Donne e rivoluzione green: il futuro del pianeta è rosa

INTERNATIONAL CENTER FOR SOCIAL RESEARCH: LE DONNE SONO PIÙ ORIENTATE ALLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI (68%) ED AL RISPARMIO ENERGETICO (65%).

Donne e rivoluzione green: il futuro del pianeta è rosa

Secondo quanto rilevato nel sondaggio ICSR realizzato durante la prima settimana di agosto 2022, il 53% degli investimenti nella finanza alternativa verde risulta provenire dalle donne, che nel comparto dell’energia sostenibile rappresentano il 55%.

L’economia verde si tinge di rosa: le donne dimostrano una maggiore responsabilità ambientale e si muovono velocemente in più direzioni, dimostrano grande capacità di coniugare le sfide del mercato e la salvaguardia dell’ambiente.

Se oggi la maggior parte dei settori produttivi sono alle prese con la crisi economica post-pandemica, fa eccezione quello della Green Economy che —secondo quanto rilevato dall’International Center for Social Research (ICSR) per conto di Ener2Crowd.com— vede impegnati in ruoli dirigenziali (o comunque in attività di rilevante importanza) quadri e dirigenti che nel 58% dei casi sono donne.

«Nel comparto tecnologico, poi, le aziende guidate dalle donne rendono ai loro investitori il 35% in più rispetto a quelle guidate dagli uomini» osservano gli analisti.

Ma il dato più eclatante proviene dal sondaggio realizzato durante la prima settimana di agosto 2022 dall’International Center for Social Research: il 53% degli investimenti nella finanza alternativa verde proviene dalle donne. E se consideriamo lo specifico comparto dell’energia sostenibile, le donne rappresentano il 55% del totale degli investitori.

Secondo il sondaggio ISCR —inoltre— le donne sono più orientate alla riduzione delle emissioni inquinanti (68%) ed al risparmio energetico (65%) e le imprese con una leadership femminile mostrano una maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ambientale ed energetica: un’azienda rosa su 3 investe in prodotti e tecnologie green contro un’azienda su 4 di quelle guidate dagli uomini.

«Sono le piccole azioni che si compiono ogni giorno che possono migliorare il mondo in cui viviamo» sottolinea Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com, la piattaforma può essere utilizzata sia dalle società del settore dei servizi energetici (come strumento parabancario) sia direttamente dalle imprese che vogliono acquistare nuovi impianti o introdurre soluzioni più efficienti o alternative in grado di aumentarne la sostenibilità.

Dall’altra parte c’è il “crowd” —il cittadino— che con le sue scelte fornisce un contributo economico tangibile per favorire la costruzione di un ambiente migliore, guadagnando anche un interesse molto più elevato —a parità di rischio— rispetto a qualunque altra forma di investimento.

«Quando lasciamo l’auto e andiamo al lavoro in bicicicletta, quando ci portiamo dietro un sacchetto di tela per evitare di acquistarne uno in plastica nei negozi, quando spegnamo la luce uscendo da una stanza e —soprattutto— quando decidiamo di investire nella finanza alternativa, stiamo compiendo un passo fondamentale per salvare il pianeta» sottolinea Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.it, il forum della finanza alternativa verde.

 

Veneto Agricoltura, con altri cinque Paesi europei, punta a definire la certificazione, la qualificazione nonché l’inclusione femminile delle maestranze boschive, grazie ad un progetto Erasmus+.

OPERATORI FORESTALI ANCHE DONNE, STANDARDIZZARE LA FORMAZIONE: CI PENSA IL PROGETTO UE, “FOREST”

Serve un’analisi riguardante la sicurezza sul posto di lavoro, le certificazioni, la sostenibilità, l’innovazione e l’inclusione femminile nel settore boschivo. È questo un tema caro all’UE, anche in considerazione della nuova strategia forestale comunitaria che guarda al 2030. È in tale ambito che si inserisce il progetto ERASMUS+ FOREST, a cui partecipa anche Veneto Agricoltura, che nei giorni scorsi ha visto i diversi partner incontrarsi (online), con coordinamento dei lavori in Slovenia a Novo Mesto, per fare il punto sullo stato di avanzamento delle attività.

Nell’occasione si è tenuta una conferenza pubblica durante la quale ogni partner ha presentato una panoramica delle certificazioni e delle qualificazioni esistenti a livello nazionale, delineando sia l’aspetto legislativo che formativo ed evidenziando le criticità in termini di standardizzazione rispetto ad altri Paesi europei. Un lavoro certosino, questo, se si pensa che all’incontro hanno partecipato tecnici e formatori forestali provenienti da 5 Paesi europei (Italia, Romania, Slovenia, Croazia, Austria) attivi nelle organizzazioni partner del Progetto FOREST.

I soggetti partner hanno anche avviato l’elaborazione di un “Manuale per la standardizzazione delle competenze degli operatori Forestali“, che raccoglierà tutte le buone pratiche emerse nel corso dell’avanzamento del progetto. L’elaborato comprende un esame comparato tra la formazione forestale attiva tra i cinque Paesi partner, con evidenziati i punti di forza e i gap, nonché una serie di suggerimenti per giungere ad una standardizzazione europea della formazione rivolta agli operatori forestali.

Per maggiori informazioni sul progetto FOREST:

https://www.erasmus-forrest.eu/ #FORESTprojectEU; @Erasmus+

Una speciale wine bag in edizione limitata per il rosato Phasianus, creata con eccedenze di produzione tessile da persone in condizioni di fragilità. Il ricavato sarà devoluto al centro antiviolenza P.e.t.r.a.

8 Marzo: Monte Zovo e Progetto Quid a sostegno delle donne

In occasione della festa della donna Monte Zovo, l’azienda vinicola della famiglia Cottini a Caprino Veronese, realizza con l’associazione Progetto Quid una speciale wine bag per il Phasianus Corvina Verona Rosato IGT.
L’iniziativa è espressione concreta della filosofia di sostenibilità a tutto tondo di Monte Zovo, che si traduce in impegno a favore dell’ambiente in vigna e in cantina, ma anche in attività di responsabilità sociale con ricadute positive sul territorio, sull’economia e sulle persone.
Risponde a quest’orientamento la scelta di collaborare con Progetto Quid, impresa sociale con sede a Verona, che offre opportunità di crescita lavorativa a persone in condizioni di difficoltà, con una particolare attenzione alle donne in situazioni di svantaggio. Attraverso questo progetto l’associazione crea capi di abbigliamento e accessori moda di ottima qualità.
Monte Zovo ha acquistato da Progetto Quid 300 wine bag personalizzate, realizzate con eccedenze di produzione delle grandi aziende tessili italiane, promuovendo così un’economia circolare che limita lo spreco di pregiate materie prime. La wine bag in twill di cotone madras, nel suo disegno a scacchi color vinaccia, richiama l’etichetta di Phasianus. L’inserto collocato al centro della shopper, in omaggio con l’acquisto del vino, porta la firma di Diego Cottini, titolare dell’azienda agricola Monte Zovo.
“Credo che un tessuto sociale sano debba saper accogliere e integrare anche le persone che vivono momenti o situazioni di fragilità” sostiene Annalberta Cottini, “e noi come Monte Zovo cerchiamo di dare il nostro massimo supporto a realtà come Progetto Quid, che operano in questo senso e danno valore al ruolo chiave della donna, a cui viene dedicata la festa dell’8 marzo”.
La limited edition di Phasianus per la festa della donna sarà in vendita nello shop online di Monte Zovo al costo di 15,50 euro dal 1° al 31 marzo. Il ricavato delle vendite sarà devoluto a P.e.t.r.a., centro antiviolenza del Comune di Verona, che offre gratuitamente i propri servizi – sostegno psicologico e sociale, consulenza legale, accoglienza presso strutture convenzionate e gruppi di auto mutuo aiuto – a donne, ma anche uomini, vittime di violenza.

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