rassegna stampa vino di giovedì 20 luglio 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 20 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Tra i cipressi cantati da Giosuè Carducci.
In viaggio nella Maremma toscana, terra di storiche cantine, vigneti e siti archeologici, dove si respira la brezza del Tirreno di Roberto Zichittella cipressi, quelli cantati da Carducci, «che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar» sono sempre lì, maestosi, .giganti giovinetti. Salendo da San Guido verso il borgo, gli alberi ci balzano incontro come immaginò il poeta, così fitti da creare una muraglia di verde ai lati della strada. Forse non c’è modo più solenne per incamminarsi lungo la Strada del vino e dell’olio Costa degli Etruschi, andando alla scoperta di questi borghi im Uno scorcio mozzafiato di un vigneto nella campagna toscana. Terra di rocche, siti archeologici, cantine, vigneti, ulivi e memorie. Qui regnarono gli Etruschi e fino al 5 novembre, nella vecchia cantina di Palazzo Espinassi Moratti a Castagneto Carducci, una mostra racconta il rapporto fra gli Etruschi e il vino

Fonte: Famiglia Cristiana.

Campi Flegrei Dieci anni di Falanghina.
Una delle soddisfazioni più grandi che mi ha regalato la Campania in questi tre decenni di attività è stata la straordinaria crescita dei Campi Flegrei. Si tratta di vini pazzeschi, identitari, che ti collocano immediatamente al centro di questo fantastico territorio. Riprovo questo 2013 grazie alla conoscenza del Armando De Benedictis, sommelier dello stellato Indaco di Ischia. C’è la mano di Vincenzo DiMeo e quando lo bevvi la prima volta nel 2015 predissi lunga vita. Ma non mi aspettavo proprio così lunga. Dieci annidi Falanghina purissima, sentori di idrocarburi e di pesca sotto spirito, note balsamiche, tanta energia vulcanica al palato, chiusura lunga, pulita, precisa.

Fonte: Mattino.

Cantina Colonnella compie 50 anni e cambia enologo.
La storica cantina cooperativa, con circa 100 soci e oltre 300 ettari coltivati a vigneto, fondata nel 1971 nella zona di produzione del più celebre vitigno d’Abruzzo, il Montepulciano, in occasione del prossimo cinquantennale ha deciso di rinnovarsi facendo affidamento sulla consulenza enologica di Nicola Blasi, che sostituirà lo storico enologo Giancarlo Ficcadenti con alle spalle oltre quarant’anni di carriera. Biasi si è aggiudicato i massimi riconoscimenti del panorama enologico italiano: i Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso, i 5 grappoli 2023 di Bibenda, l’inserimento tra “i 10 Migliori Vini d’Italia di Bibenda 2023” e il miglior vino bianco d’Italia Winescritic. Il suo talento è stato più volte riconosciuto anche da Vinoway, Merano Wine Festival e Food and Travel Italia.

Fonte: Centro Teramo.

Chiaromonte alla scoperta dell’Enotria.
Un viaggio alla scoperta dell’Enotria lucana per riscrivere le origini della viticoltura. Dopo Firenze e Viggiano anche Chiaromonte ospiterà domani, presso il Museo archeoantropologico Lodovico Nicola di Giura, la presentazione del volume: Fra le montagne di Enotria. Forma antica del territorio e paesaggio viticolo dell’Alta Val d’Agri, edito dall’Istituto Geografico Militare, a cura di Stefano Del Lungo (CNR-ISPC). II volume è frutto della volontà congiunta dell’Istituto Geografico Militare, che lo ha inserito nella ricorrenza dei 150 anni dalla sua nascita, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, attraverso l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (sede di Potenza), e del Consorzio di Tutela DOC Terre dell’alta Val d’Agri.

Fonte: Gazzetta di Basilicata.

Un buon pinot nero con profumi chiari e una beva austera.
La storia dell’azienda Calatroni nasce 60 anni fa con Luigi, intraprendente mezzadro che al termine del suo contratto acquista la terra dall’ex datore di lavoro per coltivare vigneti di proprietà. Tempi pionieristici per una produzione locale di pregio, ma l’audacia fu premiata nei decenni successivi poiché l’azienda indovinò un percorso di costante crescita affermandosi tra le protagoniste della rinascita qualitativa dell’Oltrepò grazie alla scelta di puntare, in particolare, sul Pinot Nero. Il vigneto di circa 15 ettari (oggi in piena conversione biologica e a basso impatto ambientale) si colloca infatti nell’area di Moncalvo Versiggia, uno dei principali cru del nobile vitigno in Oltrepò Pavese, e la linea superiore della cantina è rappresentata dagli spumanti Metodo Classico, che secondo Cristian, nipote di Luigi al timone dell’azienda insieme al fratello Stefano, ne è appunto la massima espressione.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Oggi a Vernazza la degustazione si fa al tramonto.
Una degustazione tra i carruggi e nei vigneti, per conoscere il vino nelle sue diverse fasi produttive dal terreno fino alla cantina. Ma anche un modo per conoscere e apprezzare le bellezze dei piccoli borghi, con i loro centri storici e le marine. Un aperitivo al tramonto, con un calice di vino in mano per scoprire i viticoltori e i vini della Cinque Terre, che festeggiano oggi i 50 anni della Doc, la produzione simbolo del territorio, in un paesaggio che unisce unicità, fragilità e bellezza tipica delle fasce terrazzate destinate alla viticoltura. L’appuntamento è per domani alle 18, lungo la via principale del centro storico di Vernazza, dove sarà possibile incontrare i produttori di vino Doc delle Cinque Terre e degustare le prestigiose etichette locali, ma anche visitare i vigneti vicini al paese.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Franciacorta in Cantina: di tutto e di più.
Il 16-17 settembre la 14esima edizione. con oltre sessanta aziende coinvolte e ben 170 iniziative in programma. Oltre 60 aziende aperte, 170 eventi distribuiti in 19 comuni per due giorni di promozione a tutto campo: sabato 16 e domenica 17 settembre toma il Festival Franciacorta in Cantina, la più importante manifestazione del comprensorio organizzata come ogni anno dal Consorzio di Tutela di Erbusco. Giunta al traguardo della 14esima edizione, la rassegna si concentra in un solo weekend. Le bollicine «made in Bs» saranno al centro di un fitto calendario di degustazioni, cene, incontri, visite guidate, escursioni in vigna e molto altro ancora, con un occhio di riguardo anche agli amanti dello sport e delle esperienze adrenaliniche.

Fonte: Brescia Oggi.

Viticoltori, appello all’assessore regionale «Meno burocrazia, certezze sui contributi».
Visita di Beduschi in Oltrepo e incontro con Confagricoltura: «Qualità dei prodotti alta, ora investire sulla promozione», appello all’assessore regionale «fieno burocrazia, certezze sui contributi». Sburocratizzazione e maggiore vicinanza alle aziende. Questo hanno chiesto gli imprenditori vitivinicoli pavesi all’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, ieri in Oltrepo per la sua prima visita sul territorio dall’insediamento. La prima tappa è stata a Corvino San Quirico, all’azienda agricola Tenuta Mazzolino, dove Beduschi, accompagnato dal sottosegretario regionale Ruggero Invernizzie dal consigliere regionale Claudio Mangiarotti, ha incontrato il direttivo di Confagricoltura Pavia, guidato dalla presidente Marta Sempio e dal direttore Alberto Lasagna. Certezze sull’arrivo dell’anticipo Pac, per dare liquidità alle aziende e consentire di portare avanti l’attività, meno burocrazia soprattutto per le assunzioni della manodopera stagionale, più attenzione verso il settore delle agroenergie: queste le questioni che Confagricoltura ha messo sul tavolo con l’assessore.

Fonte: Provincia – Pavese.

Le etichette del futuro – Il fascino dell’etichetta smaltata la scommessavincente di Decolab.
L’attività innovativa dell’azienda di Costigliole che sta incontrando un successo crescente Il fascino dell’etichetta smaltata la scommessa vincente di Decolab. Si può leggere come una storia di resilienza, oppure di capacità imprenditoriale. Ma anche di prospettiva innovativa nel campo della decorazione di bottiglie, bicchieri, contenitori in vetro e accessori in vari materiali. È il caso della Decolab di Costigliole (www.deco-lab.it), marchio di Sib Italy. Titolare è Michele Giordano, 42 anni, che ha maturato esperienza in altre aziende prima di mettersi in proprio. «Sib Italy è nata nel 2012. Sib sta per “Speriamo in bene” – scherza Giordano – ma ai fornitori non l’ho mai detto. Siamo partiti con la stampa transfer su pellami e tessuti, per arredamento e abbigliamento. A un certo punto abbiamo visto che c’erano periodi dell’anno in cui l’attività era quasi ferma, così abbiamo cominciato a guardarci intorno. Nel 2018 ho provato a cercare stampanti digitali di nuova generazione per altri materiali.

Fonte: Stampa Asti.

Droni nei vigneti e l’agricoltura di precisione – Il clima e i vigneti Droni e agricoltura di precisione per la lotta alle malattie della vite.
Immaginate un drone che, sorvolando a 25 metri d’altezza un vigneto opportunamente mappato, è in grado di rilevare con precisione chirurgica la presenza di viti colpite da peronospora e oidio, i due patogeni per eccellenza che in tarda primavera e inizio estate si accaniscono su foglie, tralcie grappoli. Le informazioni raccolte dal drone vengono elaborate da un software che le invia a un mezzo agricolo in grado di soccorrere le piante malate con tempestivi trattamenti. Il clima e i vigneti Droni e agricoltura di precisione per la lotta alle malattie della vite In Langa strategie per ridurre le conseguenze dell’aumento delle temperature, immaginate un drone che, sorvolando a 25 metri di altezza un vigneto opportunamente mappato, è in grado di rilevare con precisione chirurgica la presenza di viti colpite da peronospora e oidio, i due patogeni per eccellenza che in tarda primavera ed inizio estate si accaniscono su foglie, tralci e grappoli.

Fonte: Stampa Cuneo.

Eventi sportivi bagnati nel Prosecco, il sistema delle Colline respinge le critiche di Zanoni.
Si chiamano Colline del Prosecco e sono Patrimonio Unesco dal 2019 perché l’unicità del loro territorio paesaggistico e del prodotto che lì nasce sono stati riconosciuti unici al mondo. La polemica sollevata dal consigliere regionale dem Andrea Zanoni che punta il dito sul legame voluto dalla Regione Veneto tra le bollitine più famose del mondo e gli eventi sportivi, suggerendo che questo possa diventare un’istigazione all’abuso di alcol, ieri non ha lasciato indifferente il territorio di Conegliano e Valdobbiadene. «Non e la prima volta che il consigliere Zanoni si scaglia contro il “sistema prosecco” – spiega Marina Montedoro dell’Associazione Tutela del Patrimonio delle Colline Unesco – già dal 2019 fa parte del comitato contro il paesaggio. Sono sempre rimasta zitta ma a tutto c’è un limite. Zanoni non ha capito cosa significhi portare valore a un territorio e lo discredita per partito preso. Come mai non si è scagliato contro il Giro d’Italia che pure si bagna col Prosecco?».

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Prosecco, il Consorzio e FdI contro Zanni.
La Regione Veneto fa bene o male a sostenere anche economicamente iniziative sportive che pubblicizzano il Prosecco? A innescare la polemica è stato íl consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd) che ha presentato un’interrogazione: «Perché – ha chiesto citando la “Prosecco Marathon”, la “Prosecco cycling”, la “Moto Prosecco” – in contrasto con l’UE e contravvenendo a un accordo con il ministero della Salute, la giunta tollera e finanzia manifestazioni sportive che fanno pubblicità diretta ed indiretta a prodotti enologici?». A rispondergli Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene: «Non è la prima volta che il consigliere Zanoni si scaglia contro il “sistema pro-, secco”, del resto è noto per aver da sempre fatto parte del comitato contro il nostro paesaggio dal 2019 riconosciuto da Unesco patrimonio dell’umanità.

Fonte: Gazzettino.

Le colline Unesco portano lustro a tutto il Veneto.
on è la prima volta che il consigliere regionale Zanoni si scaglia contro il “sistema prosecco”. Del resto è noto per aver da sempre fatto parte del comi- tato contro il nostro paesaggio che dal 2019 è stato riconosciuto da Unesco patrimonio dell’umanità. Forse non ha compreso bene cosa significhi fare rete e portare valore alla sua stessa Regione. Non mi occupo di politica e non ho bisogno del consenso degli elettori, ma mi occupo di tutelare in ogni modo un ambiente ed un territorio oggi patrimonio comune che porta il Veneto nel mondo grazie ad un modello di sviluppo ecosostenibile valorizzato con una serie di azioni concrete che interessano turismo, sport, arte, cultura, enogastronomia e che con lungimiranza la Regione Veneto sa apprezzare e sostenere. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene continueranno con orgoglio ad ospitare e patrocinare eventi come la Prosecco marathon, la gravel nova Eroica, la Prosecco Hills, il Giro d’Italia e tutto ciò che le valorizza grazie al connubio sport, enogastronomia e Prosecco portando lustro al Veneto.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Dieci cantine italiane da visitare assenti dalla World’s Best Vineyards 2023.
Altro giro di classifica, altri musi lunghi: è da poco uscita la World’s Best Vineyards 2023, la classifica delle cinquanta più belle cantine di tutto il mondo – un po’ l’equivalente della The World 50 Best Restaurants e l’Italia, anche stavolta, se la vede maluccio. Cinquanta posizioni e una sola cantina italiana considerata (al netto della Cantina Antinori, non citata in qualità di vincitrice della classifica 2022 nella “Hall of Fame”, proprio come avviene per i ristoranti). La cantina Ceretto, con il suo scenografico acino di vetro sospeso sui vigneti, occupa la 29esima posizione. E sembra esattamente di vivere un deja vu di quello che è successo a Valencia, con la famiglia di vignaioli langarola che tiene alto con le unghie e con i denti il buon nome dell’Italia dell’enogastronomia (qui con l’acino, lì con Piazza Duomo, per quanto sceso in classifica).

Fonte: Dissapore.

Festival Franciacorta in Cantina 16-17 settembre 2023.
Sabato 16 e domenica 17 settembre torna il Festival Franciacorta in Cantina nella sua quattordicesima edizione, con più di 60 cantine aperte e oltre 170 eventi distribuiti nei comuni del territorio. Il terzo weekend di settembre sarà dedicato alla celebrazione a tutto tondo di Franciacorta: due giorni consacrati alla conoscenza non solo del vino, ma anche dei segreti più reconditi di una regione che ha dedicato tutta se stessa all’enogastronomia e all’ospitalità di alto livello. Tra le iniziative proposte non mancheranno le visite in cantina con degustazione, le cene di gala, e i pic-nic nelle vigne e le degustazioni verticali di Franciacorta di annata.

Fonte: Agenfood.

Krug x Lemon: la novità 2023 della Maison che compie 180 anni di successi.
Krug è stata fondata nel 1843 a Reims e rappresenta nel mondo un vero unicum per la Champagne. Olivier Krug, direttore della Maison è stato a Milano per rendere omaggio ad ingrediente mediterraneo come il limone connubio perfetto per celebrare la Grande Cuvée Brut 171ème Édition e lo Champagne Rosé Brut 27ème Édition abbinato al limone, ingrediente mediterraneo scelto per quest’anno. «Nel 2023 abbiamo deciso che il limone sia protagonista del nostro lavoro ma non abbiate timore – chiosa Olivier con un sorriso convincente -. Non c’è traccia di questo agrume nei nostri Krug anche se la struttura dei nostri champagne, a tratti, lo ricordano in maniera impeccabile. In effetti con la Grande Cuvée Brut 171ème Édition siamo riusciti a rispettare il sogno del mio trisavolo che produceva questo Champagne con l’obiettivo di sintetizzare il pensiero Krug fatto di perfezione. In questi calici ci sono ben 131 vini di 12 annate differenti e la più recente è la 2015 mentre la più vecchia la 2000».

Fonte: Identità Golose.

Vino, Gruppo Caviro: Giovanni Lai nuovo dg cantina Gerardo Cesari.
A partire dal primo ottobre, Giovanni Lai sarà il nuovo direttore generale di Gerardo Cesari Spa, azienda storica della Valpolicella, oggi parte del gruppo Caviro. Lai succede a Michele Farruggio. “Il mio obiettivo in Cesari – spiega Lai in una nota – è quello di continuare il percorso di crescita della qualità dei vini attraverso una chiara riconducibilità con l’espressione del territorio della Valpolicella. Vorrei rendere Cesari il punto di riferimento di un territorio dall’alto potenziale ed estremamente interessante per i diversi stili produttivi che offre agli appassionati del vino”.

Fonte: Askanews.

Nicola Biasi è il nuovo enologo della Cantina Colonnella.
Grandi novità per il pluripremiato enologo Nicola Biasi, il cui talento è stato più volte riconosciuto anche da Vinoway, Merano Wine Festival e Food and Travel Italia. Con la sua Nicola Biasi Consulting annuncia una nuova consulenza, la prima in Abruzzo, per Cantina Colonnella, storica cantina cooperativa, con circa 100 soci, di oltre 300 ettari fondata nel 1971 sulle colline del Teramano, zona di produzione del più celebre vitigno d’Abruzzo, il Montepulciano.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Questo Paese è il maggior produttore di vino al mondo, un premiato grandioso.
C’è un preciso Paese che, a quanto sembra, è il maggior produttore di vino in circolazione. Rimarrete stupefatti. Il vino, al giorno d’oggi, è sicuramente una delle bevande più apprezzate in svariati luoghi del mondo. Nonostante sia protagonista dell’epoca moderna, in realtà, il vino, come molti alimenti, ha una storia davvero antica alle spalle.

Fonte: Wine and Food Tour.

Vino: rallentano i consumi, con una crescita quasi a zero nel 2040.
Rallentano i consumi di vino, con una crescita prevista per il 2040 prossima allo zero. È il dato che emerge dall’Assemblea generale dell’Unione Italiana Vini (Uiv) dello scorso 12 luglio, dove è stata presentata un’analisi ad hoc: “Il mondo del vino che verrà. Scenari demografici e di consumo al 2040”. “Il mondo che consuma vino non costruirà più la sua crescita sul volume, ma sul valore evocativo espresso dalle bottiglie – afferma il presidente dell’Uiv Lamberto Frescobaldi – dal gusto all’esperienza, dal concetto di sostenibilità, al lifestyle. In questo quadro la filiera del vino dovrà incrementare la tendenza premium delle proprie proposte, ma anche rinnovare e razionalizzare un’offerta che oggi in diversi casi risulta fuori fuoco rispetto a una domanda in forte cambiamento, giovani in primis”.

Fonte: AgroNotizie – Image Line.

Vino italiano, l’export non vola e la gdo frena: i dati Unione Italiana Vini (Uiv) e Ismea.
La conferma di quanto già riportato da WineNews: crescono di poco i valori, soprattutto per l’aumento dei listini, ma diminuiscono i volumi. Export sempre più su un piano inclinato, mercato interno in lieve ma non sufficiente miglioramento. È la sintesi dell’analisi dell’Osservatorio Uiv-Ismea, che conferma quanto già riportato da WineNews su dati Istat sull’export dei primo quadrimestre 2023 e su quelli di Circana sulle vendite in gdo nel primo semestre 2023. Nel primo quadrimestre, le performance del vino italiano nel mondo segnano un calo tendenziale dello 0,7% nei volumi e un +2% nei valori (export attestato a 2,36 miliardi di euro), mentre nel primo semestre nella Gdo italiana si chiude, invece, con una contrazione del 3,9% sul fronte dei volumi accompagnato da un +3,5% nei valori (a 1,38 miliardi di euro, in questo caso i dati sono di Nielsen-IQ, ndr). Entrambe le performance – rilevano Ismea e Unione Italiana Vini (Uiv) – evidenziano le difficoltà di un 2023 in cui il surplus dei costi di produzione influisce in media per il 10% sul prodotto finito a fronte di incrementi dei prezzi di vendita molto più bassi, sia nelle piazze estere che interne.

Fonte: WineNews.

Peronospora e caldo record preoccupano il vino italiano, mentre la vendemmia 2023 si avvicina.
Le riflessioni di alcune delle cantine che aderiscono a Federvini: da Tasca d’Almerita a Leone de Castris, da La Scolca a Gotto d’Oro. La peronospora in vigna è un problema serio e sentito in molte zone d’Italia, come già riportato da tempo da WineNews e come segnalato anche da organizzazioni agricole come Confagricoltura, con i produttori che, dopo le abbondanti piogge primaverili che si sono protratte fino a fine giugno, hanno dovuto forzatamente ritardare i trattamenti tra i filari. Ed il caldo torrido e prolungato di questi giorni si fa sentire anche tra i vigneti dove si spera che le stesse piogge cadute in primavera aiutino, dopo aver consentito alle colture di accumulare importanti risorse idriche e di affrontare queste giornate di forte stress climatico. Un quadro complesso, dunque, che presenta tanti rischi. E anche se i produttori confidano ancora nelle loro capacità e in quella della vite, pianta resistente, resiliente e sorprendente per antonomasia, emerge la necessità di gestire il vigneto ed affrontare un clima sempre meno prevedibile. Come raccontano alcune delle cantine che aderiscono a Federvini.

Fonte: WineNews.

Vino: la Vendemmia 2023 alla prova del caldo record.
Il caldo record di questi giorni ha acceso i riflettori sulla produzione enologica e sulle previsioni della vendemmia di quest’anno. Secondo gli esperti e i rappresentanti di diverse case vinicole di eccellenza associate a Federvini, nell’anno più caldo la vite dimostra ancora una volta la sua straordinaria resilienza climatica, resistendo alle temperature eccezionali. Un aiuto in tal senso proviene dalle abbondanti piogge che hanno caratterizzato l’ultima primavera, tra maggio e giugno, consentendo alle colture di accumulare importanti risorse idriche e di affrontare queste giornate di forte stress climatico. Un quadro non esente da rischi, attentamente monitorati dai produttori, come quello della peronospora, il fungo delle piante, che si propaga con la pioggia e che sta attaccando i vigneti del centro e sud Italia.

Fonte: Foodmakers.

Nel mercato del vino che soffre, i bianchi in controtendenza. Come il Pinot Grigio delle Venezie.
Imbottigliamenti a +10% nella prima metà 2023, secondo i dati del Consorzio, guidato da Albino Armani. Se i vini rossi soffrono più di tutti gli altri in un mercato in generale non sfavillante, chi se la passa meglio, oltre alle ormai classiche bollicine, sono i vini bianchi. Ed in particolare a quelli più freschi, leggeri e non troppo alcolici, come richiedono oggi i gusti dei consumatori. Un trend ormai in atto da qualche tempo, come raccontato qui, in cui si inserisce perfettamente la crescita del Pinot Grigio delle Venezie Doc, denominazione tra le più grandi ed importanti d’Italia, con un trend degli imbottigliamenti che, nella prima metà 2023, fa segnare +10% sullo stesso periodo 2022. È stato giugno, in particolare, a segnare la migliore performance di un semestre sempre in positivo sul 2022, trainando l’avanzamento della denominazione, che, sullo stesso mese del 2022, ha visto mettere in bottiglia il 38% in più di Pinot Grigio Doc, per un totale di 898.951 ettolitri da inizio anno. Gli imbottigliatori esteri – con Stati Uniti, Regno Unito e Germania come primi interlocutori – da gennaio hanno preso, infatti, in carico oltre 100.000 ettolitri, di cui 22.621 ettolitri in giugno.

Fonte: WineNews.

Vino, «Enovitis Extrême» chiude con numeri record.
Quasi raddoppiati i numeri rispetto alla prima edizione per Enovitis Extrême che raggiunge 84 marchi di espositori e oltre mille visitatori. Si è conclusa così la seconda edizione della manifestazione itinerante di Unione italiana vini «clone» di Enovitis in campo dedicata ai vigneti di montagna e in elevata pendenza che si è tenuta lo scorso 13 luglio presso la Cantina Valle Isarco – Eisacktal, a Chiusa.
Evento di riferimento per i viticoltori «eroici», Enovits Extrême ha fatto il punto sull’utilizzo di macchine operatrici e attrezzature destinate all’impiego in condizioni orografiche impervie, con forti pendenze e ristretti spazi di manovra, dove la produzione è tradizionalmente associata ad elevatissimi costi di produzione.

Fonte: L’Adigetto.

Torna SummerWine, l’evento firmato Le Donne di Vino di Puglia.
Un aperitivo in barca con suggestivo giro al tramonto tra le calette di Vieste per celebrare e preservare l’acqua quale “bene comune”, risorsa importante non solo per la viticoltura. Per il 2023 “Le Donne del Vino” di Puglia tornano sul Gargano per la nona edizione del SummerWine, tra piatti gourmet, calici di vino e stelle cadenti. L’evento itinerante “WoW” (Wines on the Wave), si terrà il prossimo 27 luglio a Vieste, in due location d’eccezione e di grande impatto visivo: il molo turistico dove si affaccia il Ristorante Il Capriccio e l’Approdo di Venere con il Ristorante Adivè, luoghi ideali per trascorrere una vera esperienza di gusto e di piacere.

Fonte: Cronache di Gusto.

STAMPA ESTERA

Frappé par une épidémie virulente de mildiou, le vignoble bordelais s’enfonce dans la crise.
L’épidémie de mildiou qui frappe de plein fouet le vignoble bordelais en ce début d’été 2023 vient alourdir un climat déjà rendu délétère par une crise économique sans précédent. Alternant épisodes de chaleur et de pluie, le climat presque tropical est le grand déclencheur de ce nouveau fléau qui prospère sur un terrain d’autant plus calamiteux que des milliers d’hectares de vigne sont laissés à l’abandon dans le Bordelais, sans aucun traitement. Tandis que plus d’un vigneron se sent désarmé face au mildiou avec la limitation de l’usage des produits phytosanitaires. La Gironde fait partie des six départements du Sud-Ouest très fortement touchés par l’épidémie de mildiou de cet été 2023. Elle partage cette situation alarmante avec trois autres départements néo-aquitains (Dordogne, Lot-et-Garorne, Pyrénées-Atlantiques) et deux occitans (Gers, Lot). C’est ainsi par exemple que les vignobles de Buzet (Lot-et-Garonne), Irouléguy et Jurançon (Pyrénées-Atlantiques) n’ont pas échappé au fléau, pas plus que le Bergeracois. Mais le vignoble bordelais semble bien avoir décroché la timbale à cette loterie épidémique. Si l’ampleur des dégâts provoqués dans les vignobles par cette épidémie nistoriquement très virulente nest pas encore connue, *** la Chambre d’agriculture de la Gironde a déjà une idée assez précise de la situation en Nouvelle-Aquitaine « Le suivi de 86 parcelles de référence réalisé par le réseau des chambres d’agriculture au niveau de la Nouvelle-Aquitaine et coordonné par la Gironde montre que 90 96 des vignes sont touchées, à plus ou moins grande échelle ! » line situation dramatique dans un vignoble bordelais déjà plongé en pleine crise économique et qui a provoqué la réaction de nombreux élus. Dont la sénatrice girondine Nathalie Delattre, le député bourguignon Didier Paris, et Vincent [églantier, conseiller municipal de Sézanne, près de Reims, en Champagne, tous trois membres de l’Association nationale des élus de la vigne et du vin (Anev), qui demandent au ministre de l’Agriculture, Marc Fesneau, d’agir vite étant donné un contexte girondin explosif, où il est question d’arracher définitivement 9.500 hectares de vignes. « Déclencher le nouveau dispositif assurantiel » Les élus de l’Anev, qu. demandent au ministre de l’Agriculture de lancer un diagnostic d’urgence sanitaire sur le vignoble, sont clairs sur leurs attentes. « Ce diagnostic d’urgence doit permettre de déclencher le nouveau dispositif assurantiel universel au bénéfice des professionnels ayant subi plus de 50% de perte de récolte en raison de l’excès de pluviométrie constaté », font-ils valoir.

Fonte: Tribune.

Offensive historique du mildiou dans les vignes bordelaises.
La conjonction de fortes chaleurs et d’humidité est à l’origine d’une propagation de cette moisissure à 90 % des vignes. Mais pas seulement. De mémoire de Bordelais, jamais la vigne bavait subi de tels assauts du mildiou. « Le vignoble est touché a 9046 », selon la Chambre d’agriculture de la région. Cene maladie causée par divers champignons est pourtant un grand classique qui se manifeste d’ordinaire à des degrés nettement moindres. Une fois encore, ce sont les excès climatiques qui expliquent la gravité exceptionnelle de la situation. «Nous avons connu des conditions tropicales au printemps. Iss forteschnleurssesont conjuguées d un niveau d’humidité record ligaux trèsgrosomges », explique le Conseil interprofessionnel des vins de bordeaux (CIVE). Bien que globale, la situation est très hétérogène. Dans certains lieux « fl n’y n plus rien I faire. Lesgmins sont marinés comme des raisins de Corinthe. A d’autres endroits, le mildiou ne touche que les feuilles, Dans quelques cas rares, ll ne menace plus la vendange. Après la véraison [NDL R : quand les grappes virent du vert au rouge], qui a démarré, les grains sont plus résistants », dit encore 1eCIVB. Encore de l’espoir Datés mus les cas, il est tries prématuré de faire une estimation globale des pertes. «La météo des vingt prochains jours sera déterminante », prévoit Jonathan Dura urt, qui exploite 490 hectares de vignes avec sa famille. Dont 130 hectares en blanc dans 1Fntre-deux-Mers, une zone particulièrement affectée par le mildiou. La maladie, sl elle n’affecte que les feuilles et pas trop gravement, dempéche pas de récolter les raisins. “Mutes les vignes t’ont pas réagi de la mime façon. «Les vinesconventionnelles souffrent des interdictions successives de pesticides », dit Elot Jacob, adepte des méthodes bio, qui dirige le Chateau Fourras Hastes, á Listrac-Médoc. «Les moiIcules encore autorisées sont moins efficaces que celles qui ont étF retirées de la vente.. Pour Marie-Catherine Dufour, directrice technique du CRS, « la question est beaticoup plus large. Ce n’est pas une smple distinction entre bio et non bis. La gravité de la maladie cette ann’e est multifactonielle. Une des raisin tient a la violence et a la récurrence des orages Ils ont lessivé les tratements foliaires, qu’on ne peut pas renouveler b l’infini. Facteur aggravant, la crise quisévftdans leBoadelaisfait que cet’faines vignes ne smt plus entretenues. Elles constitsent une sorte de réservoir de mildfot, quine demande quel sepropgger ». Grands crus Pour une productice de grand cru en Saint-Émilion, quia souhaité rester anonyme et el n’utilise que du cuivre etdusoufreengulsede traitement de la vigne, «la prophylaxie est déterminante. L’é’olutfon du climat nous obligé désromais it une vigilance extréme, sept jouis sur sept. II faut garder les yeux rivés sur la météo, minute par ntinux, être d’une très grande réactivité, noir des équipes hyper mobilisées. On dolt toujours anticiper et être prits d revenir d des pratiques antérieurs.

Fonte: Echos.

Flucht aus der Tradition.
Die Weinwelt des Burgunds ist so berühmt wie berüchtigt für ihre elitäre Abgeschlossenheit. Mit den drei neuen Cités des Climats et Vins de Bourgogne soll sich das nun ändern. Cités des Climats et Vins de Bourgogne – Beaune: Parc de la Chartreuse, Juni bis September täglich von 10 bis 18 Uhr, März bis Mai sowie Oktober und November Dienstag bis Sonntag von 10 bis 18 Uhr, Dezember bis Februar Mittwoch bis Sonntag von 10 bis 18 Uhr, Eintritt 14 Euro; Mâcon: 520, Avenue Maréchal de Lattre de Tassigny, März bis Anfang November täglich von 10 bis 18 Uhr, Eintritt inklusive Weinprobe 9 Euro; Chablis: 1, Rue de Chichée, März bis Anfang November täglich von 10 bis 18 Uhr, Eintritt inklusive Weinprobe 9 Euro. Der Pass für alle drei Cités kostet 20 Euro. Weitere Auskünfte unter www.citeclimatsvins-bourgogne.com. Von Klaus Simon Eine Blindverkostung im Espace de Dégustation beschließt unseren Rundgang durch die Cité des Climats et Vins de Bourgogne in Mâcon, und sie endet mit einer guten Nachricht: “Mit Ausnahme des Pouilly-Fuissé und zwei, drei Appellationen kann man im Mâconnais einen anständigen Weißwein schon für sieben bis zehn Euro finden”, versichert uns David Legris. Zum Beweis schenkt der Leiter der Cité, die als blitzblanker Showroom der Weine Südburgunds von der Côte Chalonnaise bis zur Grenze des Beaujolais dient, einen Mâcon Villages ein. Der blassgelbe Wein ist frisch und duftet zart nach Zitrusfrüchten, auf der Zunge verschmelzen die Noten von weißen Blüten und Weinbergpfirsichen. “Diese Weine verdienen mehr Aufmerksamkeit, als sie bisher bekommen”, bekräftigt Monsieur Legris, und er hat recht. Denn noch immer verschwindet das Mâconnais im gewaltigen Schatten der Côte d’Or und des Chablisien, selbst in der Wahrnehmung französischer Weintrinker. Genau das soll die Cité des Climats et Vins de Bourgogne von Mâcon ändern, die im April als erste von drei Standorten dieser Art eröffnet worden ist. Den Anstoß, das Burgund önotouristisch neu zu definieren, gab 2015 die Aufnahme der Climats in das Welterbe der UNESCO. Mit drei komplementären Standorten, die das gesamte Weinbaugebiet mit seinen über die Jahrhunderte bis auf den Quadratmeter austarierten Weinlagen erschließen, sind acht Jahre später drei entschieden moderne Botschaften des burgundischen Weinbaus entstanden. Die Cité von Mâcon deckt Südburgund ab, die von Chablis Nordburgund, die im zentral gelegenen Beaune das gesamte Weinbaugebiet mit einem Schwerpunkt auf der Côte d’Or. Öffnung lautet das Gebot der Stunde. Jede Cité lädt zu WeinWorkshops, Exkursionen in die Weinberge und Veranstaltungsreihen ein, mehr als 5000 Quadratmeter Ausstellungsflächen sind frei zugänglich, dazu gibt es Panoramaterrassen, Boutiquen, Fachbuchhandlungen und Parks.

Fonte: Frankfurter Allgemeine Reiseblatt.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.

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