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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 1 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
A Firenze i vigneti si coltivano in città.
Maria Fittipaldi Menarini ha creato la vigna di Michelangiolo. Idee simili a Parigi e Praga e anche in Italia a Torino, Milano e Venezia. Il panorama, là dietro, è di quelli che tutto il mondo invidia: Ponte Vecchio, la Cupola del Brunelleschi, la Torre di Arnolfo, Santa Croce. Sotto lo sguardo antico del grande David in bronzo. E se lì sotto, nei lembi di verde rimasti ancora intatti e silenziosi, ci pianti una vigna, come la vuoi chiamare? Vigna di Michelangiolo, naturalmente. Benvenuta anche Firenze nel club prestigioso dell’Uva, nomen omen per l’acronimo dell’Urban Vineyards Association, che raccoglie undici delle ‘vigne di città’ più prestigiose, dalla Vigna della Regina a Torino dove tutto ebbe origine a quella di Milano dalle parti delle Grazie, e come la volevi chiamare se non Vigna di Leonardo, già, che strano parallelo; dalle due di Venezia ai curiosi Rooftop Reds in cima ai grattacieli di Manhattan ai tre Clos francesi – Montmartre a Parigi, Palais des Papes ad Avignone, Canuts a Lione – passando per Siena, Palermo e Catania.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Torna ‘Nizza è Barbera’ in vetrina 64 produttori.
II 7 e 8 maggio torna ‘Nizza è Barbera’. Dopo due anni di pausa, l’evento dedicato alla Barbera d’Asti docg e al Nizza docg torna con un programma rinnovato e molte novità. Nizza Monferrato si trasforma nella capitale del vino: 64 produttori e 300 etichette in degustazione di Barbera d’Asti docg e Nizza docg. Ospiti di riguardo sono il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. C’è poi la novità dell’edizione 2022: il Barbera Forum, al Foro Boario, apre già al sabato mattina.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’eleganza del Tacco rosa Salento Il pugliese che sale sul podio con i Cinque grappoli Bibenda.
Tacco Rosa Salento IGT 2021 è il primo vino rosato pugliese premiato con cinque grappoli Grappoli Bibenda per il secondo anno consecutivo. Eletto ‘Rosato dell’anno 2021’ da Food e Travel, ha conseguito il Golden Wine Award 2021 e la medaglia d’oro Vinoway Selection 2021. La prestigiosa guida curata e pubblicata dalla Fondazione Italiana Sommelier, ha attribuito il massimo riconoscimento al rosato pugliese, creatura del ‘non contadino’ Dario Stefàno, senatore della Repubblica, già assessore regionale all’Agricoltura, padre della legge sull’enoturismo e olio turismo, due percorsi di vacanza che stanno dando grande soddisfazione alle aziende. «Quando si abbracciano le grandi sfide e si rincorrono i propri sogni – afferma Stefàno (in foto con l’enologo Riccardo Cotarella) -, il sostegno della famiglia è un elemento fondamentale.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Piccole cantine, boom dei produttori under 40.
I giovani produttori in Italia sono in crescita. Lo testimonia Only wine di Città di Castello (Perugia): oggi sono in mostra 141 piccole cantine gestite da under 40 (10dalla Champagne).
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Nesos, dall’uva in mare al prodotto in anfora.
A Portoferraio, Isola d’Elba, nasce il vino marino Nesos. Lo produce l’azienda Antonio Arrighi: dall’immersione dell’uva in mare in ceste fino alla conservazione in anfora.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Alta Langa o Ranni con l’anatra all’arancia ricordando Tognazzi.
Nel film ‘L’Anatra all’arancia’ di Luciano Salce, girato tra Roma e Punta Ala nel 1975, l’iconico piatto entra nella storia del Cinema italiano (La pellicola fruttò a Monica Vitti il David di Donatello e il Nastro D’Argento). La trama è un valzer della gelosia tutto gag e battute esilaranti, fino a raggiungere il culmine quando Livio (Ugo Tognazzi), tentando di riconquistare la moglie Lisa (Monica Vitti), prepara l’anatra all’arancia, aggiungendo il ‘piticarno’ una spezia afrodisiaca inventata. Oggi è un omaggio a Ugo Tognazzi a 100 anni dalla nascita, ricordando la sua passione per la gastronomia. Quali vini potremmo abbinare a questo iconico piatto, che si ritiene sia stato generato dai cuochi fiorentini di Caterina de’ Medici e poi portato a Versailles quando andò in sposa a Re Enrico II? Ci viene in aiuto Alberto Cauzzi, direttore della guida Passione Gourmet e gran connoisseur di champagne e vini.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Tommasi wine L’amarone affare di famiglia.
La cantina della Valpolicella compie 120 anni e oggi guida aziende in tutta Italia per 780 ettari Sull’Etna l’ultimo acquisto in ordine di tempo di Michele Mezzanzanica Quattro generazioni, nove cugini, sei cantine in cinque diverse regioni, 780 ettari vitati per 3,6 milioni di bottiglie l’anno. I numeri non spiegano tutto, ma bisogna partire dai numeri per raccontare una realtà come la Tommasi Family Estates, una delle aziende vinicole più grandi d’Italia, se non la più grande, tra quelle a conduzione familiare. Tutto nasce esattamente 120 anni fa, nel 1902, in quella Valpolicella che decenni più tardi sarebbe diventata celebre in tutto il mondo per l’Amarone, vino-bandiera che ancora oggi è il primo biglietto da visita dell’azienda veronese. Proprio questo successo ha portato alla necessità di espandersi. «Nel 1997 abbiamo creato la holding Tommasi Family Estates – racconta Pierangelo Tommasi, direttore esecutivo e proprietario insieme ad altri otto familiari tra fratelli e cugini – iniziando gli investimenti nel ramo vino e nel ramo hospitality che abbiamo contestualmente creato. Si trattava di una sana ambizione ma anche della consapevolezza che per andare avanti tutti insieme, dovevamo per forza espanderci».
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Ai giovani piace il vino italiano di buona qualità.
Il vino non dialoga più solamente con un pubblico senior. Gli ultimi dati presentati da Censis ed Enpaia (l’ente di previdenza dei dipendenti agricoli) fotografano un numero crescente di ragazzi che si mostrano interessati alla cultura vitivinicola. La percentuale di italiani che beve vino era del 58% nel 1993 e si è attestata al 55,5% nel 2020. Nello stesso periodo però la quota di giovani consumatori è salita dal 48,7% al 53,2%, mentre quella di chi supera il mezzo litro al giorno è scesa dal 3,9% a meno dell’1%. Si beve meno, si beve meglio. Quattro italiani su cinque con età compresa tra 18 e 34 anni affermano che nel rapporto con il vino vale la logica: meglio meno, ma di qualità. Peraltro, il 70,4% di giovani intervistati si riconosce nella posizione «Mi piace bere vino, ma senza eccessi», che richiama l’idea di un alimento che dà piacere e contribuisce in diverso modo al benessere soggettivo, non di un catalizzatore sempre e solo di pulsioni di sregolatezza. L’italianità come criterio di scelta viene richiamata dal 79,3% dei giovani, perché è percepita come garanzia di qualità. 11 riferimento alle certificazioni Dop-Denominazione di origine protetta (85,9%) o Igp-Indicazione geografica protetta (85,2%) mostra come i giovani siano molto attenti al nesso tra vini e territori, cosa che segnala la riscoperta nelle culture del consumo giovanili della tipicità localistica, che sembrava destinata a sparire.
Fonte: Libero Quotidiano.
Hub del vino a Ponte Valentino, Ceniccola scettica.
La consigliera comunale: «La Valle Telesina è luogo ideale e naturale» Hub del vino a Ponte Valentino, Ceniccola scettica L’idea di allestire un “hub del vino” nell’ambito dello scalo merci di Ponte Valentino, a Benevento, non soddisfa molto Fiorenza Ceniccola. In pratica, il progetto si dovrebbe realizzare in un capannone dismesso nell’area industriale. La Ceniccola da mesi è impegnata nell’obiettivo di realizzare questa struttura nel comprensorio telesino, crocevia dell’Alta Velocità/Alta Capacità, e luogo che custodisce i migliori vitigni del Sannio, quelli del Taburno-Matese-Titerno. Quindi, di fronte a questa proposta, replica: “Senza fare polemica, mi sia consentito di dire ad alta voce che trattasi di un’idea `bizzarra’ che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai nostri vignaioli che si trovano a vivere uno stato di profondo malessere (basti pensare all’aumento vertiginoso del carburanti, degli antiparassitari e dei concimi e… alle pregiate uve pagate a 30-40 centesimi al chilo)”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Rosso Morellino, Scansano celebra il simbolo della Maremma.
Il 9 maggio torna appuntamento Consorzio, oltre 40 produttori Rosso Morellino, Scansano celebra il simbolo della Maremma Torna in presenza Rosso Morellino, appuntamento promosso dal Consorzio di tutela del Morellino di Scansano, vino simbolo della Maremma Toscana: il 9 maggio la manifestazione si svolgerà a Scasano (Grosseto) nel teatro Castagnoli e nelle adiacenti ex scuole elementari. Oltre 40 i produttori presenti che insieme al Consorzio incontreranno operatori del settore, stampa specializzata e winelover per far assaggiare le ultime annate di Morellino di Scansano e raccontare i progetti e le attività future del distretto produttivo. L’evento è gratuito e aperto a operatori del settore e appassionati (per partecipare necessario richiedere l’accredito sul sito www. consorziomorellino.it).
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Rossi e bollicine in vetrina nella due giorni di assaggi organizzata a Ventimiglia.
L’eccellenza del vino va in scena a Ventimiglia il 13 e 14 maggio con la prima edizione di «Ventimiglia Wine Masterclass», evento che fa parte della rassegna «Oltre il Cibo», in calendario da maggio a settembre. Dedicato alla degustazione di vini dell’eccellenza, prevede due eventi guidati da dalla esperta di vini Cristina Mercuri di DipWset. Leader nella formazione su vini, distillati e sake e tra le 10.000 persone al mondo in possesso del diploma DipWset, Mercuri ha scelto le sei tipologie di spumanti metodo classico e di rossi che andranno a comporre le due super degustazioni in programma nella città alta, nella centralissima via Garibaldi, all’ex ristorante Bucaniere. La prima masterclass, venerdì 13 maggio alle 18, sarà dedicata alle bollicine. Dall’Italia alla Francia, passando per la Spagna e il Sudafrica, Cristina Mercuri guiderà gli ospiti in una degustazione alla cieca per esaltare e scoprire i vini spumanti trai più emblematici nei rispettivi territori.
Fonte: Stampa Imperia.
Il rosso secco taglio bordolese dalla struttura importante.
L’etichetta Il rosso secco taglio bordolese dalla struttura importante prosegue la crescita qualitativa de La Cornasella, piccola e storica cantina i cui vigneti sono compresi nel territorio di Grumello del Monte ma sono esposti verso la Valle del Fico di Chiuduno. Dopo l’ottimo moscato rosso vinificato secco (il Primula Rossa), ecco un taglio bordolese molto ben fatto, che sprizza ancora gioventù (più prugna e marasca che cuoio e tabacco al naso) ma promette evoluzioni da vino importante: lo dice la struttura, piena, di spalla generosa ma già armonica (molto ben gestito l’affinamento in legni di diverse dimensioni).
Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Vinea e Consorzio Un progetto per tutelare i nostri vini – Vinea di Offida e Consorzio insieme per tutelare i nostri vini.
La valorizzazione della denominazione d’origine al centro dell’iniziativa presentata da Ido Perozzi Fare un’attenta analisi delle produzioni locali per dare spunto alle aziende produttrici di fare tesoro delle diverse esperienze trascorse e valutare le evoluzioni dei prodotti rivolgendosi poi al mercato di buyer e consumatori. E’ questo lo spirito con cui la Vinea di Offida, in collaborazione con il Consorzio di tutela dei Vini Piceni, ha organizzato «Verticali Docg Offida», una iniziativa volta a valorizzare la denominazione d’origine. E’ stata presentata ieri dal presidente Ido Perozzi, ospite a Fritto Misto manifestazione di Stefano Greco che oggi vive la sua giornata di chiusura in piazza Arringo. Altro obiettivo è sensibilizzare gli operatori del settore attraverso le degustazioni per fidelizzarli nella scelta dei prodotti del territorio.
Fonte, Resto del Carlino Ascoli.
Calici in alto per il grande ritorno di Nizza è Barbera Trecento etichette da degustare sotto il Campanon.
Dopo due anni di pausa il 7e 8 maggio torna, con programma rinnovato e molte novità, «NizzaèBarbera», evento dedicato alla Barbera d’Asti docg e al Nizza docg che quest’anno propone 64 produttori, 300 etichette in degustazione e due ospiti di eccezione, il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. Novità assoluta, il Barbera Forum, che si svolgerà in entrambe le giornate al Foro Boario di piazza Garibaldi con ingresso per fasce orarie: dalle 10 alle 13, dalle 14 alle 17 e dalle 17,30 alle 20,30. «L’ingresso a turni accresce in qualità la nostra proposta; — spiega il sindaco Simone Nosenzo — tutti abbiamo voglia di ricominciare, migliorando quello che facevamo prima. Dall’estate scorsa, stiamo ricominciando a vedere gli stranieri in giro per le nostre colline: secondo gli ultimi dati dell’Atl, siamo un’isola felice per i nuovi enoturisti che arrivano dall’estero».
Fonte, Stampa Asti.
Vinitaly doppio successo per la cantina di Monti.
Premiati i vermentini Arakena e Funtanaliras. Grande soddisfazione per l’enologo Alberto Raccanelli. Andata in archivio la 54^edizione del Vinitaly 2022, resta la soddisfazione per la cantina sociale del Vermentino di Monti per l’affermazione di due dei suoi migliori prodotti: l’Arakena e il Funtanaliras. Al primo un vermentino di Gallura Docg superiore, raccolto con la vendemmia tardiva, la giuria ha attribuito un punteggio di 92/100simi. È un vino bianco speciale, vinificato a macerazione a freddo, con fermentazione ad atmosfera controllata in tonneau, nella cantina di invecchiamento, con successivo passaggio in bottiglia per alcuni mesi. L’altro vino è il, pluripremiato “Funtanaliras”, vermentino di Gallura Docg, vero fiore all’occhiello della produzione della cantina del Vermentino. Viene vinificato in bianco, dopo una morbida pigiatura e una soffice spremitura, con fermentazione a temperatura controllata.
Fonte, Nuova Sardegna.
Anteprima Vini degustazioni fino alle 19 – “Anteprima Vini”, cin cin alla ripartenza.
Anche oggi dalle 11 fino alle 19 al Real Collegio le degustazioni delle migliori etichette del territorio. Ben 60 i produttori presenti. Ottima partenza per “Anteprima Vini della Costa Toscana”. È stata inaugurata ieri mattina la 21esima edizione della manifestazione che porta al Real Collegio le migliori anteprime dei vini prodotti lungo la costa toscana. Anche oggi dalle 11 alle 19 sarà possibile conoscere e degustare oltre 400 etichette prodotte da 60 viticoltori toscani: dai nomi che hanno fatto grande la storia del vino toscano fino alle piccole, ma preziose, esperienze di viticoltura eroica e aziende a conduzione familiare. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany.
Fonte, Nazione Lucca.
Ad Anteprima Vini arriva l’Apewine Oggi la giornata clou.
Taglio del nastro ieri mattina per Anteprima Vini della Costa Toscana. Inaugurata, alla presenza di autorità, espositori, organizzatori e personaggi del mondo della politica, la 218 edizione della manifestazione che porta al Real Collegio le migliori anteprime dei vini prodotti lungo la costa toscana. Fino a tutta la giornata di oggi, domenica 1° maggio, sarà possibile conoscere e degustare oltre 400 etichette prodotte da 60viticoltori toscani: dai nomi che hanno fatto grande la storia del vino toscano fino alle piccole, ma preziose, esperienze di viticoltura eroica e aziende a conduzione familiare. A completare l’esperienza di questa edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana ci penserà l’ApeWine: l’enoteca itinerante di Costa Toscana che consente di conoscere, approfondire e acquistare i vini più apprezzati nel percorso, ma anche di ordinarli per riceverli comodamente a casa propria. Ad Anteprima Vini arriva l’Apewine Oggi la giornata clou Anteprima Vini della Costa toscana, prodotto da Event Service Tuscany o organizzata dall’Associazione dei Grandi Cru della Costa Toscana è aperta al Real Collegio, dalle 11 alle 19.
Fonte, Tirreno Lucca.
Pasqua e 25 Aprile Stappate bottiglie per 2,5 milioni.
Tra Pasqua e il 25 aprile sono state stappate bottiglie di vino per 2,5 milioni di euro sul litorale, con aumenti del 40 per cento. Lo confermaValerio Nadal, presidente Condifesa. Al primo posto il Prosecco, poi i bianchi fermi come Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon, come ha detto Franco Passador direttore generale di Vivo Cantine.
Fonte, Nuova Venezia.
Cantina friulana accusata di frode, scagionata dal tribunale di Udine.
Una cantina friulana, accusata di frode, è stata scagionata dal tribunale di Udine. I fatti risalgono al 2014: a due fratelli, imprenditori agricoli, che gestiscono vigneti per la produzione del prosecco a Chiasellis, sono state contestate dall’Ispettorato repressione frodi di Udine false indicazioni sui registri ufficiali di cantina relativi al periodo 2013. In sostanza, secondo l’accusa, avrebbero registrato quantitativi superiori a quelli fisicamente presenti. Ora, a distanza di anni, sulla vicenda è stata posta la parola fine: il tribunale di Udine ha infatti dichiarato il non luogo a procedere. Con conseguente dissequestro del prodotto. Inevitabile la soddisfazione da parte degli imprenditori, che avevano sempre proclamato la loro innocenza.
Fonte, Friuli Oggi.
Viaggio in Irpinia: tra i vigneti, visite in cantina, degustazione con i vignaioli, show cooking ed escursioni.
L’Irpinia la meta del turismo enogastronomico nella Regione Campania, vino, cucina, escursioni il connubio perfetto per trascorrere giorni tra vigneti, degustazioni, show cooking, borghi e cene in ristoranti selezionati. Le necessità del viaggiatore ad oggi ha nuovi bisogni ed esigenze, è sempre più Attivo, Esigente ed Innovativo. Cerca luoghi caratterizzati dalle tradizioni e dalla cultura, territori ancora “intatti” dove c’è calore di un popolo e l’accoglienza di un produttore. L’esperienza enogastronomica viene spesso abbinata ad attività culturali e ricreative, dove la visita si interconnette ad un senso di appartenenza, alla volontà di vivere il “paese”; forte è la voglia di sentirsi più coinvolto ed essere partecipe delle attività. Parimenti, cresce il desiderio di modalità sempre più green di vacanza: passeggiate tra vigneti, uliveti, frutteti, passeggiate a cavallo e tour in bike.
Fonte, Caffe’ Procope.
Wine Tender, connessione tra vino, arte e buon cibo.
Per Wine Tender la parola d’ordine è connessione. Esatto, creare connessione tra il mondo del vino, l’arte, il buon cibo e le persone. Quale compito più arduo può esistere? Mentre vi lasciamp a questo interrogativo, iniziamo a parlare di cinema e per la precisione di quei film che sbancano ai botteghini e che riguardi ogni volta che puoi. Perchè il wine-tender è proprio come quei film: si parte con una grande idea che nasce da menti geniali: connessione. Poi si sceglie il cast e qui arriva il pezzo forte: quattro soci, con ognuno che eccelle in settori differenti ma quando si trovano a collaborare diventano come la miglior squadra di super eroi che si possa ingaggiare per salvare il pianeta.
Fonte, Time Magazine.
Un selfie sul Trasimeno: gusto e benessere nel cuore verde d’Italia.
Natura, sport e relax ma anche buon cibo e prodotti a chilometro zero. È lo stile di vita sano il biglietto da visita del Lago Trasimeno, lo specchio d’acqua vicinissimo alla Toscana ma in terra umbra a un passo dalla Assisi di San Francesco. A metà strada tra Roma e Firenze, in provincia di Perugia, quella del quarto lago italiano è una zona turistica ricca di cultura (Città della Pieve ha dato i natali al pittore Pietro Vannucci) consigliata a chi ama la vita all’aria aperta e godersi tramonti mozzafiato, sorseggiando un buon vino. Dopo una giornata trascorsa tra le mille attività sportive disponibili è quasi un dovere gustare una cena a base di pesce appena pescato o di zafferano pievese in uno dei tanti ristoranti di qualità della zona. L’oasi naturalistica ‘La Valle’ è un luogo che esprime l’essenza del Trasimeno: si trova a San Savino di Magione, è facilmente raggiungibile.
Fonte, Quotidiano.net.
Le note di un buon vino tra Sardegna e Croazia.
La cantina Pocobelli di Usini produce cagnulari e Isola dei Nuraghi che Gippo, musicista, crea con le armonie multietniche di famiglia. Le note aromatiche di un vino. E le note di una canzone. Sensazioni che si inseguono e insinuano correndo veloci come le dita della mano sulla tastiera di una chitarra alla ricerca del riff perfetto. O di quello più coinvolgente. Coinvolgente come il progetto vitivinicolo di Giuseppe Pocobelli: una laurea in enologia e viticoltura, due ettari di vigne poggiati su fondo calcareo in territorio di Usini, produzione da circa 3mila bottiglie, una passione ardente per il vinificare che ben si sposa – in pieno e armonico contrasto – all’estro d’artista e al carattere di “Gippo”. Gippo e la sua chitarra sono profili ben noti dello skyline musicale made in Sassari e Sardegna.
Fonte, La Nuova Sardegna -.
Imprese: Acetaia Midolini porta marchio IoSonoFVG in tutto il mondo”.
Una storia antica che muove i passi dalla tradizione romana di usare il mosto cotto per ravvivare i sapori delle pietanze, per giungere oggi ad un condimento balsamico da Guinness dei primati. È la storia lunga, racchiusa in poche parole, di uno dei prodotti di eccellenza della regione, il condimento balsamico Asperum prodotto dall’azienda Midolini di Manzano che oggi ha aperto i battenti al pubblico. Tra le file di botti del prezioso mosto si è soffermato anche l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo che ha fatto visita all’azienda e alla cantina accompagnato dalla titolare Gloria Midolini. Da un’intuizione del padre di famiglia, Lino, oltre sessant’anni fa è stata ripresa un’antica tradizione partendo da una prima batteria di 25 botticelle di legni pregiati selezionati. La cottura e l’invecchiamento di mosti di uve autoctone ha così rinnovato una tradizione friulana risalente ai tempi delle colonie degli antichi Romani di Aquileia.
Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Notizie dalla Giunta.
Vino: apre enoteca Albugnano, la 15/a del circuito regionale.
E’ il quindicesimo punto del circuito delle Enoteche regionali. Aprirà sabato 7 maggio al pubblico l’Enoteca dell’Albugnano, istituita con l’obiettivo di promuovere le eccellenze enogastronomiche e anche il patrimonio storico della collina torinese e del nord astigiano. Alla partenza hanno aderito 25 produttori, di Albugnano doc, Freisa d’Asti, Chieri Doc, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc, Barbera d’Asti docg e tutte le altre denominazioni di origine, oltre al Comune di Albugnano. “L”inaugurazione del 7 maggio sancisce l’inizio di un percorso che vedrà nell’Enoteca Regionale dell’Albugnano un amplificatore degli innumerevoli tesori di un’area del Piemonte ricca di storia, di cultura e di eccellenze artigianali ed enogastronomiche – spiega Giancarlo Montaldo, presidente dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano.
Fonte: ANSA.
Lo studio dalla Scozia: il gusto del vino varia a seconda della musica.
Uno studio universitario oltre Manica indica che la musica ha un impatto diretto sul gusto del vino. Secondo gli psicologi della Heriot-Watt University di Edimburgo, in Scozia, brani di Jimi Hendrix o dei Rolling Stones si sposano bene con un bel Cabernet Sauvignon. I risultati della ricerca provano che l‘ascolto di diversi tipi di musica stimola diverse parti del cervello in maniera unica, e ci prepara a degustare i vini in modo corrispondente. Ad esempio, quando si ascolta un brano musicale audace come i Carmina Burana, il gusto di Cabernet Sauvignon viene percepito al 60 percento più potente, ricco e robusto di quando non si sente alcuna musica. Al contrario, lo Chardonnay sembra essere esaltato dalle leggere note della Nouvelle Vague, movimento cinematografico francese nato sul finire degli anni Cinquanta. Ascolta la notizia e clicca sul tasto Play.
Fonte: Radio Gold.
Oltre 400 etichette di 60 produttori, all’Anteprima Vini della Costa Toscana.
Oltre 400 etichette, 60 produttori. Tutto pronto per la 21esima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione aprirà i battenti domani, sabato 30 aprile alle 11, e proseguirà fino a domenica 1° maggio alle 19, nei chiostri del Real Collegio (Lucca). L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura eroica, giovani aziende e nomi ormai familiari e famosi in tutto il mondo: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio che, in verità, vanta una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri dove, stella tra le stelle, brilla il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia.
Fonte: Firenze – la Repubblica.
“Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, tutto il bello del vino in fotografia.
“Architecture And Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico vince la categoria “Places”. Le persone, i luoghi, gli atti del vino, fissati in scatti capaci di coglierne unicità e bellezza, e di raccontare un anno intero tra vigneti e cantine nei tanti territori del vino, dall’Europa agli Stati Uniti fino all’Emisfero Sud. A scegliere i più belli, gli “Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, la categoria (sponsorizzata dalla griffe cilena Errazuriz) dedicata al vino dei “Pink Lady Food Photographer of the Year”, i premi nati nel 2011 con lo scopo di mostrare la straordinaria semplicità del cibo e della gastronomia, in tutte le sue declinazioni ed in tutta la sua diversità. Nella categoria “Places”, al primo posto “Architecture and Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico, progettata da Marco Casamonti dello Studio Archea Associati ed ispirata ai tagli di Fontana, esempio perfetto di integrazione nel territorio, seguito da “Woolly Weeders” della statunitense Suzanne Becker Bronk e da “Vineyards Sunrise” di Adrian Chitty, una bellissima alba sui vigneti di Dundee Hills, in Oregon.
Fonte: WineNews.
Langhe, vini “da Oscar”: 94,4 su 100 il rating del Barolo 2018, 98,3 per il Barbaresco 2019.
Il verdetto di “Barolo & Barbaresco World Opening 2022”, che ha portato i vini e la cucina delle Langhe alla ribalta di Hollywood. “Siamo ad Hollywood, la fabbrica dei sogni, e i protagonisti di questa serata in un setting unico come quello dei Paramount Studios non sono solo Barolo e Barbaresco ma tutta la cultura enogastronomica piemontese. Dopo l’ultima grande manifestazione pre-Covid a New York 2020, provocatoriamente abbiamo deciso di presentarci nel tempio della fiction con un’esperienza che abbiamo chiamato “Once upon a time in Langa”, portando l’autenticità di un territorio unico e le sue star. Debuttano, in questa due giorni, dedicata agli operatori ed ai media, due annate differenti per il loro andamento vendemmiale ma che esprimono la tipicità del Nebbiolo, un vitigno estremamente apprezzato negli Stati Uniti. Per questo abbiamo deciso di annunciare qui i ratings ufficiali delle nuove annate, frutto delle valutazioni complessive dei produttori, dei wine expert e dei wine critics: al Barolo 2018 è stato assegnato il punteggio medio di 94,4, mentre al Barbaresco 2019 è stato tributato l’eccezionale rating di 98,3”. Così Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Barolo e Barbaresco, nella cena di gala, agli Studios di Hollywood, di “Barolo & Barbaresco World Opening 2022”, organizzato a Los Angeles dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (che riunisce più di 500 produttori del Piemonte, ndr).
Fonte: WineNews.
I neutrini, la fisica e il vino: un legame del tutto particolare, e utile per scoprire le frodi.
A WineNews, da Sicilia En Primeur, il racconto di Pierluigi Campana dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. A WineNews, da Sicilia En Primeur, il racconto di Pierluigi Campana, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “In maniera causale, in passato, abbiamo scoperto che degli studi di fisica di base possono essere utili per scoprire le frodi sul vino, per esempio rilevando sostanze che ci dicono se davvero una vecchia bottiglia è stata prodotta davvero nell’epoca che si trova in etichetta o meno”.
Fonte: WineNews.
Sachi, il primo vino di soia (con poche calorie) nato a Singapore dagli scarti del tofu.
L’idea nel 2016 è di due ricercatori dell’Università Nazionale della città asiatica. Il sapore è dolce e fruttato, sta bene con i formaggi. E vanta anche proprietà di prevenzione da alcune malattie. In vendita anche le bottiglie con alcuni frutti giapponesi. Tofu, latte e latticini, biscotti, bistecche vegetali. Ma dalla soia si può trarre anche del vino. Il primo arriva dal Giappone e si chiama Sachi, che significa anche «felicità», con una gradazione di alcol tra il 7 e l’8 per cento. Ha un profilo gustativo di dolcezza, spiegano dall’Associazione italiana sommelier, e un tono olfattivo di fruttato (polpa bianca), floreale (fiori bianchi dolci) e totale assenza di riferimenti vegetali di soia: può essere assimilato ai vini ottenuti da uve neutre. E in più, vengono decantate le proprietà «terapeutiche» e di prevenzione da alcune malattie. Così dicono del Sachi, che contiene molto calcio e isoflavoni, i due ricercatori della National University di Singapore che hanno individuato questa nuova bevanda studiando il siero di scarto del tofu. SinFooTech, l’azienda nata dai due giovani, sta commercializzando Sachi come una bevanda alcolica di sole 70 calorie per porzione (rispetto a circa 120 calorie per la maggior parte dei bicchieri di vino) ed è ricco di antiossidanti.
Fonte: Corriere della Sera.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.