News Vitivinicole e tenute agricole di giovedì 17 febbraio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 17 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Gli emendamenti salvano il vino dal bollino nero.
La risoluzione del Parlamento Ue specifica ora che è il «consumo nocivo» di alcol ad essere cancerogeno. Bruxelles In Italia il sollievo è grande. Come previsto, sono passati al Parlamento Europeo gli emendamenti presentati su iniziativa degli eurodeputati italiani (a parte qualche sparuta defezione) per smorzare i due paragrafi relativi all’alcol nella risoluzione sulla lotta contro il cancro (il voto è avvenuto martedì sera, ma i risultati sono stati diffusi solo ieri: 652 voti a favore 15 contrari e 27 astensioni). Un risultato, ha sottolineato l’ex ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro, eurodeputato Pd e tra i principali iniziatori degli emendamenti, ottenuto «grazie al supporto trasversale ai nostri emendamenti, da parte della stragrande maggioranza dei gruppi politici».

Fonte: Avvenire.

Cancro: linee guida Vino, sull’etichetta niente bollino.
Le indicazioni europee Cancro: linee guida Vino, sull’ etichetta niente bollino. II «consumo nocivo di alcol» è un fattore di rischio per il cancro e non più il semplice «consumo di alcol». L’introduzione dell’aggettivo «nocivo» è una delle modifiche votate dagli europarlamentari, riuniti in plenaria a Strasburgo, alla strategia Ue nella lotta contro il cancro. Dal testo è stato anche cancellato il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta (sul tipo di quelle usate per le sigarette) sostituito con «informazioni sul consumo moderato e responsabile».

Fonte: Corriere della Sera.

Contro Mastro Ciliegia – Mi hai fatto male.
L’Europarlamento ha tolto il comma di un articolo che imponeva ai produttori di vino di scrivere sull’etichetta che l’alcol fa venire il cancro, o giù di lì. Da qualche parte hanno inserito un sotto comma per distinguere tra il consumo nocivo e quello no (speriamo non abbiano scritto “ricreativo”, se no poi Giuliano Amato glielo boccia) e la domanda è sempre quella: ma la gente non è in grado di regolarsi da sola? No, nell’occidente decadente non lo è. Si è sempre “vittime” di qualcosa o qualcuno, e bisogna essere risarciti. E’ il paradigma vittimario, bellezza. Ad esempio nel Connecticut un produttore di armi dovrà risarcire 73 milioni di dollari a nove famiglie in quanto fabbricante di un fucile da guerra usato per la strage di Sandy Hook nel 2012.
Fonte: Foglio.
L’Europa salva il vino: «Via dalle etichette i riferimenti al cancro».
Il Parlamento di Strasburgo modifica il piano Ue: «Il consumo in sé non è nocivo». Sono state rispettate le differenze tra uso consapevole e abuso Manila Alfano • $ la vittoria del blocco italiano a Strasburgo che ha lottato compatto e ha portato a casa il risultato: non ci sarà il bollino nero sulle bottiglie di vino, è passato il concetto che «c’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro». $ questa una delle modifiche alla relazione sul Piano di azione anti-cancro approvate martedì sera dall’Europarlamento.

Fonte: Giornale.

Stop al bollino anti-cancro sugli alcolici.
Resta però la possibilità di un aumento della tassazione Stop al bollino anti-cancro sugli alcolici All’Europarlamento passa la distinzione tra abuso e consumo moderato. La filiera del vino respira. II mondo del vino, della birra e degli alcolici in generale tira un sospiro di sollievo. L’Europarlamento ha infatti approvato alcuni emendamenti al testo sul Cancer Plan della Commissione Beca che salvano, almeno in parte, il settore da iniziative di demonizzazione dell’alcol che – secondo le aziende del settore – avrebbero avuto pesantissime conseguenze, economiche e di immagine.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.

Toccare il cielo con la vite Ecco i vigneti più alti del mondo.
La sfida di Roberto Cipresso in Perù, a 3660 metri, col vigneto dei record: “I vini d’alta quota hanno plus: la luce In Argentina a Salta si sale a 2200 metri: qui regna il Malbec di Lara Loreti. Quando uomini e montagne si incontrano – dice il poeta William Blake – grandi cose accadono. Lassù in alta quota, il cielo è un foulard che ondeggia tra mosaici di nubi e la luce è così abbagliante da restare impressa nello sguardo, anche ad occhi chiusi. Il terroir è unico, spietato e magnetico. La luminosità droga le viti, le rende magiche, cariche di un’uva dai super poteri. Tutto sta a sfruttarli nel modo giusto. Ma è possibile coltivare uva a 1000, 2000, 3000 metri e oltre? In Italia possiamo vantarci di almeno due esempi di viticoltura di alta montagna: in Valle d’Aosta, a 1210 metri, ai piedi del Monte Bianco; e in Calabria, a ben 1300 metri, a Cava di Melis.

Fonte: Gusto.

Nel calice – I vini veg.
Sempre più richiesti, originali, dal packaging che richiama colori e materiali della natura. E col bollino veg friendly ben in vista per andare incontro a chi ha scelto uno stile alimentare privo di carne e derivati dagli animali (1’8,2% degli italiani è vegetariano o vegano). I vini vegani stanno conquistando il mercato: sono quei prodotti in cui, durante il processo di vinificazione, non vengono usate sostanze di origine animale come caseina e albumina, di solito impiegate per chiarificare il vino. AI palato è impossibile notare le differenze rispetto alle etichette convenzionali. Quanto al prezzo, è quasi uguale, a volte leggermente superiore. Ma chi li produce non ha dubbi sulla bontà della scelta: “11 vino veg è più pulito, integro e ricco di frutto”.

Fonte: Gusto.

L’analisi – Sulle Rive del futuro dove si sfida la gravità
Tradizione, territorio e socialità sono parte del progetto dei cru di Valdobbiadene, filari dove la pendenza arriva a 65 gradi e la vendemmia è manuale. Alessandro Vella (Val d’Oca): “Abbiamo creato etichette di pregio e questo ci ha fatto crescere a doppia cifra” di LARA LORETI E Quelle di San Pietro di Barbozza sono puntellate di piccoli ricoveri dove i contadini riparavano il bestiame. A Santo Stefano i grappoli sono più grandi e danno vita a vini con spiccata salinità e note di frutta matura. E che dire di Guia, dove il vigneto si strappa alla roccia madre della Scaglia Rossa e del Biancone, in un paesaggio difficile e strepitoso. Ogni “riva” ha la sua storia, le sue curve, i suoi capricci. E i suoi vini, diversi, volubili, accoglienti. Siamo sulle colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, dai 300 ai 500 metri sul mare, dove la pendenza si spinge fino ai 65 gradi, sulle rive, parola che in veneto indica gli appezzamenti di terra sui profili delle alture.

Fonte, Gusto.

L’orgoglio di chiamarsi Prosecco.
Dal rito dell’aperitivo agli eventi di lusso La bollicina italiana più famosa resta democratica ma diventa chic e aumenta (di poco) il prezzo medio. Molo Extrabrut Villa Sandi inonda di effervescenza le piste della Coppa del mondo di Snow Polo della lussuosa Saint Moritz. Il Prosecco Doc di Bottega, con le sue bottiglie dorate, sigilla i brindisi sulle passerelle Dolce e Gabbana in Sudafrica. Bolle delle Colline trevigiane protagoniste alla Mostra del Cinema di Venezia e sulle maglie della squadra di rugby Benetton, oltre che negli eventi di design di Milano e in musei sparsi per il mondo, dal Veneto a San Pietroburgo. Con l’obiettivo di arrivare a stappare e celebrare ori e argenti sul palcoscenico delle Olimpiadi di Cortina.

Fonte: Gusto.

Intervista a Niccolò Marzichi Lenzi – Dai cavalli al vino l’ascesa di Niccolò.
A vent’anni dalla nascita dell’azienda vitivincola toscana Tenuta di Biserno, fondata da Lodovido Antinori e partecipata dal fratello Piero, il giovane Marzichi Lenzi, cognato di Eva Green, prende in mano la cantina: “I nostri vini sono unici, li farò riconoscere in tutto il mondo”. Gli amori non finiscono, fanno dei giri immensi. E poi ritornano… I versi di Venditti riassumono bene la storia di Niccolò Marzichi Lenzi, giovane manager del vino, rampollo della famiglia Antinori. L’infanzia la trascorre in Toscana, tra le vigne dell’azienda del padre, nel Chianti. Poi arrivano i cavalli, la Francia, l’amore, gli Stati Uniti, il Sudamerica. Ma all’orizzonte c’è il grande ritorno, in Toscana, alla guida della cantina di famiglia, stavolta ramo materno: Tenuta di Biserno, cantina firmata Antinori. Una vigna che profuma di mare: siamo a Bibbona, in un terroir unico che confina con Bolgheri.

Fonte: Gusto.

Il cibo in un francobollo pasta e fichi da collezione.
La filatelia celebra le eccellenze gastronomiche, dalla serie sul Made in Italy alle 15 novità che Poste Italiane dedica ai prodotti della nostra terra Ognuno dei nuovi vale 0,25euroedè stato stampato in 100 mila copie: riprodotti cipolle e pomodori. Dal pomodoro al pistacchio, dalla castagna alla cipolla, dal peperone al fico: sono 15 i prodotti della terra con il marchio di denominazione protetta celebrati con altrettanti francobolli da Poste Italiane che con questa emissione, nel novembre scorso, ha deciso di rendere omaggio ai tesori del nostro territorio. «Questa – spiega Franco Maria Ricci, presidente della Fondazione italiana sommellier che in occasione all’uscita dei francobolli ha dedicato a questi prodotti un libro – è la vera ricchezza dell’Italia, il suo filone minerario: la varietà delle sue campagne, delle sue tradizioni, della sua identità». Fra le molte denominazioni che costituiscono il patrimonio del nostro Paese, si sono scelti i prodotti della terra.

Fonte: Gusto.

Vini e liquori francesi, l’export tocca i 15,5 mld.
Dopo due annate nere a causa della pandemia e delle sanzioni Usa, i viticultori e commercianti francesi di vini e liquori hanno ritrovato il sorriso. Nei 2021, secondo i dati della Fevs (Fédération des exportateurs de vins et spiritueux de France), le esportazioni di champagne, vino e cognac hanno raggiunto il livello record di 15,5 miliardi di euro: un balzo del 28% rispetto al 2020 e un aumento dell’l l% rispetto al precedente record, registrato nel 2019. Gli Stati Uniti, il primo mercato di destinazione di vini e liquori francesi, hanno ritrovato il ruolo di locomotiva. Oltreatlantico, le esportazioni sono aumentate del 34% per raggiungere i 4,1 miliardi di euro.

Fonte: Italia Oggi.

Vino, più tasse meno aiuti.
L’Europarlamento chiede alla commissione Ue una stretta anti-cancro Vino, più tasse meno aiuti Ma niente etichette allarmistiche sulle bottiglie. Sulle bottiglie di vino birra e alcolici in gene re non compariranno etichette allarmisti che sul cancro, ma avvertenza per indurre a un consumo moderato e responsabile di alcol Resta, però, l’assunto che nor esiste alcun livello di sicurezza minimo nel consumo di al colici, che consenta di essere protetti dai tumori («the safes level of consumptionis none» tradotto: «non esiste un livello di consumo totalmente sicuro»).

Fonte: Italia Oggi.

Il cancro , il vino e la realtà.
Era la solita balla lamentosa e inutile, quella secondo cui vi fosse una qualche iniziativa europea contro il `nostro’ vino. Non era `contro’ e non era relativa al `nostro’. In ogni caso è stata modificata e respinta dal Parlamento europeo. Si trattava dell’idea di indicare, nell’etichetta dei vini, la possibilità che trincando possa venire il cancro. Il che è teoricamente vero, ma: a. si riferisce a molte cose, prima di tutto ai salami; b. si riferisce all’abuso e non certo al bere un bicchiere dopo avere mangiato qualche fetta.

Fonte: La Ragione.

Pericolo scampato: niente bollo nero sul vino – Per ora il vino si salva dall’Ue ma scoppia la pandemia dei costi.
Il Parlamento Ue blocca (per ora) l’idea che consumare alcol con moderazione provochi il cancro, ma in agguato ci sono ancora Oms, Nutriscore e soprattutto crisi energetica e delle materie prime che hanno portato a una vera e propria pandemia dei costi per le cantine. a pagina 16 Per ora il vino sì salva dall’Ue ma scoppia la pandemia dei costi Bloccata l’idea che faccia venire il cancro, in agguato ci sono ancora Oms, Nutriscore e crisi energetica e delle materie prime. L’antica saggezza contadina recita: piuttosto che niente è meglio piuttosto. E cosiè andata per il vino al plenum del Parlamento europeo di Strasburgo.

Fonte: La Verita’.

II vino non è cancerogeno Lo capisce anche l’Europa.
Bocciata l’etichetta che lo definiva nocivo II vino non è cancerogeno Lo capisce anche l’Europa Sventato a Strasburgo l’attacco al Made in Italy: condannato l’abuso di alcolici si riconosce l’importanza del settore agroalimentare e delle nostre eccellenze. II Parlamento europeo seppellisce l’ascia di guerra contro il consumo di vino e l’Italia brinda allo scampato pericolo. Una delle modifiche al piano di azione anti-cancro approvate dall’assemblea di Strasburgo riconosce la differenza fra consumo nocivo e consumo moderato di bevande alcoliche.

Fonte: Libero Quotidiano.

Solo il buon vino non fa male alla salute.
Abbiamo vinto», e ano ra «Hanno trionfato l’Italia e la dieta mediterranea». Questi i titoloni che riempiono i quotidiani online e delle principali agenzie di stampa del nostro paese appena è stato ufficializzato i116 febbraio il risultato del voto al parlamento europeo al piano di azione anticancro. Il rischio piuttosto concreto che correva il vino era che il suo consumo fosse assimilato a quello delle sigarette, con tanto di etichette shock sul modello di cibo che i tabagisti possono ammirare sui loro pacchetti. E, invece, il principio che per il vino il consumo e l’abuso siano due cose differenti è stato accolto da un vo- to a maggioranza.

Fonte: Manifesto l’ExtraTerrestre.

Perché bevuto a giuste dosi il vino fa solo buon sangue.
Ieri il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha votato per eliminare dal report della commissione speciale sulla lotta al cancro i riferimenti alla possibilità di inserire informazioni sanitarie sulle bottiglie di vino e di birra Non risulta essere il consumo in sé “un fattore di rischio per il cancro”. Finalmente ha prevalso il senso di responsabilità, dare il giusto valore alle cose senza rimanere prigionieri di schemi astratti. In tutto quello che beviamo e mangiamo, ma proprio tutto tranne i veleni come la cicuta, esiste una bella differenza tra uso e abuso. In realtà, qualsiasi cosa, persino l’acqua, ingerito in dosi eccessive, può comportare seri rischi alla salute.

Fonte: Mattino.

Vino, cancellati dall’Europarlamento i riferimenti al cancro sulle etichette.
Il voto a Strasburgo è arrivato solo in serata, ma già al mattino era chiaro che la Plenaria del Parlamento Europeo non avrebbe criminalizzato (e penalizzato) il consumo di vino approvando la relazione della commissione Beca sulla lotta al cancro, così com’era stata proposta. Se nelle settimane scorse erano stati solo i parlamentari italiani a opporsi a nuove forme di proibizionismo a presunta tutela della salute, ieri già alla prima votazione più del 60% dei deputati presenti hanno approvato i quattro emendamenti proposti da 150 eurodeputati italiani.

Fonte: Messaggero.

Sul vino niente etichettatura sanitaria.
Parlamento europeo passa la linea morbida sul piano strategico di lotta contro il cancro. Le bottiglie di vino non dovranno quindi riportare etichette sul rischio di sviluppo del cancro. L’allerta riguarderà soltanto i rischi per l’abuso di alcool. In due parti del testo al riferimento al consumo di alcol è stato aggiunto il termine «nocivo», ritornando alla formulazione originaria del piano anti-cancro proposto dalla Commissione europea. Questi emendamenti hanno ottenuto l’appoggio degli europarlamentari con 381 voti contro 276, e 386 voti contro 270. «Se il testo non fosse stato modificato sarebbe stato un disastro per l’intero comparto vitivinicolo italiano e per le nostre aziende del settore. Siamo soddisfatti per aver respinto l’ennesimo attacco.

Fonte: Mf.

Ue, l’Italia vince la battaglia del vino.
La decisione di Bruxelles: il consumo moderato non è cancerogeno Ue, l’Italia vince la battaglia del vino. Non è «il consumo di bevande alcoliche» a costituire un fatto\ re di rischio per il cancro, ma «il consumo nocivo»: su queste parole si è giocata, e vinta, la battaglia a supporto del settore viniviticolo lanciata dagli eurodeputati italiani con gli emendamenti presentati dall’esponente del Ppe, Herbert Dorfmann, e da Paolo De Castro del Pd per modificare la strategia Ue nella lotta contro il cancro. Con il voto dell’Eurocamera inoltre è stato cancellato dal testo della relazione – che si trattava comunque di una misura non vincolante – anche il riferimento sulle etichette a possibili rischi di tumore.

Fonte: Secolo XIX.

Europarlamento, Italia e Francia salvano il vino dal bollino nero.
Piano Ue anti cancro Riconosciuta la differenza tra consumo nocivo e consumo moderato Giansanti: «Vittoria anche contro l’etichettatura Nutriscore, va ripensata» Micaela Cappellini Il Parlamento europeo salva il vino: «C’è differenza tra consumo nocivo e consumo moderato di bevande alcoliche, e non è il coniano in sé a costituire fattore di rischio per il cancro». Passano dunque gli emendamenti, voluti dall’Italia ma sostenuti anche dalla Francia, al Piano di azione anticancro (Beca) approvato ieri dall’Europarlamento.

Fonte: Sole 24 Ore.

Vino, niente alert a Bruxelles passa la linea dell’Italia.
Sull’etichetta delle bottiglie di vino ci sarà l’alert sulla salute, ma riguarderà la raccomandazione ad un uso responsabile. Nessuna scritta di forte impatto, stile sigarette. Passa la linea morbida «italiana». Da ieri è finalmente noto il risultato del voto sul cosiddetto “Cancer Plan”, Piano strategico per la lotta al cancro, contenente indicazioni per prevenzione e salute. In particolare, il voto del Parlamento europeo ha riguardato in primis gli emendamenti sul consumo moderato di vino e sull’etichettatura sulle bottiglie. EsultanoAssoenologi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Federvini, Federdoc e Unione Italiana Vini.

Fonte: Stampa.

Intervista a Ylenia Lucaselli – L’Italia vince la battaglia del vino contro l’Europa.
Parla la deputata di Fdl Lucaselli: «È un primo passo ma siamo ancora troppo timidi nel proteggere il made in Italy» L’Italia vince la guerra del vino Accolti gli emendamenti che escludono la scritta «provoca il cancro» sull’etichetta sulle bottiglie. Il vino italiano è salvo, almeno per ora: nessuna avvertenza sul rischio di cancro apposta sulle bottiglie e nessuna esclusione per le bevande alcoliche in generale dalla sponsorizzazione di eventi e competizioni sportive. Dopo ore di attesa, ieri il Parlamento Europeo ha dunque accolto gli emendamenti al così detto Beca (piano perla lotta al cancro) presentato dalla Commissione, segnando la vittoria di quella che è stata definita come la «linea italiana».

Fonte: Tempo.

Poltronissima – Gubitosi si consola con le vigne Apre il quinto podere a Capalbio.
Lasciati i telefoni Luigi Gubitosi si butta sui campi e vigneti. Qualche settimana fa, infatti, a Roma davanti al notaio Monica Giannotti si sono presentati l’ex amministratore delegato di Telecom Italia e la moglie Maria Ludovica Tosti di Valminuta. Esponente di una nobile famiglia partenopea, per costituire insieme la nuova società agricola Quinto Podere con un capitale di 5mila euro detenuto dalla consorte di Gubitosi per 3mila 500e euro e per la quota restante dal marito. La newco ha per oggetto «l’esercizio della sola attività agricola di coltivazione della terra, la silvicultura e l’allevamento di animali» oltre alla «conduzione e alla gestione, in conto proprio e di terzi, di attività agrituristiche».

Fonte: Tempo.

Il vino provoca tumori? L’Europa dice no.
Soddisfazione dei vignaioli irpini prr la decisione di ieri Il vino provoca tumori? L’Europa dice no Pericolo scampato: Il vino non provoca l’insorgere del cancro. Lo ha deciso ieri l’Europa. Grande soddisfazione per la decisione anche in Irpinia “Con il voto al Rapporto Beca si è evitato di compromettere il futuro del mondo del vino e il suo sviluppo sui mercati internazionali. Era fondamentale distinguere tra uso e abuso di alcol, poiché si riconosce il principio che non sono pericolosi i singoli prodotti, ma la quantità che ne viene assunte.

Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.

Vino, niente bollino nero sospiro di sollievo in Romagna.
«Una battaglia vinta nel nome del buonsenso e di un approccio equilibrato al tema del consumo di vino, che ha scongiurato il rischio di danni molto gravi a un prodotto che è sinonimo di cultura, tradizione e lavoro della terra e a un comparto economico fatto di tanto lavoro e tante imprese, fondamentale per l’economia regionale e nazionale». Esprimono soddisfazione il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, dopo che il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero, nell’ambito del Cancer Plan, inserendo nell’etichetta avvisi analoghi a quelli di tabacco e sigarette.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

Vitae 2022, i sommelier d’Italia premiano 31 vini del territorio.
Degustazione esclusiva sabato 5 marzo alla prima edizione di “Esperienze di Vitae”. Si terrà a Piccione, al Palazzo del Turismo, sabato 5 marzo, “Esperienze di Vitae”, in collaborazione con Ais Emilia – Romagna e Marche. Nel nuovo format lanciato da Ais Romagna saranno di scena i migliori vini dei tre territori, 31 etichette premiate con il punteggio massimo, abbinati a prodotti tipici Crescono infatti i vini del territorio, parola dei sommelier di Ais nella guida Vitae 2022 che hanno assegnato il massimo punteggio, le 4 Viti, ai vini al top nella produzione enologica.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

Lambrusco nessun bollino nero – Il lambrusco vince la sfida più importante Niente etichettatura di allerta cancro.
Buona notizia per il lambrusco modenese e il vino italiano. Non sarà apposto alcun bollino di pericolosità sulle bottiglie. Il lambrusco vince la sfida più importante Niente etichettatura di allerta cancro L’Italia evita il bollino nero e la tassazione. Mezzacqui: «Basta decisioni semplicistiche». Biondi: «Bene, ma non è finita» Centinaio: «Ottimo, ha Finto il buonsenso C’è differenza tra consumo e abuso» Mattia Vernelli «Esiste differenza tra consumo moderato di vino e l’abuso». Questo il verdetto del Parlamento europeo al termine della giornata di votazioni sul “Beating Cancer Plan” avvenuta ieri, che salva il vino e i produttori di tutta Europa.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Il vino è salvo: via dalle etichette il rischio di contrarre un tumore.
Unione Europea Il vino è salvo: via dalle etichette il rischio di contrarre un tumore. Non è «il consumo di bevande alcoliche» a costituire un fattore di rischio per il cancro ma «il consumo nocivo»: su queste parole si è giocata, e vinta, la battaglia a supporto del settore vitivinicolo lanciata dagli eurodeputati italiani con gli emendamenti presentati dall’esponente del Ppe, Herbert Dorfmann, e da Paolo De Castro del Pd per modificare la strategia Ue nella lotta contro il cancro. Con il voto dell’Eurocamera inoltre è stato cancellato dal testo della relazione – che si trattava comunque di una misura non vincolante – anche il riferimento sulle etichette a possibili rischi di tumore.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Elegante e iconico il Sangiovese firmato da Cracco.
Elegante e iconico il Sangiovese firmato da Cracco Allievo di Gualtiero Marchesi da podio, cuoco di valore assoluto, star televisiva. Un attimo di stop e Carlo Cracco ha alzato il sipario di un progetto metropolitano faraonico – cinque piani per oltre mille metri quadrati — per il nuovo Cracco in Galleria. Poi firme su satelliti e consulenze fatte con criterio e pragmatismo. Ora è la volta di tuffarsi in un mondo collaterale. Quello del vino e già il nome è tutto un programma per individuare la location della azienda agricola: Vista mare. Siamo sulle dolci verdi colline della Romagna, a Ciola Comiale nei pressi di Sant’Arcangelo terra natale di Rosa, consorte di Cracco.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Cabernet Franc 2018.
E di Monte delle Vigne il primo rosso fermo bio prodotto a Parma onte delle Vigne presenta il nuovo Cabernet Franc 2018, primo rosso fermo biologico DOC prodotto nella zona di Parma. Le uve da cui è ottenuto nascono da un vigneto di sedici anni, esposto a nord ovest e con un’altitudine di 230 metri s.l.m., su terreni calcareo-argillosi intervallati da stratificazioni di sabbia su cui ben si adatta questo varietale. Un piccolo appezzamento di soli 1,30 ettari posizionato tra il bosco e il lago e da cui si ricavano poche e preziose bottiglie, chiamato “il Chiuso”, a ricordare la caratteristica che lo contraddistingue: l’essere completamente abbracciato dal bosco circostante.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Bocciato il bollino nero per Lambrusco e Spergola – Niente bollino nero per il Lambrusco e per la Spergola.
Bocciato il bollino nero per Lambrusco e Spergola Niente bollino nero. Il Parlamento Europeo salva Lambrusco e Spergola e le associazioni di categoria non possono che esultare. Questo l’esito dell’accoglimento di quattro emendamenti De Castro/Dorfmann che chiedevano di eliminare dal report sul Cancer Plan i riferimenti al cancro in etichetta. Niente bollino nero per il Lambrusco e per la Spergola Accolti gli emendamenti che chiedevano di eliminare dal report Cancer Plan i riferimenti al cancro in etichetta. Niente bollino nero.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

«Una battaglia vinta nel segno dell’equilibrio e del buonsenso».
II presidente Stefano Bonaccini e l’assessore Alessio Mammi. «Una battaglia vinta nel nome del buonsenso e di un approccio equilibrato al tema del consumo di vino, che ha scongiurato il rischio di danni molto gravi a un prodotto che è sinonimo di cultura, tradizione e lavoro della terra e a un comparto economico fatto di tanto lavoro e tante imprese, fondamentale per l’economia regionale e nazionale». Esprimono soddisfazione il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, dopo che il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero, nell’ambito del Cancer Plan, inserendo nell’etichetta avvisi analoghi a quelli di tabacco e sigarette.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Il vicepresidente: «Scongiurato l’attacco a un importante settore».
Per il vicepresidente di Unione italiana vini e presidente dell’Associazione europea Wine in moderation, Sandro Sartor: «Il voto del Parlamento europeo sarà da incentivo per un settore che vuole sempre più promuovere la moderazione nei consumi. Con gli emendamenti De Castro/Dorfmann si è riusciti a scongiurare il più possibile un attacco al mondo del vino che purtroppo non si esaurisce qui. Servirà tenere ancora alta la guardia per affermare il concetto di moderazione che è proprio del vino, a partire dai piani dell’Organizzazione mondiale della Sanità (al voto a maggio) che prevedono anche avvisi in etichetta, fino al Nutriscore, che minaccia di essere proposto entro l’anno».

Fonte: Gazzetta di Reggio.

«Salvate dai pregiudizi le nostre eccellenze».
«Il Parlamento europeo ha sventato un attacco ai produttori di vino, in particolare quelli del Nord-Est che rappresento al Parlamento europeo. Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia sono ai primi posti nel mondo per la qualità dei loro prodotti e il Prosecco e il Lambrusco sono vini che fanno parte della cultura di quei territori». Così in una nota Sabrina Pignedoli, euro parla Sabrina Pignedolimentare reggiana del Movimento 5 Stelle. «Il vino in modiche quantità non fa male ed è un piacere della vita.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Il vino fatto sul tetto si trasforma in una tesi di laurea – Il vino prodotto sui tetti diventa argomento di tesi.
La vigna di via Mari, in ztl. II vino fatto sul tetto si trasforma in una tesi di laurea Tassi a pagina 7 11 vino prodotto sui tetti diventa argomento di tesi Tra i casi studio per la laurea di Edoardo Carnevali, ci sono i reggiani Masoni Il Sangiovese nasce in piena ztl, in centro storico, con l’aiuto di tutto il quartiere. «La mia analisi si sofferma anche sul concetto di sostenibilità nell’enogastronomia» d i Massimo Tassi Dalla botte alla tesi. Bacco va all’università per brindare con un vino reggiano attento alla sostenibilità. Nel bicchiere c’è il ViaMarilO, ricavato da un minuscolo vitigno che cresce sui tetti del centro.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Il Parlamento europeo ‘salva’ Lambrusco e Spergola.
Coldiretti esulta dopo il no all’idea del bollino nero in etichetta. L’on. Pignedoli: «Attacco sventato» Il Parlamento europeo ‘salva’ Lambrusco e Spergola 1l Parlamento Europeo salva Lambrusco e Spergola, con i loro anni di storia e tradizione con le radici che affondano nei terreni reggiani da millenni. E il direttore della Coldiretti Albertino Zinanni ringrazia, per il lavoro di squadra, i parlamentari italiani per la difesa di un settore importante per l’agricoltura di Reggio. È stato, infatti, respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del “Cancer plan”, proposto dalla Commissione Europea.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Intervista a Paolo De Castro – De Castro: «Le correzioni hanno evitato di equiparare il vino alle sigarette».
L’eurodeputato è soddisfatto per l’esito della “battaglia” in sede Ue «Nessun bollino nero, solo un’etichettatura più attenta a informare» De Castro: «Le correzioni hanno evitato di equiparare il vino alle sigarette». C’è una bella differenza tra abuso e consumo moderato e consapevole di vino. Non è il consumo in sé a costituire un fattore di rischio per il cancro. Il Parlamento Europeo a larga maggioranza se ne è reso conto ed io non posso che essere soddisfatto”. Ne ha certamente motivo Paolo De Castro, europarlamentare italiano di lungo corso e primo firmatario degli emendamenti depositati dagli eurodeputati della “maggioranza Ursula”, con lui Herbert Dorfmann e Iréne Tolleret, a testimonianza del dissenso trasversale emerso a Strasburgo sulle proposte relative al consumo di vino contenute nella relazione della commissione parlamentare contro il cancro.

Fonte: Messaggero Veneto.

Regimenti: “E’ una vittoria di FI considerare pericoloso l’abuso e non l’uso moderato di alcol”.
“Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per la decisione del Parlamento europeo di non danneggiare il made in Italy, obbligando a considerare il semplice consumo di vino come pericoloso per la salute. Non ha prevalso l’integralismo ma la ragionevolezza nel considerare dannoso l’abuso di alcol e non l’uso moderato. E questo grazie al decisivo apporto di Forza Italia, che ha dimostrato ancora una volta di essere un partito responsabile e in prima linea per difendere gli interessi del nostro Paese in Europa e nel mondo. In particolare, siamo felici di aver sostenuto e protetto il settore vitivinicolo, cioè una delle nostre migliori eccellenze”.

Fonte: Corriere di Viterbo.

Nessun bollino nero su etichette del vino – Etichette vino, cancellati riferimenti al cancro.
Europarlamento, passa linea italiana Nessun bollino nero su etichette del vino – a pagina 4 Regis All’Europarlamento approvati emendamenti italiani al piano della commissione Beca. Coro di consensi da parte di tutta la filiera Etichette vino, cancellati riferimenti al cancro. Martedì sera il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria, ha approvato la modifica al piano di azione anti-cancro presentato dalla Commissione speciale Beca, con cui ha inserito la differenziazione nelle etichette sul vino tra consumo moderato e “nocivo” di bevande alcoliche, specificando che non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro.

Fonte: Corriere di Viterbo.

Cotarella: “Noi enologi per primi combattiamo gli eccessi”.
L’Umbria è la nona regione italiana per numero di imprenditori del settore vitivinicolo. Anche qui, quindi, si è levato un coro di consensi sulla decisione presa dal Parlamento europeo di eliminare la richiesta di inserire sulle etichette delle bottiglie di vino avvertenze sanitarie come sui pacchetti di sigarette con riferimento alla lotta con il cancro. In particolare, è intervenuto il presidente dell’Unione internazionale enologi, Riccardo Cotarella, a margine della presentazione della prima edizione del concorso l’Umbria e il vino alla Camera di Commercio di Perugia. “Finalmente un po’ di buon senso – ha detto Cotarella – sarebbe stato davvero un crimine accostare il vino a un prodotto potenzialmente cancerogeno.

Fonte: Corriere di Viterbo

Premi a 19 aziende vitivinicole umbre.
Svelate le imprese vincitrici. II 9 marzo si terrà la cerimonia di proclamazione Premi a 19 aziende vitivinicole umbre. Sono state annunciate le aziende vincitrici della prima edizione del concorso L’Umbria e il vino. In attesa di sapere quali saranno poi gli abbinamenti, queste intanto sono le aziende che saranno premiate a Perugia il 9 marzo alle 10,30 al centro congressi della Camera di Commercio dell’Umbria: Agricola Spacchetti (Montefalco); Agroturistica Marella (Castiglione Del Lago); Azienda agraria Carlo e Marco Carini (Perugia); Azienda agricola Blasi Anna e Mauro (Umbertide); Azienda agricola Le Crete (Giove); Azienda agricola Pucciarella (Magione); Azienda agrituristica Baldassarri di Roberto Lepri (Perugia); Cantina Santo Iolo (Narni); Cantina Terre De’ Trinci (Foligno); Cantina Tudernum (Todi); Fattoria di Monticello (San Venanzo); Società Agricola Aliara Vini (Gualdo Cattaneo); Società agricola Bettalunga (Marsciano); Società agricola Briziarelli (Bevagna); Società agricola Moretti Omero (Giano Dell’umbria); Società agricola Poggio Bertaio (Castiglione Del Lago); Società agricola San Michele (Orvieto); Tenute Baldo Agricola (Bastia Umbra); Tenute Lunelli (Bevagna).

Fonte: Corriere di Viterbo

Ue, l’Italia vince la battaglia del vino.
La decisione di Bruxelles: il consumo moderato non è cancerogeno Ue, l’Italia vince la battaglia del vino on è «il consumo di bevande alcoliche» a costituire un fattore di rischio per il cancro, ma «il consumo nocivo»: su queste parole si è giocata, e vinta, la battaglia a supporto del settore viniviticolo lanciata dagli eurodeputati italiani con gli emendamenti presentati dall’esponente del Ppe, Herbert Dorfmann, e da Paolo De Castro del Pd per modificare la strategia Ue nella lotta contro il cancro.

Fonte: Secolo XIX.

«Dai vigneti storici un assist per il recupero dei territori».
Vendemmie verticali alle Cinque Terre. Per trasportare le corbe d’uva appena raccolte bisogna spesso salire o scendere tantissimi scalini prima di raggiungere la strada. Per fortuna oggi molti appezzamenti  sono collegati con i trenini a cremagliera che alleviano le fatiche dei viticoltori «Dai vigneti storici un assist per il recupero dei territori» II consigliere regionale Natale suggerisce di seguire la procedura dell’Emilia Romagna «Così si possono ottenere autorizzazioni per creare impianti viticoli molto più ampi».

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Intervista a Matteo Bonanini – «Etichette come quelle sulle sigarette avrebbero bloccato la nostra crescita».
II presidente della Cooperativa Agricoltura 5 Terre sul dietro front della Ue di considerare nociva qualsiasi assunzione di vino «Etichette come quelle sulle sigarette avrebbero bloccato la nostra crescita». Consumare vino non procura il rischio di sviluppare il cancro. Il Parlamento europeo boccia la avvertenza sanitaria in etichetta sul cancro e fa così un passo indietro, nel procedimento che avrebbe potuto sferrare alle produzioni tipiche locali, quali il vino, se avesse stabilito di applicare in etichetta le scritte shock riferite al cancro, come quelle visibili sui pacchetti di sigarette.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Tra le eccellenze italiane di Forbes c’è il Saten di Villa Franciacorta.
Forbes, prestigiosa testata che non necessita di presentazioni, ha appena pubblicato l’edizione 2022 della Guida dedicata alle 100 Eccellenze Italiane, inserendo tra queste il Satèn di Villa Franciacorta, storica cantina del ‘500, famosa per la produzione di soli millesimati e per l’attenzione che da sempre ha verso una decisa sostenibilità. La cantina di Monticelli Brusati è infatti presente nella Guida Forbes 2022 con uno dei prodotti più emblematici ed importanti: il Mon Satèn, etichetta che ha già visto significativi riconoscimenti, tra cui spicca la Medaglia d’Oro a livello nazionale aggiudicandosi il secondo posto a livello mondiale all’International Wine Challenge 2017, concorso con una giuria di soli Masters of Wine.

Fonte: La Voce del Popolo.

Salvato il Made in Italy: No a bollini neri sul vino.
Modificato il “Cancer plan” Salvato il Made in Italy: No a bollini neri sul vino Cancellati dal testo i riferimenti al cancro sulle etichette di bottiglia: «C’è differenza tra consumo moderato e quello nocivo» Dopo settimane di discussioni e interventi politici più o meno efficaci, il Parlamento europeo ha approvato una modifica al “Piano di azione anti-cancro”, inserendo la differenziazione – nelle etichette sul vino – tra il consumo moderato e quello «nocivo» di bevande alcoliche.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Imbottigliato sotto casa.
Il vino «a chilometro zero» è la nuova tendenza m città Crescono le enoteche di quartiere che coinvolgono il pubblico non solo con degustazioni e incontri ma creando prodotti locali ad hoc a Riserva di Porta Romana uscirà a giugno: Barbera dell’Oltrepò pavese affinata in due barriques che al momento riposano in via Muratori 22. La stessa cosa accadrà in zona De Angeli: un altro vino verrà invecchiato ad hoc in via Ravizza 21, dove Cantina Urbana sta aprendo la seconda delle sue «Rivendite di quartiere». Enoteche con cucina che ambiscono a coinvolgere i mila nesi non solo attraverso degustazioni e incontri con i vignaioli, ma anche con una vera e propria partecipazione al processo di vinificazione.

Fonte: Corriere della Sera Milano.

Pressing agricoltori L’Europarlamento dice no a etichette sul cancro per il vino – Vino, battaglia vinta no etichette sul cancro Sollievo della filiera.
L’ Europarlamento dice no a etichette sul cancro per il vino Niente riferimenti al pericolo di cancro, al pari dei pacchetti di sigarette, sulle etichette divino: lo ha deciso l’Europarlamento Vino, battaglia vinta no etichette sul cancro Sollievo della filiera Le reazioni. L’Europarlamento fa marcia indietro Associazioni, consorzi e politica: «Errato considerare il vino un prodotto tossico, nelle giuste dosi fa bene». La filiera vitivinicola tira un sospiro di sollievo, dopo la decisione dell’Europarlamento di non introdurre sulle etichette i riferimenti al pericolo di cancro, così come era stato fatto peri pacchetti di sigarette.

Fonte: Eco di Bergamo.

Vino, niente alert La linea italiana passa a Strasburgo.
Sull’etichetta delle bottiglie divino ci saràl’alert sulla salute, ma riguarderà la raccomandazione a un uso responsabile. Nessuna scritta di forte impatto, stile sigarette. Passa la linea morbida «italiana». Da ieri è finalmente noto il risultato del voto sul “Cancer Plan”, Piano strategico per la lotta al cancro, contenente indicazioni per prevenzione e salute. Il voto del Parlamento europeo ha riguardato in primis gli emendamenti sul consumo moderato di vino e sull’etichettatura sulle bottiglie. Esultano Assoenologi, Confagricoltura, Copagri, Federvini, Federdoc e Unione Italiana Vini.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Vino e rischio tumori: nessun collegamento Il plauso è trasversale.
Sulle bottiglie di vino ci sarà la raccomandazione a non abusarne, ma nessun riferimento al cancro o avvertenze sanitarie come quelle che compaiono sulle sigarette. Il Parlamento europeo ha accolto gli emendamenti al CancerPlan, il Piano strategico per la lotta al cancro, e ha fatto prevalere la linea soft italiana. Molte le reazioni per un settore che in Lombardia è in forte crescita: nei primi nove mesi del 2021, le esportazioni lombarde di vino sono aumentate del 12% rispetto all’anno precedente (dati Coldiretti).

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Ok all’uso responsabile del vino.
L’Eurocamera nega che il consumo moderato sia cancerogeno STRASBURGO – Non è «il consumo di bevande alcoliche» a costituire un fattore di rischio per il cancro ma «il consumo nocivo»: su queste parole si è giocata, e vinta, la battaglia a supporto del settore viniviticolo lanciata dagli eurodeputati italiani con gli emendamenti presentati dall’esponente del Ppe, Herbert Dorfmann, e da Paolo De Castro del Pd per modificare la strategia Ue nella lotta contro il cancro.

Fonte: Prealpina.

Vino: «Il made in Italy è salvo».
Giansanti e Rolfi soddisfatti per il voto espresso dal Parlamento Ue. «Con il voto di ieri al Rapporto BECA (la Commissione speciale sulla lotta contro il cancro, ndr), si è evitato di compromettere il futuro del mondo del vino e il suo sviluppo sui mercati internazionali. Era fondamentale distinguere tra uso e abuso di al col, poiché si riconosce il principio che non sono pericolosi i singoli prodotti, ma la quantità che ne viene assunta». Il presidente della Federazione Nazionale Vino di Confagricoltura, Federico Castellucci, commenta così il voto in plenaria del Parlamento europeo alla relazione sul rafforzamento delle strategie dell’Europa nel combattere il cancro.

Fonte: Provincia – Cremona.

Vince il vino italiano: niente “bollino nero” dall’Europa – Il vino salvo dal “bollino nero” europeo.
Nessun bollino nero sul vino, ma una raccomandazione al consumo responsabile. In Europa passa la linea dell’Italia. Il vino salvo dal “bollino nero” europeo Non passa l’indicazione restrittiva in etichetta sul rischio salute. Si dovrà invece invitare a un uso moderato degli alcolici. Nessun bollino nero su vino e altri alcolici, ma solo una raccomandazione al consumo responsabile.

Fonte: Provincia – Pavese.

I produttori: «Poteva essere il colpo di grazia per moltissime aziende».
Le reazioni in Oltrepo. Centinaio: non si demonizza un prodotto Ha vinto il buon senso, c’è differenza tra consumo e abuso I produttori: «Poteva essere il colpo di grazia per moltissime aziende» fanno un sospiro di sollievo i produttori di vino e gli enti del settore vitivinicolo oltrepadano dopo la notizia dell’eliminazione dell’indicazione di pericolosità per la salute dalle etichette degli alcolici. «Era importante che il mondo mediterraneo, produttore di vini, ma anche la Germania e l’Austria, facesse valere la sua voce, protestando contro questo provvedimento, illogico per qualsiasi consumatore — commenta da Los Angeles, dove si trova per un evento con il Gambero Rosso, il direttore del Consorzio, Carlo Veronese.

Fonte: Provincia – Pavese.

Vino, Coldiretti: “Salvati 10.000 anni di storia. Produzione top in Lombardia”.
II Parlamento Europeo salva quasi 10.000 anni di storia del vino. E quanto afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini nel ringraziare per il lavoro di squadra i parlamentari italiani per la difesa di un settore che a livello nazionale vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone. In Lombardia la superficie coltivata a vite è di oltre 20 mila ettari, con il 90% dei vini prodotti che è a denominazione di qualità, grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt.

Fonte: Voce di Mantova.

Baroni: (Fi): “Bene eliminazione riferimenti sul cancro da etichette”.
«Grazie all’impegno degli eurodeputati di Forza Italia, il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, ha votato per eliminare dal report sulla lotta al cancro i riferimenti alla possibilità di inserire informazioni sanitarie inesatte sulle etichette delle bottiglie di vino. II lavoro politico svolto dai colleghi a Strasburgo ha avuto un ottimo esito poiché è stato fondamentale per fare approvare emendamenti correttivi grazie ai quali si sono modificate le linee guida per lotta al cancro inserendo la distinzione tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche.

Fonte: Voce di Mantova.

Intervista a Fabiano Porcu – «E’ fondamentale che la politica non rimanga ferma».
Raffaele Viglione Appassionato com’è di pallacanestro e di immersioni, si potrebbe pensare che Fabiano Porcu non si trovi a proprio agio a Cuneo, dove il basket non è certo il primo sport e le immersioni non esattamente a portata di mano. Invece il direttore provinciale di Coldiretti Cuneo ha trovato nel capoluogo della Granda una dimensione che gli è congeniale. Perché è vicino alle montagne, che gli consentono, innevamento permettendo, di dedicarsi allo sci, ma sopratutto perché, come spiega lui stesso: (Cuneo è una città con tutti i servizi, ma a misura d’uomo. Ho poi la fortuna di lavorare nella più grande Federeazione Coldiretti di Italia, in una struttura che è funzionante, funzionale e all’avanguardia. Sia dal punto di vista professionale che personale mi trovo particolarmente bene.

Fonte: Idea.

Da Amazon ai grandi vini Etichette col contagocce – La filiera del packaging senza carta A rischio anche gli ordini Amazon.
La filiera del senza carta packaging A rischio anche gli ordini Amazon. E’ l’effetto di uno sciopero che va avanti da settimane in una cartiera tailandese che fornisce 15 imprese in Piemonte Il vicepresidente di Api Torino: “A singhiozzo le forniture di etichette ad aziende alimentari, farmaceutiche e vinicole” di Massimiliano Sciullo Un vento gelido soffia dalla Finlandia, in direzione Torino e Piemonte. È quello che porta pessime notizie per il settore della carta, in particolare quello delle etichette: con l’inizio del 2022, infatti, sciopera Upm, una delle più grandi cartiere al mondo, che da sola copre il 35-40% del mercato globale, soprattutto se si parla di carta adesiva.

Fonte: Repubblica Torino.

Listino 2022, prezzi in rialzo Quotazioni Chardonnay +62%.
Commissione Vini: domanda vivace e scorte dello sfuso in esaurimento L’aumento generalizzato dei prezzi spinge verso l’alto anche le quotazioni dei vini. La vendemmia 2021 non così abbondante ma eccellente per qualità riscuote interesse sul mercato interno e all’estero confermando il trend molto positivo registrato nell’ultima parte dell’anno. «La domanda è molto vivace con prezzi al rialzo per tutte le tipologie e scorte in via di esaurimento per quanto riguarda lo sfuso», segnala la Commissione Vini della Camera di Commercio di Asti che ha fissato pochi giorni fa il primo listino prezzi dell’anno.

Fonte: Stampa Asti.

Le aziende del quadrante in vetrina a Vinitaly, Sol&Agrifood e Cibus.
Il Covid rallenta e la situazione attuale consentirà lo svolgimento in presenza di tre fiere del settore agroalimentare che per le aziende biellesi e vercellesi sono un importante appuntamento promozionale. Si tratta di Vinitaly (a Verona dal 10 al 13 aprile) per le imprese vinicole, SoleAgrifood (stesse date e location) e Cibus (a Parma dal 3 al 6 maggio) per gli attori della produzione agricola e degli alimenti. In tutti e tre i casi, è prevista l’organizzazione di un’area collettiva che raggrupperà tutte le aziende piemontesi a costi ridotti grazie al contributo stanziato dalle Camere di commercio della regione, tra cui ovviamente anche quella di quadrante, la Monte Rosa Laghi Alto Piemonte peri partecipanti delle province di Biella, Novara, Verbania e Vercelli.

Fonte: Stampa Vercelli.

Niente bollino, sì dei produttori «Vino in salvo» – No al bollino sanitario sulle bottiglie, i produttori esultano.
I produttori esultano. Il Tino e la battaglia infinita con l’Europa. No al bollino sanitario sulle bottiglie, i produttori esultano di Monica Caradonna Pericolo scampato. Il vino non sarà etichettato come le sigarette. Accolti i quattro emendamenti presentati da Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, grazie ai quali si fa una distinzione tra uso e abuso di alcol inserendo il termine «nocivo» accanto a «consumo» come fattore di rischio, in più viene riformulata la parte sul «livello sicuro di alcol» in relazione alla prevenzione oncologica. Niente lettera scarlatta per il vino italiano, dunque, e niente bollini che facciano riferimento ad avvertenze sanitarie sulle etichette. Tutti esultano da destra a sinistra con buona pace dei produttori che tirano un sospiro di sollievo.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Il vino non è nocivo – L’Unione europea “grazia” il vino.
Non ci sara la scritta “cancerogeno” sulle etichette Era uno dei voti più attesi Ha tenuto con il fiato sospeso decine di migliaia di imprenditori e agricoltori. Il Parlamento europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino le cui prime tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso mentre in Italia si hanno riscontri in Sicilia già a partire dal 4100 ac.». Con questa suggestiva immagine del presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandin, è stato salutato il lavoro di squadra deli europarlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a un milione e trecentomila persone.

Fonte: L’Edicola del Sud.

Intervista a Michele Biancardi – «Scampato un grave danno Tutta la Puglia può esultare».
Michele Biancardi ha da poco superato i 40 anni ma da 15, terminati gli studi in agraria a Perugia, si dedica al vino. L’azienda agricola che porta il suo nome, affonda le radici in un terreno generoso, immerso nelle campagne che da Cerignola conducono al mare, e gli permette di produrre uve d’eccellenza. Raccolti che lui, insieme ai suoi collaboratori, trasforma in bottiglie di pregio dopo aver accudito i mosti sia nelle tradizionali botti di rovere sia in innovative giare di terracotta: negramaro e nero di Troia, ma anche Fiano e minutolo, tra le eccellenze imbottigliate. In questi giorni, nonostante «un 2021 andato oltre le migliori previsioni», ha vissuto «con ansia la discussione a Strasburgo in merito alla questione del vino cancerogeno.

Fonte: L’Edicola del Sud.

Tutti ebbri per il nostro vino.
Da Fitto a Furore, da Casanova a Caroppo, a Labbate Il vino italiano è salvo e rende ebbri gli esponenti politici pugliesi. “Battaglia vinta. Ottime notizie da Strasburgo dove, e meno male, ha prevalso il buon senso. E’ stato, infatti, evitato che strumentalizzando il tema della lotta contro il cancro, sul quale ribadiamo fortemente il nostro impegno, si verificasse, senza alcun fondamento scientifico, un vero e proprio tentativo di demonizzare le bevande alcoliche a cominciare dal vino. Il nostro contributo è stato fondamentale per modificare la proposta iniziale riconoscendo la differenza tra abuso e consumo nocivo di alcol rispetto ad un uso moderato e consapevole, eliminando il tentativo di imporre sistemi di etichettatura fuorvianti, ed evitando che le imprese del settore vengano escluse dalla sponsorizzazione di importanti eventi come quelli sportivi.

Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.

Bevi tranquillo: è vino!.
Il vino italiano è salvo: i Parlamento europeo boccia il bollino nero in etichetta previsto nell’ambito del Piano di azione anticancro proposto dalla commissione Beca (Beating Cancer). Con l’approvazione degli emendamenti degli eurodeputati della “maggioranza Ursula” Paolo De Castro (Pd, SeD), Herbert Dorfmann (Svp, Ppe) e Iréne Tolleret (Renaissance, Renew) viene respinto l’assalto al gioiello del made in Italy, frutto di una cultura millenaria che unisce popoli e tradizioni del mediterraneo col forte rischio che altri possano avvantaggiarsi di questa norma discriminatoria dell’Unione Europea.

Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.

Vino, in Europa finisce a tarallucci – Il vino vince a Strasburgo «Non è cancerogeno il consumo moderato».
Prodotti certificati: in Puglia agroalimentare in ripresa. Qui la Dop economy vale 600 milioni Il vino è salvo, per ora. E a salvarlo a Strasburgo sono stati anche e soprattutto gli eurodeputati italiani grazie agli emendamenti modificativi della relazione firmata dalla Commissione speciale Beca – abbreviativo di “Beating Cancer”, “Sconfiggere il cancro” – che inizialmente, non distinguendo tra uso e abuso di alcol, considerava il consumo dannoso a prescindere. Anzi, cancerogeno proprio. La distinzione sarà tra consumo moderato e abuso di alcol.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Soddisfatti i politici pugliesi «Ha trionfato il buonsenso».
«Ha trionfato il buonsenso» Hanno vinto «la storia, la tradizione e il buonsenso. Il vino non è un fattore di rischio per il cancro». Così, ieri, Dario Stefàno, presidente della Commissione Politiche Ue al Senato, appassionato winelover e ormai produttore egli stesso. «Si è scongiurata la consumazione di un vero e proprio delitto a danno di un prodotto espressione e cifra costitutiva della nostra identità. Questa è l’Europa che ci piace, l’Europa della Next Generation che guarda al futuro con la ricchezza del suo passato».

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Il Morellino vince sulla pandemia. La Cantina dei Vignaioli fa 5%.
Approvato il bilancio 2021: risultato straordinario nonostante la flessione del canale Horeca (-7%). Morellino di Scansano batte Covid19 5 a 0. Perché proprio 5? Perché nonostante la pandemia il fatturato 2021 della Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano si è chiuso con un netto 5% in più rispetto al 2020, superando la crifra di 13,7 milioni di euro. «Questo risultato – afferma il presidente della cantina, Benedetto Grechi – è stato possibile innanzitutto grazie all’ottimo lavoro fatto con il canale della grande distribuzione organizzata che ha segnato un +8%. II canale della ristorazione è stato, come ci si aspettava, più penalizzato dalla situazione pandemica.

Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

Il vino vince in Europa Sventata la minaccia dell’etichetta di nocività.
Se il consumo che se ne fa è moderato non è cancerogeno Esultano gli europarlamentari italiani. Ma c’è già un altro fronte: la Croazia chiede il Prosek. Non è «il consumo di bevande alcoliche» a costituire un fattore di rischio per il cancro ma «il consumo nocivo»: su queste parole si è giocata, e vinta, la battaglia a supporto del settore viniviticolo lanciata dagli eurodeputati italiani con gli emendamenti presentati dall’esponente del Ppe, Herbert Dorfmann, e da Paolo De Castro del Pd per modificare la strategia Ue nella lotta contro il cancro.

Fonte: Tirreno.

Vino, vittoria all’Ue Ora sfida sul Prosek – No a «nuoce alla salute» Salvato il vino italiano.
No a riferimenti al cancro in etichetta Vino, vittoria all’Ue Ora sfida sul Prosek. Cancellati i riferimenti al cancro sulle etichette delle bottiglie di vino. Il mondo dell’agricoltura italiana e veronese tira un sospiro di sollievo dopo l’approvazione da parte del Parlamento europeo degli emendamenti al testo sul Cancer plan che era stato licenziato dalla Commissione. E oggi la battaglia si sposta sulla denominazione del Prosek della Croazia. Ieri il Parlamento Europeo ha bocciato la proposta dell’etichetta anti-cancro No a «nuoce alla salute» Salvato il vino italiano.

Fonte: Arena.

«Ha vinto la distinzione tra l’uso e l’abuso».
Paolo De Castro «Ha vinto la distinzione tra l’uso e l’abuso» «Pur sostenendo la lotta contro il cancro, abbiamo vinto contro la mancanza di distinzione di uso moderato dall’abuso di alcol sottolineando l’importanza del contesto alimentare in cui viene assunto. Non solo, nel Cancer plan abbiamo scongiurato la presenza sulle etichette dei vini di warning sanitari simili a quelli applicati sui pacchetti di sigarette. In sostanza, abbiamo inserito un principio di corretta informazione al consumatore, restituendo al settore vinicolo e degli alcolici un principio di equilibrio e di consumo consapevole e responsabile».

Fonte: Arena.

Bruxelles, al vino il primo round Oggi riprende la guerra al Prosek.
Non si tratta di «consumo dannoso», niente scritte choc e limiti alle sponsorizzazioni Bruxelles, al vino il primo round Oggi riprende la guerra al Prosek Caner Il prodotto Dop e Igp imbottigliato in Veneto vale 3,5 miliardi di euro e su89 prodotti tipici 53 riguardano proprio il vino. Il vino sconfigge il «cancer plan», non sarà paragonato al fumo. La notizia è arrivata ieri, ma già oggi si apre un altro scontro a Bruxelles: si parlerà della richiesta di riconoscimento del Prosek.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Matilde Poggi, i vignaioli e la «battaglia» a Bruxelles.
«Siamo contenti: crediamo nell’educazione, non nella repressione». Da Affi a Bruxelles, il tratto è breve se produci vino e sei presidente di Cevi, la Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti. C’è anche la produttrice veronese Matilde Poggi, una pasionaria della vite, tra chi ha lavorato di sensibilizzazione affinché l’Europarlamento modificasse quella relazione sul Piano d’azione anticancro che rischiava d’infilare il vino nel tunnel dell’equiparazione tra uso e abuso. «C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio», scriveva ieri l’Ansa riepilogando la posizione presa da Bruxelles, inclusa la cancellazione del riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta.

Fonte: Corriere di Verona.

Vino “assolto” dalla Ue: non è cancerogeno «Sventata follia» – Alcol, la Ue cambia il testo: non nocivo il consumo in sé.
Via libera dall’Europarlamento alla risoluzione anti-tumori della Ue. Ma il piano uscito dalla plenaria di Strasburgo è diverso da quello della commissione Beca, visto che sono stati approvati gli emendamenti della “maggioranza Ursula”, a difesa in particolare del vino che pure non è citato dal documento. Ad ogni modo le modifiche sono state molto apprezzate a Nordest, a cominciare da questo passaggio: «C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro». Pederiva a pagina 5 Alcol, la Ue cambia il testo: non nocivo il consumo in sé? Ok agli emendamenti in difesa del vino.

Fonte: Gazzettino.

Prosecco tra i vini più “taroccati”.
L’allarme Prosecco tra i vini più “taroccati”. 11 Prosecco rimane tra i vini più taroccati al mondo. L’allarme è di Coldiretti Treviso. Sale ad oltre 100 miliardi il valore del falso made in Italy agroalimentare nel mondo, sottraendo risorse e opportunità di lavoro all’Italia e mettendo a rischio la tenuta e il futuro della “dop economy”, messa già alla prova dalla pandemia. L’industria del falso continua a destare preoccupazioni. Coldiretti riflette in tal senso a fronte della presentazione del Rapporto Ismea – Qualivita 2020 sui prodotti dop/igp, dal quale si evidenzia che il sistema italiano di qualità “Food and wine” conta su 841 specialità tutelate che sviluppano un valore alla produzione di 16,6 miliardi con un calo del 2%su base annua.

Fonte: Gazzettino.

Intervista a Ornella Venica – «Scongiurata offensiva contro un settore e un simbolo del nostro modo di vivere.
Anche al vertice di una delle aziende più di grido e con più rapporti internazionali del Friuli Venezia Giulia, non sono stati giorni facili. L’ipotesi che anche il vino friulano fosse marchiato come prodotto cancerogeno aveva destabilizzato anche un colosso come Venica e Venica, big dell’esportazione e del made’ in Italy sul Collio goriziano. Un pericolo percepito come reale da uno dei vertici aziendali, Ornella Venica. La controproposta italiana ha salvato il vino? «Ha salvato prima di tutto un’eccellenza italiana, un modo di vivere, un simbolo della nostra terra». Fino a poche ore fa siamo stati vicini a un bollino che avrebbe definito il prodotto cancerogeno.

Fonte: Gazzettino.

Il caso Prosecco a Strasburgo “Basta Prosek, l’Europa di deve ascoltare” – “Basta Prosek, l’Europa ci ascolti”.
Oggi il caso della denominazione del vino croato ?Bortolomiol: «E’ una battaglia per tutto il made in Italy» si discute in parlamento a Strasburgo: consorzi in attesa Bonaldi: «Bisogna tutelare la nostra eccellenza in pericolo». Oggi di Prosek si discuterà in sessione plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo. La richiesta di riconoscimento del vino liquoroso croato con il nome Prosek, contro cui l’Italia ha dimostrato la più totale contrarietà, sarà dibattuta e portata alla conoscenza di tutti i deputati. Un risultato che gli europarlamentari italiani sono riusciti a raggiungere e che porterà ben oltre le aule della commissione agricoltura un tema importante per tutte le denominazioni.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Stop al “bollino nero” per il vino «Sollievo per aziende e filiera».
E’ vitato l’inserimento nella lista degli alimenti cancerogeni con conseguente divieto di sponsorizzazioni Stop al “bollino nero” per il vino «Sollievo per aziende e filiera» Bizzotto: «Vinta una battaglia contro una proposta assurda» Cielo: «Si deve puntare sull’aspetto culturale della modica quantità». Non ci sarà bisogno del “copri bottiglia”. Se molti fumatori pur di non leggere le frasi d’impatto stampate sui pacchetti di sigarette e non vedere le immagini choc introdotte nel 2014 per disincentivare il fumo hanno fatto ricorso a scatoline in gomma o ferro, il pericolo per i consumatori di vino è scongiurato.

Fonte: Giornale di Vicenza.

Stop alle etichette allarmiste I viticoltori brindano alla Ue.
I viticoltori brindano alla tie Calaon (Consorzio): «Scrivere me ii imo fa male era un affronto una cultura» Nel Padovano operano 3.600 aziende in 7 mila ettari, uva per 1 milione di quintali Bressan (Coldiretti) «Attacchi che sviliscono chi lavora su sicurezza e sostenibilità» Gianni Biasetto ¡vo’ Sui Colli Euganei si brinda con il Serprino alla notizia che il Parlamento Europeo ha respinto il tentativo di demonizzare il consumo del vino attraverso allarmi salutistici in etichetta, del tipo di quelli adottati perle sigarette.

Fonte: Mattino Padova.

Intervista a Paolo De Castro – De Castro: «Vino salvo l’Europa ha capito non è come le sigarette».
L’ex ministro: c’è differenza fra consumo moderato e abuso «II Prosek? Deciderà la Commissione, ci vorrà del tempo». «C’è una bella differenza tra abuso e consumo moderato e consapevole di vino. Non è il consumo in sé a costituire un fattore di rischio per il cancro. Il Parlamento europeo a larga maggioranza se ne è reso conto ed io non posso che essere soddisfatto». Ne ha certamente motivo Paolo De Castro, ex ministro dell’Agricoltura, europarlamentare italiano di lungo corso e primo firmatario degli emendamenti della “maggioranza Ursula” sulle proposte relative al consumo di vino contenute nella relazione della commissione contro il cancro. De Castro ha parlato di questo ed altro ieri all’Università di Verona.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Il Prosecco e l’industria del falso «Il vino più taroccato al mondo».
Coldiretti lancia l’allarme: spuntano anche Consecco e Semisecco Polegato: «II cosidetto “italian sounding” colpisce tutti i prodotti» Il Prosecco e l’industria del falso «Il vino più taroccato al mondo». Il Prosecco rimane tra i vini più taroccati al mondo». L’allarme è di Coldiretti Treviso, in particolare del suo presidente Giorgio Polegato, che interviene sull’argomento nell’imminenza del dibattito in assemblea plenaria del Parlamento Ue sul Prosel, specificatamente sul riconoscimento richiesto dalla Croazia. Il sistema Prosecco ha venduto l’anno scorso 756 milioni di bottiglie. Secondo il Rapporto Ismea-Qualivita2020, sale ad oltre 100 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo.

Fonte: Tribuna Treviso

Vino, bocciate le etichette.
L’assessore Caner: “Tutelata un’eccellenza italiana e veneta” Vino, bocciate le etichette shock. Il patrimonio vitivinicolo del Nord-est rappresenta una delle ricchezze più grandi di questo territorio. Negli ultimi mesi, tuttavia, era emersa la possibilità che il vino venisse marchiato in Ue con il marchio “F”, riservato ai prodotti pericolosi, legati anche alle dipendenze. Fortunatamente “il parlamento europeo ha sventato oggi un attacco ai produttori di vino in particolare quelli del Nord-Est che rappresento al Parlamento europeo” ha spiegato ieri l’eurodeputato del M5S Sabrina Pignedoli.

Fonte: Voce di Rovigo.

Tutelato un bene di tutto Il Veneto.
Oggi è stato scongiurato un sistema di etichettatura allarmistica e ingannevole, che avrebbe messo in forte difficoltà l’intera industria vinicola italiana. Mi auguro che, con questo voto della plenaria di Strasburgo, si metta una volta per tutte la parola fine al tentativo di demoni77are un prodotto. Promuoviamo un consumo responsabile, non un bollino nero per dimostrare che abbiamo a cuore la salute dei consumatori… E’ stata una scelta di buonsenso, che ha accolto le istanze del mondo della politica e delle istituzioni che vivono nel mondo reale e che sono ben consapevoli del fatto che esiste una differenza enorme tra uso e abuso di alcol. Della qualità del vino veneto parlano anche i numeri legati al valore del prodotto Dop e Igp imbottigliato che è di 3,5 milioni di euro, vale a dire i137,9%.

Fonte: Voce di Rovigo.

STAMPA ESTERA

La Eurocámara suaviza su posición sobre el alcohol como factor de riesgo de cáncer.
El sector vitivinícola español y europeo se apunta una victoria en Estrasburgo El informe sobre la estrategia europea contra el cáncer señala que solo el consumo excesivo es un riesgo. La intensa campaña de presión para aguar las propuestas para endurecer el tratamiento de las bebidas alcohólicas en el marco de la lucha contra el cáncer ha dado resultados. El Parlamento Europeo aprobó ayer varias enmiendas que suavizan las afirmaciones contenidas en la versión original del texto parea matizar que solo el consumo excesivo, no el moderado, puede ser considerado como un factor de riesgo para el desarrollo de cánceres. “El PP ha frenado en Europa el intento de criminalizar el cava, el vino y la cerveza”, tuiteó la eurodiputada popular Dolor Montserrat tras la aprobación de sus cuatro enmiendas al informe final, que ayer recibió el visto bueno de la Eurocámara en su versión corregida.

Fonte: Vanguardia.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Style Selector
Select the layout
Choose the theme
Preset colors
No Preset
Select the pattern