rassegna stampa del vino di lunedì 10 ottobre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 10 ottobre 2022!

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Trentodoc e il successo dell’enoturismo.
Tutto esaurito per le degustazioni, in 4 mila agli eventi trai vigneti «Ora pensiamo alla prossima edizione». Per tre giorni Trento è diventata la capitale del mondo del vino italiano. Il Trentodoc Festival, organizzato con il supporto del Corriere della Sera, è stato un successo oltre ogni aspettativa. Per la qualità degli incontri e delle degustazioni, per il numero dei partecipanti e per le scoperte sull’evoluzione delle bollicine di montagna. 37 appuntamenti del Festival dentro e fuori Trento e altrettanti, nel programma iniziale, andati in scena nelle cantine. «Un evento che fa fatto scoprire bellezze nel centro storico e nella provincia», dice l’assessore provinciale all’Agricoltura Giulia Zanotelli, che ha voluto il Festival con Trentino Marketing e l’Istituto Trentodoc.

Fonte: Corriere della Sera.

Un esempio di sinergia per il Paese.
Per capire la riuscita di un evento come il Trentodoc Festival, forse si potrebbe andare a visitare uno dei gioielli artistici di Trento, la torre Aquila all’interno del maestoso Castello del Buonconsiglio. Lì è custodito lo straordinario affresco dei mesi, esempio mirabile del gotico internazionale. Nel mese di ottobre, dedicato alla vendemmia, si nota un funzionario dell’amministrazione dei principi vescovi, signori di queste terre per molti secoli, mentre assaggia il vino in una sorta di controllo qualità. La qualità è stata la cifra stilistica della manifestazione, realizzata in collaborazione con il Corriere per la direzione artistica di Luciano Ferraro.

Fonte: Corriere della Sera.

Digitale e fotovoltaico, così il prosecco batte la crisi.
Le uve «si presentano con buoni livelli di acidità, sapidità e grado zuccherino con una particolare componente aromatica». Sarà la caratteristica della vendemmia 2022 per Pierluigi Bolla, presidente di Valdo Spumanti, storica cantina vinicola di Valdobbiadene, fondata nel 1929 e acquisita dalla famiglia Bolla nel 1938. «La vendemmia — spiega Bolla —è andata meglio del previsto visto il caldo pronunciato e l’assenza di pio:4: e per molti mesi. In questo senso, è stato fondamentale un accurato lavoro in vigna che ha permesso alle viti di superare pericolosi momenti di stress per la pianta». Valdo guarda al futuro: «Gli aumenti incontrollati dei costi e delle bollette, l’inflazione, la possibile chiusura di molti esercizi e imprese, la conseguente cassa integra mesi fondamentali per il consumo del vino e in particolare degli spumanti».

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Il pasticciaccio bonus gas.
ll «modello» della Regione non è valido, oggi lo pubblica Apibas. Il pasticciaccio del bonus gas dovrebbe trovare una soluzione oggi. La Regione ha fatto sapere che saranno date oggi, lunedì 10 ottobre, «tutte le informazioni definitive, tra cui la modulistica completa alla quale tutti dovranno attenersi». E soprattutto «che la tempistica per la presentazione dell’autocertificazione sicuramente sarà allungata rispetto ai cinque giorni di cui alla precedente comunicazione».

Fonte: Gazzetta di Basilicata.

Vini campani: la sfida è il Québec.
Il Québec come mercato da esplorare per le aziende vitivinicole della Campania. Un’occasione imperdibile per fare impresa, posizionando i vini nel settore della ristorazione. Se ne è discusso nella seconda giornata di Eruzioni del Gusto evento culturale ed espositivo sull’enogastronomia e le eccellenze delle terre vulcaniche d’Italia aperto al pubblico, promosso dall’associazione culturale Oronero-Dalle scritture del fuoco, in collaborazione e con il contributo della Regione Campania. La kermesse si chiude oggi al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, tra Napoli e Portici.

Fonte: Roma.

Vino, aziende savonesi a gonfie vele «Lo esportiamo anche in Giappone».
Investimenti, innovazione e tanto lavoro dietro il successo crescente del comparto in provincia Enrico (Vite in Riviera): «Produciamo oltre 1,3 milioni di bottiglie, l’export arriva fino al 50%» La vendemmia nei terreni Peq Agri. «Crescita e dinamismo costante, investimenti in ricerca, promozione e produzione tanto da avere vini come il Pigato, che storicamente venivano consumati giovani, ora strutturati e in grado di sostenere l’invecchiamento». Il comparto vitivinicolo del ponente savonese e dell’entroterra imperiese, costantemente cresciuto negli ultimi anni, nonostante le difficoltà della pandemia, fa un bilancio più che lusinghiero della situazione.

Fonte: Secolo XIX Savona.

«Il Pigato e la Granaccia non sono più sconosciuti».
«Abbiamo clienti giapponesi e australiani entusiasti del vino ligure, prodotto da vitigni autoctoni coltivati in maniera biologica nella piana d’Albenga. La richiesta è stata talmente alta da avere esaurito le scorte». In diverse occasioni, le aziende liguri si sono trovate ad avere richieste che hanno superato la produzione. «Pigato, Vermentino, Granaccia, tanto per citarne alcuni, sono vini spesso sconosciuti al grande mercato. Tuttavia, quando vengono scoperti, i clienti vengono conquistati dalle nostre bottiglie tanto da ordinarne di nuove con regolarità — racconta Caterina Vio, sommelier dell’azienda di famiglia Bio Vio di Bastia d’Albenga.

Fonte: Secolo XIX Savona.

Marco Luzzati: «Ad Andora facciamo lo spumante e vendiamo tutta la produzione».
Il mercato delle bollicine è in crescita, gli acquirenti sono alla ricerca di bottiglie nuove e diverse dal solito. Per questo il lavoro delle aziende del ponente ligure è positivo». La produzione ponentina, per quanto piccola, sta riscontrando apprezzamento ni Italia e all’estero. «Ci siamo addentrati in questo settore con molta umiltà e impegno, con l’obiettivo di avere una crescita costante. La nostra azienda è relativamente giovane. L’enologo, per esempio, ha 37 anni, io 40 e mio cugino 50.

Fonte: Secolo XIX Savona.

Brindisi Wine week La «città-cantina» alza i calici in piazza.
Calici in alto per l’apertura della Milano Wine week, giunta alla quinta edizione. Oltre 3 mila le presenze all’inaugurazione di ieri a Citylife. Fino al i6 ottobre sono previsti incontri, degustazioni ed eventi in tutta la città. Sei i distretti che ospiteranno gli appuntamenti: Sempione, Brera, Porta Venezia, Porta Romana, via Eustachi/Plinio e Navigli.

Fonte: Corriere della Sera Milano.

Intervista a Filippo De Miccolis Angelini – Vino di alta qualità, un’annata d’oro «Ma prezzi giù, troppa speculazione» – «Uve sotto i 50 euro al quintale Ha prevalso la speculazione».
Per l’associazione degli agricoltori ›L’appello lanciato al prossimo governo le eccellenze penalizzate dal mercato «Più misure a tutela dell’intera filiera» La vendemmia che si appena conclusa è stata, forse, la più difficile degli ultimi decenni. l.a causa di questo fiume di criticità le spiega il presidente provinciale di Coldiretti, Filippo De Miccolis Angclini. Presidente la vendemmia 2022 si è aperta con la vendita delle uve a prezzi molto bassi. «I prezzi delle nostre uve Igp, spesso inferiori a 50 euro al quintale, rivelano che la logica che ha prevalso quest’anno c stata quella della speculazione passando, in meno di un anno, da una folle corsa al vino, soprattutto Primitivo, disancorata da una premialità legata alla qualità, a dei prezzi che non coprono i costi di produzione.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

Cantine d’autore. Tra arte e vino in compagnia degli architetti.
Due giorni di visite guidate con i professionisti che hanno firmato i progetti Tra degustazioni e pratiche “green”, un inno al territorio e alle sue bellezze Un viaggio unico in una Maremma contemporanea, capace di rispettare le sue antiche radici Grosseto Giornate dedicate all’architettura, il 15 e 16 ottobre, organizzate dalla rete di cantine Toscana Wine Architecture: primo esempio in Italia a valorizzare vino, design, territorio e turismo. Torna “Architetto in cantina”, grande evento collettivo e diffuso che lega paesaggio, arte e cultura enologica.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Raboso, mille bottiglie imperdibili Ais Veneto, un aiuto per le malattie rare.
Torna, il tradizionale appuntamento organizzato dall’azienda Cecchetto di Vazzola (Tv): la Vendemmia del Raboso Piave con i ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down (Aipd) — sezione Marca Trevigiana, giunta alla diciottesima edizione in programma dalle 14 alle 17,30. Dal 2005, ogni anno, questi ragazzi si trasformano in vignaioli ed enologi, producendo circa 1000 bottiglie di Raboso del Piave, che con orgoglio presentano nella primavera successiva presso lo stand della Regione Veneto al Vinitaly di Verona. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Progetto Autonomia Sociale, che vede i ragazzi coinvolti in tutte le fasi della produzione del vino: dalla vendemmia alla pigiatura, dalla lavorazione all’imbottigliamento, fino alla realizzazione delle etichette, rigorosamente disegnate a mano.

Fonte: Gazzettino.

Linea Verde a passeggio nel pescheto dove nasce il Bellini.
Il programma di Rai 1 andrà in onda alle 12 di sabato 15 ottobre Linea Verde nel pescheto dove si coltivano le pesche per il Bellini Canella. Il programma di Rai Uno, che da oltre mezzo secolo racconta l’agricoltura italiana e le sue eccellenze, è stato a San Donà per realizzare un servizio su quella che è la classica storia dell’imprenditoria del NordEst. L’azienda agricola Canella è nata nel 1947 grazie al capostipite Luciano, lungimirante anche nel perseguire la strada turistica, a Jesolo, ma anche verso il confine per “catturare” i turisti che rientravano, tra Austria e Germania, e che potevano portarsi a casa un prodotto tipico tutto italiano: il vino.

Fonte: Gazzettino Venezia.

Dimenticati in cantina, quando il Trentodoc ha molti anni sulle spalle: promossi.
Dimenticati in cantina, ovvero “La longevità del Trentodoc e la sua evoluzione”. I degustatori hanno concluso una fortunata edizione del festival presentando a Palazzo Ocse sei etichette Trentodoc Riserva fuori commercio, ovvero Altemasi Graal, Piancastello Endrizzi, Quore Letrari, Methius Riserva, Madame Martis e Cesarini Sforza Aquila Reale.
Attorno ad un tavolo tutto il meglio della sommelleria con la stella di Gabriele Gorelli, unico Master of Wine italiano e Stefano Berzi, Valentino Tesi, Simone Loguercio, Roberto Anesi, Maurizio Dante Filippi, rispettivamente Migliori Sommelier d’Italia Associazione Italiana Sommelier 2021, 2019, 2018, 2017 e 2016.

Fonte: ufficio stampa provincia trento – Provincia autonoma di Trento.

Björk ha composto un brano ispirandosi alla Cantina band di Star Wars.
C’è una band del passato che ha influenzato e continua a influenzare la musica terrestre. Un gruppo di jazzisti (o meglio di Jizz) che non si possono ascoltare live, ma di cui tutti hanno sentito parlare. Sono i Cantina Band, ovvero Figrin D’an and the Modal Nodes. La celebre orchestra della cantina di Mos Eisley ideata (nella realtà) da George Lucas e musicata da John Williams in Star Wars. Una delle tante idee della saga che hanno avuto un impatto sulla cultura popolare diventando uso comune nel linguaggio.

Fonte: BadTaste.

E’ Bertani la Cantina dell’Anno Gambero Rosso.
L’azienda della Valpolicella riceve il prestigioso riconoscimento per la Guida Vini d’Italia 2023. È Bertani la Cantina dell’Anno per la Guida Vini d’Italia 2023 di Gambero Rosso. E’ la stessa azienda della Valpolicella ad annunciare con orgoglio il prestigioso riconoscimento, che sarà consegnato sabato 15 ottobre al Palazzo della Civiltà di Roma. In quella cornice, oltre al premio speciale, saranno consegnati i Tre Bicchieri, che quest’anno vanno al Valpolicella Classico Superiore Ognisanti 2020.Un vino che insieme al Valpolicella Classico Le Miniere ha tracciato una nuova strada per il territorio, che per la prima volta nella storia della denominazione viene messo al centro, prima di tecnica produttiva o stile aziendale.

Fonte: Corriere dell’Economia.

Slow Wine, il vino del futuro è green: gli 11 assaggi da non perdere.
Duemila cantine recensite, di cui il 56% del totale pratica agricoltura biologica o biodionamica. Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia: “Il filo conduttore comune è la rigenerazione della terra”. «Coerenza, innovazione, apertura». Sono queste le tre parole chiave per leggere e capire l’edizione 2023 della guida Slow Wine. Presentata l’8 ottobre a Milano, negli eventi della Milano Wine Week (dal 9 al 16 ottobre), la pubblicazione – in libreria a partire dal 12 ottobre – raccoglie 1.957 cantine visitate e recensite da una squadra di 200 collaboratori diretta dal curatore Giancarlo Gariglio: «Un impegno immane che ci ha richiesto circa 6mila ore di lavoro complessivo». Il risultato è una mappatura di aziende, storie, territori e, ovviamente, vini racchiusa in 1.120 pagine. Una guida «molto scritta e per questo in controtendenza con la moda attuale», che però lascia spazio all’innovazione grazie all’introduzione di un QR Code in 800 schede di valutazione che permette di accedere a un video di 5-8 minuti in cui si racconta l’anno che è stato in vigna e in cantina: «Sebbene possano apparire come dei contenuti un po’ amatoriali o artigianali, questi video rappresentano una testimonianza del lavoro sul territorio e permettono di inserire le singole vicende produttive in un contesto più ampio e all’interno dei fenomeni contemporanei», ha aggiunto Gariglio.

Fonte: La Repubblica.

Destinazioni del vino: le più sottovalutate ma da visitare assolutamente.
Non soltanto Bordeaux, Toscana o Napa Valley: esistono innumerevoli regioni vinicole meno conosciute ma altrettanto incantevoli, gemme nascoste pronte a sfoderare tutta la loro attrattiva per un inebriante “viaggio nel vino”. Conosciamole meglio a partire dalle zone spagnole dello Sherry, Jerez de la Frontera, Sanlúcar de Barrameda ed El Puerto de Santa Maria: qui il clima è mediterraneo, caldo e soleggiato, e il terroir è unico e dominato da Albariza, un terreno ricco di calcare di colore bianco quasi brillante.La maturazione è il fulcro del processo di produzione dello sherry e il punto culminante di ogni visita in cantina.

Fonte: SiViaggia.

Competenza e libertà, la forza del vino al femminile.
La voce delle “Donne delle bollicine”. Con Alice Paillard, Giulia Pedrini (Pravis), Donatella Pedrotti, Clementina Balter. “Donne e uomini, stessa sfida per un prodotto che nasce dalla terra”. La competenza e la libertà femminile sono state determinanti nell’evoluzione del mondo del vino e così saranno anche in futuro. Un valore aggiunto fatto di tante storie diverse, ma soprattutto di una presenza sempre più numerosa ai vertici delle case produttrici e in tanti ruoli chiave. Anche se c’è ancora della strada da fare, ad esempio per la conciliazione lavoro-famiglia. È la voce delle “Donne delle bollicine”, le protagoniste del settore della spumantistica d’eccezione: Alice Paillard, titolare della prestigiosa maison Paillard, che ha ricevuto il testimone dal padre Bruno, Clementina Balter, titolare di Balter, Giulia Pedrini, responsabile produzione e commerciale di Pravis, Donatella Pedrotti, titolare di Pedrotti Spumanti.

Fonte: ufficio stampa provincia trento – Provincia autonoma di Trento.

Il Prosecco Spumante, “Champagne” dei “poveri”?
Il vitigno base per la produzione di Prosecco è la Glera, le cui uve devono costituire almeno l’85% del totale. Una piccola frazione, comunque non superiore al 15% del totale, può essere costituita da verdiso, bianchetta trevigiana, perera, glera lunga, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio e Pinot nero, usato soprattutto per la versione rosé. I terreni adatti alla coltura dei vigneti sono quelli ben esposti e drenati, quindi non sono ammessi terreni ad alta dotazione idrica o torbosi. In ciascun appezzamento devono sussistere almeno 2.300 ceppi per ettaro. Le tecniche di coltivazione e impianto sono quelle “classiche” che non provocano modificazioni alla qualità di uva e vino, prive di forzature. Sono vietate le coltivazioni espanse (come le pergole), ma esiste una deroga di dieci anni per i vigneti piantati prima della disciplinare del 2009.

Fonte: Valdicornia.

Vino, Istituto Trento Doc: “Più formazione per affrontare la crisi”.
“Ora la nuova sfida è rappresentata dal saper affrontare adeguatamente la crisi economica, alla luce dell’aumento dei costi di produzione. Le case spumantistiche affrontano questo periodo con lo stile che caratterizza gli agricoltori, abituati ad affrontare difficoltà legate agli eventi che condizionano le diverse annate”. Lo ha detto Enrico Zanoni, presidente dell’Istituto Trento Doc, intervenendo alla prima edizione del Trentodoc festival in corso fino a domani. “Per questo motivo la formazione degli operatori è fondamentale – ha aggiunto Zanoni -. Grandi passi in avanti sono stati compiuti negli ultimi anni, tanto che sono numerosi i rifugi che servono agli escursionisti soltanto le nostre bollicine di montagna. La nuova generazione di albergatori e ristoratori è particolarmente attenta a questo aspetto. Gli operatori più qualificati sono consapevoli che essere ambasciatori del territorio qualifica ulteriormente la loro offerta”.

Fonte: Cronachedi.

PREVISIONI DI… VINO !
Le piogge di agosto e il clima meno siccitoso di settembre sono stati provvidenziali. E con sospiro di sollievo si apprende – dalle stime di metà settembre di Assoenologi, Unione Italia Vini e Ismea – che la quantità del raccolto alla fine non ha subìto la flessione che si temeva: si parla di 50 milioni di ettolitri, come lo scorso anno. I territori che hanno sofferto di più sono quelli dove è piovuto meno, Nord Ovest in primis (Lombardia e Piemonte, oltre alla Liguria in parte) ma anche un po’ il Veneto e la Sicilia. Ma la notizia più bella riguarda la qualità, valutata dagli enologi da “buona a ottima con punte di eccellenza”. L’uva è dunque apparsa sana e “soda”, in particolare in Toscana dove l’irrigazione di soccorso e le buone pratiche in vigna sono misure consolidate da tempo. C’è da aspettarsi eccellenti risultati in Trentino Alto Adige (dove la rinomata freschezza dei bianchi è da considerarsi salva, secondo gli esperti) e nella stessa Sicilia. Ottima qualità in Friuli e da buona a ottima nel centro e nel Sud Italia.

Fonte: Firenze Spettacolo.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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