rassegna stampa del vino di domenica 9 aprile 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 9 aprile 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Il vino cooperativo romagnolo brinda alla conquista dei cinque continenti.
Terre Cevico fattura 190 milioni e festeggia i 60 anni Ormai il 40 per cento della sua produzione va all’estero. Il Vinitaly conferma il forte posizionamento sui mercati nazionali e internazionali del vino cooperativo romagnolo. A trainare l’export della filiera associata a Legacoop Romagna, con la capofila Terre Cevico in evidenza, sono soprattutto innovazione, qualità e sostenibilità. Traino da ristorazione ed export «In generale l’andamento della kermesse è stato molto positivo», commenta in una nota Legacoop Romagna, «con un copioso afflusso di acquirenti dall’estero e un notevole interesse per tutte le linee di prodotto. Il calo dei consumi nella grande distribuzione organizzata è compensato dal traino del settore della ristorazione e dall’export.

Fonte: Corriere Romagna.

Terre Cevico compie 60 anni Bene l’export, conferme a Vinitaly.
l vino cooperativo romagnolo protagonista della kermesse a Verona Innovazione, qualità e sostenibilità trainano l’export del vino cooperativo romagnolo. Dalla partecipazione al Vinitaly di Verona della filiera associata a Legacoop Romagna, con la capofila Terre Cevico, emerge la conferma di un posizionamento forte sui mercati internazionali e interni. L’andamento della kermesse è stato positivo, con un copioso afflusso di acquirenti dall’estero e un notevole interesse per tutte le linee di prodotto. Il calo dei consumi nella grande distribuzione organizzata è compensato dal traino del settore della ristorazione e dall’export. I gusti, però, come è emerso dagli appuntamenti dell’Alleanza delle Cooperative, continuano a mutare di paese in paese: occorre quindi evolvere la propria offerta.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Che novità l’Aglianico
Nonostante la viticoltura campana viva da decenni una fase di rinomanza, è necessario ammettere che i Sannio ha avuto un’evoluzione più travagliata, almeno per quanto riguarda l’accesso al grande pubblico. E dire che la produzione del vino, nel beneventano, è attestata da millenni, lo confermano sia le tracce storiche che la vena, sempre brillante, delle creazioni locali. Per secoli risorsa economica principale, qui fare vino significa dedicarsi a quei vitigni della tradizione come l’Aglianico, sopra tutti, oltre a Falanghina, Greco e Fiano, che rappresentano l’inestimabile lascito della tradizione greca a quella italica. Un emblema della valorizzazione del mondo agricolo è proprio La Fortezza di Torrecuso, realtà che si deve agli sforzi di Enzo Rillo, affermato imprenditore tessile che, ricongiungendosi alle radici familiari, decide di investire nel suo territorio d’origine.

Fonte: Espresso.

Ogni bicchiere fa la differenza.
La sostenibilità si vede nei fatti. II Consorzio di tutela Vini del Trentino è il primo in Italia a redigere il proprio bilancio di sostenibilità per raggiungere in tempo gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Fa’ anche tu la tua parte. La sostenibilità è più buona in tutti i sensi. vinidettrentino.com Vini del Trentino.

Fonte: Espresso.

È in rampa di lancio la nuova certilicazione “DOCG Piacenza”.
Definita per la prima volta una piramide qualitativa completa dei vini piacentini. Al via il 17 aprile la raccolta delle firme Claudia Molinari • Partirà lunedì prossimo 17 aprile la raccolta firme che rappresenta il primo passo del capitolo finale del lungo percorso di aggiornamento dei disciplinari di produzione dei vini del territorio avviato dal Consorzio Tutela Vini DOC Colli Piacentini. L’obiettivo della raccolta firme (che avverrà presso la sede del Consorzio e delle organizzazioni professionali agricole: Coldiretti, Confagricoltrua e Cia) è quello di arrivare a oltre 900 vignaioli e vinificatori della provincia. Questo infatti il quantitativo necessario per sottoporre i nuovi disciplinari al vaglio della Regione Emilia Romagna, a cui seguiranno l’esame del Comitato nazionale vini a Roma e l’ultimo sigillo a Bruxelles da parte dell’Unione Europea.

Fonte: Liberta’.

Spazio ai vini “moderni” e meno denominazioni.
Tanti i punti virtuosi del nuovo sistema, a partire da una migliore organizzazione • Anche i vini macerati e i vini rifermentati con metodo ancestrale potranno rientrare nelle nuove denominazioni: infatti la nuova Doc Colli Piacentini li prevederà dando voce e rinnovando un’antica nobile tradizione piacentina nel mondo. Infatti questi vini oggi non erano contemplati nella Doc Colli Piacentini, nonostante i nostri colli siano stati la culla di questi vini attualmente molto apprezzati dal mercato. Questa problematica nel mondo delle Doc è nota da tempo, infatti negli anni molte Doc italiane hanno visto l’uscita di diversi produttori, alcuni tra i più illustri dei rispettivi territori, per il loro non essere allineati a disciplinari produttivi troppo rigidi o Incapaci di comprendere scelte e stili personali adottati con la volontà di elevare la qualità finale dei vini.

Fonte: Liberta’.

Allarme gelate notturne «Il freddo tardivo mette in ginocchio frutteti e vigneti».
Gli agricoltori chiedono il riconoscimento dello stato di calamità naturale «In pericolo la sopravvivenza delle nostre aziende già vessate dai costi» La Regione: «Chiederemo un sostegno economico ai produttori colpiti». Il caldo anticipato fa esplodere la vegetazione che poi diventa vulnerabile: albicocche, ciliege e pesche le più colpite «Le gelate di queste notti mettono a rischio vigneti e frutteti che sono in piena in fioritura: l’ennesima ondata di freddo tardivo rischia di compromettere le produzioni agricole». Lo evidenzia Alberto Notavi, presidente di Cia, che descrive la difficile situazione climatica che ha visto temperature notturne scendere sotto lo zero sull’intero territorio, con punte di meno 5 gradi nelle prime ore del mattino.

Fonte: Resto del Carlino Modena.

Ritorna la Gorgazzina, gloria di Polcenigo L’antica acqua tonica presentata al Vinitaly.
L’ha riportata alla gloria di un tempo l’opificio Fred di Federico Cremasco Mario Della Toffola: «È l’ideale per fare il miglior gin tonic di sempre» Ritorna la Gorgazzina, gloria di Polcenigo L’antica acqua tonica presentata al Vinitaly. Il Gorgazzo di Polcenigo diventa la “Gorgazzina botanical tonic water”: un prodotto doc nell’Opificio Fred di Federico Cremasco sul palcoscenico di Vinitaly, il salone di Verona. «A Vinitaly c’è stata l’occasione per la presentazione in anteprima della “Gorgazzina botanical tonic water’ — annuncia Mario Della Toffola, ex sindaco a Polcenigo —. È la tonica nata per realizzare il miglior gin tonic di sempre. Il prodotto, è ovvio, prende il nome dal torrente Gorgazzo».

Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.

Tenuta Maffone nelle Star Wines del Vinitaly.
Ci sono anche due vini della provincia di Imperia nel prestigioso elenco dei 5 Star Wines, aggiornato dopo l’edizione 2023 di Vinitaly. In un catalogo che racchiude le migliori eccellenze vinicole dell’intera Italia figurano infatti due prodotti della Tenuta Maffone, eroico vigneto dell’Alta Valle Arroscia. Le due etichette premiate alla prestigiosa fiera vinicola tenutasi a Verona sono un bianco e un rosso. Il rosso, ribattezzato “Vuscià”, è un vino a produzione molto limitata (1720 bottiglie e 120 magnum). Si tratta di un Ormeasco della vendemmia 2016,14 gradi, affinato in legno e anfora, con colore, profumi e struttura degni dei migliori rossi. Un vino importante che però mantiene una grande freschezza e un solido retrogusto fruttato.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Nino Negri cala il poker “Wine Spectator” premia quattro etichette.
La celebre guida americana continua a orientare le scelte dei consumatori I riconoscimenti Sfursat ’18, Inferno ’19 Valgella ’18 e Grumello ’19 le bottiglie citate dalla rivista Un poker importante quello della cantina Nino Negri ottenuto con quattro delle sue etichette premiate dalla celebre rivista americana Wine Spectator, una sorta di bibbia globale dell’universo enoico. I quattro vini della cantina di Chiuro hanno ottenuto super punteggi oltre i 90 punti, un rating in una scala in centesimi che certifica la qualità eccelsa di questi prodotti. 95 punti per lo Sfursat Cinque Stelle annata 2018, 94 punti per il Ca’ Guicciardi Valtellina Superiore Dogc Inferno 2019, 93 punti rispettivamente per il Fracia Valtellina Superiore Dogc Valgella 2018 e per il Sassorosso Valtellina Superiore Grumello 2019.

Fonte: Provincia Sondrio.

A Torino, Biella e nel Canavese il Festival che celebra il vermouth.
Dal 13 al 16 aprile appuntamento con il mito che ha reso il Piemonte famoso nel mondo Tra laboratori, ricette e tante degustazioni. E una passione torinese dal 1786, quando ne formalizza la ricetta Antonio Benedetto Carpano (la targa in piazza Castello all’angolo con via Viotti Io ricorda). 11 vermouth oppure vermuth o vermut — le grafie sono varie, quel che è sicuro è il rimando all’artemisia, l’erba che lo caratterizza, in tedesco Vermut (e pare che Carpano abbia scelto quel nome perché appassionato di Goethe) — è il nostro mito che cl rende famosi nel mondo. Non a caso il vermut c arrivato anche a Detroit, con la torinese Bitta Balzola, o in Perù, introdotto da emigrati piemontesi a fine ‘Roo. Dal 13 al 16 aprile un festival celebra 11 vermouth fra Biella, il Canavese e Torino.

Fonte: Corriere Torino.

Neia e Nerodivo, due nuove etichette Crifo nei supermercati della gdo.
Neia e Nerodivo sono le ultime novità nella produzione di vini firmata Crifo ad approdare sugli scaffali della Gdo tra le etichette premium. Per l’occasione la Cantina di Ruvo di Puglia lancia uno spot sotto la produzione creativa del regista e produttore Alessandro Piva e la regia di Tancredi Di Paola. “Farsi vino è un gesto d’amore” è il claim della campagna curata dall’agenzia Metodonove. Lo spot, produzione esecutiva Seminal Film, lanciato il 2 aprile in occasione del Vinitaly continuerà a girare fino a tutto luglio sui canali online e sulle reti del Gruppo Norba. Crifo punta molto sulle due etichette Igp. Neia è un Nero di Troia in purezza vinificato in rosato con l’innovativa tecnica della riduzione.

Fonte: Repubblica Bari.

Bottiglie “cinque stelle” in Sardegna sono 82 – I 79 vini (e 3 biologici) inseriti nella guida 5Star Wines 2024 Le eccellenze sarde a Verona.
Inserite nelle guide Vinitaly Bottiglie “cinque stelle” in Sardegna sono 82 I 79 vini (e 3 biologici) inseriti nella guida 5Star Wines 2024 Le eccellenze sarde a Verona ? Sassari Sono 79 i vini isolani che a Vinitaly hanno ottenuto almeno 90 punti, guadagnandosi l’accesso alla guida 5StarWines. 95 punti. Mandrolisai Doc Rosso Domo ’20 Fam.Demelas; Vermentino di Gallura Docg Superiore ’21 Società Agricola Campianatu; Vernaccia di Oristano Doc ’13 Fam.Orro; Vemaccia di Oristano Doc Riserva Per Te’02 Silvio Carta. 94 punti. Vermentino Gallura Docg Sup.Sciala ’21 Surrau 93 punti. Vermentino di Sardegna Doc Frinas ’21 Carpante; Vemaccia di Oristano Doc Riserva ’97 Attilio Contini 92 punti. Isola Dei Nuraghi Igt Bianco Passito Passitosmeraldo ’20 Unmaredivino Di Sini Gioacchino; Isola Dei Nu raghi Igt Bovale Memorie Di Vite Bvl ’21 Quartomoro Di Sardegna; Isola Dei Nuraghi Igt Cagnulari Sass’antico ’20 F.11i Rau.

Fonte: Nuova Sardegna.

«Il segreto del Vermentino è nell’unicità della Gallura».
Andrea Pala ha firmato il Campianatu premiato a Vinitaly Il giovane enologo di Luras è tra i più quotati in Italia: «Il granito e le condizioni climatiche fanno la differenza». Sassari Il sole e il granito, la qualità dell’aria e della materia prima. Ma poi servono l’occhio e la mano. C’è il talento di un giovane enologo isolano dietro l’eccezionale exploit dell’annata 2021 del Vermentino Superiore Docg prodotto dalle Tenute Campianatu, che con il punteggio di 95 assegnato dalla guida 5StarWines si è consacrato come miglior vermentino sardo a Vinitaly. Andrea Pala, 37 anni, gallurese di Luras, si è già messo in evidenza da tempo e dopo essere stato eletto Migliore giovane enologo italiano 2021 da Vinoway Italia, ha continuato a macinare uve, consensi e soddisfazioni.

Fonte: Nuova Sardegna.

La cantina dell’anno è sull’Etna.
Oscar da bere. L’azienda di Pucci Giuffrida al top della “5StarWines” la selezione enologica di Veronafiere. «Il successo è del territorio» uu» Al Vinitaly prestigioso riconoscimento per la produzione dell’etichetta randazzese Al-Cantàra. Presto, portami un bicchier di vino, cosicché possa bagnare la mia mente e dire qualcosa d’intelligente». Con la consueta ironia, Pucci Giuffrida, che con la sua azienda Al-Cantàra ha ottenuto uno straordinario successo nel recente 5StarWines del Vinitaly vincendo il titolo di Cantina dell’anno, la butta subito in cultura, citando il commediografo greco Aristofane. Si, perché questo commercialista prestato al comparto vitivinicolo (o viceversa?) da quasi due decenni ormai lavora su un doppio fronte: coltura e cultura, o se preferite vitigni e poesia, vendemmia e arte.

Fonte: Sicilia Catania.

Vinitaly, in crescita gli operatori di Usa ( 45%) e Asia ( 116%).
Vinitaly spazza via il lungo pit stop imposto dalla pandemia mostrando agli occhi del mondo una produzione vinicola italiana ad alta qualità diffusa lungo la Penisola. Alla Fiera di Verona il Salone internazionale dei vini si è chiuso con 93mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere. In crescita rispetto all’ultima edizione gli ingressi di buyer esteri (+20% circa) provenienti da 143 Paesi, che hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati. Degna platea per una ripartenza grintosa delle 4mila aziende espositrici che a Veronafiere hanno incontrato, in oltre 11mila appuntamenti commerciali programmati, oltre mille buyer, perlopiù qualificati e big spender a detta di molte cantine. In forte crescita, tra i 18 padiglioni e i banchi di assaggio, gli arrivi di operatori da Usa (+45%) e Asia (+116%).

Fonte: Sicilia Catania.

Gelo fuori stagione, ma vigneti salvi «Danni se dovesse arrivare la brinata.
La qualità? Ottima, come il 2022» A tu per tu con Gino «Fuso» Carmignani presidente Consorzio Doc vini di Montecarlo, ma anche produttore «In Lucchesia la vite è ancora ferma, sta ripartendo adesso e quindi non dovrebbero esserci contraccolpi». Nessun problema. Almeno per il momento. Questo avvio di primavera anomalo, specialmente nella prima settimana di aprile, a ridosso della Pasqua, con il brusco calo termico, ha generato non poche preoccupazioni per i produttori di vino di Montecarlo. Le temperature sono drasticamente calate, con la colonnina di mercurio che la notte e in prima mattina va ad accarezzare lo zero.

Fonte: Nazione Lucca.

Vin santo, sfida tra 66 produttori II prossimo fine settimana appuntamento a Montefollonico.
Ci sarà anche una sfida tra sessantasei produttori a “Lo gradireste un goccio di Vin Santo?”, appuntamento in programma sabato e domenica prossimi a Montefollonico, località nel Comune di Torrita di Siena. In occasione dell’evento, ogni anno i produttori si sfidano in una gara che decreta, per le categorie dolce e secco, il Vin Santo di migliore qualità. Sono 66 i vini in concorso, provenienti dalla Toscana e anche dalle Marche.

Fonte: Nazione Siena.

La nostra economia.
Nobile, etichetta sostenibile È stata presentata al Vinitaly «Moderna e gentile», così viene descritta la nuova etichetta presentata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano a Vinitaly, in collaborazione con i partner tecnici, la Cooperativa Betadue di Arezzo e la Vecchia Cantina di Montepulciano. Un packaging completamente sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale e di governo delle imprese.

Fonte: Nazione Siena.

Nelle campagne è allarme gelate – I falò che scaldano i terreni. Gli antichi rimedi contro il gelo.
Maledetta primavera Notti di lavoro tra falò e coperte per salvare i raccolti Falò accesi nella notte tra venerdì e sabato tra le vigne di Suvereto Nelle campagne è allarme gelate I Centini falò che scaldano i terreni Gli antichi rimedi contro il gelo Suvereto, di notte al lavoro per difendere vigneti e uliveti Alcuni produttori usano pure ventilatori con aria calda. E c’è chi protegge le fioriture dal freddo improvviso con le coperte Idi Luca Centini Suvereto Una distesa di piccoli falò che seguono i filari della vigna. Un rimedio messo in campo per far fronte alle temperature straordinarie, fino a sotto lo zero a primavera inoltrata, che mettono a rischio le produzioni. L’immagine, particolarmente suggestiva, è stata pubblicata su Facebook dalla sindaca di Suvereto Jessica Pasquini e ritrae uno dei terreni agricoli nel territorio comunale della Val di Cornia.

Fonte: Tirreno.

Palio del Recioto, torna la festa Degustazioni, musica e ciclismo.
Attesi a Pasqua e Pasquetta i visitatori veronesi ma gli organizzatori sperano anche nel ritorno dei turisti Palio del Recioto, torna la festa Degustazioni, musica e ciclismo Stand delle aziende vinicole, chioschi con prodotti tipici, una mostra e il luna park Grison: «È l’anno della candidatura della tecnica di appassimento delle uve all’Unesco». Il Palio del Recioto e dell’Amarone dice addio alle limitazioni e paure del Covid e torna la festa popolare che anima il centro di Negrar nei giorni pasquali. La sessantanovesima edizione dell’evento legato a vino e sapori, ma sempre di più anche a cultura, paesaggio e storia locale, è iniziata ieri con l’apertura alle 17.30 degli stand delle cantine, dei chioschi gastronomici e delle bancarelle anticipata dall’inaugurazione da parte dell’amministrazione comunale di Negrar di Valpolicella e della pro loco.

Fonte: Arena.

Vigneti al posto dei bosco Zanoni: «Paesaggio stravolto».
Interrogazione in Regione su permessi e prescrizioni. I lavori di sistemazione agraria in corso sopra l’abitato di Refrontolo nel terreno collinare dove c’è anche la storica Villa Corradini, al centro di una interrogazione del consigliere regionale Pd Andrea Zanoni. «Sono stati attuati consistenti disboscamenti, che ne hanno stravolto il paesaggio. Tutto questo per realizzare una struttura turistico-ricettiva “di alto livello”, con annessa azienda agricola dedicata alla produzione di prosecco. Dunque ancora una volta, nel territorio che si snoda tra Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio Unesco, ettari di bosco sono stati rasi al suolo per far spazio alla monocoltura della vite, che sta deturpando e danneggiando questi meravigliosi luoghi».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Pressing in Regione sul disboscamento della collina di Refrontolo.
II consigliere Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione «In territorio Unesco ettari di bosco sono stati rasi al suolo». Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, vuol vederci chiaro sulla rigenerazione di villa Corradini a Refrontolo e su quella delle sue pertinenze. «Sbancamenti e disboscamenti per far spazio a struttura ricettiva. Quali permessi? Sono state rispettate le prescrizioni Unesco?», sono i temi al centro di un’interrogazione posta dall’esponente dem. Zanoni evidenzia che «Il disboscamento è causa di fragilità idrogeologica, determina eventi franosi e rende il suolo impermeabile e sterile. L’irrigazione dei vitigni richiede in più ingenti volumi d’acqua, determinando l’utilizzo sempre più elevato di questa preziosa e fondamentale risorsa che deve essere invece risparmiata.

Fonte: Tribuna Treviso.

“Summa” n. 24: le eccellenze del vino bio, da tutto il mondo, protagoniste.
A Magrè, in Trentino-Alto Adige, la Tenuta Alois Lageder ha accolto oltre 2.500 visitatori alla scoperta delle migliori cantine dall’anima green Oltre 100 le cantine da tutto il mondo – Italia, Grecia ed ancora Germania, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Svizzera e Francia, con la partecipazione di maison dalla Champagne – protagoniste a “Summa”, edizione n. 24, rassegna delle eccellenze enologiche biologiche e biodinamiche organizzata dalla Tenuta Alois Lageder. L’evento è stato ospitato nei saloni storici di Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang, a Magrè, le cui prime tracce documentali risalgono al Duecento. Già fissate in calendario le date della prossima edizione, che andrà in scena il 13 e 14 aprile 2024.

Fonte: WineNews.

Vini, conflitto nella cantina Masi fra Boscaini e Renzo Rosso: un’altra dimissione nell’azienda quotata in borsa.
Dopo la rumorosa uscita dal Consiglio di amministrazione di Masi Agricola di Renzo Rosso, avvenuta lo scorso 12 marzo, anche il professionista che Mister Diesel aveva proposto quale presidente del collegio sindacale, due anni fa, rassegna le dimissioni dal suo incarico in modo tutt’altro che discreto. Il 7 aprile, Cristiano Agogliati, commercialista milanese formatosi alla Bocconi, ha interrotto con effetto immediato il suo rapporto con Masi per «l’impossibilità di svolgere con la necessaria autonomia il proprio ruolo». Considerazioni che la società veronese non condivide, ritenendole pretestuose e infondate. Si completa così la frattura tra la Red Circle Investments, società dell’imprenditore del casual di Breganze (Vicenza), e il tempio dell’Amarone di Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona). Il rapporto è tenuto assieme ormai soltanto da un punto di contatto di non semplice interpretazione, cioè il subentro sulla poltrona lasciata da Rosso della di lui moglie, Arianna Alessi. La quota di Red Circle Investments in Masi Agricola è oggi del 10% e si confronta con il 73,5% complessivo detenuto da Sandro, Bruno e Mario Boscaini. Un altro 5% appartiene all’ente di previdenza dei lavoratori agricoli Enpaia, mentre il rimanente 11,5% è sul mercato.

Fonte: Corriere del Veneto.

Questo è il miglior vino bianco italiano del 2023 premiato con le 5 stelle.
Il vino è una delle eccellenze del Made in Italy, nonché uno dei prodotti più esportati (e imitati) all’estero. Ma quali sono i vini migliori che si producono nel nostro Paese? Come ogni anno, anche quest’anno la rivista internazionale “5starWines” ha selezionato i migliori vini italiani per inserirli nella sua guida, e ha pubblicato i risultati della selezione in occasione del Vinitaly che si è svolto a Verona. I vini oggetto della selezione sono assaggiati “alla cieca” da una giuria di esperti: dopo un’attenta analisi visiva e gusto-olfattiva, ogni giudice assegna a ciascun vino un punteggio da uno a cento. Secondo il parere degli esperti valutatori di 5StarWines, il miglior vino bianco dell’anno è il Greco di Tufo D.O.C.G. 2022, prodotto dall’azienda vitivinicola “Terre d’Aione”: il vino ha conquistato ben 95 punti su 100.

Fonte: greenMe.

Adi, ‘vino non va demonizzato, divieti controproducenti, serve educare’.
“Il vino, prodotto tipico e caratteristico dei nostri bellissimi territori e della nostra millenaria cultura, non deve essere demonizzato, ma armonizzato con una alimentazione corretta e consapevole, tenendo presente gli effetti dannosi di un suo abuso, o dell’uso in condizioni patologiche che ne sconsigliano il consumo. Ma ricordiamo anche dei tanti componenti bioattivi che svolgono un ruolo positivo per la salute”. Così all’Adnkronos Salute Barbara Paolini, presidente dei medici dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), ritorna sul tema della relazione tra salute e vino.

Fonte: Costruire Salute.

Indagine Coldiretti/Divulga: per l’84% degli italiani il vino fa bene alla salute.
Per l’84% degli italiani un consumo moderato di vino fa bene alla salute. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti e Centro studi Divulga presentata al Vinitaly, con in mostra per la prima volta la storia millenaria del vino, dall’Arca di Noè alla stazione spaziale, di fronte l’ingresso principale Cangrande di Casa Coldiretti. Quasi un italiano su tre (32%) ritiene che con scritte allarmistiche come quelle apposte sui pacchetti di sigarette si ridurrebbe il consumo di vino che è ritenuto da ben il 46% l’espressione della cultura nazionale e dei territori, secondo l’indagine Coldiretti/Centro Studi Divulga. Una risposta al via libera dell’Unione Europea alle etichette allarmistiche sul vino richiesto dall’Irlanda che potrà adottare sulle bottiglie avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”.

Fonte: Beverfood.com.

Propaganda Live, Zoro prende di mira Meloni e Zaia su vino ma non ride nessuno.
Meloni al Vinitaly difende l’eccellenza italiana … ma a Propaganda Live viene derisa
Diego Bianchi, in arte “Zoro”, un passato di collaboratore anche con Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, deve essere a corto di idee, complice il clima pasquale che In Italia induce sempre a pericolose rilassatezze tattiche. Ad esempio, ieri sera a Propaganda Live su La 7, il buon Diego non aveva evidentemente fatto una cippa in attesa di uovo e companatico e così ha fatto un po’ come facevano a scuola quegli studenti birichini e svogliati che quando non studiavano improvvisavano il tema con risultati in genere rovinosi e così è stato per Zoro. Si vedeva lontano un miglio che il clima pasquale spingeva alla smobilitazione e in studio si cazzeggiava più del solito, sperando che il tempo passasse velocemente e suonasse la campanella del liberi tutti, con fugone fantozziano verso mare e montagne. Così Bianchi, non ha trovato di meglio che fissarsi sull’evento Vinitaly con Luca Zaia come anfitrione e Giorgia Meloni ospite di eccezione.

Fonte: Affari Italiani.

Paestum Wine Fest – Masterclass sui Vini Estremi della Campania.
Ennesima Masterclass effettuata nell’ambito della recente manifestazione Paestum Wine Fest. Stavolta la degustazione ha riguardato nove Vini Estremi della Campania splendidamente condotta da Antonella Amodio e Daniele Cernilli. Capri Bianco Doc 2019. Azienda Agricola Scala Fenicia. Blend di Greco, Falanghina e Biancolella. Colore affastellato da una lucente impronta giallo paglierino carico. Bouquet estremamente stimolante, che subito si apre al naso diffondendo i suoi magnifici e molteplici profumi. In prima linea si ritrovano così deliziose fragranze fruttate di pesca bianca, albicocca, pera, mela, susina bianca, melone bianco, cedro e cadenze esotiche. Spunti di fiori bianchi e sospiri vegetali contribuiscono poi ad elevare l’ottimo tasso olfattivo, insieme a frammenti speziati.

Fonte: Luciano Pignataro.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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