucina, sempre sul tema della mela, che coinvolgerà tre classi e che si svolgerà nel mese di dicembre, con una Giuria che comprenderà alcuni rappresentanti di Confagricoltura Torino.
Il giorno 20 novembre, Elisa Bocco, tecnico dell’Ufficio di Pinerolo, Davide Mattalia, coltivatore e Alessandro Felis, direttore della comunicazione, si sono, pertanto, recati presso la sede dell’Istituto torinese per parlare della coltivazione del frutto per eccellenza, delle tante varietà e del suo utilizzo nelle ricette tradizionali piemontesi ma non solo. Un’azione fondamentale, accolta con entusiasmo dagli insegnanti e da coloro che saranno gli operatori del futuro della ristorazione e dell’accoglienza per una città, sempre più rivolta al turismo e ai grandi eventi. Un secondo tassello per Confagricoltura Torino, che la primavera scorso aveva già promosso “La Piemontese va a scuola”, con interventi formativi sulla carne della nostra razza bovina in ben tre scuole alberghiere del territorio torinese. Interventi che si aggiungono ai progetti da sempre svolti dalla nostra associazione, con contributo della Camera di commercio di Torino, nell’ambito dei progetti Scuola e Lavoro. Nel prossimo mese di gennaio, gli allievi delle tre classi presenti all’incontro parteciperanno a un concorso interno sul tema “la mela in pasticceria”; alcuni rappresentanti di Confagricoltura Torino saranno invitati a fare parte della giuria così come il sindaco di Cavour, Sergio Paschetta.
Dal 10 al 17 novembre 2024 Torino accoglie, per il quarto anno consecutivo, le Nitto ATP Finals. Il prestigioso evento tennistico è ormai di casa nella capitale sabauda e porta, una volta ancora, l’attenzione mediatica del mondo sul Piemonte e una moltitudine di turisti e appassionati sportivi.
Anche quest’anno, l’Archivio Storico di Torino diventa, dal 9 al 16 novembre, sede di incontri di promozione del territorio (Casa Gusto) e delle sue eccellenze enogastronomiche. Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio di Torino con Turismo Torino e Provincia e le associazioni di categoria del territorio coinvolgono decine di artigiani, agricoltori, ristoratori e operatori del comparto agroalimentare per portare il buongusto della Regione e della Città agli occhi di tutti.
Da rilevare la presenza di Confagricoltura Torino che è tra i protagonisti dell’edizione 2024 di queste Nitto ATP Finals. Martedì 12 novembre, alle ore 11.30, la nostra associazione ha proposto: “La cooperazione vitivinicola e i dolci del Canavese incontrano i formaggi della Valsusa”: una degustazione guidata di 6 vini delle 3 cantine sociali del territorio canavesano, nostre associate: Cantina Produttori Erbaluce di Caluso, Cantina della Serra e Cantina Produttori Nebbiolo di Carema. In accompagnamento agli Erbaluce di Caluso nelle tre tipologie previste dalla Docg e ai Carema Doc, sono proposti i formaggi di Corbusier di Novalesa e alcune leccornie della pasticceria Bonfante (locale storico) di Chivasso. Ha partecipato all’evento, condotto da Alessandro Felis, Maria Luisa Cerale, direttore di Confagricoltura Torino che ha sottolineato: “È di fondamentale importanza essere coinvolti in questi eventi internazionali che danno lustro alla città, al territorio tutto e alle tante eccellenze enogastronomiche di cui noi come Confagricoltura associamo molte aziende produttrici. Una delle tante occasioni, anche, per ringraziare la Camera di commercio di Torino che ci affianca sempre nelle attività promozionali.”.
Una vetrina imperdibile per i nostri associati. L’anno scorso a Casa Gusto, le degustazioni hanno visto partecipare più di 3 000 persone venute dal mondo intero. Gli eventi di quest’anno, al terzo giorno di programmazione, sono già tutti sold out.
Ogni anno la Regione Piemonte nomina una varietà di uva “vitigno dell’anno” allo scopo di mettere in risalto i vini e le cantine legate a quella data uva. La proclamazione avviene, come da tradizione, a cura dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte durante il Vinitaly e così è stato per l’Erbaluce nell’edizione 2023 della rassegna veronese. Il vitigno a bacca bianca, simbolo del territorio torinese, è stato, dall’aprile 2023, sotto i riflettori e oggetto di numerosissimi eventi organizzati da istituzioni, consorzi e privati.
Confagricoltura Torino ha inserito le tre tipologie di vini contemplati dalla Docg Erbaluce di Caluso ogni qualvolta possibile, in tutti gli eventi svoltisi nel 2023, con visibilità non solo territoriale, ma anche nazionale e internazionale come in occasione delle Nitto ATP Finals che per il terzo anno consecutivo hanno avuto Torino come palcoscenico.
A chiusura dell’anno solare e in considerazione del fatto che i produttori di Erbaluce di Caluso Docg, la denominazione principale legata al vitigno, sono quasi tutti associati a Confagricoltura Torino, la nostra Confederazione ha organizzato nel cuore della capitale sabauda l’Erbaluce Day “Un giorno con l’Erbaluce a Torino”. La manifestazione, lunedì 6 novembre 2023, ha portato nel centro cittadino, le cantine canavesane. Alle bancarelle allestite dai produttori sono confluite più di 200 persone – molti ristoratori – che hanno potuto assaggiare le tre tipologie di vino contemplate dalla Docg. La degustazione era stata preceduta da una conferenza stampa che, alla nutrita rappresentanza di autorità e giornalisti presenti, aveva presentato i dati produttivi definitivi della vendemmia 2022 e di quelli previsionali del 2023.
È pertanto doveroso chiudere l’anno della celebrazione del vitigno bianco torinese con un evento di rilevante risonanza dal nome “Erbaluce di Caluso, la DOCG torinese”, laddove è iniziato questo percorso di promozione, al Vinitaly. Presso lo stand istituzionale di Confagricoltura, al Vinitaly 2024 (Padiglione D, Stand G – H – I; Sala Polifunzionale) dalle ore 11.00 alle ore 12.00 di lunedì 15 aprile 2024 si svolgerà una presentazione del territorio dove è coltivata l’uva Erbaluce e una degustazione guidata di Erbaluce di Caluso Docg nelle tre tipologie indicate nel disciplinare di produzione: fermo, spumante Metodo Classico e passito. Condotto da Alessandro Felis, direttore di Cronache dell’Agricoltura di Confagricoltura Torino, l’incontro vedrà la partecipazione di Gian Luigi Orsolani, vicepresidente di Confagricoltura Torino e presidente della sezione vitivinicola della Confederazione e del direttore Maria Luisa Cerale, oltre a Bartolomeo Merlo, presidente del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione della Docg di Caluso e delle Doc Carema e Canavese e Corrado Scapino, presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.
Una sola uva, eclettica, le cui peculiari caratteristiche permettono di ottenere tre tipi di vini completamente diversi tra di loro ma sempre con risultati eccellenti. Cinque saranno i campioni in degustazione*, forniti dalle cantine di Confagricoltura Torino presenti alla rassegna scaligera, in quanto oltre allo spumante e al passito, il fermo sarà declinato in classico, criomacerato e affinato un anno in vasche di acciaio.
Per partecipare all’incontro “Erbaluce di Caluso, la DOCG torinese”, è indispensabile prenotarsi:
339 209 24 37 – c.bonfante@upatorino.it
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ALCUNI DATI SULL’ERBALUCE DI CALUSO
- Riconoscimento Doc nel 1967 (primo bianco piemontese)
- Riconoscimento Docg nel 2010
Tre tipologie di Erbaluce di Caluso o Caluso Docg:
- Erbaluce di Caluso o Caluso Docg (fermo)
- Erbaluce di Caluso o Caluso Docg spumante (Metodo Classico)
- Erbaluce di Caluso o Caluso Docg passito
Produzione 2022 (dati Consorzio di Tutela)
- Fermo: 5 517 hl – 735 600 bottiglie
- Spumante: 569, 85 hl – 75 980 bottiglie
- Passito:190, 94 hl – 38 188 mezze bottiglie da
La vendemmia 2023 è stata buona, adeguata l’acidità e gradazioni più basse rispetto a quelle eccezionali del 2022, caratterizzata da una estate molto siccitosa. Le produzioni, nel Calusiese, hanno pagato la grandinata primaverile con un meno 20% circa in alcune zone.
Produzione 2023 (dati Consorzio di Tutela)
- Fermo: 6 298, 27 hl – 839 769 bottiglie
- Spumante: 747, 55 hl – 99 673 bottiglie
- Passito: 124,70 hl – 24 940 mezze bottiglie
*Vini presentati
Erbaluce di Caluso Docg Spumante Metodo Classico San Giorgio – Cieck
Erbaluce di Caluso Docg La Rustia – Orsolani
Erbaluce di Caluso Docg Fiordighiaccio – Cantina Produttori Erbaluce di Caluso
Erbaluce di Caluso Docg Kin – Tappero Merlo Domenico
Erbaluce di Caluso Docg passito – Giacometto Bruno
Ivrea Capitale italiana del libro 2022 è un traguardo importante per la Città che può aggiungere un significativo tassello alla sua storia millenaria: da prima capitale d’Italia con Re Arduino fino a divenire capitale della tecnologia, dell’innovazione e laboratorio di futuro grazie alla straordinaria esperienza di Camillo e Adriano Olivetti.
Ivrea, la romana Eporedia, centro nevralgico del Canavese, attraversata dal fiume Dora Baltea, circondata da un Anfiteatro Morenico e da colline con incastonati cinque piccoli laghi, è il fulcro di un’attività agricola millenaria che ha nell’uva una ricchezza straordinaria.
Paesaggio dalle mille sfaccettature, il Canavese è anche scrigno di arte e cultura, pertanto il riconoscimento di Capitale Italiana del Libro 2022 permette in quest’anno di focalizzare su un territorio che non può non essere conosciuto.
Confagricoltura Torino, con il contributo fondamentale della Camera di commercio di Torino, data l’importanza dell’evento, ha ritenuto indispensabile organizzare un incontro in cui coinvolgere attori del mondo della cultura e dell’agricoltura di questa terra nell’ambito del progetto “Torino, Agri-Cultura e Territorio”.
Come da programma allegato, venerdì 4 novembre dalle 17.30 nella sala Santa Marta nel centro della città, si svolgerà quindi l’incontro “Leggere di Gusto” in cui editori, autori, viticoltori, rappresentanti istituzionali e degli Enti di promozione e valorizzazione locali, attori del mondo dell’enogastronomia e della comunicazione si alterneranno insieme ai vertici della nostra Associazione in un talk show nato per evidenziare sinergie, punti di forza ma anche quelli deboli del territorio sui quali concentrare gli sforzi per fare emergere tutto il potenziale locale.
Il binomio cultura e agroalimentare è imprescindibile, Ivrea Capitale del Libro è un’ulteriore conferma di quanto questi comparti traggano vantaggio dell’operare uniti. Da sempre conscia della necessità di fare sistema, Confagricoltura Torino è presente, ove possibile, come promotrice di eventi orientati in quest’ottica.