rassegna stampa del vino di giovedì 18 maggio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 18 maggio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Vino, pronta la denuncia contro Ue e Irlanda.
I produttori sulle barricate perle etichette allarmistiche volute da Dublino, col tacito accordo della Commissione. Intanto, Roma sfida Bruxelles sul Nutriscore, bacchettando «Report» che lo difende. E lancia una legge in quattro punti a tutela del made in Italy. È una serissima questione di etichetta e c’entra anche il galateo istituzionale e dell’informazione. Il made in Italy esce dal limbo dell’enunciazione e si fa progetto economico con una sfida lanciata all’Europa sul riconoscimento dei prodotti tipici dell’artigianato e il no al Nutriscore, che il governo Meloni vuole sostituire con il Nutrinform il sistema d’informazione ai consumatori ideato dall’Italia. Nel disegno di legge «perla valorizzazione, promozione e tutela del made in Italy» che La Verità è in grado di anticipare un elemento essenziale è la protezione dei marchi, l’identificazione dei prodotti e dell’origine, la lotta alla contraffazione. Nel disegno di legge che il ministro Adolfo Urso ha stilato di concerto col presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, coinvolgendo mezzo governo (dall’Economia di Giancarlo Giorgetti alla Sovranità alimentare di Francesco Lollobrigida, dal Turismo di Daniela Santanché.

Fonte: La Verita’.

Contrordine: il vino riduce la mortalità.
Altro che semaforo rosso sulle etichette: uno studio pubblicato dalla rivista scientifica americana Bmc Medical Education il vino, in giuste dosi, riduce la mortalità. «Una conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto», commenta il sottosegretario all’Agricoltura, Luigi D’Eramo. «Secondo questa ricerca modificare le abitudini alimentari degli americani incrementando il consumo di alimenti ricchi di flavonoidi, tra cui il vino rosso, ridurrebbe sensibilmente il rischio di mortalità precoce. Con buona pace di quanti cercano di criminalizzare un settore di eccellenza».

Fonte: Libero Quotidiano.

Rosso antico dall’incedere lento e sicuro.
Un grande classico su un grande classico. Uno Chateubriand fatto a mestiere da Gianni Mellone di Mood Steakhouse, ordinati dalla mattina, e un rosso di grande stoffa, il Vigna del Fiore della Fattoria dei Barbi a Montalcino. Viene prodotto dal 1981, anno in cui Stefano Cinelli Colombini entrò in azienda assicurando importante continuità rispetto alla madre Francesca e al nonno Giovanni. Un matrimonio perfetto, anche perché parliamo della 2016, considerata grande annata a Montalcino e un po’ nel resto d’Italia, con piogge e sole nei giusti dosaggi e nei momenti opportuni. Il vino, pronto, è assolutamente bevibile, la bottiglia finisce presto grazie all’equilibrio raggiunto con una freschezza che compensa l’alcol del vigneto allevato a Sud.

Fonte: Mattino.

Un rosato intenso, morbido, suadente dal sorso semplice.
Una storia che inizia oltre un secolo fa quella della famiglia De Melis, precisamente dal 1905 quando comincia la propria tradizione viticola, tramandandosi di generazione in generazione dedizione e passione per la terra. Nel 1999 la tradizione evolve e il frutto della ormai secolare esperienza nei vigneti dà vita al vino, una spremitura di impegno e passione. L’azienda oggi si trova nel bellissimo contesto rurale abruzzese, nella storica Città di Penne, antico capoluogo vestino a metà strada tra la costa adriatica e il massiccio del Gran Sasso. Un paradiso immerso nel verde e intriso di storia, e proprio dove la storia incontra la tradizione, l’azienda Tenuta De Melis valorizza le tipicità regionali, nel rispetto dei sapori e profumi autoctoni. Tutto viene fatto in famiglia, come una volta, unendo un’arte antica a un sapere giovane.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Confagricoltura alla Commissione Ue: il vino non fa male.
L’associazione di categoria presenta l’esposto a Bruxelles «La legge irlandese è incompatibile con le regole europee». Confagricoltura continua la sua battaglia contro la proposta irlandese che vorrebbe etichettare il vino come prodotto che nuove alla salute. L’associazione di categoria si prepara a presentare un esposto alla Commissione europea per ribadire l’incompatibilità con le regole europee della legge irlandese relativa all’inserimento di “Health warning” (allarme per la salute) sulle etichette dei vini e delle bevande alcoliche, vino compreso. «Nell’ambito della procedura già svolta in ambito Ue — ricorda Confagricoltura in una nota — la Commissione non ha sollevato obiezioni a proposito della decisione dell’Irlanda che, se attuata, determinerebbe un pericoloso precedente per il regolare funzionamento del mercato unico».

Fonte: Messaggero Veneto.

Tenute del Leone in Toscana il polo del vino ora si allarga.
Duemani, azienda me produce con metodo biodinamico fondata da Elena Celli e Luca D’Attoma, enologo di fama internazionale L’ad Igor Boccardo: presenza produttiva identitaria e radicala nelle regioni italiane. Sbarcano nel “Chiantishire” le Tenute del Leone Alato, il braccio agroalimentare del gruppo Generali di Trieste, dopo la ristrutturazione che ha portato a separare la parte commerciale da quella agricola. Nel mirino è finita al 100% l’Azienda vitivinicola Duemani Sarl (in pratica una società di capitali a responsabilità limitata, sul modello francese). Fondata nel 2000, è localizzata nell’Alta Maremma, con vigneti in Riparbella e Castellina Marittima (Pisa). I vitigni sono piantumati appunto sulla costa toscana, tra il Mar Tirreno e la macchia mediterranea. La tenuta è composta di 13 ettari totali con una potenzialità produttiva di circa 60mila bottiglie per ogni vendemmia.

Fonte: Piccolo.

Etichette sulle bottiglie Confagricoltura all’Ue: «Danni ai produttori».
Confagricoltura annuncia che presenterà un esposto alla Commissione europea per ribadire l’incompatibilità con le regole Ue della legge irlandese relativa all’inserimento di “Health Warning” (allarme per la salute) sulle etichette dei vini e delle bevande alcoliche, vino compreso. Nell’ambito della procedura già svolta in ambito Ue — ricorda Confagricoltura — la Commissione non ha sollevato obiezioni a proposito della decisione dell’Irlanda che, se attuata, determinerebbe un pericoloso precedente per il regolare funzionamento del mercato unico. La questione — aggiunge la Confederazione – sarà all’ordine del giorno della prossima riunione del Comitato Barriere Commerciali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto), il 21 giugno.

Fonte: Piccolo.

I vigneti dell’Oltrepo e la cultura d’impresa.
Il mondo del vino dell’OltrePo Pavese sarà al centro dell’incontro “Una provincia a forma di grappolo d’uva” (così Gianni Brera descriveva Pavia), in programma oggi alle 18 all’Enoteca regionale di Cassino Po a Broni. L’evento è organizzato da Assolombarda nell’ambito delle celebrazioni di Pavia Capitale della cultura d’impresa 2023. E proprio nella cultura d’impresa pavese il vino, che in Oltrepo ha origini antichissime, occupa un posto molto importante. Durante l’evento, alla presenza dei rappresentanti degli industriali, interverranno Fabiano Giorgi, coordinatore della filiera agroalimentare Assolombarda e presidente del Distretto del vino, e Paolo Massobrio, giornalista e gastronomo, fondatore di Golosaria.

Fonte: Provincia – Pavese.

I vini dell’Oltrepo ritornano a Londra con 22 produttori.
La trasferta organizzata dal Consorzio Veronese: «Una fiera di grande interesse» I vini dell’Oltrepo ritornano a Londra con 22 produttori. Si è conclusa ieri la trasferta londinese di tre giorni del Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese, che ha partecipato alla 41′ edizione del London Wine Fair, presso l’Exhibition Olympia di Kensington. La fiera internazionale ha visto anche quest’anno la presenza di molte terre del vino. L’Italia ha occupato sei padiglioni regionali con una presenza del 35% in più rispetto allo scorso anno. Brexit e Covid non hanno fermato le presenze alla rassegna, che richiama una importante rappresentanza dei principali agenti, distribu/? tori e importatori del Regno Unito, insieme ai singoli produttori e a chi cerca di entrare per la prima volta nel mercato britannico.

Fonte: Provincia – Pavese.

«Il boom turistico di Como fa tene anche al mio vino».
II personaggio. L’enologo Ettore Biraghi produce Merlot in Canton Ticino «Tanta capacità attrattiva potrebbe aver ricadute positive anche da noi» • R? Da qualche armo sta producendo anche in California. Agricoltura del Canton Ticino significa anche coltivazione di vigneti per la produzione di Merlot di cui il Ticino è la patria A Stabio Ettore Biraghi, enologo, nel 2008 ha aperto con Fabio Bruni l’azienda Tenuta Agricola Luigina che ha vendemmiato per la prima volta nel 2010 e ad oggi produce 20mila bottiglie di vino Merlot rosso e bianco da uve che provengono dai vigneti di Vacallo e Morbio, mentre a Stabio ha sede la cantina. Ettore Biraghi ha origini italiane, nato e cresciuto a Varese, e dopo la laurea a Milano in Scienze e Tecnologie agrarie si è trasferito a lavorare nel settore vinicolo in Svizzera una ventina d’anni fa e ci è rimasto aiutando l’imprenditore Bruni a fondare la Tenuta Luigina.

Fonte: Provincia Como.

Maia Fucina Gourmet e Giamirma chiudono il Wine Tour delle Marche.
Questa settimana il Wine Tour delle Marche, progetto cofinanziato dalla Regione Marche nell’ambito del progetto “Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola”, si conclude con due tappe e due location che si distinguono nuovamente per la loro originalità. Oggi si ritorna a Macerata per scoprire la proposta di Maia Fucina Gourmet, con i vini delle cantine: Fattoria Colmone della Marca, Murola e Terra Fageto. Una serata dedicata alla tradizione maceratese rivisitata alla maniera di Maia. Maia di giorno è un negozio per appassionati di cucina, ma di sera cambia pelle, accogliendo chef ospiti che portano la loro cucina, la loro esperienza ed il proprio punto di vista.

Fonte: Corriere Adriatico Macerata.

Tappe a Macerata e Porto Potenza per il «Wine Tour».
Macerata e Porto Potenza sono le ultime tappe del Wine Tour delle Marche, cofinanziato dalla Regione nell’ambito del progetto «Enoturismo Marche: dalla vigna alla tavola». Alle 20 di oggi a Macerata si scoprirà la proposta di «Maia Fucina Gourmet» in via Garibaldi con i vini delle cantine Fattoria Colmone della Marca, Murola e Terra Fageto. Una serata dedicata alla tradizione maceratese rivisitata alla maniera di Maia, un concept restaurant che di giorno è un negozio per appassionati di cucina mentre di sera accoglie chef ospiti che portano la loro cucina, esperienza e punto di vista. Maia è anche laboratorio e scuola di cucina. Domani alle 20 gran finale da Giamirma a Porto Potenza con l’unica tappa balneare di un viaggio che si è concentrato sui sapori dell’entroterra.

Fonte: Resto del Carlino Marche.

Barolo en primeur per gli studenti.
responsabili dei consorzi e della scuola di Alba Barolo en primeur per gli studenti Ezio Ravioli di Fondazione CRC, Giuliano Vigllone di Fondazione CRC Donare ETS e Matteo Ascheri del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. I tre presidenti hanno consegnato alla Scuola Enologica di Alba, nelle mani di Antonella Germini un assegno da 132.800 euro, raccolti con le 1.200 bottiglie di Barolo e Barbaresco messe all’asta durante l’ultimo Barolo en primeur.

Fonte: Corriere Torino.

Brindisi sul treno a vapore per una gita lenta nelle Langhe – Un brindisi d’antan sul “TrEno” a vapore per scoprire senza fretta le delizie delle Langhe.
Da Porta Nuova a Canelli e Nizza di Daniela Solito •apaginall Da Porta Nuova a Canelli e Nizza Monferrato Un brindisi d’antan sul TrEno a vapore per scoprire senza fretta le delizie delle Langhe Il treno fischia tre volte, poi lentamente si mette in marcia. Il viaggio “slow” fra i paesaggi delle Langhe, Monferrato e Roero comincia dalla stazione di Torino Porta Nuova a bordo delle carrozze Centoporte di Ferrovie Italiane, in servizio fra il 1928 e gli anni Ottanta, chiamate in questo modo per la caratteristica di avere numerose porte su ogni fiancata per facilitare la salita e la discesa dei passeggeri. Parte così l’esperienza sul TrEno Lmr, il convoglio enogastronomico con il quale vengono organizzate degustazioni di vino e tour alla scoperta del territorio.

Fonte: Repubblica Torino.

Le strategie per rafforzare i vigneti contro la devastazione climatica.
Convegno all’istituto Penna organizzato dalla Cia con Crea e Consiglio nazionale della ricerca Le strategie per rafforzare i vigneti contro la devastazione climatica. I cambiamenti climatici sono una minaccia per il mondo del vino sotto il punto di vista ambientale, sociale ed economico: solo un’agricoltura resiliente può far fronte agli effetti devastanti sulla resa delle colture. Se ne parla nel convegno «Viticoltura resiliente in Piemonte. Quando e come vitigni piemontesi resistenti?», in programma venerdì dalle 9,30 all’istituto Penna, organizzato da Cia Asti con Crea (Consiglio ricerca in Agricoltura) e Consiglio nazionale della ricerca. Un argomento che tocca da vicino il Piemonte, regione europea più siccitosa del 2022. E il 2023 sembra essere anche peggiore: poche piogge in inverno e all’inizio della primavera.

Fonte: Stampa Asti.

Il Vermentino diventa Superiore «Alziamo l’asticella della qualità».
Il decreto di modifica del disciplinare di produzione della Doc diventa legge Grosseto Dopo un lungo lavoro da parte del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana da martedì è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il decreto di modifica del disciplinare di produzione della Doc con l’inserimento della menzione “Superiore” per la tipologia Vermentino. «È stato un percorso molto impegnativo ma finalmente siamo giunti all’obiettivo che ci eravamo prefissati per poter alzare ulteriormente l’asticella della cifra qualitativa e del posizionamento della tipologia Vermentino», spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio; che, fin dall’inizio del suo primo mandato, ha creduto fortemente nell’esigenza di dare ai produttori l’opportunità di proporre Vermentini più complessi e maturi giustamente valorizzati anche in etichetta.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Bere bene – Terre di Vinci, un sorso di gioioso Chianti.
Dalle zone di Leonardo ecco un vino che invita alla felice convivialità Terre di Vinci, un sorso di gioioso Chianti areale “vinciano”, chiamiamolo così, aspettava questa notizia dal 2019 e a maggio 2022 è finalmente arrivata. Si tratta di un riconoscimento di sottozona, l’ottava, del Chianti DOCG e vede coinvolti gli areali di Vinci, Cerreto Guidi, Capraia e Limite e Fucecchio. La base ampelografica è quella rinnovata con l’ultimo progetto del disciplinare, cioè sangiovese minimo 60%, consentendo un 40% di altre uve a bacca nera e bianca, queste per un massimo del 10%, mentre cabernet sauvignon e franc non potranno superare il 10%. Questa elasticità potrebbe aprire la strada a un innovativo indirizzo enologico, che tutti auspicano sia anche espressione di utilizzo di vitigni della tradizione locale, come colorino e canaiolo: un eno-dibattito che a distanza di un anno è ancora calorosamente in atto.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Torna Cantine aperte. Edizione all’insegna di salute e sostenibilita.
Sono 48 le attività che aderiscono all’iniziativa del 27 e 28 maggio Visite guidate nelle vigne e kit degustazione dei vini: ricavato all’Airc Torna Cantine aperte Edizione all’insegna di salute e sostenibilità “L’enoturismo è diventato un percorso virtuoso” ha detto Morroni. Sostenibilità, salute, sicurezza e solidarietà: sono questi i temi della 3lesima edizione di Cantine aperte, il più noto appuntamento enoturistico firmato Movimento turismo del vino (Mtv), in programma anche in Umbria sabato 27 e domenica 28 maggio. Nel territorio regionale saranno 48 le cantine socie che apriranno le porte agli appassionati di vino con tante iniziative all’insegna del gusto e del divertimento a contatto con la natura. I programmi prevedono le visite guidate alla cantina e ai vigneti, degustazioni e banchi di assaggio, pranzi e cene col vignaiolo, speciali abbinamenti con i prodotti del territorio e piacevoli animazioni per grandi e piccoli

Fonte: Corriere dell’Umbria.

«Ora l’enoturismo è una vera ricchezza».
Sabato 27 e domenica 28 maggio 50 produttori di vino apriranno al pubblico tra visite guidate, degustazioni cibo, musica dal vivo e solidarietà. Tornano ad aprirsi le cantine dell’Umbria, ovvero e di nuovo tempo di Cantine Aperte, il più note appuntamento enoturistico giunto alfedizione numero 31 Sabato 27 e domenica 28 maggio sarà possibile partecipare alle tinte variegate iniziative che 50 tra le cantine socie del Movimento Turismo del Vino Umbria hanno possiamo pC1 gli appassionati di boon bere: dalle visite guidate al vigneti e alle aree produttive delle Mende lino ai concerti live, passando adiacente per degustazioni, banchi di assaggio, pranzi e cene coi vignaiola, speciali abbinamenti coni procioni del territorio e proposte per i più piccali.

Fonte: Messaggero Umbria.

“Cantine Aperte”: si alza il sipario: «Il vino ambasciatore del territorio. Un evento che fa crescere l’Umbria».
La manifestazione è in programma dal 27 al 28 maggio. Cinquanta le aziende che spalancano le porte agli appassionati con degustazioni, cene, passeggiate nei vigneti. La lista è consultabile sul sito dedicato La nostra terra è particolarmente vocata all’enoturismo e la Regione fa di tutto per sostenerlo. «Nel corso di questi 30 anni l’enoturismo è divenuto un filone virtuoso non solo per il conto economico delle cantine, ma perchè permette a tante persone di conoscere i territori tramite questa eccellenza che è il vino». Lo ha detto il vice presidente e assessore all’agricoltura Roberto Morroni durante la presentazione di Cantine Aperte, il più noto appuntamento enoturistico, firmato Movimento Turismo del Vino, in programma sabato 27 e domenica 28 maggio. «Nella nostra regione – spiega il presidente MTV Umbria Giovanni Dubini – saranno 50 le cantine socie del Movimento che apriranno le porte agli appassionati nell’ultimo fine settimana di maggio con tante iniziative all’insegna del gusto e del divertimento a contatto con la natura.

Fonte: Nazione Umbria.

Vini eroici protagonisti di una masterclass al Trento Film Festival.
Gli eroici trentini e valdostani sono stati i protagonisti di una masterclass esclusiva all’interno del Trento Film Festival. Un momento di valorizzazione —in collaborazione con la Camera di Commercio di Trento — con la Rassegna della viticoltura eroica di Trentino, Alto Adige e Valle d’Aosta, che ha visto la degustazione guidata da Walter Weber, ambasciatore Cervim e viticultore trentino; con la presenza del presidente Cervim Stefano Celi. “Un momento di valorizzazione importante all’interno di un evento prestigioso come — commenta Celi — che ha evidenziato la grande qualità di etichette trentine e valdostane, due territori simbolo della viticoltura eroica. E’ stata un’occasione che ha messo insieme produttori e pubblico di addetti ai lavori, winelover e consumatori, che hanno mostrato grande interesse a un segmento enologico in continua ascesa sui mercati nazionali ed internazionali”

Fonte: Corriere della Valle d’aosta.

Veronafiere, sinergie più forti e decolla la fiera «Wine to Asia».
Dopo tre anni di sospensione, è tornato l’evento di Shenzhen. E si conferma punto di riferimento globale Veronafiere, sinergie più forti e decolla la fiera «Wine to Asia» Grande partecipazione di pubblico e di operatori internazionali Bricolo: «Risultati oltre le attese su spinta a export e nuovi mercati» •• Il vino italiano torna protagonista in Cina dopo l’emergenza Covid. Dopo tre anni Wine To Asia, la rassegna internazionale dei vini e distillati che ha come focus il mercato enologico asiatico organizzata a Shenzhen da Veronafiere Asia col proprio partner cinese, si è confermata punto di riferimento globale perla promozione del vino in Cina. Più di 450 espositori da 27 Paesi, 1.500 brand rappresentati, 11 collettive estere e la più importante presenza italiana con una rappresentanza di più di 100 aziende e il più grande padiglione di bandiera (con 71 brand del vino tricolore) mai allestito in Cina, perla prima volta diviso per regioni di produzione e promosso con una campagna speciale (online e offline) frutto del lavoro congiunto di Ice e Veronafiere.

Fonte: Arena.

Torna il Palio del Chiaretto Assaggi, musica e Gocce di luce.
Sarà anche l’occasione per mostrare il nuovo lungolago che verrà completamente illuminato di rosa Torna il Palio del Chiaretto Assaggi, musica e Gocce di luce Tre giorni di festa da venerdì 26 a domenica 28 Stand gastronomici e spettacolo pirotecnico Sarà allestita una tensostruttura per 300 persone Stefano Joppi •• Nel segno del diciotto. Una cifra che “fotografa” le edizioni del Palio del Chiaretto, in programma nel centro gardesano da venerdì 26 a domenica 28, così come il numero dei punti vendita e degustazione del Bardolino Chiaretto Classico Doc e Spumante Doc allestiti sul lungolago e nel Parco di Villa Carrara Bottagisio. Qui di fronte al Garda verrà allestita, per la prima volta, una tensostruttura in grado di ospitare fino a trecento persone per garantire riparo anche in caso di maltempo.

Fonte: Arena.

Troppo vino in cantina. Francia soprattutto e, Italia meno, annunciano misure drastiche.
Troppo vino ancora nelle cisterne o nei caveaux delle cantine italiane e francesi. Nell’ambiente agroalimentare, se c’è un settore che sta soffrendo molto tutte le avversità dopo il 2020, è certamente quello del vino. In modo particolare gli Still Wine, ovvero i vini fermi. in Italia i dati sono meno gravi solo per la locomotiva Prosecco che vola inarrestabile su numeri inarrivabili dalle altre denominazioni. In Italia le regioni più in sofferenza sono Lazio, Campania, Puglia, Abruzzo e Sicilia. Questo, secondo i dati che circolano tra i tavoli del MASAF.. Come avevamo scritto dopo la presentazione del rapporto Nielsen sui consumi nel 2023, presentato a Cibus Connecting a Parma, gli still wines mettono in evidenza valori negativi di vendita soprattutto in volume. Ricordiamo le percentuali: -6,8 Germania, -5,7 Spagna, -5,6 Francia, -6,1 Italia, -9,1 Inghilterra e -5 USA. Questi dati evidenziano come il calo di consumi previsti nel 2023 siano talvolta imbarazzanti come nel Regno Unito

Fonte: L’Adige di Verona.

Dante Bonacina nuovo Ceo della Cantina siciliana Baglio di Pianetto.
Dante Bonacina è stato nominato nuovo Ceo di Baglio di Pianetto, la Cantina siciliana della famiglia Marzotto fondata nel 1997 a Santa Cristina Gela. Cinquantacinque anni, di cui oltre 25 passati alla guida di Ca’ del Bosco, Bonacina succede a Francesco Tiralongo, improvvisamente scomparso lo scorso marzo. “Il Conte Paolo è stato pioniere nell’investire in un territorio sorprendente: quando si parla di viticoltura di montagna in Sicilia infatti, molti pensano esclusivamente all’Etna ma qui a Santa Cristina Gela, a 20 minuti da Palermo e a 650 metri d’altitudine, c’è un terroir unico e particolarmente vocato” ha spiegato Bonacina, sottolineando che “Baglio di Pianetto non sarà la copia di Ca’ del Bosco”.

Fonte: Askanews.

“Cantine Aperte“: si alza il sipario “Il vino ambasciatore del territorio Un evento che fa crescere l’Umbria”.
Nel corso di questi 30 anni l’enoturismo è divenuto un filone virtuoso non solo per il conto economico delle cantine, ma perchè permette a tante persone di conoscere i territori tramite questa eccellenza che è il vino”. Lo ha detto il vice presidente e assessore all’agricoltura Roberto Morroni durante la presentazione di Cantine Aperte, il più noto appuntamento enoturistico, firmato Movimento Turismo del Vino, in programma sabato 27 e domenica 28 maggio. “Nella nostra regione – spiega il presidente MTV Umbria Giovanni Dubini – saranno 50 le cantine socie del Movimento che apriranno le porte agli appassionati nell’ultimo fine settimana di maggio con tante iniziative all’insegna del gusto e del divertimento a contatto con la natura. I programmi prevedono le visite guidate alla cantina e ai vigneti, degustazioni e banchi di assaggio, pranzi e cene, speciali abbinamenti con i prodotti del territorio e piacevoli animazioni per grandi e piccoli”.

Fonte: La Nazione.

VINO: COLDIRETTI PUGLIA, 7MLN HL FERMI IN CANTINA.
Sono 7 milioni gli ettolitri di vino fermi nelle cantine pugliesi anche per effetto del rallentamento dei flussi verso i grandi canali di commercializzazione europei a causa della guerra in Ucraina e la riduzione del potere d’acquisto dei consumatori. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del report Cantina Italia dell’ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole, per cui è stata inviata una lettera all’Assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, in cui si chiedono misure specifiche sia di livello regionale, ma anche iniziative di livello nazionale e comunitario, da concordare con l’intera rappresentanza della filiera, dando seguito alla pianificazione e alla regolamentazione di nuovi impianti con scelte varietali coerenti alle vocazioni dei territori e alle potenzialità commerciali, con il via al catasto vitivinicolo per avere una fotografia reale del settore in Puglia.

Fonte: Il Gazzettino di Brindisi.

Vino, ecco la bottiglia da un bicchiere solo. La rivoluzione dei consumi arriva in enoteca.
Soddisfatti o rimborsati. La frase tanto cara ai consumatori di tutto il mondo cambia formula e si adatta ai… nuovi formati. Il solito Coravin, già protagonista della rivoluzione del decennio (degustare un vino senza stappare la bottiglia) ha appena lanciato sul mercato il dispositivo che permetterà di assaggiare il vino prima di acquistarlo attraverso una campionatura smart. Il nuovo device si chiama Coravin Vinitas e offre la soluzione per trasferire il vino in bottiglie monodose (al momento disponibili da 50ml e 100ml), aiutando le aziende e i produttori a realizzare un imbottigliamento in loco a garanzia di una qualità elevata del prodotto, che si conserva nel tempo (fino a 12 mesi). In questo modo, oltretutto, è possibile ridurre dell’85% le spese di spedizione a impianti di campionatura distanti dai luoghi di produzione.

Fonte: Gambero Rosso.

Il 19 maggio Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio.
Il 19 maggio al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste a Roma, si svolgerà la XIII edizione della Giornata Nazionale della cultura del vino e dell’olio, promossa dall’Associazione italiana Sommelier (Ais) in collaborazione con il Masaf, il ministero della Cultura e quello dell’Istruzione e del Merito. La giornata prenderà il via con il convegno dal titolo “Tratti rurali e identità enogastronomiche del patrimonio paesaggistico e culturale italiano: come la cultura produttiva dell’olio e del vino ha contribuito a imprimere valori di unicità e tipicità a luoghi e tradizioni”, che avrà inizio alle ore 10.30 con i saluti del presidente Ais, Sandro Camilli, e delle Istituzioni. Seguiranno i contributi del docente del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, Claudio Cassardo, della storica dell’Arte, Federica Spadotto e di Mauro Agnoletti, direttore della Cattedra Unesco sui paesaggi del patrimonio agricolo dell’Università di Firenze.

Fonte: Askanews.

Vino, “Save the bees and farmers”: il messaggio di Tiare in etichetta.
“Save the bees and farmers” (“Salviamo le api e gli agricoltori”) è la frase che campeggia sulla retro etichetta delle bottiglie dell’annata 2022 di tutta la gamma dei vini bianchi della Cantina Tiare di Dolegna del Collio (Gorizia). Un messaggio chiaro per diffondere il più possibile verso il consumatore la consapevolezza dell’importanza di questi indispensabili insetti impollinatori per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, nonché della preziosa sinergia possibile, grazie a semplici accorgimenti agronomici, fra apicoltura e viticoltura nel rispetto dell’ambiente. L’attenzione dell’azienda di Roberto Snidarcig verso le api, di cui il 20 maggio si celebra la Giornata internazionale, ha preso il via qualche anno fa con l’adesione al progetto “Eno Bee – Api in vigna” e con l’installazione di cinque arnie fra le vigne di Malvasia all’ingresso della tenuta.

Fonte: Askanews.

Con biologico e turismo il vino siciliano vuole superare il miliardo di valore.
Un vigneto da 97mila ettari, tre volte quello della Nuova Zelanda. Ventitré tra Doc e Docg. Prima regione in Italia per superficie biologica (370mila ettari) che ne fanno la più grande area vinicola bio (30% dell’intera superficie nazionale). Un fatturato complessivo stimato in un miliardo di euro e la stragrande maggioranza delle aziende a conduzione familiare. Non è di oggi la case history di successo del vino siciliano, ma ogni anno, quando nell’isola convergono da tutto il mondo esperti e giornalisti per le degustazioni en primeur, si riaccende l’entusiasmo per una filiera che, sapendo davvero fare squadra, in pochi decenni è riuscita a dare l’adeguato valore a una produzione enologica fino ad allora poco considerata. Oggi il vino siciliano è un asset formidabile: non solo ha valorizzato i propri brand sui mercati esteri, ma è riuscito ad imporre vitigni autoctoni e aree di elezione, come dimostra lo straripante interesse verso l’Etna.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

I vitigni del passato per i vini del futuro… eccoli nel bicchiere.
Che vino beviamo stasera? Perché non provare, al posto del solito Merlot o del Cabernet o del Pinot Grigio o di qualche altra etichetta «modaiola», un vino figlio della storia, della tradizione, del genius loci? Il vino dei contadini di un tempo ricavato da vigne centenarie di cui si era persa la memoria e che un gruppo di ricercatori ha riportato a nuova vita salvando dall’estinzione queste autentiche reliquie del passato? Perché non assaggiare, ad esempio, la Casetta della Vallagarina, l’Enantio, la Nera dei Baisi, la Pavana della Valsugana, il Groppello della Val di Non, la Paolina, la Peverella, l’Oseleta, la Negrara, la Rossara, la Turchetta?

Fonte: Carlo Zucchetti.

Etichette del vino come per le sigarette, Confagricoltura presenta l’esposto.
Confagricoltura annuncia che presenterà un esposto alla Commissione europea per ribadire l’incompatibilità con le regole Ue della legge irlandese relativa all’inserimento di “Health Warning” (allarme per la salute) sulle etichette dei vini e delle bevande alcoliche, vino compreso. Nell’ambito della procedura già svolta in ambito Ue – ricorda Confagricoltura – la Commissione non ha sollevato obiezioni a proposito della decisione dell’Irlanda che, se attuata, determinerebbe un pericoloso precedente per il regolare funzionamento del mercato unico. La questione – aggiunge la Confederazione – sarà all’ordine del giorno della prossima riunione del Comitato Barriere Commerciali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto), il 21 giugno.

Fonte: Friuli Oggi.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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