News Vitivinicole e tenute agricole di domenica 24 aprile 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 24 aprile 2022!

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Vinitaly 2022: bilancio positivo per la Puglia.
In collaborazione con la Regione Puglia Vinitaly 2022: bilancio positivo per la Puglia Ufficio perle Relazioni con il Pubblico salento in tasca. Una quattro giorni sorprendente per il settore vitivinicolo pugliese in occasione della 54a edizione del Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati di Verona. Al Padiglione 11 della fiera veronese, la Puglia, con le sue 110 imprese vitivinicole, ha accolto ogni giorno migliaia di visitatori tra gli stand, negli spazi dedicati all’enoteca di Puglia e ai cooking show -allestiti per l’occasione con il supporto della Regione Puglia- come anche nella sala incontri che ha ospitato conferenze e approfondimenti tematici tenuti, tra gli altri, da associazioni regionali di www.regione.puglia.it promozione, consorzi di tutela del vino e associazioni di categoria agricole.

Fonte: Salento in tasca.

Morto a 65 anni Franco Allegrini enologo simbolo della Valpolicella.
Allegrini, vignaiolo simbolo della Valpolicella Classica, è scomparso ieri all’età di 65 anni. Enologo, Allegrini nel 1963 aveva raccolto l’eredità del padre Giovanni, tra i primi a credere nell’Amarone, iniziando ad occuparsi della conduzione enologica dell’azienda con il fratello Walter. Allegrini ha introdotto importanti innovazioni nei vigneti come la sperimentazione a tutto campo dell’uva Corvina, la varietà più significativa della Valpolicella, resa in purezza ne La Poja, vino «culto» dell’azienda. La sua eredità sarà portata avanti dai figli Francesco, Giovanni e Matteo.

Fonte: Corriere della Sera.

Intervista a Dario Brunori – Cantautore e contadino.
Si sente un uomo di montagna. Sempre in tensione fra città caotiche e paeselli incastonati nel Nord della Calabria. Dario Brunori in arte Brunori Sas (nome preso in prestito dalla ditta paterna di materiale da costruzioni), 45 anni, cantautore con una laurea in Economia a Siena, neo papà di Fiammetta, sei mesi, produttore di dischi altrui ma anche di vino, un tour in partenza il 4 maggio da Ancona con date già sold out è, come molti, un emigrante di ritorno. «Fino ai 18 anni ho abitato in borghi di poche centinaia di anime in provincia di Cosenza, poi sono partito. Adesso sono tornato e vivo a San Fili, dove il silenzio e la mancanza di competizione non prevedono distrazioni», esordisce. Come vede oggi la sua terra? «I problemi sono quelli di sempre: clientelismo, criminalità organizzata, mancanza di proiezione verso la costruzione di qualcosa, speranze disattese. Siamo una zona avvezza ai terremoti e pensiamo sempre che, prima o poi, tutto crollerà. Al tempo stesso, i calabresi conservano uno sguardo antico e una dignità unici.

Fonte: Espresso.

Il triplete del Cerro Nobile, Brunello e Sagrantino.
Unipol, colosso bolognese delle assicurazioni, crede nel business delle aziende vinicole. Ne gestisce quattro fra Umbria e Toscana. Ha appena investito 10 milioni II triplete del Cerro Nobile, Brunello e Sagrantino A volte si può diventare vignaioli per caso. Poi arriva la passione. È la storia del gruppo Unipol, colosso nel settore assicurativo con interessi anche nell’area alberghiera e nelle banche, fra i primi dieci in Europa con quasi 12miila dipendenti. Così il vino d’autore diventa un settore d’eccellenza e di sviluppo del Gruppo Unipol, entrato in questo business (in crescita visto il successo post pandemia di Vinitaly) quasi senza volerlo. Quando il gruppo bolognese delle assicurazioni ha acquisito Fondiaria ha preso in dote anche il pacchetto di Sai-Agricola, società composta da cinque tenute fra Umbria e Toscana vocate soprattutto alla produzione di vino e in parte minore di olio. Unipol a questo punto ha deciso di investire e di rilanciare il nuovo asset guidandolo verso una vocazione di sostenibilità ambientale e prodotti biologici. Un passo necessario per crescere.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Cantine Montresor celebra i 130 anni di vita.
La Cantina Giacomo Montresor, nata nel 1892 sotto il regno di Umberto I, festeggia i 130 anni. L’azienda della Valpolicella li celebra con l’Amarone Docg Riserva 2012.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Cerasuolo e Frappato i sapori di Sicilia all’ombra del vulcano.
L’altra Donnafugata, quella che non ti aspetti. Non lo Zibibbo e i grandi vini dolci di Pantelleria (con in testa l’intramontabile passito Ben Ryé); non la gamma di bottiglie iconiche che dalla Sicilia Occidentale (tra Marsala e Contessa Entellina) hanno fatto la storia del rinascimento del vino isolano (i rossi Mille e una notte, Tancredi, il bianco Chiarandà). Ma i nuovi territori dove la cantina (meglio: il gruppo) della famiglia Rallo si è insediata recentemente, avamposti del vino siciliano di qualità per intercettare i nuovi mood degli enoappassionati. Quindi l’Etna, terra promessa dei vini del vulcano, che ha segnato una svolta in alto, un upgrade, per tutta l’immagine della produzione isolana. Vigne ad alberello, terrazzamenti fino a 1000 metri, Antonio e José Rallo si sono insediati a Randazzo, con 35 ettari di vigna sul versante nord il più asciutto, forti escursioni termiche, impianti vecchi (alcuni oltre i 70 anni), forti escursioni termiche tra giorno e notte per concentrare aromi e freschezza.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

I piccoli vignaioli sono i veri custodi delle tradizioni.
Il 14 maggio in tutta Italia sarà il Sabato del Vignaiolo, la giornata pensata dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti per raccontare al pubblico e agli appassionati le realtà territoriali dei 1400 soci Fivi. Saranno 18 gli appuntamenti organizzati da nord a sud in varie località della Penisola, dalle altrettante delegazioni locali: Nord Piemonte, Franciacorta, Trentino, Treviso, Colli Berici e Euganei, Friuli Venezia Giulia, Alessandria, Oltrepò Pavese, Modena – Reggio Emilia, Romagna, Piacenza, Chianti Classico – San Gimignano, Marche, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia Orientale e Puglia. Tutti gli eventi saranno strutturati in modo diverso, a libera interpretazione delle delegazioni, con lo scopo di creare un’atmosfera di festa e convivialità.

Fonte: Libero Quotidiano.

Il vino nel piatto svela il territorio.
Sempre più cantine Frescobaldi e Antinori: si dotano di ristorante “Da noi i visitatori Ceretto: dal calice è si sentono a casa, sono partita una rivoluzione accolti come amici”. Il scoprire i sapori della campagna, sperimentare abbinamenti, accogliere clienti e wine lover. In una parola, celebrare il vino nel luogo che più si confonda alla sua natura conviviale: la tavola. E il piatto. Sono le stesse cantine a dotarsi, sempre di più, di ristoranti dove degustare, confrontarsi, proporre e lasciarsi sedurre. Una tavola che a un solo sguardo richiami il mondo delle etichette. E allora ecco, in sale country-chic, aprirsi grandi finestre con viste mozzafiato su vigneti e campi di papaveri da far invidia a un quadro di Monet; sulle pareti apparire scaffalature in legno cariche di bottiglie; botti diventare tavoli; pane e grissini spuntare da cassette di legno, e tappi di sughero trasformarsi in adagia-posate o poggia-bicchieri. Un mondo magico, di metamorfosi ed emozioni.

Fonte, Specchio.

L’allarme delle imprese produttrici di vino: mancano bottiglie.
Nel comparto vetro in Italia sono attive 14 aziende con 39 stabilimenti e 7.800 addetti. 2,4 mld il giro d’affari del comparto del vetro. In totale vengono prodotte 5 milioni di tonnellate. Le industrie vitivinicole italiane lanciano l’allarme: scarseggiano le bottiglie di vetro, il cui prezzo è in aumento. Il 2022 non sarà un anno facile per gli approvvigionamenti di materia prima in generale, per industria vitivinicola. 11 grido d’allarme arriva dalle più importanti associazioni di settore come Federvini, Unione italiana vini e Alleanza cooperative, che hanno ribadito – anche al recente Vinitaly – il rischio di una situazione che vede i rincari dell’energia unirsi a una crisi logistica, con conseguenze negative sulla competitività del settore. Tra i principali imputati c’è proprio l’industria del vetro, una voce economica non indifferente per il comparto, che ha dovuto ricorrere a maggiori importazioni (anche da Russia e Ucraina) per rispondere alla forte richiesta di bottiglie di vino, il cui mercato è progressivamente cresciuto tra 2016 e 2021, a parte la brusca frenata del 2020. Ora con la guerra in Ucraina l’aumento dei costi dell’energia (soprattutto quella del gas necessario per far funzionare i forni) si è tradotto in un ritocco al rialzo dei listini. Col 45% delle quote a volume, il settore vitivinicolo è a tutti gli effetti tra i principali vettori del segmento industriale del vetro cavo, che vanta una produzione di oltre 5 milioni di tonnellate, in continua e costante crescita dai 4 milioni del 2016, per un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro.

Fonte, Verita’&Affari.

Vindome. A Bordeaux con la app per investire nel vino.
Vindome, la prima app dedicata all’investimento in vini pregiati, torna a Bordeaux per La semaine des Primeurs 2021 fino al 28 aprile. Un’edizione per la quale Vindome ha introdotto nuove funzionalità e tante novità per i suoi clienti che non solo avranno un canale di accesso esclusivo e immediato all’acquisto dei vini ma potranno da subito monitorare l’andamento dei loro hwestimenti grazie alla nuova funzionalità Portfolio Performance e accedere facilmente a dati e informazioni utili per scegliere le migliori etichette in totale autonomia. Vindome la prima app di wine investments a rendere disponibili al netto dl dazi e Ivi, i vini giudicati durante l’evento bordolese.

Fonte, Verita’&Affari.

Rete consorzi vino punta sulla green economy.
Federdoc entra nella fondazione Symbola puntando sulla certificazione sostenibilità ambientale Rete consorzi vino punta sulla green economy La rete dei Consorzi tutela vini italiani entra nella Fondazione Symbola, consesso che si occupa di economia sostenibile e innovazione. Uno scenario di cooperazione operativa molto importante per i territori italiani e in particolare per quello sannita che esprime una forte vocazione enologica. L’interazione tra rete economia sostenibile e Federdoc, rete dei Consorzi vino apre nuovi scenari in terimini di sostenibilità e sua certificazione. “L’adesione di Federdoc alla nostra Fondazione è — la riflessione di Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola — fondata sulla condivisione di quei valori che sono nel dna di Symbola: qualità, innovazione, bellezza, sostenibilità, legami col territorio e le comunità. Il vino è un formidabile ambasciatore di questa Italia nel mondo.

Fonte, Il Sannio Quotidiano.

Tramonto Divino riparte in Darsena.
Primo appuntamento a Cervia per “Tramonto divino”, in programma il 22 luglio fra la torre San Michele e la Darsena del sale. Il road show gourmet dell’Emilia Romagna del gusto riguarda sette appuntamenti estivi, fra la riviera e le città d’arte. All’opera sommelier e chef stellati, per il celebre binomio fra vino e cibo come `valore assoluto”. Esperienza a 360 gradi, con il locata nell’area prescelta. A Tameglio dei cibi e dei vini regio- vola o in piedi, si partecipa agli anali, e una arena del gusto col- assaggi dei prodotti certificati.

Fonte, Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Aree Doc a Palazzolo la bandiera del vino.
Vini di qualità, capaci di dare emozioni e di raccontare il territorio in cui vengono prodotti. Sono quelli di Palazzolo dello Stella, entrata a far parte dell’associazione nazionale Città del vino, prestigiosa élite che conta 470 soci in Italia e 30 in Fvg. Ma si tratta di una ricetta valida per tutte le aree della nostra regione, ha osservato ieri alla Casa del Marinaretto il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, a conclusione della festosa cerimonia di consegna della bandiera dell’associazione al Comune di Palazzolo. «Un tempo nel vino il criterio era la quantità – ha ricordato il presidente -, poi c’è stata una lunga e costante evoluzione qualitativa. Oggi siamo in una terza fase, ancora in transizione, quella dell’emozione».

Fonte, Gazzettino Friuli.

Top vini 2022: ecco il vademecum per scegliere tra le eccellenze.
Come orientarsi e scegliere tra tanti vini prodotti da eccellenti aziende vitivinicole grandi e piccole del Friuli Venezia Giulia? La risposta oggi è la guida “Top vini Friuli Venezia Giulia 2022”. Giunta alla seconda edizione, racchiude la valutazione di oltre 200 vini degustati da una commissione di assaggio costituita da 78 esperti tra enologi, enotecnici e periti agrarie agronomi, capitanata dal presidente Nicola Biasi e coordinata da Paolo Valdesolo. Il primo classe ’81, ha ottenuto il titolo di miglior giovane enologo d’Italia nel 2020 ed è stato “cult oenologist” per il Merano Wine Festival nel 2021, il secondo esperto e notissimo enologo di lungo corso e con una forte visione per il futuro del settore. La guida è stata presentata a Vinitaly e sarà presentata ufficialmente in regione venerdì 29 alle 18 a villa Nachini Cabassi a Corno di Rosazzo. In quell’occasione saranno consegnati anche gli attestati di merito per i vini che hanno ottenuto dalla commissione di degustazione le tre “T”‘ con un punteggio tra i 90 e i 100.

Fonte, Messaggero Veneto Udine.

Palazzolo fra le Città del vino «Un volano per il territorio».
Sul comune di Palazzolo dello Stella, da ieri sventola la bandiera che la qualifica come “Città del vino”, esattamente la 29esima del Fvg e la 470esima in Italia. Un attestato che è stato consegnato durante cerimonia tenutasi alla Casa del Marinaretto, alla presenza di tutti i sindaci del territorio, del presidente del consiglio regionale Pier Mauro Zanin e del consigliere regionale Mauro Bordin, oltre che a numerosi viticoltori e i vertici delle “Città del vino” del Fvg. Quello che è emerso durante la cerimonia è che oggi il vino non è più solo un prodotto dell’agricoltura, ma qualcosa di emozionale che l’imprenditore del settore trasmette alla sua clientela, una emozione che racconta la storia e la cultura di un territorio. Come ha ribadito il presidente Zanin, «Quanto accaduto e sta accadendo in questi due anni, ci ha fatto riscoprire la prossimità, dopo anni in cui la globalizzazione ci aveva coinvolti. Il vino può essere quel transfert per trasmettere emozioni.

Fonte, Messaggero Veneto Udine.

Il dolcetto di Erika e Giuseppe Fruttato dall’impronta speziata.
L’etichetta Il dolcetto di Erika e Giuseppe Fruttato dall’impronta speziata Sul «bric», la sommità del colle per i piemontesi, la vigna di dolcetto era già presente ma le uve venivano conferite alla locale cantina sociale fino a quando una coppia di giovani bergamaschi, Erika Delli Santi da Treviglio e Giuseppe Rayera da Almenno San Bartolomeo, hanno deciso di trasferirsi in quel di Ovada per dare corpo al loro progetto di produrre vino biologico. Vino simbolo l’Ovada Docg, appunto da uve dolcetto: l’annata 2020 ha dato un carico fruttato notevole ma ancor di più si distingue per una forte impronta speziata (pepe in particolare).

Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.

Tornano il Giro e la Fiera del Cristo A Nizza è primavera.
Oggi doppio evento nella città del Campanon Tornano il Giro e la Fiera del Cristo A Nizza è primavera. Una domenica caratterizzata da un doppio appuntamento a Nizza Monferrato per festeggiare la primavera: è il giorno della grande fiera del Santo Cristo e del Giro del Nizza. La storica Fiera è in piazza Garibaldi. Come da tradizione ci sarà l’esposizione dei macchinari e delle attrezzature per l’agricoltura, l’enologia, il giardinaggio e un’ampia sezione dedicata alle autovetture. Sono presenti concessionari e aziende costruttrici provenienti da tutto il Piemonte. Il mercato invece occuperà le vie del centro storico. Saranno circa 120 le bancarelle di vario genere.

Fonte, Stampa Asti.

Vinum, primo weekend “Le Langhe ripartono da questa maxi-enoteca”.
Ieri Alba ha inaugurato la kermesse dopo due anni di stop Vinum, primo weekend “Le Langhe ripartono da questa maxi-enoteca”. Un grande vino è soprattutto frutto di una paziente attesa. E questo abbiamo fatto negli ultimi due anni, insieme con la Città di Alba e Piemonte Land of Wine, che ringrazio per il supporto. Ne abbiamo approfittato per affinare la manifestazione aspettando il ritorno della più grande enoteca a cielo aperto d’Italia». Nelle parole della presidente dell’Ente Fiera Alba, Liliana Allena, c’è tutto lo spirito della 44’ edizione di Vinum, la Fiera nazionale dei vini del Piemonte inaugurata ieri mattina, che andrà avanti nei weekend fino all’8 maggio. «Una ripartenza di speranza e ottimismo verso il futuro e verso la Global Conference on Wine Tourism di settembre» hanno ricordato il sindaco di Alba Carlo Bo e l’assessore Emanuele Bolla, in una sala Fenoglio in cui regnava un dima di entusiasmo e di grandi aspettative.

Fonte, Stampa Cuneo.

Vinitaly, doppio riconoscimento per l’azienda “Baia del Sole”.
Carrara, premiati a Verona i vini apuani “Prima brezza” e “Giulio 56” Vinitaly, doppio riconoscimento per l’azienda “Baia del Sole”. Bottiglie apuane protagoniste a Vinitaly. A Verona per l’azienda ‘Baia del Sole’ della famiglia Federici sono arrivati due importanti attestati con tanto di premiazione durante la manifestazione. Riflettori puntati su due vini dell’azienda apuana: il ‘Prima Brezza’ , rosato ed il ‘Giulio 56’ spumante metodo classico. Per il primo è arrivato il premio come miglior Vino rosato d’Italia Vinitaly 2022 ed attestato anche per il Giulio 56 come vino metodo classico secondo la selezione enologica di Verona Fiere ‘SStarWines e Wine without walls’. Due riconoscimenti arrivati dopo l’esame di circa 70 esperti che hanno esaminato oltre 2300 referenze iscritte.

Fonte, Nazione Massa Carrara.

Sticciano riparte con gli europei inattesa dei turisti dagli Stati Uniti.
La tenuta ha molte prenotazioni e offre 5 posti di lavoro L’accoglienza nel segno del vino e delle nuove etichette. Molti italiani, confermati gli europei, settimane di attesa per gli americani. È questa la fotografia che emerge dai primi dati delle prenotazioni turistiche che arrivano dalla tenuta di S ticciano, nel cuore della Valdelsa, fra le campagne di Certaldo. La tenuta, di proprietà del magnate di Singapore Ching Chiat Kwong, è pronta per affrontare questo 2022 all’insegna di due punti fondamentali: l’accoglienza e i servizi, accompagnati al vino. Dopo che la proprietà si è insediata nel 2020, dopo aver acquistato tale tenuta da una famiglia pratese, è pronta in questo delicato anno di ripartenza a consolidare la sua presenza a Certaldo, con la forte volontà di legarsi al territorio, grazie ad iniziative ed eventi che vanno a guardare proprio il borgo alto del paese di Boccaccio. Una riqualificazione per la storica tenuta di Sticciano che ha visto una proprietà straniera investire milioni di euro per ristrutturare e valorizzare tale luogo che tra l’altro si trova di fronte ad un’altra eccellenza del territorio locale, costruito all’insegna della sostenibilità zero, come il ‘Paluffo’, dove la proprietà è stata precursore delle colonnine elettriche perle autovetture Tesla.

Fonte, Tirreno Prato-Empoli.

Addio a Franco Allegrini Innovatore dell’Amarone.
Enologo dell’azienda di famiglia aveva 65 anni, È morto ieri nella sua casa a Fumane Addio a Franco Allegrini Innovatore dell’Amarone Ventenne, raccolse l’eredità della cantina dal padre Giovanni con il fratello Walter, scomparso nel 2003, e con la sorella Marilisa. Un innovatore, profondamente innamorato della sua terra, capace di interpretare al meglio la viticoltura odierna senza tralasciare il lascito e valore della tradizione. Un visionario con le radici salde a terra. Era come le sue vigne, Franco Allegrini, enologo dell’azienda di famiglia e simbolo della Valpolicella Classica, morto ieri a 65 anni. Era malato da tempo, ma la sua scomparsa è avvenuta all’improvviso all’alba, nella casa di Fumane. Fratello di Marilisa e di Walter, scomparso prematuramente nel 2003 di cui ha raccolto il testimone la figlia Silvia, Franco lascia la moglie Marilena e i figli Francesco, Giovanni e Matteo, la sorella, le nipoti. Ma lo piangono anche i collaboratori dell’azienda e quanti lo hanno apprezzato come professionista e come uomo.

Fonte, Arena.

Franco Allegrini, grande visionario dell’Amarone Valpolicella in lutto.
Scomparso a 65 anni: «Era un innovatore» VERONA «Un uomo della Valpolicella Classica e del suo vigneto». Così Sandro Boscaini, «Mr Amarone», ricorda Franco Allegrini, mancato ieri mattina a 65 anni stroncato da un male inesorabile. Verona e il mondo del vino piangono la scomparsa di uno di quegli uomini che con visione e intuizione hanno reso grande la Valpolicella. Enologo, nell’azienda di famiglia fondata nel 1854 a Fumane Franco Allegrini era entrato giovanissimo raccogliendo il testimone dal padre Giovanni. Lui e il fratello Walter, scomparso nove anni fa, in vigneto in cantina, la sorella Marilisa, nominata nel 2,020 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere del Lavoro, ad occuparsi della parte commerciale. Una triade che ha reso l’etichetta Allegrini un’eccellenza veronese nel mondo. Il grande merito di Franco Allegrini è stato aver capito il cambio dei tempi; fu la sua intuizione a portarlo a compiere la svolta in vigneto che si sarebbe tradotta in successo, fedele a un principio: la qualità prima di tutto, sempre e comunque.

Fonte, Corriere di Verona.

Amarone, addio a Franco Allegrini.
È scomparso Franco Allegrini, vignaiolo simbolo della Valpolicella Classica, enologo dell’azienda omonima, al quale si devono capolavori come la “Poja”. Nel 1983, in giovane età, Franco Allegrini ha raccolto l’eredità del padre Giovanni, iniziando ad occuparsi in prima persona della conduzione enologica dell’azienda. Con il fratello Walter aveva introdotto importanti innovazioni nei vigneti, come la sperimentazione a tutto campo dell’uva Corvina, la varietà più significativa della Valpolicella, resa in purezza ne La Poja, vino «culto» dell’azienda. Le sue brillanti intuizioni in ambito viticolo ed enologico hanno portato Allegrini e l’intero territorio verso un percorso innovativo condiviso con un gruppo di amici produttori che si è concretizzato con la costruzione del Centro di Appassimento «Terre di Fumane».

Fonte, Gazzettino.

Vini naturali e indipendenti a Calvisano: 5 cantine imperdibili.
Vino In-dipendente è la manifestazione che celebra a Calvisano i vini naturali e indipendenti di oltre 40 produttori italiani: tutte le info. Appuntamento imperdibile con i vini artigianali, naturali e indipendenti. Domenica 24 aprile, a Calvisano (BS), si tiene la fiera mercato dei vini artigianali Vino in-dipendente. Più di 40 vignaioli (oltre a 4 artigiani del cibo, con salumi, formaggi, mostarde, cioccolato e caffè) orientati a difendere l’integrità del proprio territorio attraverso una forte etica ambientale. I vini indipendenti prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, e soprattutto l’assenza di additivi chimici. Come spiega il sito web dedicato all’evento, “produrre vino naturale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando l’utilizzo di chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina, conservando l’unicità del vino dall’omologazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nelle aziende vitivinicole”.

Fonte, Scatti di Gusto.

Marmo si “autosospende” da AstiOltre per la vicenda Cantina Sociale di Canelli.
Marmo si “autosospende” da AstiOltre per la vicenda che lo vede coinvolto nell’enopolio e lascia ai social il suo commento. “E’ una questione di correttezza” dice sentito telefonicamente. a notizia, stringata, è arrivata via social: Roberto Marmo si autosospende da ”ogni partecipazione,a malincuore, ad attività pubblica”. Lo si legge sulla pagina fb di AstiOltre, la formazione politica che l’ex primo cittadino di Canelli aveva scelto e che appoggia il candidato sindaco Crivelli. Motivazione? Scrive Marmo: «In attesa di definizione della oramai nota mia “vicenda”personale». Per il resto il più classico dei «“no comment”: la giustizia faccia il suo corso». La “vicenda personale” è legata alla Cantina Sociale di Canelli e alla chiusura della cooperativa. Come scrisse a febbraio del 2014 il nostro giornale «triste epilogo per la Cantina Sociale di Canelli. I duecento soci dell’enopolio si sono visti recapitare a casa una lettera, nella quale veniva comunicato che i due liquidatori della cantina (i commercialisti Renato Berzano e Marcello Sterpore di Asti) avevano portato i registri e la documentazione in tribunale>.

Fonte, La Nuova Provincia.

Enogastromia e turismo Piccole cantine in vetrina.
Sono 150 i produttori che partecipano a ’Only Wine’ a Città di Castello. Nei giardini di Palazzo Vitelli c’è spazio anche per le eccellenze francesi. Il vino e i giovani imprenditori in una grande manifestazione abbinata alle bellezze del territorio. Enogastronomia e turismo, eccellenze e imprenditorialità si uniscono nell’edizione 2022 di Only Wine, il salone dei giovani produttori e delle piccole cantine che hanno voglia di ritornare a farsi conoscere al pubblico. Il giardino di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio è quasi pronto per ospitare le oltre 150 cantine che hanno deciso di partecipare dal 30 aprile al 2 maggio al salone tifernate. Proprio le giovani cantine saranno le protagoniste indiscusse, con le loro etichette, le loro storie, le scommesse e le sperimentazioni in vigna e in cantina. Tra le grandi novità, un’area speciale dedicata al vino più celebrato al mondo: lo Champagne! E ancora … sarà allestita un’area con produttori di vini da “merenda”, curata dal divulgatore enoico Francesco Saverio Russo.

Fonte, Lanazione.it.

7 famose cantine e vigneti | Riassunto architettonico.
Per molti amanti del vino, l’idea di mollare tutto e aprire la propria azienda vinicola è romantica e allettante. Chi non vorrebbe passeggiare tra i pittoreschi vigneti e sorseggiare uva tutto il giorno? Alcune celebrità – tra cui Sting e Tamera Mowry-Housley – hanno iniziato ad adottare questo stile di vita, acquistando proprietà dove possono produrre, vendere e condividere vino con i propri cari e il pubblico in generale. Dalla Toscana, in Italia, alla contea di Sonoma, in California, scopri un’azienda vinicola di proprietà di celebrità in una destinazione panoramica per quasi ogni tipo di viaggiatore (e bevitore). Avanti, leggi di più sulle migliori cantine di celebrità per la tua lista di tour.

Fonte, SDI Online.

Vini artigianali e biologici: 43 piccole cantine si mettono in mostra.
Domenica 24 aprile dalle 10.30 alle 20 nel centro polivalente di Calvisano torna, dopo due anni di stop causa Covid, la manifestazione Vino-in-dipendente. Comprando il bicchiere all’ingresso (12 euro) sarà possibile assaggiare il «nettare» di 43 artigiani del vino provenienti da diverse regioni d’Italia, accomunati da «una forte etica ambientale, che li porta a bandire il più possibile la chimica sia nei vigneti che in cantina, ed a difendere l’integrità del loro territorio» spiega l’organizzatore, il sommelier Stefano Belli. Vini prodotti non solo rispettando i dogmi del biologico (solo un po’ di zolfo e rame sulle piante) ma riducendo al minimo anche i conservanti in bottiglia: «Nei vini indipendenti che portiamo in mostra ci sono dai 20 ad un massimo di 40 milligrammi al litro di solfiti, meno della metà dei vini commerciali; e le fermentazioni avvengono con lieviti spontanei ed indigeni» chiude Belli. Bere bene significa rispettare se stessi e la natura. E il primo passo deve arrivare dai produttori.

Fonte, Corriere Brescia – Corriere della Sera.

Nasce una nuova cantina biologia nel Collio e cerca collaborazioni.
Vi sono luoghi che colpiscono per la sola bellezza ed altri che oltre alla bellezza si insinuano nella memoria per l’esperienza che riescono a trasmettere. Uno di questi è Ronchi Rò. Ronchi Rò è una tenuta-agriturismo immersa nel verde, tra le ondulate colline del Collio e i suoi boschi lussureggianti, una terra di confine affascinante e fiabesca, famosa per i suoi straordinari vini che, attraverso i vigneti, dipingono una geografia antica e unica al mondo. L’agriturismo, un casolare in pietra completamente ristrutturato, si sviluppa in questo angolo al confine con la Slovenia, a Dolegna del Collio, a un’ora da Trieste e pochi minuti da Cividale del Friuli. La struttura offre un delizioso ristorante fine dining e 5 camere, circondate da 2 ettari di vigneto a 150 metri slm e tanta, tanta natura. Ronchi Rò è sia punto di partenza che di arrivo per innumerevoli esplorazioni, attraverso una terra di confine dove mare, colline e montagne si fondono all’interno di un unico sguardo.

Fonte, Friuli Oggi.

Santa Margherita Gruppo vinicolo esce dal biennio della pandemia con risultati record.
Il fatturato del passato esercizio si è attestato infatti a 220,4 milioni di Euro, con una crescita del 28,3% sul precedente anno fiscale; ma il dato più rilevante è l’incremento sul 2019 (ovvero ai valori pre-pandemia): +16,3 per cento. Santa Margherita Gruppo Vinicolo esce dal biennio della pandemia con risultati record, i migliori della sua storia, frutto di un ciclo di investimenti avviato ancora nel 2005 e da allora mai interrotto: oltre 350 milioni di Euro che hanno rivoluzionato il volto e le prospettive del polo vitivinicolo di Fossalta di Portogruaro (VE) fondato nel 1935 dal conte Gaetano Marzotto e oggi arrivato alla quarta generazione. Il fatturato del passato esercizio si è attestato infatti a 220,4 milioni di Euro, con una crescita del 28,3% sul precedente anno fiscale; ma il dato più rilevante è l’incremento sul 2019 (ovvero ai valori pre-pandemia): +16,3%.

Fonte, Nordest Economia.

Col caro energia anche il vetro delle bottiglie di vino costa di più.
Allarme delle industrie vitivinicole italiane, che stanno toccando con mano gli effetti dell’aumento dei costi dell’energia, soprattutto quelli del gas per far funzionare i forni. Allarme vetro per le industrie vitivinicole italiane. Forniture a rischio e prezzi in crescita. Pesano la crisi globale e l’aumento dei costi energetici, nonché una eccessiva dipendenza di prodotto finito dall’estero: il 2022 non sarà un anno facile per gli approvvigionamenti di materia prima per l’intera industria vitivinicola che la richiede in maniera massiccia. L’Sos arriva dalle più importanti associazioni di settore come Federvini, Unione italiana vini e Alleanza cooperative, che hanno ribadito – anche al recente Vinitaly – il rischio di una situazione che vede i rincari dell’energia unirsi a una crisi logistica, ciò che potrebbe riverberarsi negativamente sulla competitività del settore. Col 45% delle quote a volume, il settore vitivinicolo è a tutti gli effetti tra i principali vettori del segmento industriale del vetro cavo, che vanta una produzione di oltre 5 milioni di tonnellate – in continua e costante crescita dai 4 mln del 2016 – per un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro. A spingere è, in particolare, la voce spumanti.

Fonte, AGI.

Salone del vino, a Torino due giorni di degustazioni dal Piemonte e dal mondo.
Al Museo del Risorgimento, dall’Alto Piemonte alle Langhe, passando per l’Astigiano e il Roero fino ad assaggi da Cile, Georgia, Sud Africa, Libano, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo e Repubblica Ceca: oltre cento produttori e le loro etichette in mostra nella città della Mole.

Fonte, La Repubblica.

Vino: ottimi affari, ma rincari in vista.
Merito anche dei turisti (che hanno riscoperto il Merlot) e delle vendite online, ma la guerra in Ucraina incide sui prezzi delle “materie secche”, come vetro e cartone. Quella del 2021 è stata un’ottima annata per la vendita di vino in Svizzera, e anche in Ticino gli affari son andati bene. Merito anche dei turisti (che hanno scoperto o riscoperto il Merlot) e delle vendite online. I vini rossi la fanno da padrone, segnando un incremento del 6%, questo dopo che, negli anni precedenti, è sempre stata registrata una leggera ma progressiva diminuzione del consumo. E’ nel nome del Merlot, dunque, che l’anno scorso la vendita di vino in Ticino è aumentata del 6%. Un risultato quasi insperato, dice il direttore di Ticinowine, Andrea Conconi.

Fonte, RSI.

Prosecco Doc di Botter vino ufficiale dell’Eurovision 2022.
Eurovision 2022: il vino ufficiale della manifestazione canora sarà un Prosecco Doc, nella versione base e in quella rosé. Manca ormai poco all’Eurovision 2022, che si terrà in Italia, a Torino, grazie alla vittoria conquistata lo scorso anno dai Maneskin, fenomeno musicale che ha rotto i confini nazionali. E all’Eurovision si brinderà con il Prosecco Doc di Botter, che si è accaparrato il titolo di vino ufficiale della manifestazione canora. Due le etichette (un Prosecco base e un Prosecco rosé – ahi) che verranno stappate sul palco, nei backstage e nelle postazioni dei concorrenti provenienti da tutta Europa. Unity Prosecco Doc e Unity Prosecco Rosé Doc sono prodotte in partnership dalla cantina veneta Botter e dall’azienda vinicola neozelandese Invivo, nota per produrre tra le altre cose gli amatissimi vini vip come quelli della protagonista di Sex And The City Sarah Jessica Parker.

Fonte, Dissapore.

Vino: smascherato uno schema Ponzi da 99 milioni negli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti è stata smascherata uno schema Ponzi che poggiava sul presunto possedimento di alcune bottiglie di vino pregiato. Negli Stati Uniti una società di nome Bordeaux Cellars offriva ai propri investitori la possibilità di intascare degli ottimi rendimenti attraverso alcuni prestiti, che venivano garantiti dal valore di numerose bottiglie di vino che vantavano alcune delle più iconiche etichette al mondo. Parola chiave: “ottimi rendimenti”. Già, talmente “ottimi” che parevano quasi troppo belli per essere veri… e in effetti era proprio così. Un’indagine condotta dal Tribunale di New York ha infatti smascherato l’intera operazione come un grande schema Ponzi.

Fonte, Dissapore.

Fonte: ANSA.

Vino: Ghemme, celebra la 50/a edizione della Mostra.
“Una ripartenza importante per un settore vitale dell’economia piemontese”. Così l’assessore regionale Matteo Marnati ha definito il ritorno della Mostra del vino di Ghemme in provincia di Novara, centro che dà il nome a una delle storiche Docg piemontesi. La mostra punto di riferimento dell’Alto Piemonte vinicolo, giunta alla 50/a edizione, ha avuto come ospite d’onore il presidente nazionale del Movimento Città del vino l’abruzzese Angelo Radica: “il Piemonte per tutelare le città del vino – ha detto – rappresenta una guida per la qualità dei vini, la gestione del territorio e la presenza sui mercati”.

Fonte: Frankfurter Allgemeine.

Locride, l’incontro pubblico sulla cultura del vino tra tradizione e innovazione.
A Roccella imprenditori e amministratori locali a confronto sulle potenzialità del nettare degli dei: «Affermare il marchio Calabria anche fuori regione». La cultura del vino e le potenzialità del territorio calabrese in materia di agricoltura vitivinicola. È stato questo il tema di un incontro pubblico promosso dal consorzio per la tutela e la valorizzazione delle viti doc di Bivongi a cui hanno partecipato imprenditori locali e istituzioni. Il nettare degli dei “made in Locride” ha origini antiche e viene riconosciuto come doc a livello europea nel 1996. Nel 2018 dalla volontà delle aziende di promuovere e tutelare questa eccellenza del territorio nasce il consorzio di tutela e valorizzazione Doc Bivongi, con lo scopo di garantire sia ai produttori che al cliente finali elevati standard di qualità e garanzia.

Fonte: LaC News24.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

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