IL CONSORZIO VINI ALTO ADIGE AL FIANCO DEI VIGNAIOLI TEDESCHI COLPITI DALL’ESONDAZIONE DEL FIUME AHR

Dopo la catastrofe meteorologica che si è verificata in Germania i viticoltori dell’Alto Adige sostengono i vignaioli tedeschi donando macchine agricole e oltre 2.000 bottiglie di vino.

CONSORZIO VINI ALTO ADIGE AL FIANCO DEI VIGNAIOLI TEDESCHI COLPITI DALL’ESONDAZIONE DEL FIUME AHR

La nota pragmaticità e solidarietà altoatesina non si è fatta attendere anche in occasione dei gravi danni che si sono verificati in Germania nelle scorse settimane a causa dell’esondazione del fiume Ahr che ha causato grandi disagi anche a molti viticoltori tedeschi. Per dare un fattivo contributo nell’affrontare l’emergenza, il Consorzio Vini Alto Adige ha supportato fin da subito l’iniziativa “SolidAHRität – Dai viticoltori per i viticoltori” a sostegno dei produttori colpiti.
“Come Consorzio Vini Alto Adige abbiamo deciso di rispondere tempestivamente a questo appello pervenuto dai nostri amici tedeschi – dichiara Eduard Bernhart, Direttore del Consorzionella speranza che sia solo un primo gesto di solidarietà a cui seguiranno altre azioni concrete volte a dare sostegno ai molti produttori tedeschi colpiti da questa difficile situazione. Siamo orgogliosi nel riscontrare una così grande adesione da parte dei nostri soci che hanno donato un totale di 2.744 bottiglie di vino e spumante”.
Stimando un valore medio di circa 65 euro per ogni cartone da 6 bottiglie donato, l’iniziativa “SolidAHRität – Dai viticoltori per i viticoltori” ha raccolto una somma potenziale pari a oltre 30.000 euro. Oltre a questa iniziativa, il Consorzio Vini Alto Adige ha dato un’ulteriore dimostrazione di intraprendenza e solidarietà nei confronti dei colleghi germanici.
In collaborazione con il noto produttore italiano di trattori speciali da vigneto, Antonio Carraro, ha organizzato e attuato infatti un’azione di aiuto mirato per la tenuta vinicola H. J. Kreuzberg di Dernau, realtà che è stata gravemente danneggiati dall’inondazione. Per la ricostruzione Antonio Carraro ha messo a disposizione un trattore in comodato d’uso per tutto il periodo di emergenza mentre il Consorzio Vini Alto Adige ha donato un nuovo carrello elevatore e un argano.
Entrambe le iniziative sono state sostenute dalla ditta di logistica e trasporti EMT di Caldaro, che ha inviato in Germania i cartoni di vino e i macchinari.

Una nuova strategia di comunicazione, le piattaforme social come piazze virtuali per stimolare il dialogo con i consumatori, nuovi formati digitali a sostegno degli operatori, la promozione del settore vitivinicolo in Italia e all’estero: il Consorzio presenta i pilastri dell’attività consortile 2021.

IL CONSORZIO VINI ALTO ADIGE SOSTIENE IL TERRITORIO
E PIANIFICA IL 2021

Valorizzare la qualità del vino altoatesino e affermarlo nel segmento premium: questi i pilastri della strategia di comunicazione promossa dal Consorzio Vini Alto Adige per questo 2021. In particolare, il Consorzio sarà ancor più impegnato in processi di comunicazione non più soltanto B2B, rivolti quindi agli operatori del settore vitivinicolo, ma anche B2C, al fine di raggiungere quanto più possibile tutti gli appassionati del mondo del vino. “Con le restrizioni imposte dalla pandemia – commenta Eduard Bernhart, direttore del Consorzioci siamo chiesti in che modo il Consorzio avrebbe potuto reagire nel modo più positivo e costruttivo possibile. Abbiamo quindi deciso di cambiare radicalmente la strategia di promozione e marketing aprendoci a un target nuovo: il consumatore finale, gli appassionati di vino. Per questo, le attività di comunicazione sono state già nel corso dello scorso anno notevolmente ampliate e non rivolte soltanto ai classici pubblici di riferimento, come commercianti, ristoratori, sommelier, il mondo dell’horeca e della gdo. Se infatti la pandemia ha giocoforza azzerato, o quasi, le possibilità di interazione vis a vis, ci siamo accorti che avremmo dovuto pensare in maniera nuova e promuovere un dialogo diretto, quotidiano, con le persone, così da far conoscere loro le grandi qualità dei nostri vini e del nostro territorio e stuzzicarli, incuriosirli. La presenza del Consorzio sulle piattaforme social è stata quindi la diretta conseguenza”.
Ecco, quindi, che la strada intrapresa dal Consorzio si sta muovendo su due binari paralleli, dando supporto da un lato al lavoro dei produttori, in vigna e in cantina, e dall’altro promuovendo costantemente il dialogo con il consumatore finale e i propri stakeholders, in presenza ove possibile o attraverso le piattaforme social.
Ai messaggi più istituzionali, fruibili tramite il sito web e le piattaforme LinkedIn e Twitter, se ne sono aggiunti di nuovi, emozionali, grazie alla presenza del Consorzio su social come Instagram, Facebook e YouTube. “Per ogni piattaforma – continua il Direttore Bernhart – è stato definito un target e un mercato di riferimento con cui rapportarci. Il Consorzio ha promosso, e promuove, numerose attività social, in sinergia con il sito istituzionale che in questi mesi ha visto crescere notevolmente il traffico di utenti: abbiamo sviluppato la sottopagina ‘Acquista il vino’ che permette all’utente di scegliere il suo vino preferito e grazie al servizio di consegna e agli shop online, i produttori altoatesini consigliano gli appassionati e portano nelle loro case quanto richiesto. Il Consorzio ha inoltre attivato collaborazioni con gli influencer del vino, con testimonial d’eccezione come Reinhold Messner e con le principali piattaforme on line, per raggiungere un grande obiettivo: far conoscere a più persone possibili la grande varietà, versatilità e qualità dei vini altoatesini”.

Parallelamente nuovi formati digitali hanno permesso agli operatori del settore di ovviare alle limitazioni sui viaggi e alla cancellazione di fiere ed eventi: in questo modo il Consorzio ha dato sostengo alle aziende vinicole del territorio e sviluppato una forte azione di promozione dei vini dell’Alto Adige in Paesi quali Germania, Svizzera, Stati Uniti, oltre all’Italia, e in mercati emergenti come Russia, Giappone, Gran Bretagna, Canada.
“Il Consorzio – precisa Andreas Kofler, Presidente del Consorzioè oggi più che mai impegnato nel sostenere le diverse realtà vitivinicole dell’Alto Adige, dando loro visibilità qualificata nei mercati di riferimento. In un momento così particolare come quello che stiamo attraversando siamo convinti che questo sia il modo più funzionale e concreto per dare il nostro contributo al territorio”.
Il 2021 sarà giocoforza un anno interlocutorio che, negli obiettivi del Consorzio, servirà per rafforzare ulteriormente l’identità dei vini altoatesini e consolidare il ruolo di produttori dell’Alto Adige al vertice delle regioni vitivinicole di qualità. Per questo, continuerà l’attento lavoro di pianificazione delle linee guide contenute nell’Agenda 2030, a testimonianza dell’impegno del Consorzio sul tema della sostenibilità. “L’Agenda 2030 si articola in cinque livelli operativi – spiega Koflerche corrispondono ad altrettanti pilastri su cui poggia il settore vinicolo: il suolo, i vigneti, il vino, il territorio e le persone. L’adesione del Consorzio ai principi di sostenibilità ambientale è totale: dalla concimazione organica al consumo delle risorse idriche, dall’attenzione alla biodiversità nei vigneti alla tutela del clima, fino alla conservazione del paesaggio rurale e dell’intera filiera produttiva, che permette all’Alto Adige di essere un’eccellenza riconosciuta nel mondo”.

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