Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 12 marzo 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Arriva Vinitaly and the City, brindisi diffuso per tutta Verona.
Dal 31 marzo al 3 aprile degustazioni, masterclass ed eventi Arriva Vinitaly and the City, brindisi diffuso per tutta Verona Sarà una vera e propria ondata di wine passion quella che si propagherà da Vinitaly a Verona, pronta ad alzare i calici per Vinitaly and the City in un brindisi diffuso per tutta la città. Fuori salone dedicato al pubblico e agli appassionati in programma dal 31 marzo al 3 aprile, la quattro-giorni colorerà il centro storico scaligero in un mosaico di appuntamenti tra contaminazioni culturali, artistiche, musicali e geografiche, per un mix di degustazioni, masterclass, talk, incontri e visite guidate, tutto all’insegna dell’eccellenza enologica tricolore. A fare da quartiere generale nella capitale del vino sarà il triangolo tra Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, dove si concentrerà la gran parte degli appuntamenti e le lounge per i tasting. All’ombra di Dante, protagonista anche della mostra “Disposti a salire alle stelle.
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Sessantottini e solidi principi.
Un progetto enoico importante, quello di Fattoria di Gratena, che nella sua veste moderna risale al 1968, tuttavia innestato sulle vestigia di un podere duecentesco. Siamo in zona Pratomagno, località Pieve a Maiano, due passi da Arezzo, 180 ettari, di cui 17, certificati bio dal 1994, a vigneto, e 10 ad olivo, ma soprattutto una ferrea volontà di preservare, e se necessario recuperare, tutto quello che in termini di risorse può fornire il territorio. Nasce così, da questa ostinazione, il rinvenimento, nel 1997, di qualche centinaio di piante di un vigneto storico, di una varietà ampelografica inedita, inizialmente scambiata per Sangiovese, ovverosia il Gratena Nero, identificato come varietà a sé stante ed omologato nel 2010, dopo un pluriennale lavoro svolto in collaborazione con l’Università di Milano, ma anche una linea di prodotti rilevanti, uniti dallo stesso fil rouge.
Fonte: Espresso.
Intervista a Renata Garofano – «Il futuro del vino sarà donna».
Renata Garofano, figlia d’arte: «Siamo la carta vincente per superare vecchi retaggi e una mentalità ormai fuori dal tempo» Un dato biografico è d’obbligo: Renata Garofano – classe 1977 – è figlia di Severino, l’enologo di Puglia che ha determinato il riscatto della vitivinicoltura meridionale. Cresciuta tra i profumi e i colori del “nettare degli dei”, tra botti e vasche in cemento, tutto quello che concerne il vino l’ha imparato da lui. E con in tasca una laurea in Economia e Commercio, oggi ha la possibilità di lavorare in questo settore e dedicarsi al marketing e accoglienza nell’azienda vinicola di famiglia che gestisce con il fratello Stefano oltre a rappresentare la Puglia, come delegata, nell’associazione nazionale “Le Donne del Vino”. Donne e vino. Quando parliamo di questo binomio, è inevitabile pensare alle donne che come te stanno facendo la differenza nel settore, sia come produttrici ma, anche, a quelle che lo scelgono, amano e bevono.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Gusti tipici – Nel Buttafuoco Storico i sapori di vigne eroiche.
In Oltrepò Pavese si fa un vino unico, il Buttafuoco Storico, che alla fine di febbraio ha feste ato il ventisettesimo compleanno. Ho deciso di occuparmene in questa rubrica perché il Buttafuoco è un caso più unico che raro. Si tratta di un vero campione di tipicità, un rosso potente, corposo e seducente al palato. Un vino fermo in una terra di spumanti e vini rossi con le bollicine. Ma la terra del Buttafuoco Storico non è tutto l’O1trepò Pavese. I grappoli di croatina, barbera, uva rara, ughetta di Canneto e vespolina che ne costituiscono l’uvaggio possono arrivare soltanto da un fazzoletto di terra compreso fra i torrenti Versa e Scuropasso. In tutto 22 ettari coltivati a vite nei comuni di Canneto Pavese, Montescano, Castana e parte dei comuni di Broni, Stradella, Cigognola, Pietra de’ Giorgi. Tutti in pro Gusti tipici Nel Buttafuoco Storico i sapori di vigne eroiche vincia di Pavia. Una enclave particolarissima all’interno della denominazione Buttafuoco Doc, granita dal Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese.
Fonte: Libero Quotidiano.
Brasile. Scandalo per l’inchiesta sugli “schiavi del vino”.
Erano tenuti come schiavi, costretti me a lavorare sotto il sole per 12 ore al giorno, accalcati in alloggi fatiscenti, con bagni precari e cibo di pessima qualità. Una ma1-operazione della giustizia del lavoro brasiliana ha svelato un sistema di lavoro in condizioni disumane in cooperative che prestano servizio per le più importanti imprese vinicole concentrate nel Sud del Paese. Circa 200 lavoratori stagionali sono stati fatti venire dallo stato settentrionale di Bahia con la promessa di una buona remunerazione per pochi mesi di lavoro; si sono trovati con un panorama di umiliazioni fisiche e verbali e ritmi massacranti. Chi si lamentava, poi, veniva picchiato e gli venivano applicate multe arbitrarie che, di fatto, riducevano considerevolmente il loro salario. La denuncia è stata fatta da tre di loro che sono scappati di notte e sono andati in un commissariato. L’indagine a tappeto disposta dagli inquirenti ha svelato situazioni simili in altre cooperative della regione.
Fonte: Specchio.
Eurodeputata in visita alla Caviro «L’Ue criminalizza il nostro vino» – Vini, il caso delle etichette «Un sorso non è abuso di alcol L’Europa non li confonda».
L’Irlanda fa scrivere sulle bottiglie le controindicazioni. L’eurodeputata Basso (Lega) in visita alla Caviro: «Patrimonio fondamentale da tutelare, non da criminalizzare» L’eurodeputata Alessandra Basso e il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli sono stati in visita alla Caviro, colosso del vino che ha sede a Faenza ma la sua più grande cantina si trova a Forlì, nella frazione di San Giorgio. L’obiettivo: dire «no all’etichetta sanitaria». «Un attacco sferrato dall’Europa contro le eccellenze agroalimentari italiane. Saremo sempre al fianco dei produttori vitivinicoli». È quanto hanno dichiarato i due politici della Lega in merito alla decisione dell’Irlanda di indicare sulle etichette di vino, birra e liquori avvertenze come «II consumo di alcol provoca malattie del fegato» e «Alcol e tumori mortali sono direttamente collegati». Caviro è leader in Italia tra le cooperative vitivinicole e punto di riferimento nei segmento produttivo dei vini confezionati.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Sembra plastica ma è biodegradabile «Boom di richieste» – La vendemmia ecologica «Nelle vigne addio plastica con un brevetto made in Forlì».
Si chiama ‘terralix’: la Sabiomaterials realizza un filo resistente ma biodegradabile «È realizzato con scarti del legno, amido di mais e i vinaccioli dell’uva». «Ogni giorno richieste da tutto il mondo» «Se un pezzo cade, si decompone a terra» Si chiama ‘terralix’: è un materiale biodegradabile, coperto da brevetto e realizzato dalla startup forlivese Sabiomaterials. In gran parte è composto da legno, proveniente da scarti di lavorazione delle segherie, amido di mais e vinaccioli, i semi contenuti negli acini d’uva. E proprio nei campi è destinato a tornare, comprese le vigne: è usato per realizzare fili, con cui legare viti e rami. È una delle tante applicazioni che l’innovativa azienda fondata da Alessandro Carfagnini (attuale amministratore delegato) ha studiato per avvicinarsi ai produttori agricoli locali. Inizialmente focalizzata sul settore dell’arredamento, la giovane realtà forlivese si è ‘convertita’ all’agricoltura dopo l’arrivo di Rocco Filippi, responsabile commerciale con esperienza nel settore.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Tenuta Salano vola a Los Angeles.
Tenuta Salano è stata selezionata da Raw Wine 2023 e sarà presente a Los Angeles il 24 e 25 aprile per l’importante appuntamento internazionale, che celebra i migliori talenti enologici del mondo. Essere inclusi in questa selezione significa entrare a pieno titolo nell’élite dei «migliori talenti enologici del mondo», un riconoscimento che arriva ad Alex Fulvi e Olivia Maggioli di Tenuta Salano.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
San Clemente si candida a capitale del vino: pronto un dossier per primeggiare in Europa.
II Comune di San Clemente si candida a Capitale Europea del Vino 2024. Sarà infatti l’anno in cui Recevin, la rete comunitaria delle 800 città del vino, assegnerà il riconoscimento a una città italiana. L’annuncio sarà dato dalla sindaca Mirna Cecchini venerdì 10 marzo, alle 11, nella sede della Fondazione Carim, a Palazzo Buonadrata, a Rimini. Il dossier di candidatura è stato preparato dal Comune e dal “Comitato promotore dell’Ambasciata delle città del vino d’Europa” di via Soardi a Rimini e dovrà essere presentato entro il 28 aprile 2023. La candidatura contiene un ricco calendario di eventi che si aggiungono alla tradizionale Sagra del Vino di maggio e a “Note di Vino” manifestazione ultraventennale di luglio dedicata al vino di qualità e alla musica.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Alla Festa regionale del vino 300 etichette di 70 cantine.
II sindaco: un volano per rilanciare il territorio. L’omaggio al regista Battiston Edoardo Anese. Centinaia le persone che hanno partecipato ieri sera al taglio del nastro che ha ufficialmente dato il via alle 74esima edizione della Festa regionale del vino friulano di Bertiolo. Oltre al sindaco, Eleonora Viscardis, e al presidente della Pro loco, Marino Zanchetta, erano presenti il coordinatore delle Città del vino Fvg, Tiziano Venturini, il presidente del consiglio regionale uscente, Piero Mauro Zanin, e molti amministratori da tutto il Fvg. La cerimonia si è tenuta nell’enoteca di piazza Plebiscito, fulcro della kermesse enogastoronomica dove, per tutti i fine settimana di marzo, sarà possibile degustare circa 300 etichette di 70 cantine da tutta la regione. Nell’occasione sono stati resi noti i risultati della mostra-concorso “Bertiûl tal Friûl”, alla quale hanno partecipato centinaia di produttori.
Fonte: Messaggero Veneto Udine.
Il gradiscano Scubla terzo nella Top50 di Milano Finanza.
Con il bianco Pomèdes 2020 premiati dal mensile Gentleman anche i vini Braide Alte di Livon e Sauvignon Piere e Dut’un dell’azienda Le Vie di Romans Luigi Murciano. Nuova soddisfazione per il vignaiuolo gradiscano Roberto Scubla. Il suo Pomèdes 2020 dei Colli Orientali è stato classificato al terzo posto nella top 50 dei bianchi italiani, nonché primo del Friuli Venezia Giulia, nell’annuale graduatoria del mensile Gentleman di Milano Finanza, che con un conto algoritmico incrocia dati e punteggi delle migliori Guide Italiane. Al quarto posto compare un altro bianco regionale, Braide Alte Venezia Giulia 2020 di Livon (Dolegna del Collio), mentre l’ottima performance dei nostri vignaiuoli è completata dal settimo e dal nono posto di Vie di Romans di Mariano del Friuli, rispettivamente con il Sauvignon Piere del 2020 e con Dut’un, bianco Venezia Giulia del 2019.
Fonte: Piccolo Gorizia.
Etichetta nutrizionale per il vino «Complicazione in più per il settore».
Gli enologi al festival Tipicità di Fermo. «Obbligo da dicembre, ma non abbiamo nulla da nascondere». II mondo sta cambiando, ma non per tutti. Mentre i superalcolici non dovranno riportare l’etichetta nutrizionale, il vino sì, dal prossimo dicembre. Una contraddizione che ha provocato una sollevazione popolare nel mondo del vino e in particolare di Assoenologi, il cui presidente nazionale Riccardo Cotarella, intervenuto al forum degli enologi marchigiani nell’ambito del festival Tipicità di Fermo ha detto: «Più che preoccupati, siamo molto arrabbiati. Assistiamo a un accanimento sul vino da parte dell’Unione europea che ci lascia sconcertati. Non abbiamo niente da nascondere». Ma cosa dovrà riportare la nuova etichetta? Lo ha spiegato Silvio Salvi, dell’Ufficio repressioni frodi: «Sull’etichetta va scritto il valore energetico, in sostanza le calorie, il resto va indicato per via elettronica -dice -, in un link dove si riporta l’etichetta nutrizionale, compresi gli allergeni come solfiti, derivati del latte o dell’uovo che credo non si usino più e poi la quantità di grassi, i carboidrati, gli zuccheri, proteine e sale.
Fonte: Resto del Carlino Marche.
Nuove tendenze del mondo del vino Una giornata al Cosmopolitan dedicata agli esperti del settore.
Le nuove tendenze del mondo del vino e le migliori specialità del territorio in vetrina all’hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche grazie all’evento “Wine Tasting Marche 2023”. Domani dalle 10 alle 19, nelle sale attrezzate dell’albergo di via De Gasperi, produttori e professionisti del settore Horeca si incontreranno per una giornata all’insegna del gusto e del buon bere. Giunto alla seconda edizione, l’evento è organizzato grazie alla collaborazione di più rappresentanti dei settore wine e spirits che hanno deciso di cooperare per creare una giornata unica nel suo genere. Questi i nomi dei rappresentanti: Francesco e Michele Valevi, Edoardo Marzi, Gianluigi Porfiri, Giuseppe Stacchiotti, Riccardo Fioretti e Fabio Dolciotti.
Fonte: Corriere Adriatico Macerata.
Viaggio in Israele a studiare soluzioni I produttori albesi guardano a Sud.
La trasferta organizzata da Confindustria Cuneo a maggio Viaggio in Israele a studiare soluzioni I produttori albesi guardano a Sud. Un tempo, la meta privilegiata per i viaggi studio dei vignaioli albesi era la Borgogna, o tutt’al più la regione di Bordeaux. Oggi invece, sulla scia dei cambiamenti climatici, si guarda decisamente più a Sud. È per questo che Confindustria Cuneo organizza, a inizio maggio 2023, una trasferta tra Tel Aviv e Gerusalemme, passando per il deserto e il Mar Morto, rivolta alle aziende della sezione Vini e Liquori. Il viaggio alternerà momenti di affari a sessioni di apprendimento tecnico e offrirà l’opportunità di venire a contatto con le più sviluppate tecnologie in ambito AgriTech. A partire dalla regione Arava’, dove vengono sviluppate le tecnologie più interessanti in ambito agrifood con la visita ad importanti enti di ricerca e innovazione, tra cui il Vidor Visitor Center, che offre un’ampia panoramica delle tecniche avanzate di coltivazione e al Volcani Center, l’ente deputato all’Innovazione nazionale dell’Agricoltura in Israele, specializzato in scienze idriche e ambientali e ingegneria agraria.
Fonte: tampa Cuneo.
Il futuro del vino.
Cambia il clima, cambierà anche il vino. Ci sono strategie di adattamento che possono mitigare l’impatto del surriscaldamento e della siccità tra i filari, ma serve un lavoro congiunto che permetta di pianificare la resilienza del settore, come auspica anche l’enologo Alessandro Ceretto. Il futuro dei vino Il nuovo clima avrà nei prossimi anni un impatto forte sull’agricoltura di pregio delle colline Unesco. Il settore studia strategie e deve pianificare al meglio la resilienza *** Cambia il dima, cambierà anche il vino. Le analisi condotte dagli studiosi sono concordi nel dire che il mutamento climatico potrà avere nei prossimi anni un grosso impatto sull’agricoltura di pregio della nostra regione e sull’economia ad essa legata. Occorre prenderne atto e poi iniziare ad agire di conseguenza.
Fonte: tampa Cuneo.
“Serve un discorso etico O restiamo qui seduti aspettando il disastro?”.
Alessandro Ceretto convertito in biologico vigneti della cantina di famiglia in Langa e Hoer. Il futuro dei nostri figli. E non lo dico solo come produttori divino: è ormai evidente che questo mutamento creerà conseguenze ben più ampie, un po’ in tutti i settori». Alessandro Ceretto è l’enologo della famiglia Ceretto di Alba, ma soprattutto è colui che in pochi anni ha traghettato un’azienda da 170 ettari verso una scelta rivoluzionaria e radicale, convertendo ad agricoltura biologica tutti i vigneti di proprietà situati sulle colline di Langhe e Roero. Alessandro non ha mai nascosto il suo credo biodinamico, ma senza etichette e bandiere da sventolare. «Non credo nelle certificazioni. Io credo nel metodo e nella sua applicazione, così come credo che un buon vino sia il frutto di tre elementi: origine, terroir emano dell’uomo». Ma proprio questo particolare terroir composto dalle colline di Langa e Roero, così come un po’ tutte le regioni vitivinicole più blasonate, oggi si interroga sul suo futuro osservando un costante innalzamento termico e una sempre maggiore carenza di piogge.
Fonte: tampa Cuneo.
Il Menu ibleo, con le sue Dop, protagonista al Vinitaly.
Non solo le eccellenze del vino saranno in mostra alla 55′ edizione del Vinitaly di Verona prossima ad andare in scena dal 1 al 5 aprile. Anche il vasto paniere dell’agroalimentare italiano, in particolare quell’insieme di produzioni che vantano la certificazione dell’origine e il blasone della qualità, è infatti pronto a mostrarsi nella vetrina tra le più glamour e internazionali delle fiere del settore vinicolo. Del resto i numeri del Vinitaly parlano chiaro con i suoi 4000 espositori annui che unendosi ai 120mi1a visitatori e ai 33 mila buyers stranieri, traducono in termini concreti l’appeal di una fiera che si sta rivelando sempre più imprescindibile. Impossibile dunque non esserci al Vinitaly, come è altrettanto inconcepibile non volere tentare di fare squadra per innalzare i livelli di competitività dettati da un mercato sempre più global. Obiettivi di un marketing territoriale del quale il Libero Consorzio di Ragusa ha scelto di esserne la regia decidendo di portare alla 55′ edizione della fiera veronese le eccellenze agroalimentari del territorio ibleo.
Fonte: Sicilia Siracusa – Ragusa.
Cardinale e rabbino. Faccia a faccia sul vino – Montalcino. Il confronto tra cardinale e rabbino.
Oggi alle 16,30 il Tempio sagli. Sono previsti due momenti del Brunello ospita l’iniziativa ti di confronto su «Il vino e la soll senso della vite stenibilità, un binomio vincente vino tra storia e sostenibilità’ te» con gli interventi di Giusep pe Romano, presidente nazionale di AIAB, Fabrizio Bindocci, presidente del consorzio del viSi parla ancora di vino a Montai- no Brunello di Montalcino e Picino ma questa volta non per no Di Blasio, capo redattore La analizzare dati di mercato o di- Nazione redazione di Siena. Sescutere sulla qualità in degusta- guirà «Il vino nei secoli tra due zioni che ormai si tengono in religioni: Ebraismo e Cristianesi ogni angolo di mondo, bensì mo» con l’introduzione di Renaper affrontare temi culturali di to Rossi, direttore del Servizio grande interesse e importanza. per l’Ecumenismo e il dialogo in Tutto si svolgerà in seno terre ligioso dell’Arcidiocesi di all’evento «Il senso della vite. Il Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalvino tra storia e sostenibilità”.
Fonte: Nazione Siena.
Dopo la pandemia Vini e distillati, il mercato segna una crescita del 38%.
Il 2022 ha registrato la ripresa, dopo la pandemia, del consumo fuori casa di vino e distillati, con la ripresa dei canali HoReCa (hotel, ristoranti e catering) del +38% rispetto al 2021, generando, secondo l’Osservatorio nazionale Federvini relativo ai primi nove mesi dell’anno, 1,1 miliardi di euro di consumazioni. Le performance migliori appartengono ai consumi serali.
Fonte: Tirreno.
Rosso, esce dal cda di Masi: «Non c’è spazio per dare un contributo innovativo».
Renzo Rosso sbatte la porta ed esce dal cda di Masi Agricola. I conti 2022 sono più che ottimi, per la casa vinicola quotata della famiglia Boscaini, griffe per antonomasia dell’Amarone. Il bilancio, approvato dal cda l’altro ieri, parla di ricavi 2022 per 74,7 milioni, +12,6% sul 2021, e un utile netto per 4,5 milioni, rispetto a 5,4, frutto della ripartenza di ristoranti e hotel, ma anche dei Duty Free, che hanno spinto specie il Prosecco Canevel, superando così i problemi legati agli aumenti dei costi. E anche il 2023, secondo quanto comunicato, appare promettente. Ma l’attenzione è attratta dalle ruvide dimissioni dal cda di Renzo Rosso. Il patròn di Diesel sta investendo con decisione nel vino, con la sua Red Circle Investments, ed ha costituito a febbraio la holding Brave Wine, in cui ha fatto confluire, oltre alla sua tenuta di Marostica Diesel Farm, le partecipazioni acquisite nelle cantine Benanti, in Sicilia, e Josetta Saffirio, in Piemonte.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Masi Agricola Renzo Rosso lascia il cda in polemica.
Renzo Rosso lascia polemicamente il cda di Masi Agricola. La decisione di abbandonare il consiglio dell’azienda veronese celebre per l’Amarone, quotata al listino Aim di Borsa Milano e nella quale Rosso detiene tramite la holding Red Circle Investments una quota del 10% del capitale, è emersa con la pubblicazione dei dati 2022 di Masi. «Segnalo – si legge nella lettera di dimissioni del patron di Diesel pubblicata su Il Sole 24 Ore – che sulla mia decisione di rinunciare alla carica ricoperta in seno all’organo amministrativo di Masi Agricola ha pesato il fatto di aver riscontrato un’organizzazione del governo societario non in linea con gli standard di riferimento di società con azioni negoziate sui mercati di capitali. Per quanto detto ritengo che non vi siano presupposti per poter apportare il mio contributo professionale e innovativo e per una proficua partecipazione ai processi gestori della società». Rosso ha inviato le dimissioni da consigliere il 9 marzo.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Le bottiglie senza il nome “Prosecco” sono 1’8 %.
Vivace dibattito intorno all’eventuale soppressione del nome “Prosecco” dalle bottiglie di Docg. Un’indagine Cirve ha rilevato che l’80% delle bottiglie di Docg viene venduta senza il termine “Conegliano”, ovvero con la sola indicazione “Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”. Solo l’8% è commercializzata priva del termine “Prosecco”, mentre il restante 12% riporta l’intera dicitura “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”. Al recente convegno di Coldiretti, il direttore del Consorzio, Diego Tomasi, ha confermato che per la denominazione restano irrinunciabili i termini Conegliano, Valdobbiadene e Superiore. Da qui al cda di giugno che si soffermerà sull’eventuale aggiornamento della denominazione si decideranno le sorti della parola “Prosecco”, che a Valdobbiadene tante aziende preferiscono non riportare in etichetta qualificandosi solo con l’indicazione “Valdobbiadene”.
Fonte: Tribuna Treviso.
“Le Contrade dell’Etna” 2023, per la 14esima edizione le cantine aderenti superano il 2022.
Da sabato 15 a domenica 17 aprile nel “Picciolo Etna Golf Resort”, a Rovittello – Castiglione di Sicilia (in provincia di Catania). L’organizzazione è curata dalla società “Crew che presenterà uno studio affidato all’Università di Palermo. L’evento si concluderà lunedì 17 aprile. L’evento più importante dedicato ai vini del vulcano più alto d’Europa “Le Contrade dell’Etna” è alle porte. Si tratta della manifestazione che, quest’anno per la Quattordicesima Edizione, radunerà i diversi produttori vitivinicoli del comprensorio delle Contrade permettendo di usufruire di una vetrina privilegiata e di altissimo calibro nella tre giorni destinata agli addetti ai lavori quindi esperti, organi di stampa specializzata, critici, aziende ed operatori di settore del circuito Horeca. La kermesse avrà luogo da sabato 15 a domenica 17 aprile nel “Picciolo Etna Golf Resort”, a Rovittello – Castiglione di Sicilia (in provincia di Catania). L’organizzazione è curata dalla società “Crew” che sta garantendo diverse novità e sorprese rispetto all’anno scorso che sveleremo pian piano fino ad arrivare all’inaugurazione. Intanto, la presenza delle cantine iscritte ha già superato il giro di boa del 2022 (che era 90), toccando allo stato dell’arte quota 93 imprenditori.
Fonte: Sicilia Report.
Soldi dalla Regione alle cantine per il risparmio energetico. Ecco a chi.
E’ stata pubblicata la graduatoria del bando della Regione Siciliana destinato agli investimenti in cantina per la qualificazione dell’attività di produzione della viticoltura e dell’enologia siciliana. Sono stati finanziati 60 progetti (sei provenienti da cantine sociali), per 30 milioni di euro, presentati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Sono progetti che, nelle intenzioni, dovrebbero avere effetti positivi in termini di risparmio energetico, di efficienza energetica globale e di sostenibilità dei processi produttivi sotto il profilo ambientale.
Fonte: Virgilio.
Quartomoro apre il suo Archivio Storico di vitigni autoctoni.
Quartomoro di Sardegna, la cantina fondata 12 anni fa da Piero Cella e Luciana Baso, oggi affiancati dai figli Alberto e Violante, apre il suo Archivio Storico di vitigni autoctoni. L’azienda, nata dal sogno dei fondatori di recuperare i vitigni autoctoni dell’Isola selezionando le sue vigne più rappresentative nei territori più vocati, aggiunge così un nuovo tassello al suo progetto Memorie di Vite. L’Archivio sarà presentato il 17 marzo a partire dalle 10 nella cantina situata a Marrubiu, località Is Bangius, e da allora sarà fruibile per tutti. L’Archivio dei Vitigni Autoctoni è un nuovo progetto caratterizzato dalla volontà della cantina di capire se le varietà tradizionali e autoctone bianche e rosse possono sostenere un invecchiamento e una maturazione degna di regalare emozioni. Generalmente i vitigni sardi trasformati in vino non sono stati sottoposti a questo tipo di test, me sorprese sono tante: il Vermentino, ad esempio, dopo 10 anni mostra ancora freschezza e sensazioni olfattive agrumate vive, e una speziatura diversamente sferzante. Il Bovale da vigne di sabbia, spiega ancora l’azienda, regala tessiture caratteristiche di vitigni da lungo invecchiamento, e, tipico di un territorio vicino al mare, ci trasferisce note balsamiche e iodate ed una struttura tannica soave e fresca allo stesso tempo.
Fonte: Unione Sarda,
Si finge svizzera e ruba 1,46 milioni di euro in vino.
Circa un anno e mezzo fa, in Spagna, una coppia di ladri ha sottratto a un albergo delle bottiglie di vino che valgono milioni. Una dei due ha finto di essere svizzera. Ma il furto pianificato allo strenuo di una scena di un film è terminato con la prigione. Quasi un anno e mezzo dopo lo spettacolare furto di 45 bottiglie di vino costoso da un ristorante di un hotel, un tribunale spagnolo ha condannato la coppia di ladri a diversi anni di carcere. L’uomo dovrà scontare quattro anni e mezzo, la sua complice quattro. I due devono anche pagare 753.454 euro di risarcimento all’hotel, ha stabilito lunedì il tribunale di Cáceres. Il furto cinematografico nella cantina del ristorante a tre stelle «Atrio», nella città sud-occidentale spagnola di Cáceres, aveva fatto notizia a livello internazionale nell’ottobre del 2021.
Fonte: Bluewin.ch,
Rosso, bianco o bollicine? Il vino che scegli rivela la tua personalità.
Gli psicologi ce l’hanno detto: chi adotta un cane ha una personalità diversa da chi ama i gatti, chi sceglie una razza piuttosto che un’altra pure. E lo stesso vale per i giochi da tavolo: chi si diverte a giocare a Monopoli ha un carattere diverso da chi sceglie Taboo. Adesso, parliamo di gusti del vino: sembra che quello che ci piace versare nei nostri bicchieri riveli molto di ciò che siamo. Secondo i risultati della ricerca delle Università di Verona e di Macerata è così: circa 1.200 persone, tra i 18 e gli 87 anni, hanno compilato una versione del Big Five Inventory, un test che indaga cinque dimensioni fondamentali della personalità: estroversione, amicalità (gentilezza, empatia, atteggiamento collaborativo), stabilità emotiva, coscienziosità e apertura mentale. In più, hanno riferito ai ricercatori i loro vini prediletti.
Fonte: Focus.it,
Il Vino all’epoca dei Romani era come adesso? Le origini della viticoltura.
Gli antichi Romani hanno imparato le tecniche di coltivazione della vite e di vinificazione da Etruschi, Greci e Cartaginesi. La viticoltura dell’Antica Roma ha avuto origine dalla cultura greca ed etrusca, ma la vite è probabilmente autoctona della penisola italiana. Scopriamo il vino all’epoca dei Romani. L’Italia è la patria principale del vino, con una storia millenaria che si intreccia con l’evoluzione della civiltà romana. Sin dai tempi antichi, il commercio del vino è stato un’attività floridissima, che ha reso celebri i vini italiani in tutto il mondo. La viticoltura italiana è stata iniziata dai Greci che hanno importato le viti in Sicilia e in altre regioni dell’Italia meridionale. Ma è stato soprattutto durante l’epoca romana, che il vino italiano ha raggiunto la massima diffusione, diventando una delle principali attività economiche dell’Impero. Già nel III secolo a.C., l’Italia non produceva solo vino per il consumo interno, ma esportava anche grandi quantità di vino in tutta l’Europa.
Fonte: Wine and Food Tour.
“La critica del vino è cambiata, oggi ci sono più voci che in passato, ed è un bene per tutti”.
A WineNews Joe Czerwinski, critico di lungo corso oggi editor in chief di “The Wine Advocate”, da “Matter of Taste” 2023 a Zurigo. A WineNews Joe Czerwinski, critico di lungo corso oggi editor in chief di “The Wine Advocate”, da “Matter of Taste” 2023 a Zurigo. “Con la guida Michelin condividiamo dei valori, ma anche se la proprietà è la stessa il nostro lavoro è diverso, non fa lo stesso percorso. La sostenibilità è importante, abbiamo istituito il “Green Emblem” per premiarla, ma nei rating valutiamo solo la qualità del vino che emerge dal calice. I vini di ogni Paese hanno il loro valore, nel giusto contesto, con il giusto cibo e con la giusta convivialità”.
Fonte: WineNews.
Il vino nella val di Noto.
In una calda domenica di marzo, all’ombra del barocco che connota in maniera inconfondibile la città di Noto, una serie di produttori vitivinicoli ha presentato i loro prodotti agli addetti ai lavori. Da domenica 5 a lunedì 6, infatti, si è svolto un evento interamente a tema. Un momento altamente identitario che ha permesso al territorio di raccontarsi tramite il coinvolgimento dei cinque sensi. I protagonisti principali sono stati i due vitigni principi della zona: il Moscato e il Nero d’Avola. Il primo, appartenente alla famiglia dei vitigni aromatici, è a livello ampelografico uno dei vigneti più antichi della storia del vino. Il secondo, autoctono siciliano per antonomasia, si distingue per la forte carica antocianica e per le tipiche note di frutta e spezie che porta al naso una volta vinificato. Sono stati però coinvolti anche altri vitigni (nazionali e non).
Fonte: Luciano Pignataro.
L’Europa, il vino e le questioni di etichetta.
Da tempo la tutela dei consumatori ha acquisito un ruolo decisivo nella definizione e nella realizzazione di un’economia europea integrata ed efficiente, notoriamente uno dei obiettivi dell’Unione nell’ambito del mercato interno. In tal senso, in numerosi settori, l’Unione europea chiede, applica e impone requisiti di sicurezza rigorosi a moltissime tipologie di prodotto (dai giocattoli agli alimentari, dai cosmetici ai prodotti elettrici) proprio per favorire una tutela completa degli interessi dei consumatori, proteggendoli del pari anche da pratiche commerciali scorrette e ingannevoli, sia che esse si manifestino nel settore dei privati sia che esse avvengano nei settori chiave dei servizi pubblici..
Fonte: Fortune Italia.
Altro che nuocere alla salute: ecco la rivincita del bicchiere di vino a tavola.
Dopo la recente decisione presa dal governo irlandese di mettere etichette di avvertimento sulle bottiglie di vino, sono arrivati diversi pareri di esperti e comitati scientifici che garantiscono sui benefici del bicchiere di vino durante i pasti. Ha fatto già molto discutere il via libera dato alla norma, notificata a gennaio all’Irlanda, dalla Commissione europea, che consentirebbe di adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze sulle conseguenze del consumo eccessivo di alcol che potrebbe provocare malattie del fegato e tumori mortali, sulla falsariga di quello che viene applicato da anni sui pacchetti di sigarette. Una decisione che aveva provocato l’immediata risposta delle associazioni di produttori di vino non soltanto in Italia, ma anche in Francia e Spagna.
Fonte: Notizie.com.
Riforma IG. Frescobaldi (UIV). Bene De Castro, tenere fuori vino equivarrebbe a isolamento.
“Per Unione italiana vini è importante che il vino europeo rientri nella riforma delle Indicazioni geografiche.
Il nostro settore non può rimanere disancorato dalle politiche di qualità Ue: si rischia un isolamento pericoloso proprio in un momento delicato in cui le insidie, non ultime quelle delle lobby salutiste, sono dietro l’angolo”. Lo ha detto il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, commentando le dichiarazioni del relatore del Parlamento europeo della Riforma, Paolo De Castro, in merito alla proposta di revisione del sistema delle indicazioni geografiche dell’Unione Europea.
Fonte: Agricultura.it.
Vino: 180 etichette in mostra a Bolzano alla Bozner Weinkost
. Si rinnova l’appuntamento primaverile con la Bozner Weinkost. La storica dimora Castel Mareccio di Bolzano aprirà anche quest’anno le sue porte alla Bozner Weinkost, la mostra vini di Bolzano, giunta alla 97esima edizione. Si tratta del tradizionale evento enologico dell’Alto Adige in programma a Bolzano, capitale delle Dolomiti, da giovedì 20 aprile a domenica 23 aprile. In degustazione 180 etichette di una quarantina di cantine delle regioni vinicole di Bolzano, Oltradige, Unterland, Valle Isarco, Merano e del Burgraviato. La mostra, organizzata dall’Azienda di Soggiorno Bolzano col supporto della locale Camera di Commercio, Casse Raiffeisen dell’Alto Adige, Südtirol Wein-Vini Alto Adige, Consorzio Volontario per la Tutela della Produzione del Vino Santa Maddalena, sarà inaugurata alle ore 17 di giovedì 20 aprile e proseguirà venerdì 21 (ore 10-20), sabato 22 (ore 10-22), concludendosi domenica 23 aprile (ore 10-20).
Fonte: ANSA.
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A risentirci a domani.