rassegna stampa del vino di domenica 31 luglio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 31 luglio 2022!

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Faida tra consorzi: la guerra del Prosecco ora ubriaca il Veneto.
Doc contro Docg: «Non siamo inferiori» La sfida mette a rischio il boom del marchio. La riunione per il codice di autoregolamentazione rinviata a settembre. Una guerra burocratica potrebbe far scoppiare la bolla del Prosecco. Il più grande successo enologico italiano del nuovo millennio corre il rischio di essere annacquata da un conflitto tra i consorzi che si spartiscono il vino spumante più amato e venduto. Una querelle che preoccupa perfino il presidente della Regione, tra i principali sponsor del vino che rappresenta ormai l’identità potabile del Veneto. Per spiegare che cosa rappresenta il Prosecco e come la faida tra consorzi potrebbe sporcare l’immagine del vino va detto che le bottiglie complessive di Prosecco prodotte ogni anno sono 750 milioni e che il giro d’affari globale sfiora i 5 miliardi di euro. Ma non tutto il Prosecco è uguale e questo è il nodo del problema.

Fonte: Giornale.

Nettari di mare.
Alla scoperta di Luogosanto, a pochi chilometri dalla costa nord della Sardegna La valle dove l’imprenditore tedesco Nathan Gottesdiener ha deciso di fare vino Il mare risale lento, portato dal vento che sibila tra le valli della Gallura e le attraversa con il suo carico di salsedine che si deposita ovunque: tra gli oleandri o tra gli steli di elicriso, sulle rocce di granito che mano a mano, lentamente, si snudano. La costa appare così all’orizzonte, sullo sfondo, come un blu cobalto su cui ricamare vigne boschive. Non mi era mai capitato di confondere le vigne con la selva. È accaduto a pochi chilometri dalla costa nord della Sardegna, in un posto che si chiama Luogosanto, di nome e di fatto. Qui tutto è vergine, anche i filari, che sporgono verdi tra cespugli di mirto e lentischio, avvolti come mantelli dalle foglie che li proteggono dal sole.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.

Nouvelle-Aquitaine Infinite scoperte.
La più vasta regione della Francia si svela in tutta la sua bellezza e varietà Dalla costa atlantica alla duna di Pilat fino alla ‘bella addormentata’ Bordeaux Nouvelle-Aquitaine Infinite scoperte di Paolo Galliani È la più vasta regione di Francia. Ma non è la sua taglia a contare. I veri viaggiatori, moderni viandanti, curiosi open minded non cercano i record: semmai la grande bellezza, questo sì. La versatilità dei paesaggi. E la provata capacità di chi ci abitadi trovare un equilibrio invidiabile tra lo sviluppo e la sostenibilità, tra il benessere economico e la cultura, tra la velocità e la mobilità dolce, come conferma Frédéric Meyer, direttore di Atout France Italia. È questo che continua a fare della Nouvelle-Aquitaine una sorta di Shangri-La francesea: per la natura, la qualità della vita, la capillare presenza di città d’arte e borghi protetti e la convivialità che si celebra nei buoni ristoranti locali o sul rooftop degli hotel di charme.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

A pagare il conto del maltempo sono i viticoltori.
Il conto della politica degli annunci e dei fondi semi inesistenti perla tutela dei territori vitivinicoli chi lo pagano? I vitivinicoltori. Grandine e vento forte nella notte tra il 26 e il 27 luglio si sono abbattuti sulla Lombardia e in particolar modo sulla provincia di Pavia, causando danni ingenti nelle campagne già duramente provate dalla siccità. Il maltempo – come emerge da un primo monitoraggio di Coldiretti Pavia – ha colpito in particolare l’Oltrepò Pavese, devastando i vigneti a poche settimane dall’inizio della vendemmia. I chicchi di grandine e le raffiche di vento hanno colpito in particolare i vigneti della Valle Versa: le prime segnalazioni arrivano dai Comuni di Canneto Pavese, Santa Maria della Versa, Montescano, Castana, Cigognola, Pietra de’ Giorgi e Lirio, ma problemi si rilevano anche su tutta la fascia sopra Broni e Stradella.

Fonte: Libero Quotidiano.

Vendemmia anticipata ma produzione in calo.
Caldo e siccità provocheranno un ribasso >L’anno scorso l’Italia si era piazzata stimato intorno al 15% rispetto al 2021 prima in classifica fra i Paesi europei. Mancano ancora dieci giorni alla notte di San Lorenzo, tradizionalmente data di inizio della vendemmia in molte regioni d’Italia. L’inverno particolarmente mite e l’eccessivo caldo delle ultime settimane hanno però anticipato il via al taglio dei grappoli. I primi a mettere mano a forbici e cesoie sono stati i duemila soci della mega cooperativa Settesoli (6mila ettari vitati, 20 milioni di bottiglie medie annue) nei filari di Moscato e Pinot Grigio a Menfi nella Sicilia occidentale. «Il grande caldo – ha spiegato a WineNews l’enologa Roberta Urso – ha accelerato la maturazione, e siamo partiti giovedì, quasi di improvviso, con i primi grappoli destinati alla produzione di vini fermi». Poi via via l’hanno seguita altre realtà in tutta Italia.

Fonte: Messaggero.

Vendemmia in anticipo «Incognita raccolti» – Caldo, siccità e malattie: la vendemmia in anticipo. E c’è l’incognita raccolti.
Caldo, siccità e malattie: la vendemmia in anticipo E c’è l’incognita raccolti Gianaroli (Confagricoltura): per l’Emilia-Romagna la situazione è esplosiva «In collina flessione produttiva del 30%». Sulle Marche il rebus del meteo. II 10 agosto lo stacco dei primi grappoli per le basi spumante «Drastico calo nelle aree collinari». Siccità, caldo africano. Nell’estate delle temperature anomale anche la vendemmia si presenta ‘anomala’, nel senso di super anticipata. Nella Sicilia sud-occidentale si è già partiti con le uve Moscato. È Menfi (provincia di Trapani) l’areale che dà il via al raccolto italiano, ne dà notizia gamberorosso.it. La coop Settesoli (la più grande dell’isola con seimila ettari vitati, duemila soci e 20 milioni di bottiglie medie annue) sta già tagliando i primi grappoli, visto lo stato di maturazione delle uve indotto dal gran caldo degli ultimi mesi.

Fonte: Resto del Carlino.

A me mi piace Che goduria il cocomero con il vino nell’anfora.
Il vino in anfora mi ha sempre affascinato soprattutto perché si introita la storia ancestrale di questo nettare: l’uso di greci e romani di trasportare e conservare il vino nelle giare in argilla ha radici lontane. Allo stesso tempo non ho mai amato i vini affinati in barrique che retrogustano di legno. L’anfora, ottenuta dalla lavorazione della terracotta, a differenze del legno, non aggiunge tannini e aromi ma esprime fedelmente le diverse caratteristiche dei terroir e dei I vitigni nella fase di macerazione e affinamento, partecipando alla realizzazione del gusto finale.

Fonte: Sole 24 Ore Domenica.

Vini rari e pregiati alle stelle Investire sui migliori è un affare.
Fare meglio di Wall Street, anche in tempi così incerti, è possibile. Con i vini rari e pregiati, per la precisione. Secondo l’indice settoriale Liv-Ex 1000 il ritorno negli ultimi dodici mesi è stato del +25,6%, mentre l’oro ha perso il 2,9%, e l’SeP 500 1’1,3 per cento. Fra una bottiglia di Barolo, una di Borgogna e una cassa di Champagne, le grandi case d’asta continuano a registrare un interesse crescente per questo mercato. Il quale è meno ciclico di quello che si potrebbe immaginare. «I vini pregiati restano una nicchia interessante e in espansione, anche per le nuove generazioni». A spiegarlo sono gli analisti della casa d’affari elvetica Ubs, secondo cui una parte del portafoglio potrebbe essere dedicata proprio ai vitigni più prestigiosi.

Fonte: Specchio.

Week end “DiVino” tra artisti di strada e visite ai palazzi.
“Arti e mestieri a Palazzo” è il tema dell’iniziativa che si terrà il 6 e 7 agosto a Castelvecchio Subequo. Per tutto il fine settimana ci sarà la possibilità di camminare tra le viuzze del borgo con sottofondo musicale, degustando un calice di vino abruzzese proposto dalle migliori cantine del territorio accompagnato dai migliori prodotti gastronomici del posto per la sola edizione di “Castelvecchio DiVino In Vino”. Cinque i produttori vitivinicoli abruzzesi presenti che affiancheranno i ristoratori e i produttori locali, con la possibilità di visitare i palazzi storici e di divertirsi insieme agli artisti che animeranno le strade e le piazze. Per i più romantici ecco “Oggi Sposi”, tradizione che si mantiene viva solo a Castelvecchio.

Fonte: Centro L’Aquila Avezzano Sulmona.

In 600 per il Tramonto DiVino in piazza.
Un grande successo per la 17aedizione di Tramonto DiVino a Cesenatico. Oltre seicento persone hanno preso parte all’evento che ha richiamato in piazza Spose dei Marinai winelover e appassionati del vino. Presente anche l’assessore all’agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi. Protagonisti della serata oltre trecento vini della regione, I prodotti dop e igp e 2 piatti dello chef stellato Gianluca Gorini in dialogo con Carla Brigliadori. Nel corso della serata sono state premiate le cantine top del cesenate e del riminese che hanno ottenuto l’eccellenza nell’ultima edizione della guida Ais Emilia Romagna da Bere.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Faccia a faccia fra il ministro e i produttori di vino locale – «Aumentare le coltivazioni e rilanciare il Parco».
II ministro Garavaglia incontra produttori di vino e sindaci. Sul tavolo i temi della sostenibilità ambientale e del turismo di massa Un momento dell’incontro tra il ministro Garavaglia i sindaci a l’anta Parco. «Dietro una bottiglia di vino c’è la storia di un territorio: la vostra è immensa» Aumentare la superficie da coltivare e rilanciare il Parco delle Cinque Terre. Questi in sintesi le due proposte emerse nella visita alle Cinque Terre del ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Prima il vertice con i produttori di vino e la promessa di portare il tema della sostenibilità ambientale alla conferenza mondiale sull’Enoturismo di Alba, poi quello con i sindaci di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso, la presidente Donatella Bianchi ed il direttore del Parco nazionale delle Cinque Terre Patrizio Scarpellini, per ascoltare le problematiche dei vari territori.

Fonte: Nazione La Spezia.

«Enoturismo di qualità». Le Cinque Terre rilanciano le bellezze del territorio.
II ministro Garavaglia a Monterosso: «Dietro una bottiglia di vino c’è sempre una storia» I produttori chiedono la revoca della norma sul diritto di reimpianto: «Penalizza la Doc» Vendemmia sulle alture di Manarola e, sotto a destra, uno dei trenini che sono il simbolo della viticoltura nelle Cinque Terre. A sinistra l’incontro tra il ministro Garavaglia e i produttori dei cinque borghi Luigi Grillo: «Occorre un’iniziativa legislativa che coinvolga tutti i parlamentari liguri». Passeggiate tra le vigne e degustazioni panoramiche. Le Cinque Terre sono al lavoro per entrare nel circuito delle località conosciute e apprezzate per l’enoturismo, tra gli appassionati e i visitatori delle cantine Con questo progetto ieri i sindaci dei borghi e i produttori, a Monterosso hanno ricevuto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, per discutere progetti e politiche di promozione turistica.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Piroga benedettina L’Erbaluce in fondo al lago – L’Erbaluce affinato in immersione Nel lago di Viverone per 10 mesi.
Nel lago di Viverone per 10 mesi a poche settimane sono emerse dal lago morenico di Viverone due anfore in terracotta colme di Erbaluce che ha fatto una lunga macerazione sulle bucce. Le anfore, posizionate su una zattera al centro del lago, sono state immerse per 10 mesi ad una profondità di 12 metri, alla temperatura costante di 10 gradi. «Un vino unico e sostenibile — evidenzia Roberto Bagnod, titolare dell’azienda CellaGrande — secondo i calcoli di un nostro esperto per mantenere alla temperatura di lo gradi mille litri di vino sono stati risparmiati 6mila kWh di energia, pari all’emissione nell’ambiente di 3,g tonnellate di anidride carbonica. Per assorbire tutta questa anidride carbonica sarebbe stato necessario 10 mesi ed un ettaro di foresta. Inoltre il dondolio delle onde del lago ha reso possibile un naturale bàtonnage».

Fonte: Corriere Torino.

Vendemmia didattica per tutta la famiglia.
Sono aperte le iscrizioni kJ per la seconda edizione della vendemmia didattica in Langhe, Monferrato e Roero. Un’attività ludica dedicata a tutta la famiglia che permette di prendere parte a uno del momenti più significativi del mondo vinicolo. Un viaggio nella vita di una cantina che inizia con l’introduzione alla vendemmia e prosegue nel vigneto a raccogliere l’uva assistiti da esperti raccoglitori. A conclusione della giornata ogni azienda darà la possibilità di vivere altre fasi della lavorazione o partecipare a merende in vigna, trekking enologia e degustazioni guidate. Lo svolgimento della didattica è regolamentato da un disciplinare redatto dall’Ente Turismo che stabilisce criteri di sicurezza condivisi con le cantine, nel rispetto della normativa ministeriale che regola le attività enoturistiche.

Fonte: Corriere Torino.

«Buongiorno dolcetto» e la musica all’alba – Con «Buongiorno Dolcetto» la musica classica si gusta all’alba.
A Ferragosto si attende il sorgere del sole ascoltando il concerto del maestro Oddone immersi tra le vigne dell’Alessandrino hi resta in Piemonte a ferragosto può godere di un’esperienza immersa nella natura, tra le vigne dell’alessandrino. Un evento gratuito che coniuga musica, outdoor, enogastronomia. Si tratta di «Buongiorno Dolcetto» che, all’alba del 15 agosto, saluterà le prime luci del mattino tra i filari dl Carpeneto, con un concerto di musica classica eseguito dal maestro Andrea Oddone, diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e più volte direttore dell’Orchestra Sinfonica di Cuneo per il tradizionale Concerto di Ferragosto trasmesso in diretta da Raia. Con loro, per l’occasione, quest’anno ci sarà anche la violoncellista Margherita Succio.

Fonte: Corriere Torino.

Douja d’Or in alto i calici.
In anteprima il programma dell’evento clou del Settembre astigiano nuova formula con due location in piazza S.Secondo e piazza Medici due weekend di degustazioni, talk, musica e masterclass. Svelato in anteprima a La Stampa il cartellone dell’evento che anima il Settembre Astigiano. Dal 9 al 18 settembre la Douja d’Or riempirà le vie, le piazze e i palazzi del centro storico di Asti ricalcando lo schema diffuso collaudato nella scorsa edizione e proponendo una formula che permetterà di vivere numerose esperienze legate al vino. Saranno giorni ricchi di eventi con un programma più lungo nei due weekend (10 e 11, 17 e 18 settembre) e più concentrato nelle serate in settimana (dalle 18).

Fonte: Stampa Asti.

Intervista a Giacomo Pondini – “L’Asti Spumante verso il traguardo dei 100 milioni di bottiglie l’anno”.
“I’inizio della vendemmia sarä anticipato al 15 agosto”. Cresce la sete di Asti Spumante nel mondo. Nel primo semestre di quest’anno la produzione imbottigliata per il mercato nazionale e internazionale ha registrato un saldo positivo di 2 milioni rispetto al primo semestre del 2021. «Un dato positivo tutt’altro che scontato nell’attuale scenario economico — commenta Giacomo Pondini, direttore del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg — speriamo di poter traguardare, come lo scorso anno, la vetta dei 100 milioni di bottiglie». Ma intanto la folle calura dell’estate fa presagire una vendemmia anticipata e tra i filari si fa sempre più diffusa l’irrigazione di soccorso per salvare le viti e la qualità dell’uva. Che vendemmia si prospetta quest’anno? «I prossimi giorni sono cruciali.

Fonte: Stampa Asti.

Intervista a Claudio Quarto e Francesco Trono – II vino pugliese resta sul podio Sul futuro pesano rincari e servizi.
Un confronto a più voci dai vigneti del generoso Salento «II nostro Paese si deve svegliare ed attuare interventi volti a promuovere i luoghi del lavoro insieme alle sue bellezze». Segni di ripresa nonostante la pandemia e il conflitto ucraino-russo, per il comparto vitivinicolo ed enologico. In Puglia la produzione annuale di vino si aggira intorno ai 9,5 milioni di ettolitri, e affermandosi come la seconda regione d’Italia in termini di quantità, e con un totale di 38 vini DOP e IGP. Il Salento in particolare, si è posizionato egregiamente in ambito nazionale ed internazionale, cercando anche di lasciarsi alle spalle la ferita della Xylella. Ed è proprio da questa terra meravigliosa che cominciamo il nostro viaggio nei vigneti e nelle cantine, partendo da quelle storiche e di tradizione.

Fonte: L’Edicola del Sud.

Il vino con i lieviti autoctoni è bio e vince tre medaglie d’oro.
Progetto dei soci delle Cantine di Orgosolo Selezionati i “freschi” prodotti in loco sposato dalla facoltà di Agraria di Sassari per ridurre l’importazione dei liofilizzati II vino con i lieviti autoctoni è bio e vince tre medaglie d’oro di Paolo Merlins Wlato a Orgosolo La ricerca di prodotti agroalimentari il più possibile naturali è uno dei mantra del nostro tempo. I termini bio o prodotto del territorio sono ormai frequenti in tutti i generi e le merci che arrivano sulle nostre tavole. Ma è davvero così? Nel vino, per esempio, cosa succede? ll problema se lo sono posto i soci delle Cantine di Orgosolo, un sodalizio abbastanza giovane (esiste da 15 anni) che mette insieme saperi e competenze che datano nel tempo. È nata così l’idea del Progetto Lieviti, subito sposata dal Dipartimento di agraria dell’università di Sassari e da Sardegna Ricerche.

Fonte: Nuova Sardegna.

La Valpolicella inserita tra i «Paesaggi storici».
È uno dei ventisette siti a livello nazionale che hanno costituito l’associazione «Pris» per tutelare i territori. Emergenza ambiente, dalla siccità agli incendi, dalla tragedia sul ghiacciaio della Marmolada alla crisi alimentare. Nasce l’associazione dei «Paesaggi rurali di interesse storico (Pris)», collegata all’omonimo registro nazionale che ne contiene 27. E ne fa parte anche la Valpolicella. Le sue colline terrazzate sono state infatti inserite di recente nel Registro, un obiettivo raggiunto grazie a un gruppo di lavoro trasversale ai cinque Comuni valpolicellesi, Negrar, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio, Fumane, Marano e all’impegno in prima linea di Cantina Valpolicella Negrar, capofila del progetto. La firma del protocollo d’intesa costitutivo della neo associazione è stata posta il 13 luglio a Roma, al Ministero delle politiche agricole, ambientali e forestali (Mipaaf), dal presidente della cantina cooperativa negrarese Renzo Bighignoli.

Fonte: Arena.

Stop ai tarocchi Nuova Zelanda conquistata dal prosecco.
La battaglia contro il Prosek è ancora aperta, ma il mondo del Prosecco, da ieri, è più sereno perché il marchio, adesso, è tutelato anche in Nuova Zelanda. «Alcuni mesi fa festeggiavamo la registrazione del marchio Prosecco in Cina — dichiara il presidente del consorzio, Stefano Zanette – oggi brindiamo al riconoscimento della IG Prosecco nell’ambito dell’accordo bilaterale negoziato fra UE e Nuova Zelanda». Il significato pratico del cambiamento è spiegato da Alessandra Zuccato, responsabile dell’attività di tutela del Consorzio: «Un Paese tanto distante da noi riconosce che siamo una denominazione di origine, inibendo, trascorsi cinque anni dall’entrata in vigore dell’accordo, la commercializzazione del “prosecco australiano” che vede proprio nella Nuova Zelanda la prima destinazione del suo export».

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Vendemmia anticipata ma produzione in calo.
Caldo e siccità porteranno un ribasso >L’anno scorso l’Italia si era piazzata stimato intorno al 15% rispetto al 2021 prima in classifica fra i Paesi europei IN FRANCIA VA PEGGIO CON LE VIGNE COLPITE ANCHE DA DEVASTANTI GRANDINATE. Mancano ancora dieci giorni alla notte di San Lorenzo, tradizionalmente data di inizio della vendemmia in molte regioni d’Italia. L’inverno particolarmente mite e l’eccessivo caldo delle ultime settimane hanno però anticipato il via al taglio dei grappoli. I primi a mettere mano a forbici e cesoie sono stati i duemila soci della mega cooperativa Settesoli (6mila ettari vitati, 20 milioni di bottiglie medie annue) nei filari di Moscato e Pinot Grigio a Menfi nella Sicilia occidentale. «Il grande caldo – ha spiegato a WineNews l’enologa Roberta Urso – ha accelerato la maturazione, e siamo partiti giovedì, quasi di improvviso, con i primi grappoli destinati alla produzione di vini fermi». Poi via via l’hanno seguita altre realtà in tutta Italia. Tutte in anticipo rispetto alle date di inizio degli anni passati.

Fonte: Gazzettino.

Il turismo enologico chiede “esperienze” ci pensano le donne.
Otto produttrici Fivi si sono confrontate sulle proposte delle loro aziende: dal formaggio “imbriago” al wine game «PORTIAMO IL VISITATORE NELLE COLLINE DEL CARTIZZE: SI FANNO TOCCARE CON MANO I DIVERSI TERROIR CHE VANNO SPIEGATI». Sulle vigne per toccare con mano la terra, capire i sistemi di potatura. L’enoturista non si accontenta più della semplice degustazione, chiede un’esperienza più completa e immersiva. E desidera essere protagonista. Le donne sono state le prime a raccogliere la sfida, dando sfogo alla creatività ed elaborando nuovi modi di fare enoturismo, tra storyliving e proposte originali. «Il turista del vino – spiega Desiree Pascon Bellese, presidente FiVi Treviso (la Federazione dei vignaioli indipendenti) – si aspetta altro, un servizio più sartoriale di accoglienza che già in alcune nazioni europee come Francia e Spagna è attivo da almeno una quindicina d’anni, mentre sta arrivando in Italia solo negli ultimi tempi». Il trend c’è ed è in crescita: fino a prima del Covid la domanda di turismo esperienziale si aggirava attorno al 40% della domanda globale.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Ospitalità e vino, abbinamento perfetto. I consigli dei nostri esperti.
I produttori di vino hanno compreso l’importanza di poter realizzare un sistema integrato virtuoso: non solo ottimi calici di vino ma anche la possibilità di far trascorrere piacevoli momenti ai propri clienti. Ormai parlare di enoturismo diventa riduttivo. Se negli anni Novanta era quasi difficile fare una visita in cantina, una degustazione, perché le aziende non erano attrezzate e organizzate, ora le porte si stanno sempre più aprendo. Certo, di strada bisogna ancora farne, ma i produttori di vino hanno compreso l’importanza di poter realizzare un sistema integrato virtuoso che, sempre senza distogliere la giusta attenzione al vino, diventa un’occasione per far trascorrere piacevoli momenti ai propri clienti e offrire non solo un buon calice, ma anche un’esperienza immersiva ed emozionante nel mondo della viticoltura italiana.

Fonte: Identità Golose.

Vini Breganze punta sui mercati internazionali.
Pinot, Cabernet e Merlot sono i protagonisti dell’export dei vini DOC di Breganze. Ma per alcuni produttori arrivano risultati anche con il Vespaiolo e con il vino dolce simbolo della zona, il Torcolat. Quella di Breganze, che si estende sulle pendici collinari dell’Altopiano di Asiago, è l’area vitivinicola di uno dei più piccoli consorzi di tutela di vini DOC d’Italia. Meno di 20 produttori associati. Una stretta fascia di territorio tra Thiene e Bassano del Grappa, dove soprattutto nella parte più orientale i vigneti si accompagnano ai frutteti di un’altra specialità nell’area, la ciliegia IGP di Marostica.

Fonte: Nordest Economia.

I 20 migliori vini economici per l’estate: 4 sono italiani.
Tornano gli speciali internazionali sui vini più gustosi: stavolta, a stilare l’elenco dei migliori vini economici (sotto le 10 sterline, cioè poco meno di 12 euro) da bere in estate, è stato l’esperto David Williams, sulle pagine web del quotidiano britannico ‘The Guardian’. Nell’elenco stilato dal noto critico enologico britannico David Williams, che è suddiviso tra vini bianchi, vini rossi e bollicine, figurano 4 vini italiani. L’Italia, però, non è la nazione più rappresentata in questa speciale lista, dal momento che questo primato spetta alla Francia e alla Germania. Come già sottolineato, 4 etichette su 20 consigliate dal critico enologico britannico David Williams sono italiane. Scopriamo insieme quali sono e le loro caratteristiche che hanno conquistato anche l’esperto inglese.

Fonte: inItalia – Virgilio.

Vino: Misura OCM, scadenza domande prorogata al 31 agosto.
Posticipato al 31 agosto il termine ultimo per il completamento delle operazioni indicate nella domanda di aiuto per la ‘Misura investimenti – Ocm Vino’ relativa alla campagna vitivinicola 2021-2022. Lo rende noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere. “Accolte così – spiega – le richieste delle aziende vitivinicole i cui progetti sono stati ammessi a finanziamento nell’ambito della misura in questione”. Le imprese avevano chiesto alla Regione di posticipare il termine, precedentemente fissato al 31 luglio, in ragione delle difficoltà da parte delle ditte fornitrici di macchinari e attrezzature di evadere gli ordini ricevuti entro quella data, in considerazione dell’attuale contesto economico e logistico, delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, dell’aumento dei costi dei carburanti ed energia e delle criticità riscontrate nella distribuzione. Di conseguenza, fa sapere l’assessore, è stato differito al 31 agosto anche il termine per la presentazione telematica delle domande di pagamento sul portale ‘Sian’. “In una fase come questa – commenta Cavaliere – è assolutamente necessario mantenere aperto il dialogo tra struttura tecnica e territorio, tenendo ben presente, nel pieno rispetto delle norme, la particolarità del momento e le esigenze di chi è costretto a fronteggiare tanti ostacoli”.

Fonte: ANSA.it.

Martissima: i vini di Marta Venica tra agricoltura rigenerativa, biodinamica e ‘convenzionale’.
Uno degli aspetti belli del vino, e dell’agricoltura tutta, è che è abbastanza facile rendersi conto quando parole (marketing) e fatti (pratica) non corrispondono. Non è così per altri lavori, o arti, dove è più semplice fingere o proteggersi. Per quanto mi riguarda, le visite più interessanti sono quasi sempre quelle a produttori che si interrogano quotidianamente sul proprio modo di lavorare, cercando di contestualizzarlo nel tutto: il lavoro come sostentamento ma sempre come parte di un tutto più ampio. Marta Venica ha 28 anni e l’impressione è che di domande se ne sia fatte già molte, ma si sia anche messa subito a lavoro per cercare le risposte. Inizio da lei il mio viaggio, che da Trieste mi porterà a Taranto, tra cantine, treni, passaggi. “C’è solo la strada”, cantavano. E di questi tempi direi che non ci sia canzone più attuale.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Montefiascone – Da domani è Fiera del Vino.
A partire da domani 31 luglio e fino al 7 agosto, si svolgerà la tradizionale Fiera Del Vino. Rievocazioni storiche, cantine aperte, spettacoli, musica itinerante, banchetti medioevali e incontri culturali animeranno le vie del paese. Domenica 7 Agosto alle ore 10.00: “Rievocazione storica”, del Gruppo Corteo storico del colle, “antichi mestieri”. Correva l’Anno Domini 1111 Enrico V veniva incoronato Imperatore del grandioso “Sacro Romano Impero”, da tutta Europa le nobili famiglie percorrevano la via Francigena che porta a Roma per presenziare alla cerimonia. Lungo la strada, incontravano Montefiascone un fiorente borgo adagiato sulle dolci colline vulcaniche dominante il lago di Bolsena ricco di vigneti e dal clima favorevole. Svariati personaggi nel passaggio se ne sono innamorati, uno su tutti è rimasto nel cuore dei cittadini montefiasconesi il nobile vescovo Defuk proveniente dalla Germania, che durante i viaggi era solito farsi precedere dal suo coppiere, il Servo Martino per la scelta delle locande con il vino migliore, e proprio qui a Montefiascone decretò il vino migliore del suo viaggio: l‘ Est! est!! est!!!

Fonte: EtruriaNews.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

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