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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 14 agosto 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Barone Pizzini, 25 anni di vino biologico «Aumenta l’export».
In Franciacorta la vendemmia è già iniziata. E Barone Pizzini, cantina di Provaglio d’Iseo è al lavoro con un’attenzione particolare verso la sostenibilità e l’innovazione. Con un bilancio 2021 da 7,16o milioni di euro, una chiusura 2021 che segna un +25% sul 2019, cantine tutte certificate in biologico oltre che in Franciacorta, dove ha festeggiato quest’anno un quarto di secolo di produzione Bio, anche in Montenetto, Maremma e Castelli di Jesi, per un totale di 700 mila bottiglie vendute, tra le innovazioni che adotta è il cosiddetto «jetting». «E una tecnica che permette l’eliminazione dell’aria nelle bottiglie al momento della sboccatura, ovvero l’eliminazione dei lievi rimasti, attraverso l’iniezione di un microimpulso di acqua solfata.
Fonte: Corriere della Sera.
Intervista a Nicole Hesslink – «No alla gonna» E le fanno causa – L’aspirante sommelier «Gonna obbligatoria? Questo è sessismo» Ma viene denunciata.
L’aspirante sommelier «Gonna obbligatoria? Questo è sessismo» Ma viene denunciata La protesta di una fotografa americana che vive nelle Marche: si era opposta al dress code e ha dovuto abbandonare il corso Lo sfogo sui social fa infuriare la Fondazione che ha organizzato le lezioni. La replica: «Solo i locali di livello pretendono la divisa» Lei si difende: «Mai pronunciato il nome dell’associazione». Ha addosso tutti i colori del mondo Nicole: ci sono il Vermont del papà americano, il Giappone della mamma e gli occhi leggermente a mandorla, le Hawaii dove ha cominciato a lavorare come fotografa. E poi c’è l’Italia, il paese dove ha scelto di vivere ormai due anni fa, per amore.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Buon cibo e vino made in italy valgono il viaggio – Mangiare e bere bene I dettagli di viaggio che fanno la differenza.
Cibo e vino (ma non solo) decidono la scelta di una meta di vacanza in Italia A svelare la tendenza è l’ultimo ‘Rapporto sul Turismo Enogastronomico’ Una fotografia dettagliata sul sentiment collettivo rispetto al nostro patrimonio Mangiare e bere bene dettagli di viaggio che fanno la differenza di Paolo Galliani Potenza dei numeri. E dell’evidenza: mangiare non è solo l’appagamento di un bisogno naturale. E il cibo è ormai una delle grandi motivazioni nella scelta di una meta e nella propensione ai viaggi. Lo conferma il recente ‘Rapporto sul Turismo Enogastronomico’ curato da Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università di Bergamo, fotografia dettagliata del sentiment collettivo in relazione all’immenso patrimonio di sapori e saperi espresso dal mondo agro-alimentare del Belpaese: il 60% degli italiani gradirebbe trovare nelle mete prescelte per short break o vacanze degli ‘hub enogastronomici’, spazi polifunzionali dove organizzare l’esplorazione dei territori ed entrare in contatto con agricoltori, casari, allevatori e custodi di antiche ricette.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Burocrazia e pochi stagionali penalizzano il vino.
La vendemmia 2022 è in pieno svolgimento in Italia e in Lombardia. Quest’anno sono state la siccità e il caldo oltre i 40 gradi ad aver tagliato la produzione dal 10% al 25% a livello nazionale con i vigneti messi a dura prova anche da nottate con afa e temperature minime sempre molto alte che non hanno permesso ai grappoli di prendere un po’ di respiro climatico con il tradizionale sbalzo termico. La produzione italiana quest’anno si stima complessivamente in calo per un quantitativo intorno ai 45 milioni di ettolitri ma molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature anche nelle prossime settimane, fattore che influisce sulla maturazione, sia dall’assenza di nubifragi e grandinate che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità prodotte.
Fonte: Libero Quotidiano.
Calano i consumi di vino si beve meno ma di qualità.
Le vendite dei tipi “fermi” giù del 6,9%? I giovani Millennials e Generazione Z più marcata la flessione delle bollitine stappano soprattutto bottiglie pregiate PER LE CONDIZIONI CLIMATICHE LE VENDEMMIE SARANNO ANTICIPATE CON TAGLI DAL 10 AL 60 PER CENTO. Giornate decisive per la quantità e qualità dell’annata 2022 del vino. In molti territori il caldo ha anticipato di un paio di settimane la vendemmia e sta ora obbligando i vignaioli a velocizzare la raccolta e la consegna in cantina dei grappoli per evitare stress estremi all’uva. Complessivamente viene confermata la previsione di una raccolta inferiore del 10-20% rispetto allo scorso anno (poco meno di 50 milioni di ettolitri). Le minori quantità non saranno però un problema, visto che nelle cantine italiane (dati Icqrf del ministero dell’Agricoltura) sono stoccati al momento 47,2 milioni di ettolitri di vino (+3,8% rispetto al 2021) e 4,6 milioni di ettolitri di mosti (+20,7%).
Fonte: Messaggero.
Vendemmia al via con tante incognite «Servono le piogge ma non veementi».
Martedì la Cantina di Cesena comincia con le uve precoci poi dipenderà dal meteo. I vigneti giovani soffrono di più perché hanno radici più superficiali Molti in collina sono a rischio abbandono. Sarà una vendemmia dalle mille incognite, con la siccità che sta condizionando tutta la campagna. Martedì prossimo la Cantina di Cesena apre i battenti perle uve precoci come Chardonnay, Pinot bianco, ma poi si dovrà attendere l’evolvere delle maturazioni. E, soprattutto, la pioggia. «Sarà una vendemmia lunga e complicata – spiega il presidente Enrico Prugnoli – il tutto a causa del meteo. La situazione più drammatica è in collina per i vigneti giovani».
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Guida “Vinibuoni d’Italia” sarà Villa di Toppo Florio a ospitare le finali nazionali.
Con l’edizione 2023 la guida Vinibuoni d’Italia edita dal Touring Club Italiano compie 20 anni e dopo due anni di stop forzato, riaprono al pubblico le Finali nazionali, che si svolgeranno nuovamente a Buttrio, in Villa di Toppo Florio, dal 21 al 25 agosto 2022, grazie alla collaborazione della Pro Loco Buri, del Comune di Buttrio e di PromoTurismoFVG, partner della guida. Si sono concluse da poco le selezioni delle aziende vitivinicole che entreranno nella nuova edizione della guida, con l’indicazione, da parte dei coordinatori regionali, degli oltre 850 vini, tra più di 30.000 campioni ricevuti, che concorreranno alle finali per i premi della Corona, il massimo riconoscimento attribuito ai vini d’eccellenza, e della Golden Star.
Fonte: Gazzettino Friuli.
Vendemmia, corsa contro il tempo. La viticoltura? «Più eroica che mai».
Via alla raccolta subito dopo Ferragosto. «Ci attende molto lavoro di cantina» La siccità anticipa la vendemmia. Se non è corsa contro il tempo, poco ci manca per i viticoltori delle Cinque terre, la cui attività quest’anno è stata ancora più eroica del solito in un contesto aggravato dal caldo e dalla mancanza d’acqua. C’è chi già dopo Ferragosto comincerà a raccogliere le prime uve, altri attenderanno la fine del mese, anticipando comunque di qualche settimana la raccolta dei preziosi grappoli. Una situazione difficile, come racconta Heydi Bonanini, dell’azienda agricola Possa di Riomaggiore. «Sarà una vendemmia un po’ particolare, con tanti punti interrogativi.
Fonte: Nazione La Spezia.
Pieve di Teco – Focaccia e Ormeasco con il Panificio Ferrari e la Tenuta Maffone.
Se ci sono due cose per soddisfare gusto e palato, e per cui quindi vale la pena venire a Pieve di Teco, i vini doc prodotti nel comprensorio e la focaccia dello storico Panificio Ferrari sono un’abbinata di sicuro successo. La focaccia, il pane e i dolci in casa Ferrari sono una cosa seria ma – soprattutto – profumano di antico. Dal lontano 1870 tanta acqua e farina sono passate sui tavolacci e dentro il forno di questa bottega che si trova appena arrivati a Pieve di Teco, direttamente sulla statale 28. «Nessun segreto -ripetono a tutti i Ferrari, giunti ormai alla quinta generazione – solo passione, pazienza, ingredienti di qualità e massima attenzione ai tempi di lievitazione». Ormeasco, Pigato, Vermentino sono invece i pezzi forti delle aziende vinicole pievesi.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
«Calici di stelle» è tornato alla grande.
Dopo due anni con le restrizioni dovute alla pandemia, l’evento clou dell’estate sondriese si è svolto alla «vecchia maniera» «Calici di stelle» è tornato alla grande Gli organizzatori del Consorzio vini soddisfatti non solo per i 1200 partecipanti, ma per l’interesse verso il prodotto e i produttori. La calda estate valtellinese è stata animata da uno degli eventi più attesi. Nella serata di mercoledì è andato in scena «Calici di Stelle» per le vie del centro di Sondrio che si conferma essere città del vino. Il capoluogo conquista così un sempre più vasto pubblico, facendo scoprire le eccellenze del nostro territorio nella suggestiva cornice del centro. Dopo i momenti di aggregazione proposti dalle serate di Sondrio Estate, nella notte di San Lorenzo protagonista è stata la qualità unica delle nostre case vinicole.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Marchio delle Cantine ancora fermo Confermato l’evento Degusta Morbegno.
Sarà una manifestazione più a carattere sociale e locale, meno commerciale Marchio delle Cantine ancora fermo Confermato l’evento Degusta Morbegno. Il marchio «Morbegno in Cantina» di proprietà del Comune di Morbegno non verrà utilizzato per un altro anno. Nonostante le intenzioni dell’Amministrazione comunale di trovare un compromesso per non permetterne l’oblio, ancora per un anno il brand sarà fermo. Confermato, invece, con una delibera di martedì scorso, l’affidamento dell’incarico di organizzazione dell’evento Degusta Morbegno a Pro Loco. «Come detto in Consiglio comunale abbiamo deciso di dare il via libera a un evento più contenuto, dedicato alla socialità, ai visitatori locali, piuttosto che alla commercializzazione e ai grandi flussi di turisti delle passate edizioni – ha ribadito il sindaco di Morbegno Alberto Gavazzi.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Le previsioni Gli esperti sperano nella pioggia – Vino Segni di annata eccellente.
Vendemmia già iniziata per alcune varietà, le vigne hanno reagito bene alla siccità La possibilità di un prodotto di grande qualità è legata alle piogge dei prossimi giorni Previsioni ottimistiche da parte dei responsabili di consorzi e cantine La questione irrisolta degli invasi Idi Massimillano Frasclno Grosseto Non tutto il caldo viene per “cuocere” (le vigne). Siccità e alte temperature che hanno angosciato i viticoltori a partire dallo scorso maggio non hanno fiaccato troppo i vigneti, e se le piogge di questi giorni avranno un seguito, anche sporadico, fino alla fine di agosto, potrebbe essere un’annata eccellente. Sempre che non irrompano bombe d’acqua o grandine.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Una esposizione sulle etichette dei vini.
Fino al 30 settembre t nella tenuta Monsordo Bernardina dell’Azienda Vitivinicola Ceretto chi ha prenotato una visita con degustazione può ammirare l’esposizione dei lavori nati dal progetto Envelope per promuovere l’innovazione nella produzione di etichette nel settore foodebeverage, ideato dall’industria Grafica Eurostampa e al suo Innovation LABels con la collaborazione dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenmo. Nel 2021 il concorso è alla quinta edizione e si sono aggiunti gli studenti del College of Design, Architecture, Art and Planning dell’Università di Cincinnati.
Fonte: Corriere Torino.
Degustazioni, musica ed eventi nel weekend di Cocco… Wine.
Wine Cocconato d’Asti, dal 2 al 4 settembre con Cocco…Wine. La rassegna enogastronomica organizzata dall’Associazione GoWine, con il Comune e il Consorzio Riviera del Monferrato, diventa una destinazione ideale per un fine settimana di degustazioni, assaggi e shopping. L’evento è articolato in tre giorni, l’anteprima venerdì con una degustazione di approfondimento sulla vendemmia 2021 della Barbera d’Asti coltivata in questa parte del Monferrato. L’appuntamento verrà riproposto anche il sabato e la domenica. A seguire alle ore 20 in piazza Cavour presso il ristorante enoteca La cantina del Ponte, situato nei locali dello storico Caffè d’Italia, si svolgerà il Salotto di Cocconato, un percorso gastronomico dove le cantine del territorio presenteranno un loro vino che sarà abbinato ad un piatto studiato per l’occasione dai ristoratori del luogo.
Fonte: Corriere Torino.
La vendemmia alla prova della siccità «Ci vuole la pioggia».
Vignaioli divisi fra speranze e grandi paure La vendemmia alla prova della siccità «Ci vuole la pioggia» Le ultime precipitazioni non sono ancora sufficienti «Perse 8 viti giovani su 10, la Regione lasci bagnare» MI I mesi di siccità hanno fatto temere il peggio. Ora è tornato un po’ di ottimismo, anche se bisogna ancora restare con le dita incrociate: «Le ultime piogge ci hanno dato speranza ma dipende da cosa succederà nelle prossime due settimane». Parola di chi raccoglie l’uva da generazioni, come Luca Balbiano. Ma anche di chi ha iniziato solo un anno fa: è il caso di Stefano Righi, diventato produttore dopo una vita a cantare “Vamos a la playa” con lo pseudonimo di Johnson Righeira.
Fonte: CronacaQui Torino.
Ora per le aziende è fondamentale scegliere il giorno in cui raccogliere».
L’analisi del professore ordinario di Enologia all’Università di Torino Gerbi «Ora per le aziende è fondamentale scegliere il giorno in cui raccogliere» M La varietà dei terreni e le piogge, che hanno avuto intensità difformi nelle diverse zone del territorio piemontese, impongono cautela nelle previsioni. «Non dobbiamo generalizzare» avverte Vincenzo Andrea Gerbi, professore ordinario di Enologia all’Università di Torino e presidente del comitato scientifico dell’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino). «Ci sono zone del Piemonte dove si registra un anticipo sensibile della maturazione delle uve bianche. Sono quelle dove c’è stata carenza maggiore di precipitazioni – spiega -. La disponibilità di poca acqua, abbinata a temperature molto elevate, ha portato a una maturazione precoce. In Canavese, ad esempio, si nota un certo anticipo».
Fonte: CronacaQui Torino.
La Douja con il vino sempre al centro.
Dal 9 al 18 settembre tornerà la manifestazione organizzata dalla Camera di Commercio La Douja con il vino sempre al centro Entrano nel vivo i preparativi per la Douja d’Or 2022. Dal 9 al 18 settembre la manifestazione si snoderà attraverso il centro storico di Asti, ricalcando lo schema diffuso collaudato nella scorsa edizione. II vino resterà il centro della manifestazione con talk, degustazioni, masterclass, incontri, letture, spettacoli e cene. Due nuove postazioni si aggiungeranno alla mappa della Douja d’Or: la Camera di Commercio di piazza Meche ospiterà la conferenza stampa e le masterclass organizzate da Piemonte Land of Wine, e il Comune di Asti, in piazza San Secondo, in cui troverà ospitalità l’Enoteca della Douja.
Fonte: Gazzetta d’Asti.
Bottino Magro.
La raccolta del Pinot Nero inaugura la vendemmia quantità scarsa: la siccità si è mangiata i120-25% di produzione e i temporali non bastano a risolvere l’emergenza idrica. La maturazione non si è ancora completata pur essendo in anticipo di una quindicina di giorni A soffrire di più sono i Sorì della Valle Belbo i vigneti con pendenza superiore al 45% o Con la siccità sono riesplose le malattie della vite, che è più debole agli attacchi dei parassiti. C’è una recrudescenza di flavescenza dorata e mal d’esca in varie parti della provincia O L’analisi dei tecnici «Quando è in carenza idrica la vite assorbe acqua dagli acini per garantirsi la sopravvivenza, così la maturazione si blocca» Con la raccolta del Pinot Nero a Canelli è iniziata la vendemmia 202.
Fonte: Stampa Asti.
Intervista a Marco Protopapa – “Ripristinare i pozzi e sostenere le aziende”.
Dall’emergenza cinghiali, che non si risolve, alla siccità. È un’estate bollente per Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura. Che vendemmia si prospetta in Piemonte? «L’eccezionale ondata di siccità è arrivata a colpire la vite che normalmente, avendo radici profonde, ha una resistenza alta alla carenza idrica. Preoccupano i vigneti esposti a maggiore insolazione e i giovani impianti. Nelle varietà precoci, come Moscato e Brachetto, avremo sicuramente rese basse e alte gradazioni. Gli enologi dovranno fare un grande lavoro per mantenere alta e costante la qualità dei vini». Parlando di rese della vendemmia, il Moscato punta al massimo. «L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg vivono un momento l’acqua non va sprecata Bisogna capire come raccoglierla e condividerla to particolarmente felice.
Fonte: Stampa Asti.
Vino: Velenosi, 2022 buono, danno grandine solo su 4 ettari.
Dopo Ferragosto inizierà anche alla “Velenosi Vini” di Ascoli Piceno la vendemmia per l’annata 2022. “Le prime uve che verranno raccolte sono Chardonnay e Pinot Nero per le basi spumante dei metodi classici Gran Cuvée e The Rose, per poi proseguire con le uve Passerina per la nostra Charmat”. Per Velenosi, spiega Angiolina Piotti Velenosi, patron dell’azienda, “il 2022 è stata un’annata buona. Purtroppo a luglio abbiamo subito la grandine sul nostro vigneto ad Ascoli a ridosso della cantina ma il danno è stato limitato a circa 4 ettari”.
Fonte: ANSA.
Vendemmia, corsa contro il tempo La viticoltura? “Più eroica che mai”.
La siccità anticipa la vendemmia. Se non è corsa contro il tempo, poco ci manca per i viticoltori delle Cinque terre, la cui attività quest’anno è stata ancora più eroica del solito in un contesto aggravato dal caldo e dalla mancanza d’acqua. C’è chi già dopo Ferragosto comincerà a raccogliere le prime uve, altri attenderanno la fine del mese, anticipando comunque di qualche settimana la raccolta dei preziosi grappoli. Una situazione difficile, come racconta Heydi Bonanini, dell’azienda agricola Possa di Riomaggiore. “Sarà una vendemmia un po’ particolare, con tanti punti interrogativi. Di sicuro, dovremo passare due o tre volte sulla stessa pianta che, a causa del caldo, non è riuscita a portare avanti in maniera uniforme la crescita dei grappoli, ce ne sono alcuni già pronti per essere raccolti e altri che necessitano di più tempo. A causa della siccità, inoltre, ci sarà molto lavoro da fare in cantina per ottenere un vino di qualità”. Se la qualità non dovrebbe essere messa in discussione, la quantità sarà quasi sicuramente minore rispetto agli altri anni. “Io sarei contento se ottenessi le solite bottiglie dello scorso anno, considerando tuttavia che quest’anno ho lavorato molta più terra dello scorso. La misura dell’uva a occhio si vede che è più piccola, in alcuni casi si sta asciugando. E se non piove…”.
Fonte: La Nazione.
I vini dell’azienda Agricola Fangareggi. Dal 2021 verso il biologico.
L’azienda Agricola Fangareggi a conduzione famigliare coltiva Lambrusco da 4 generazioni, i loro vini vengono vendemmiati a mano e dal 2021 in conversione biologica con Lambrusco di sorbara e Pignoletto. Massima espressione della tradizione del territorio e coerenza produttiva nella zona di Reggio Emilia e Modena. L’azienda si trova a Correggio proprio nella terra del Lambrusco.
Fonte: Apetime-Magazine.
Venezia brinda al nuovo vino.
Dal 28 al 30 gennaio 2023 torna “Wine in Venice”: talk show, incontri e degustazioni di etichette per confrontarsi su sostenibilità, etica e innovazione. Il vino, colonna portante dell’economia italiana. Forse non l’unica, ma sicuramente una delle più floride. Vino, colonna portante non solo dell’economia del nostro Paese, ma anche e soprattutto del nostro tessuto sociale fatto di persone, aziende, professionalità. Vino e società insomma, un binomio su cui sempre di più negli ultimi anni si sta puntando. E su cui si baserà anche “Wine in Venice”, il nuovo grande evento dedicato al vino che avrà luogo a Venezia dal 28 al 30 gennaio 2023 con il Gusto come partner.
Fonte: La Repubblica.
La classifica dei vini italiani più costosi.
Wine Searcher ha stilato la classifica dei dieci vini italiani più costosi basandosi sulla media dei prezzi on-line delle diverse annate. Il risultato è un duetto tra Toscana e Piemonte, un valzer tra Sangiovese e Nebbiolo che si alternano implacabili lasciando spazio solo a una rapida sortita sui Colli Orientali del Friuli per il Refosco di Miani Clavari che si posiziona nono. Una vera a propria ode alla tradizione in cui troviamo il Monfortino di Giacomo Conterno in primissima posizione seguito dal Brunello Case Basse di Gianfranco Soldera, per poi subito tornare in Piemonte con il Barbaresco di Roagna, Crichet Paje. Il quarto posto di Masseto racconta l’innovazione dei Super Tuscany che si è fatta tradizione e rappresentazione della viticoltura italiana nel mondo, capace di valorizzare non solo i vitigni autoctoni ma anche i vitigni internazionali. Ancora Piemonte in quinta, sesta e ottava posizione con i Barolo Piè Franco Otin Fiorin di Giuseppe Cappellano, il Brunate Riserva di Giuseppe Rinaldi e il Pira Riserva di Roagna. La settima posizione premia ancora la Toscana di Gianfranco Soldera, questa volta con il Case Basse IGT. La classifica chiude tornando ancora nel nord Italia a Castiglione Falletto per il Barolo Le Rocche di Bruno Giacosa, calato nel prezzo rispetto alla stessa lista dello scorso anno passando da una media di 670 a 649 dollari a bottiglia.
Fonte: Yahoo Notizie.
Siccità: a rischio la produzione del vino Sassella e altre sottozone.
La puntuale analisi della Fondazione Fojanini, ente dedito a valorizzazione e al potenziamento della ricerca scientifica nelle discipline agrarie e ambientali e all’assistenza tecnica in agricoltura in Provincia di Sondrio. Le precipitazioni registrate negli ultimi 10 giorni (circa 30 mm zona Sondrio) anche se non sono state sufficienti a ricostituire il deficit idrico rispetto alle stagioni normali, hanno portato un po’ di sollievo migliorando parzialmente le condizioni delle vigne, che 15-20 giorni fa erano al limite.
Fonte: Prima la Valtellina.
Sostenibilità e territorio: le Cinque Terre puntano sul turismo del vino.
Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha incontrato produttori e sindaci dei Comuni coinvolti per risolvere i problemi dei viticoltori e quelli legati all’eccesso di flussi turistici. La Liguria punta sul turismo del vino come leva economica basata sulle identità. Nei giorni scorsi il ministro Massimo Garavaglia ha incontrato i produttori e i sindaci dei Comuni delle Cinque Terre, Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso. Scopo dell’incontro, spiegare al ministro le criticità del territorio al fine di valorizzarlo al meglio puntando sul turismo del vino.
Fonte: Italia a Tavola.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.