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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 1 dicembre 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Greco di Tufo in piena forma dopo tre anni.
Abbiamo avuto modo di apprezzare la finezza e l’eleganza dei vini irpini di questa azienda di Vertecchia, una frazione di Pietradefusi, lì dove le provincie di Avellino e di Benevento si fondono. E’ però la prima volta di questo Greco che, come è nostra abitudine, avevamo conservato in attesa di un suo assestamento con il passare del tempo. Tre anni sono più che sufficienti per goderne tutti i pregi: la freschezza è rimasta infatti immutata ma non copre completamente le altre sensazioni Il vino si presenta con sentori di frutta croccante e una nota appena accennata di affumicato, al palato ha la solita forza di questo vitigno, immediato, capace di affrontare alla pari qualsiasi cibo grazie alla sua potenza e alla sua struttura.
Fonte: Mattino Napoli.
A Pitigliano la Cantina più virtuosa Nella botte c’è il premio Equalitas.
II duplice riconoscimento conferito in base a parametri europei per la coltivazione e la produzione. La certificazione cristalliza l’impegno dell’azienda nella sostenibilità. La Cantina di Pitigliano ha conquistato «Equalitas 2022», un altro importante riconoscimento sul fronte della sostenibilità. Questa certificazione posiziona l’azienda tra le realtà più virtuose del settore vitivinicolo. Soddisfatto il presidente della Cantina, Moreno Felici. «Abbiamo intrapreso una vera e propria politica aziendale per la sostenibilità – spiega il presidente -, come peraltro prevede lo statuto aziendale. Sulla base di esso, della storia e delle nostre tradizioni viene quasi naturale ricevere tali riconoscimenti poiché eccellenza di produttività, sviluppo socio-economico e salvaguardia dell’ambiente sono alla base del nostro operato».
Fonte: Nazione.
Oggi la degustazione. Expo Consorzio Chianti in Palazzo Vecchio.
Oggi, giovedì 1 dicembre, nella suggestiva Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, si terrà il primo expo del Consorzio Chianti Colli Fiorentini. Un appuntamento per poter degustare e apprezzare tutti i vini ed i prodotti del Consorzio. A partire dalle 9.30 e per tutta la mattina, fino alle 13, lo spazio sarà dedicato esclusivamente ai giornalisti, italiani ed esteri, che avranno la possibilità di assaggiare i vini delle aziende del Consorzio. La stampa avrà anche modo di dialogare ed intervistare i produttori per confrontarsi ed approfondire i vari spunti che emergeranno dalla degustazione.
Fonte: Nazione.
La Leopolda ospita il talent dei vini italiani.
«Saranno Famosi nel Vino» è il nuovo evento/format in programma alla Stazione Leopolda di Firenze sabato 3 e domenica 4 dicembre. L’obiettivo è mettere insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori cantine sorte negli ultimi dieci anni. Una passerella per i produttori emergenti destinati a un futuro radioso. Il primo vero e proprio talent show del vino italiano. In tutto oltre 200 etichette emergenti, con grandi ambizioni e il desiderio di farsi scoprire da Ovine lovers, buyers, ristoratori e sommelier. Le oltre 120 aziende partecipanti arrivano da tutta Italia: la Toscana a fare la parte del leone.
Fonte: Nazione.
Aste di vino benefiche per donne e minori vittime di violenza.
Accordo tra Ais per dare supporto anche tramite l’Ausl Romagna. Ais Romagna (Associazione Italiana sommelier) si schiera a fianco dell’Ausl per contribuire a sostenere il progetto ‘Well Fare rete per le donne’. L’iniziativa di sostegno Ais che coinvolge i soci dell’associazione, ma anche i produttori di vino del territorio, si concretizzerà in un’asta benefica di vini i cui proventi saranno interamente devoluti al progetto dell’Azienda sanitaria romagnola per informare e raccogliere fondi a favore delle donne e dei minori che subiscono violenza. L’asta si terrà il 16 dicembre all’Istituto Alberghiero Tonino Guerra di Cervia dove Ais Romagna per il secondo anno consecutivo organizza la sua tradizionale `Cena degli auguri’ per soci familiari e amici dell’Associazione.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Freschezza, armonia con una vena sapida dai morbidi tannini.
Loredan Gasparini Doc Montello Venegazzù Della Casa 2018. Freschezza, armonia con fina vena sapida dai morbidi tannini Alta Marca Trevigiana è un’incantevole zona collinare che comprende Molo e il Montello da dove si eleva anche altura a forma ellittica formatesi nel tempo. Una terra rossa ricca di ferro che nasconde ciottoli di calcare, di porfido e di granito, impastati con argilla, ricavati dai detriti del fiume Piave e dai residui delle Alpi. Una terra ricca di boschi, di legname e altamente vocata alla produzione di vino.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Le vacanze degli enoappassionati e l’acquisto dei vini.
L’indagine Winenews Secondo un’indagine svolta alcuni anni fa da Winenews, rivista online di enologia, e da Vinitaly, uno dei più grandi eventi internazionali del vino, gli enoappasionati italiani passano le vacanze nei territori regionali a più alta vocazione vitivinicola. E quasi tutti poi acquistano i vini simbolo di quei territori: il Gewurtztraminer in Alto Adige, il Teroldego e il Marzemino in Trentino, il Vermentino e il Pigato in Liguria, il Negroamaro e il Primitivo di Manduria in Puglia, il Brunello di Montalcino, il Chianti e il Nobile di Montepulciano, il Morellino di Scansano e il Bolgheri in Toscana, il Montepulciano d’Abruzzo in Abruzzo, il Verdicchio e il Lacrima di Morro d’Alba nelle Marche, il Vermentino e il Cannonau in Sardegna, la Falanghina, il Fiano, il Greco e il Taurasi in Campania, il Nero D’Avola, il Grillo, l’Inzolia, il Passito di Pantelleria e il Moscato di Noto in Sicilia.
Fonte: Latina Oggi.
Cantine aperte a Natale Gli appuntamenti laziali.
Dove andare Tre le aziende regionali che aderisco alla manifestazione: Cantina del Tufaio, Tenuta Le Quinte e la biologica Cantina mena Da alcuni anni, il Movimento del turismo del vino organizza “Cantine aperte a Natale”. Quest’anno sono tre la aziende del Lazio che per tutto il mese di dicembre apriranno le porte agli enoturisti. Eccole: l’Azienda agricola Cantina del Tufaio di Zagarolo, la Tenuta Le Quinte di Monte Compatri e l’Azienda agricola biologica Cantinamena di Campoleone. Questi gli appuntamenti in programma alla Cantina del Tufaio: sabato 3 dicembre (dalle 15 alle 17), passeggiata nei vigneti, visita alla grotta di tufo e degustazione di tre vini; sabato 10 e domenica 11 dicembre (dalle 11 alle 17), open day natalizio; domenica 18 dicembre (dalle 11,30 alle 16), degustazione di spumanti; martedì 27dicembre (dalle 18 alle 21), incontro con la cucina brasiliana.
Fonte: Latina Oggi.
Vinové oggi compie un anno, Circella: «Pronti a crescere».
Oggi Vinové.it compie un anno. Matteo Circella, Francesco Leoni, Ettore Marullo, Paolo e Matteo Lavaggi, i cinque fondatori del portale per la vendita on line di vino, brindano ai traguardi raggiunti nei dodici mesi appena trascorsi e programmano il 2023. Previste visite alle aziende vinicole, degustazioni, occasioni di incontro. Vinové non è una semplice cantina digitale stipata di bottiglie acquistabili con pochi clic, ma una finestra aperta sul mondo del vino e di chi lo produce. L’approccio con il quale Circella, classe 1990, incoronato miglior sommelier d’Italia 2021 da Guida Michelin, è quello del conoscitore appassionato che vuole coinvolgere chi gli si affida e accompagnarlo a scoprire cosa si nasconde dietro ciascuna etichetta.
Fonte: Secolo XIX Levante.
Viticoltura ed enologia di ieri e di domani.
Questa mattina si celebrano 1 150 anni del Crea-Ve. La responsabile Antonella Bosso fa il punto della situazione Viticoltura ed enologia di ieri e di domani In mattinata, dalle 9.30 presso l’Aula Magna del Polo Universitario UniAstiss di Asti, si terrà il Convegno celebrativo del 150° anniversario della sede di Asti del Crea-Ve Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia. Nella giornata di domani, invece, la sede di Asti del CreaVe sita in via Pietro Micca 35, sarà aperta ai cittadini dalle 14 alle 17, con visite guidate che hanno l’obiettivo di far conoscere il centro al pubblico; gli interessati potranno prenotare al 0141 433829. 11 18 gennaio 1872 nasceva la Regia Stazione Enologica Sperimentale di Asti, istituita con R.D. da Vittorio Emanuele Il, sotto l’egida del Ministero dell’Agricoltura, con l’obiettivo di attualizzare l’agricoltura, innovando le tecniche di coltivazione e trasformazione dei prodotti agricoli.
Fonte: Gazzetta d’Asti.
Per la Dop Economy astigiana un anno al top con un giro d’affari da 324 milioni di euro.
Piazza d’onore in Piemonte dietro Cuneo nel valore delle eccellenze dai vini Doc e Docg ad altri prodotti Dop e Igp perla tavola nel report Ismea La mappa dei tesori italiani, dalle farine alla grappa “pesati” è stata realizzata attraverso la potenza di fuoco delle filiere e dei Consorzi di tutela. Per la Dop Economy astigiana un anno al top con un giro d’affari da 324 milioni di euro. Vale 324 milioni il giro d’affari della Dop Economy in provincia di Asti, una quota che vale il secondo posto in Piemonte, alle spalle di Cuneo, che sfiora gli 890 milioni, ma ben prima di Alessandria (229 milioni) e di Novara (86 milioni). A stimare il valore delle produzioni d’eccellenza — vini Doc e Docg insieme agli altri prodotti Dop e Igp per la tavola—è il Rapporto Ismea-Qualivita 2022 pubblicato nei giorni scorsi.
Fonte: Stampa Asti.
“Asti ha le carte in regola per diventare sede del polo innovativo filiera del vino”
L’assessore regionale Marco Protopapa rilancia il progetto “Asti ha le carte in regola per diventare sede del polo innovativo filiera del vino” Il polo di innovazione per la filiera del vino, progetto particolarmente caro alle istituzioni, alla Fondazione CrAsti e al mondo imprenditoriale astigiano, trova un alleato in Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura: «Convido e appoggio la proposta che deve coinvolgere tanto l’agricoltura quanto il mondo della formazione. È un’opportunità da cogliere anche in funzione delle possibili risorse messe a disposizione dalla Comunità europea che, a fronte di progetti delineati, può essere coinvolta insieme ai Ministeri interessati. Asti in virtù dell’apporto storico che ha fornito alla ricerca vitivinicola ha le carte in regola per essere la sede del tavolo di lavoro con tutti i soggetti della filiera piemontese».
Fonte: Stampa Asti.
L’eleganza dei vini “Castel del Monte”.
“Rivera: il carattere e l’eleganza dei vini Castel del Monte” – in programma oggi alle 19.30 presso il Grand Hotel Tiziano di Lecce – è il nuovo appuntamento dell’Associazione Italiana Sommelier di Lecce, guidata da Marco Albanese. Alla scoperta delle cantine Rivera che valorizzano da11950 il potenziale enologico della zona Doc¡ Docg Castel del Monte e dei suoi vitigni autoctoni. Sarà presente Sebastiano De Corato, che ripercorrerà la storia dell’azienda: il territorio e i vitigni Bombino Bianco, Chardonnay, Bombino Nero (con l’anteprima del Pungirosa 2022), Nero di Troia, per finire con la nota dolce del Moscato di Trani.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
“Donne del Vino” Progetto per la scuola.
D-Vino, il progetto formativo delle Donne del Vino per la scuola, b dedicato agli Istituti per il turismo e agli alberghieri che l’associazione promuove per aumentare le prospettive di lavoro dei futuri professionisti del settore, mettendo a contatto gli studenti con l’intera filiera produttiva, migliorare la consapevolezza di un consumo responsabile e accrescere la conoscenza nel settore con un approccio pratico ed esperienziale. Storia e cultura del vino, normative, enoturismo, comunicazione del vino e molto altro sono i temi delle lezioni. Sarà presentato in tutti i suoi dettagli in occasione di una conferenza stampa che si terrà martedì 6 dicembre, alle 10, nella sala convegni del dipartimento dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia a Bari (Lungomare Nazario Sauro).
Fonte: Taranto Buonasera.
MareDiVino al Terminal Crociere Due giorni dedicati al buon bere.
Al via sabato con 53 produttori che potranno anche vendere le bottiglie MareDiVino al Terminal Crociere Due giorni dedicati al buon bere I\\\11′. d i Roberto RIu Livorno In alto i calici: toma “MareDiVino”, la manifestazione dedicata al buon bere, a degustazioni ed ai prodotti tipici del nostro territorio provinciale, giunta alla undicesima edizione e che per due giorni, il 3 e 4 dicembre, resterà aperta presso il Terminal Crociere – Porto di Livorno 2000 (Piazzale dei Marmi, 12) a cura della delegazione livornese della Fisar (Federazioni italiana sommelier albergatori e ristoratori) in collaborazione con “Slow Food – Condotta di Livorno”, il sostegno del Comune e di “Vetrina Toscana”, col patrocinio della Regione Toscana e della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno: «”MareDiVmo”.
Fonte: Tirreno Livorno.
Canzone di Natale: il video coi produttori di prosecco.
Anche quest’anno ci sarà una canzone di Natale sulle colline patrimonio dell’Unesco: verrà registrata il prossimo 14 dicembre alle 15.30. L’appello è stato lanciato da Nicola Menin sulla sua pagina Facebook dove invita tutti i produttori di Conegliano e Valdobbiadene che volessero partecipare al video a presentarsi in località Frasca Marchet con due bottiglie del proprio vino e un suo calice. «Visto il successo ottenuto dalla Canzone di Natale dello scorso anno- spiega Menin- ho deciso di riproporre l’iniziativa. Abbiamo ricevuto tanti apprezzamenti per quella dello scorso anno anche se l’esecuzione è stata limitata a causa delle restrizioni legate all’emergenza Covid».
Fonte: Gazzettino Treviso.
Vini “resilienti” sabato all’hotel Carlton.
I Vini Piwi per la prima volta a Venezia con un evento Nazionale, sabato, nelle sale dell’Hotel Carlton on the Gran Canal a Venezia. Il programma prevede oltre alle degustazioni, una Tavola Rotonda per scoprire i Vini Piwi e due Masterclass condotte da Fisar Venezia. Piwi Acronimo tedesco di PilzWiderstandsfähige che significa “varietà resistente alle malattie fungine” oggi sempre più diffuso nel panorama enologico italiano, particolari vitigni di incroci tra viti europee e americane ottenute per impollinazione, che assicurano meno trattamenti anticrittogamici, a fronte di un approccio più rispettoso dell’ambiente. Un progetto che inizia a Venezia e proseguirà nel 2023 a Milano e a Cortina.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Antinori a Montalcino: completa la nuova cantina di Pian delle Vigne, ideata da Piero Antinori.
Un edificio integralmente riciclabile. Mentre i vigneti si spostano ad una maggiore altitudine, contro il riscaldamento climatico. Una cantina semplice, pratica, che sia sostenibile e rispetti il territorio, senza dover per forza ricorrere ad architetti famosi: per dare visibilità al vino e non alla struttura o ad una persona. Questa l’idea di partenza per la nuova cantina di Pian delle Vigne, la tenuta di Montalcino della Marchesi Antinori, realtà che è storia e riferimento del vino italiano, nata dal pensiero del Marchese Piero Antinori in persona, che ispirandosi a strutture che gli erano piaciute, ha fatto personalmente uno schizzo da cui è partito il progetto di due edifici (uno dedicato alla fermentazione e uno all’affinamento del vino).
Fonte: WineNews.
Schenk investe sul Piemonte delle Langhe con Cantina Vallebelbo.
500 ettari vitati nel cuore delle Langhe, di cui circa 150 a Dolcetto, Barbera, Nebbiolo e 150 viticoltori che conferiscono uve di qualità. È la Cantina Cooperativa Vallebelbo, con cui Schenk Italian Winery ha siglato una partnership di lunga durata per la produzione di vini in Piemonte. L’accordo sancisce infatti un rapporto iniziato nel 2018, con la produzione della linea Casali del Barone. Alla Barbera, prima etichetta prodotta, si sono aggiunti una Barbera d’Asti Superiore, un Barolo, un Nebbiolo, un Barbaresco e un Bianco Langhe, tutti imbottigliati all’origine. L’accordo di oggi prevede un’ancor più stretta collaborazione. Con l’assegnazione, a Schenk, di uno spazio dedicato all’interno della cantina, con botti di proprietà, per la maturazione delle selezioni della gamma Casali del Barone.
Fonte: alimentando.info.
«Fivi non è una fiera, ma una visita in cantina e l’incontro con il produttore».
Tre giorni “alla grande”, dicono tutti. Lorenzo Cesconi , presidente Fivi, è molto chiaro: “Grati a Piacenza che ha creduto nel contatto diretto fra produttori e clienti. In 100 alla prima edizione, oggi quasi 900. Grati ad alcuni amici piacentini che 11 anni fa hanno consigliato molto bene i fondatori di Fivi, ad iniziare da Costantino Charrère oggi premiato da tutti e 1400 colleghi della associazione per l’impegno, le scelte, la lungimiranza e attenzione al territorio che ha sempre cercato nella sua Aosta e in tutte le regioni italiane”. Certo che gli spazi, la capienza dell’ente fiera e i servizi sono un vincolo. 25.000 persone in tre giorni, parcheggi pieni già dall’uscita dell’autostrada. Segno che molti visitatori vengono da fuori Piacenza. Piacenza centrale e comoda: 130 da Torino, da Bologna, da Genova, da Verona e neanche 100 da Milano e Brescia.
Fonte: IlPiacenza.
L’Italia ha troppo vino? Ecco come si può intervenire. Parla Luca Rigotti.
Prendiamola da lontano. Un carrello della spesa così caro come quello dell’ottobre 2022 (+11,8% annuo) non lo si vedeva dal giugno 1983. Spinti dai costi energetici (+71,1%) e dai beni alimentari (+13,1% su un anno fa), i prezzi al consumo hanno subito un’accelerata che avrà conseguenze sui futuri comportamenti d’acquisto dei consumatori. E anche se per le bevande alcoliche (tabacchi compresi) l’indice Istat segna un incremento annuo di appena il 2,2%, l’industria del vino dovrà fare i conti con un’annata 2022 che, stando alle previsioni ufficiali (Ismea-Uiv-Assoenologi), produrrà oltre 50 milioni di ettolitri di vino a fronte di un alto livello di giacenze (46,6 mln/hl al 31 ottobre). E si troverà, nei fatti, come chiusa in una morsa fatta di sovrapproduzione, calo degli acquisti delle famiglie, difficoltà a vendere a prezzi più alti, elevati costi di lavorazione e materie prime (1,5 miliardi di surplus).
Fonte: Gambero Rosso.
Dop e Igp: il vino archivia un 2021 di solida crescita.
È molto più di una semplice ripresa della Dop economy italiana quella descritta dai dati del XX Rapporto Ismea-Qualivita: dopo un 2020 segnato dalla pandemia, nel quale il settore aveva comunque mostrato una buona capacità di tenuta e con¬tinuità produttiva, il comparto del cibo e del vino Dop Igp nel 2021 raggiunge un valore complessivo alla produzione pari a 19,1 miliardi di euro (+16,1% su base annua) e un export da 10,7 miliardi di euro (+12,8%). Sono risultati record che portano a quota 21% il contributo del comparto Dop Igp al fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale, un quadro che delinea una grande forza propulsiva da parte delle filiere dei prodotti Dop Igp, da sempre espressione di un patrimonio economico per sua natura non delocalizzabile, frutto del lavoro coeso di un sistema complesso e orga¬nizzato che in tutto il territorio nazionale coinvolge 198.842 operatori e 291 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero.
Fonte: Federvini.
Il vino italiano in Sudafrica: +60% nei primi 9 mesi.
L’Italia è il secondo esportatore di vino in Sudafrica dopo la Francia. Lo rileva l’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, secondo cui nel periodo gennaio-settembre 2022 il valore delle importazioni di vino e spumanti in Sudafrica sono aumentate del 60% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’Italia ha dunque raggiunto una quota di mercato del 10,75%.
Fonte: Federvini.
Vini di pregio, classifica dominata dai Borgogna.
I vini provenienti dalla regione francese guidano il Liv-ex, il mercato secondario dei Fine Wine. L’articolo di Paola Jadeluca. Borgogna, in alto i calici. Tanto, forse anche troppo. I Grand Cru di questo territorio francese sono al top sul Liv-ex, il mercato secondario dei Fine Wine. La Borgogna regna sovrana nel Power 100 di quest’anno, e lo slancio rialzista registrato l’anno scorso si è esteso a quest’anno e si riflette in un continuo ampliamento dei vini scambiati e di corrispettivi aumenti dei prezzi.
Fonte: La Repubblica.
Consigli per Regali di Natale a tema vino per winelovers, sommelier, vignaioli e addetti ai lavori.
Manca meno di un mese al Natale e, come ogni anno, è giunto il momento dell’articolo più leggero, quello in cui mi permetto di consigliare ad appassionati e addetti ai lavori alcune idee regalo a tema vino per le vostre strenne natalizie enoiche. Premettendo che, come sempre, non c’è miglior regalo di Natale per winelovers e operatori del settore del vino stesso (acquistabili direttamente in cantina, in enoteche fisiche o online, purché si tratti almeno di due bottiglie!), eccovi una selezione di regali a tema vino perfetti per sommelier, vignaioli, enologi o magari per qualcuno che vogliamo “iniziare” a questa meravigliosa e contagiosa passione.
Fonte: Wine Blog Roll.
Fuori Marmo, il vino affinato nel marmo delle Alpi Apuane, candido come l’egoismo dell’uomo.
La fantasia di alcuni produttori di vino non conosce limiti. Il vino è sì bevanda millenaria, ciò nonostante sono ancora molte le frontiere inesplorate. Una di queste era l’utilizzo del marmo come vaso vinario. Non la mera pietra, usata da millenni come nel caso dei palmenti del sud Italia o tuttora da produttori del Carso come Zidarich o Skerk, ma il bianco marmo toscano. Dico “era” perché lo scorso 25 novembre al ristorante Ledoyen di Parigi è stato presentato Fuori Marmo, un Cabernet Sauvignon che ha sostato due anni in dei contenitori ovoidali fatti interamente di pregiatissimo, candido marmo delle Alpi Apuane.
Fonte: Dissapore.
Il vino e la vita hanno molti tratti comuni che possono essere racchiusi in un attimo. E in un libro.
Lo fa Roberto Racca in “Me la ricordo come una giornata felice” con racconti di vita nelle pagine di sinistra e storie di vino in quelle di destra. Il vino e la vita hanno molti tratti comuni, ed entrambi possono essere racchiusi in un attimo. Ma anche in un libro, nel quale le pagine sul lato sinistro sono dedicate alla vita, senza una sequenza temporale lineare, raccontata con tutte le sue contraddizioni e con tutti i momenti meravigliosi che ci dona, e quelle sul lato destro sono invece storie di vino, quello con la “V” maiuscola, intessuto di aneddoti indimenticabili, etichette e territori, esperienze molto personali rese straordinarie, ancora una volta, dagli uomini e dalle donne e dalle loro scelte. Leggendole assieme, il vino diventa un viaggio, uno strumento nobile per distillare, riconoscere e schiarire pensieri e sentimenti.
Fonte: WineNews.
Tutte le tipologie di bicchieri da vino da regalare agli appassionati.
Per vini giovani e corposi o per lo champagne, con un design classico o moderno, dalle forme particolari o dai colori vivaci. Ogni vino ha bisogno del suo bicchiere. Larghe, strette, colorate, dalle forme inusuali, le tipologie di bicchieri da vino sono tantissime e tutte diverse tra loro, pensate per esaltare il gusto e lo stile di ogni vino rosso, rosato o bianco. Tra forme classiche, design moderni e colori vivaci, ecco quali sono i modelli di bicchieri da vino da regalare agli appassionati di vino per decorare la tavola con stile e originalità sia in occasioni speciali che per tutti i giorni. Il consumo moderato di vino rosso, ben conosciuto per i suoi effetti benefici sulla salute cardiovascolare, è associato anche a un più lento declino della memoria. Lo rileva un nuovo studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Neurology da un team di ricerca del Rush University Medical Center di Chicago nell’ambito di un’ampia indagine che esamina l’associazione tra capacità cognitive e l’assunzione di favonoli antiossidanti, un tipo di composti della classe dei flavonoidi presente in diversi tipi di frutta e verdura, nonché nel vino rosso e nel thè.
Fonte: Marie Claire.
Il vino rosso può avere effetti benefici anche sulla memoria e favorire la salute del cervello.
Lo rileva un nuovo studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Neurology che ha osservato declino cognitivo più lento nelle persone con una dieta ricca di favonoli antiossidanti, un tipo di flavonoidi che si trova in diversi tipi di frutta e verdura, nonché nel vino rosso e nel thè.
Fonte: Fanpage.
Toscano (e molto caro) il primo vino del mondo affinato nel marmo.
Prodotto in pochissimi esemplari e 1000 euro a bottiglia per il primo vino affinato nel marmo. L’ha realizzato una cantina toscana, su idea di un noto chef francese pluristellato. È toscano, e probabilmente non poteva essere altrimenti, il primo vino al mondo affinato nel marmo. Dalla nostra Regione, protagonista negli ultimi tempi di svariati riconoscimenti enoici a livello internazionale (dalla migliore cantina ai migliori vini), è uscito il primo prodotto realizzato utilizzando rocce estratte dalle Alpi Apuane. Le stesse, per così dire, utilizzate per capolavori artistici in epoca tardo medievale e rinascimentale.
Fonte: Cookist.
STAMPA ESTERA
Les grands crus bordelais ne connaissent pas la crise.
Les étiquettes les plus chères de la Gironde concluent une année commerciale 2022 record et font évoluer leur style vers plus de légèreté. Al’export l’élue des vins de la Gironde sáppréte à atteindre voire dépasser le record de 2021. Le marché français reste, lui aussi, Ires dynamique. Moins baisés qu’avant, plus compétitifs en prix, lesgrands tuas de Bordeaux sont redevenus très attractifs Dans un cornette économique morose, avec des hausses de prix conséquentes sur des produits alimentaires de base, lest un succès insolent que continue deconnaìtre l’élite des vinsde Bordeaux Mais cest ainsi, et tant mieux pour eux les grands crus échappent à la crise. La demande mondiale ne faiblit pas pour les étiquettes les plus chères de la Gironde, qui s’apprêtent à bouder une année commerciale 2022 i avrd, sinon presque au niveau du précédent sommet, atteint en 2071 Au 30 juin, les tendances étaient en tout cas légèrement plus favorables que l’an dernier, avec. pour les bouteilles de bordeaux à plus de 22,50 euros (un seuil des Douanes, qui prennent pour référence du baut de gamme un prix de 30 euros le litre) des vantes à l’export tolminant 31,325 milliard d’euros sur douze mois glissants. Un chiffre en progression de 2% sur celui de la période précédente. Deux fois de suite, le précédent record, qui datait de 2012, sera donc largement enfoncé. Indicateurs résolument au vert Prudente, l’Union desgrands mis de Bordeaux sittend cependant par la voix de son président Ronan Laborde, à une année 2022 très légèrement en retrait sur les marc hésexport, par rapport à 2021. Cela en raison de l’engorgement logistique, et pas du tout parce que la demande fléchirait Au contraire. Le marché russe s’est officiellement fermé, mais un professionnel explique aux « Echos ‘ que grands vins et champagnes transitent désormais par la Turquie. Quant au Bretdt, à l’origine de grandes difficultés économiques au Royaume Um, il semble n’avoir qu’un effet très limité. Les Anglais dépensenr daims de l”ºrgent, ils achetent du vin ils n’ont plus d’argent, ils en achètent quand mime », plaisante a moitié Christian Seely, directeur général d’Ara Millésime. Et puis Londres demeure une place de réexpédition, notamment vers l’Asie.
Fonte: Echos.
L’gran Bordeaux’ ostentano ormai dei prezzi molto competitivi.
Ces dernières années, les prix des crus classés bordelais ont moins progressé que leur qualité. Ce qui leur confère un très net avantage en comparaison de l’élite des vins étrangers, dont les tarifs s’envolent. il A près avoir signé cet été l’acquisition de 11 Platt Vineyard, dans la Sonorna Valley, c’est Christian Seely, directeur général d’AXA Millésimes, qui l’observe avec sa pointe d’humour anglais : Phu je vois en Californie plus je me dis que Bordeaux est vraiment bon marche.» D faut pourtant débourser 215 euros pour s’offrir une bouteille de Pichon Longueville Baron 2018, le domaine que possède AXA à Pauillac… Leregardchangeenfinsurcesgrandscrusbardelais que l’on a longtemps dits inabordables. -On ne trouve pas mieux ers rapport qualité-prix que Bordeaux. Legrand cru n’est pas un vin de tous les jours en France. mais notre marche est mondial. Les propriétés sont limitées en su perftcte dors que noms avons de phis en plus de consommateurs dans le Inonde. Aux Etats-Unis, ils ont une coasommation plus ostentatoire qu’en Europe. Mois les tins californiens sont vite très chers. alors qu’il se trouve bine quantité de chdreaua bordelais réputesa des prix encore accessibles -, confirme Frédéric Castéja, directeur général de la maison de négoce Borie-Manoux. -Nota sommes peu dtersparmpportsà cosuvenpedieurs californiens, où le modèle économique a été culé vers le hºut, leurs vins sont vite à plus de 150 dollars », appuie Jean-Valmy Nicolas, cogérant de La Conseillante. à Pomerol. Un vin dont le millésime 2018 est quand même vendu ‘260 euros TTC. Par comparaison, i] faut mettre 375 euros pour s’offrir une bouteille de PymRae :0119, le nouveau vin californien d’Alfred Tesseron (Pontet{tiaet), 450 euros pour un flacon de Dominus 2013. domaine créé en Napa par Christian Moueix. Ou encore 490 euros pour Opus One 2012. Meure son de cloche chez Roman Laborde, qui dirige le chàteau (liner à Pomerol, et effectue son deuxième mandat à la tête de l’Union des grands crus de Bordeaux: <, Quand je regarde les prix depuis que ie suis arrive ò Clinet en 2003. ils sont finalement assez stables. Autour d’une centaine d’euros, plus sur les vieux millésimes. Nos virus sont vendus. bus el appréciés. C’est notre bue. Notre plaisir, c’est celui que prennent les gens à borre nos vins. .vins. v Une politique de modération tarifaire assumée, que confirme Frédéric Casteja. dont la famille possède les chateaux Batailley et 7roveVieille : v On pourrait vendre nos vins phis cher. mais on ne ¿celait pas pour qu’ils soient éthassges virsgtcinq fois sur des marches de revente. On les fair pour qu’ils soient bru. Rien ne me jairpluspè>lair quede voir desparticuliers qui ont fait vieillir leurs vins el me disent avoir ouvert un 19.95.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.