Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 20 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Fra Vinitaly e Mäneskin i primi sold-out in aprile: anche 1.600 euro a camera.
Effetto-Vinitaly. Alcuni alberghi della città sono già sold-out. L’Hotel Bologna, ad esempio. Ma non solo. Su «Booking.com», l’86% delle strutture non ha disponibilità di camere dall’8 al 13 aprile. «Sul nostro portale siamo al 60% di strutture esaurite, anche se il dato non tiene conto di tutte le camere “fermate” e non ancora pagate» dice Daniel Frank, direttore del servizio di prenotazione alberghiera online della Cooperativa Albergatori Veronesi. Dopo due anni, il salone del vino toma in presenza e già fa sentire il suo «traino» su una città che di grandi eventi è bisognosa. Anche in termini di prezzi. Sui siti intemet, alcuni fanno impressione. Un esempio di ricerca: camera singola, tre notti dal io al 13 aprile. In una struttura del centro storico il prezzo sotto Vinitaly può essere di 1.606 contro i 346 euro degli stessi giorni nel mese di marzo.
Fonte: Corriere di Verona.
Per i Brangelina la vita non è più rosé Litigano anche per la loro azienda vinicola.
La Jolie vende le sue azioni della provenzale Miraval, lui vuol farle causa. La vie en rosé non dura mai in eterno. Prendete Angelina Jolie e Brad Pitt. Fino a qualche tempo fa sembravano la coppia perfetta: belli, famosi, ricchi, buoni. Una «ditta» talmente affiatata da meritare una ragione sociale: Brangelina. Poi la love story è finita e le due star non si può dire abbiano brindato al loro divorzio, «celebrato» nel 2020. Comunque, non con il vino della loro tenuta vitivinicola nel Sud della Francia, la Miraval Côtes de Provence. La tenuta di 500 ettari, di cui 50 a vigneto, che i due acquistarono nel 2008 e nella quale si sposarono nel 2014, lei peraltro con un romanticissimo abito firmato Atelier Versace in cui aveva fatto ricamare i ritratti di tutti i loro figli. E che negli ultimi anni è diventata rinomata anche per i vini che vi sono prodotti, in particolare il Miraval Rosé, prodotto con uve Cinsault, Rolle, Syrah e Grenache e considerato uno dei rosati più rinomati del mondo (il suo prezzo, sui siti di e-commerce del vino, si aggira sui 18 euro a bottiglia).
Fonte: Giornale.
Boom delle bollicine al supermercato: +18%.
Bene il mercato del vino nella grande distribuzione ne12021, ma il 2022 si apre nel segno dell’incertezza. È quanto emerso in un webinar organizzato da Veronafiere in preparazione di Vinitaly, che si terrà da110 a113 aprile prossimi. 11 vino nei supermercati chiude il 2021 con un -2,2% a volume sul 2020 ma guadagna rispetto a12019, anno pre-pandemico e quindi vero termine di paragone. Le bollicine, invece, hanno fatto registrare una crescita straordinaria dei 18,1% a volume, trainate dal Prosecco. Se analizziamo i dati a valore troviamo che il vino è cresciuto del 2,1% e le bollicine del 20,5%.
Fonte: Libero Quotidiano.
Alla filiera del vino manca un’iniezione di vera normalità.
C’è chi esulta per il “Cancer plan” emendato, ma è stata vinta solo una battaglia e non la guerra che si chiama ripartenza della ristorazione, delle enoteche, dei bar, dei piccoli esercizi storici e dei centri cittadini di tutta Italia. Resta il fatto che dopo le barricate italiane sulle etichette delle bottiglie di vino ci sarà solo un avviso sulla salute, ma riguarderà la raccomandazione ad un consumo responsabile. Nessuna scritta di forte impatto, come sulle sigarette, in virtù del fatto che alla fine ha prevalso la linea morbida italiana. I1 16 febbraio il risultato della votazione al Parlamento europeo sul cosiddetto “Cancer Plan” (piano strategico per la lotta al cancro) ha visto passare gli emendamenti sul consumo moderato di vino e sull’etichettatura delle bottiglie. Federvini ha commentato: «Siamo contenti che l’Europarlamento abbia capito che non era il caso di usare una linea troppo dura.
Fonte: Libero Quotidiano.
Sannio, 63 milioni dalla filiera Dop Igp.
Il comparto ha resistito all’urto della pandemia ma adesso è esposto ai contraccolpi del caro energia Sannio, 63 milioni dalla filiera Dop Igp Cinque milioni e mezzo dai cibi e 58 milioni dai vini certificati la Campania si conferma Prima regione del Mezzogiorno tra le principali vocazioni economiche del territorio, ma adesso pesa in negativo l’emergenza rintano energia e materie prime Dati asseverati sulle performance della Dop economy italiana e dei comprensori territoriali nel rapporto Ismea Qualivita, con riferimento al computo statistico per il 2020 diffuso in questo inizio 2022. Per il beneventano notizie lusinghiere con un valore delle produzioni, soprattutto vini e in parte cibi Dop Igp, non intaccato dalla crisi pandemica.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Le battaglie dell’industria enologica irpina.
Veniva fissata a 13 gradi la ricchezza alcoolica dei vini rossi destinati all’esportazione. Ad essere penalizzata l’Irpinia La crisi che minacciava l’industria irpina era quanto mai grave Cesare Carpenito L’industria enologica rappresenta, senza dubbio, un fiore all’occhiello della nostra provincia: pochi sanno che una grande svolta, in tal senso, giunse già sul finire del XIX secolo, come è possibile ricostruire a partire da un interessante opuscolo della Camera di Commercio, intitolato “Il decreto ministeriale del 28 Marzo 1888 sulla determinazione del grado alcoolico naturale dei vini e la Camera di Commercio ed Arti di Avellino” ed edito dal Premiato stabilimento Maggi nel 1888. E’ proprio in virtù di tale opuscolo che possiamo ricostruire un’importante pagina della storia dell’industria vitivinicola irpina, in particolare, tramite il resoconto di due riunioni di basilare importanza. Riunione della Camera di commercio ed arti di Avellino del 22 aprile 1888.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Intervista a Luca Bonacini – L’Atlante dei lambruschi, l’enciclopedia del vino «che non se la tira».
L’azienda Due ragazzi sui colli e il vino che rinasce di Helmut Fanoni a pagina 13 Due ragazzi sui Coffi Enrico Verdilio e il suo socio Giulio Scagliarini hanno 50 anni in due. Insieme hanno rilevato una delle aziende storiche della regione La loro avventura a Terre Rosse Vallania di Helmut Falloni acciamo 5o anni /¡ scarsi in due», \\ scherza Enrico Verdilio (1998) insieme al socio Giulio Scagliarini (1996), con il quale ha rilevato una delle aziende vinicole storiche della nostra regione, a Zola Predosa, nel bolognese. Il nome di Vallania, a chi invece di anni ne ha di più e magari anche qualche capello bianco, riaccende nella memoria il ricordo di grandi vini.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Golf e buon vino, tesori di Salso.
La cantina «Il poggio» proprietaria delle 18 buche Golf e buon vino, tesori di Salso. Le colline di Salso come la Franciacorta: nasce l’abbinamento di assoluto prestigio fra il Golf club Salsomaggiore e la cantina «Il poggio», nuova proprietaria delle 18 buche salsesi. La cantina di Cangelasio, confermata anche per il 2021 tra le «top ten» dai commentatori di Tripadvisor e sempre saldamente al primo posto nella classifica di «Cosa fare a Salsomaggiore», sempre del portale Tripadvisor, è una delle new entry di maggiore successo nella classifica del «Gambero rosso», conquistando due calici con il vino che è l’emblema stesso della piccola casa vinicola: «Il poggio».
Fonte, Gazzetta di Parma.
Cancer plan, vino salvo dal bollino nero Ora occhio a Nutriscore.
II vino è uno dei settori regionali dl punta «Una battaglia vinta nel nome del buonsenso e di un approccio equilibrato al tema del consumo di vino, che ha scongiurato il rischio di danni molto gravi a un prodotto che è sinonimo di cultura, tradizione e lavoro della terra e a un comparto economico fatto di tanto lavoro e tante imprese, fondamentale per l’economia regionale e nazionale». Esprimono soddisfazione il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, dopo che il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero, nell’ambito del Cancer Plan, inserendo nell’etichetta avvisi analoghi a quelli di tabacco e sigarette. Emendamenti che hanno visto co-firmatari gli europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gualmini.
Fonte: Nuova Ferrara
Pitt fa causa alla Jolie per la vendita della tenuta vinicola.
Brad Pitt ha fatto causa all’ex moglie Angelina Jolie per aver venduto la sua quota della tenuta Chateau Miraval nel sud della Francia che la ex coppia aveva comprato assieme nel 2008 per 28 milioni di dollari e dove, sei anni dopo, aveva pronunciato il fatidico sì. «Ci eravamo accordati che non avremmo venduto senza il consenso l’uno dell’altra», ha argomentato Pitt denunciando la Jolie alla Superior Court di Los Angeles. L’anno scorso Angelina ha ceduto la sua quota a Tenute del Mondo, l’azienda vinicola controllata del Gruppo Stoli che possiede insieme alla famiglia Frescobaldi vini come Luce, Ornellaia e Masseto e che fa capo all’uomo d’affari russo Russian businessman Yuri Sheller.
Fonte: Nuova Ferrara.
Prodotti Dop e Igp Filiera da 3,3 miliardi.
Saranno le cantine Eu bea del Vulture, Elena Pucci di Barile e Dragone del materano a rappresentare la Basilicata alla manifestazione Vini da terre estreme che si terrà. nella città dei Sassi dal 5 al 7 marzo. L’evento (patrocinato da Confartigianato Imprese Matera, Oprol – olivicoltori lucani, Orto Sociale APS, Associazione. Matera 2019) avrà luogo presso l’Hotel Alvino 1884. «I primi anni – dice Alvaro De Anna, promotore e ideatore dell’iniziativa – abbiamo scelto di fare una rassegna itinerante, poi, per qualche edizione ci siamo fermati a Venezia in una splendida villa e quale città migliore poteva essere abbinata a Venezia se non Matera, che è bellissima?» Da dove nasce l’idea? Cosa sono quelli che voi chiamate “vini eroici”? «Sono quei vini che vengono prodotti in zone impervie e solo un eroe può dedicare energia e cuore alla cura delle vigne posizionate in alta quota o a strapiombo sul mare, su terreni sabbiosi, terrazze, gradoni o isole di difficile accesso.
Fonte: Nuova Ferrara.
Russiola e Fortana I vitigni vanno in Cina.
Vale ben 3,3 miliardi di giuro il ritorno economico delle filiere agroalimentare vitivinicole dei prodotti Dop Igp in Emilia-Romagna. Prima regione italiana nel settore cibo, seconda solo al Veneto nel complesso per valore delle filiere Dop e Igp, l’Emilia-Romagna conta ben 74prodottiDop Igp e 17.272 operatori di settore. Sono questi i dati principali, riferiti al 2020, emersi dal Rapporto Ismea-Qualivita 2021 che descrive la Dop economy italiana, un settore che nel suo complesso vale qualcosa come 16,6 miliardi di euro. Tornando alla nostra realtà regionale il Rapporto indica Parma come prima provincia per impatto economico (1.289 milioni di euro), seguita d a Modena (717 milioni), Reggio Emilia (606 milioni) e Piacenza (254 milioni).
Fonte: Nuova Ferrara.
Fondi per il vino Ci sarà un progetto per il Celanese.
II senatore Gianfranco Rufa con Tonino Borgia Fondi per il vino Ci sarà un progetto per il Cesanese Decreto illustrato da Centinaio Rufa incontra Borgia. Il sottosegretario alle politiche agricole, Gian Marco Centinaio, ha dato notizia dello stanziamento di 25 milioni di euro destinati al comparto del vino contenute nel “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”, su cui è arrivata l’intesa in conferenza Stato-Regioni. Grazie a questo decreto – commenta Centinaio – vengono stanziati a sostegno della filiera vitivinicola 25 milioni di euro per iniziative sul territorio nazionale. Si tratta di fondi che vogliono aiutare la filiera nel post pandemia. Il vino è tra i migliori ambasciatori del made in Italy nel mondo come confermano i risultati straordinari dell’export. Vogliamo sostenere la filiera, non solo fuori ma anche dentro i nostri confini nazionali.
Fonte: Ciociaria Oggi
Intensità e raffinata speziatura Le buone «note» di un rosso.
Le note organolettiche «suonate» dal Violino del millesimo 2017 compongono un’armonica sinfonia tra il merlot ed il cabernet sauvignon vendemmiati ad un mese di distanza (va da sé nell’ordine citato). Antonio Lecchi li tiene separati ad affinare in barriques fino al momento di decidere anno per anno la percentuale del taglio a freddo che precede l’imbottigliamento. Ricordiamo un eccellente 2009 ed ora questo 2017 promette perlomeno di eguagliarlo: ha intensità e complessità, ricchezza di frutto e raffinata speziatura. II Violino 2017 Bergamasca Rosso IGP Tenuta Casa Virginia Via Cascina Violo 1, Villa d’Almè Telefono: 340.2260681 Prezzo 25 euro.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
II made in Piemonte vale 1,3 miliardi – Dalla torna ai salumi I nostri prodotti Dop valgono 1,3 miliardi.
Le storie degli imprenditori. Piemonte quarto in Italia per cibi e vini tipici Dalla toma ai salumi I nostri prodotti Dop valgono 1,3 miliardi A dominare sul fronte del cibo la nocciola con 40 milioni, ma solo il comparto del vino vale un miliardo con 59 qualità Un patrimonio da 1,3 miliardi di euro. E solo per quello che è il valore di produzione. Sono le 82 eccellenze nostrane che portano sull’etichetta il marchio della Denominazione d’Origine Protetta o dell’Indicazione Geografica Protetta. Dop e Igp, appunto, che nell’ultimo Rapporto Ismea “Qualivita 2021” sui comparti agroalimentare e vitivinicolo in Italia rivelano quanto alto sia l’impatto economico di vini, formaggi, ortofrutta e carni fresche: 361 milioni di euro nel piatto e più 1,027 miliardi in calice o nel bicchiere.
Fonte: CronacaQui Torino.
«Festeggiamo la decima vendemmia Doc a Villa della Regina».
«La freisa è un cavallo di razza che bisogna saper domare, proprio per questo dà tante soddisfazioni». Sceglie questa metafora Luca Balbiano, titolare dell’azienda vitivinicola di famiglia, per definire il vitigno coltivato nella vigna di Villa della Regina. «Abbiamo appena festeggiato i 10 anni del marchio Doc. Non è stato semplice ottenerlo perché Torino non è mai stato un Comune produttivo dal punto di vista vitivinicolo, ma è stato possibile perché a Villa della Regina c’era già in origine una vigna» spiega Balbiano, da 15 anni nell’azienda di famiglia fondata dal nonno Melchiorre nel 1941 ad Andezeno. «Le ultime annate sono state molto buone – spiega Balbiano -, la vigna di Villa della Regina è posta in una posizione favorevole, sia per l’esposizione sia per la composizione del terreno. Siamo contenti di riuscire a esprimere la qualità di un vino così, che viene molto apprezzato.
Fonte: CronacaQui Torino.
Dal Barolo a Bordeaux Il Cerequio di Chiarlo debutta sulla “Place”.
È il primo vino piemontese ad essere distribuito nella prestigiosa piattaforma francese vicino alle etichette più blasonate del pianeta Dal Barolo a Bordeaux Il Cerequio di Chiarlo debutta sulla “Place”. Un partenariato commerciale che porterà a un altro livello la distribuzione Risultato frutto del grande impegno per fare arrivare i nostri vini in tutto il mondo. Dal Barolo a Bordeaux, guardando ai mercati mondiali. È un vero itinerario sulla strada dei tannini e dell’internazionalizzazione quello che la cantina Michele Chiarlo di Calamandrana intende tracciare, annunciando il debutto del suo Barolo Cerequio 2018 nella prestigiosa Place de Bordeaux. «Sarà il primo Barolo e il primo vino piemontese ad essere distribuito dalla prestigiosa piattaforma francese — dicono dall’azienda -. Con l’ingresso sul mercato de La Place, il nostro Barolo Cerequio sarà al fianco delle etichette più blasonate al mondo».
Fonte: Stampa Cuneo.
Comuni e Consorzio uniti per il Chianti.
Promuovere il vino e il territorio Firmato il protocollo d’intesa fra 16 amministrazioni e il ‘Colli Fiorentini’. La firma sull’atto sta arrivando, a Montespertoli, a Montelupo, a Certaldo: parliamo dell’esito ufficiale, perché il protocollo è già stato firmato. Di che si tratta? Della promozione e valorizzazione di un territorio che appare eterogeneo ma non lo è: il Chianti Colli Fiorentini. Ovverosia quella striscia di territorio che dalla parte est dell’Empolese (appunto Certaldo, Montespertoli e Montelupo) abbraccia i territori a nord del Classico (Lastra-Scandicci-Impruneta) sino ad est del Classico (Monti del Chianti versante del Valdarno Superiore) per arrivare ad alcune colline della zona di Fiesole. E’ un processo che parte da lontano, almeno 19 anni fa e che tuttavia, andando a guardarlo bene, presentava, nell’ordine: aziende agricole d’eccellenza con vini sublimi, monumenti d’importanza superiore, paesaggi umani e ambienti naturali senza pari.
Fonte: Nazione Empoli.
I vitigni resistenti puntano all’Igt De Bacco: «L’iter è a buon punto».
II riconoscimento sarà quello delle “Coste del Feltrino” È presto invece per le produzioni di Alpago e Valbelluna. Non è in grande spolvero solo il Prosecco, che domani chiederà alle Regioni di poter produrre 213 milioni di bottiglie in più, arrivando al 2024 a quota 756 milioni di confezioni. Lo sono anche i vini di nicchia bellunesi, quelli autoctoni del Feltrino e le varietà resistenti coltivate in Valbelluna e in Alpago. Marco De Bacco, coordinatore del “Consorzio Coste del Feltrino” annuncia che: «Dopo la pausa della pandemia concluderemo l’iter per il riconoscimento della Igt, l’Indicazione geografica tipica, primo passo che ci porterà poi ad una vera e propria Denominazione». La prima Doc bellunese. Oggi la provincia di Belluno è inserita nella “Igt Dolomiti” che gravita sul Trentino e sull’Alto Adige. I produttori del consorzio feltrino sono 16, coltivano 60 ettari: di varietà Pavana, Gata, Turca e Bianchetta. «Sono vini autoctoni, con alle spalle 500 anni di storia», ricorda De Bacco, «sono molto apprezzati e hanno un loro mercato.
Fonte: Corriere delle Alpi
Vigneti feltrini: salgono i prezzi – Boschi svalutati dopo Vaia, e volano i prezzi dei vigneti feltrini.
Valore delle aree boscate in calo dopo Vaia, prezzo dei terreni seminativi stabili, in aumento nelle zone di frutteti e vigneti, interesse per le superfici agricole con strutture produttive nella parte alta della provincia. È questo l’andamento del mercato fondiario post pandemia in provincia, così come fotografato dal report di Confagricoltura sull’indagine Crea. Emerge che i prezzi sono fermi da due anni. Trentin a pagina V Boschi svalutati dopo Vaia, e volano i prezzi dei vigneti feltrini› L’analisi del mercato fondiario Crea fotografa in media valori pre-pandemia «MA C’È TANTO INTERESSE PER MALGHE E PASCOLI DA PARTE DI OPERATORI PROVENIENTI DA ALTRI TERRITORI». Valore delle aree boscate in calo dopo Vaia, prezzo dei terreni seminativi stabili, in aumento nelle zone di frutteti e vigneti, interesse per le superfici agricole con strutture produttive nella parte alta della provincia.
Fonte: Gazzettino Belluno.
Il Fratta premiato tra i grandi vini di tutto il mondo.
II ’17 di Maculan tra i primi 10 delle guide Il Fratta premiato tra i grandi vini di tutto il mondo II “mitico” Parker gli assegna 96 Angela: «È un’annata speciale» •• Il Fratta 2017, vino icona di Maculan è tra i dieci migliori vini rossi d’Italia nel mondo. La classifica, firmata per Gentleman da Cesare Pillon ed Emanuele Elli, incrocia i punteggi delle principali guide italiane con le valutazioni di quattro autorità internazionali: Wine Spectator, Robert Parker – The Wine Advocate, Vinous e James Suckling. Dalla rivista di Robert Parker – The Wine Advocate Monica Lamer valuta il Fratta 201796/100. Punteggi elevati anche da James Suckling (94 punti), Vinous (92), Daniele Cernilli di Doctor Wine gli attribuisce il Faccino e 95 punti e La Guida Oro I Vini di Veronelli 93. Inoltre, Fratta 2017 è valutato con 97 centesimi da Luca Maroni, affermandosi come il Secondo Miglior Vino Rosso d’Italia 2022 dell’Annuario.
Fonte: Giornale di Vicenza.
«Sbancamenti, più dialogo e un vero piano di tutela».
Democratici e Verdi, contro Io scempio del territorio, sollecitano un confronto maggiore tra produttori, proprietari di terreni e amministrazione comunale «Abbiamo ottenuto il riconoscimento Unesco per la bellezza delle nostre colline non per la quantità del vino prodotto. Conegliano città del vino, senza un piano definito per l’agricoltura. La questione è sollevata dal Partito Democratico, che domanda inoltre maggiore collaborazione nella tutela del territorio.
Fonte: Tribuna Treviso.
Oltre 8500 aziende pronte a chiedere di riconoscere glera come Prosecco.
Un affare da 650 milioni di euro. Entro 3 anni, se il mercato del Prosecco Doc continuerà a crescere ai ritmi di oggi, la denominazione presieduta da Stefano Zanette passerà dai 543 milioni e 400 mila bottiglie del 2021 ai 756 milioni e 400 mila dei 2024. Un aumento, dunque, di 213 milioni di confezioni, pari, queste ultime, ad un valore di 650 milioni. Tanto vale la decisione che prenderà il Consorzio Prosecco Doc, martedì prossimo, attraverso il suo cda: di attingere altri 10.800 ettari, di glera a terra, ma da impianti antecedenti i12018. Sono ben 8690 le aziende che potenzialmente possono chiedere il riconoscimento del glera a terra come Prosecco, da oggi al 2024, grazie ai 10.800 ettari che fra 3 anni andranno ad aggiungersi ai 24.450 ettari ora in coltivazione. «Attenzione – mette le mani avanti Giuseppe Facchin, presidente della Cia di Treviso, componente del cda del Consorzio del Doc – l’attingimento a questa ulteriore quota di glera-Prosecco avverrà solo se il mercato lo richiederà».
Fonte: Tribuna Treviso.
Imbottiglia in cantina da Reassi a Carbonara di Rovolon.
Sabato 19 febbraio andremo alla scoperta dei segreti dell’imbottigliamento! L’azienda agricola REASSI di Carbonara di Rovolon è aperta tutto il giorno per rivivere la tradizione di un tempo e vivere l’esperienza dell’imbottigliamento del vino, ascoltando i loro segreti e suggerimenti! Degusta il vino fra le proposte Reassi, scegli il tuo preferito, spinalo dalla botte, imbottiglialo e metti la tua personale etichetta!! Sarà bellissimo, divertente anche per le famiglie e i bambini! E se vorrai rendere questa esperienza ancor più emozionante, mettiti gli scarponi e partecipa all’escursione fra i sentieri di Rovolon! Saremo in compagnia di una guida naturalistica alla scoperta del territorio che accoglie anche i vigneti di Reassi, per capire quali sono le caratteristiche geologiche che rendono speciale questo vino euganeo.
Fonte: PadovaOggi.
Una cantina-igloo a 2.000 metri per invecchiare le 200 migliori bottiglie camune.
Una cantina a 2000 metri di altezza per praticare una viticoltura sostenibile. Un esperimento unico nel suo genere e unico in Italia. Completare l’invecchiamento di 200 tra le migliori bottiglie del territorio della Valle Camonica all’interno di una cantina di ghiaccio costruita per l’occasione, a 2.000 metri di quota, al Corno d’Aola, nella ski area di Ponte di Legno, nel Parco dell’Adamello. Obiettivo: studiare come cambiano le qualità organolettiche del vino e individuare tecniche di viticoltura sostenibile. L’igloo, da utilizzare come originale cantina di affinamento, è stato realizzato dall’artista camuno Ivan Mariotti. Al suo interno, all’inizio dell’inverno, sono state collocate circa 200 bottiglie: la Cantina Bignotti ha depositato i suoi rossi Igt e gli spumanti Supremo e Brut metodo classico, mentre il Consorzio Vini di Valle Camonica, che riunisce al suo interno 12 cantine, ha scelto di partecipare all’esperimento con una trentina di etichette tra rossi, bianchi e passito.
Fonte: Prima la Valcamonica.
Cantina Terre, trionfo per Bosini-Bardone eletti i 12 della lista, ex presidente bocciato.
La lista dell’area dei soci che hanno sfiduciato il precedente cda della Cantina Terre, fa il pieno di voti e stravince le elezioni per il rinnovo dei vertici della coop, conquistando tutti i 12 posti disponibili nel Cda. Fuori l’ex presidente Andrea Giorgi, primo degli esclusi. L’esito è arrivato ieri sera, poco dopo le 22, al termine di una lunghissima assemblea che è durata, tra voto e scrutinio, circa nove ore. Boom di affluenza, che ha superato il 70% (479 soci tra presenti e deleghe su 670 conferitori). A trainare il successo della lista è stata la zona del Casteggiano, visto che i primi tre candidati più votati arrivano da lì: recordman di preferenze è Giulio Romanini, viticoltore di Borgo Priolo, che ha collezionato 352 preferenze, seguito da Enrico Bardone di Casteggio (342) e Daniele Gabetta di Torrazza Coste (338).
Fonte: La Provincia Pavese.
Slow Food Marche, le cantine in esposizione a Bologna.
Slow Food ha presentato ufficialmente Slow Wine, l’evento dedicato al mondo del vino. Fiera internazionale dove protagonista è un certo tipo di vino. Che sia buono, pulito e giusto, cioè che sia sostenibile dal punto di vista ambientale. Produzione che sia motore di crescita economica grazie al rapporto virtuoso instaurato dalla cantina con i propri dipendenti e con le comunità con essa interagisce. All’evento di Bologna sarà presente una nutrita batteria di cantine marchigiane.
Fonte: Prima Pagina Online.
‘Esperienze di Vitae in Umbria’: presentazione a Perugia della Guida ai Vini 2022 dei degustatori AIS.
Evento dell’Associazione Italiana Sommelier aperto al pubblico e su prenotazione. In programma anche i banchi d’assaggio per la degustazione dei vini di 50 cantine. Sarà Perugia, capoluogo di una regione da sempre vocata alla produzione del vino, a far da sfondo alla giornata del prossimo 20 febbraio che accoglierà l’evento “Esperienze di Vitae 2022″, rassegna delle cantine umbre e delle eccellenze enologiche della nostra regione recensite dalla Guida Vitae 2022 ai migliori vini d’Italia. Il taglio del nastro dell’evento, organizzato da AIS (Associazione Italiana Sommelier) Umbria, è previsto per le ore 14 all’interno del Centro Congressi dell’Hotel Giò di Perugia. A seguire, si apriranno i banchi di assaggio per le degustazioni libere delle cantine umbre che hanno aderito alla kermesse.
Fonte: Umbria24.
Vino, via il riferimento al cancro dalle etichette. L’Europa sceglie la linea morbida.
Il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero. “C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro”. E’ questa una delle modifiche alla relazione sul Piano di azione anti-cancro approvate qualche giorno fa dall’Europarlamento. Dal testo è stato cancellato anche il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta, e introdotto l’invito a migliorare l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol.
Fonte: QuiCosenza.it.
Il vino tira l’economia. Nel 2021 export +12,6% per 7,1 miliardi di euro.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly sono soprattutto le bollicine che tirano l’export del vino italiano . Un terzo in più la vendita di vino italiano negli Usa. Quasi raddoppiata l’esportazione del Prosecco (+43%) che si avvicina a quella dello champagne che cresce di oltre il 50%. Anche in Cina, consumatrice di rossi, l’incidenza degli spumanti è quasi raddoppiata, con il Prosecco a +117% e con un export degli spumanti italiani in crescita del 33%. Il vino italiano vola anche in Canada (+23%), Svizzera (+11%) e Giappone (+5%).
Fonte: L’Adige di Verona.
Napoli Food&Culture festival: musica, degustazioni e attività per bambini.
Sabato 19 febbraio a partire dalle ore 10.00 speciale appuntamento per tutti, grandi e piccini, al Mercato Coperto Campagna Amica Fuorigrotta dove, con gli eventi del progetto Napoli Food&Culture festival si celebra la contaminazione della musica e del cibo. In programma perfomance sonore, degustazioni e animazioni per i bambini.
Sarà possibile pranzare al Mercato scegliendo tra le varie offerte proposte, partecipare a degustazioni di prodotti tipici locali a km zero e gustare il cuoppo fritto di pesce a miglio zero. Il progetto è realizzato da Coldiretti Napoli con il finanziamento di Camera di Commercio di Napoli e con la collaborazione di Casartigiani Napoli Campania Incoming e Itinerari Alchemici Napoli
Fonte: Napoli Today.
Le degustazioni a Los Angeles con i vini Doc.
Tutto esaurito per le degustazioni che hanno visto protagonisti, a Los Angeles, i vini dell’Oltrepo Pavese, grazie alla collaborazione tra Consorzio e Gambero Rosso. «Il mercato americano è pronto ad aprirsi ai nostri grandi vini» commenta il direttore del Consorzio, Carlo Veronese, che ha guidato le degustazioni con Marco Sabellico e Giuseppe Carrus, curatori della guida vini del Gambero.
Fonte: La Provincia Pavese.
Vino: Parlamento UE salva 10mila anni di storia e patrimonio da 12 mld di fatturato.
Il Parlamento Europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino. È quanto afferma Coldiretti nel ringraziare, per il lavoro di squadra, i parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone secondo l’analisi della Coldiretti. Si salva così il patrimonio vitivinicolo della provincia alessandrina, messo a dura prova dalla pandemia con il blocco dell’export, che vanta 12 Doc e 7 Docg, con 10.544 ettari di superficie vitata per una produzione di circa 850.000 quintali e 591.633 ettolitri prodotti, mentre la produzione di uva da tavola è di circa 950 quintali. A livello piemontese conta 14 mila imprese, 43 mila ettari di superficie vitata e vanta 42 Doc e 17 Docg.
Fonte: Settimanale LAncora.
Come scegliere il vino da portare a cena e fare un figurone spendendo poco anche al supermercato.
Del vino ci sono i sommelier, gli esperti e più in generale gli amanti che lo bevono senza chiedersi troppi perché. Capita, però, che siamo invitati a una cena con delle persone che di vino poi ne capiscono davvero. Di conseguenza, noi vorremmo cercare di fare bella figura e superare la nostra conoscenza di base che ci vede limitati a sapere che il rosso sta bene con la carne e il bianco con il pesce. Certo, noi di ProiezionidiBorsa abbiamo già sfatato questo mito, ma come si sa queste credenze sono dure a morire. Ad ogni modo oggi vorremmo proporre al Lettore alcune caratteristiche che ci consentono di comprare un vino che ci farà fare davvero un’ottima impressione agli altri invitati spendendo poco. Ecco, dunque, come scegliere il vino da portare a cena e fare un figurone anche se non siamo dei grandi esperti.
Fonte: Proiezioni di Borsa.
In un mondo sempre più vecchio, la sfida del vino è quella di conquistare i giovani.
Wine Intelligence: la pandemia fa crollare i consumi enoici tra gli under 34. Ma chi sceglie Bacco spende di più e beve sempre meglio. Le previsioni sul futuro demografico in Italia di Istat raccontano di un Paese in cui nel 2050 vivranno appena 54,1 milioni di persone (dai 59,6 milioni del 2020), con un rapporto tra giovani e anziani di 1 a 3, che si traduce in una percentuale di popolazione in età lavorativa che scenderà dal 63,8% al 53,3% del totale.
Fonte: WineNews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.