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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 13 luglio 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Il chianti classico di Castellina.
Il borgo senese è anche sede di una delle 11 unità geografiche della celebre Docg La più vitata di tutte coni suoi 1.600 ettari. Castellina in Chianti è il nome di un Comune senese, di una Uga (le Unità geografiche aggiuntive del Chianti classico) che ne ricalca il territorio e ora è anche il titolo di un libro di Armando Castagno (Tre Bit) sotto l’egida della locale Associazione Viticoltori. Armando Castagno, storico dell’arte e cronista sportivo (football americano, ippica, calcio internazionale) si dedica alla critica attorno al mondo del vino, con un pensiero mai banale. Ha scritto u libri, monografie su Borgogna e Barolo e molto altro. La particolarità di Castellina è di rappresentare in un solo Comune (poco meno di diecimila ettari, i.600 di vigneto, il più vitato del Chianti classico) tutte le caratteristiche della denomina7ione. La diversità dei suoli, dei produttori e dei loro vini
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Wine stories – Gabriele Gorelli.
Come Master of Wine (unico del Paese), racconta la produzione tricolore all’estero: «Nel mondo c’è un culto per l’italianità: cavalchiamolo, oggi servono una critica nazionale forte e un manifesto per il nostro vino» di Alessandra Dal Monte foto di Valentina Sommariva, styling di Giulia Taglialatela T ra le vigne ci è cresciuto, dato che suo nonno Assunto era il più piccolo produttore di Brunello di Montalcino. Ma fin da ragazzino Gabriele Gorelli, classe 1984, aveva capito di non voler fare vino. Voleva piuttosto raccontarlo: «Mi sono reso conto di quanta fatica ci fosse nella vinificazione e di quanto poco questa complessità arrivasse al consumatore. Desideravo intervenire lì, in quel gap informativo», spiega. Ecco perché, dopo essere diventato sommelier e degustatore Ais, e dopo aver aperto un’agenzia di comunicazione dedicata al settore.
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Barolo Dai re ai giovani, una storia d’amore.
Questa è la terra più cara d’Italia, che fa gola agli stranieri. Ma in tante aziende famigliari sopravvive un’anima antica grazie alle nuove generazioni di Paolo Perazzolo da queste parti, nulla accade senza tirare in ballo re, conti e marchesi. E il Barolo, uno dei vini più pregiati al mondo, non fa eccezione. Si racconta che un ruolo decisivo lo recite. il matrimonio tra Carlo Tancredi Falletti e Juliette Colbert, donna straordinaria, filantropa oltre che imprenditrice. Re Carlo Alberto le chiese come mai non le avesse ancora fatto assaggiare il prelibato vino delle • Il Castello di Grinzane Cavour nell’omonimo paese (Cuneo) immerso frai vigneti. *** Sopra, Marco, 26 and, e Sara Moscone, 33 (secondo e quarta da sinistra) con il loro staff. A lato, una suggestiva veduta di Barolo. h basso, la Cappella del Barolo a La Morra. loro tenute: pochi giorni dopo le vie di Torino furono attraversate da centinaia di carri diretti a Palazzo Reale.
Fonte: Famiglia Cristiana.
Il vino non piace ai più giovani: calerà il consumo – Allarme generazionale per il mondo del vino: nei grandi mercati i consumi rallenteranno.
Bevitori sempre più anziani, i volumi frenano (ma aumenta la qualità) Andrea Cuomo • Esiste un problema generazionale anche nel vino. Le nuove generazioni non sono così appassionate del nettare di Bacco e la mancanza di ricambio anagrafico tra i wine lover probabilmente nei prossimi anni interromperà la crescita della domanda di vino, finora in costante incremento. Più 27 per cento nel ventennio dal 1999 al 2019 nei principali Paesi consumatori secondo i dati resi noti nell’assemblea generale dell’Unione italiana vini Più della metà del vino mondiale viene consumato in otto Paesi: Stati Uniti (14 per cento), Francia (10), Italia (7), Germania (7), Cina (6), Regno Unito (5), Canada (2) e Giappone (1). Si calcola però che nel G8 del vino nel ventennio successivo che va dal 2019 al 2039 l’aumento del consumo sarà molto più contenuto, stimato nel 7 per cento, con una media annua dello 0,35
Fonte: Giornale.
La bolla analcolica a zenzero e lime.
Viticoltori Ponte è una cantina di sana e robusta costituzione. Non solo perché la sua nascita è coeva a quella della Carta costituzionale del 1948, ma perché in questo lungo tratto di tempo ha saputo crescere e radicarsi con etichette di successo, in primis il Prosecco Doc Rosé ottenuto con l’introduzione di un 15% di Pinot Nero. Ponte, che ha il quartier generale a Ponte di Piave (Treviso), nel 2022 ha spinto il proprio fatturato verso i 100 milioni di euro, con +49,3% Italia, +10,5% estero e una forte spinta verso i mercati asiatici e i monopoli internazionali (in primis Canada e Svezia). Tra le novità del 2023, la più curiosa è la “bollicina analcolica” Choose by Ponte1948 che nasce dalla combinazione tra mosto d’uva ed anidride carbonica, e che è declinata in tre varianti (pompelmo rosa, lime e zenzero). Sul fronte drink, invece, il marchio Choose si articola in un’ampia gamma dei cocktail pronti e facili da bere, anche in lattina, con gradazione alcolica di solo 5,5%.
Fonte: Gusto.
Vini gioiello in Valle d’Aosta.
Quando un bene funziona – perché apprezzato – l’obiettivo di un’azienda è crescere. Investire. È il desiderio di molte delle 60 aziende che animano la piccola Valle d’Aosta, dove i vini godono di una forte domanda nello Stivale quanto all’estero. Qui, come in pochi altri luoghi al mondo, si parla di “viticoltura eroica”, quasi 800 ore di lavoro per un ettaro contro le 150 in media rispetto alle altre denominazioni del nostro Paese. Vini dal livello qualitativo altissimo. Che il mercato paga. La media dei prezzi è tra le più alte d’Italia, un processo di creazione del valore riuscito da parte del gruppo delle cantine all’interno del neo Consorzio Vini Valle d’Aosta che, fondato un anno fa, tutela i sogni di uno stratificato tessuto imprenditoriale di produttori, fatto di piccole realtà familiari, cooperative e aziende storiche.
Fonte: Gusto.
Clima, prezzo e cuvée La rivoluzione del mito.
“Nello champagne l’assemblaggio è la fase decisiva’; dice Leonardo Sagna Louis Roederer lo dimostra col progetto Brut Collection che valorizza il lavoro dell’uomo e lancia la sfida globale con la biodinamica di Quando in Champagne arriva il momento dell’assemblaggio dei vini provenienti dai diversi vigneti, qualcosa di magico accade nell’aria. Profumi intensi si diffondono nei corridoi delle cantine, l’atmosfera è elettrica, così come l’aspettativa degli esperti che andranno a comporre quel miracolo con le bolle che si chiama champagne. Nella maison Louis Roederer c’è un’emozionante attesa. Lo chef de cave Jean-Baptiste Lécaillon è uno dei “nasi” e delle menti più brillanti della regione. Il vigneto della maison, nata nel 1776, è formato da 410 parcelle: Lécaillon le conosce tutte, singolarmente, e le assaggia una per una dopo averle annusate e osservate con cura. Un lavoro enorme, un rituale affascinante che si ripete ogni anno. Il risultato? Cuvée uniche, sempre diverse, che rispecchiano il terroir, ma arricchite dall’azione dell’uomo.
Fonte: Gusto.
Trentino da amare la missione di Cavit.
Il legame profondo con il territorio, la tecnologia e la sostenibilità sono i capisaldi del Gruppo nato nel 1950. Riunisce undici cantine sociali legate a 5.250 viticoltori Il direttore generale Enrico Zanoni: “Vinifichiamo il 60% dell’area coltivata della regione”. Il vero asset competitivo del Gruppo Cavit è la sua grande versatilità. Vinifichiamo oltre il 60% dell’area coltivata a vigneto del Trentino e questo ci permette di portare al pubblico una vasta varietà di vitigni autoctoni e internazionali. La strategia vincente è quindi quella di garantire ottima qualità e prodotti legati al territorio, differenziando i canali di vendita: per i canali horeca abbiamo linee come Bottega Vinai, mentre per la grande distribuzione Mastri Vernacoli. Ed è proprio questa linea, punto di riferimento per il canale gdo, che abbiamo deciso di rinnovare”. A parlare è Enrico Zanoni, direttore generale del Gruppo. Mastri Vernacoli rappresenta, infatti, il connubio tra la diversificata varietà dei vitigni del Trentino, sia autoctoni che internazionali, e l’expertise decennale di Cavit.
Fonte: Gusto.
La rinascita del Lambrusco figlio prediletto dell’Emilia.
Joe Bastianich e Tiziano Gaia. Joe Bastianich nasce a New York, da una famiglia di ristoratori di origini istriane: è imprenditore nella ristorazione e appassionato viticoltore. Con il torinese Tiziano Gaia, regista, produttore e scrittore, ha scritto “Il grande racconto del vino italiano. Territori, storie e protagonisti” La rinascita del Lambrusco figlio prediletto dell’Emilia A partire dal dopoguerra, spopola negli Usa accanto al più ruspante Chianti in fiaschetto Poi cambia il gusto e vive una fase di ribasso, ma negli anni Duemila risorge e vive la svolta qualitativa Oggi conquista i palati con la sua versatilità e la sua tipica allegria, da assaporare sul territorio S ono in molti a pensare che il vino rifletta il carattere della comunità che lo produce, un’idea che ben si addice al Lambrusco, il tradizionale rosso frizzante dell’Emilia, protagonista di un recente exploit di pubblico e critica. Tra Reggio Emilia e Modena, il suo regno indiscusso, il Lambrusco trascende la mera connotazione enologica, e diventa parte integrante dei riti e della cultura di un popolo.
Fonte: Gusto.
Alta Langa la bolla chic che piace a tutti.
Torniamo in Piemonte e parliamo di Alta Langa, la bollicina metodo classico piemontese, la prima nata in Italia nell’800 grazie ai conti Sambury, ispirati dai vicini francesi iniziano a coltivare i vitigni come il Pinot Nero. La storia prosegue fino al1996, quando viene introdotta la denominazione “Alta Langa”, nel giungo 2001, dopo 5 anni, nasce il Consorzio Alta Langa, tempo contava 48 soci. La denominazione Alta Langa Docg è riservata agli spumanti metodo classico composti da Pinot Nero e/o Chardonnay, con una permanenza minima di 30 mesi sui lieviti. La zona di produzione di trova tra le province di Cuneo, Asti e Alessandria. Tra le aziende e i prodotti assaggiati troviamo il metodo classico 2014 Giulio Riserva “100 a zero” Alta Langa Docg, 60% di Pinot Nero e da un 40% di Chardonnay dell’azienda di Massimo Pastura, Cascina La Ghersa, nella zona di Moasca, in provincia di Asti. Prodotto da agricoltura convenzionale su un terreno argilloso e calcareo.
Fonte: Gusto.
Intervista a Claudio Mazzini – “I nostri produttori-eroi garantiscono la qualità”.
Claudio Mazzini, responsabile Freschissimi di Coop Italia “La vera forza delle nostre selezioni sta nei professionisti profondi conoscitori della terra e del ciclo delle stagioni”. Innovazione. Agricoltura e allevamenti eroici. Etica. Coop lucida scaffali e lessico, lanciando nell’orbita dei Freschissimi prodotti ortofrutticoli ma anche carne e pesce che promettono d’essere “buonissimi”, non solo al palato. Ma davvero esiste o può esistere un marchio laterale alla grande distribuzione con la coscienza pulita? “Signorsì, esempi alla mano”. Parola di Claudio Mazzini, agronomo formato nei campi prima ancora che all’Alma mater, con un passato da tecnico di campagna. “Ho cominciato dal gradino essenziale, all’epoca in cui il mondo cominciava a sillabare le parole agricoltura biologica e noi ispettori venivamo inviati a controllare le produzioni all’origine. Poi, il 16 agosto 1989, sono stato assunto dalla Coop per i controlli sull’ortofrutta e da lì è cominciata la storia più lunga della intera storia della mia vita”. Emilia laboriosa, in armi anche il giorno dopo ferragosto. Da anni Mazzini è responsabile dei Freschissimi Coop Italia.
Fonte: Gusto.
Il punto – Enoturismo: Fdl mette le mani in una legge che funzionava bene.
Nuova legge al posto di un’altra inapplicata in metà delle regioni. Più uno stato è corrotto, più fa leggi»: chi lo ha «detto? Due indizi: non un economista teorico della “laissez-faire” e neppure un pluto-liberista della seconda repubblica berlusconiana (che di leggi ne ha fatte a iosa). Lo disse Publio Cornelio Tacito, senatore romano, vissuto tra il 55 d.C. e il 120 circa. Bene, nonostante siano passati due millenni, a Roma il legislatore (figura mitologica) fa di tutto per confermare cib che Tacito non tacque. L’ultimo caso riguarda il vino: secondo quanto rivelato da Tre Bicchieri del Gambero Rosso, Fratelli d’Italia ha depositato una proposta di legge in commissione agricoltura alla Camera dal titolo: “Disciplina dell’attività di enoturismo”. Il testo, a firma della deputata Yilenja Lucaselli, è stato presentato come: «Un lavoro che va a regolamentare il settore enoturistico, fino ad ora lasciato all’approssimazione personale».
Fonte: Italia Oggi.
«Il Nutriscore e il bollino anti vino sono sbagliati».
Il presidente di Confagricoltura «Troppe proposte europee penalizzano ancora l’Italia. La Pac è inadeguata: andrà rivista». Nel corso della sua relazione all’assemblea generale di Confagricoltura, il presidente Massimiliano Giansanti ha bacchettato l’Ue. Secondo il numero uno dell’associazione, «sono troppe le proposte e gli orientamenti della Commissione che vanno nella direzione sbagliata, dal Nutriscore all’etichetta irlandese sugli alcolici ingiustamente penalizzante per il consumo moderato e consapevole dei vini, alle proposte sugli imballaggi che penalizzano I’Italia che sulla pratica del riciclo, ha conquistato posizioni all’avanguardia in Europa», ha detto. Giansanti ha ricordato anche che però «una buona notizia è arrivata nei giorni scorsi da Bruxelles, con la presentazione della proposta di regolamento sulle tecniche di evoluzione assistita. Forse, è finita l’epoca dell’ostracismo nei confronti della ricerca scientifica e delle innovazioni», ha ribadito.
Fonte: La Verita’.
Un bianco ischitano oltre il limite.
A cura di Luciano Pignataro Forastera, uva che viene da fuori, straniera. Fu introdotta a Ischia per fronteggiare la fillossera e proprio nell’Isola Verde ha trovato casa per sempre, quasi dimenticata dalla costa campana. Vinificata in purezza con convinzione da non molto tempo, è sempre stato considerato un vino di pronta beva, da bere fresco. In realtà invece questa bottiglia, pescata dalla cantina di Nino Di Costanzo dal sommelier di Dani Maison Roberto Tornabene, ci ha regalato momenti di vera estasi. Chiunque avrebbe pronunciato la parola “Riesling” e in effetti dobbiamo dire che il sentore forte di idrocarburi, coniugato ancora ad una pimpante freschezza rimanda Oltralpe anche se ormai l’esperienza degustativa ci insegna che si tratta di un regalo del suolo tufaceo.
Fonte: Mattino.
Petracca: “Doc Campania coinvolgeremo i produttori” – Vini Doc Campania: “La Regione coinvolgerà il comparto produttivo”.
«Raccolgo le preoccupazioni di molli viticoltori irpini, ma la vera discussione sulla Doc Campania deve ancora iniziare». Maurizio Petracca, consigliere regionale del Partito Democratico e presidente d ella Commissione Agricoltura, si inserisce così nel dibattito che sta accompagnando la proposta lanciata dall’assessore Nicola Caputo di istituire una denominazione d’origine peri vini prodotti in Regione. Nigro a pag. 22 Vini Doc Campania «La Regione coinvolgerà il comparto produttivo» ?Il consigliere Petracca: «Preoccupazione ›«Dall’assessore Caputo disponibilità dai viticoltori, ma percorso non iniziato» per trovare insieme delle soluzioni». Alberto Nigro «Raccolgo le preoccupazioni di molti viticoltori irpini, mala vera discussione sulla Doc Campania deve ancora iniziare».
Fonte: Mattino Avellino.
Tramonto DiVino Presentate le 7 tappe.
Etichette vinicole abbinate a piatti con prodotti dop e igp L’appuntamento in piazza Spose dei Marinai è il 4 agosto. “Tramonto DiVino”: 7 tappe in località della regione per assaporare vini e prodotti dell’eccellenza agroalimentare. Presentata la rassegna in un ex capanno da pesca sul molo di ponente. Le tappe romagnole Debutto al Graft Gin Summer Fest di Cervia il 21 luglio, replica il 28 luglio a Milano Marittima e sabato 4 agosto a Cesenatico, in piazza Spose dei Marinai, dove in degustazione saranno i vini di 60 cantine del forlivese e del cesenate, con un doppio ospite d’onore: le migliori bollicine emiliane, Lambrusco e Pignoletto in testa, e una selezione di vini a medaglia, bianchi, rosé e bollicine, del Concorso mondiale di Bruxelles con cui Enoteca regionale e Tramonto DiVino hanno stretto una collaborazione. A cucinare una ricetta artusiana Omar Casali, chef del Maré. Dopo le 3 tappe in Romagna, le altre 4 saranno in Emilia.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Bollicine senza segreti.
Bruno Paillard pioniere della carta d’identità per lo Champagne Italia primo mercato per lo champagne e Parma ha il record di consumo di bollicine francesi rispetto al numero di abitanti In pochi decenni di attività Maison di Champagne Bruno Paillard ha saputo raggiungere la fascia più alta del mercato vinicolo internazionale, pur non perdendo l’energia e la creatività una delle più giovani realtà produttive di Reims. «L’ultima nata tra le grandi maison di Champagne – come ha spiegato Paolo Leone di Cuzziol Grandivini Srl, il distributore per l’Italia, in occasione della presentazione a Roma dei vini per l’estate – ha puntato sull’innovazione anche per comunicare la qualità e per prima ha presentato in etichetta la carta di identità dello Champagne». Nelle bottiglie Magnum dei quattro multi-millesimati selezionati per la bella stagione ci sono l’annata e in retroetichetta la data di sboccatura, il dégorgement, che viene fatta anche dopo otto anni e più per ottenere quella che è stata definita dagli esperti di settore presenti alla degustazione a Palazzo Ripetta «una carbonica di rara eleganza».
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Ribelle ma classico, dal sorso spaziato e dalla beva intensa.
In vigna è la natura a det- tare le sue regole, ma in \ cantina è poi l’uomo a giocare la sua partita. Lì si cerca da sempre di preservare ciò che la natura regala e di valorizzare le specifiche di ciascun vitigno attraverso una vinificazione per suoli». Parola di Giampaolo Motta, che attraverso questa filosofia ha modellato il carattere unico dei suoi vini. Napoletano di nascita ma toscano di adozione, quando il suo destino e quello de La Massa s’intrecciano nel 1992, danno luogo ad un unicum tra l’uomo e il suo terroir. Lo scenario è quello dell’incantevole Conca d’Oro di Panzano, nel cuore del Chianti Classico, dove la tenuta conta 25 ettari di vigneto esposti a sudovest. Una volta effettuati una laboriosa ristrutturazione dei vigneti presenti e un approfondito, meticoloso, studio dei terreni, Giampaolo ha osato scelte viticole ed enologiche assolutamente rivoluzionarie rispetto agli schemi tradizionali toscani affinché i vini potessero sprigionare con vigore la personalità dei suoli, vera ricchezza del luogo.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
“Tramonto Divino” a Scandiano alla scoperta della Spergola.
Per la prima volta la manifestazione fa tappa nella cittadina del Boiardo L’iniziativa è dedicata al meglio dell’enogastronomia e prevede diverse tappe in tutta la regione ScandlanoAnchea Scandiano si brinderà con “Tramonto Divino”, la manifestazione itinerante che da 18 anni sposa vini e cibi Dop e Igp, cultura enogastronomica e turismo, apparecchiando il meglio dell’enogastronomia per turisti e addetti ai lavori. In programma, dal 21 luglio, sette tappe tra mare e città d’arte per celebrare i vini e i prodotti dell’Emilia-Romagna. Attori dello show saranno sommelier, chef, addetti ai lavori, giornalisti e foodblogger pronti a raccontare al pubblico le perle del gusto messe a disposizione dai consorzi e dalle cantine regionali. Sui banchi d’assaggio protagonisti saranno 44 prodotti Dop e Igp, abbinati a 30 tipologie di vini a denominazione fra Doc, Docg e Igt per circa mille diverse etichette.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Viaggio tra i vini romagnoli con ‘Eccellenze Divine’.
Appuntamento in centro a Cesena con produttori e sommelier Viaggio tra i vini romagnoli con ‘Eccellenze Divine’ Saranno 47 le cantine protagoniste di ‘Eccellenze Divine’, la serata proposta in centro a Cesena dai produttori di tutto il territorio per un excursus enologico sull’intera Romagna. Appuntamento domani in piazza Almerici e in via Carbonari che saranno allestite con banchi d’assaggio presidiati dalle cantine partecipanti insieme ai sommelier di Ais Romagna. L’inizio è dalle ore 20, la partecipazione per il pubblico prevede un gettone di 10 euro che consente la degustazione di 3 vini a scelta. Le cantine partecipanti provengono tutte dalla Romagna.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Premio Vermentino, sul podio anche Rezzo.
Il vino dell’azienda agricola di Giulia Dell’Erba al terzo posto Premio Vermentino, sul podio anche Rezzo. Un’etichetta di Rezzo sul podio del 30° Premio Vermentino di Diano Castello. Si tratta di “Soffio di Ponente 2022” dell’azienda agricola Giulia Dell’Erba con sede a Rezzo e vigne nell’albenganese. Al primo posto il Mala Superiore di Gallura Docg 2021 dell’azienda Siddùra di Luogosanto (Ss). Al 2° posto e migliore della Liguria, con l’etichetta Lunatico 2022, l’azienda La Carreccia di Gasano di Luni (Sp). Il terzo posto di Giulia Dell’Erba è a pari merito con il Tudurighe 2021 dell’azienda Montefenosu di Muros (Ss). Al concorso nazionale hanno aderito 81 aziende, da sette regioni (Sardegna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia) per un totale di 125 etichette.
Fonte: Riviera.
Un pacchetto turistico per gustare il Moscatello.
Grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto in questi giorni tra “Fattorie di Gusto”, brand di Confesercenti e Tourist Comm Service, e la rete di imprese “Terre del Moscatello”, nasce un pacchetto turistico (visite dei borghi, in bicicletta e trekking, degustazioni nelle cantine) legato all’enoturismo con visite nei centri storici di Taggia, Ceriana e nei vigneti del Moscatello. «Un’esperienza in cui la degustazione delle produzioni vinicole locali— spiegano i protagonisti dell’intesa (a firmarlo il direttore di Confesercenti Sergio Scibilia e Giacomo Ferrarti perle imprese del Moscatello) — si abbina alla visita dei luoghi e dei territori di produzione, alla conoscenza di cultura, tradizioni e persone». In programma la presenza in importanti fiere internazionali e la distribuzione del nuovo pacchetto turistico nelle strutture turistiche ricettive e balneari.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Un pacchetto turistico per gustare il Moscatello.
Grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto in questi giorni tra “Fattorie di Gusto”, brand di Confesercenti e Tourist Comm Service, e la rete di imprese “Terre del Moscatello”, nasce un pacchetto turistico (visite dei borghi, in bicicletta e trekking, degustazioni nelle cantine) legato all’enoturismo con visite nei centri storici di Taggia, Ceriana e nei vigneti del Moscatello. «Un’esperienza in cui la degustazione delle produzioni vinicole locali—spiegano i protagonisti dell’intesa (a firmarlo il direttore di Confesercenti Sergio Scibilia e Giacomo Ferrarti per le imprese del Moscatello) — si abbina alla visita dei luoghi e dei tenitoridi produzione, alla conoscenza di cultura, tradizioni e persone». In programma la presenza in importanti fiere internazionali e la distribuzione del nuovo pacchetto turistico nelle strutture turistiche ricettive e balneari.
Fonte: Stampa Imperia.
Trionfo per Villa Franciacorta all’International Wine Challenge.
La soddisfazione «Siamo stati onorati da riconoscimenti che confermano l’eccellenza delle uve e del nostro terroir • Le etichette della cantina di Monticelli Brasati ottengono il massimo con due medaglie d’oro e il trofeo dei migliori Un trionfo per una cantina di Monticelli Brusati l’International Wine Challenge, da sempre ritenuto il concorso vinicolo più prestigioso e imparziale al mondo: degustazioni alla cieca effettuate esclusivamente da oltre 250 «Masters of Wine» (massimo riconoscimento a livello mondiale assegnato a un professionista nel campo dell’enologia) garantiscono una valutazione delle etichette in gara obiettiva e scevra da preconcetti. Sul tetto del mondo Villa Franciacorta di Monticlli si è aggiudicata due medaglie d’oro e un punteggio di 95/100 con l’etichetta Extra Blu Extra Brut 2018 ed Emozione Brut 2019, unici in Franciacorta.
Fonte: Brescia Oggi.
Bollicine e Versilia. Abbinata eccellente per tavole d’èlite.
Ai prestigiosi premi della ristorazione il Franciacorta sugli scudi come prodotto di altissimo profilo. Che la Versilia sia una zona di alto interesse per Franciacorta è dimostrato, soprattutto per il 2023: si è aperta la stagione con il Festival del 19 giugno alla mitica Bussola a Marina di Pietrasanta, è proseguita con la Franciacorta Week, e infine è arrivato l’immancabile appuntamento con Versilia Gourmet, partnership consolidata con il celebre Premio della ristorazione versiliese di eccellenza, di cui Franciacorta è wine partner dal 2021. Lunedì sera si è celebrata la cena di gala dell’evento cult della ristorazione in Versilia: un fantasioso menu di terra in abbinamento alle diverse tipologie di Franciacorta, con lo sfondo del mare, nella splendida location del Bagno Montecristo di Ponente a Forte dei Marmi.
Fonte: Brescia Oggi.
Cinquemila euro per ArteVino: «Se paga il Comune, sia per tutti».
Polemica dell’opposizione sui contributi alla serata inaugurale Cinquemila euro per ArteVino: «Se paga il Comune, sia per tutti» La serata inaugurale di ArteVmó” sia aperta a tutta la cittadinanza è la proposta avanzata dal gruppo di opposizione “Maleo Insieme” per l’edizione 2024. «In occasione dell’edizione 2023 della manifestazione “ArteVino'”, il Comune ha stanziato 1.999,58 euro perla fornitura straordinaria di energia elettrica e 2.991,56 euro per l’organizzazione della serata inaugurale (noleggio di tavoli, sedie e tovagliato, fornitura di vini) – spiegano da “Maleo Insieme” -; nonostante le criticità rilevate in merito all’invio degli inviti, giunti solo cinque ore prima dell’inizio della serata inaugurale, giudichiamo con favore la manifestazione organizzata dall’associazione ArteVino Maleo” e crediamo che debba essere supportata: proponiamo tuttavia che, a fronte del consistente impegno di spesa del Comune, la partecipazione alla serata inaugurale sia aperta a tutti i cittadini.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Caldo e umidità record La vite e l’erba medica si ammalano di più.
Caldo, umidità, temperature record. Un’estate bollente, al punto che quello in corso – secondo le elaborazioni di Coldiretti sui dati Isac Cnr nel primo semestre del 2023 – è per il Nord Italia il terzo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,80 gradi superiore la media. I cambiamenti climatici incidono, per alcuni versi, sulla diffusione di fitopatologie, che rischiano di compromettere le produzioni in campo. Coldiretti ha raccolto segnalazioni perla presenza di flavescenza dorata su una superficie a vigneto di circa 1.500 ettari, dei quali 700 in zona lambrusco. Colpiti, in particolare, i vigneti biologici, con un’incidenza di poco superiore al 30%, mentre un 10% dei vigneti colpiti dalla fitopatologia si trovano sulle colline moreniche e hanno investito le produzioni di Garda Doc e Garda Colli Mantovani Doc.
Fonte: Gazzetta di Mantova.
Enoteca regionale, Allegrini alla presidenza «Noi polo d’attrazione per i turisti del vino».
L’avvocato Casteggiano riceve il testimone dall’imprenditore Giorgi. Primo impegno, il rinnovo della convenzione Enoteca regionale, Allegrini alla presidenza «\ of polo d’attrazione per i turisti del vino». Rinnovo della convenzione con la Regione e bando per l’assegnazione dei locali dell’Enoteca regionale di Broni. Con un obiettivo principale: fare dell’ente di Cassino Po un polo di riferimento enogastronomico e turistico capace di attuare quel progetto di unificazione, tante volte proclamato e auspicato e mai realmente concretizzato. Sono queste le priorità del nuovo presidente dell’Enoteca regionale, Giorgio Allegrini, che riceve il testimone dall’imprenditore vitivinicolo Fabiano Giorgi. Avvocato Casteggiano, 63 anni, finora presidente della Strada del vino, Allegrini è stato nominato lunedì scorso: accanto a lui, in Cda, siederanno il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, il direttore del Consorzio, Carlo Veronese, il presidente uscente Fabiano Giorgi e un rappresentante della Regione che deve essere ancora designato.
Fonte: Provincia – Pavese.
A Canneto tre serate per spumanti, bianchi e rossi.
Torna da domani la 42esima rassegna dei vini: degustazioni, rinfresco, ristorante all’aperto, Lunedl cena con Bazzini Quella di domani sarà una serata dedicata ai vini spumanti, sabato sera ai bianchi e domenica ai rossi, dalle bonarde ai pinot Da sabato a lunedì, al parco comunale di Canneto Pavese, si svolge la 42′ Rassegna dei vini: la serata d’apertura a tema spumanti, domenica i bianchi e lunedì i rossi. Sabato 15, alle 18, l’apertura ufficiale della manifestazione e il brindisi con bollicine (18.30). Dalle 18.30 alle 19.30, alla Sala della Cultura e del Vino di via Roma 15, la masterclass “Spumante metodo classico” con i produttori locali (Cantine Giorgi, Az. agricola Quaquarini Francesco, Az. agricola Maggi Francesco, Bruno Verdi Wines, Fiamberti vini, Az. agricola Andrea Picchioni) e la partecipazione del maestro Fiorenzo Detti. Posti limitati (costo 30 euro a persona): prenotazioni al 338.3225570. A seguire, dalle 19.30 alle 20.30, sempre alla Sala della Cultura, banco di degustazione vini con rinfresco a cura del ristorante “La Tinaia’ (costo 10 euro a persona).
Fonte: Provincia – Pavese.
Calici di Rosato per scoprire l’enofood e il territorio.
Via alla prima edizione di “Strade di-Vino…Rosato”che si svolgerà domani in corso Umberto I e in piazza Don Bosco. L’evento non subirà modifiche di rilievo: si parte venerdì alle ore 19, con il talk “Tipicità per la valorizzazione dei territori. La strada interregionale del vino rosato”, coordinato dal giornalista Gennaro Tedesco e con gli interventi del sindaco, Michele Crisetti, dei rappresentanti dell’Associazione “Amici di Bacco”, dell’on. Giandiego Gatta, componente della commissione agricoltura, di Rosa Barone, assessora al Welfare della Regione Puglia, di Napoleone Cera, consigliere Regione Puglia, di Giuseppe Mangiacotti, consigliere Provincia di Foggia. Inoltre ci sarà un focus specifico sul Food eWine Communication con la partecipazione di Francesco Aiello, wine communicator/journalist, ed Elisa Nardi, sommelier e wine influencer.
Fonte: Gazzetta di Capitanata.
Concorso enologico delle “Città del vino”: azienda Travaglini premiata in Campidoglio.
Roma premia Gattinara per le eccellenze enologiche. Pochi giorni fa in una delle sale del Campidoglio la azienda di Giancarlo Travaglini ha ricevuto un importante riconoscimento. Un grande traguardo quindi non solo per la attività che da tempo è una delle più note nel panorama valsesiano, ma anche per la città guidata da Maria Vittoria Casazza. A ricevere il premio insieme al titolare della ditta c’era anche il sindaco particolarmente felice per il risultato. «Gattinara ancora una volta è grande protagonista a livello internazionale nei concorsi enologici – rende noto il vice sindaco Daniele Ba one – Nella celebre sala “Giulio Cesare”, aula consiliare del Comune di Roma in Campidoglio, alla presenza del Ministro del agricoltura, Francesco Lollobrigida, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e di molti sindaci d’Italia, è stato consegnato il premio del Concorso enologico internazionale promosso dell’Associazione Nazionale Città del Vino “per i prestigiosi riconoscimenti ottenuti dall’azienda “Giancarlo Travaglini”.
Fonte: Notizia Oggi Borgosesia.
Opportunità da non perdere.
II testimone arriverà dalla Valle del Douro in Portogallo. Quale città ospiterà la prossima primavera la cerimonia inaugurale? Opportunità da non perdere Grandi aspettative attorno al calendario di eventi previsti per celebrare “Citta del Vino 2024”. Un opportunità per Casale e per tutto íl territorio. C’è tanto ottimismo attorno all’idea che l’elezione di Alto Piemonte e Gran Monferrato come Città Europea del Vino 2024, possa diventare un volano importante per l’economia piemontese. Non solo per quanto riguarda íl turismo, ma anche per i produttori vitivinicoli e per le enoteche che già iniziano ad assaporare il gusto dolce di quel +30% di ricaduta registrato negli altri territori. Un grande risultato in particolare per il consorzio Gran Monferrato che a meno di tre anni dalla sua nascita ha già conquistato un riconoscimento di livello internazionale. Una commissione di livello europeo di altissimo profilo che conferisce grande credibílitò al progetto turistico monferrino.
Fonte: Vita Casalese.
“Vittoria di un intero territorio”.
Progetto nato nel 2020 e che in meno di tre anni ha già acquisito una credibilità europea “Vittoria di un intero territorio” 11 sindaco Federico Riboldi esulta per il successo del suo Gran Monferrato. “Per tutto íl Piemonte orientale e una grande vittoria – dice soddisfatto il sindaco Federico Ribold! – ma in paritcolare è una vittoria per il Gran Monferrato, un progetto nato nel 2020 durante la pandemia e che in meno di tre anni ha già conquistato un traguardo eccezionale. Un riconoscimento che premia e dona credibilità a territori con una grande tradizione e preziosi prodotti riconosciuti a livello internazionale. Una vittoria del Gran Monferrato, la prima a livello internazionale che è frutta di una sinergia tra territori diversi che hanno saputo lavorare insieme per un obiettivo comune. Il percorso proseguirà, ora, con l’attuazione del programma delineato nel dossier di candidatura che si svilupperà nel corso del 2024 e che sarà realizzato grazie ai molti partner istituzionali coinvolti.
Fonte: Vita Casalese.
Città europea del vino, c’è il riconoscimento.
Candidatura accolta II Borgomanerese e il Novarese lo saranno nel 2024 insieme al Monferrato Città europea del vino, c’è il riconoscimento. L’Alto Piemonte ed il Gran Monferrato sono Città europea del vino 2024. L’assegnazione del prestigioso titolo da parte della “Rete europea delle Città del vino” rappresenta un’importante occasione per la promozione dei rispettivi territori. Nell’alto Novarese sono coinvolti i Comuni di Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Para Novarese, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Romagnano Sesia, Sizzano e Suno. «Si tratta di un bel risultato in termini di promozione, che premia le nostre aziende che stanno lavorando sul territorio – ha commentato il sindaco di Boca Andrea Ceni -. Speriamo che questa scelta serva da volano nell’attrarre nuovi investimenti da parte dei privati.
Fonte: EcoRisveglio.
Le nostre Città del vino premiate a Bruxelles.
Sono 20 i Comuni premiati a Bruxelles con il titolo di “Città europea del vino 2024”. Il comitato promotore della Rete europea delle città del vino è stata ospite dell’europarlamentare Alessandro Panza il 4luglio. I Comuni sono Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.
Fonte: EcoRisveglio.
Menzione rosé e gradazioni cromatiche in disciplinare, Nicodemi: “Così difendiamo il Cerasuolo d’Abruzzo”.
Tre sfumature di colore tipiche di Cerasuolo d’Abruzzo nel disciplinare con la nuova vendemmia, la scelta di attestare, e salvaguardare, l’identità del vino quotidiano degli abruzzesi puntando sulla tradizione – il colore ciliegia (cerasa) – piuttosto che cedere allo stile provenzale scarico di colore, ma senza escluderlo. Di questo e altro il presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, Alessandro Nicodemi, ha parlato con Virtù Quotidiane in occasione del Grand Tasting del 7 giugno a Tenuta Coppa Zuccari a Città Sant’Angelo (Pescara), evento voluto dallo stesso Consorzio che rientra nel più ampio programma di Abruzzo Wine Experience 2023 coinvolgendo per cinque giorni oltre 100 giornalisti italiani ed esteri in una serie di iniziative alla scoperta dei vini, territori e bellezze d’Abruzzo.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Grandine su Langhe e Roero, risparmiati i vigneti a sud.
Prosegue la conta dei danni dopo l’intensa grandinata che, lo scorso 6 luglio, ha investito i territori di Langhe, Roero e Monferrato, causando ingenti danni all’agricoltura, alla viticoltura, ma anche ad abitazioni e mezzi privati. Sono ancora in corso in queste ore i sopralluoghi nei vigneti per stabilire con certezza l’entità del danno, ma da una prima ricognizione effettuata dai nostri uffici con le principali cantine sociali presenti nelle zone colpite, quello che emerge è un quadro in chiaro-scuro. Troppo presto per dare stime e percentuali ufficiali sui danni causati dal maltempo. A fronte di una precipitazione tanto estesa quanto pesante, i produttori stanno rispondendo con tenacia e cautela.
Fonte: La Guida.
Vino: i consumi diminuiscono, i consumatori “invecchiano”. Obbligatorio puntare sul valore.
L’outlook al 2040 secondo l’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv). Lamberto Frescobaldi: “dobbiamo anche rinnovare e razionalizzare l’offerta”. Nel mondo si consumano oltre 37 miliardi di bottiglie di vino l’anno, di queste più della metà sono stappate in 8 Paesi: Stati Uniti (14%), seguiti da Francia (10%), Italia e Germania (7%), quindi Cina (6%) e Regno Unito (5%), Canada (2%) e Giappone (1%). Aree epicentro dei consumi globali che, negli ultimi vent’anni (1999-2019), hanno visto incrementare la domanda di vino del 27%, una corsa destinata, però, a tirare il fiato nel prossimo ventennio. Complice il progressivo alzarsi dell’età media e la contestuale preoccupante distanza dal vino da parte delle nuove generazioni, si prevede un incremento del tasso di consumo di appena il 7%, con una crescita media annua dello 0,35%.
Fonte: WineNews.
Non è un paese per giovani… Identikit del consumo del vino al 2040.
(di Bernardo Pasquali). Parafrasando il titolo del famoso libro di Cormac McCarthy Non è un paese per vecchi possiamo dire che il futuro del vino ci riserverà proprio il contrario. L’inesorabile crescita e senescenza dell’umanità porterà a conseguenze sostanziali sul consumo del vino da qui al 2040. E’ quanto emerge dalla ricerca presentata questa mattina a Roma da Carlo Flamini dell’Osservatorio del Vino dell’Unione Italiana Vini. Vi ricordate i proclami annuali su chi produceva il numero più alto di bottiglie? Vi ricordate il sorpasso dell’Italia sulla Francia? Ebbene non sarà più una virtù…semmai lo fosse mai stata! D’ora in poi i migliori saranno coloro che riusciranno a vendere al prezzo medio più alto creando le migliori aspettative nei consumatori. Tutta un’altra prospettiva che farà deviare il mondo del vino “non costruirà più la sua crescita sul volume, ma sul valore evocativo espresso dalle bottiglie: dal gusto all’esperienza, dal concetto di sostenibilità, al lifestyle” come ha affermato il Presidente dell’UIV Lamberto Frescobaldi.
Fonte: L’Adige di Verona.
Marvin, degustare vino sospesi nel tempo.
Esattamente l’opposto del ‘binge drinking’, cioè del bere in fretta per sballarsi. “No, no. Il vino è troppo importante, deve prendersi il suo tempo, nella tranquillità dell’ambiente intorno. Io non farò mai fretta ai clienti seduti ai miei tavoli”. Lo dice Marcello Rocca, agente di commercio di 59 anni, che nel 2020 poco prima di precipitare nell’incubo Covid ha deciso di dare concretezza a un sogno che coccolava da tempo, quello di servire buon vino e offrire uno spazio accogliente a chi cerca un po’ di relax a fine giornata. Così è nato Marvin, il wine shop di 110 metri quadri in viale Carducci a Carpi, con tavoli per la degustazione. “Un ambiente semplice che ho voluto arredare con mobili d’antiquariato che avevamo in famiglia e pezzi moderni acquistati da me. Abbiamo anche una parte esterna dove abbiamo allestito il dehors.
Fonte: Il Resto del Carlino.
INL: Vendemmia turistica – protocollo d’intesa con l’Associazione Città del Vino.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha stipulato, in data 12 luglio 2023, un protocollo d’intesa con l’Associazione nazionale Città del Vino, finalizzato all’individuazione di linee guida in materia di “vendemmia turistica”. Per “vendemmia turistica ”- viene chiarito nel documento sottoscritto dal Direttore generale di INL, Paolo Pennesi, e dal Presidente dell’Associazione nazionale Città del Vino, Angelo Radica- si intende l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato. Tale attività non può considerarsi rapporto di lavoro”.
Fonte: Dottrina Lavoro.
Assemblea Uiv, Lollobrigida: “A luglio il bando Ocm vino”. Frescobaldi: “La crescita si costruirà sul valore”.
Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso del convegno sugli scenari economici del settore enologico organizzato a Roma da Unione italiana vini. “A luglio uscirà il bando dell’Ocm Vino, dopo un confronto dialettico con l’Unione europea e con le Regioni, con le quali abbiamo cercato una formula di pari responsabilità per evitare gli incresciosi incidenti che si sono verificati nel passato”, ha dichiarato il ministro. Nella sua relazione, il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi, ha poi evidenziato la necessità di sostenere l’export – e in particolare la crescita del comparto premium – nonostante il rallentamento del mercato dovuto anche al boom di ordini registrato nel post-pandemia e il “brusco risveglio” che è seguito.
Fonte: Alimentando.info.
Italia sul podio dell’enoturismo in Europa
La ricerca, commissionata da weloveholidays, ha analizzato 6 fattori, tra cui la produzione di vino e uva, il numero di wine festivals, il numero di DWWA awards e di listing con alte recensioni su Vivino. Una volta normalizzati i dati raccolti per i fattori, questi sono stati quindi normalizzati, per fornire a ciascun fattore un punteggio compreso tra 0 e 1.
Fonte: Federvini.
Concorso Enologico Internazionale Città del Vino 2023 : i premiati.
Questi i risultati della XXI edizione svoltesi a Sambuca di Sicilia (AG), nel cuore della Valle del Belice, all’interno del programma Menfi Città Italiana del Vino 2023. Vini e distillati suddivisi delle diverse categorie: Premio speciale Città del Bio; Nebbiolo world; Mondo Merlot, Forum degli Spumanti e Premio speciale Vini Vulcanici. Tra i Paesi stranieri, 16 le Gran Medaglie d’oro assegnate: 10 sono andate al Portogallo, 5 alla Moldova e 1 alla Romania. Sempre per quanto riguarda i Paesi stranieri 64 in totale le Medaglie d’oro assegnate: al Portogallo sono andati 29 riconoscimenti, 12 medaglie per la Moldova, 8 alla Croazia, 6 al Brasile, 3 alla Germania, 2 al Lussemburgo, e 1 ciascuna a Romania, Spagna, Francia e Corea.
Fonte: Carlo Zucchetti.
STAMPA ESTERA
Les interprofessions viticoles du Languedoc-Roussillon dans la tourmente : querelles de chapelles ou crise de sens ?
Les interprotessons viticoles du Languedoc et du Roussillon traversent une cnse interne au a déjà conduit p ,s eur3 appellations á quitter te navire interprofessionnel. Sil est bien un sujet épineux en cet été, c’est bien celui du devenir des interprofessions viticoles du Languedoc et du Roussillon. Sécessions, guerre d’influence entre familles professionnelles, etc. Difficile de deviner ce qui sortira de ces querelles dans les mois qui viennent. Au moment où la crise s’amplifie dans les vignobles, ces dissensions interrogent les missions des interprofessions viticoles régionales. C’était annoncé mais la nouvelle a quand même du poids. [appellation Corbières a fait le choix de sortir de l’interprofession des vins du Languedoc (CIVE.) avec ses 980.000 hectolitres et les trois euros de cotisation obligatoire par hectolitre. C’est la troisième appellation de la région à procéder ainsi après les appellations Minervois il y a quelques années et Fitou au printemps dernier. Si l’appellation audoise Malapère avait envisagé se joindre au mouvement, elle a fait machine arrière. Des sécessionnistes revendiqués ces derniers mois, il ne reste donc pus que Fougères qui devrait se prononcer à l’automne. En Roussillon, c’est le cru Banyuls qui a acte le fait de sortir de l’interprofession, et l’indication géographiques des Côtes Catalanes qui merace de suivre le même chemin. Au coeur de ces décisions, les récriminations sont les mêmes : les appellations concernées ont l’impression que les cotisations versées ne leur reviennent pas à leur juste valeur. -43 *** « Nous ne nous retrouvions pas dans les projets de l’interprofession, explique Olivier Verdale, président de l’AOP Corbières Cela fait vingt ans que les mêmes questions se posent et, en vingt ans, Corbières est passé de 700.000 à 280.000 hectolitres. Et jamais Christophe Bousquet (le président du CIVL, ndlr) ne m’a appelé pour en discuter. » Dans le même temps, la pyramide imaginée, avec l’appellation Languedoc en socle et toutes les autres appellations au dessus, a été bouleversée : les vins sous appellation Languedoc sont régulièrement achetés plus cher que ceux des Corbières ou de Fitou. En Roussillon, l’ensemble de la communication s’appuie sur le nom de Roussillon, « ce qui ne laisse pas de place à Banyuls, Collioure ou aux Côtes catalanes », plaident les deux présidents des organismes de gestion des appellations, Romuald Peronne et Laurent Girbau. « Nous allons nous rencontrer, avec les appellations Fitou et Minervois, pour voir ce qu’il est possible de faire ensemble, quelles mutualisations nous pouvons éventuellement mettre en place », indique Olivier Verdale, pour l’appellation Corbières, qui se veut rassembleur. « Un complot téléguidé » Mais cette bataille, finalement assez médiatique, en cache une autre tout aussi virulente qui tient aux équilibres mêmes des interprofessions.
Fonte: Tribune.
Dans les Pyrénées-Orientales, une SCIC pour sauver les vignes de Rasiguère.
Dans les Pyrénées-Orientales, la cave coopérative du Cellier de Trémoine, á Rasiguère, a créé une société coopérative d’nterèt collectif (SCIC) pour preserver les surfaces productives de son périmètre. La cave coopérative du Cellier de Trémoine vient de constituer une société coopérative d’intérêt collectif (SCIC) pour faire du portage foncier et attendre des repreneurs pour les vignobles les plus intéressants du secteur. Une démarche inédite dans le département pour préserver les surfaces productives. Le monde viticole est face à un mur : le départ à la retraite d’une génération entière dans les cinq ans qui viennent. Pour les caves coopératives, l’enjeu est de préserver les surfaces productives pour faire tourner les outils. Dans les Pyrénées-Orientales, elles vont jusqu’à acheter des te’res pour les préserver, en particulier chez leurs adhérents sans succession. C’est ce que vient de faire la cave coopérative du Cellier de Trémoine, à Rasiguère, sous une forme encore inédite pour le département, la création d’une société coopérative d’intérêt collectif (SCIC). David Bleuze, directeur de la cave de Rasiguère, détaille la démarche : ‘ Dans notre cave, nous avons 65% de vignerons qui ont moins de 55 ans, mais ensuite, il y a un creux dans le pyramide des âges entre 55 et 65 ans. Le SCIC va donc remédier aux départs en retraite qui vont survenir durant les cinq prochaines années pour maintenir les vignes et leur potentiel de production ». La SCIC, appelée Domaine de la vallée secrète, a l’ceil sur une soixantaine d’hectares qu’elle veut sauver. Mais elle ne rachètera pas n’importe quoi. Nous privilégions les parcelles qui sont mécanlsebles, cela représentera 80% des surfaces, et nous ne conserverons les parcelles è travailler à la main uniquement si elles sont hautement qualitatives », précise le directeur de la cave. CIVL *** Un million d’euros à terme A peine lancée, et sans vraiment de communication, la SCIC a vu les investisseurs toquer à la porte pour se saisir d’une ou plusieurs parts sociales dont le prix est fixé à 1.000 euros. L’investissement moyen tourne plutôt autour de 1.500 euros, indique Davide Bleuze. Dès le départ du projet, une dizaine de vignerons ont souscrit au capital. Fin juin, nous avons collecté 45.000 euros auprès des vignerons, des salariés, de nos clients et de nos partenaires. Nous espérons atteindre 150.000 euros début 2024 et à terme, dans huit ans, un million d’euros pour les 60 hectares que nous envisageons d’acquérir..
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls
A risentirci a domani.