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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 24 luglio 2022!
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Gli spumanti salvano sempre l’export tricolore.
Tempo fa scrivevo che il post pandemia doveva portare l’universo vitivinicolo italiano a riscoprire il canale Horeca italiano (hotel, ristoranti, catering e wine bar) e a puntare su questo mercato abbandonando l’esterofilia a tutti i costi. Mentre suggerivo questo c’era già la crisi internazionale e i produttori si misuravano con il caro materie prime. Poco tempo dopo è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina. Oggi i dati dei più importanti osservatori dicono che avevo ragione. L’export di vino italiano chiude infatti il primo quadrimestre in positivo, con i volumi esportati a +1,1% (653 milioni di litri) e un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro (+12,6% il trend in valore, condizionato però dalla crescita dell’inflazione).
Fonte: Libero Quotidiano.
Il Ca’ Besina Brut miglior spumante metodo classico della regione.
Il riconoscimento a Cervia durante “Tramonto DiVino” Il Ca’ Besina Brut miglior spumante metodo classico della regione 8candlano È il Ca’ Besina Brut 2016, fiore all’occhiello della produzione di Casali Viticultori ad aggiudicarsi il Premio Miglior Spumante Metodo Classico dell’Emilia Romagna. La cerimonia di consegna si è svolta venerdì presso la Torre San Michele di Cervia, all’interno della manifestazione “Tramonto DiVino”, durante la quale un grande banco di assaggio ha visto protagonisti una selezione di cantine romagnole ed emiliane, tra le quali anche Casali Viticultori. Il riconoscimento, giunto alla sua settima edizione, è nato dalla volontà delle delegazioni Ais (Associazione Italiana Sommelier) di Emilia e Romagna, Regione Emilia-Romagna e Agenzia Prima Pagina di Cesena e ha l’obiettivo di valorizzare la produzione spumantistica della regione.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Vendemmia già il 10 agosto Colpo apoplettico tra i vitigni.
Tagli produttivi limitati Confagri: serve la chimica Vendemmia già il 10 agosto Colpo apoplettico tra i vitigni Fallala. Ci si prepara alla vendemmia anticipata in Emilia-Romagna, con lo stacco dei primi grappoli di uve precoci per le basi spumante intorno al10 agosto. Le stime attestano un drastico calo del raccolto nelle aree collinari, dove risulta più difficile fare arrivare acqua, ma a soffrire è anche la restante viticoltura, minacciata dalla carenza della risorsa idrica per le irrigazioni di soccorso e da fitopatie sempre più invasive. «Una situazione esplosiva, che mette in allarme l’intero comparto e porterà a una netta flessione produttiva se confrontata con la media degli ultimi dieci anni, almeno del 10% in pianura, salvo eventuali stop alle irrigazioni», dice il presidente dei viticoltori di Confagricoltura regionale.
Fonte: Nuova Ferrara.
Vino da export Il progetto di Coldiretti.
Sono in crescita le aziende Coldiretti dell’Emilia Romagna che hanno presentato richiesta di adesione al progetto “Vigneto Italia”, che offre la possibilità di contributi 0cm vino perla promozione sui mercati come Usa, Regno Unito e Cina. L’adesione al progetto, accessibile grazie alla possibilità prevista dalla Regione nel bando, prevede anche la partecipazione preferenziali alle iniziative promozionali Coldiretti in quei Paesi.
Fonte: Nuova Ferrara.
Premiate tre cantine.
Sono state premiate nella prima tappa di Tramonto DiVino le migliori produzioni spumantistiche Metodo Classico dell’Emilia-Romagna. A premiare le cantine top nella suggestiva piazza della Torre San Michele sono stati il presidente di Ais Emilia e Romagna, Luca Manfredi e Adolfo Treggiari, e Maurizio Magni direttore della guida ‘Emilia Romagna da Bere’. II premio è stato dedicato alla memoria di Giuliano Zuppiroli, funzionario dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione prematuramente scomparso due anni fa e instancabile promotore delle eccellenze del cibo e del vino regionale. Sono state 49 le etichette metodo classico partecipanti al premio, La premiazione in occasione della prima tappa di Tramonto DiVino suddivise in tre tipologie: Brut, rosè, ancestrale.
Fonte: Resto del Carlino Ravenna.
Tre domande a … Alessandro Piana: «Incentivare la promozione dei nostri vini fuori dall’Europa».
La qualità del vino ligure è entrata a far parte delle eccellenze della Regione, conosciuta per le bellezze naturali e le tante specialità, tra le quali varie tipologie di vino. Per rafforzare l’immagine del prodotto la Regione Liguria ha messo a disposizione nuovi contributi. Ne parla l’assessore regionale ligure Alessandro Piana. O Quali gli aiuti previsti? «Abbiamo stanziato oltre 228 mila euro nella campagna vitivinicola per la promozione dei vini liguri nei Paesi extra Unione Europea. L’alta qualità dei nostri vini e la necessità dei produttori di conquistare fette crescenti di potenziali acquirenti oltreconfine, convergono verso misure che garantiscano l’accesso ai mercati internazionali con strumenti efficaci».
Fonte: Nazione La Spezia.
Bergallo e i Quokka domani a Dolceacqua.
Il gruppo di teatro di Alessandro Bergallo sarà protagonista dello spettacolo al Castello Bergallo e i Quokka domani a Dolceacqua Oggi si chiude la festa per i 50 anni della doc del Rossese Angelo Boselli Alessandro Bergallo torna a Dolceacqua con il suo gruppo di teatro, i Quokka, domani sera alle 21.30 nel suggestivo scenario del Castello. Verrà proposto uno spettacolo esilarante e coinvolgente, a tratti provocatorio, all’insegna del puro divertimento. I protagonisti sono Andrea Basile, Raffaele Casagrande, Mike FC, Antonella Loliva, Matteo Traverso e Alessandro Bergallo, un gruppo variegato e complementare. L’autore, cabarettista e grande autore originario del capoluogo ligure è affiancato da giovani diplomati alla scuola del teatro nazionale di Genova.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Sciacarèe, trekking a Pigna, Dolceacqua celebra il Rossese.
Gli appuntamenti della domenica in Val Nervia Sciacarèe, trekking a Pigna Dolceacqua celebra il Rossese Attività all’aria aperta e opportunità di gustare i prodotti dell’enologia nella domenica in Val Nervia. A tenere banco, a Pigna, è la giornata conclusiva di Sciacarée, il festival dell’outdoor del Parco delle Alpi Liguri. Due i percorsi di trekking guidato, uno alla Sella di Gouta e l’altro sul monte Pietravecchia. Alla mattina e alle 17 la visita del borgo e, dalle 15, il trekking. Al Colle della Melosa doppio appuntamento (alle 9 e alle 15) con il corso di mountain bike. Alle 10 festa della lavanda nelborgo. A chiudere ladomenica, alle 18, un incontro di meditazione con il maestro shiatzu Marine de Meo. A Dolceacqua giungono al termine le celebrazioni per il 50° anniversario del conferimento della Dop al vino Rossese.
Fonte: Stampa Imperia.
Chianti classico 2018: robusto ma non privo di freschezza.
Il padre Vito Arturo acquistò la tenuta negli anni Cinquanta con l’obiettivo di farne una riserva di legname per la segheria di Fiorano al Serio. I Figli, in primis Ferdinando Imberti, l’hanno trasformata in una realtà di eccellenza enologica in un territorio tra i più vocati d’Italia, quella del Chianti Classico. La vendemmia 2018 ora in commercio ne è fulgida testimonianza: il sangiovese raccolto perfettamente maturo regala un bouquet di frutto (ciliegia), fiori (giaggiolo), spezie (cannella dolce); sorso pieno, robusto (14,5 gradi di alcol) ma non privo di freschezza.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Cantine a Morbegno, uno stop tinto di giallo – Il Comune dice no alle Cantine per Covid Ruggeri: «Però c’è chi ne usa il marchio».
Dopo l’annuncio dell’Amministrazione, la minoranza legge una mail nella quale c’è chi si definisce gestore dell’evento Il Comune dice no alle Cantine per Covid Ruggeri: «Però c’è chi ne usa il marchio» MORBEGNO (dns) «Morbegno in cantina» non si svolgerà nella modalità tradizionale pre pandemia. Ma ci sarà un evento di transizione. L’Amministrazione sta cercando un compromesso per rendere l’evento meno commerciale, quindi con flussi di partecipanti più contenuti, che coinvolga maggiormente la comunità. E’ la decisione dell’Amministrazione comunale su «Morbegno in cantina» comunicata in Consiglio Comunale. Mentre durante la riunione il capogruppo di minoranza Andrea Ruggeri ha portato all’attenzione dei presenti una mail «nella quale qualcuno ha scritto di essere il gestore dell’evento».
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Prima serata alla scoperta dei nostri vini.
Dopo il successo dello scorso anno torna «Un brindisi a Te(i)», iniziativa che valorizza le eccellenze enogastronomiche della Valle a cominciare dal vino. Il primo appuntamento è in programma per questa sera, sabato 23 luglio, alle 20.30, nei giardini della biblioteca. Sara Missaglia, divulgatrice di Ais Lombardia, guiderà l’incontro con tre produttori e la degustazione de loro vini. Protagonisti di questo primo incontro (un secondo appuntamento è in cartellone per il 13 agosto) saranno le case vinicole Cà Bianche, Vini Fay e Terrazzi Alti. Si potranno scoprire le eccellenze direttamente dalle parole dei produttori. La serata avrà anche altri ospiti. Sono Patrizio Mazzucchelli e Greta Roganti di Raetia Biodiversità Alpine e Simone Bertini, alpinista, presidente del Cai Teglio e organizzatore del Valtellina Wine Trail.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Matelica verdicchio’ carta vincente.
Investire nel vino Mauro Grespini ‘Matelica verdicchio’ carta vincente ii Produzione associata al territorio per fare conoscere la vallata con terreni e clima particolari investite in vino, male che vada potrete sempre berlo…: la vecchia battuta di Gianni Agnelli sembra vivere un’intramontabile attualità. Difatti, con Borse in crisi, recessione alle porte, materie prime impazzite, inflazione alle stelle, oro e preziosi in altalena, molti riscoprono un vecchio adagio: il vino non solo migliora invecchiando, ma acquista valore, anche dal punto di vista economico. Almeno per le bottiglie migliori e più rare. Peraltro il vino, essendo un bene deperibile e non uno strumento finanziario, porta a un investimento esente da tasse. Insomma speculazioni in crescita.
Fonte: Resto del Carlino Macerata.
Unire il Piemonte nel nome del vino “Vincere porterebbe più turismo”.
La città di recluí ha presentato ieri la candidatura a “Territorio europeo 2024-2026”. Spuntarla non sarà facile, considerato che in lizza ora c’è anche la Toscana. «Ma noi corriamo per vincere e, comunque andrà, sarà una bella prova di collaborazione tra territori, utile anche per il futuro», spiega il sindaco di Acqui Danilo Rapetti che a Palazzo Levi ieri ha fatto da padrone di casa alla presentazione della candidatura unitaria del «Gran Monferrato e dell’Alto Piemonte come Territorio europeo del vino 2024-2026». Un riconoscimento di prestigio, conferito dal circuito delle «Città del Vino», che dovrebbe portare visibilità, promozione (anche internazionale) e sviluppo turistico. «In Italia questo titolo è già stato attribuito a Marsala, Conegliano Veneto e alla zona del Sannio Falanghina, nel Beneventano — dice il vicepresidente nazionale “Città del vino” Stefano Vercelloni, coordinatore per il Piemonte —. In quest’ultimo caso, tra 2019 e 2020, flussi turistici e vendite di bottiglie hanno avuto un incremento del 25 per cento. Il riconoscimento ha un ritorno concreto.
Fonte: Stampa Alessandria.
Prosecco, Zaia: «La Doc e le Docg vadano avanti unite».
Il governatore ieri a Col San Martino›. «Le denominazioni sono i miei gioielli per celebrare i 50 anni di Condifesa. Ok al dibattito, ma ora serve coesione». «Quando si parla di Prosecco mi sento come la madre dei Gracchi che presentava i suoi figli come gioielli. Per me le tre denominazioni sono i gioielli del nostro territorio. Questo significa che pur nel rispetto di ogni dibattito, che è sempre il sale della democrazia, la Doc e le due Docg devono andare avanti come un ariete perché abbiamo il mercato davanti a noi e sentiamo la responsabilità di fronte al mondo intero che ci guarda. Immaginate se partisse un dibattito interno allo Champagne che gestisce 500 milioni di bottiglie. Noi con la Doc e le due Docg gestiamo un miliardo di bottiglie, il doppio dei francesi. Una bottiglia su tre che viene stappata nel mondo è il nostro prosecco».
Fonte: Gazzettino Treviso.
Caso Prosecco, Zaia stoppa le divisioni «Basta liti, occorre andare avanti uniti».
II presidente del Veneto richiama produttori Doc e Docg: «Pensiamo al mercato e al turismo» Poi il monito: «Stiamo attenti, continuano a falsificare il nostro prodotto con vere schifezze» «Le peculiarità delle denominazioni non devono impedire una strategia comune» FARRA DI SOLIGO «Adesso basta». È il monito del presidente del Veneto Luca Zaia, davanti ai produttori di Prosecco (sia Docg che Doc) riuniti da Condifesta Tvb alla Mostra di Col San Martino. Basta con le baruffe tra i Consorzi— ha lasciato intendere — e all’interno delle stesse Denominazioni. «IN FRANCIA NON SI UTICA» «Immaginatevi che cosa accadrebbe per lo Champagne se fosse dilaniato da una guerra del genere. Occorre procedere tutti uniti e tirare dritto come un ariete» insiste Zaia. Il quale non vuole nemmeno sentir parlare del Codice di autoregolamentazione proposto dal Ministero delle Politiche agricole: «È un tema che riguarda direttamente i produttori».
Fonte: Tribuna Treviso.
Ai piedi del Monte Bianco, per degustare i vini estremi di Cave Mont Blanc.
Nel 1983 nasce Cave Mont Blanc, cantina cooperativa, a Morgex, con oggi 80 viticoltori che coltivano diciotto ettari di vigneti, con l’obiettivo di valorizzare questa porzione di Valle d’ Aosta facendo esprimere al meglio il Prier Blanc, grande vitigno di questa zona.
Le viti sono distese su un terreno mappato come il più alto d’Europa, ai piedi del Monte Bianco, raggiungendo altezze che toccano i 1200 metri sul livello del mare. Terroir ideale per questo vitigno denominato Vallée d’Aoste D.O.C. Blanc de Morgex et de la Salle; il biotipo Blanc de Morgex rappresenta l’unica varietà a bacca bianca selezionata nel tempo con la caratteristica di compiere l’intero ciclo vegetativo in tempi rapidi, grazie a un germogliamento tardivo e una precoce maturazione.
Fonte: Identità Golose.
Vino in fondo al mare, moda o visioni? Scopriamo di più sulla faccenda.
Il vino in fondo al mare è qualcosa di misterioso. Nel 1998 alcuni subacquei hanno trovato nel Mar Baltico delle bottiglie di Champagne conservate in una goletta svedese che andò distrutta nel 1916. Certo allora non avrebbero mai pensato che quella pratica si sarebbe evoluta negli anni. Una volta rinvenute le bottiglie, i subacquei le aprirono per capirne lo stato e sorprendentemente erano bevibili e anche buone. Scoprendo questa verità incredibile, i produttori di vino hanno dato il via a questa pratica di affinamento sul fondo del mare, realizzando vere e proprie cantine sottomarine. Inizialmente questa cosa era nata come un’operazione marketing, una logica commerciale curiosa, ma poi ha condotto ad un manipolo di produttori che hanno dato vita a un Consorzio di tutela chiamato l’Undersea Wines, con l’obiettivo di studiare gli effetti delle immersioni sui vini.
Fonte: Orizzonte Energia.
“Trasimeno Summer Wine Fest”: gli appuntamenti di fine luglio e agosto.
Cantine del Trasimeno protagoniste con il Trasimeno Summer Wine Fest, una serie di appuntamenti a 360 gradi dedicata al mondo del vino. “Pic nic in vigna, cene tra i filari, momenti di approfondimento – si legge nella nota stampa degli organizzatori – dedicati al nettare di Bacco: ogni cantina ha scelto un approccio differente per aprire le proprie porte in una giornata speciale, in cui saranno protagonisti i calici e il territorio, attraverso il vino e i prodotti tipici, molti dei quali realizzati all’interno delle stesse aziende o comunque a km 0”.
Fonte: Vivo Umbria.
Le troppe DO e il paradosso del vino.
Le vendite del vino crescono fino all’11% rispetto al 2021 ma il settore è monopolizzato dai marchi DO. E intanto l’enoturismo arriva a rappresentare il 7% del fatturato delle aziende. Lo si potrebbe definire “il paradosso del vino”. Le vendite tengono, anzi nel 2021 rispetto all’anno prima crescono di un 11% e sul 2019 addirittura del 12. Non ci credono e sono sorpresi pure gli stessi viticoltori. Eppure, dati e bilanci positivi a parte, ci sono ance punti di criticità che consigliano, ad esempi, di dare una “sforbiciata” alle troppe denominazioni d’origine (le Do), le quali monopolizzano e concentrano valore solo su alcune di queste. Secondo alcune stime, ad esempio, le prime 50 denominazioni coprono il 95% del valore economico complessivo mentre le ultime 100 solo lo 0,47.
Fonte: AGI.
A Desenzano l’evento mondiale dedicato al vino per la prima volta in Europa.
Dal 27 settembre al 3 ottobre a Desenzano del Garda si svolgerà per la prima volta in Europa la Wine media conference, rassegna mondiale dedicata alla comunicazione del vino. Fondata nel 2008, la Wine media conference è un evento mondiale dedicato al settore del vino che riunisce ogni anno wine blogger, giornalisti di settore, wine media tradizionali, influencer dei social media e operatori di settore, in particolare statunitensi, offrendo una occasione unica di incontro. I professionisti esperti di vino partecipano per migliorare e arricchire le proprie competenze e per conoscere e raccontare all’esterno i territori del vino più importanti del mondo.
Fonte: Giornale di Brescia.
Le esportazioni mondiali di vino segnano il +17,8% a valore negli ultimi 12 mesi.
Nel periodo marzo 2021-marzo 2022 fatturato delle spedizioni globali a 35,5 miliardi di euro. Italia a 7,3 miliardi di euro e al top per volumi. Secondo i dati delle dogane di diversi Paesi, analizzati dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (Oemv), le esportazioni mondiali di vino, nel periodo marzo 2021-marzo 2022, sono cresciute a ritmi importanti, più in termini di valori (+17,8%) che di volumi (+4,8%), rispettivamente a 109 milioni di ettolitri per 35,5 miliardi di euro, per un prezzo medio di 3,23 euro al litro. Il mese di marzo, ossia il 14esimo mese consecutivo di crescita, segna una frenata nei volumi commercializzati, in linea con il contesto internazionale, che deve fare i conti con il clima di incertezza generato dall’invasione russa all’Ucraina, dalla crisi dei trasporti marittimi e ovviamente dall’inflazione, spinta in primo luogo dai prezzi di energia e carburanti. Inflazione che riguarda anche il prezzo medio del vino, con incrementi del 20% sia a febbraio che a marzo 2022, raggiungendo i 3,55 euro al litro.
Fonte: WineNews.
Vino, dalla Regione Liguria 228mila euro per la promozione delle produzioni liguri.
La Giunta regionale, su proposta del vice presidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana, ha reso disponibili oltre 228mila euro nella campagna vitivinicola 2022/2023, per la promozione dei vini liguri nei Paesi extra UE. “L’alta qualità dei nostri vini e la necessità dei produttori di conquistare fette crescenti di potenziali acquirenti oltreconfine – spiega l’assessore Alessandro Piana– convergono verso rinnovate misure che garantiscano l’accesso ai mercati internazionali con strumenti competitivi ed efficaci. La chiarezza del bando e il costante lavoro degli Uffici Regionali sapranno rendere ancora più snella l’adesione dei produttori. Lo stanziamento, nel dettaglio, vede 114 mila euro circa destinati a progetti regionali e la medesima quota per progetti multiregionali con partecipazione della Regione Liguria”.
Fonte: Liguria Oggi.
Vino e relax nella vecchia cava, miracolo nelle terre dell’Amarone.
Una tenuta da favola con fattoria biologica e cantina fra vigneti, boschi e ulivi all’insegna della sostenibilità. Una vecchia cava, condannata dopo la chiusura a diventare discarica di rifiuti. Un paese intero che si oppone e un gruppo di imprenditori illuminati capaci di realizzare un sogno. Nasce così fra le colline dell’Amarone, su una suggestiva terrazza affacciata sulla valle più orientale della Valpolicella DOC e le prime vette del Parco naturale della Lessinia, una tenuta da favola. La cornice bianca che l’avvolge è ormai solo il ricordo della cava, trasformata in un vigneto che si alterna a boschi e ulivi. Sotto, nel paese di Tregnago, il vecchio stabilimento di cementi è diventato un teatro e una scuola. Siamo a Tenuta Le Cave, dove negli ultimi anni è nato un wine relais con fattoria biologica dallo stile eclettico e dall’atmosfera country, a pochi chilometri dall’Arena di Verona e dal balcone dell’amore contrastato fra Giulietta e Romeo. Un progetto nato 15 anni fa dalla visione di Claudio Zorzi, noto chirurgo e appassionato collezionista veronese, quando la zona ancora non era stata nominata area del Valpolicella DOC e il paesaggio era molto diverso.
Fonte: Quotidiano Nazionale.
“Vino in Festa” da 50 anni: fine settimana col Pergola Doc.
Torna nell’ultimo fine settimana di luglio a Pergola la Festa del Vino, che quest’anno festeggia la cinquantesima edizione. Sabato 30 e domenica 31, con un’anteprima nella serata di venerdì, in uno dei Borghi più Belli d’Italia è in programma “Il vino in festa – Pergola Doc”. Una storica festa, quella organizzata dalla Pro loco, che però, in occasione di questo importante anniversario introduce varie novità. L’obiettivo principale della manifestazione –che ha il patrocinio del Comune di Pergola – resta sempre quello di promuovere e valorizzare una eccellenza come il Pergola Doc, la Denominazione d’origine controllata più giovane della Provincia di Pesaro e Urbino.
Fonte: Corriere dell’Economia.
“Incentivare la promozione dei nostri vini fuori dall’Europa”.
La qualità del vino ligure è entrata a far parte delle eccellenze della Regione, conosciuta per le bellezze naturali e le tante specialità, tra le quali varie tipologie di vino. Per rafforzare l’immagine del prodotto la Regione Liguria ha messo a disposizione nuovi contributi. Ne parla l’assessore regionale ligure Alessandro Piana. “Abbiamo stanziato oltre 228 mila euro nella campagna vitivinicola per la promozione dei vini liguri nei Paesi extra Unione Europea. L’alta qualità dei nostri vini e la necessità dei produttori di conquistare fette crescenti di potenziali acquirenti oltreconfine, convergono verso misure che garantiscano l’accesso ai mercati internazionali con strumenti efficaci”.
Fonte: Lanazione.it.
Vino, Alto Piemonte e Gran Monferrato candidate Territorio Ue.
Le Città del Vino di Alto Piemonte e Gran Monferrato candidate a territorio europeo 2024-2026. Coinvolte Acqui Terme, Casale Monferrato, Ovada (Alessandria); Gattinara (Vercelli) e Ghemme (Novara). “Dovranno organizzare eventi culturali che tengano in considerazione tutela, cultura e tradizione vitivinicola – spiega Stefano Vercelloni, vice presidente nazionale Associazione Città del Vino e delegato piemontese -. Si dovrà garantire l’accoglienza dei cittadini europei, promuovendo anche attività istituzionali, la convention d’autunno e la chiusura con tutte le delegazioni”. Il bando di candidatura sarà disponibile da settembre. “Il nostro impegno – commenta il sindaco di Acqui, Danilo Rapetti – sarà perseguire l’obiettivo di un’unica grande realtà territoriale”. “Cantine, paesaggi, colline – sottolineano gli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Protopapa – sono fonti di storie, ma anche leve economiche.
Fonte: Lo Spiffero.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.