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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 6 agosto 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologie, enologia, vino, olio, agroalimentare e consulenza nuovi impianti cantina.
Vino, la classifica delle cantine più importanti d’Italia: Lunelli, Cavit e Schenk sul tetto.
Nella classifica per fatturato, tra le prime dieci cantine private, all’ottavo posto troviamo il gruppo Lunelli, a quota 151,6 milioni di euro, dietro alla casa vinicola Zonin (200 milioni di euro), Fratelli Martini (237 milioni), Marchesi Antinori (245 milioni), gruppo Santa Margherita (260 milioni), Italian Wine Brands (430 milioni) e Argea (455 milioni). La holding della famiglia Lunelli ha messo a segno un incremento dei ricavi del 13% rispetto al 2021, con un margine operativo lordo (Ebitda) di 30 milioni di euro e una posizione finanziaria netta (Pfn) a meno 29,6 milioni. Le cantine cooperative pesano per il 41,7% sul giro d’affari complessivo per il 34% dell’export, per il 52,2% sul fatturato Italia. Se al primo posto per fatturato troviamo Cantine Riunite Civ con un giro d’affari che sfiora i 700 milioni di euro, in terza posizione troviamo il colosso trentino Cavit con 264,8 milioni di euro, in calo del 2,3% rispetto al 2021, Ebitda di 36,215 milioni, meno 73,753 milioni Pfn, 243 milioni di bottiglie prodotte. Al quinto posto c’è Mezzacorona con 213,4 milioni di euro +8,6% sul 2021, 16,188 milioni di Ebitda, meno 101,7 milioni di Pfn e 54 milioni di bottiglie.
Fonte: Corriere del trentino.
Sardegna, viaggio nel paese che si è fatto cantina: «Qui ogni famiglia possiede una vigna».
È agosto. La Sardegna è un formicaio. L’onda di americani e di tedeschi comunque pallidi a giocare a tetris per riempire le spiagge. La sfida è trovare un luogo fuori pista. Nascosto. Ecco una storia nella storia. Quella di uno sforzo collettivo, di un paese che spinge le 1.600.000 bottiglie degli Antichi Poderi di Jerzu. Una cooperativa con 430 soci viticoltori, un modello di azienda contromano alla storia, soprattutto a quella da bere. Un vino di famiglia. Alcuni ritrovamenti archeologici dimostrano che la coltivazione di uve simili all’attuale vitigno cannonau, era presente già in epoca nuragica, oltre 3 mila anni fa. A stringere i conti con la storia, il viaggio intanto è lungo almeno 73 anni. Correva l’anno 1950 quando i primi soci diedero vita a una cantina che oggi ha trovato il modo di portare nel bicchiere la versione contemporanea. Su e giù dai pendii del Gennargentu, su fino a 500 metri e poi tuffandosi giù in uno dei pochi scorci di mare graziati dal turismo feroce di agosto. Seicento ettari di vigne per 35 mila quintali d’uva. La vista spalancata sulle sabbie bianche ogliastrine. Qui dicono “S’unione faghet sa forza”, che tradotto sta per l’universale “l’unione fa la forza”. Che ritradotto in termini di presenza, nella provincia dell’Ogliastra, che è la meno popolosa d’Italia, significa anche che ogni famiglia di Jerzu possiede una vigna. Ormai da più di una generazione.
Fonte: Corriere.
Il rilancio del Rosso di Montalcino: «Non è un fratello povero del Brunello».
Montalcino non è solo Brunello. Ma la valorizzazione di un territorio così ricco e sfaccettato passa anche dal Rosso di Montalcino, sempre che questo non venga considerato dai consumatori, ma prima ancora dagli stessi produttori, un “fratello povero” del Brunello, senza una propria personalità e identità. Su questo aspetto il Consorzio del Brunello di Montalcino ha le idee molto chiare, tanto da aver organizzato a luglio la manifestazione Red Montalcino, che aveva proprio come focus il Rosso. «Siamo arrivati alla seconda edizione – ha spiegato il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci – con oltre 70 produttori che hanno creduto in questa iniziativa. È piaciuta molto anche la location della fortezza di Montalcino, dove siamo stati realmente bene, e il risultato ha soddisfatto anche gli stessi produttori.
Fonte: Identità Golose.
Morto Cristian Calò, titolare della Vecchia Cantina. Lutto a Bizzozero.
Il rione di Bizzozero e tutta Varese piangono Cristian Calò, proprietario del ristorante La Vecchia Cantina di via Monte Generoso. Aveva 46 anni ed era noto nel mondo della ristorazione e della vita notturna varesina. Si è spento dopo una breve quanto fulminante malattia, che gli era stata diagnosticata solo qualche mese addietro. Cristian da giovane aveva aperto a fine degli anni ‘90 il pub l’Alfabeto, successivamente trasformatosi in Kintana. Un locale che aveva fatto breccia fra le preferenze dei giovani varesini, dato che era stato uno dei primi in cui erano allestiti i maxi-schermi su cui venivano proiettati i video musicali ma anche perché in un terrario all’ingresso era custodito un pitone.
Fonte: Il Giorno.
La moda è una rovina, preferisco ‘A Cantina: ecco come ci si emoziona nella cittadella di Cariati.
La cicoria raccolta a mano nelle campagne. I salumi indigeni, le confetture di clementine, di cipolla rossa di Tropea e peperoncino conzato qui; i formaggi localissimi, gli amari, le birre artigianali e la selezione delle cantine calabresi meno trendy. E poi la fritturina di paranza, quella vera, fuori menù, con solo pescato del giorno (se c’è) ed il più povero (si fa per dire) che c’è. Piatti rigorosamente circolari come l’economia e la convivialità sollecitate ogni sera, insieme alle ricette della memoria, quella conservata col sorriso da nonne, mamme, figlie e nipoti che bazzicano senza vergogna in cucina; come quella della pitta ccu ri jiti, un must senza tempo della tradizione culinaria cariatese. Le immancabili melanzane ripiene, peperoni e patate, sardella e cipolla e solo extravergine di qualità.
Fonte: EcoDelloJonio.it.
Calici di Stelle 2023, le proposte delle cantine siciliane per brindare “con il naso all’insù”.
Come ogni anno, più di ogni anno, la voglia di brindare all’estate guardando le stelle è tanta e le proposte non mancano grazie a Calici di Stelle 2023, l’atteso evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino Italia e dall’Associazione Città del Vino, in occasione del quale centinaia di cantine e numerosissime iniziative culturali animeranno le vigne e i suggestivi borghi italiani, creando un’atmosfera unica e coinvolgente. Se è vero (e lo è) che il vino è il protagonista principale di questa manifestazione, lo è altrettanto che le suggestioni che derivano da passeggiate tra i filari, degustazioni, picnic, musica e spettacoli, con il denominatore comune del cielo stellato e del chiaro di luna, fanno la vera differenza e sono gli ingredienti che hanno contribuito al successo esponenziale di questa manifestazione.
Fonte: Siciliafan.
Tino Tedeschi riconfermato presidente del Consorzio Vini IGT Valcamonica.
Ora è stato eletto il nuovo consiglio d’amministrazione. E’ stato riconfermato il Consiglio uscente, con la sola eccezione dell’uscita di Enrico Angeli della Cantina Concarena e l’entrata di Paolo Plona della Cantina Vi Bù. Il nuovo Consiglio è quindi così rappresentato: Tino Tedeschi (Azienda Agricola Scraleca), Silvia Toretti (Cantina Monchieri), Marco Sacristani (Cantina Carona), Pierluigi Bontempi (Cantina Rocche dei Vignali) e Paolo Plona (Cantina Vi Bù). Confermato direttore Sergio Bonomelli. Il Consiglio ha poi riconfermato come presidente l’architetto Tino Tedeschi, fondatore con i fratelli, dell’azienda agricola Scraleca di Darfo Boario Terme. Ad affiancarlo alla guida del Consorzio, come vice presidente, sarà Pierluigi Bontempi (Cantina Rocche dei Vignali).
Fonte: Gazzetta delle Valli.
Tarquinia, DiVino Etrusco, 46 cantine, con 90 vini in degustazione, per la 17esima edizione.
Un itinerario del gusto in cui il vino è protagonista e racconta la storia etrusca e quella di Tarquinia attraverso i produttori della Dodecapoli. Il DiVino Etrusco, inprogramma dal 17 al 20 e dal 24 al 26 agosto, dalle 20.30 all’1 di notte, nelle vie e nelle piazze più belle del centro storico del comune tirrenico, svela le 46 cantine della 17esima edizione, per 90 vini da sorseggiare accompagnati dai sommelier della Fisar. Il festival darà la possibilità agli appassionati del vino non solo di scoprire e apprezzare vere e proprie eccellenze, ma di vivere un’esperienza a tutto tondo sul buon bere e al pubblico di vivere giorni all’insegna della convivialità e del divertimento, con un ricco cartellone di concerti, spettacoli di artisti di strada, mostre e concorsi.
Fonte: Terzo Binario.
Festa Guida Vini d’Italia 2024, degustazioni in enoteca con le nuove annate dei vini delle grandi cantine.
Durante la settimana che precede la presentazione della Guida Vini d’Italia 2024, prevista a Roma il 15 ottobre, Gambero Rosso vi dà appuntamento in alcune delle migliori enoteche italiane, da Nord a Sud della penisola, per degustare le nuove annate dei vini proposti da quasi 30 cantine d’eccellenza – piccole e grandi che siano – tutte presenti in Guida. Sarà una grande festa, una degustazione diffusa che coinvolge 24 enoteche in 19 città . Festa Guida Vini d’Italia 2024 è l’evento che dà il via alla lunga stagione dedicata al meglio della produzione vitivinicola nazionale. Una iniziativa promossa da Gambero Rosso per valorizzare il prezioso patrimonio enologico italiano e avvicinare il grande pubblico al bere di qualità e ai vini degustati e selezionati dalla commissione della Guida Vini d’Italia. Quest’anno sono 24 i locali coinvolti, in diverse località: Asti, Avellino, Bologna, Bordighera, Brindisi, Cagliari, Firenze, Genova, Lecce, Lucca, Milano, Napoli, Padova (Campodarsego) Palermo, Perugia, Porto S. Giorgio (FM), Roma, Torino e Trento.
Fonte: Gambero Rosso.
Estate, la luce in bottiglia: tutti i vini della settimana.
“Con il caldo mi dimentico di mangiare!!!”. “Anche io, infatti poi rimangio”. L’annosa e divertente diatriba tra chi in estate mangia pochissimo e chi invece non viene decisamente attaccato dall’inappetenza, si risolvequando c’è l’occasione di sedersi tutti insieme all’aperto, godere di una bella giornata, del tepore e della compagnia degli amici. In questa settimana di inizio agosto abbiamo selezionato per voi una serie di piatti sì golosi, come per esempio il risotto con burrata e pesto, ma sembre adatti anche alla stagione più calda. Che sia un’antipasto di marae o un dolce con la frutta esotica, il menu è stato composto in modo da essere anche scomponibile e ogni piatto, con il suo vino accuratamente scelto in abbinamento, può rendersi protagonista assoluto. Dal punto di vista del calice, abbiamo giocato con i colori del tramonto: bianco e rosa, in ogni sfumatura e gradazione cromatica e olfattiva.
Fonte: la Repubblica.
Vini rossi per l’estate: sei etichette sorprendenti da Sicilia en Primeur.
Quella dei rossi leggeri non è una sola moda passeggera, ma una vera e propria rivoluzione legata a una serie interminabile di fattori ambientali, sociali e culturali. La domanda è: l’epoca dei bodybuilder con alcol e con legno in bella mostra si è conclusa definitivamente? Il modello che ha avuto più successo nell’ultimo quarantennio – perlomeno nell’ambito della critica e degli esperti – è arrivato al capolinea? Difficile dirlo… e, soprattutto, è impossibile fare un discorso generale, perché chiaramente le abitudini variano di nazione in nazione, e, in alcune zone del mondo, i “trophy wines” sono ancora i dati. Eppure, in molti paesi, i dati non lasciano nulla ad intendere: anche territori storicamente vocati alla produzione di rossi e ben posizionati come la Valle del Rodano cominciano a tremare davanti a statistiche che riportano cali dei consumi di vino rosso in Francia superiori al 30% negli ultimi anni.Lo ha rimarcato Matt Walls, giornalista di Decanter, un articolo recente, evidenziando come anche nel feudo di Syrah e Grenache i bianchi si stiano ricavando una fetta importante, andando letteralmente a ruba, mentre chi punta tutto sui rossi ha spesso dei fondi di magazzino.
Fonte: Luciano Pignataro.
E’ nato il vino Nobile ’Pieve’ Disciplinare, ok dal Ministero Prima annata in vendita nel 2025.
E’ una notizia che il Consorzio del Vino Nobile aspettava con ansia ed è arrivata in seguito alla riunione plenaria del Comitato Nazionale Vini che il 3 agosto ha dato l’ok definitivo al testo di Disciplinare del Nobile di Montepulciano “Pieve”, la nuova tipologia della prima Docg d’Italia che sarà in commercio così dal 1 gennaio 2025 con l’annata 2021. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e quindi l’iscrizione presso il Registro delle Denominazioni Europee, il progetto di questa nuova tipologia sarà a tutti gli effetti operativo con una prima annata che avrà circa 300 mila bottiglie, mentre già per la 2022 sono oltre 700 mila le bottiglie in cantina (pari a circa il 10% della produzione totale di Vino Nobile di Montepulciano). “Per noi è il compimento di un percorso che vale più di una nuova tipologia di vino, ma che dimostra come tutta una denominazione possa dare vita in maniera unanime a un percorso condiviso che rappresenta una nuova visione di produzione – il commento del presidente del Consorzio Andrea Rossi – una visione supportata dalla ricerca dal punto di vista geologico e pedologico e dall’approfondimento che è stato fatto anche nelle biblioteche e archivi storici, fino ad arrivare al Catasto Leopoldino del 1800. Devo ringraziare per tutto questo i produttori, in primis, che ci hanno creduto fin dall’inizio, poi le associazioni di categoria, la Regione Toscana, il Ministero dell’agricoltura, il Comitato Nazionale Vini e tutti i professionisti che con il loro apporto hanno reso possibile questo risultato”.
Fonte: La Nazione.
Fiano Love Fest a Lapio fino a lunedì celebra il vino Doc G di Avellino.
Giunto alla sua XIIesima edizione, il Fiano Love Fest a Lapio fino a lunedì celebra il vino DocG di Avellino. Dopo la prima giornata di sabato, prosegue domenica 6 agosto, mentre lunedì 7 è in programma la “Special Edition” con «un’altra giornata con musica, stand enogastronomici, degustazioni Onav e altro ancora, con attività e degustazioni dedicate al Fiano di Avellino Docg», scrivono in una nota gli organizzatori. Domenica 6 agosto, alle ore 20, la masterclass “Tasting possibile: l’ultimo millesimo” con Annito Abate, delegato Ais Avellino, ed Angelo Maglio, relatore AIS, che guideranno la degustazione dell’ultima annata disponibile di Fiano di Avellino Docg (Info e prenotazioni Claudia Carbone tel. 340 4846367, email masterclassflf@gmail.com). In degustazione Ioanna, Le Vigne di Rosa, Il Sole e il Lupo, Terre di Nora, Terra Mia, Bellaria, Case d’Alto, Macchie Santa Maria, Felice Meoli, Antica Hirpinia.
Fonte: Nuova Irpinia.
Torino come Bordeaux, musei per raccontare il nostro vino e soste senza fronzoli in cui protagonista è il buon cibo.
Un paio di settimane fa con tutta la famiglia mi sono stipato come un lanzichenecco sul volo Ryanair più economico trovato per portarci in un luogo in cui non fossimo mai stati: l’Orio al Serio-Bordeaux. Dopo il viaggio uguale e contrario del ritorno (affollato di lettori della Recherche) ci sentiamo di raccomandare fortemente questo pezzo di Francia atlantica: i vini di Bordeaux, i vigneti affacciati sul mare del Médoc, le innumerevoli cabane, le baracche sull’Atlantico che vendono ostriche a un euro l’una, i mercati colmi di formaggi e cannelés, i centri storici fuori dalle rotte turistiche, le fortificazioni millenarie, le dune di sabbia di Pilat, gamberi, granchi, scampi in abbondanza tutto a prezzi accessibilissimi, in media più bassi di quelli nostrani.
Fonte: Corriere Torino – Corriere della Sera.
Vino, giovedì 10 agosto torna Calici di Stelle a Pitigliano.
A Pitigliano riflettori accesi sui vini del territorio con l’evento “Calici di Stelle”, in programma giovedì 10 agosto, a partire dalle 21. La kermesse più amata dagli appassionati di vino torna protagonista in uno dei borghi più belli d’Italia con le degustazioni, la musica dal vivo e il buon cibo. “Per Pitigliano è un evento ormai consolidato – commenta Claudia Elmi, assessore comunale al Turismo – che registra ogni anno un crescente numero di presenze per il felice connubio tra la proposta enogastronomica, la musica e un contesto magico e unico come il borgo di Pitigliano, che diventa ancor più affascinante in questa particolare occasione. Rinnovo i ringraziamenti alla pro loco per l’organizzazione.”
Fonte: Toscana News.
Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”: il Ministero approva il disciplinare.
E’ una notizia che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano aspettava con ansia ed è arrivata in seguito alla riunione plenaria del Comitato Nazionale Vini che il 3 agosto ha dato l’ok definitivo al testo di Disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”, la nuova tipologia della prima Docg d’Italia che sarà in commercio così dal 1 gennaio 2025 con l’annata 2021. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e quindi l’iscrizione presso il Registro delle Denominazioni Europee, il progetto di questa nuova tipologia sarà a tutti gli effetti operativo con una prima annata che avrà circa 300 mila bottiglie, mentre già per la 2022 sono oltre 700 mila le bottiglie in cantina (pari a circa il 10% della produzione totale di Vino Nobile di Montepulciano).
Fonte: Radio Siena Tv.
Commercio: il ‘Made in Tuscany’ vola all’estero. E’ il vino il prodotto più venduto.
Vola il Made in Tuscany all’estero spinto dalle ottime performance dell’olio (+12,7%) e di frutta e verdura fresca e trasformata (+24%). Bene anche la pasta (+8%) ed il vino, che è il prodotto più commercializzato oltre i confini nazionali (+0,6%). Primo trimestre ancora da record per l’agroalimentare regionale che fa registrare un balzo del 5% per un valore complessivo di prodotti esportati che ha raggiunto 875 milioni di euro. A trascinare il paniere regionale sono soprattutto la Francia per l’Eurozona (+17%) e gli Stati Uniti (+11%). A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat sulle esportazioni nel periodo gennaio – marzo 2023. “Il nostro Made in Tuscany continua a mostrare una straordinaria resilienza di fronte alle tensioni internazionali che hanno contagiato i mercati e al perdurare dell’inflazione cha sta interessando tutte le principali economie ed i paesi con cui abbiamo relazioni commerciali stabili. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – Il 2022 è stato l’anno migliore di sempre per le esportazioni che hanno superato i 3,3 miliardi di euro: un trend positivo, in forte salita, che si consolida anche nella prima parte dell’anno.
Fonte: Radio Siena Tv.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologia
A risentirci a domani.