rassegna stampa del vino di giovedì 25 maggio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 25 maggio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Intervista a Nicola D’Auria – Il Movimento Turismo del Vino L’impegno di Nicola D’Auria «Brindiamo a cultura e passione».
Weekend di iniziative speciali in occasione dei trent’anni dell’associazione no-profit II presidente nazionale: «Visite guidate, degustazioni e attività. Pronti ad accogliere i visitatori». «Il nostro cuore è accanto ai cittadini dell’Emilia-Romagna Sapranno rialzarsi» Enoturismo in ‘fermento’. E’ tutto pronto, infatti, per Cantine Aperte, evento annuale del Movimento Turismo del Vino che sabato e domenica coinvolgerà circa mille cantine italiane. L’innovativo concetto di turismo ha una duplice funzione: quella di valorizzare il bere consapevole e responsabile e quella di promuovere il territorio che ospita le cantine. L’attività di degustazione e di visite guidate all’interno delle cantine e dei vigneti, infatti, è strettamente connessa alla scoperta dei luoghi, dei borghi e delle comunità locali, attraverso il coinvolgimento dei sapori ed esclusive visite organizzate.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Speciale Cantine Aperte.

Palazzona di Maggio tra i pionieri «Il bio è la nostra parola d’ordine».
L’azienda a conduzione familiare è nata negli anni ’60 sulle colline di San Pietro di Ozzano Emilia I titolari: «Tantissimi i giovani che dimostrano sempre maggior interesse verso il nostro settore». «Pronti ad accogliere i visitatori tra cantina e vigneti Tante iniziative all’aria aperta» di Mariateresa Mastromarino. Una storia che nasce negli anni ’60 sotto forma di sperimentazione, e che diventa concreta realtà vent’anni fa. E’ questo lo spirito di Palazzona di Maggio, cantina vinicola situata sulle prime colline di San Pietro di Ozzano Emilia, a metà strada tra Bologna e Imola, che coltiva i propri vigneti, producendo vini di qualità che riflettono e rispecchiano la ricchezza variegata del territorio, con grande attenzione anche allo sviluppo di soluzioni innovative ed ecologiche. «Dal 2019 produciamo vini biologici – spiega Antonella Perdisa, proprietaria e titolare dell’azienda.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Speciale Cantine Aperte.

Intervista a Chiara Del Vecchio – Agrivar, territorio in vetrina «Sostenibilità, qualità e salute Ecco le nostre parole d’ordine».
C’è anche l’olio extravergine di oliva tra i prodotti dell’anima agricola del Palazzo di Varignana La direttrice generale Del Vecchio: «Produciamo vini in house con le nostre uve». Formaggi e salumi di produzione locale in abbinamento alla degustazione di Mariateresa Mastromarino Nel piccolo e avvolgente Borgo di Varignana, sulle prime colline di Castel San Pietro Terme, nasce e si sviluppa Agrivar, azienda agricola dello storico Palazzo di Varignana. Dal 2015, la realtà si concentra nella produzione di vino e di olio extravergine d’oliva, incentivando l’alimentazione e la spesa a chilometro zero. Agrivar si impegna nella promozione della valorizzazione dei prodotti locali, del territorio, al quale è molto legata, grazie alla storicità della sua splendida sede.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Speciale Cantine Aperte.

Intervista a Violante Gardini Cinelli Colombini – Toscana, il vino come arte «Un’accoglienza al top tra degustazioni e cultura nel segno dell’innovazione».
Violante Gardini Cinelli Colombini guida il «Movimento» fondato proprio in questa terra da sua madre trent’anni fa: «Così i visitatori diventano ambasciatori del nostro mondo» Cinquantadue cantine in otto province (assenti solo Lucca e Massa Carrara), alcune tra le griffe più blasonate del Vigneto Toscana, altre meno famose ma ugualmente agguerrite e appassionate: sono le aziende vinicole che hanno risposto all’appello del Movimento per il Turismo del vino, pronte a organizzare degustazioni, tour, lezioni ed eventi per appassionati e curiosi nei due giorni di Cantine Aperte, che festeggia i suoi primi 30 anni sabato e domenica, occasione specialissima perché proprio in Toscana il Movimento vide la luce, da un’idea di Donatella Cinelli Colombini, e che dalle prime 25 Interesse cresciuto negli anni in maniera esponenziale: puntiamo a far vivere esperienze uniche.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Speciale Cantine Aperte.

Intervista ad Alessio Durazzi – Morellino di Scansano «Il nostro Sangiovese che si affaccia sul mare e regala grandi emozioni».
Alessio Durazzi, direttore del Consorzio che riunisce 220 produttori: «In questo spicchio di Toscana e di Maremma una proposta unica, che coniuga enogastronomia e sport grazie a un’offerta ben strutturata». Per loro è «il Sangiovese che si affaccia sul mare», anche se il disciplinare in realtà consente l’uso di vitigni diversi oltre all’uva principe del Vigneto Toscana, uve internazionali o altre uve autoctone. Ma è il mare uno dei grandi protagonisti nel successo del Morellino di Scansano, doc dal 1978 e docg dal 2006, un Consorzio che conta 220 soci produttori su un territorio di circa 1500 ettari dalle pendici del Monte Amiata fino all’Aurelia, uno spicchio di Toscana e di Maremma, in pratica meno di 2 chilometri dalla riva del Tirreno. Mettono sul mercato in media ogni anno tra 9 e 10 milioni di bottiglie, complici anche un paio di cantine cooperative che raccolgono qualche centinaio di piccoli e piccolissimi coltivatori.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Speciale Cantine Aperte.

Città del Vino, domina il Sannio.
ll comprensorio del Taburno-Titemo si riconferma e conquista ulteriori importanti primati Una pioggia di medaglie sono state assegnate nell’edizione 2023 del concorso enologico promosso da Città del Vino. In totale 43 Gran medaglie d’oro (27 all’Italia e 16 vini stranieri), 347 medaglie d’oro (Italia 289 e Paesi esteri 64). Vini e distillati suddivisi delle diverse categorie: Premio speciale Città del Bio; Nebbiolo world; Mondo Merlot, Forum degli Spumanti e Premio speciale Vini Vulcanici. Successo anche per il concorso riservato alle grappe. È questo, in sintesi, quanto è emerso dall’edizione 2023 del Concorso Enologico internazionale Città del Vino, le cui selezioni si sono svolte nei giorni scorsi a Sambuca di Sicilia (Ag).

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Quel giallo oro antico con note agrumate e elegante mineralità.
A famiglia Tessari: un grande amore per il vino, la vigna, la terra. Quella storicamente vocata alla viticoltura a Montecchia di Crosara, nel cuore di quel Soave che dà il meglio di sé. Da sempre, di certo dalla fondazione dell’azienda nata nel 1915, con il capostipite Amedeo e oggi arrivata alla quarta generazione in un lungo filo rosso che ha portato la famiglia Tessari ai vertici della produzione di Soave Classico e del Valpolicella. Il successore di Amedeo, Fulvio, dopo complicate vicissitudini belliche e postbelliche ritrova la sua strada nella dedizione e nella passione verso la sua terra e quei filari che tante soddisfazioni concedono a chi li cura. Con pazienza, tanto lavoro e con l’aiuto dei figli, Fulvio inizia una storia ricca di successi tanto da costruire una nuova cantina a Brognoligo.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Malvasia Regina Un super festival.
Un super festival n trionfo di sapori e di emozioni: il Consorzio Vini Dop Colli di Parma ha saputo regalare un’esperienza indimenticabile nel corso della XXVII edizione del Festival della Malvasia di Sala Baganza, celebrando l’autentica essenza dei vini parmensi. L’affluenza del pubblico e l’entusiasmo dimostrato sono stati straordinari, a testimoniare l’interesse e l’apprezzamento verso la Malvasia di Candia Aromatica dei Colli di Parma. La partecipazione del Consorzio Vini Dop Colli di Parma che, come ogni anno, ha affiancato Comune e Pro Loco di Sala Baganza nell’organizzazione dell’evento, è stata arricchita dal coinvolgimento attivo dei produttori, che hanno presentato i loro vini attraverso degustazioni nella splendida cornice della Rocca Sanvitale, accompagnandoli ai prelibati prodotti gastronomici tipici del territorio.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Wein Tour solidale «Bevete romagnolo».
La campagna per sostenere i produttori dei territori colpiti dall’alluvione: rassegna in programma dal 2 al 4 giugno La Regina e i suoi operatori scendono in campo per aiutare i produttori di vino della regione con la campagna ‘Beviamo romagnolo’. Veronica Pontis, organizzatrice del Wein Tour Cattolica, dopo i catastrofici eventi climatici che hanno colpito la Romagna, conferma: «Abbiamo deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione con l’hashtag #Beviamo romagnolo per fare in modo che quest’estate in Riviera si scelgano sempre di più i vini emiliano romagnoli per brindare. E anche ristoranti e hotel propongano i vini regionali, in modo di aiutare concretamente la ripresa delle aziende che hanno registrato pesanti danni e anche la prossima annata avranno una produzione fortemente compromessa».

Fonte: Resto del Carlino Rimini.

Sul vino l’etichetta della salute.
La novità L’Irlanda è il primo Paese a convertire il regolamento europeo. Sulle bottiglie tutte le avvertenze sanitarie Contraria Maria Veronica Rossi (Lega): «Una iniziativa cervellotica che danneggia molto i nostri produttori» lI ministro Donnelly: «Non vedo l’ora che anche altri seguano il nostro esempio». L’alcol fa male. A dirlo è l’Irlanda che ha convertito in legge il regolamento che prevede l’etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie. Ed è il primo esempio in Europa nonostante le critiche arrivate da tredici paesi membri, tra cui l’Italia. Ma in cosa consiste la nuova normativa? In pratica tutte le etichette dei prodotti alcolici dovranno indicare il contenuto calorico e i grammi di alcol presenti nel prodotto. Inoltre dovrà indicare le avvertenze sul rischio di consumare alcol durante la gravidanza e sul rischio di malattie del fegato e tumori mortali dovuti al consumo di alcol. Insomma molto simile alle etichette applicate sui pacchetti di sigarette.

Fonte: Ciociaria Oggi.

Ventimiglia – Torna il «Wine Festival».
Un weekend di degustazioni Toma il «Wine Festival». Toma il Ventimiglia Wine Festival. In programma da domani (26 maggio) a domenica prossima, potrà contare, per questa seconda edizione, sulla collaborazione di associazioni e privati, uniti per far crescere Ventimiglia: Pro-Loco Intemelia, Confcommercio e Confesercenti, associazione provinciale dei sommelier (Ais). In sinergia con il gruppo imprenditoriale Marina Development Corporation daranno vita a un evento di promozione dei prodotti del territorio, uno degli appuntamenti di forza dell’offerta turistica cittadina. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio cittadino e l’adesione di Regione Liguria. Il programma. Venerdì alle 18, conferenza dal titolo “I trend del vino nel 2023- cosa vogliono i consumatori”, a cura Cristina Mercuri DipWset e due ospiti esperti produttori del mondo del vino.

Fonte: Riviera.

Sorprese e novità. Ora si beve ligure.
Il sommelier Lorenzo Moraldo e le scelte del ristorante stellato Balzi Rossi “La produzione della Liguria è eroica, un lavoro che va valorizzato” Dal Vermentino al Pigato, al Rossese e la Granaccia: c’è il meglio in vetrina. La sorpresa, al ristorante stellato Balzi Rossi di Ventimiglia, è il Ponte di Toi 2020 di Stefano Legnani. Il sommelier Lorenzo Moraldo, tornato al fianco dello chef Enri:o Marmo per guidare la cantina, dopo le parentesi tristellate al St. Hubertus con Norbert Niederkofler e al Mirazur con Mauro Colagreco lo sceglie per accompagnare i tortelli burro e ac:iughe, con misticanza selvatica e limone. Un Vermentino in purezza, fermentazione spontanea e macerazione 3i una settimana, affinato in acciaio. Un prodotto naturale, nei vigneti del quartiere Bradia, a Sarzana, dalla parte opposta della regione. Un vino simbolo, dal confine con la Toscana a quello con la Francia, per raccontare una regione che ha tanto da dire.

Fonte: Secolo XIX I piaceri del Gusto.

Il 17 giugno Festival del gin. Dal ai 9 luglio Re Vermentino.
Non si ferma nel Dianese la stagione delle kermesse dedicate ai prodotti tipici locali. A raccogliere il testimone da Diano Marina, dove qualche settimana fa la 10a edizione di “Aromatica” – passerella delle erbe aromatiche – ci pensa Diano Castello con due appuntamenti. Nel borgo tra gli ulivi si avvicina una prima assoluta: sabato 17 giugno esordisce ol festival “Gin nel borgo” dedicato ai distillati di ginepro della Riviera, mentre nel weekend del 7-9 luglio ci sarà il consueto Premio Vermentino, rassegna-concorso alla 30a edizione, vetrina del vino Doc prodotto in varie regioni italiane.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Con Volastra da bere si celebrano i 50 anni della Doc Cinque Terre.
In alto i calici, la Doc delle Cinque Terre taglia il traguardo dei suoi primi 50 anni. Una produzione nata dalla millenaria coltivazione della vite in questo territorio verticale, a picco sul mare. E che questo sabato, 27 maggio, sarà celebrata con la manifestazione Volastra da Bere. Un appuntamento che è il primo in programma nel calendario degli eventi che quest’anno racconteranno questo primo mezzo secolo di Denominazione di Origine Controllata del vino locale. Sabato dalle 15.30 i viticoltori delle Cinque Terre incontreranno appassionati e curiosi, facendo conoscere le etichette e proponendo degustazioni. Nel percorso creato all’interno del borgo sarà possibile conoscere e approfondire il vino, direttamente da chi lo produce.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Il 17 giugno Festival del gin. Dal ai 9 luglio Re Vermentino.
Non si ferma nel Dianese la stagione delle kermesse dedicate ai prodotti tipici locali. A raccogliere il testimone da Diano Marina, dove qualche settimana fa la 10a edizione di “Aromatica” – passerella delle erbe aromatiche – ci pensa Diano Castello con due appuntamenti. Nel borgo tra gli ulivi si avvicina una prima assoluta: sabato 17 giugno esordisce ol festival “Gin nel borgo” dedicato ai distillati di ginepro della Riviera, mentre nel weekend del 7-9 luglio ci sarà il consueto Premio Vermentino, rassegna-concorso alla 30a edizione, vetrina del vino Doc prodotto in varie regioni italiane. La novità assoluta, il festival Gin nel borgo, nasce da un’idea dell’amministrazione guidata dal sindaco Romano Damonte, che ha notato il crescente interesse, anche in Liguria, per i distillati a base di bacche di ginepro.

Fonte: Stampa Imperia.

Vino e frode in commercio spunta la cisterna “fantasma”.
Alla procura non tornano i conti su circa 270 ettolitri venduti da un’azienda all’altra, Dopo “Losito e Guarini” e “Nicelli”, controlli anche da “Marco Orlandi” c Maria Fiore. Quantitativi esistenti solo sulla carta, cisterne di vino “fantasma”, in particolare una da 270 ettolitri di vino rosso da tavola, che sarebbero entrate in cantina solo sulle bolle ma non nella realtà. È l’ipotesi della procura, ancora tutta da provare, che ha fatto scattare, nella giornata di martedì, una serie di controlli dei carabinieri forestali e dell’Ispettorato che si occupa della repressione frodi. E frode in commercio è la contestazione che risulta dai decreti di perquisizione e sequestro notificati ai titolari di alcune aziende. Da quanto si è saputo (l’indagine è coperta dal massimo riserbo) gli investigatori hanno acquisito documenti in almeno tre aziende vitivinicole dell’Oltrepo, tra Stradella, Redavalle e Montù Beccaria.
Fonte: Provincia – Pavese.

Venticinque etichette a Monza per raccontare il Pinot dell’Oltrepo.
Oltre 200 tra sommelier e appassionati hanno partecipato all’evento “Oltrepo Terra di Pinot nero”, organizzata da Ais Monza Brianza in collaborazione con il Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese. Erano 25 le aziende locali presenti con i loro vini a base Pinot nero al banco di assaggio: Bertè e Cordini, Bosco Longhino, Bruno Verdi, Cà del Gè, Cà di Frara, Calatroni, Cavallotti, Conte Vistarino, Cordero San Giorgio, Ersaf — Riccagioia, Fiamberti Giulio, Finigeto, Frecciarossa, La Genisia, La Piotta, La Travaglina, La Versa, Lefiole, Manuelina, Montelio, 01trenero, Pietro Torti, Prime Alture, Torti l’Eleganza del Vino, Travaglino. Nel programma, anche due degustazioni guidate dedicate al Metodo Classico e al Pinot nero in rosso.

Fonte: Provincia – Pavese.

L’etichetta choc sui vini «Non si elimina così l’abuso».
La polemica. In Irlanda diventa obbligatorio indicare i rischi per la salute Crippa: «Non basta uno slogan» – Mojoli: «Si crea allarmismo inutile» *** ssss? No alla demonizzazione del vino, anche se il problema dell’abuso di alcol e dei danni alla salute deve essere affrontato. Il mondo lariano del vino non guarda con simpatia all’iniziativa dell’Irlanda, che sulle etichette dal 2026 inserirà un avviso sui rischi per la salute, come da noi avviene da anni per le sigarette. «Penso che il problema legato alla salute e al consumo di alcolici sia serio e, proprio per questo, credo fermamente che non si possa risolvere mettendo in etichetta uno slogan», dice Claudia Crippa, presidente del Consorzio Igt Terre Lariane, che rappresenta produttori dell’Alto lago e del lecchese.

Fonte: Provincia Como.

Crippa (Consorzio Terre Lariane) «Non si risolve con un’etichetta».
I produttori La presidente: «Penso che il problema esista, dobbiamo insistere sul consumo consapevole» «Penso che il problema legato alla salute e al consumo di alcolici sia serio e, proprio per questo, credo fermamente che non si possa risolvere mettendo in etichetta uno slogan». Claudia Crippa, presidente del Consorzio Igt Terre Lariane e titolare dell’agriturismo e azienda vinicola “La Costa” di La Valletta Brianza, nel Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, commenta così la nuova legge irlandese che prevede la presenza di etichette sui prodotti alcolici come il vino per indicare i rischi sanitari collegati al consumo di queste bevande, tra cui cirrosi epatica, cancro al fegato o problemi in gravidanza.

Fonte: Provincia di Lecco.

«Il vino non fa male L’alcol in eccesso sì» – «ll vino non fa male L’alcol in eccesso si Anche per i tumori».
Antonio Ardizzoia, primario di Oncologia del Manzoni di Lecco, storce il naso sulla legge irlandese sull’etichettatura degli alcolici: «Il vino non fa male. L’alcol fa male, però quando in eccesso». II primario di Oncologia all’ospedale di Lecco interviene nel dibattito sulla legge irlandese «Il vino non fa male L’alcol in eccesso si Anche per i tumori» ¦ «Stiamo parlando di modica quantità, circa un bicchiere al giorno». Antonio Ardizzoia, primario di Oncologia dell’ospedale Manzoni di Lecco, storce il naso sulla nuova legge irlandese sull’etichettatura degli alcolici che imporrebbe di paragonare vino e birra al tabacco: la nuova legge vorrebbe inserire messaggi del tipo “nuove gravemente alla salute” oppure “può sviluppare tumori” e via dicendo. Al medico abbiamo chiesto se sia davvero così. E se sia giusto fare di tutta l’erba un fascio. Dottor Ardizzoia, ma il vino fa davvero male? Il vino non fa male.

Fonte: Provincia Sondrio.

Il Gran Monferrato nel gotha del vino «Sarà nominato Città europea 2024».
II riconoscimento premia il programma delle due aree punta di diamante della produzione enologica La rete comprende, nel Basso Piemonte, Ovada, :Acqui Terme e Casale Monferrato Giovanna Galliano Daniela Terragni. Gran Monferrato e Alto Piemonte, insieme, hanno centrato un importante obiettivo: sono stati scelti come “Città Europea del vino per l’anno 2024”. Il riconoscimento sarà formalizzato dal Consiglio RECEVIN (Rete Europea delle Città del Vino) a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo, il prossimo luglio. Già oggi però, in quella parte di Piemonte che va dai piedi del Monte Rosa con Gattinara e Ghemme e arriva ai confini con l’Appennino ligure, passando per Acqui Terme, Ovada e Casale Monferrato, si inizia a festeggiare.

Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.

Vino, in arrivo la rivoluzione delle etichette – Dna del vino, l’etichetta sarà digitale.
Etichette: tutte da rifare. Tra pochi mesi sulle bottiglie divino non si leggerà solo il nome di fantasia, il marchio della casa e la denominazione a cui fa riferimento. La nuova normativa europea sull’etichettatura del vino, in vigore dall’8 dicembre, prevede che dovranno essere indicati ingredienti, allergeni e valori nutrizionali, come già accade per il cibo. Arriverà sulle bottiglie un Qr Code. Sul tema tavola rotonda oggi al polo universitario con produttori, esperti e giuristi. Dna del vino, l’etichetta sarà digitale A dicembre entrano in vigore le nuove norme sulle informazioni da indicare sulle bottiglie. Etichette: tutte da rifare. Tra pochi mesi sulle bottiglie di vino non si leggerà solo il nome di fantasia, il marchio della casa e la denominazione a cui fa riferimento.

Fonte: Stampa Asti.

“Cantine aperte” torna nel weekend.
È l’appuntamento fisso di fine maggio: il 27 e 28 torna “Cantine aperte”, la manifestazione del Movimento turismo del vino che in Puglia garantisce l’accesso a circa 30 aziende dal Gargano al Salento. Basta un ticket d’ingresso di 5 euro per avere un calice di vetro e una tasca porta calice e ricevere così una degustazione di benvenuto in tutte le aziende visitate. Gli eventi sono tutti gratuiti, per alcuni è necessaria la prenotazione, e le attività organizzate sono tante e varie: D’Araprì a Foggia è sovrano degli spumanti e propone anche un pranzo a palazzo, anticipando la festa al 26 con il concerto di Bulles Notes Squinternet. Visita ai vigneti e degustazioni da Torrevento a Corato (soltanto domenica dalle 10 alle 18), come da Botromagno a Gravina in Puglia (per entrambi i giorni).

Fonte: Repubblica Bari.

Quei tour d’autore fra cantine e tradizione – I tour d’autore fra bottiglie e tradizione.
Dall’entroterra al mare, sono tante le proposte che mettono assieme il cibo e i vini della nostra Puglia. Dalle degustazioni in catamarano alle cantine, una selezione di eventi in programma per l’estate. Il matrimonio fra Puglia, cibo e vino si celebra anche d’estate. Non soltanto nei ristoranti sul mare, nei lidi, ma anche in luoghi dell’entroterra che affascinano pure nella bella stagione. Al fresco di masserie e cantine, dal Barese al Salento, si organizzano degustazioni e corsi di cucina aperti ai turisti e agli stessi pugliesi che vogliono trascorrere una giornata diversa. E poi ci sono gli aperitivi, da gustare pure sui catamarani. È quello che accade a Taranto con “Cantine in barca”: sino al 30 settembre, si potrà salire sui catamarani della Jonian dolphin conservation e per due ore, nelle serate del weekend, sorseggiare i migliori vini pugliesi.

Fonte: Repubblica Bari.

La due giorni del buon bere alla pugliese – Due giornate del buon bere alla pugliese.
Ma anche raccontare. Non è soltanto una questione di verbi all’infinito, quanto piuttosto una caratteristica specifica: perché un vino può essere rosso o bianco, secco o aromatico, possono esserci solfiti oppure no, ma non può esistere un vino che sia silenzioso, che non racconti una storia, che non abbia qualcosa da dire. È da qui che si partirà sabato 27 e domenica 28 maggio, al Palazzo dell’Acqua ai Bari, con “I sensi del vino”, una due giorni alla scoperta delle eccellenze vitivinicole pugliesi, del loro stretto legame con la cultura e del loro ruolo fondamentale nella valorizzazione dei territori. Ci saranno i produttori, la politica e ci sarà, appunto, chi porterà le parole: Dino Abbrescia, Paola Saluzzi, Gabriele Romagnoli, Marianna Aprile, Barbara Sgarzi, fra gli altri, che spiegheranno il perché “il vino è cultura”.

Fonte: Repubblica Bari.

Semaforo rosso alle etichette – Semaforo rosso alle etichette.
Grazie al silenzio -assenso della Commissione europea, dal 2026 tutti gli alcolici venduti in Irlanda dovranno recare in etichetta una chiara indicazione circa i rischi sanitari legati al loro consumo. La segnalazione sarà esplicitamente riferita alle donne in gravidanza e alla possibilità di contrarre malattie epatiche e tumori. Fin dall’avvio dell’iter legislativo – la notifica alla Commissione UE risale al giugno 2022 – Italia, Francia e Spagna, ovvero i maggiori produttori europei di vino, hanno manifestato apertamente il loro dissenso. Dopo il varo della legge, alla protesta si sono uniti altri 6 paesi – Bulgaria, Grecia, Rep. Ceca, Ungheria, Slovacchia e Portogallo – che chiedono all’Ue di riesaminare, e possibilmente bloccare, la scelta irlandese. In Italia, le reazioni alla decisione assunta dall’Irlanda sono state decise. Coldiretti paventa danni notevolissimi al nostro export.

Fonte: Nuova Sardegna.

Accordo tra Banca agricola Popolare di Ragusa e Consorzio Tutela Vini Etna Doc.
per l’accesso al credito delle aziende vitivinicole associate al consorzio. La convenzione consentirà di offrire servizi e prodotti finanziari specifici per soddisfare le esigenze di tutta la filiera vitivinicola, di rafforzare e valorizzare l’attività svolta dal Consorzio, favorire lo sviluppo sostenibile e la transizione energetica e digitale di tutti i soggetti appartenenti alla filiera, m coerenza con gli obiettivi del PNRR. «Crediamo fortemente nella sinergia con soggetti capaci di agwegaree rappresentare efficacemente le esigenze delle filiere produttive, al fine di promuovere una progettualità comune condivisa e di medio-lungo periodo a favore delle proprie comunità», ha commentato l’amministratore delegato di Banca Agricola Popolare di Ragusa, Saverio Continella.

Fonte: MF Sicilia.

Cantine Aperte: una formula vincente..
Sabato 27 e domenica 28 Maggio riaprono vigneti e palmenti della Sicilia in occasione di Cantine Aperte, promosso dal Movimento Turismo del Vino. Sarà un week end ricco di iniziative, all’insegna della convivialità e dell’amore per il vino e per la natura. Tante iniziative finalizzate a valorizzare e raccontare la bellezza dell’Isola, la passione per il vino, il valore dell’ospitalità e della qualità dell’esperienza proposta. Partendo dalla provincia di Trapani, Tenute Orestiadi (Gibellina, TP) regala nella giornata di domenica 28 Maggio un’immersione tra arte e vino, elementi che identificano una comunità che si apre al mondo e che guarda al futuro. Sarà un’esperienza eno-sensoriale centrata sui valori enologici espressi dal territorio, con la degustazione di cinque etichette selezionate ad hoc.

Fonte: Repubblica Palermo.

La Banca agricola di Ragusa sosterrà le imprese vinicole.
La Banca agricola popolare di Ragusa e il Consorzio di tutela Vini Etna Doc hanno stipulato ieri un protocollo di collaborazione finalizzato a sostenere e favorire l’accesso al credito delle aziende produttrici associate al consorzio vitivinicolo, rappresentativo di una delle eccellenze della Sicilia. La convenzione consentirà di definire servizi e prodotti finanziari specifici per soddisfare le esigenze di tutta la filiera vitivinicola, in un contesto di mercato dinamico e in continua evoluzione. L’accordo ha, inoltre, lo scopo di rafforzare e valorizzare l’attività svolta dal Consorzio, favorire lo sviluppo sostenibile e la transizione energetica e digitale di tutti i soggetti appartenenti alla filiera, in coerenza con gli obiettivi del “Pnrr”.

Fonte: Sicilia.

Torna «Cantine Aperte» Weekend tutto da bere.
Alla scoperta del vino di Carmignano: visite, degustazioni e iniziative speciali C’è anche chi propone tour tra i vigneti in jeep. Oltre a cibo del territorio. Con «Cantine Aperte» domenica sarà una giornata alla scoperta del vino di Carmignano. Torna la manifestazione organizzata dal Movimento Turismo del Vino e varie aziende del distretto vinicolo aderiscono. Vino e non solo si potrà assaggiare alla tenuta di Artimino, alla fattoria di Bacchereto – Terre A Mano, a Castelvecchio, al Podere II Sassolo e alla Tenuta Di Capezzana. Ogni azienda oltre a mostrare le cantine e proporre degustazioni, ha in programma iniziative di intrattenimento. La tenuta di Artimino aprirà la cantina di via della Nave 11 con la presenza di sommelier oltre a poter fare, dalle 10 alle 19, un tour del vigneto in jeep. Per tutta la giornata non mancherà ottimo cibo del territorio grazie alla collaborazione con i food truck «Fuori Posto» che proporrà hamburger, hotdog, tigelle e altre delizie e «Gelateria Soffici» che realizzerà gelati di tutti i gusti e per l’occasione uno speciale al Vin Santo.

Fonte: Nazione Prato.

I conti in rosso di Tenimenti spa L’azienda agricola di Banca Mps in vendita dopo anni di perdite – Rosati al vertice di Tenimenti In vendita con i conti in rosso la società agricola del Monte.
La nomina del nuovo cda, Rosati presidente I conti in rosso di Tenimenti spa L’azienda agricola di Banca Mps in vendita dopo anni di perdite DI Blasco a pagina 11 Rosati al vertice di Tenimenti In vendita con i conti in rosso la società agricola del Monte Un patrimonio alla deriva, cinque anni di perdite in bilancio, 840 ettari di cui 88 a vigneti Docg Tutti fanno affari con la Dop Economy eccetto la banca che ha la vocazione all’agroalimentare. Dopo la nomina il presidente aspetta di sapere le regole di ingaggio di Pino Di Blasio. Mauro Rosati, nuovo presidente di Tenimenti spa, preferisce aspettare l’incontro con i vertici del Monte dei Paschi, il presidente Nicola Maione e l’ad Luigi Lovaglio, prima di sbilanciarsi su progetti e programmi. Ma se Rocca Salimbeni, dopo anni di disinteresse pressoché totale, ha finalmente nominato gli organi di amministrazione della società agricola, vuol dire che la Banca punta a valorizzarla, almeno per venderla meglio.

Fonte: Nazione Siena.

Cantine aperte, calici in alto Le degustazioni in tutta la Toscana.
Sabato e domenica organizzati anche concerti, aperitivi al tramonto e passeggiate trai filari. Sempre più persone nel viaggiare cercano l’esperienza, vale a dire la possibilità di diventare protagonisti nelle attività delle mete scelte. Visitare le cantine, camminare fra le vigne, raccogliere l’uva in tempo di vendemmia sono alcuni esempi. Su questa idea, trent’anni fa, Donatella Cinelli Colombini inventò “Cantine aperte”, la manifestazione che sabato e domenica in tutta Italia torna a spalancare le porte dei luoghi in cui si fa il vino. È questo un appuntamento partito da venticinque realtà toscane, allargatosi nel tempo a macchia d’olio lungo lo Stivale fino a interessare oltre 25mila aziende vitivinicole. Un modo che ha rivoluzionato l’accoglienza in luoghi fino a quel momento abbastanza gelosi dei propri segreti, dando vita a un modello di turismo unico al mondo teso ad accattivarsi turisticamente i distretti vocali alla coltura della vite, per un business che oggi vale oltre 2,5 miliardi di euro.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Consorzio Valpolicella vara il nuovo cda e i conti 2022.
L’assemblea ha approvato i conti e il 30 sarà eletto il vertice Consorzio Valpolicella vara il nuovo cda e i conti 2022 Marchesini, presidente uscente: «Un mandato all’insegna della ripresa totale per la promozione». Oltre 3,1 milioni di euro di attività svolte e un utile pari a16.475 euro. Sono i numeri del bilancio 2022 del Consorzio vini Valpolicella, approvato martedì dall’assemblea dei soci al termine di un mandato «all’insegna della ripresa totale delle attività promozionali su tutti i mercati nei nostri obiettivi», sottolinea il presidente uscente, Christian Marchesini. Tra le priorità raggiunte c’è anche «la chiusura del dossier Unesco per la candidatura della tecnica autoctona della messa a riposo delle uve». L’assemblea dei soci del Consorzio Valpolicella ha anche eletto il nuovo Consiglio di amministrazione che sarà in carica nel prossimo triennio per guidare l’ente chiamato alla tutela, valorizzazione e cura degli interessi relativi alla denominazione.

Fonte: Arena.

Tommasi, partnership al 50% con Nicolis.
Tommasi Family Estates ha chiuso un accordo di partnership al 50% con l’azienda vitivinicola valpolicellese Nicolis, tra le originarie fondatrici dell’associazione Famiglie Storiche, di cui Pierangelo Tommasi è attualmente presidente. Ma l’azienda con sede a San Pietro in Cariano, con le stesse tipologie produttive della Valpolicella classica della famiglia Tommasi, e valori e filosofia simili, resterà una realtà autonoma e continuerà a essere gestita dalla famiglia Nicolis, proseguendo nel suo percorso di rafforzamento dopo una ristrutturazione. Tommasi Family Estates esporta l’85%delle proprie bottiglie all’estero ed è presente in 70 mercati; ha chiuso il 2022 a 33 milioni di euro di fatturato.

Fonte: Arena.

Patto dell’Amarone Tommasi entra al 50% in Nicolis.
Tommasi Family Estates è entrata al 50% in Nicolis, cantina storica nella Valpolicella con 25 ettari di vigneti di proprietà e almeno altrettanti in affitto. Cantina Nicolis, tuttavia, resterà un’azienda autonoma e non sarà ricompresa all’interno del perimetro di Tommasi Family Estates. Si tratta di un ulteriore tassello che si aggiunge alla strategia di crescita della cantina veronese che sotto la guida di Dario Tommasi a partire dal ’97 ha messo in campo una strategia di crescita per linee esterne. Un gruppo di cantine che si sono aggiunte ai 262 ettari detenuti da Tommasi in Veneto (tra Valpolicella, Soave e Lugana) trasformando l’azienda veronese in uno dei principali proprietari italiani di vigneti: oggi sono circa 799 ettari. «Amarone è storia, territorio e, per noi, è anche famiglia», ripete Dario Tommasi.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Vino e thè: firmato un importante protocollo d’intesa tra Italia e Cina.
I protocolli tra rappresentanti di Nazioni è sempre un atto importante, soprattutto quando è protagonista il vino. Questa mattina, 24 maggio, a Roma è stato siglato un importante protocollo d’intesa Italia-Cina sulla collaborazione per mettere in rapporto due eccellenze dei rispettivi territori: il vino e il thè. Il tema dell’agricoltura è ancora una volta al centro di rapporti che rafforzano gli scambi economici e culturali tra i due paesi. «Ancora una volta – dichiara Roberto Cerrato, presidente dell’Istituto Italiano per la salvaguardia del patrimonio culturale vitivinicolo – il nostro territorio è stato individuato per iniziare la collaborazione internazionale con gli amici cinesi della Bama Group Company, la più importante realtà del te cinese. Un grande risultato come punto di partenza per nuove strategie anche economiche legate al vino. Il nostro patrimonio di eccellenza che piace nel mondo».

Fonte: Lavocedialba.it.

“Health warnings: la filiera del vino sotto attacco”.
Istituzioni, giornalisti, medici, creativi, comunicatori, avvocati esperti di diritto d’autore e produttori di vino si sono incontrati ieri mattina a Roma, presso Palazzo Theodoli-Bianchelli, per l’evento “Health warnings: la filiera del vino sotto attacco”, organizzato dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega) e dall’onorevole Andrea Di Giuseppe (FdI), in collaborazione con il magazine Oscarwine. L’incontro, moderato dalla giornalista Mariapia Ebreo di Fortune Italia, ha affrontato da un punto di vista inedito la questione degli avvisi sanitari che l’Irlanda ha ottenuto di poter mettere sulle etichette di vino, birra e alcolici venduti all’interno dei propri confini, considerando non solo l’aspetto medico ma anche le possibili conseguenze legali nell’ambito del diritto d’autore, gli eventuali danni economici e d’immagine per le cantine, le ricadute negative su tutti quei professionisti che si occupano di creatività e brand identity e, non ultimi, su chi stampa le etichette.

Fonte: L’Opinione delle Libertà.

“Vino cancerogeno? Non è scienza”. Giorgio Palù affossa la Viola.
Mentre prosegue la crociata contro il vino dell’immunologa Antonella Viola, arriva la decisa smentita del presidente di Aifa Giorgio Palù. Intervistato da Libero Quotidiano, il professore afferma senza mezzi termini che andare ad affermare certe cose sul vino, ossia che è cancerogeno, non è di fatto scienza. “La salute è una questione olistica, dipende dalla genetica, dall’ambiente, dalla nutrizione, dagli stili di vita, dalla socialità, dalla storia personale”, osserva Palù. “E la medicina non è propriamente una scienza esatta, anche quando adotta il metodo scientifico: procede per tentativi ed errori e si basa su studi clinici che quasi sempre abbisognano di conferme”, aggiunge.

Fonte: Il Giornale.

Vino e marijuana: ecco il cannawine, la nuova droga da bere in California (illegale ma sempre più popolare).
Cannawine: il nome lascia poco spazio all’immaginazione. Con la legalizzazione della cannabis terapeutica e ricreativa nella gran parte degli Stati Uniti e in tutto il Canada, si è assistito a una proliferazione di prodotti di vario genere a base di marijuana confezionati e venduti. Questo fenomeno ha investito anche il mondo del vino, in particolare nelle regioni produttrici della costa occidentale, dove l’espansione della coltivazione e produzione della marijuana ha fatto tornare di moda il binomio tra vino e cannabis. Ma la storia dei cannawine, che stanno vivendo un nuovo periodo di gloria, parte da più lontano, ovvero dalla California hippie degli anni ’70.

Fonte: Gambero Rosso.

Tutto pronto per il primo simposio del vino di Bari.
Tutto pronto per il primo simposio del vino di Bari, dal titolo “I sensi del vino”, che si terrà il 27 e il 28 maggio nella sala conferenze del Palazzo dell’Acqua (via Salvatore Cognetti, 36 – ingresso libero fino ad esaurimento posti). Due giorni alla scoperta delle eccellenze vitivinicole pugliesi, del loro stretto legame con la cultura e del loro ruolo fondamentale nella valorizzazione dei territori con Dino Abbrescia, Paola Saluzzi, Gabriele Romagnoli, Marianna Aprile, Barbara Sgarzi e tanti produttori dalle cantine pugliesi. Nato da un’idea di Stefano Costantini, “I sensi del vino” è un progetto di Elastica con la collaborazione di Alibertà, con il supporto di Acquedotto Pugliese, il contributo di Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura nell’ambito di Puglia Promozione e il patrocinio del Comune di Bari.

Fonte: CanosaWeb.

Napoli, al Parker’s torna la Grande Bellezza: manifestazione dedicata al vino.
Torna la Grande Bellezza, l’evento esclusivo di WinesCritic.com per la seconda volta in presenza a Napoli. Lunedì 29 maggio al Grand Hotel Parker’s di Napoli dalle 16 alle 22, saranno presentati i vini di 34 aziende, selezionate da WinesCritic.com, in un Walk Around Tasting che prevede la degustazione di oltre 80 referenze. Durante l’evento, in questa edizione, troveranno spazio due Masterclass condotte dalla giornalista Fosca Tortorelli. La prima Masterclass avrà inizio alle 15.30 e mostrerà ai professionisti registrati la longevità e la complessità di un vitigno a bacca bianca simbolo del territorio partenopeo: La Falanghina.

Fonte: Il Mattino.

Rete di 19 comuni piemontesi in lizza per Città europea del vino.
La candidatura dell’Alto Piemonte Gran Monferrato, con 19 Comuni coinvolti, per il riconoscimento per il titolo di Città europea del vino per il 2024 è supportata da un dossier “con un profilo molto alto, non potevano passare inosservate le eccellenze dei prodotti ma anche della filiera della produzione. E’ un risultato importante anche per le nostre città che si sono unite per raggiungere un grande risultato”. Così l’assessore regionale alla cultura turismo e commercio Vittoria Poggio sull’ingresso dell’Alto Piemonte Gran Monferrato (che racchiude 19 città qual candidato deciso dal Consiglio Nazionale di Città del Vino, sentita la Commissione Tecnica di valutazione.

Fonte: ANSA.

Per il campione del mondo dei sommelier la miglior cantina della settimana è friulana.
E’ di Prepotto la cantina della settimana selezionata dal campione del mondo dei sommelier. Luca Gardini, infatti, ha scelto per la sua rubrica sul settimanale Sportweek l’azienda friulana Ronco dei Pini. Siamo nei Colli Orientali del Friuli, più precisamente Prepotto, una delle più importanti aree vitivinicole della regione. La zona è quella dello Schioppettino di Prepotto, all’interno della Doc Friuli Colli Orientali. Un clima d’eccezione, per la presenza delle montagne a Nord e il mare a Sud, che assicurano un microclima fresco e ventilato, con buone escursioni termiche. È qui che la cantina Ronco dei Pini, della famiglia Novello, produce vini di alta qualità fin dagli anni ’60. Ambiente naturale favorevole, ma anche passione e dedizione per il lavoro sono la carta vincente dell’azienda. E così questa settimana Luca Gardini, il più famoso sommelier del mondo, ha inserito lo Schioppettino di Prepotto e il friulano nella sua rubrica.

Fonte: UdineToday.

E’ morto Eddi Luisa, patron della storica cantina Tenuta Luisa.
Il mondo del vino friulano è in lutto. Ieri è venuto a mancare Eddi Luisa, una delle figure chiave della scena enologica regionale. Nato nel 1941, aveva iniziato giovanissimo a lavorare nelle terre di famiglia, nell’azienda agricola Tenuta Luisa messa su dal nonno Francesco nel 1877 nella zona dell’Isonzo. Negli anni Ottanta guidò la svolta che ha trasformato Tenuta Luisa in una delle griffe enologiche più rappresentative della regione. Abbandonato l’allevamento e la cerealicoltura si concentrò sulla viticoltura ed iniziò a commercializzare i vini con il suo marchio. Oggi grazie al sostanziale contributo dei figli Michele e Davide la tenuta di Mariano del Friuli si estende per oltre 100 ettari di vigneti, i suoi vini sono apprezzatissimi dalla critica italiana e internazionale, e esportati con successo in molti Paesi del mondo. Fin qui l’imprenditore.

Fonte: Gambero Rosso.

STAMPA ESTERA

Vingt ans de reconversion du vignoble en Languedoc-Rous sillon pour mieux répondre aux marchés.
Guilbert Vigroux (à gauche), président du Comité RQD et Dominique Blanc (à droite), directeur. Le Comité RQD (Reconversion Qualitative Différée du Vignoble) a accompagné la reconversion de 53.800 hectares de vigne en vingt ans. Lancé en 2002 à l’instigation de la chambre d’agriculture de l’Hérault, il est devenu un véritable levier stratégique pour orienter les choix d’encépagement de la filière régionale. Le comité RQD (Reconversion Qualitative Différée du Vignoble) n’est pas mécontent de son bilan : cet organisme, créé à t tre expérimental en 2002 pour accompagner les viticulteurs dans la reconversion de leur vignoble, comptabilise 53.800 ha restructurés ou en passe de l’être dans le cadre de plans collectifs de 2002 à 2025. Expérimentée d’abord en Languedoc-Roussillon a Nous avons été la première région viticole à mettre en place cette structure, qui est restée expérimentale pendant huit ans, explique Guilhem Vigroux, président du comité RQD. Notre bassin viticole avait besoin de revoir son encépagement, certains cépages n’étant plus adaptés à la demande du marché. Cet outil a permis d’orienter les plantations vers des variétés comme le chardonnay, le sauvignon, la syrah, le merlot, le cabernet sauvignon, qui répondaient à la demande des metteurs en marché. Pour bénéficier d’une prime bonifiée (jusqu’à 15.000 eures/ha soit 3.500 euros de plus qu’en plan individuel, NDLR), les viticulteurs s’inscrivent dans un plan collectif et doivent choisir les cépages à replanter parmi une *** liste imposée. Nous travaillons en amont avec les interprofessions pour définir cette liste de cépages primés, en adéquation avec les besoins du marché. » La formule a fait ses preuves : sur les 5.000 ha replantés chaque année en Languedoc-Roussillon, 3.500 ha sont réalisés dans le cadre du plan collectif. Le modèle a été repris dans les autres bassins viticoles en France. Recul des cépages sensibles à la sécheresse Le comité RQD vient de boucler son 14e son plan collectif (le PCR 5), prévu sur trois ans de 2023 à 2025. Les intentions de plantation s’élèvent à 8.530 ha, à réaliser d’ici 2025. Elles révèlent les tendances d’évolution du vignoble avec, pour les variétés rouges, une bonne progression des cépages adaptés à l’élaboration des rosés, comme le grenache gris, en progression de 392 ha (+145%) par rapport au plan précédent. Le grenache noir, déjà bien implanté, continue à s’accroitre (+5%). En revanche, les cépages à petits grains, plus sensibles à la sécheresse, sont en net retrait : le merlot recule de 300 ha (-35%), le marselan de 200 ha (-43%). En blanc, le chardonnay reste sur le haut du podium. Demandé par le marché, les vins de cépage chardonnay sont bien valorisés et donc plébiscités par les producteurs : les intentions de plantation de ce cépage progressent de 663 ha (+56%). Le grenache blanc est aussi en croissance de 320 ha (+122%), tout comme le sauvignon de 411 ha (+97%) et le vermentino de 204 ha (+99%).

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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