rassegna stampa del vino di giovedì 11 maggio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 11 maggio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Rossi col pesce una sfida vinta.
Una Schiava e un Pinot Nero dell’Alto Adige o della Valle d’Aosta così come un Rosso di Montalcino o un Nerello dell’Etna vanno tranquillamente d’accordo con baccalà e salmone in crosta Il gusto evolve e il palato gioisce grazie alla varietà delle nostre uve La passione e la maggiore consapevolezza nella cultura del vino generano nuove possibilità. Duello del tempo è uno dei grandi temi dell’uomo, che inizia a farsi più chiaro quando ha iniziato a riconoscergli un valore economico e a misurarlo concretamente con l’orologio. Ecco perché si parla di “tempi”, periodi in cui succedono cose. Mode o abitudini che diventano consuetudini. Guardandoci indietro, sono moltissimi i vini che rasentano la perfezione, pensati per accompagnare i prodotti tipici di una regione d’origine, “abbinamenti territoriali” come il Dolcetto e gli antipasti piemontesi, il Vin Santo toscano con i cantucci, il Lambrusco di Sorbara con i tortellini in brodo o le carni.

Fonte: Gusto.

80 petali di Five Roses il primo della sua specie.
Joe Bastianich nasce a New York, da una famiglia di ristoratori di origini istriane: è imprenditore nella ristorazione e appassionato viticoltore. Con il torinese Tiziano Gaia, regista, produttore e scrittore, ha scritto “Il grande racconto del vino italiano. Territori, storie e protagonisti” 80 petali di Five Roses il primo della sua specie Taglia un traguardo storico il vino prodotto dalla cantina pugliese Leone de Castris in piena seconda guerra mondiale nasceva l’etichetta salentina destinata a essere rivoluzionaria Un rosato italiano baciato dal sole, lambito da due mari in un paesaggio che “habla español” e frutto dell’abbraccio tra i vitigni di negroamaro e malvasia nera: il risultato è negli aromi intensi ‘Ye vogliamo portare il vino negli Vea, Svizzera un nome americano.

Fonte: Gusto.

Il vero gusto del Paese Sapori d’Italia.
L’esperta di turismo Roberta Garibaldi ha studiato conoscenze e desideri di chi viaggia “Ci sono regioni che devono migliorare nel raccontare l’offerta” “I turisti cercano connessioni tra cibo e arte, non ultime le cantine pregiate”. Il nuovo Viaggio in Italia, chiedendo il permesso a Johann Wolfgang Goethe, dovrebbe essere aggiornato con pastifici, caseifici, cantine e piccoli produttori enogastronomici. Perché il nuovo turista, o meglio, il nuovo viaggiatore, non vuole solo più innamorarsi di panorami e città del nostro Paese, ma anche dei suoi sapori. “Il profilo del turista oggi è diverso: è onnivoro, non è mosso al viaggio da un’unica motivazione. Cerca novità, stimoli e suggestioni ma vuole anche mangiare prodotti tipici, locali” – spiega Roberta Garibaldi vice presidente della commissione turismo dell’Ocse – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e professore di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo.

Fonte: Gusto.

Bolla profonda il caso Alta Langa.
metodo classico piemontese conquista il mondo Negli ultimi 5 anni vendite cresciute a doppia cifra Merito della qualità e dei lunghissimi affinamenti. La collina ondulata, il fiume, tre province – Asti, Alessandria e Cuneo – che si incontrano e una grande storia che le accomuna. Il mare a pochi chilometri, le Alpi, maestose, alle spalle. L’Alta Langa è un paesaggio stato d’animo. Dove territori e vissuti si intersecano alla destra del Tanaro, per poi ritrovarsi nel calice sotto forma di raffinate bollicine, un’esplosione di gusto, eleganza, saggezza. Bolle profonde, come le cantine-cattedrali scavate nel tufo delle colline a Canelli, cuore astigiano della denominazione. Un territorio che è diventato un caso. Esegesi di un successo che se da un lato non può non tener conto del trend internazionale del boom delle bollicine, dall’altro fa riferimento alla passione e all’ostinazione dei produttori nel voler proporre un modello di qualità assoluta, senza compromessi: rese basse, raccolta solo manuale, altimetria minima di 250 metri e lunghi affinamenti sui lieviti con un minimo di 30 mesi previsti dal disciplinare. Basta guardare i numeri del Consorzio Alta Langa: i produttori associati, che fino al 2018 erano una ventina, oggi sono circa 70 e realizzano più di 140 etichette.
Fonte: Gusto.

Il Chianti riserva che ha le radici nel Sannio.
Quest’anno il mio Vinitaly è iniziato con il Chianti Classico. Precisamente il Ruello, sangiovese in purezza, pensato da Riccardo Cotarella che dal 2016 ha iniziato la collaborazione in questa magnifica azienda toscana in provincia di Siena. Una storia ormai comune ma sempre bella da raccontare, quella di un imprenditore di grande successo in altre attività, Luigi Frascino, che ad un certo punto della sua vita sente il bisogno di parlare alla terra. In questo caso Luigi viene da Benevento ed è per questo che non ha voluto rinunciare a produrre anche il vino bandiera della sua terra che Riccardo Conosce molto bene, la Falanghina. Ma torniamo al Chianti, elegante, fresco, moderno. Nasce nella tenuta di 22 ettari di cui 11 coltivati a vigneti a circa 400 metri di altezza.

Fonte: Mattino Napoli.

Capolavori del barocco e grandi calici.
Il piacere di scoprire grandi calici e la magnificenza del patrimonio artistico che si rivela tra le vie della Capitale. Sono questi i tratti caratterizzanti “Vino e Arte che passione!”, settima edizione dell’evento che domenica 14 anima il verde del Casino dell’Aurora Pallavicini, all’interno del Palazzo Pallavicini Rospigliosi, alla scoperta delle eccellenze vitivinicole dello Stivale. “Anche quest’anno la manifestazione conferma la sua formula distintiva, coniugando la bellezza di una location fuori dai canonici percorsi turistici, ai vini di tutte le cantine selezionate” racconta il co-fondatore Ciro Formisano. L’incontro fra buon bere e meraviglie d’arte è scandito da diversi momenti, a cominciare dalla visita guidata al Casino, che il cardinale Scipione Borghese fece erigere sulle rovine delle Terme di Costantino.

Fonte: Repubblica Trova Roma.

Hub del vino, Maglione: «Prevalga il territorio, non la contrapposizione».
La replica alle parole della consigliera Ceniccola: «Superficialità utile a distruggere, non a costruire» Hub del vino, Maglione: «Prevalga il territorio, non la contrapposizione» “Apprendo dalle pagine de Il Sannio la reazione scomposta della consigliera comunale Fiorenza Ceniccola, nonché coordinatrice provinciale di Forza Italia giovani, in relazione alla realizzazione dello hub del vino”, così il già deputato Maglione. “Innanzitutto mi dispiace che le dichiarazioni denotino uno scarso approfondimento della questione, soprattutto perché arrivano da un attore politico e istituzionale”, così continua Maglione che aggiunge: “partiamo dal presupposto che la realizzazione dell’infrastruttura rientra nel piano delle opere relative all’AV \AC Napoli-Bari e che era previsto nella zona Telesina. Appurato ciò, da Deputato ho avviato specifiche interlocuzioni per sostenere l’opera che al tempo era passata nel dimenticatoio a differenza dello scalo merci di Ponte Valentino.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

I preziosi vigneti di Modigliana minacciati o “mangiati” dalle frane Trattori e furgoni bloccati.
Un silenzio assordante. È quello che è calato su Modigliana ieri mattina presto quando l’acqua ha ricominciato a cadere dal cielo. La comunità dei vignaioli che ha reso questa una delle zone romagnole più quotata per il sangiovese, sa che quelle marne che danno carattere ai loro vini sono anche quelle che cedono facilmente. Eppure, a memoria di vignaiolo, non si ricordano disastri di questa portata. C’è chi ha avuto paura, prima ancora di vedere le sue vigne rimaste sospese sul vuoto. «Non ci sono state vittime, e a guardarsi intorno, è già una buona notizia —racconta Luca Monduzzi de 11 Teatro che ha casa e cantina sul Trebbio, dove la strada è stata mangiata dalla frana, motivo per cui ha dovuto anche chiudere l’agriturismo —. Aspettiamo. La notte fra il 2 e il 3 maggio, abbiamo temuto il peggio quando abbiamo cominciato a vedere i cavi dell’alta tensione portati via dalla terra tutto intorno a noi.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Una «bolla» rosé di grande freschezza e personalità.
Una «bolla» rosé eli grande freschezza e personalità. Il Gruppo Tenute Capaldo riunisce Feudi di San Gregorio in Irpinia, Campo alle Comete a Bolgheri e Basilisco, nel Vulture e, con Feudi San Gregorio, presenta un nuovo progetto legato agli spumanti metodo classico, a cui lavora con convinzione e successo ormai da molti anni. Dubl nasce nel 2003 dallo studio e dalla ricerca che Feudi di San Gregorio ha da sempre condotto sui vitigni autoctoni e sul territorio irpino, vocato alla coltivazione di viti di altissima qualità®, studiati da almeno du decadi, da quando l’azienda decise di realizzare il primo Metodo Classico con la collaborazione del celebre Maestro dello Champagne, Anselme Selosse. Ora: le uve di Greco e Aglianico sono diventate il cuore di una produzione declinata in due tipologie, il Brut e il Rosé, con una linea legata sin da subito al design.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

35 anni a casa Villani.
Tutto esaurito al Labirinto della Masone di Fontanellato 35 anni a casa Villani «Winebyrinth»: l’agenzia di rappresentanza tutta parmigiana ha festeggiato questo traguardo con un incontro con le aziende di Sandro Plovani orne si possono festeggiare i 35 anni di attività di un’agenzia di rappresentanza? Mauro Villani ha avuto «un’idea meravigliosa». Niente autocelebrazioni, nessuna sviolinata, niente targhe o medaglie. Mauro Villani, con il suo staff, ha presentato proprio i suoi 35 anni di lavoro direttamente agli addetti ai lavori: così, al Labirinto della Masone, una quarantina di aziende soprattutto vitivinicole ma non solo hanno esposto i loro prodotti esclusivamente per i loro clienti, i ristoratori, gli addetti dei wine bar, i professionisti dell’enogastronomia in genere, i giornalisti e i manager. Non un mercato, non una pubblicità, non un obbligo a comperare.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Sabato del vignaiolo, un successo. Presenti 18 aziende e 60 etichette.
La prima edizione della rassegna ‘II sabato del vignaiolo’ è stata la conferma dell’alta qualità dei produttori locali e della Liguria. L’iniziativa organizzata dalla delegata regionale della Fivi Liguria Linda Salvetti – la federazione italiana vignaioli indipendenti – si è svolta alla Locanda dell’Angelo di Ameglia e ha visto la partecipazione di 18 aziende che hanno presentato oltre 60 etichette accompagnate dalla proposta gastronomica ispirata alla tradizione ligure e della Lunigiana. Hanno completato l’evento un concerto di musica dal vivo con il violino di Andrea Cecchinelli accompagnato da Michele Mascis alla chitarra, seguiti dal sound Funky Soul dei 4 Funks, la mostra di pittura di Mario Tamberi e di sculture di Walter dell’Amico.

Fonte: Nazione La Spezia.

Il vigneto della Bigattera è 4.0 Sperimentazione con Abaco.
Siglata una convenzione tra istituto agrario, Its Academy, Provincia e azienda L’obiettivo: estendere la collaborazione a seminativi, alberi da frutto e alveari Il vigneto sperimentale della Bigattera diventa 4.0. Ed è il punto di partenza per realizzare, all’interno dell’azienda dell’istituto agrario Strozzi, un Agri innovation centre che mette in rete la scuola, la Provincia di Mantova, l’Its Academy e Abaco, multinazionale specializzata in software per l’agricoltura di precisione che ha la propria sede principale a Mantova. Nella vigna della scuola sensori e apparecchiature di ultima generazione, centraline meteo e sistemi di irrigazione automatizzata; in volo flotte di droni per fare i rilievi e raccogliere dati preziosi. Un vigneto sperimentale, alla Carpaneta, c’era già, e ben avviato. Ai 9.800 metri quadrati esistenti (di vari vitigni, soprattutto internazionali), si sono aggiunti tremila metri quadrati di Chardonnay.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

L’enoturismo in crescita trascina gli investimenti: due milioni nel triennio.
Le aziende organizzano eventi tra i vigneti e investono in promozione anche all’estero Si stima che le presenze possano arrivare a 18mila Dal pic-nic tra i grappoli al cinema in vigna, dalle visite guidate alle degustazioni, fino ai gemellaggi gastronomici con altri territori e ai tour in bicidetta. L’enoturismo è un fenomeno in crescita e in provincia di Mantova, soprattutto dopo il Covid, si è mostrato uno strumento capace di rilanciare sia le visite sia le presenze, trascinate dalla voglia di stare all’aperto e condividere esperienze, e di abbassando l’età media degli eno-appassionati. Si tratta per lo più di persone tra i trenta e quarant’anni, con un interesse verso il vino che traspare grazie a una competenza sempre meno occasionale e più legata a corsi, studi, percorsi formativi nel settore. Le potenzialità di crescita dell’attività sono molto interessanti.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

«Saremo polo enologico» La scommessa di Visconti.
I progetti del nuovo presidente dell’Associazione Vini Varesini. «Al Vinitaly c’era una macchia bianca all’altezza della provincia di Varese nel disegno della carta enografica della Lombardia. E stato un colpo al cuore: il primo passo sarà colorare questa macchia». E iniziato così il nuovo corso dell’associazione Vini varesini che, martedì sera, allo Spitz di Varese, ha presentato il nuovo presidente, Marco Visconti, 39 anni, imprenditore agricolo della Cantina Torrerossa di Travedona Monate. Oltre alla partecipazione al Vinitaly, si cercherà di diventare il quarto polo enologico della Lombardia, dopo Franciacorta, Valtellina e Oltrepò Pavese. Per arrivare a “brindare” per questo risultato, inoltre, uno degli obiettivi è quello di ottenere la Doc, di cui si parlava già anni fa, ma che non si è mai raggiunta: «Sarebbe un passaggio importante sul fronte della qualità – commenta Visconti – rivedendo e migliorando quanto di buono è già stato fatto.

Fonte: Prealpina.

Enoteche italiane ospiti nella vetrina delle eccellenze oltrepadane.
Enotecari da tutta in Italia in visita in Oltrepo. Lunedì sera, al castel 4 lo di San Gaudenzio, si è svolta una serata di gala con ospiti una trentina di enoteche del circuito Vinarius, associazione a livello nazionale che a gennaio, a Roma, a Palazzo Madama, ha consegnato proprio all’Oltrepo il 9° Premio al territorio. A seguito di quel riconoscimento, Vinarius e la Camera di commercio di Pavia hanno organizzato un tour di tre giorni sul territorio con visite, showcooking, degustazioni divini e altri prodotti come il riso Carnaroli da Carnaroli pavese, che hanno coinvolto 40 aziende oltrepadane. Durante la serata al castello di San Gaudenzio, era presente inoltre un banco d’assaggio dei produttori della Bonarda #lamossaperfetta dei produttori del Distretto del vino, guidati dal presidente Fabiano Giorgi e dal coordinatore del progetto Giulio Fiamberti.

Fonte: Provincia – Pavese.

Premio Ercole, la seconda edizione ufficialmente iniziata. Entro il 15 giugno la consegna dei campioni di vino doc.
La seconda edizione del concorso enologico Premio Ercole è ufficialmente iniziata: le cantine molisane avranno tempo fino al 15 giugno per consegnare i campioni di vino doc seguendo il regolamento pubblicato sul sito www.premioercole.it Quest’anno la Camera di Commercio del Molise affiancherà il Comune e la Pro Loco Maccla nell’organizzazione contribuendo alla visibilità delle cantine molisane. La commissione tecnica di degustazione, come per la passata edizione, sarà composta da tecnici enologi e professionisti del mondo del vino provenienti da fuori regione e selezionati in collaborazione con le associazioni ONAV Campobasso, Associazione italiana Sommelier Molise e Slow Food Abruzzo; vedrà come presidente Andrea Pala, l’enologo sardo, premiato nel 2021 come migliore giovane enologo nazionale.

Fonte: Primo Piano Molise.

Le cantine rivelano tutti i segreti Parte il tour alla scoperta del vino.
Sabato passeggiata al borgo di Cicignano e degustazione all’azienda Vanempo. «Intercettiamo nuovi turisti». II vino e le degustazioni come veicolo di promozione turistica. Prende il via sabato ‘Storia e vigneti nella collina delle meraviglie’, un progetto voluto dal Comune in collaborazione con la Fondazione Cdse, per valorizzare la produzione locale del vino e la storia del paesaggio della collina. Il primo appuntamento sarà sabato con una passeggiata che porterà i visitatori alla scoperta della collina di Montemurlo fino al piccolo borgo di Cicignano, dove si trova Vanempo, Azienda agricola Poggio di Cicignano, la cantina di Michele Sacchetti. Qui si svolgerà una degustazione con tre calici di vino, accompagnati da una selezione di affettati misti, pane e schiacciata. Il ritrovo è previsto alle 10.30 ritrovo in piazza Castello alla Rocca.

Fonte: Nazione Prato.

Enoteca Italiana, nuova offerta per il marchio – Enoteca, marchi all’asta Riaperto il bando per la nuova offerta «sensibilmente più alta».
Aggiudicati Enoteca Toscana al Comune e Viniadi a Tenute Piccini Ma resta incerto il destino del brand più prestigioso Enoteca italiana E si sollevano possibili dubbi sul ruolo dell’amministrazione ii Rinvii, caparre e possibile applicazione della legge Madia: tutte le incognite SIENA E una vicenda intricatissima, oltre che dolorosa in primo luogo per i lavoratori, ovviamente, ma anche perché è un emblema di ciò che Siena ha perso negli anni scorsi. II marchio Enoteca italiana, insieme a quelli Enoteca toscana e Viniadi, dal 12 gennaio dello scorso anno è al centro di una manifestazione d’interesse promossa dal liquidatore generale Raffaele Susini. Ma se per i due marchi meno importanti la trattativa privata può considerarsi chiusa (almeno virtualmente, poi vedremo perché), con l’assegnazione al Comune di Enoteca Toscana per 18.500 euro e di Viniadi a Tenute Piccini per duemila euro, su Enoteca italiana la partita si è riaperta.

Fonte: Nazione Siena.

Il rosso Doc Casa di Terra va sott’acqua al Giglio.
Affinamento subacqueo per un numero scelto di bottiglie Baidied «Casa di Terra sott’acqua. Abbiamo aderito a questo tipo di affinamento in una grotta sottomarina all’Isola Del Giglio a una profondità di 40 metri. Questa tecnica dà molteplici benefici al vino e noi siamo molto curiosi di degustarlo tra 6 mesi circa»: così l’azienda Casa di Terra della miglia Frollani annunciala decisione di “inabissare” il proprio rosso più antico, il Doc Boigheri superiore Casa di Terra. II vino può essere affinato anche negli abissi marini. Sono sempre di più i produttori, sia in Italia che all’estero, che si affidano all’acqua del mare per la maturazione delle loro bottiglie. In genere sono vini bianchi e bollicine, Casa di Terra invece ha scelto di “inabissare” il proprio rosso superiore, al Max Shark Diving del Giglio.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.

Antinori si aggiudica la più grande cantina della California sua la Stag’s Leap Wine Cellars.
I Marchesi Antinori, una delle più antiche aziende familiari di vini di qualità, e Ste. Michelle Wine Estates, la più grande cantina nell’area del Pacifico nord-occidentale e tra le migliori aziende negli Stati Uniti per la produzione di vini premium, annunciano che Marchesi Antinori acquisirà entro giugno la piena proprietà di Stag’s Leap Wine Cellars, dopo 16 annidi collaborazione con la prestigiosa azienda americana «Ci sono poche opportunità come questa nel corso di una vita in cui una realtà importante e storica come Stag’s Leap sia disponibile. Devo ringraziare Ste Michelle Wine Estates per quest’occasione che ci è stata data”» dice Piero Antinori, presidente onorario di Marchesi Antinori. «E fonte di orgoglio per me e la mia famiglia avere la possibilità di confermare la promessa fatta al mio amico Warren Winiarski 16 anni fa: preservare l’eredità e i valori di un’azienda così prestigiosa come Stag’s Leap Wine Cellars», aggiunge Piero Antinori.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.

Stasera dalle 19,30 all’Aioncino arriva un Gallo Nero Girogustando a Bibbona.
All’Aioncino arriva un Gallo Nero. Una locanda immersa nel verde, lungo la Strada del Vino Costa degli Etruschi. È l’Aioncino, lo scenario prescelto per la prima volta dei menu a 4 mani in provincia di Livorno nell’ambito della rassegna Girogustando che, dal 2002, propone in giro per la Toscana e non incontri-evento tra due chef che per I’occasione presentano al pubblico inediti menù frutto delle rispettive esperienze ed eccellenze dei territori. Un evento reso possibile da Confesercenti Livorno che, grazie a Vetrina Toscana (il progetto finanziato da Regione Toscana e Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno) , ha portato per la prima volta anche qui un appuntamento del progetto ultraventennale. Questa sera a partire dalle 19.30, la Locanda dell’Aioncino ospiterà il ristorante Gallo nero di Siena.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.

Le Vie del Gusto Enolia, quella goccia di prezioso oro verde che accarezza i palati.
Enolia, la Versilia dell’olio. DaI 20 al 22 maggio a Seravezza lrene Arquint. La Versilia è nota perle sue bellezze naturali, per il mare e la montagna, ma anche per l’olio. U n ingrediente che da ventidue edizioni viene festeggiato da Enolia, a Seravezza nel bel giardino antistante Palazzo Mediceo, patrimonio Unesco. Non a caso nel 2017 i coltivatori locali si sono uniti in nome dell’olio Quercetano riuscendo a farsi riconoscere Presidio Slow Food, una tutela che l’organizzazione fondata a metà anni Ottanta da Carlo Petrini pone a cappello delle piccole realtà rurali a rischio disarmo. Anche Enolia sorveglia e offre al settore una grande vetrina espositiva in cui acquistare fra le 30 tipologie presenti. Ma non ci sarà solo il nettare verde. Quest’anno la manifestazione, inizialmente prevista per questo fine settimana, è stata rinviata al prossimo, da sabato 20 a lunedì 22, a causa del maltempo.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Il Val di Cornia, un sorso d’identità.
Sottosuolo spettacolare, clima fantastico, la sua anima è ricca di unicità Il Val di Cornia, un sorso d’identità Sarebbe molto affascinante scrivere sul tema di com’era e cos’era la Val di Cornia. Ci sarebbe da sbizzarrirsi e percorrere a ritroso un filo di ricordi che oltrepassa la nascita di Cristo per giungere fino alla divinità etrusca Fufluns, che corrisponde al Dioniso dei Greci ed è collegabile a “Pupluna” (odierna Populonia) che ha in sé “puple”, cioè l’essenza di un germoglio (anche di vite) e lo ricollega all’isola di Nasso e ai vini ivi prodotti, che leggenda vuole attirasse i naviganti Tirreni. Se poi dovessimo raccontare della saga mineraria, ci vorrebbero dei tomi. Racconteremo invece il Vino. Si, con la “y” maiuscola, perché è doveroso sia così..

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Le cantine rivelano tutti i segreti Parte il tour alla scoperta del vino.
Il vino e le degustazioni come veicolo di promozione turistica. Prende il via sabato ’Storia e vigneti nella collina delle meraviglie’, un progetto voluto dal Comune in collaborazione con la Fondazione Cdse, per valorizzare la produzione locale del vino e la storia del paesaggio della collina. Il primo appuntamento sarà sabato con una passeggiata che porterà i visitatori alla scoperta della collina di Montemurlo fino al piccolo borgo di Cicignano, dove si trova Vanempo, Azienda agricola Poggio di Cicignano, la cantina di Michele Sacchetti. Qui si svolgerà una degustazione con tre calici di vino, accompagnati da una selezione di affettati misti, pane e schiacciata. Il ritrovo è previsto alle 10.30 ritrovo in piazza Castello alla Rocca. In caso di maltempo la cantina potrà essere raggiunta con mezzi propri.

Fonte: La Nazione.

“Decanto”, tornano i concerti in cantina: il programma.
Torna la stagione di “Decanto – Degustazioni e Concerti nelle cantine del territorio”. La seconda edizione presenta 19 appuntamenti che da maggio a settembre faranno incontrare l’arte con i prodotti delle più prestigiose aziende vitivinicole del territorio marchigiano. Il progetto dell’Orchestra, voluto dal presidente e sovrintendente Saul Salucci con referente del progetto Bruno Maronna, ha da subito ottenuto una vasta adesione delle aziende vitivinicole. In questa seconda edizione alle cantine del territorio pesarese se ne sono aggiunte alcune delle altre province marchigiane dando all’iniziativa sempre più un profilo regionale.

Fonte: La Nazione.

La fotografia che racconta la quotidianità tra i vigneti e la cantina.
L’azienda vitivinicola di Peschiera del Garda si racconta tramite Nadia Zenato, erede dell’impresa di famiglia, e Luca Panaro, curatore del progetto Zenato Accademy. Questo è il binomio portante dell’azienda Zenato, fondata nel 1960 da Sergio Zenato. Arrivata alla seconda generazione, i suoi vigneti si estendono per 95 ettari nella tenuta di san Cristina a san Benedetto di Lugana, vocati al Trebbiano di Lugana e nella tenuta Costalunga in Valpolicella, patria dell’Amarone Zenato, e in Toscana, in un piccolo podere di 3,8 ettari, dedicato, anche, alla personale interpretazione Zenato del celebre Bolgheri DOC. Con obiettivi che invadono sia il welfare aziendale che la proposta di comunicazione della propria marca, la società oggi gestita da Nadia ed Alberto Zenato, porta avanti dal 2019 un progetto consolidato che intreccia il territorio, l’azienda, la fotografia, le giovani generazioni e una collezione corporate. Scopriamo Zenato Academy in questa doppia intervista a Nadia Zenato e Luca Panaro, curatore del progetto.
Fonte: Il Giornale dell’Arte.

Le caratteristiche che differenziano le varie tipologie di vino.
Nella descrizione delle proprietà organolettiche di un vino ci si riferisce spesso al “corpo” o alla “struttura” per indicare la sensazione indotta al palato dopo un assaggio. Il corpo di un vino è legato alla presenza di sostanze non volatili, come gli acidi fissi, il glicerolo, i polifenoli e altre sostanze complesse, che vengono percepite dalle papille gustative e determinano alcune caratteristiche organolettiche tipiche delle diverse tipologie, dai bianchi beverini ai passiti ad elevato grado alcolico. A parlarcene, Alessia Famengo, chimica dell’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia del Cnr. Con oltre 50 milioni di ettolitri prodotti nel 2022, l’Italia è il primo produttore mondiale di vino, seguita dai cugini d’oltralpe e dalla Spagna, secondo i numeri dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv). Un settore, quello vitivinicolo, che non coinvolge solamente agricoltori, enologi, produttori, ma anche semplici appassionati, interessati ad apprendere le nozioni tecnico-scientifiche della produzione e caratterizzazione dei vini, tanto da rendere di uso comune molti termini appartenenti al glossario enologico.

Fonte: Almanacco della Scienza – CNR.

Vino bio, il fenomeno italiano al passo con l’Europa.
Superfici bio vitate in continua crescita e tra i principali produttori europei in termini di peso del biologico sul totale triplicato in 10 anni. È quanto emerge da VINOBIO. la piattaforma online di dati e informazioni per l’internazionalizzazione del vino biologico Made in Italy curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio. Il vino biologico è un fenomeno, almeno sul fronte produttivo, tutto europeo: in questo scenario, con 126 mila ettari di vite con metodo biologico nel 2021, l’Italia detiene il primato per incidenza di superficie vitata biologica (21% del totale). La concorrenza europea è però agguerrita, tanto che nel giro di un decennio le superfici bio in Italia sono cresciute del +141% (2020 vs 2010) contro il +148% degli spagnoli e ben il +218% della Francia. Rilevante anche il ruolo del vino bio italiano sui mercati internazionali: 626 milioni di euro il valore dell’export di vino biologico italiano nel 2022 secondo le stime Nomisma (+18% rispetto al 2021) e un peso sul totale dell’export vitivinicolo italiano (bio + convenzionale) pari all’8%.

Fonte: The Way Magazine.

Vino, Uiv: eventuale distillazione non dreni risorse a investimenti.
Unione italiana vini (Uiv) è contraria alla distrazione in favore della distillazione di crisi, di fondi già impegnati per la promozione e gli investimenti. Così Uiv, all’indomani del tavolo convocato dal ministero dell’Agricoltura per esaminare la situazione di mercato sulle possibili misure di intervento volte a fronteggiare la crisi del settore vitivinicolo. Pur riconoscendo e avendo ampiamente previsto il particolare momento di difficoltà per il settore, Uiv ritiene che la misura tampone non possa penalizzare il settore drenando fondi strategici per la sua crescita. Qualora si rendesse necessaria in alcune aree del Paese, la misura della distillazione dovrebbe invece poter contare su fondi regionali stanziati ad hoc.In ogni caso, aggiunge Uiv, “la distillazione risolve solo temporaneamente crepe strutturali già evidenziate sul sistema”. L’associazione ha evidenziato come sarebbe opportuno approfittare del tavolo “per affrontare con occhio critico dinamiche, come la sovrapproduzione, che generano distorsioni anche in termini di remunerazione della filiera”.

Fonte: Askanews.

La famiglia Mainetti entra nel vino con Aramaicos.
“Il progetto di produrre vino nasce per dare valore a quelle zone enologiche dalle grandi potenzialità ancora non del tutto espresse”: così Paola Mainetti, fondatrice di Aramaicos e azionista di riferimento di Tiberiade Holding di Roma, spiega all’ANSA come è nata l’idea di avvicinarsi alla vitivinicoltura che ha già portato alla creazione di “Les Deux Levriers”, un rosso realizzato con le uve delle colline delle Baronie, nel sud-est della Francia. “Siamo partiti dalla Francia, ma il progetto è in evoluzione ed abbiamo affidato al maestro dell’enologia mondiale, Riccardo Cotarella, il compito di scovare nuovi terroir dove, magari, produrre altri vini”.

Fonte: ANSA.

Parte progetto ‘Primitivo di Manduria Wine Experience’.
Parte “Primitivo di Manduria Wine Experience”, il progetto enoturistico ideato dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria che vuole offrire nuove esperienze ai “wine lover” e aumentare il coinvolgimento tra le cantine e le strutture ricettive in uno dei territori unici come quello del Primitivo di Manduria, terra di accoglienza e del buon bere italiano per antonomasia. Il progetto si propone di valorizzare e sostenere le aziende socie del Consorzio di Tutela inserendole nei circuiti degli esercenti che si occupano di ospitalità all’interno dell’areale di produzione. Le strutture consegneranno ai turisti materiale informativo della proposta enoturistica e la lista delle aziende partecipanti in formato elettronico e le cantine, a loro volta, garantiranno ospitalità, visite guidate e la vendita di Primitivo di Manduria ad un prezzo speciale.

Fonte: ANSA.

C’è troppo vino, riunione d’emergenza al Ministero.
Che non andasse tutto bene era chiaro da un po’. E non poteva essere altrimenti con l’Italia reduce da due vendemmie a 50 milioni di ettolitri, giacenze in aumento e tensione sui prezzi. Senza contare il rallentamento delle vendite in Gdo, non solo in Italia ma anche all’estero. Tre Bicchieri aveva già fatto un giro di ricognizione a dicembre scorso (vedi storia di copertina “C’è troppo vino, Serve un piano per il vino italiano”) sentendo i principali territori sotto pressione. Anche allora il responso era stato unanime: bisogna intervenire. Ma come? Intanto sono passati cinque mesi: tra tre mesi sarà di nuovo tempo di vendemmia e la soluzione non è ancora stata trovata. Il Tavolo di oggi, convocato dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare su richiesta delle Commissione Ue per capire lo stato del settore, doveva servire proprio a questo: trovare una soluzione condivisa. Ma di condiviso c’è ancora poco.

Fonte: Gambero Rosso.

Al via in Sicilia il Concorso enologico internazionale Città del Vino.
Saranno valutati per la qualità e il legame con il territorio di origine i 1.400 vini in concorso, oltre a 80 grappe, della 21esima edizione del Concorso enologico internazionale Città del Vino, organizzato dall’Associazione Nazionale Città del Vino fin dalla sua ideazione nel 2001, con il supporto scientifico dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino).
Le selezioni si svolgeranno da venerdì 12 a domenica 14 maggio a Sambuca di Sicilia (Agrigento) nel cuore della Valle del Belice, all’interno del programma Menfi Città Italiana del Vino 2023 (vedi). La premiazione finale avrà luogo a Roma il 7 luglio nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. Riguardo ai vini partecipanti al concorso, 1.170 sono italiani e provengono da quasi tutto il Belpaese: da 19 regioni. Al primo posto per numero di etichette la Sicilia con 121 vini, seguono la Sardegna con 101, quindi Emilia Romagna e Piemonte con 85 vini e poi la Toscana con 76 e il Lazio con 72 etichette. Fra i vini stranieri la partecipazione maggiore arriva dal Portogallo con 99 vini, Moldova 77 e Brasile 23. Quindi Croazia, Germania, Spagna, Austria, Francia, Lussemburgo e Corea del Sud.

Fonte: Floraviva.

STAMPA ESTERA

Quand c’est trop, c’est prosecco.
Longtemps indissociable du célèbre spritz, ce vin pétillant italien prend (enfin) son indépendance. Libéré, délivré ! A force de le noyer sous des rivières d’Aperol orange fluo, on avait presque oublié que c’est un excellent vin de dégustation. En ce printemps 2023, alors que l’inflation a percuté les ventes de champagne 18 %, selon l’institut Circana), le prosecco, beaucoup moins cher— avec ses 11 euros de prix moyen à la vente — connaît un beau retour en grâce. Notamment auprès de ceux qui «pré ferait les saveurs tendant vers le sucré et les arômes fruités, typiques de la méthode Charmat, cette fermentation en cuve close, utilisée pour la confection du prosecco », décrypte Luca Labarbuta, sommelier de la vinothèque d’Eataly Paris Marais. Si les chiffres de ventes astronomiques (près de 105 millions de bouteilles produites en 2021, selon le syndicat italien du prosecco) racontent surtout le succès du spritz, force est de constater que les consommateurs français commencent à apprécier de le déguster seul. Une petite révolution car, comme le rappelle Raymond Grandjean, fondateur d’Allegro ma non troppo, importateur français de vins italiens: « Il y encore trois ou quatre ans, les cavistes français ne proposaient pas de vins transalpins dans leurs rangées. » Pour s’y initier, il convient d’abord de choisir la bonne teneur en sucre, selon son goût; entre brut (très peu sucré), extra-dry (le plus famoso et légèrement sucré) et dry (plus sucré). Ensuite, trouver le bon accord mets/prosecco. Pietro Contigiani, caviste à RAP Cave italienne, dans le 9° arrondissement de Paris, le conseille «à l’apéritif accompagnéd’antipasti ou d’assiettes de charcuterie/fromages ». Une belle reconnaissance pour un produit qui a mis du temps à s’imposer comme un vin à part entière. Ainsi, ce n’est qu’en 2019 que les collines de Conegliano et Valdobbiadene, terres anciennes et argileuses où adore pousser le glera (le cépage dont est issu le prosecco) ont été intégrées au patrimoine mondial de l’Unesco.

Fonte: L’Obs.

Les vins d’Occitanie à l’affût du redémarrage de l’économie.
Les acteurs viticoles occitans sont retournés sur des salons en Chine, où le marché du vin reprend des couleurs après quatre années en berne. Du 11 au 13 mai, neuf entreprises viticoles occitanes seront présentes au salon Wine to Asia, à Shenzhen en Chine. Elles étaient 21 à avoir participé, à la mi-avril, à Tang Jiu Hui, la China Food e Drinks Fair à Chengdu, où les professionnels chinois sont venus nombreux… De bons signaux sur un marché du vin qui reprend des couleurs en Chine près avoir été en berne pendant près de quatre ans. Reste à voir s’il ces signaux seront confirmés par des bons de commande. C’était un rendez-vous attendu : Tang Jiu Hui, la China Food e Drnks Fair, rendez-vous incontournable pour les boissons alcoolisées, a rouvert ses portes en présentiel du 17 au 14 avril dernier à Chengdu, en Chine, après quatre armées d’absence du fait du Covid. Vingt-et-une entreprises viticoles régionales, accompagnées par l’agence de développement économique Ad’Occ et la Maison de la Région Occitanie de Shanghai, ont participé à cet événement et occupé un espace régional de 102 CIVL) m2 sur le pavillon France. Des salons Off ont également eu lieu dans les grands hôtels de la ville, dont le Off de l’hôtel Shangri’La, particulièrement fréquenté. Ces salons ont retrouvé leur dynamisme d’avant crise, avec la venue massive des professionnels du monde du vin chinois, souligne Catherine Machabert, responsable de la zone Asie à ‘agence Ad’Occ. Sur la China Food e Drinks Fair, les organisateurs annonçaient 300.000 visiteurs, ce qui est moins qu’en 2079 où ils étaient 400.000, mais c’est quand même une bonne fréquentation. Et le Off du Shangri’La a reçu 50.000 visiteurs, ce qui est plus que Prowein et Wine Paris. Après les années Covid où les ventes des vins de la région ont été bien secouées, c’est un signal encourageant. » « Les Chinois sont capables de rebondir très vite » Nicolas Vellas, des Vignobles Vellas, entreprise familiale propriétaire de douze domaines en Languedoc (330 ha), a fait le -41 *** déplacement en Chine où il dispose d’une filiale. II a lui aussi ressenti ce dynamisme. « C’est un salon qui redémarre fort, il y avait beaucoup de monde, a-t-il pu observer. Nos clients étaient heureux de nous revoir après ces quatre années de fermeture du pays. Mais les entreprises chinoises ont souffert et les affaires restent compliquées. Nous avons malgré tout pris des commandes sur le salon.

Fonte: Tribune.

El dueño del 50% de Freixenet eleva sus ventas un 8,5%.
La alemana Henkell Freixenet cierra el pasado ejercicio con unas ventas de 1.180 millones de euros. Wiesbaden (Alemania) La compañía alemana de vinos y licores Henkell Freixenet, propietaria del 50% de la empresa española de cava, cerró el pasado ejercicio con unas ventas de 1.180 millones de euros, un 8,5% más que en 2021, según Andreas Brokember, uno de los dos consejeros delegados de la firma, que comparte la responsabilidad ejecutiva con Pedro Ferrer, miembro de la familia titular del otro 50% del capital. Brokember no detalló las cifras de Freixenet, que consolida sus cuentas con el grupo alemán, pero situó en un 40% la aportación de la compañía catalana a la facturación de Henkell Freixenet El directivo alemán apuntó que Freixenet es actualmente la principal enseña de lacompañía. Los vinos espumosos, con el prosecco Mionetto como segunda marca más destacada, suponen el 66% del negocio del grupo. Brokember hizo un balance positivo de la alianza suscrita hace cinco años entre Henkell y la familia Ferrer, destacó la complementariedad que existe entre las dos firmas y apostó por mantener el actual equilibrio en el accionariado de Freixenet, con un 50% cada uno. “No vemos ninguna razón para cambiar”, afirmó el directivo. Pedro Ferrer defendió también la estabilidad accionarial “a medio plazo” de la compañía de Sant Sadurni d’Anoia (Barcelona). Freixenet, que abrirá una filial en Uruguay, vendió el año pasado 107 millones de botellas, al mismo nivel que en 2021, cuando batió su récord histórico. Gracias a la subida de precios, los ingresos aumentaron un 10%. La firma está a punto de culminar una inversión de 15 millones de euros en una nueva línea de embotellado en Sant Sadurni.

Fonte: Expansión.

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A risentirci a domani.

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