La cantina di S. Pietro di Feletto (Treviso) ha aperto le porte a famiglie, amici e wine lovers: una giornata di festa per raccogliere uva e finanziare un progetto di voga in dragon boat per la riabilitazione delle donne operate di tumore al seno. Presente anche Sammy Basso.

Le Manzane: successo per la 10ᵃ edizione della Vendemmia Solidale pro Lilt, Moreno Morello mattatore
Una giornata baciata dal sole tra i filari delle Colline del Prosecco Superiore Patrimonio Unesco per vivere una delle esperienze più autentiche del mondo del vino: la Vendemmia Solidale della cantina Le Manzane che è andata in scena domenica 12 settembre a San Pietro di Feletto (Treviso) regalando a tutti sorrisi ed allegria. Il ricavato della manifestazione, che quest’anno ha tagliato il traguardo della 10ᵃ edizione, servirà a finanziare un progetto della LILT di Treviso di voga in dragon boat per la riabilitazione delle donne operate di tumore al seno.
Mattatore della giornata è stato Moreno Morello, l’inviato del noto tg satirico di Canale 5, Striscia la Notizia, che con la sua professionalità e simpatia ha intrattenuto il pubblico con alcuni giochi. Un successo anche la gara dello Spritz. Tra la versione classica e la versione innovativa i giudici popolari hanno decretato la vittoria della seconda. Presente anche Sammy Basso, che prima ha vendemmiato e poi è salito sul palco per fare da testimonial alla consegna di un premio speciale realizzato da un gruppo di ragazzi diversamente abili che è stato consegnato da Luigi Dorigo sia a Moreno Morello che al titolare della cantina Le Manzane, Ernesto Balbinot.
Tra le autorità presenti il sindaco di San Pietro di Feletto, Maria Rizzo, il consigliere regionale, Alberto Villanova, e la vicepresidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, Cinzia Sommariva.
«In un’ora e mezza – spiega Ernesto Balbinot, titolare della cantina Le Manzane – abbiamo raccolto 91 quintali di grappoli di Glera. Ora quell’uva, nata dal sole, seguirà un percorso particolare. Sarà vinificata e spumantizzata separatamente ed una parte del ricavato della vendita, nel periodo prenatalizio, delle bottiglie di Prosecco Superiore prodotto, sarà donata alla LILT, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, Associazione Provinciale di Treviso ODV».
In particolare i fondi serviranno a finanziare Akea Rosa, il progetto di riabilitazione di un gruppo di donne operate di tumore al seno grazie alla voga sul Fiume Sile a bordo di Dragon Boat. Grazie ad alcuni studi, infatti, si è scoperto che il movimento ritmico e ciclico della pagaiata non è dannoso come si pensava, ma al contrario è benefico perché rinforza la pompa linfatica e diviene una sorta di linfodrenaggio naturale favorendo la prevenzione del linfedema.
Dopo la vendemmia, lo spettacolo di burattini di Alberto De Bastiani e la presentazione di Moreno Morello, la giornata è continuata con le visite in cantina, la musica italiana dal vivo della Magirus Band e di Alberto Ceschin, l’aperitivo con il Prosecco Superiore Docg e i “cicchetti” di pesce di Ca’ del Poggio ed è terminata con la tradizionale merenda in “caneva”.
Numerosi sono i partner e gli sponsor che hanno condiviso gli obiettivi benefici della vendemmia solidale 2021: Ama Crai, Arti Grafiche Conegliano, Banca Prealpi SanBiagio, Battistella Capsule, Dersut Caffe’, Distilleria Fratelli Brunello, Foto Francesco Galifi, Generalvetri, Icas, Ondulkart, Pasticceria Alpago, Ristorante Relais Ca’ del Poggio, Rotas, Savno Servizi Ambientali Veneto Nord Orientale, S. Bernardo Tappi Spumante, S’Paul n’ Co. Design, Studio Cloè e TeleChiara.
L’iniziativa è patrocinata dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Treviso e dai Comuni di San Pietro di Feletto, Conegliano e Valdobbiadene con il sostegno del Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, dell’associazione di promozione sociale XI di “Marca” e del Club n° 40 Frecce Tricolori Conegliano.
Grafica rinnovata per sei referenze storiche della famiglia Balbinot, proprietaria della tenuta nel cuore delle Colline del Prosecco Superiore, che investe sulla ripartenza all’insegna del motto “To Be Happy”.

Le Manzane presenta il nuovo Pinot Grigio e il restyling delle bottiglie: “Ci mettiamo la faccia”
La cantina Le Manzane cambia volto alle proprie etichette e ci mette la faccia, anzi le facce di Ernesto, Silvana, Marco e Anna. La famiglia Balbinot, proprietaria della tenuta di San Pietro di Feletto nel cuore delle Colline del Prosecco Superiore oggi Patrimonio Unesco, rinnova il look dei vini fermi, in particolare degli autoctoni, e presenta una nuova referenza: un Pinot Grigio delicatamente macerato sulle bucce, elegante e raffinato, ma al tempo stesso versatile e moderno.
C’è voglia di ripartire all’azienda Le Manzane che investe su un nuovo progetto di restyling per sei dei suoi vini: Verdiso, Manzoni Bianco, Prosecco Tranquillo, Kaberlò, Cabernet e Pinot Grigio, l’ultimo arrivato, ma anche il primo ad “indossare” la nuova veste grafica.
Ed è il colore a contraddistinguere il nuovo Pinot Grigio: riflessi ramati che si rispecchiano nel calice e che fanno già presagire lo stile. «Questa tonalità è dovuta alla scelta di macerare leggermente le bucce – spiega il titolare Ernesto Balbinot – e mira ad esaltare le caratteristiche dell’uva, la sua complessità aromatica e di conseguenza anche la sua originale colorazione». Al naso rimanda ai profumi di glicine, gelsomino e frutta a polpa gialla. Leggermente vanigliato. Piacevolmente minerale avvolge in un morbido abbraccio il palato; la sua media alcolicità lo rende versatile negli abbinamenti con primi piatti e pietanze a base di pesce e verdure.
Il Pinot Grigio debutta in questi giorni sul mercato, mentre per le altre referenze gli imbottigliamenti saranno scaglionati e comunque, dopo il periodo estivo, saranno tutte disponibili.
La cantina Le Manzane intende, così, valorizzare non solo le bollicine, ma anche i vini fermi nella loro espressione territoriale più autentica. «Sicuramente seguiremo la via maestra del Prosecco Superiore e degli altri spumanti, ma non dimentichiamo i sentieri bellissimi che possono essere percorsi con i vini tranquilli, in particolare con gli autoctoni come il Manzoni Bianco e il Verdiso, nonché la versione ferma del Prosecco, ovvero quella senza le bollicine che rappresenta la declinazione più tradizionale del Glera», dichiara Balbinot.
La bottiglia scelta è una bordolese rivista nelle misure, altezza e larghezza, e nella forma, resa più elegante. «Per la grafica – aggiunge Balbinot – abbiamo subito pensato a qualcosa di moderno e dopo una o due prove si è accesa la lampadina delle nostre facce». Le etichette delle bottiglie, infatti, hanno i visi stilizzati di Ernesto, Silvana, Marco e Anna.
Ernesto è enologo ed ha sempre vissuto tra i vigneti, apprendendo molto dal papà Osvaldo. Supervisore dell’azienda, segue in prima persona la forza vendita. Silvana, moglie di Ernesto, ha abbracciato con passione il mondo del vino, diventando un punto di riferimento aziendale per quanto riguarda l’ufficio amministrativo. La nuova generazione de Le Manzane è composta dai figli Marco e Anna. Marco, enotecnico, segue tutte le fasi della lavorazione del vino e il wine shop, ma è spesso all’estero per promuovere i vini della cantina. Anna, dopo aver studiato marketing per il settore food & wine, oggi si occupa della comunicazione aziendale: pr, promozione del prodotto, social network, canali di comunicazione online e offline, fotografia.
«Per noi il valore della famiglia è fondamentale – conclude Balbinot – e proprio per questo motivo abbiamo deciso di realizzare una grafica che rappresentasse i nostri volti in maniera simpatica e sorridente, anche perché è nel nostro DNA; infatti il claim aziendale è “To Be Happy”».
La cantina Le Manzane si trova a San Pietro di Feletto, a metà strada tra le Dolomiti e Venezia, nella fascia collinare della provincia di Treviso, nel cuore delle Colline del Prosecco Superiore, proclamate il 7 luglio 2019 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. L’azienda, a conduzione familiare, è fortemente radicata nel territorio trevigiano come produttrice da quasi 40 anni. La cantina, tra le più dinamiche e interessanti nel panorama enologico del Conegliano Valdobbiadene, distribuisce sia in Italia che all’estero raggiungendo 34 Paesi.