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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 14 maggio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Pupille d’eccezione.
Impossibile riassumere il percorso nel vino di Elisabetta Geppetti. Quella che poi verrà ribattezzata “Lady Morellino”, infatti, (la prima donna a vincere l’ambitissimo premio Winemaker of the Year, nel 2006) inizia a soli 18 anni, portando in dote sogni smisurati e una passione per la letteratura. Per gli strani casi della vita, la sua vocazione si materializza in Pereta, una fattoria di proprietà della famiglia del marito che Alfredo, il suocero, ha già adibito, parzialmente, alla viticoltura. In zona tutti chiamano la tenuta “Le Pupille”, per la presenza di due casolari identici, collocati su due poggioli attigui. Sono gli anni di un incontro che segnerà la vita professionale di Elisabetta, quello con Giacomo Tachis, enologo di importanza capitale, uno dei fautori della rinascita vitivinicola toscana. Assieme a lui prende corpo il progetto della Fattoria, che nasce ufficialmente nel 1985. Il Morellino ai tempi, nonostante la Doc nasca ufficialmente nel 1978, è ancora un oggetto parzialmente misterioso.
Fonte: Espresso.
I sentieri della biodiversità.
Le terre del Franciacorta tra tutela del territorio e viticultura responsabile Tra colline, vigneti e cantine il sentiero del Franciacorta si snoda da Brescia al Lago d’Iseo. Scenario in cui “ci sono dentro tante vendemmie e fienagioni e sfogliature, tanti sapori e tante voglie”. Così Cesare Pavese descriveva la complessità del paesaggio viticolo, ecosistema in costante dialogo con l’ambiente in cui trionfa la biodiversità. Per difendere la coesistenza di diverse specie animali e vegetali il Consorzio per la Tutela del Franciacorta ha promosso nel 2014 il progetto biopass, coordinato dall’Università di Brescia con la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano, del Museo delle Scienze Naturali di Brescia e dal Sata Studio Agronomico. Lo studio mette in evidenza che nell’area, che comprende 2615 ettari, le sostanze organiche, l’umidità, la temperatura e il pH del suolo hanno un’influenza importante sul comportamento delle diverse specie e che la gestione biologica ha un impatto fortemente positivo sullo sviluppo di tutti gli organismi.
Fonte: Espresso.
Le sfumature del Lambrusco.
Si chiama “Tutte le sfumature del Lambrusco Doc, masterclass e wine tasting”, l’appuntamento del tour promosso dal Consorzio Tutela Lambrusco e da Gambero Rosso per scoprire e degustare alcune delle migliori etichette di Lambrusco Doc. L’iniziativa approderà domani anche a Lecce, nel “Patria Palace Hotel – HO Collection”. Banchi d’ assaggio e momenti formativi vedranno gli abbinamenti ai prodotti pugliesi: i formaggi del Caseificio Montrone e di Masseria Cinquesanti, i salumi di Martina Franca con il salumificio Santoro, i legumi di Zollino con Calò e Monte.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
La Franciacorta rinata con il vino – La grande svolta Le colline bresciane e la crisi del tessile «Rinati con il vino».
Milla Prandelli a Franciacorta è, da sempre, un luogo strategico per l’economia bresciana. Nel passato terra di mulini, è poi diventata patria di tessile e idroelettrico. Alle pagine 18 e 19 La grande svolta Le colline bresciane e la crisi del tessile «Rinati con il vino» La decrescita industriale si trasfomra in opportunità di rilancio «Turismo, enogastronomia e paesaggio ora spingono il pil». La Franciacorta è, da sempre, un luogo strategico per l’economia bresciana. Se nel passato era terra di mulini e «filatogli» è poi diventata patria di industrie tessili e centrali idroelettriche grazie alla presenza del fiume Oglio. Dalla capacità di produrre energia si è sviluppata l’industria pesante e, più recentemente, quasi per contrasto, la vitivinicoltura, che è andata ad arricchire l’antica vocazione agricola dell’area grande oltre 200 chilometri quadrati, fatta di colline delimitate da un lato dal corso d’acqua più importante del Bresciano, dall’altro dal lago d’Iseo e ancora dall’hinterland di Brescia e poi dall’inizio della grande pianura. Viticoltura significa oggi turismo, in particolare d’élite.
Fonte: Giorno.
Panorama – Il turismo del vino di Langhe e Toscana, ma non solo.
L’enoturismo in Italia è un tesoro di potenzialità ancora inespresse. Da un’indagine promossa dalla società “Risposte Turismo”, che ha intervistato un panel di 33 tour operator e agenti di viaggi in rappresentanza di 13 Paesi stranieri (per 1152% europei, 39% americani e per 119% provenienti dal resto del mondo), emerge che di una selezione di 12 sulle 72 aree Docg italiane, le più note per un’esperienza di wine tourism sono quella del Barolo (96,3%), quella del Chianti e dell’Amarone (a pari merito con 1192,6%). «Tutte le aree Docg del nostro Paese possono ambire ad incrementare il proprio incoming – sottolinea l’indagine – in particolare l’area del Montefalco Sagrantino, Vermentino di Gallura e Primitivo di Manduria», soprattutto puntando sul «miglioramento dell’accoglienza e dell’esperienza offerta ai wine tourists, che non può limitarsi alla sola visita della cantina, ma deve prevedere altre attività capaci di creare uno storytelling emozionale intorno alle singole destinazioni turistiche».
Fonte: Sole 24 Ore Viaggi 24.
Barolo, Sicilia Campania e Ferrari.
Sei degustazioni nel pomeriggio Barolo, Sicilia Campania e Ferrari. LO CHARDONNAY SECONDO LUNELLI E LA VERTICALE DELL’AGLIANICO DEL VULTURE TITOLO DI ELENA FUCCI SCUOLA EUROPEA SOMMELIER. Le menzioni geografiche aggiuntive del Barolo: Facciamo Chiarezza Paolo Lovisolo (Direttore Vendite Bersano) Francesco Continisio (Presidente Nazionale Scuola Europea Sommelier) Barolo Nirvasco 2018 Barolo Badarina 2015 Barolo Badarina Riserva 2015 Barolo Cannubi Riserva 2016 SALA 1- ore 17.00 / Serafini e Vidotto L’Evoluzione del Phigaia Bianco Phigaia Bianco 2016 – 2017 – 2018 – 2019 – 2020 – 2021 Matteo Serafini (enologo dell’azienda) Francesco Continisio (Presidente Nazionale Scuola Europea Sommelier) SALA 1- ore 19.00 / Regione Sicilia – Istituto Regionale del Vino e dell’Olio I vitigni bianchi autoctoni della Sicilia.
Fonte: Mattino.
Due anteprime letterarie per Ribolla gialla wine fest.
Mentre prende forma il programma del primo Ribolla Gialla Wine Festival – che aprirà l’estate di San Vito al Tagliamento il 3 e 4 giugno con tanti eventi dedicati a uno dei più famosi vini del Friuli Venezia Giulia – il Comune annuncia due eventi in anteprima. “Nell’attesa del Ribolla Gialla Wine Festival” propone delle presentazioni letterarie con gli autori a tema enoico. RIBOLLA STORY Primo appuntamento, venerdì 19 maggio, alle 18, in sala consiliare, a Palazzo Rota (ingresso libero), il dottore in Agraria Enos Costantini parlerà del suo “Ribolla Story – Vini e vitigni che hanno sfidato i secoli”, una preziosa analisi storica della presenza della “gialla” sul territorio regionale (Forum editrice). Modera Josef Parente. della Confraternita della Vite e del Vino del Veneto Orientale e del Friuli Venezia Giulia, che collabora all’organizzazione dell’evento. Al termine brindisi con la Ribolla Gialla offerta dalla cantina Bagnarol.
Fonte: Gazzettino Pordenone.
Poche vendite di Primitivo Il Consorzio: ora un piano – Il Consorzio di tutela «Giacenze Primitivo attendiamo la ripresa».
La crisi del vino Poche vendite di Primitivo Il Consorzio: ora un piano «Attendiamo la ripresa, ma serve un piano serio di gestione»: Novella Pasto- relli, presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manciuria, Interviene dopo l’allarme lanciato sulle giacenze del vino delle cantine che segnalerebbero un calo delle vendite. Pastorelli è preoccupata «Dati influenzati da tanti fattori negativi che riguardano anche altre tipologie di vino». Apagl7 Il Consorzio di tutela «Giacenze Primitivo attendiamo la ripresa» Pastorelli: «Dati influenzati da tanti fattori negativi che riguardano anche altre tipologie di vino». In relazione alla situazione delle giacenze di Primitivo, interviene il presidente del Consorzio di Tutela dei Primitivo di Manduria, l’avvocato Novella Pastorelli.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Il Ventimiglia Wine Festival parlerà anche francese.
Per la prima volta, la Costa Azzurra parteciperà all’evento con un grande stand L’assessore regionale Piana: «La città si apre all’enoturismo internazionale». L’impronta turistica del Ventimiglia Wine Festival, in programma i126,27 e 28 maggio prossimo è già caratterizzato dalla scelta di promuovere le singole cantine nelle diverse piazzette del centro storico, in un ideale percorso enogastronomico, e dai tanti eventi collaterali previsti. Ma l’evento, promosso in particolare da Confesercenti, Confcommercio, pro Loco intemelia e Mdc, con adesione anche della Regione Liguria, strizza l’occhio pure alla vicina Francia. Grazie ad una stretta collaborazione, sarà infatti presente in piazza Cattedrale con uno stand promo turistico pure la Carf (Unione dei Comuni della Riviera francese) con degustazione di prodotti tipici, materiale promo-turistico della città di Mentone, del suo comprensorio e della Val Roja francese.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Banca Popolare di Sondrio Esportare il vino negli Stati Uniti, il 22 un webinar.
La Banca Popolare di Sondrio, tramite il suo Servizio Internazionale, prosegue gli incontri formativi dedicati alle aziende italiane interessate a migliorare le proprie conoscenze per crescere con competitività sui mercati internazionali. Lunedì 22 maggio, dalle 16 alle 17, si terrà un webinar dedicato al mercato del vino negli Stati Uniti, con un approfondimento su trend di consumo, certificazione Fda per l’esportazione e peculiarità dei singoli Stati. Il seminario verrà trasmesso tramite la piattaforma Webex e la partecipazione è gratuita, previa iscrizione entro il 18 maggio tramite l’apposito modulo a disposizione sulla piattaforma Business (businessschool.popso.it) Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a qualsiasi filiale della Banca Popolare di Sondrio o al Servizio Internazionale.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Le «vecchie» vigne di Rabel e i vini prodotti da quattro amici.
La storia di quattro amici originari di Carignano che un bei giorno decidono di realizzare il loro sogno: produrre vino. Michele, Paolo, Francesco e Marco sono un po’ come i moschettieri, «uno per tutti e tutti per uno»: amici da sempre, sommelier Ais. 11 calice al posto della spada. Sel 2016 iniziano con i «Vin de Garage» delle microparticelle, così piccole da poter essere stoccate in uno spazio ridotto, un garage per esempio. Fondano l’azienda agricola nel 2017, in realtà un hobby, perché nella vita fanno altro. Dopo poco tempo si diffonde la voce del loro amore per le vigne vecchie, quelle destinate all’abbandono. Che poi sembra un sacrilegio abbandonare delle vigne con tanta storia alle spalle, no? Le vigne vecchie di Rabel sono circon date da boschi di castagni, faggi e betulle. I filari sono ricchi di vita e natura. Non usano diserbanti né concimi di sintesi. Nutrono il suolo con preparati biodinamici, concimi organici e il sovescio.
Fonte: Corriere Torino.
“Di Freisa in Freisa”, degustazioni ed eventi.
A Chieri dal 19 al 21 maggio la XIII edizione «Di Freisa in Freisa» per promuovere il Freisa dl Chierl, uno dei vini simbolo del Piemonte che quest’anno festeggia i 5o anni della doc. Apre la manifestazione, venerdì 19 maggio, il Teatro a Pedali di Piossasco con la pièce «L’uomo che piantava gli alberi» di Jean Giono, un reading dell’attore Giorgio Lupano. Una per fomane e a impatto zero capace di coinvolgere ü pubblico attraverso l’utilizzo di 14 biciclette che alimentano con energia pulita l’impianto audio e luci dello spettacolo. In piazza Cavour, alla Freisa Lounge, incontri e approfondimenti: dalla degustazione dl produzioni di Freisa alla verticale per conoscere l’Associazione Albugnano 549, ospite dell’evento, coni suoi vini. Nell’area dei produttori anche le Sbarbatene, giovani produttrici di vino italiane under 35. Appuntamento conclusivo domenica 21 dalle i8 con le atlete della squadra di Volley Reale Mutua Fenera Chieri 76, in un aperitivo all’insegna dello sport.
Fonte: Corriere Torino.
Così Assovini scommette sulla risorsa enoturismo.
Il sondaggio interno rivolto agli associati Così Assovini scommette sulla risoi5a enoturismo 1190% delle aziende ha una struttura destinata alla degustazione in cantina. I soci di Assovini Sicilia scommettono sempre di più sull’enoturismo e contribuiscono con successo a trainare il brand Sicilia valorizzando il proprio territorio. Secondo il sondaggio rivolto agli associati, il 90% delle aziende ha una struttura destinata all’enoturismo per la degustazione in cantina il 32% di queste possiede una struttura ricettiva con posti letto e il 30% offre una proposta di ristorazione. I servizi offerti dalle cantine Assovini sono sempre più curati e diversificati, trasformandosi in wine experience: oltre il 51% offre dai corsi di cucina ai percorsi benessere, dal wine trekking ai tour che interagiscono sempre più con il paesaggio e la cultura dei luoghi.
Fonte: Gazzetta del Sud.
II Nobile è un’impresa per giovani Più under 40 tra i lavoratori e i titolari delle aziende vinicole.
I dati diffusi dal Consorzio in occasione della Festa dell’Agricoltura in programma alle Tre Berte Il presidente Rossi: «Importanza di una professione che è cresciuta anche grazie agli istituti agrari». Che l’economia di Montepulciano sia strettamente legata al suo prodotto simbolo, il vino, non è una novità. E non riguarda la sola vendita di bottiglie, basti pensare al lavoro nelle cantine o al fenomeno dell’enoturismo, entrambi in grado di generare ricadute positive per aziende, negozi e strutture ricettive. Ma il vino contribuisce ovviamente anche all’occupazione all’interno delle aziende e quindi dentro i confini del territorio. Lo ha ricordato il Consorzio del Nobile citando gli oltre 250 viticoltori a Montepulciano e i più di mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Un mondo, quello del vino, che piace anche alle nuove generazioni di imprenditori.
Fonte: Nazione Siena.
Valpolicella Classica tra i paesaggi storici.
Firmato l’ingresso nell’associazione italiana «Pris» Valpolicella Classica tra i paesaggi storici Rossignoli: «Un marchio per le aziende e i produttori Un valore aggiunto per le attività del territorio» •• Il paesaggio terrazzato della Valpolicella Classica è entrato a pieno titolo nell’Associazione dei paesaggi rurali storici italiani (Pris), con sede operativa a Firenze alla cattedra Unesco dell’università. Al suo interno Pris comprende colline, mari e monti di tutta la Penisola – come i limoneti di Amalfi, le colline di Conegliano e Valdobbiadene, la piana degli oliveti monumentali di Puglia – accomunati dalla presenza di un’importante attività agricola tradizionale, da un conseguente patrimonio di paesaggi agrari e da prodotti di eccellenza. È come un club esclusivo, dal quale deriverà anche «un marchio per aziende e produttori che rientrano nel perimetro dei paesaggi storici», come annuncia il negrarese Fausto Rossignoli, entrato nel neoeletto Coordinamento nazionale dell’associazione in rappresentanza dei paesaggi dell’Italia settentrionale.
Fonte: Arena.
Un prosecco nel nome del Doge.
Un evento speciale e di grande effetto, ieri sera al caffè Florian di piazza San Marco. I fratelli Sabbadin, titolari della vinicola “Terre del Dogado” hanno dato vita a una cerimonia i cui obiettivi sono scritti in una pergamena consegnata agli invitati. Si tratta della celebrazione simbolica del “121. Doxe”, attraverso l’omonimo prosecco, ieri presentato proprio in piazza. «L’archetipo del 121. Doxe rappresenta la rinascita e la resilienza di Venezia, che mai si ferma di fronte alle difficoltà. che come città vive ogni giorno – ha detto Silvia Sabbadin, in rappresentanza anche dei fratelli – Per rappresentare la rinascita simbolica della Serenissima attraverso i1121 Doxe vi rendiamo partecipi con il nostro calice di prosecco in un panicolare brindisi commemorativo. I.a data del 13 maggio – ha terminato l’imprenditrice – è importante anche perché ricorda il 120. e ultimo doge. Lodovico ?Ieri la cerimonia al Caffè Florian con l’assessore Costalonga Manin, che nel 1797 cessò dalla carica con lo scioglimento del Maggior Consiglio».
Fonte: Gazzettino Venezia.
Il naso elettronico? Meglio la magia del racconto.
L’Università di Gavle, in Svezia, ha creato un naso artificiale (e-nose) in grado di riconoscere gli elementi volatili dei vini. Ma il sommelier resterà una figura imprescindibile e insostituibile nel rapporto con i clienti ma anche con le aziende Claudio De Min II progresso è bello ma, come abbiamo imparato a volte anche a nostre spese, ha parecchie controindicazioni, alcune decisamente fastidiose come, ad esempio, quella di mettere a rischio il lavoro: se una macchina pub sostituire un essere umano trarre le conclusioni è un attimo. Gli esempi sono innumerevoli ma, per restare all’oggi e concentrarsi sul food e wine, le ultime novità riguardano il robot al posto del cameriere e – udite udite – il naso elettronico pronto a sostituire il sommelier. L’Università di Gavle, in Svezia, ha infatti creato un naso artificiale (e-nose) in grado di riconoscere gli elementi volatili dei vini.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
Vino della Neve e Progetto Renitens Così Blasi fa scuola.
Il pluripremiato giovane enologo friulano e la sua idea di viticoltura al di là del biologico. Figlio d’arte con una grande passione per i vitigni resistenti e l’attenzione al rapporto fra enologia e cambiamenti climatici Claudio De. Min i chiamano Piwi e sono vini prodotti in modo sostenibile da vitigni con proprietà di resistenza, soprattutto alle malattie fungine e che, proprio per questa loro caratteristica, permettono una significativa riduzione dell’uso di pesticidi. Se volete saperne di più c’è perfino un sito dedicato (piwi-international.de/it), nel quale troverete anche la spiegazione di quel nome misterioso che deriva da uñ impronunciabile parola tedesca (Pilzwiderstandfähig, resistente alle crittogame). Piwi, ovvero incroci tra specie di Vitis, le cui caratteristiche eccezionali, la resistenza e le qualità del vino, si combinano tra loro, dando vita a nuovi vitigni innovativi.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
Nasce Mawi, il Maculan con il cuore sostenibile.
Dopo tre anni di vendemmie, l’ultima ha soddisfatto le attese. Così Fausto e le due figlie Angela e Maria Vittoria hanno deciso di creare la nuova etichetta con uve da vitigni Piwi, ovvero resistenti a funghi, peronospora e oidio A onto DI Lorenzo Eil nuovo classico di Maculan, con un valore aggiunto di sostenibilità. L’hanno battezzato Mawi, sintesi di Maculan e Piwi, frontiera che l’azienda di Breganze sta esplorando da qualche anno. Dopo tre anni di vendemmie, finalmente l’ultima ha soddisfatto le attese. Così il padre Fausto e le due figlie Angela e Maria Vittoria (che, detto fra parentesi, sono le titolari dell’azienda) hanno deciso di creare la nuova etichetta, che ricorda anche II diminutivo con cui in famiglia è chiamata Maria Vittoria, cioè Mavi, enologa dell’azienda come il papà Fausto che quest’anno celebra i 50 anni da enologo. Se si pensa che PIwi è una parola da leggere alla tedesca, perché il nome completo, Pilzwiderstandfahig che significa “resistente ai funghi”, è quasi impronunciabile, si coglie il triplo gioco di parole del nome.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
Se il teatro va in cantina a raccontare il vino.
Un chicco d’uva e la sua metamorfosi… da provare nel bicchiere: un’esperienza che a Torino ha unito l’azienda agricola Gallo alle attrici della “Fabbrica delle Bambole” .
Fonte: la Repubblica.
Cisterne piene di vino Il Primitivo Dop vive un momento di calo.
«Nappino, sei pronto ormai per il grande viaggio». «Il viaggio più importante di tutti, la tua grande occasione, la tua metamorfosi…». «Fermo, fermo Bruno. Non credo davvero né di esser pronto a diventare Vino!». «Ti prometto che ne varrà la pena. Sei bello e maturo al punto giusto per compiere il tuo destino…». Nappino è un chicco d’uva, Bruno un contadino impegnato nella vendemmia.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Osteria dei Poeti, affari nella cantina all’asta: venduti 3mila vini pregiati.
L’asta è iniziata giovedì 11 maggio riguarda tutta la cantina della storica Osteria dei Poeti, dopo la dichiarazione di fallimento della società. I pezzi più pregiati, un Masseto italiano, e poi Bordeaux e Chateau francesi. Sta per scadere il tempo per chi è alla ricerca di affari nel mondo del vino! Stanno andando letteralmente a ruba le 3mila bottiglie di vino all’asta per il fallimento dell’Osteria dei Poeti. La storica cantina nel centro di Bologna nell’omonima via, dove hanno cenato, bevuto e cantato, vip e scrittori, da Brad Pitt e Angelina Jolie a Francesco Guccini, interessata nel 2019 da un sequestro preventivo per un’inchiesta per bancarotta fraudolenta della Guardia di Finanza. Tra le bottiglie in vendita a prezzi inferiori al 60% del valore di mercato preziosi champagne, pezzi storici e di pregio.
Fonte: Italia a Tavola.
“Ossola in cantina”: un notevole successo di pubblico per l’edizione 2023.
La seconda edizione di Ossola in Cantina, percorso di degustazione in sette tappe in cantine ossolane, si è.
Fonte: Ossola 24.
Vini da tutto il mondo in gara per le Città del Vino.
Si conclude oggi a Sambuca di Sicilia (Ag) il Concorso Enologico internazionale Città del Vino, all’interno del programma Inycon – Menfi Città Italiana del Vino 2023 – Nel cuore delle Terra Sicane. Complessivamente sono 1.400 i vini in concorso, di cui 1.170 italiani e 230 stranieri (da 10 Paesi); oltre a 80 grappe. Sono presenti 19 regioni italiane: la prima è la Sicilia con 121 etichette, seguono la Sardegna con 101, quindi Emilia Romagna e Piemonte con 85 vini, Toscana 76 e Lazio 72. Fra i vini stranieri, la partecipazione maggiore arriva dal Portogallo con 99 vini, Moldova 77 e Brasile 23. Quindi Croazia Germania, Spagna, Austria, Francia, Lussemburgo e Corea del Sud. Partecipano tutti i vini, purché Dop (Doc e Docg) e Igp. In palio Gran Medaglie d’Oro, Oro e Argento, simbolo per le aziende di un attestato di certificazione della qualità dei loro vini.
Fonte: ANSA.
Anche il mercato del vino è influenzato dalle polemiche.
Questa è la rubrica Vino sul Divano. Ogni mese, nell’inserto Cibo, esploriamo le tendenze del vino guardando soprattutto al di là dei confini italiani perché è importante smettere di guardarsi l’ombelico e vedere cosa succede altrove. Un lungo articolo uscito sul quotidiano francese Libération approfondisce le accuse emerse nel corso del 2022 nei confronti del vignaiolo francese Sébastien Riffault. Sono ancora di più le donne che raccontano di essere state molestate in occasione di suoi viaggi all’estero. Una serie di dichiarazioni che l’anno scorso era stata molto condivisa sui social da un’altra vignaiola, Isabelle Perraud, oggi accusata di diffamazione proprio da parte di Riffault. Una situazione particolarmente spiacevole che sta scuotendo il mondo del vino naturale d’oltralpe tra colpevolisti e innocentisti in uno schema che soprattutto sui social media ha il sapore del già visto.
Fonte: Domani.
Cortona, un vino per la mostra «Signorelli 500».
Un brindisi con gli oltre cento equipaggi della Coppa della Perugina e una dedica speciale a Luca Signorelli. In occasione della tappa cortonese della rievocazione storica automobilistica, la Proloco e l’Amministrazione comunale hanno salutato i partecipanti con una novità. Si tratta dell’etichetta «Signorelli 500» che è stata realizzata dalla Proloco Cortona centro storico su bottiglie di rosso Sangiovese e Merlot e di bianco Chardonnay, Trebbiano e Grechetto. «Abbiamo voluto dare il nostro contributo alla promozione della mostra – dichiara il presidente Marco Mori – pensiamo che il pubblico di questa manifestazione che abbiamo contribuito a far passare da Cortona, sia un pubblico a cui possa interessare l’arte e la bellezza del nostro territorio».
Fonte: La Nazione.
A Sambuca il concorso enologico internazionale Città del Vino.
Si conclude oggi a Sambuca di Sicilia il concorso enologico internazionale Città del Vino, all’interno del programma Inycon – Menfi Città Italiana del Vino 2023 – Nel cuore delle Terra Sicane. Complessivamente sono 1.400 i vini in concorso, di cui 1.170 italiani e 230 stranieri (da 10 Paesi); oltre a 80 grappe. Sono presenti 19 regioni italiane: la prima è la Sicilia con 121 etichette, seguono la Sardegna con 101, quindi Emilia Romagna e Piemonte con 85 vini, Toscana 76 e Lazio 72. Fra i vini stranieri, la partecipazione maggiore arriva dal Portogallo con 99 vini, Moldova 77 e Brasile 23. Quindi Croazia Germania, Spagna, Austria, Francia, Lussemburgo e Corea del Sud. Partecipano tutti i vini, purché Dop (Doc e Docg) e Igp. In palio Gran Medaglie d’Oro, Oro e Argento, simbolo per le aziende di un attestato di certificazione della qualità dei loro vini.
Fonte: GdS AGRIGENTO – Giornale di Sicilia.
Consorzio Montepulciano premia Goracci Cantiniere dell’anno.
E’ Andrea Goracci, classe 1992, il vincitore della diciannovesima edizione del Premio Cantiniere dell’Anno promosso dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. La premiazione è avvenuta venerdì 12 maggio, nella tradizionale cena di apertura della Fiera dell’Agricoltura delle Tre Berte di Acquaviva giunta quest’anno alla 39.a edizione. Andrea Goracci, giovane cantiniere poliziano “doc”, fin dal 2017 lavora nella cantina Fattoria Svetoni come assistente enologo e cantiniere. “Questo Premio è particolarmente sentito dalle nostre cantine e sono contento che negli ultimi anni sia andato a giovanissimi professionisti del settore – sottolinea il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – dato che conferma l’importanza di questa professione che negli anni è cresciuta di livello grazie anche alla preparazione dei professionisti che muove i principali istituti agrari d’Italia a istituire addirittura un sesto anno per perfezionare il ruolo di enotecnico e cantiniere, figura professionale tra le più ricercate nel nostro territorio”.
Fonte: ANSA.
Il business del vino rimane solido nonostante alcune sfide.
Su invito dell’assessore provinciale all’Agricoltura, Arnold Schuler, i presidenti delle cantine altoatesine, assieme al presidente e al direttore del Consorzio Vini Alto Adige, Andreas Kofler e Eduard Bernhard, hanno affrontato i temi di maggiore attualità per il settore vitivinicolo nell’incontro di ieri tenutosi presso il Centro di Laimburg. Presente anche il presidente dell’Unione Agricoltori e Coltivatori diretti sudtirolesi, Leo Tiefenthaler. L’obiettivo del confronto era quello di fare il punto sulla situazione attuale e di discutere le sfide future. Il comparto vitivinicolo locale ha ottenuto grandi successi negli ultimi anni. La qualità delle etichette prodotte in Alto Adige è ormai elevata e sono molto richieste sia a livello nazionale che internazionale.
Fonte: L’Adigetto.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.