Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 10 febbraio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Consorzio del Brunello, Machetti è direttore.
II cda ha nominato il manager al posto di Michele Fontana in carica dal 2020. Bindocci: «Scelta di alto profilo, siamo soddisfatti». «Tra le priorità, ritengo fondamentale potenziare il team di lavoro». II Consiglio di Amministrazione del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, ha designato e quindi nominato Andrea Machetti quale nuovo Direttore dell’organismo di tutela della denominazione. Machetti succede a Michele Fontana rimasto in carica da giugno 2020 a dicembre 2022. II nuovo direttore vanta importanti esperienze manageriali quali Banfi dal 1983 al 1989, Castiglion del bosco fino al 1992 per prendere poi in mano il timone dell’azienda Mastrojanni che lo ha visto ricoprire il ruolo di amministratore delegato per trenta anni.
Fonte: Nazione Siena.
In difesa del vecchio buon bicchiere di vino.
La proposta di inserire sulle bottiglie un’etichetta come quella delle sigarette contrasta con un gran numero di studi scientifici. Come i fenomeni atmosferici si ripresentano ciclicamente anche per il vino ogni tanto emergono detrattori i cui toni allarmistici ne vorrebbero decretare la disfatta. Recentemente il vino è stato considerato quasi un veleno e l’Irlanda ha proposto all’Unione Europea di apporre su tutte le bottiglie un’etichetta con su scritto: “nuoce alla salute”: Questa civilissima nazione purtroppo è costretta a confrontarsi con un problema interno, l’eccessivo consumo di alcolici: per dissetarsi più spesso al posto dell’acqua si beve birra.
Fonte: Famiglia Cristiana.
Il podcast – Lo scandalo del vino avvelenato.
Il calice più amaro della Milano da bere. Nel 1986 lo scandalo del Metanolo, un veleno potentissimo, usato come solvente, combustibile per i motori e reagente nei processi industrial, lascia una crepa nei ruggenti Anni 80. L’impresa vitivinicola è distrutta, ma da questa terribile storia, troverà poi la forza per riazzerare e ripartire. Il podcast Metanolo ripercorre i fatti che hanno portato ad aprire l’ inchiesta, condotta dal Sostituto procuratore di Milano Alberto Nobili, sul vino killer che ha lasciato dietro di se 23 vittime e decine di persone con danni fisici permanenti.
Fonte: Corriere della Sera 7.
C’è la storia nel Brunello di Stefano.
La Riserva di Falloria dei Barbi è sul podio Montalcino è una potenza risorta. «Come la Germania o il Giappone dopo la Seconda guerra mondiale», scrive Stefano Cinelli Colombini (nell’illustrazione qui sotto) nel sorprendente Appunti per una storia di Montalcino (2016). Il paese prosperava sul tracciato della via Francigena, «re, papi, mercanti, santi e peccatori, passavano e bevevano». Era grande e ricco, con 4.500 ettari di vigne (oggi 3.600). Ma nel 1964 la fine della mezzadria e l’apertura dell’Autostrada del Sole, lo svuotarono. Persi viaggiatori e affari, il 709 degli abitanti fuggì Solo negli ultimi decenni, resuscitando 31 ‘7 con il Brunello «l’antica cultura e il suo modo di essere» Montalcino è tornata «un fenomeno».
Fonte: Corriere della Sera 7.
Avvinamenti, 5 giornate dedicate a cantine e vini.
Un network di relazioni per arrivare a generare una fucina di proposte culturali, gastronomiche, artistiche e di intrattenimento che non si esauriscano nello spazio di un singolo evento. Ma approdino alla definizione di una vera e propria agenda di occasioni, che mettano al centro dell’attenzione le cantine italiane e i loro vini. E questo il cuore e il senso di Avvinamenti: cinque giornate di confronti organizzati in via Tortona 31, a Milano, nello spazio nato dal recupero di un ex opificio, che costituiscono la messa a terra dell’esperienza editoriale di Daniele Sottile – sommelier Ais e assaggiatore Onav dal 2003, docente presso Eataly e il Politecnico di Milano dal 2016 – che ha pubblicato un omonimo libro nel novembre 2020 sulla storia, la geografia e la degustazione del vino.
Fonte: Italia Oggi.
Emilia Romagna. Ecco 15 milioni per i vigneti.
Nuova edizione, per il 2023, del bando regionale dedicato al rinnovo dei vigneti. Con un finanziamento da oltre 15 milioni l’Emilia-Romagna sosterrà investimenti per l’innovazione tecnica e varietale: nel dettaglio il bando – che rientra tra gli interventi finanziati dall’Unione Europea sulla vitivinicoltura – concede contributi per l’estirpazione e il reimpianto di nuove varietà di uva da vino e per incentivare tecniche produttive innovative e l’installazione di impianti irrigui di ultima generazione. «L’identità territoriale dei vini dell’Emilia Romagna è cresciuta, assieme alla riorganizzazione della viticoltura regionale – osserva l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi: il bando che prende il via oggi è un’occasione per riconvertire i vecchi vigneti, sempre favorendo le produzioni di vini a Denominazione d’origine o a Indicazione geografica.
Fonte: Resto del Carlino.
La Doc Roma cresce ma servono aziende più grandi “pivot”.
Il marchio Doc Roma insiste su una superficie di 300 ettari. Nel 2022 ha prodotto 1,88 milioni di bottiglie di vino, sono 47 le cantine che ne fanno parte La Doc Roma cresce ma servono aziende “pivot” Denominazione. Il marchio insiste su una superficie di 300 ettari e nel 2022 ha prodotto 1,88 milioni di bottiglie di vino, 471e cantine che ne fanno parte Consorzio Tutela Doc. Il presidente Galassini: «Più imprese strutturate che facciano da traino, speriamo nell’azione della prossima Giunta regionale» 6 Galassini: «Sul nostro territorio stanno puntando nuovi investitori come la famiglia Veronesi». Giorgio Dell’Orefice no degli storici limiti del vino italiano è l’eccessiva parcellizzazione. Oltre ‘ 500 marchi tra Doc, Docg v e Igt rappresentano da un lato una ricchezza che però, dall’altro, risulta difficile promuovere.
Fonte: Sole 24 Ore Centro.
Alcool e salute, con le etichette il vino finirebbe con il pagare colpe non sue.
La parola ai docenti del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia della Federico II Alcool e salute, con le etichette il vino .. La parola ai docenti del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia della Federico Il Alcool e salute, con le etichette il vino finirebbe con il pagare colpe non sue L’lrlanda – è notizia di alcune settimane fa – vuole adottare una etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze tipo ‘il consumo di alcool provoca malattie del fegato’ e ‘alcool e tumori mortali sono direttamente collegati’. La norma è stata notificata a giugno da Dublino a Bruxelles che ha confermato: le autorità nazionali possono adottare la legge. Il via libera arriva nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati UE, che considerano la misura una barriera al mercato interno.
Fonte: Ateneapoli.
Il futuro “Polo del fresco” che accoglierà a Prosecco i mercati ortofrutticolo e ittico in vetrina al salone di Berlino.
II quadro illustrato da Autorità portuale e Municipio al “Fruit logistic” D’Agostino: «Filiera dell’agroalimentare sempre più strategica» Il futuro “Polo del fresco” che accoglierà a Prosecco i mercati ortofrutticolo e ittico in vetrina al salone di Berlino. Un’area di 155 mila metri quadrati, di cui 2.700 coperti da un fabbricato, attrezzata con le più moderne tecnologie del settore, da realizzare a Prosecco. Sono queste le caratteristiche del “Polo del fresco”, la struttura destinata ad accogliere il mercato ortofrutticolo e, in prospettiva, anche quello ittico, il cui progetto è stato presentato ieri, a due voci, Autorità portuale e Comune, a Berlino, alla fiera “Fruit logistic”, il salone leader del settore. Denominato “Trieste Fresh Hub”, il progetto prevede la creazione di un nuovo mercato ortofrutticolo modulare nella zona della ex stazione ferroviaria di Prosecco, nel territorio comunale di Sgonico, il cui Consiglio ha già dato parere positivo.
Fonte: Piccolo Trieste.
Terre, si candida anche l’ex sindaco di Casteggio – “Terre”: nella lista Callegari spunta un vecchio dirigente.
“Terre”: nella lista Callegari spunta un vecchio dirigente L’ex sindaco di Casteggio candidato al vertice con 4 consiglieri dimissionari In corsa con lui anche Graziano Faravelli, già vicepresidente della cooperativa BRONI «Bisogna ridare valore al territorio oltrepadano e beneficio ai conferitori della cantina». Così si presenta a chiedere la fiducia dei 600 soci di Terre d’Oltrepo, in occasione delle elezioni del 21 febbraio per il rinnovo del Cda, l’ex sindaco di Casteggio Lorenzo Callegari, capolista e candidato presidente della lista che si contrappone a quella del Cda uscente e che è stata depositata ieri mattina.
Fonte: Provincia – Pavese.
Slow Wine, Cento Cene all’Enoteca regionale.
Venerdì 17 febbraio, alle 20, l’Enoteca regionale di Cassino Po ospiterà l’evento “Cento Cene per Slow Wine 2023”, coordinato da Paolo Camozzi, vice curatore nazionale della guida vini di Slow Food, e da Elisa Nervetti, fiduciaria della condotta Slow Food Oltrepo Pavese. Il percorso prevede una serie di piatti pensati dallo chef dell’Enoteca, Daniele Mascherini, e preparati con prodotti provenienti dai presidi Slow Food. Sarà presente alla serata Gino Verdi, che racconterà i formaggi presidio selezionati per la cena.
Fonte: Provincia – Pavese.
Intervista a Lisa Accurti: «Sono favorevole all’opera ma i paesaggi vitivinicoli vanno sempre tutelati».
Nel 1993 quando è nato il progetto non cerano le residenze sabaude né arm Unesco L’ultima variante del tracciato è del 2020 Noi abbiamo espresso un parere negativo Lisa Accurti soprintendente Beni culturali «Sono favorevole all’opera ma i paesaggi vitivinicoli vanno sempre tutelati» a storia della Asti-Cuneo apre un nuovo capitolo. Lunedì partirà un tavolo tecnico che metterà insieme Soprintendenza, progettisti e Regione, dopo il nuovo stop arrivato in questi glomi sulla tratta Verduno-Cherasco, con l’obiettivo di risolvere tutto entro aprile. A spiegarlo è la soprintendente di Asti-Cuneo e Alessandria, Lisa Accurti (da settembre guida anche la Soprintendenza di Torino). Soprintendente, cosa è successo? < i diamo un parere interno ma il e finale è della Direzione generate di Roma (al ministero della Cultura, ndr).
Fonte: Corriere Torino.
Il progetto B2B a sostegno dell’export delle piccole cantine.
Conlaripresa delle fiere internazionali, dopo la lunga pausa del Covid, si moltiplicano le occasioni di visita degli operatori commerciali nell’Astigiano. La Camera di Commercio di Alessandria-Asti, in collaborazione con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte, promuove per la seconda metà di aprile un evento di incoming che vedrà la presenza di una trentina di importatori del comparto vino provenienti da Germania, Belgio, Inghilterra e Paesi nordici. Il progetto è rivolto alle micro e piccole cantine radicate nelle province di Alessandria e di Asti e prevede l’organizzazione di due giornate di incontri, una ad Alessandria e una ad Asti. Si prevede una media di 5 incontri b2b per azienda, ciascuno della durata di circa 30 minuti.
Fonte: Stampa Asti.
Torna il festival del vino dal 22 al 25 aprile.
È stato presentato il festival che celebra il vino, la Via Appia e il mare. Brindisi! – Vino, Appia, Mare, in programma da sabato 22 a martedì 25 aprile 2023, nato dalla collaborazione tra il Comune di Brindisi e il Teatro Pubblico Pugliese e sostenuto economicamente dalla Regione Puglia attraverso Puglia promozione. Il festival che la Regione Puglia lancerà alla BIT di Milano vuole essere anche un’occasione per coinvolgere il territorio, infatti è in programma un percorso di co-progettazione con tre appuntamenti: • giovedì 16 febbraio Vino e Cucina, incontro con imprese, associazioni di categoria, enti sui temi del vino e della tradizione culinaria.
Fonte: l7 Magazine.
Il settore vitivinicolo nell’Isola vale 680 milioni di euro, un master per manager.
II settore vitivinicolo siciliano vale 680 milioni di euro secondo la fotografia scattata nella settima edizione dell’osservatorio sulle aziende imbottigliatrici del settore redatta dal professore Sebastiano Torcivia, docente di economia aziendale all’ università di Palermo e coordinatore di un master per formare manager di questo tipo di aziende. Lo studio fotografa quello il settore più avanzato dell’ Isola ma che mostra ancora segnali di crescita e non considera i produttori di vino sfuso o il conferimento. Al 2020 esistono 872 aziende imbottigliatrici in Sicilia, di cui 31 cooperative. La dimensione delle aziende vede 28 classificate come grandi, 99 sono medie; 745 sono piccole aziende.
Fonte: MF Sicilia.
Buywine Primanteprima Tutto made in Tuscany.
Circa 60mila ettari di superficie vitata, per oltre 2 milioni di ettolitri di produzione, di cui il 97% tra Dop e Igp: il vino made in Tuscany si presenta al mondo oggi e domani a Firenze. Tornano BuyWine e PrimAnteprima, rispettivamente la vetrina BtoB dedicata ai buyer internazionali e la giornata che apre ufficialmente la Settimana delle Anteprime di Toscana.
Fonte: Nazione.
Ornellaia Vendemmia d’artista nel segno della “Proporzione”.
In anteprima mondiale la presentazione dell’annata 2020 del vino bolgherese L’artista Joseph Kosuth ha rappresentato la corrispondenza tra natura e uomo BoiIarl La 2020 di Ornellaia, presentata in anteprima mondiale, è un’annata molto classica. Si concentra sul frutto e presto avrà una bella bevibilità_ Per questi e altri motivi che hanno raccontato la sue fasi di gestazione, la vendemmia d’ artista della nota casa vinicola boigherese, è stata soprannominata “La Proporzione”. «Ornellaia 2020 è ben strutturato e vibrante, riempie il palato con la sua trama tannica densa ed elegante e sul finale è persistente e lascia una splendida freschezza», ha spiegato l’enologa Olga Fusari. Un’annata che segna anche l’anniversario dell’iniziativa che è arrivata alla quindicesima edizione.
Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.
Ai Canonici, fra storia e territorio in tavola i sapori dei Colli Berici.
Non solo la storia e la bellezza del palazzo dei Canonici a Barbarano Vicentino, ma anche i gusti ed i sapori della cucina dei Colli Berici preparati con cura ed esperienza dalla chef Stefania, titolare del ristorante. Ai Canonici è un ambiente giovane, ristrutturato con raffinatezza che richiama a uno stile moderno-rustico. Locale ideale per ogni occasione, dalla serata romantica, all’uscita informale in famiglia. La sala dispone di pochi tavoli, una decina, con un piccolo plateatico esterno nella bella stagione. In estate è possibile pranzare o cenare all’aperto, nel caratteristico centro di Barbarano Vicentino, ai piedi dei rilievi collinari che si innalzano con andamento dolce e ondulato fino alle sommità del Monte Cengia e del Monte Tondo.
Fonte: Voce di Rovigo.
Da scoprire: Brolo dei Giusti Passito Garda Doc 2020.
Un nuovo vino entra a far parte di Brolo dei Giusti, la linea dedicata alla ristorazione del gruppo Cantine di Verona: è il Passito Garda Doc zozo, che nasce da uve Garganega e Chardonnay provenienti dalle colline moreniche del lago di Garda e selezionate con cura nei migliori vigneti che rientrano nella denominazione Garda Doc. Dopo la raccolta, i grappoli appassiscono per poco meno di quattro mesi in plateaux nei fruttai della cantina. La temperatura di fermentazione si attesta tra i i6eii8gradi. Di colore giallo dorato lieve, al naso il Passito Garda Doc rivela note di spezie, frutta secca e sciroppata. Si avverte inoltre un lieve sentore terziario di vaniglia e di balsamico, con note di miele, caramello e gocce d’oro.
Fonte: Voce di Rovigo.
Vino, fa bene o male? Differenza tra rosso e bianco legata agli antiossidanti, sottovalutato il rischio tumori.
Dicevano i latini «il vino fa buon sangue», riferendosi ai presunti effetti “terapeutici” di questa antica bevanda. In effetti, negli anni sono state sempre più numerose le evidenze scientifiche che hanno sottolineato gli effetti protettivi sull’organismo di alcune sostanze.
Per primo, il resveratrolo. Che, tra gli altri, riduce l’invecchiamento cellulare. Inoltre, gli antiossidanti contenuti all’interno aiutano il gene che impedisce la formazione di nuove cellule di grasso. Da qui l’idea che un consumo, basso e moderato, di vino sia salutare.
In realtà, nelle ultime settimane la comunità scientifica, di pari passo alla pubblicazione di studi più ampi e rigorosi, ha deciso di sposare un approccio più prudenziale al vino e all’alcol in generale, che si riassume con lo slogan “less is better”, cioè “meno è meglio”.
Fonte: Il Messaggero.
Vino, Lollobrigida: “L’Irlanda divide l’Europa, attiveremo forme di resistenza”.
Sto trasmettendo ai colleghi che hanno sottoscritto con noi un documento, spagnoli, francesi e altre 6 nazioni la lettera del collega Tajani scritta ieri al commissario europeo Dombrovskis. Attiveremo tutte le forme di resistenza rispetto a un provvedimento che divide l’Europa”. Nella lettera “si denuncia che secondo noi è un violazione di trattati sul commercio”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, a margine della IX Conferenza Economica di Cia- Agricoltori italiani a Roma a proposito dell’etichetta dell’Irlanda con gli alert sanitari sulle bevande alcoliche. “Noi non vogliamo che l’Europa sia divisa tra Nazioni che realizzano un prodotto e altre che non realizzandolo pensano di poterlo stigmatizzare denunciandone alcuni fattori senza guardare nella sua interezza- ha sottolineato – L’eccesso di alcol va combattuto fermamente ma è innegabile che produca benessere”. “Continueremo a difendere la valenza positiva del vino in quanto portatore di lavoro, impresa, qualità benessere e civiltà nel suo complesso che non può essere messa in discussione da atteggiamenti che abbiamo visto in opera da parte dell’Irlanda”.
Fonte: RaiNews.
Le etichette sul vino proteggono la nostra salute?
Le etichette sul vino proteggono la nostra salute? In questi giorni, numerosi esperti, e non solo, stanno esprimendo il proprio parere sul consumo di sostanze alcoliche e, soprattutto, sulle possibili conseguenze delle etichette “salutiste” da apporre sulle bottiglie di vino. Il motivo deriva dalla decisione dell’Irlanda: sarà il primo Paese dell’Unione Europea ad adottare etichette per vino, birra e liquori con avvertenze sui rischi legati all’alcol. La norma, notificata a giugno, ha scatenato numerose polemiche da parte di molti stati membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia. Il timore è quello che venga demonizzato un prodotto italiano di eccellenza come il vino, con il rischio che il mercato ne risenta.
Fonte: Fondazione Umberto Veronesi.
Vino: Uiv-Vinitaly, -9% Made in Italy nella Grande distribuzione di Usa e Germania.
Bilancio 2022 negativo per il vino italiano nel circuito retail e Grande distribuzione di Usa, UK e Germania, che da soli valgono circa il 50% delle esportazioni italiane. Nei tre top buyer, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio del Vino UIV-Vinitaly su base Nielsen-IQ, lo scorso anno sono stati venduti 4,9 milioni di ettolitri di vino, equivalenti a un calo del 9% rispetto al 2021, per valori in riduzione del 5%, a 4,7 miliardi di euro. Rispetto alle vendite del 2021, manca all’appello l’equivalente di 63 milioni di bottiglie e un controvalore di 253 milioni di euro.
Fonte: ANSA.
Una volta per tutte | Vino italiano e cucina cinese non vanno d’accordo.
Il mercato del vino in Cina è il mio mondo e non manco mai di dare un consiglio ben preciso agli operatori che lo vogliono esplorare: smettetela di fare cene con abbinamento di vini italiani e cibo cinese, sono solo tempo e soldi sprecati. All’inizio della mia esperienza in Cina, parlo del 2000, ero eccitatissimo ed entusiasta nel proporre cene ad amici/possibili clienti cinesi, facendo degustare vini italiani in accompagnamento ai piatti tradizionali. Certo, il difficile stava sempre nel convincerli, oltre che convincermi, della bontà del pairing. Confesso di essere sempre stato molto combattuto. Nello stesso tempo, però, ero persuaso che fosse una strada giusta, perché invece di bere il baijiu (un distillato di riso, sorgo e altri cereali) – che oltretutto con i suoi 53 gradi vi ubriaca dopo 5 minuti – non provate un ottimo, gradevole vino rosso italiano? Già, perché? Pian piano, cena dopo cena, ho capito: tanta allegria, foto, brindisi come se non ci fosse un domani, molto compiacimento verso il simpatico straniero ma… alla fine, tante pacche sulle spalle, saluti cordiali ma nessun risultato. Forse la strada degli abbinamenti non era così giusta ed ho cominciato a studiare.
Fonte: Intravino.
Vino, l’Irlanda ha notificato al OMS l’etichetta ‘salutista’.
L’Irlanda ha notificato all’Organizzazione mondiale del commercio (OMS) le norme tecniche sull’etichettatura “salutista” degli alcolici.. Il progetto di regolamento sull’etichettatura si applica a tutti i prodotti alcolici venduti in Irlanda, si ricorda nella notifica, siano essi prodotti localmente o importati. Pertanto, potrebbe costituire una barriera tecnica al commercio. Il periodo per la presentazione delle opposizioni scade tra 90 giorni.
Fonte: ANSA.
Il vino fa bene ai bias.
Che dimostrano fin da subito il forte bias che permea il testo che stiamo per commentare. Poco dopo leggiamo: Ai nostri tempi, negli ultimi cinquant’anni, migliaia di articoli scientifici sono stati pubblicati sulla nobile bevanda, giunta dopo il secondo dopoguerra sulla tavola di tutti i ceti sociali. Questi studi quando indirizzati a correlare il consumo di vino (in particolare il rosso) con i dati di morbilità e mortalità, hanno ripetutamente dimostrato un vantaggio significativo della sua assunzione moderata in relazione alla mortalità per malattie cardiovascolari o per tutte le cause. Nobile bevanda, nettare di Bacco, il bias scorre potente su Il Tempo. Usare questo tipo di definizioni per parlare di quella che è una bevanda alcolica dimostra che non si è affatto imparziali. Come invece si dovrebbe essere visto che le “Linee guida per una sana alimentazione”, redatte proprio dal CREA – di cui Gaudio è, dal 28 dicembre 2020, presidente – riportano: Se si è astemi è bene continuare a non assumere bevande alcoliche, perché non esiste un consumo di alcol esente da rischi per la salute; se invece sei consumatore di alcol e decidi di continuare a bere, è opportuno rispettare le condizioni che seguono per minimizzare i rischi per la salute: La quantità di consumo di alcol compatibile con un “basso rischio” si riassume in un 2-1-0: fino a 2 unità alcoliche al giorno se sei un uomo adulto; I grassetti sono nostri, l’avete notato? Si parla sempre di basso rischio, non di zero rischio, perché i cinquant’anni di ricerca scientifica hanno ampiamente dimostrato che gli scarsi effetti benefici che esistono per specifiche patologie sono sempre e comunque inferiori a quelli che sono gli effetti dannosi per la nostra salute, soprattutto visto che per assumere quantità di sostanze “benefiche” che ci portino un vantaggio per la salute dovremmo bere notevoli quantità di vino, ben lontane da quelle identificate come “a basso rischio”. Tra l’altro, le stesse sostanze si trovano in altri alimenti, senza bisogno di doverle assumere da una bevanda alcolica.
Fonte: BUTAC.
Perché una cantina vinicola dovrebbe vendere online?
La propensione ad acquistare online è cresciuta negli anni e si sono moltiplicati i siti e-commerce per la vendita di beni e servizi. Il settore del Food and Beverage ha trovato in questa modalità di vendita uno sbocco per i propri prodotti, tra cui i prodotti enologici. Un’indagine dell’Osservatorio Nomisma Wine Monitor mostra i cambiamenti avvenuti con il 2020 nell’acquisto del vino. La percentuale degli acquirenti ha avuto un aumento in percentuale, dal 17% del 2018 al 27% del 2020. I prodotti offerti negli e-commerce appartengono a una fascia di prezzo più alta a differenza degli acquisti da scaffale e in particolare vini fermi e frizzanti. È stato individuato il profilo dell’acquirente medio tra i più avvezzi a utilizzare la tecnologia, cioè gli uomini nati negli anni dal 1980 al 2000 con un elevato potere di acquisto.
Fonte: OK!Mugello.
Un rosso prezioso, di alta gamma e gli ambasciatori del vino italiano all’estero.
È il prossimo sogno di Giancarlo Aneri, fondatore della cantina che porta il suo nome: regalare a Elon Musk una delle sue bottiglie più pregiate affinché la porti sul pianeta rosso. Non è un’idea così remota: anche se la Aneri è giovane nel panorama vinicolo italiano, 25 anni l’età del marchio, i suoi vini sono stati bevuti dai grandi della terra e nelle occasioni più mediaticamente note. L’Amarone Stella è stato donato dal premier italiano nel 2004 ai 25 Capi di Stato e ha battezzato così la firma della Costituzione Europea a Roma, ed era presente al Vertice del G8 dell’Aquila nel 2009. I suoi vini sono stati degustati da Bush e Cameron, scelti da alcuni dei locali internazionali come il Four Seasons di New York, l’Hotel Imperial di Tokyo, la catena Orient Express, gli Starwood Hotels, il Palace di Saint Moritz, il Cipriani di Montecarlo e ancora e navi da crociera Msc e, come benvenuto in prima classe, i Frecciarossa. Per fare ancora un esempio, era Aneri il Prosecco con il quale Barack Obama brindò a La Spiaggia, il ristorante di Chicago dove era andato a festeggiare l’elezione con moglie e figlie.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Vini Dop e Igp di Toscana: nel 2022 immessi sul mercato 2 milioni di ettolitri, -5% sul 2021.
I dati Avito: in positivo, in volume, solo Igt Toscana e, tra le Dop più importanti, Bolgheri e Nobile e Rosso di Montepulciano. Tra grandi le denominazioni e le piccole perle enologiche, i vini di collina e quelli della costa, tra territori dove domina il Sangiovese (in purezza o accompagnato da altri vitigni) e altri dove il successo è nelle varietà bordolesi, la Toscana del vino ha una ricchezza enoica unica da offrire, quasi incomparabile, e che si lega a paesaggi tra i più belli del mondo, tra campagne quasi dipinte che circondano città d’arte come Firenze e Siena, o piccoli borghi di assoluta bellezza come San Gimignano, Montepulciano o Montalcino, per citarne solo alcuni tra i tanti possibili. Un connubio di qualità e bellezza che vola sui mercati del mondo, tanto che, nei primi 9 mesi 2022, l’export enoico della Regione ha superato di 939 milioni di euro, in crescita del +15,1% sul 2021, secondo i dati Istat analizzati da WineNews, andando dunque verso un consuntivo che sarà superiore agli 1,1 miliardi di euro del 2021.
Fonte: WineNews.
San Valentino, nasce la “love edition” del Prosecco: una bottiglia con i “graffiti di Giulietta”.
Sull’etichetta i messaggi d’amore che coprono il muro degli innamorati a Verona. Una partnership tra Maia Wine e Signorvino. C’è qualcosa di più romantico di una bottiglia personalizzata con i graffiti lasciati sul muro dagli innamorati di tutto il mondo in pellegrinaggio alla casa di Giulietta? Per San Valentino Signorvino, la catena di enoteche con cucina, ideata nel 2012 da Sandro Veronesi (patron di Calzedonia, Intimissimi, Tezenis e Falconeri), e Maia Wine hanno creato “Maia Love Edition”, una bottiglia di Prosecco con un’etichetta street art – su cui è anche possibile scrivere una dedica personalizzata – ispirata ai “graffiti di Giulietta”, i messaggi d’amore che coprono il muro della famosa casa di Giulietta a Verona, città natale dell’insegna Signorvino.
Fonte: WineNews.
STAMPA ESTERA
Wein wird Desinfektionsmittel.
Eines der Wahrzeichen der französischen Kultur, der BordeauxWein, steckt in der Krise. Die großen Namen wie Lafite, Latour, Mouton oder Margaux sind nicht betroffen. Aber die Weine, die nicht auf der Topliste der “grands crus” stehen, finden immer weniger Abnehmer. Viele Winzer in dem 110000 Hektar großen Anbaugebiet um Bordeaux kämpfen mit sinkenden Absätzen. Im vergangenen Jahr haben sie zu viel Rebensaft produziert. Sie können ihn nur mit Verlusten loswerden und lassen ihre Flaschen zu Billigpreisen in Supermärkten verschachern. “Wir haben eine Million Hektoliter zu viel”, klagt der Sprecher eines Winzerkollektivs, Didier Cousiney. Wiederholt haben die Winzer in Bordeaux protestiert. Inzwischen ist sich auch Landwirtschaftsminister Marc Fesneau in Paris des Problems bewusst geworden. Zu Wochenbeginn traf er sich zu einem Krisengespräch mit Winzervertretern. Um die Preise zu stabilisieren, sollen 2,5 Millionen Hektoliter Wein vom Markt genommen werden. Der überschüssige Wein soll destilliert und zu Desinfektionsmitteln oder in Kosmetikprodukten und Parfüm verarbeitet werden. Die EU und die Regierung wollen das Destillationsprogramm mit 160 Millionen Euro fördern. Die letzte Destillationskampagne reicht in den Sommer 2020 zurück.
Fonte: Frankfurter Allgemeine.
La guía de vinos’ se consolida con premiados de reconocido prestigio.
La segunda edición de los premios se celebró ayer en la Barcelona Wine Week. Hay muchas formas de reconocer la grandeza de un vino. Por su historia, su método de elaboración, su variedad de uva, un determinado suelo, una climatología concreta o un estilo singular. Aunque una forma especial de ser distinguido es haciéndose con un galardón de los premios de La guía de vinos de La Vanguardia, que fue reconocida como mejor libro europeo de vinos en los Gourmand World Awards 2022. La segunda edición, celebrada ayer durante la última jornada de la Barcelona Wine Week (BWW), se encargó de coronar a los vinos, profesionales y proyectos más relevantes del sector de este año. En la gala de premios, patrocinados por Incavi (Institut Català de la Vinya i el Vi), coincidieron algunos de los personajes más destacados del universo vitivinícola. “La gente a la que condecoramos es conocida y reconocida en todo el mundo”, subraya el director de la guía, Lluís Tolosa, quien condujo la ceremonia, junto a Alba Balcells, directora general de Incavi. Se entregaron premios en doce categorías distintas, desde los mejores vinos tintos, blancos y rosados, hasta los proyectos de enoturismo o la trayectoria profesional de algunos viticultores. El reconocimiento al mejor vino blanco se lo llevó Satèl•lit 2019, de la bodega Parés Baltà, que ha querido visibilizar a través del vino la variedad de la cariñena blanca, una mutación poco conocida. 200 Monges Reserva Rosado 2018 (Bodegas Vinícola Real) fue elegido como el mejor vino rosado, y el mejor vino tinto fue San Vicente 2018, el único que elabora la bodega de Señorío San Vicente y, además, con una única variedad (100% tempranillo peludo). El mejor vino espumoso fue para Claror Cava de Paratge Can Prats 2014 (Vins El Cep), el primer cava elaborado siguiendo los principios de la agricultura biodinámica. Los autores de la guía han catado centenares de vinos y, de entre ellos, también seleccionaron el premiado por mejor relación calidad-precio, el tinto Hacienda López de Haro Crianza 2019, un Rioja de la bodega que lleva su mismo nombre.
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 9 febbraio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
«Fermare le etichette irlandesi sui vini».
L’appello di De Anna (Vini da Terre estreme) per le giornate di Matera «Fermare le etichette irlandesi sui vini» SI terrà a Matera dal 25 a127 marzo l’undicesima edizione di “Vini da Terre estreme”, la mini-fiera aperta ai professionisti del settore e a tutti gli appassionati con oltre 300 «etichette eroiche» che saranno presenti all’Hotel Alvino 1884. E’ quanto si legge in una nota diffusa nella giornata di ieri assieme all’appello di Federvini rilanciato da Alvaro De Anna (Pilota Green), promotore-organizzatore di “Vini da Terre estreme” sulle etichette introdotte in Irlanda con un’indicazione, «nuoce alla salute», simile a quella presente sui pacchetti di sigarette.
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
In difesa del vecchio buon bicchiere di vino.
La proposta di inserire sulle bottiglie un’etichetta come quella delle sigarette contrasta con un gran numero di studi scientifici. Come i fenomeni atmosferici si ripresentano ciclicamente anche per il vino ogni tanto emergono detrattori i cui toni allarmistici ne vorrebbero decretare la disfatta. Recentemente il vino è stato considerato quasi un veleno e l’Irlanda ha proposto all’Unione Europea di apporre su tutte le bottiglie un’etichetta con su scritto: “nuoce alla salute”: Questa civilissima nazione purtroppo è costretta a confrontarsi con un problema interno, l’eccessivo consumo di alcolici: per dissetarsi più spesso al posto dell’acqua si beve birra.
Fonte: Famiglia Cristiana.
Etichetta anti vino, Dublino accelera E Bruxelles apre pure al riso asiatico.
Mentre cresce il fronte del no, l’Irlanda notifica le nuove norme al Wto anche se violano il libero mercato Luce verde per 1’import di chicchi da Vietnam, India e Cambogia nonostante l’uso del triciciazolo, qui vietato. Vino, riso, frutta: le leadership italiane di mercato sono un bersaglio della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. Sostenuta anche dagli oracoli scientifici come quelli della professoressa Antonella Viola, che pur ritratta con un calice in mano, insiste nella sua crociata contro l’alcol e il vino e dà ragione agli irlandesi che vogliono scrivere sulle bottiglie di Chianti o di Barolo: fa venire il cancro. «L’alcol fa male», twetta lavirostar, «i medici che non lo dicono sono come i dottori no vax». Forse la Viola non si rende conto di aver toccato un argomento molto interessante: lo Stato etico che si fa Stato dietetico.
Fonte: La Verita’.
La patria del “vin du diable” dove venivano incoronati i re.
Eccellente e possibile. La patria del mitico vin du diable, come era chiamato lo champagne ai tempi di re Sole, circonda la città di Reims, annunciata dalle guglie della maestosa cattedrale in puro stile gotico dove venivano incoronati i re di Francia. In realtà l’antica città è presa d’assalto da turisti di tutto il mondo più per le maison de champagne e le loro chilometriche cantine-gallerie scavate in periodo gallo-romano, che per i suoi splendidi monumenti. Le aziende più famose sono raggruppate nel quartire Champ de Mars e sui pendii di Saint Nicaise: tra le altre Krug, Pommery, Taittinger, Piper-Heidsiek, Mumm. La maison Veuve Clicquot Ponsardin, una delle più antiche, vanta una rete di 24 chilometri di gallerie, scavate nel gesso a 25 metri di profondità, dove la temperatura è costante sui 10/11`.
Fonte: Messaggero.
Su MoltoSalute uno o due bicchieri quanto vino possiamo bere? – Enigma vino: benefici o rischi? La parola agli esperti – Enigma vino.
Un consumo moderato, secondo tanti studi, ha effetti protettivi sull’organismo grazie al resveratrolo. Ma la comunità scientifica raccomanda molta prudenza. Dicevano i latini «il vino fa buon sangue», riferendosi ai presunti effetti “terapeutici” di questa antica bevanda. In effetti, negli anni sono state sempre più numerose le evidenze scientifiche che hanno sottolineato gli effetti protettivi sull’organismo di alcune sostanze. Per primo, il resveratrolo. Che, tra gli altri, riduce l’invecchiamento cellulare. Inoltre, gli antiossidanti contenuti all’interno aiutano il gene che impedisce la formazione di nuove cellule di grasso.
Fonte: MoltoSalute.
Patrimonio enologico lucano da tutelare.
Irlanda dimostra di «fare sul serio» sull’introduzione sulle bottiglie di vino di un’etichetta analoga a quella dei pacchetti di sigarette: «Nuoce alla salute» e ha ufficialmente notificato all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) la normativa. Sono dunque scattati i 90 giorni entro i quali qualsiasi Paese membro dell’Omc può presentare pareri contrari. Non si può ridurre il vino a un prodotto nocivo per la salute perché dietro al mondo dell’enologia c’è una una cultura profonda, che è quella della viticoltura in Italia. Le tante pregevoli tradizioni locali, le infinite sfaccettature del territorio si riflettono anche nella preziosa varietà del nostro patrimonio enologico e, paradossalmente, i frutti migliori sembrano a volte nascere da territori solo in apparenza improvvidi o estremi.
Fonte: Gazzetta di Basilicata.
I vini di Parma.
Solo nove cantine entrano nelle principali guide Continua il momento in chiaroscuro del movimento enoico, almeno secondo i critici nazionali I vini di Parma. La fotografia delle nostre cantine nelle guide di Andrea Grignaffini n’annata ancora non in chiaro per i vini della nostra provincia almeno stando al parere delle guide nazionali. Si sa che non è l’unico parametro per decidere la qualità di un a zona ma di certo, con i limiti del caso, è uno dei pochi verificabili. Ci sono poche aziende presenti (nove, considerando quelle a una citazione) e performance non certo di grande livello. Con le dovute eccezioni, ovviamente. Partiamo come di consuetudine da Monte delle Vigne che come da prassi consolidata resta l’unica cantina della provincia a ottenere punteggi su tutte le guide e che consolida Callas (questa volta la 2021) come unico Tre Bicchieri (Rossi) della nostra zona.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Snello e agile, con note amarotiche tra agrumi e fiori.
Questa storia si dipana in un luogo magico per la viticoltura, il Piemonte e più precisamente Monforte d’Alba nelle Langhe. Una storia che risale agli anni Trenta quando la protagonista aveva solo otto anni e andava a trascorrere le vacanze estive dalla nonna materna al Podio in campagna in una piccola frazione tra Bene Vagienna e Monforte dove la famiglia produceva mattoni e la nonna era insegnante. Nonna Maria era un personaggio tutto d’un pezzo, severa e intransigente di quelle nonne di una volta che non permettevano di sgarrare. Mezzogiorno era l’orario preciso e imprescindibile per il pranzo, a seguire il cosiddetto pisolino pomeridiano senza se e senza ma.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
“Bene Tajani su etichettatura del vino”.
“Bene l’iniziativa da parte del ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani di indirizzare una lettera al vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrowskis contro l’iniziativa irlandese di introdurre a livello nazionale l’obbligo di etichettatura sanitaria sulle bevande alcoliche, con l’indicazione ‘l’alcol nuoce gravemente alla salute’. Lo comunica il parlamentare Battistoni (FI).
Fonte: Corriere di Viterbo.
«Il Parco ci aiuti a pompare acqua nei campi».
II territorio tra Riomaggiore e Monterosso è ricco di risorse idriche, ma le fonti sono quasi a livello del mare: i vigneti sono 400 metri più in alto. Tutela delle risorse idriche, insieme al recupero e al riutilizzo delle acque dei torrenti in agricoltura. Per la Cooperativa Agricoltura Cinque Terre di Groppo, sulle alture di Maanrola, e per i produttori locali, sono questi gli obiettivi sui quali lavorare per resistere alla crisi e ai periodi di prolungata siccità. Negli ultimi anni il susseguirsi di eventi climatici estremi si è fatto sempre più frequente e dannoso. Ma il piccolo territorio delle Cinque Terre fortunatamente è ricco di acqua: una risorsa preziosa che deve essere recuperata attraverso le stazioni di pompaggio e le reti irrigue per raggiungere i terreni.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Terre d’Oltrepo, prima lista depositata: c’è Bardone.
La scadenza per la presentazione dei candidati al Cda è fissata per sabato II presidente uscente torna in corsa con il vice Bosini e altri dieci vignaioli. È stata depositata la prima lista per le elezioni del nuovo Cda della cantina Terre d’Oltrepo, in programma martedì 21 febbraio. A meno di tre giorni dalla scadenza per la presentazione delle candidature (fissata per mezzogiorno di sabato 11), esce allo scoperto il gruppo che fa riferimento a quello che resta del consiglio uscente, dopo le dimissioni dei sette consiglieri. La lista ha dodici candidati, i capilista sono Emilio Bosini ed Enrico Bardone, rispettivamente vicepresidente e presidente uscenti, che cercano la riconferma dopo meno di un anno dalle ultime votazioni, vinte con una maggioranza schiacciante.
Fonte: Provincia – Pavese.
Carloni al Bundestag «Il vino non è solo alcol ma la nostra identità».
A Berlino presso il Bundestag si è svolto l’incontro tra la delegazione italiana in rappresentanza delta commissione Agricoltura delta Camera dei Deputati guidata dal presidente Mirco Cartoni, con Stefania Marino e e Attilio Pierro, e la commissione Agricoltura del Parlamento tedesco guidata da Hermann Färber oltre ai componenti dei partiti. L’incontro si è svolto con grande cortesia affrontando i temi cari ad entrambe le Nazioni in particolare il tema dell’etichettatura sul vino che avverte del pericolo perla salute, del tema dei lupi, siccità, logistica, nutriscore. Il parlamentare marchigiano Mirco Cartoni ha ribadito «la posizione sul vino, oggetto anche di una risoluzione unanime delta commissione Agricoltura, che non può essere considerata soltanto una bevanda alcolica.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Cantina Valdaso Focus agricolo con 100 imprese.
Si è svolto alla cantina sociale Valdaso un incontro tecnico organizzato da Confagricoltura Ascoli Piceno-Fermo. L’incontro particolarmente sentito ha visto la partecipazione di oltre cento imprese agricole venute da tutta la vallata. Gli interventi previsti da parte di Angelo Frascarelli presidente di Ismea e di Tommaso Ciriaci di Confagricoltura Ascoli Piceno — Fermo hanno riguardato gli effetti che la nuova Pac avrà sull’agricoltura regionale e la certificazione residuo zero. All’incontro erano presenti l’assessore all’agricoltura Andrea Maria Antonini, il presidente di Confagricoltura Ascoli Piceno-Fermo Mauro Acciarri e Francesco Torriani presidente della Conf cooperative Fedagripesca Marche.
Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.
Coldiretti: “Non ha senso demonizzare il vino, preoccupiamoci degli insetti nei piatti”.
Dopo il Consorzio Vini anche Coldiretti Valle d’Aosta si schiera, senza mezzi termini, a fianco dei tanti produttori di vino e a favore della cultura della qualità e del bere responsabile. “Per noi difendere il settore vitivinicolo, che in Italia pesa per 14 miliardi di fatturato, significa innanzitutto difendere l’economia e la cultura italiana dagli attacchi, sempre più frequenti, delle multinazionali e delle lobby che tengono in ostaggio l’Unione Europea” sottolinea Alessio Nicoletta, Presidente di Coldiretti Valle d’Aosta. La Federazione valdostana, che associa anche una settantina di produttori vitivinicoli, rimanda così al mittente le dichiarazioni di Antonella Viola. Nei giorni scorsi la professoressa ha evidenziato come il consumo, e non l’abuso, di vino faccia malissimo sollevando una polemica a livello nazionale.
Fonte: Corriere della Valle d’aosta.
“La fusione? Era una bell’ idea”.
Aresca (Terre Astesane) sull’ipotesi di unione con le cantine di Nizza e Agliano “Operazione difficile, ma saremmo diventati i più grandi produttori di Barbera”. Sarebbe stata un’occasione di ulteriore promozione. Noi andiamo avanti puntando sulla qualità.
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
Il Nizza Docg entra nei salotti di Svizzera, Olanda, Belgio e Svezia.
Basilea e Lugano, ma anche Amsterdam, Bruxelles e Stoccolma: sono queste le tappe, già svoltesi o in programma, di quest’anno del «Nizza Docg Around the World», progetto di consolidamento della presenza estera, in particolare nel nord Europa, della Denominazione Nizza. L’associazione dei produttori presieduta da Stefano Chiarlo prosegue cosi le iniziative promozionali, già fitte lo scorso anno per il proprio ventennale. «Il tour promozionale è stato ideato utilizzando una formula che va oltre la classica masterclass – racconta il presidente – Ogni evento è proposto come uno spazio di divulgazione, confronto e discussione un salotto del vino. I relatori presenti oltre ad illustrare la denominazione, le sue caratteristiche e il percorso di crescita promuovono anche un contributo attivo dei partecipanti volto sia a valutare i vini degustati sia a condividere opinioni e previsioni di crescita e sviluppo del Nizza Docg all’interno del mercato interessato».
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
Le eccellenze del vino incontrano i compratori di Europa e non solo.
Iniziativa della Camera di Commercio dedicata alle aziende del territorio Il presidente Coscia: “Settore cruciale, va internazionalizzato il prodotto” Le eccellenze del vino incontrano i compratori di Europa e non solo promuovere le eccellenze vitivinicole e incentivare il grado di internazionalizzazione delle imprese del territorio. È l’obiettivo della Camera di Commercio che, in collaborazione con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte, organizza un evento con incontri tra imprese del settore sul territorio e importatori europei di Germania, Belgio, Inghilterra, altri Paesi del Nord Europa e non solo. Un’iniziativa che si svilupperà in due giornate ad aprile, una ad Alessandria e l’altra ad Asti.
Fonte: Stampa Alessandria.
Vini di grande qualità il listino di febbraio dalla Barbera al Ruchè.
La vendemmia 2022, pur con i cali di resa Jdovuti alla siccità e all’espansione della flavescenza dorata, ha restituito vini di grande qualità che, in molti casi, riescono a spuntare prezzi franco cantina superiori al passato. Lo segnala la Commissione Vini della Camera di Commercio nel listino di febbraio sui prezzi all’ingrosso. La Barbera d’Asti docg da vigneti scelti e diradati viene quotata da 2,10 a 3 euro il litro, segnando un incremento rispetto all’anno precedente di 10 centesimi sul prezzo minimo e di 25 centesimi sul prezzo massimo. Il prezzo (base) della Barbera d’Asti docg è fissato da 1,30 a 1,90 euro al litro, con un incremento di 10 centesimi sul prezzo massimo, mentre quello della Barbera doc si attesta da un minimo di 1,05 a un massimo di 1,45 euro al litro.
Fonte: Stampa Asti.
“Gli alert Ue? Danno alle nostre Doc”
La revisione delle etichette delle bevande alcoliche metterebbe a rischio il mercato locale. Due Docg, Gattinara e Erba=—luce, e quattro Doc, Bramaterra e Lessona, Canavese e Coste della Sesia. Sono il vanto del vino prodotto nelle province di Vercelli e Biella. Anche loro dovranno fare i conti con l’allarme in etichetta, una polemica che rischia di spaventare ingiustamente più di un italiano su due (54%) che beve vino. Mettendo così a rischio il mercato. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat in riferimento all’annuncio della revisione delle norme sull’etichettatura delle bevande alcoliche da parte del portavoce della Commissione europea Stefan De Keersmaecker mentre in Italia si moltiplicano gli attacchi. Da una parte il vino, emblema di uno stile di vita lento, attento all’equilibrio psico-fisico, dall’altra l’assunzione sregolata di alcol.
Fonte: Stampa Vercelli.
Chinu, il Baratuciat firmato Bramante.
La prima produzione soddisfa le attese: “Molto profumato, oltre ogni più rosea aspettativa”. Chinu. L’hanno ribattezzato così, i fratelli Bramante, il loro “Baratuciat”, riprendendo il nome, anzi lo “stranome” o forse secondo cognome, con cui un tempo la famiglia era identificata. Sull’etichetta compare il disegno di tre larici e una baita, quelli del Pale, la borgata tra i monti dell’Alta Valsangone alla quale tutti loro sono affezionati, e, in rilievo, il logo, una F e una B, che si guardano e, idealmente, s’incontrano. Frutto, l’uno, della creatività di Manuela Rosa Budin e l’altro di Fabio Gariano, professionisti giavenesi del settore. “Vino bianco, colore giallo paglierino di tenue intensità, profumo ricco di note tropicali e floreali. Equilibrato al palato, adatto ad accompagnare i plat ti della tradizione e i piatti di pesce” è riportato sul retro dell’etichetta.
Fonte: Valsusa.
L’Ue e l’alcol come il fumo «Il vino sardo è sotto attacco».
Le cantine dell’Isola: economia in pericolo. Il ministro pronto alla battaglia L’Ue e l’alcol come il fumo «Il vino sardo è sotto attacco» La proposta irlandese al Wto: in etichetta gli stessi avvisi delle sigarette Un colpo al cuore dell’economia sarda. Quello che può sferrare il governo irlandese all’industria del vino rischia infatti di mettere al tappeto migliaia di imprese. Dopo gli annunci dei mesi scorsi e l’ok preliminare incassato a gennaio dalla Commissione europea, Dublino è passata dalle parole ai fatti e ha ufficialmente avanzato davanti alla Wto (l’Organizzazione mondiale del commercio) l’iter per rendere obbligatori nelle etichette delle bottiglie, ma anche nelle confezioni di birra e superalcolici, gli stessi avvisi allarmistici presenti da anni sui pacchetti delle sigarette per informare sui rischi di un consumo eccessivo di alcol.
Fonte: Unione Sarda.
Il vino in vetrina, in arrivo 160 buyer da 39 Paesi.
Domani e sabato alla Fortezza e alla Compagnia tornano BuyWine e PrimAnteprima Oltre 2,3 milioni di ettolitri, di cui il 96% Doc e Docg, prodotti nel 2022 da io.600 aziende: il mondo del vino toscano si presenta domani e sabato a Firenze con un doppio evento: alla Fortezza BuyWine, vetrina dedicata ai compratori internazionali, e al cinema La Compagnia PrimAnteprima, che apre la settimana delle anteprime di Toscana in cui degustare le nuove annate dei principali consorzi. A BuyWine saranno mostrate, attraverso 23 mila degustazioni, oltre 1.400 etichette di 23o aziende del territorio (di cui la metà bio). Sono attesi 16o buyer provenienti da 39 paesi. L’edizione 2023 vede il ritorno dei compratori asiatici, dopo lo stop causato dalla pandemia: i mercati principali restano Usa, Canada, Paesi scandinavi, Svizzera e Regno Unito, ma tornano nuovamente a Firenze anche acquirenti da Giappone, Singapore, Hong Kong, Corea del Sud e Thailandia.
Fonte: Corriere Fiorentino.
Il diktat irlandese e il futuro del vino “Faremo di tutto per difenderci”.
Saccardi:”Ci batteremo per evitare pericolosi allarmismi” Giani: “Puntiamo tutto sulla qualità e siamo orgogliosi di come sia cresciuta questa manifestazione”.
Fonte: Repubblica Firenze.
Camera di Commercio – Gli accordi commerciali volano buyer e venditori soddisfatti Manetti: “Grazie all’algoritmo gli incontri sono un successo”.
«I numeri sono in costante crescendo, così come cresce il gradimento di venditori e compratori. È un modello importante che cerUtica la qualità toscana, che offre un punto di incontro preziosissimo a tutte le parti in causa, con grande sicurezza sul risultato finale». Cifre da grandi occasioni la tredicesima edizione di BuyWine, da domani alla Fortezza da Basso di Firenze, kermesse che nel corso degli anni si è trasformata in una delle più ricercate vetrine internazionali del vino. Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze che organizza l’evento insieme a Fondazione Sistema Toscana, sottolinea il trend in continua evoluzione della manifestazione fiorentina, che quest’anno prevede oltre 3.000 incontri e 23 mila degustazioni, con oltre 1.400 etichette in vendita.
Fonte: Repubblica Firenze.
Il fenomeno – Arte, vino e cultura passione enoturismo “Un asset strategico per l’economia”.
Garibaldi: “Serve un’offerta innovativa” Palumbo: “Un driver turistico consolidato” di Margherita Cecchin Odori e sapori si incontrano e raccontano, dentro ad un calice, i territori. Il tempo libero delle vacanze si riempie di esperienze tra natura, sostenibilità, cultura e degustazioni con l’enoturismo. In Toscana, «il vino rappresenta un asset turistico di grande rilievo ed importanza strategica», così Roberta Garibaldi, vicepresidente del Comitato Turismo dell’Ocse, docente universitaria ed esperta di enoturismo, già ad di Enit. «Con un totale di 58 produzioni certificate, è la regione numero due in Italia per prodotti certificati. A livello economico — prosegue Garibaldi — secondo le ultime stime dell’Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore del Vino DOP IGP in Toscana vale 1004 milioni di euro (86,9% del paniere di produzioni certificate del Paese)».
Fonte: Repubblica Firenze.
Cantine d’autore territori e architettura viaggio nella bellezza.
Promossa da “Casabella “sarà visitabile dal12 al19febbraio Vino e architettura, un legame sempre più stretto. Una visione che coniuga efficienza e modernità, e chc tiene in primo piano la forza del territorio. Una sfida che molti architetti, in tutto il mondo, hanno accetta to. E oggi anche una mostra. “Nuove Cantine Italiane. Architetture c Territori” è un progetto della rivista «Casabella», realizzato in collabora zione con ProViaggiArchitettura. Una mostra fotografica dedicata alle cantine vinicole d’autore in Italia. Partita da Verona, in occasione e con il patrocinio di Vinitaly, la mostra si è poi spostata nelle Langhe, alla Scuola delle Scienze Gastronomi che di Pollenzo, con il patrocinio d Slowfood, per poi trovare spazio Merano presso la Kunst Meran, in collaborazione con Merano Arte e in occasione del Merano Wine Festival.
Fonte: Repubblica Firenze.
Il Chiaretto di Bardolino celebra gli innamorati.
Per «Lago di Garda in Love» 400 bottiglie in edizione limitata Il Chiaretto di Bardolino celebra gli innamorati BARBOUN° Parigi, Innsbruck e il Garda si tingono di rosa con il Chiaretto di Bardolino: sono 400 le bottiglie in edizione limitata create dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino per «Lago di Garda in Love» (dall’u al 15 febbraio). Si tratta del lancio del Chiaretto che approderà fino all’esposizione francese «Wine Paris e Vinexpo Paris» e a Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino realizzata con il contributo del ministero dell’Agricoltura. Dopo la kermesse di San Valentino, il Chiaretto tornerà sulla riviera gardesana dal 2 al 6 marzo con la tredicesima edizione dell’Anteprima, che si svolgerà fra Bardolino e Lazise.
Fonte: Corriere di Verona.
«Prosecco, l’identità nell’area storica».
«Fare sistema attraverso un lavoro di squadra che metta in sinergia il ruolo strategico della città di Treviso per una sempre più efficace promozione del territorio è senz’altro un ottimo proposito. Ma attenzione: spostare il baricentro dell’attrattività dell’area storica di produzione del Prosecco Superiore e dal suo paesaggio riconosciuto quale patrimonio dell’umanità Unesco centralizzandolo al capoluogo trevigiano sarebbe uno sgarro nei confronti dell’identità e della storia del territorio compreso tra le colline di Valdobbiadene e Conegliano». Così il consigliere regionale veneto Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni replica alla proposta emersa di Federico Capraro, confermato presidente Ascom Confcommercio Treviso e consigliere dell’associazione per il Patrimonio delle colline Unesco, di spostare il baricentro del sistema Prosecco sulla città di Treviso.
Fonte: Gazzettino Treviso.
«Venti micro-invasi sulle colline La nostra risposta al nuovo clima».
II piano del consorzio Prosecco Docg per garantire l’irrigazione estiva. C’è già il sì della Regione. Sono ben 20 i micro-invasi che i vignaioli del Conegliano-Valdobbiadene si apprestano a costruire per raccogliere l’acqua piovana e fare riserva di quella invernale del Piave. L’estate scorsa, infatti, le rive del Prosecco Superiore hanno sofferto di grave siccità, oltre che della flavescenza. I serbatoi da 50 o 80 metri cubi saranno realizzati dalle stesse aziende vinicole, le quali avranno l’opportunità di fare ricorso a un bando del Pnrr a cui si è rivolto il Consorzio Docg presieduto da Elvira Bortolomiol, per un investimento da 850 mila euro. Il Consorzio di Tutela del Prosecco Docg si è rivolto all’Università di Padova per lo studio della collocazione più appropriata degli invasi che vedranno la luce tra quest’anno e l’inizio del 2024. «Si tratta della prima risposta sul tema ai cambiamenti climatici», spiega il direttore del Consorzio, Diego Tomasi, «che verrà accompagnata da una puntuale azione di risparmio irriguo: con l’irrigazione a goccia rilasciata nel terreno, radice per radice».
Fonte: Tribuna Treviso.
Red Bull contro cantina sarda, la polemica arriva in Austria.
Sta facendo scalpore anche in Austria, sede dell’azienda, la notizia della diffida da parte della Red Bull nei confronti di una piccola cantina vinicola di Mamoiada (Nuoro), rea di aver ‘copiato’ il famoso logo con i due tori. L’etichetta dei vini “Muggittu Boeli” raffigura due buoi, uno vicino all’altro, con sotto il segno rosso dell’aratro e sopra la rappresentazione dei cerchi della stele di Boeli, un menhir che risale al Neolitico. Tanto è bastato per far insorgere l’ufficio legale del colosso dell’energy drink, che ha inviato una pec alla cantina con diffida dall’utilizzare quel marchio troppo simile. Sono in tanti a solidarizzare con il giovane imprenditore sardo, con messaggi anche dall’Austria.
Fonte: ANSA.
Enoturismo, le cantine italiane inseguono il sogno americano.
L’enoturismo è una straordinaria opportunità per vendere il vino. Certo, una grande opportunità per i territori rurali ma non bisogna perdere di vista anche la funzione di leva di marketing che l’enoturismo può rappresentare per il vino. E bisogna attrezzarsi per sfruttarla al meglio. Ne è convinta Donatella Cinelli Colombini, produttrice di Brunello di Montalcino con la Cantina Casato Prime Donne e di Col d’Orcia con Fattoria del Colle ma, soprattutto, da assessore al Turismo del Comune di Siena, ideatrice, quasi trenta anni fa, della manifestazione Cantine Aperte e poi guida del Movimento turismo del vino e dell’Associazione Donne del Vino. E soprattutto autrice di svariati volumi dedicati al turismo e al marketing del vino.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
La Cantina Ramuscello raddoppia la produzione di vino vegano.
La Cantina Produttori Ramuscello e San Vito raddoppia la produzione di vino vegano. Dalla vendemmia 2022, infatti, sono stati prodotti e certificati 10mila ettolitri rispetto ai 5.400 dell’anno precedente. Di fatto, si tratta della maggior quantità di vino vegano prodotto e certificato in Fvg. “Da molti anni la nostra Cantina cooperativa – spiega il presidente Gianluca Trevisan – è impegnata sulla costante ricerca della salubrità, sia delle uve che dei vini prodotti. Oltre al vino vegano, lo scorso anno abbiamo ottenuto anche la certificazione per la produzione del vino biologico. Inoltre, l’80 per cento dei nostri soci, aderisce volontariamente alla difesa integrata, denominata SQNPI e seguendone, scrupolosamente, il disciplinare ministeriale. Sul tema della sostenibilità ambientale, siamo sempre attenti alle sensibilità del mercato e alle diverse richieste degli imbottigliatori, per questo abbiamo intrapreso un percorso di assistenza tecnica in campagna, fatta di controlli e verifiche, che dovrebbe portarci all’obbiettivo di un vino a residuo zero”.
Fonte: Il Friuli.
STAMPA ESTERA
Vin : l’état débloque 160 millions d`euros.
Plongée dans une crise de surproduction et de chute des prix, la filiere viticole française bénéficiera cette année d’une campagne de distillation. Annoncée ce lundi parle gouvernement, elle sera dotée de 160 millions d’euros afin d’écouler les excédents sur le marché, notamment dans le Bordelais.
Fonte: Figaro.
La guía de vinos’ se consolida con premiados de reconocido prestigio.
La segunda edición de los premios se celebró ayer en la Barcelona Wine Week. Hay muchas formas de reconocer la grandeza de un vino. Por su historia, su método de elaboración, su variedad de uva, un determinado suelo, una climatología concreta o un estilo singular. Aunque una forma especial de ser distinguido es haciéndose con un galardón de los premios de La guía de vinos de La Vanguardia, que fue reconocida como mejor libro europeo de vinos en los Gourmand World Awards 2022. La segunda edición, celebrada ayer durante la última jornada de la Barcelona Wine Week (BWW), se encargó de coronar a los vinos, profesionales y proyectos más relevantes del sector de este año. En la gala de premios, patrocinados por Incavi (Institut Català de la Vinya i el Vi), coincidieron algunos de los personajes más destacados del universo vitivinícola. “La gente a la que condecoramos es conocida y reconocida en todo el mundo”, subraya el director de la guía, Lluís Tolosa, quien condujo la ceremonia, junto a Alba Balcells, directora general de Incavi. Se entregaron premios en doce categorías distintas, desde los mejores vinos tintos, blancos y rosados, hasta los proyectos de enoturismo o la trayectoria profesional de algunos viticultores. El reconocimiento al mejor vino blanco se lo llevó Satèl•lit 2019, de la bodega Parés Baltà, que ha querido visibilizar a través del vino la variedad de la cariñena blanca, una mutación poco conocida. 200 Monges Reserva Rosado 2018 (Bodegas Vinícola Real) fue elegido como el mejor vino rosado, y el mejor vino tinto fue San Vicente 2018, el único que elabora la bodega de Señorío San Vicente y, además, con una única variedad (100% tempranillo peludo). El mejor vino espumoso fue para Claror Cava de Paratge Can Prats 2014 (Vins El Cep), el primer cava elaborado siguiendo los principios de la agricultura biodinámica. Los autores de la guía han catado centenares de vinos y, de entre ellos, también seleccionaron el premiado por mejor relación calidad-precio, el tinto Hacienda López de Haro Crianza 2019, un Rioja de la bodega que lleva su mismo nombre.
Fonte: Vanguardia.
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A risentirci a domani.