rassegna stampa del vino di lunedì 19 dicembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 19 dicembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Intervista a Giuseppe Liberatore – Valoritalia, le regole che assicurano ai vini la certificazione – Quali sono i vini di qualità? Valoritalia ha la risposta.
Il ruolo delle nuove pratiche nella conduzione agronomica e delle imprese di Maddalena De Franchis Quali sono i vini di qualità? Valoritalia ha la risposta HA DOMINATO I TREND d’acquisto negli ultimi due anni e, secondo l’ultimo rapporto di Vinarius (associazione delle enoteche italiane), condizionerà le scelte dei consumatori anche nel prossimo futuro: è la preferenza accordata ai ‘vini territoriali’, quelli in cui sia particolarmente rimarcato il legame fra prodotto e peculiarità del territorio. «In questo contesto, origine e tracciabilità della filiera rappresentano un valore aggiunto importante: per tutelarlo, il nostro sistema di certificazione garantisce un controllo capillare, dalla vigna alla bottiglia», commenta Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia, l’ente che ha finora certificato oltre il 60% della produzione nazionale di vini di qualità, per un giro d’affari complessivo di 6,8 miliardi di euro.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

Come promuovere i calici di Bacco.
Master dell’università Cattolica Come promuovere i calici di Bacco prenderà il via a gennaio 2023 la nuova edizione del master in Comunicazione per il settore enologico e il territorio organizzato nella sede di Brescia dell’università Cattolica del Sacro Cuore. Un percorso di studio, che partirà il 13 gennaio 2023 e di durata annuale, strutturato in modo da affrontare i molteplici aspetti del mondo del vino, coniugando conoscenze storico-culturali con strumenti di comunicazione tradizionale e digitale, regole di degustazione con tecniche di narrazione e storytelling. Obiettivo del corso, in particolare, è quello di aggiornare le competenze degli studenti universitari alle esigenze attuali e alle prospettive future del settore concentrandosi sui temi chiave dell’economia circolare, della comunicazione di sostenibilità e degli strumenti per l’analisi dei media digitali e l’analisi visiva, con un approccio culturale e interdisciplinare.

Fonte: Italia Oggi Sette.

Vendemmia a guida autonoma.
l trattore di precisione per la vigna ideato dal barolista Roberto Conterno di RC 3075. La sigla significa robot cingolato. È la macchina, nata nelle Langhe, che cambia il lavoro nei vigneti. Inventata da un vignaiolo trattorista e da un ingegnere, è l’apripista della robotica nel mondo del vino. Dalla visione romantica del contadino che sistema con la zappa il terreno attorno alle vigne, alla modernità di un trattore senza guidatore che può lavorare 24 ore al giorno. Isaac Asimov lo aveva immaginato: campagne percorse da robot a cui si affidano i lavori faticosi, ripetitivi e pericolosi per la salute. Il nipote dello scrittore di fantascienza, critico del vino per il New York Times, ora può vedere quello che il suo avo aveva immaginato e narrato sulla Madre Terra, titolo di un racconto del 1949 dello scrittore. Iniziano a comparire piccoli e grandi automi che sfalciano l’erba, arano la terra, irrorano le piante con i prodotti anti malattie, e raccolgono informazioni, foglia per foglia, sul loro stato di salute.

Fonte: Login Corriere della Sera.

La scelta degli spumanti per le feste – Metodo classico o Martinotti? Purché siano bollicine.
Metodo classico o Martinotti? Purché siano bollicìne I nostri suggerimenti in vista delle feste. Occhio all’abbinamento: gli spumanti con il dolce spesso steccano. Le feste di Natale e Capodanno sono da sempre l’occasione per regalarsi le emozioni uniche di uno spumante. L’importante è scegliere un vino italiano! Non vi deluderà: le bollicine nostrane non hanno nulla da invidiare a quelle più rinomate (e costose) dei cugini francesi. Potete scegliere tra un metodo classico e un metodo Martinotti. Il metodo classico (per intenderci: è quello che viene utilizzato per la realizzazione dello Champagne) è un processo di produzione divino spumante, che consiste nell’indurre la rifermentazione dei vini in bottiglia attraverso l’introduzione di zuccheri e lieviti selezionati (il cosiddetto liqueur de tirage)..

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Progettare il futuro del vino.
POLI.design, società consortile del Politecnico di Milano, lancia un corso per avvicinare le cantine al metodo del Design Thinking. Flessibilità, prontezza di reazione, capacità di trasformare problemi in sfide che aprono scenari nuovi. Nasce il corso “Progettare il futuro del vino: soluzioni per scenari che cambiano”, organizzato da POLI.design con ad oggi il Patrocinio di UIV, Veronafiere, AGIVI, ONAV, Cometa. POLI.design, Società Consortile del Politecnico di Milano, opera nel campo del design proponendo programmi di formazione per giovani laureati e per professionisti, ma anche per imprese strettamente focalizzate sull’innovazione.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Cantina Frentana chiude l’anno con numeri record.
Da un lato numeri da record, con 15 milioni di fatturato, crescita della produzione, aumento della liquidazione, da 38,12 a 43,57 euro a quintale, per gli oltre 700 soci, dall’altro preoccupazioni per H futuro con le nuove sfide per il mondo del vino e in particolare per le cantine cooperative, che rappresentano l’80% della produzione vitivinicola abruzzese. E’ la sintesi del bilancio 2022 della Cantina Sociale Frentana di Rocca San Giovanni. «Mentre brindiamo a un’annata record – dice il presidente Carlo Romanelli – non possiamo esimerci da una riflessione più ampia che porterà anche la nostra cantina ad affrontare un futuro sempre più incerto a causa della crisi recessiva in atto». «Per il primo anno – evidenzia il direttore Felice Di Biase – i ricavi dell’imbottigliato hanno superato i 4 milioni di euro con una crescita percentuale del 14% sul 2021. Aumentati del 10% i conferimenti delle uve fino a 220 mila quintali.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Ad Avellino il brindisi costa caro – Ad Avellino il brindisi costa di più.
Tra le prime città in Italia per gli aumenti delle bevande alcoliche Ad Avellino il brindisi costa di più Ancora una volta cibo e giocattoli occuperanno lo spazio maggiore sotto l’albero. Sono infatti i regali di Natale che vanno per la maggiore secondo un’analisi di Confcommercio. Ma prima dei regali ci si dividerà tra pranzi e cenoni, e allora proprio quest’anno – su cui pesa l’inflazione – si guarda anche ai rincari, con alcune aree del Paese che pagheranno qualcosa in più, tipo Cosenza, la città più cara. – avverte il Codacons – per queste festività. In base a un’indagine sui consumi di Natale – realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format research – i regali più gettonati per Natale sono i prodotti alimentari, i giocattoli e i libri. L’incremento maggiore viene registrato dai prodotti per animali (+8,4%); ma ci sono anche viaggi (+7,9%), e biglietti per concerti e spettacoli (+6%).

Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.

Anche la Romagna si prepara per i brindisi La “Celli” e il suo spumante.
L’azienda di Bertinoro tra produttori di vini in vista della festività natalizie e di Capodanno BERTINORO La Romagna è terra di vini rossi importanti e vini bianchi freschi, ma non mancano gli spumanti locali. Per chi sceglie di acquistare prodotti a km 0, la Romagna offre una grande varietà di vini, tra cui diversi spumanti romagnoli. La Cantina Celli di Bertinoro produce due tipologie di spumanti della Romagna che possono accompagnare dall’aperitivo al dolce, premiati da pubblico e guide. Ad esempio lo spumante “Celli Brut”, vino spumante di qualità della tipologia Nature, ovvero secco senza zuccheri residui. Ottimo anche insieme qualsiasi portata di pesce. «Questo vino — afferma Mauro Sirri, titolare della Cantina Celli — è prodotto a partire da uve Trebbiano (70%), che donano freschezza e acidità, insieme uve Chardonnay (30%), per aggiungere struttura e profumi gentili».

Fonte: Corriere Romagna del lunedì.

Borgo diVino nell’incanto di Fossanova.
FoodeWine Terre Pontine Autentiche presenta la seconda tappa della rassegna “Di Borghie Cantine” L’evento il 22 dicembre. La Presidente Barbara Votta spiega la mission che anima il progetto Un viaggio tra sacro e profano Un percorso che guarda al brand Territorio. Una serata pensata per raccontare le eccellenze del territorio pontino e far conoscere il magico Borgo di Fossanova, una seconda tappa di un progetto che vede in prima linea l’associazione Terre Pontine Autentiche e attraverso la rassegna “Di Borghie Cantine” si realizza. Con il patrocinio della Camera di Commercio Frosinone Latina, il prossimo 22 dicembre in questo luogo che racchiude in un abbraccio sogno, storia e natura, memoria e presente, la serata conviviale Borgo di Vino delinea l’inizio di qualche cosa di più.

Fonte: Latina Oggi.

Serate di Identità golose con i vini oltrepadani.
Quattro serate per conoscere i vini dell’Oltrepo Pavese abbinati ai piatti della tradizione. Si è conclusa a Milano, nella sede di Identità Golose in via Romagnosi, la rassegna di cene che ha visto protagoniste le Doc oltrepadane “sposate” con i piatti lombardi, cucinati dagli chef Damiano Dorati, Federico Sgorbini, Mauro Enoch e Guido Conti. Un’iniziativa di Regione e Ascovilo, l’associazione che riunisce i Consorzi di tutela del vino lombardi, in collaborazione con il Consorzio Oltrepo. L’ultima cena, con lo chef Conti, è stata preceduta da una degustazione guidata di etichette oltrepadane con la sommelier Miriam Prencisvalle e il direttore del Consorzio, Carlo Veronese.

Fonte: Provincia – Pavese.

Esportazioni in crescita con ottime prospettive Non solo vino e bresaola.
Nel secondo trimestre 2022 quasi il 30% in più rispetto al 2021 L’efficacia del progetto camerale. A fine anno si raggiungerà il miliardo 00 I primi cinque prodotti venduti sono metalli Poi gli alimentari 00 La strategia di supporto alle piccole imprese. Un passato che racconta di ritardo rispetto alle altre province lombarde, un presente che mostra segni finalmente positivi e una prospettiva futura di ulteriore crescita fino a raggiungere e superare la soglia del miliardo di euro. Cenerentola all’interno dello scenario economico locale, l’export comincia ad affacciarsi sempre più prepotentemente sulla ribalta provinciale anche per le micro e piccole imprese che compongono il tessuto valtellinese e che, grazie al supporto all’internazionalizzazione messo in campo dalla Camera di commercio di Sondrio in collaborazione con l’agenzia Promos Italia, mostra un andamento costantemente positivo.

Fonte: Provincia Sondrio.

Sforzato, studio in cinque fasi Per conoscere meglio il “re”.
Enologia Il progetto regionale Increase Sfursat condotto da Università Consorzio e Coldiretti Ha a dato risultati più che buoni il progetto Increase Sfursat, sostenuto dal Psr della Regione Lombardia, riguardante azioni dimostrative e informative nell’ambito della produzione dei vini Sforzato di Valtellina Docg. Il progetto ha consentito di dare risposte tecnico scientifiche agli operatori del comparto in merito all’impatto che le diverse fasi del processo produttivo (appassimento e vinificazione) hanno sulle caratteristiche chimico-fisiche del vino Sforzato di Valtellina, di valutare tecniche enologiche innovative e riadattarle per le uve del Chiavennasca, nonché di condurre una accurata indagine sulle caratteristiche delle produzioni enologiche disponibili stil mercato.

Fonte: Provincia Sondrio.

Bollicine piemontesi Il brindisi vale 30 milioni di bottiglie – Un brindisi da 30 milioni di bottiglie Il Piemonte delle bollicine.
L’export da record di Asti e Moscato ha convinto aziende e Regione ad aumentare la resa per ettaro Bollicine piemontesi Il brindisi vale 30 milioni di bottiglie. Un brindisi da 30 milioni di bottiglie Il Piemonte delle bollicine E not kilt di questi giorni far coglimenti) da parte della Regione Piemonte della richiesta del Consorzio di tutela Doeg e dell’usciato d’Asti di sblocearv la riserva vendemmiale. Sarà *** possibile immettere nel mercato 15 ettolitri di bollicine per ettaro in più (rispetto ai 75 consentiti in precedenza) nelle zone dl Asti Docg e Moscato Docg e 14,25 ettolitri per ettaro in più nelle sottozone di Santa Vittoria, Strevi e Canelli (rispetto ai 71,25 consentiti in precedenza). Un segnale che il mercato chiede spumanti piemontesi: «I produttori chiedevano di sbloccare la riserva vendemmiale per fare fronte a un forte aumento delle richieste. Le festività natalizie per il nostro consorzio di tutela valgono oltre 3o milioni dl bottiglie, quasi un terzo del giro d’affari complessivo», spiega il direttore del consorzio astigiano Giacomo Pondini che precisa: «Siamo tornati ai livelli pre-Covid e puntiamo a migliorare il risultato di 102 milioni di bottiglie di Asti e di Moscato del 2021.

Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.

La doe del Soave a +12% e cresce anche nel 2022.
Bilancio positivo del direttore del Consorzio, Gladich, dopo i cali per la pandemia La doc del Soave a +12% e cresce anche nel 2022 «Contesto complesso con tante opportunità da cogliere». Per quest’anno previsioni di calo produttivo ma qualità buona. Dopo anni che hanno messo a dura prova il comparto del vino e non solo, il Consorzio di tutela del Soave chiude i1 2022 con un bilancio positivo sia a livello operativo che promozionale. «È stato un periodo molto intenso e sfidante», ha ammesso Igor Gladich, direttore dell’ente, «che ci ha permesso di porre delle basi significative su cui innesteremo strategia e programmazione per i1 2023. Siamo consapevoli che il contesto nel quale ci caliamo è molto complesso ma siamo convinti che esistano opportunità concrete da cogliere».
Fonte: Arena.

Flavescenza dorata: più fondi per combatterla.
Aumentano i fondi della Regione Veneto destinati alla lotta alla flavescenza dorata, malattia delle viti che provoca infezioni così gravi da rendere necessaria l’estirpazione delle piante. L’assessore al Bilancio Francesco Calzavara ha fatto passare un emendamento al bilancio regionale che destina 130.000 euro al contrasto di questa malattia, che si aggiungono ai 400.000 che erano già stati previsti in bilancio perla ricerca su questo tema. «Nei circa 130.000 ettari complessivi di vitigno veneto, dove ogni ettaro può contenere fino a tremila viti, la malattia, di cui risentono le viti di glera e chardonnay, può arrivare a colpire anche il 70 per cento delle piante, così da dover decimare le piantagioni», afferma il consigliere ed ex-assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan, nel sottolineare l’importanza dello stanziamento. L’assessore all’agricoltura definisce la malattia una “piaga”.

Fonte: Arena.

Cantina Negrar chiama i giovani di Mendoza.
Valorizzare la formazione con scuola, lavoro e rubgy. Valorizzare la formazione giovanile, promuovere le esperienze lavorative all’estero e gli scambi professionali, fare largo allo sport e ai suoi valori. I territori vinicoli Valpolicella e Mendoza, in Argentina, diventano alleati nel progetto internazionale «Scuola, Lavoro e Rugby». È destinato a giovani sportivi provenienti appunto da Mendoza, il maggiore distretto vinicolo argentino situato nella parte ovest del Paese sudamericano. E parte dalla Valpolicella, nel segno dell’accoglienza, dello scambio culturale e della solidarietà, grazie all’intuizione e alla passione di tre veronesi. Oggi, alle 19, l’iniziativa destinata a rinsaldare lo storico legame italo-argentino mettendo in rete istituzioni, imprese del settore vinicolo e società sportive viene presentata nella sede storica di Cantina Valpolicella Negrar, in via Ca’ Salgan a Negrar, nella sala conferenze.

Fonte: Arena.

Lo spumante Maia nel cuore della città.
La serata di presentazione Lo spumante Maia nel cuore della città •• Dai festival internazionali come Cannes e Venezia ad un evento in corso Portoni Borsari nel cuore di Verona. Protagonista Maia Wine, «lo spumante del lago di Garda nella serata dedicata alla presentazione della nuova vettura Super Car ibrida Altura della casa automobilistica inglese Mc Laren», racconta Angelo Leila, fondatore e marketing manager dello stesso Maia. Lelia, titolare dell’agenzia di comunicazione United Studio di Verona, ha organizzato l’evento col supporto di Gp Luxury e Feel Studio. «L’appuntamento svoltosi a Verona, nella sede di Roche Bobois», prosegue Lelia, «fa parte del circuito ‘ To Share The Italian Good Living”».

Fonte: Arena.

Marlon, che ci insegna l’entusiasmo di raccontare i grandi vini del Collio in cantina da Venica.
Con il progetto “CambiaMento”, la griffe friulana sostiene “I Bambini delle Fate”, impresa sociale che aiuta i ragazzi diversamente abili. Vi potrà capitare di incontrarlo in cantina e di ascoltarlo, raccontarsi e raccontare i grandi vini del Collio in degustazione, con l’entusiasmo di aver indossato i panni di un mestiere che, di settimana in settimana, lo coinvolge sempre più. E mentre lo sta imparando, è lui ad insegnarci e ricordarci la bellezza del nostro lavoro di comunicatori del mondo del vino italiano. È la storia di Marlon, accolto da Venica & Venica, grazie al progetto “CambiaMento”, con il quale, assieme ad Hattiva Lab Coop. Sociale Honlus, la griffe friulana sostiene “I Bambini delle Fate”, impresa sociale che si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi rivolti a ragazzi diversamente abili.

Fonte: WineNews.

I migliori 11 locali dove bere (e mangiare) a Venezia.
I consigli per degustare il meglio della Laguna fra vini naturali, etichette locali ed internazionali. Ma soprattutto undici storie fatte di passioni, svolte esistenziali e sapori. Venezia ha tante anime. Quelle dei popoli che l’hanno vissuta, assaporata e amata nel corso dei secoli. Mille sfumature frutto di dominazioni, culture, religioni, sapori, profumi. Tante sfaccettature e un unico comune denominatore: la bellezza e la predisposizione all’accoglienza, al passaggio, al nuovo. Quando l’acqua ti scorre accanto tutto il giorno, non si può fare a meno di quella naturale inclinazione al cambiamento, all’arrivo e alla partenza. I locali di Venezia sono frutto di questa dimensione liquida: bacari e cantine restano fedeli a se stessi ma mai immobili. Così come la cultura del bere e dell’eplorare cicheti e piatti tipici, ma mai così tanto da annoiare e impolverarsi di “già visto”.

Fonte: La Repubblica.

Vendita vini online: i consigli dei sommelier per un acquisto consapevole.
Nonostante i servizi delle enoteche siano molto efficienti dal punto di vista di esperienza d’acquisto, oggi la vendita di vini online è aumentata notevolmente. Il settore dei vini è un mondo molto vasto, composto di cantine commerciali che ogni anno producono centinaia di bottiglie in linea con le necessità dei mercati internazionali e perfetti per la grande distribuzione, ma anche di migliaia di piccole realtà che producono vini unici e molto spesso introvabili nei negozi fisici, se non su prenotazione.

Fonte: Tuttoggi.

Conviene investire in vino?
Il vino è tra i prodotti a cui gli investitori stanno dedicando maggiore attenzione di recente, trovando anche una ricca ricompensa. Conviene puntare sul mercato enologico? Il vino è da tempo una scelta popolare per gli investitori che cercano di diversificare il proprio portafoglio e ottenere potenzialmente un buon rendimento. Ma perché investire nel vino e come si fa? Ci sono diverse ragioni per cui il vino può essere un buon investimento. Innanzitutto, è un bene tangibile. A differenza di azioni e obbligazioni, che sono essenzialmente intangibili, il vino è un prodotto fisico che si può tenere in mano e ammirare. Un altro motivo per investire nel vino è il suo potenziale di rivalutazione. Come altri beni di lusso, quello di alta qualità può aumentare di valore nel tempo. Ciò è particolarmente vero per i vini ricercati di annate e regioni note per la produzione vinicola. Scopriamo di più su questo trend di investimento.

Fonte: Segreti Bancari.

Vino. Dal primo gennaio fascette di Stato nelle bottiglie della Doc Pantelleria.
A partire dal 1° Gennaio 2023 le fascette di stato accompagneranno tutte le bottiglie del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini a Doc di Pantelleria, tracciando le varie fasi di vita di ogni vino.
Si tratta di un sistema a garanzia dell’autenticità, che tutela sia i produttori sia i consumatori e appassionati dei grandi vini dell’Isola, in primis passito, moscato e zibibbo dolce, ma anche Pantelleria Bianco e Frizzante. Uno strumento che ne certifica non solo la qualità e la provenienza ma anche la tracciabilità, dalle origini del prodotto all’imbottigliamento e al posizionamento sul mercato. Tra i compiti del Consorzio, che ha ricevuto per la sua ampia rappresentatività il riconoscimento Erga Omnes c’è la tutela dalle contraffazioni. La scelta di adottare questo sistema va oltre gli obblighi previsti dalla legge e nasce dalla volontà del Consiglio di Amministrazione, Presieduto da Benedetto Renda, di proseguire nel percorso di valorizzazione dell’identità territoriale e della qualità dei vini dell’Isola iniziato nel 1997.

Fonte: Agricultura.it.

IntravinoCup – Selezione Naturale | Ultimi 8 in gara e il vino naturale fa bene alla salute? No
329 voti per decidere le cantine che hanno passato quello che confermo essere stato un turno interlocutorio. Passano tutti quelli con pronostico a favore. Arianna Occhipinti supera Monte Dall’Ora, così come Foradori sopravanza la sorpresa Patrick Uccelli, Gravner ha facilmente ragione di Fattoria San Lorenzo e infine Radikon dimostra di avere fra i lettori di Intravino una solida base di estimatori che lo portano al successo nella sfida con Casa Coste Piane. C’erano sfide più difficili da pronosticare che però si sono chiuse con un’espressione di preferenza piuttosto chiara a favore di uno dei due giocatori. È il caso ad esempio della sfida tra amici Barraco-Amerighi, superata da quest’ultimo con buon margine; oppure di quella tra Emidio Pepe e Cascina degli Ulivi, a vantaggio del primo con un buon distacco. Il confronto più in equilibrio è stato poi quello tra Le Boncie e Monte dei Ragni.

Fonte: Intravino.

Doc Pantelleria, dal primo gennaio fascetta di stato.
A partire dal primo gennaio 2023 le fascette di stato accompagneranno tutte le bottiglie del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini a Doc Pantelleria, tracciando le varie fasi di vita di ogni bottiglia. A darne notizia è il Consorzio tutela e valorizzazione vini Pantelleria Doc. “Si tratta – informa una nota – di un sistema a garanzia dell’autenticità, che tutela sia i produttori sia i consumatori e appassionati dei grandi vini dell’Isola, in primis passito, moscato e zibibbo dolce, ma anche Pantelleria Bianco e Frizzante”.

Fonte: ANSA.

A Venezia si sceglie il vino del futuro.
Venti cantine italiane, selezionate da una giuria tecnica presieduta dal direttore de Il Gusto, propongono le loro etichette in un festival a base di degustazioni, talk e masterclass. Innovazione, sostenibilità ed etica i criteri di scelta. Venezia, la luna e il vino… è questo il grande sogno che diverrà realtà a fine gennaio. Dal 28 al 30, gli scenari magici della laguna faranno da sfondo a Wine In Venice, festival, nonché vero e proprio Red Carpet, primo evento internazionale dell’anno 2023 con protagonista il nettare di Bacco. Location straordinarie della kermesse, organizzata da Winetales, Beacon, The Media Company e Venezia Unica, saranno la Scuola Grande della Misericordia e lo storico Palazzo Ca’ Vendramin Calergi, due gioielli messi a disposizione dal Comune veneziano. Qui, nei tre giorni dell’evento, venti cantine italiane, una per regione, proporranno in degustazione i propri vini.

Fonte: La Repubblica.

Qualche consiglio (senza impazzire) per abbinare il vino ai piatti tipici di Natale.
Dai primi al dolce, dal cotechino ai formaggi, è importante non sbagliare il tipo di abbinamento: ottime soluzioni sono possibili anche senza avere conoscenze approfondite o ricorrere a vini particolarmente pregiati. A pochi giorni dalle festività natalizie i ristoranti aperti registrano il sold out. La maggior parte delle famiglie, tuttavia, ha già organizzato in casa i vari menu per la Vigilia, i pranzi di Natale e Santo Stefano. In tutti i casi, non bisognerebbe preoccuparsi solo di quali pietanze servire in tavola, ma anche dei vini da proporre in abbinamento. Si può fare senza bisogno di tormentarsi l’animo, basta tenere presenti poche semplici regole.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Un itinerario nell’Umbria del vino.
Che l’Umbria sia una regione ricchissima di arte, storia e cultura, è cosa ben nota. Cuore verde d’Italia, patria di santi, è una delle mete del turismo italiano e internazionale. Turismo che a maggior ragione apprezzerà un suggestivo itinerario tra bellezze naturali e artistiche, arricchite da ottime degustazioni enogastronomiche. Perchè l’Umbria è una regione che vanta originali vitigni, ottime cantine e un forte Movimento del Turismo del Vino, una delle derivazioni regionali dell’associazione no profit che racchiude oltre 1.000 delle migliori aziende vitivinicole e distillerie italiane e promuove la cultura del vino e le visite nei luoghi di produzione per far conoscere le aziende ed i territori.

Fonte: Turismo del gusto.

STAMPA ESTERA

El cava se abre paso ante la falta de champán.
Los productores del espumoso prevén una buena campaña de Navidad y unas ventas un 3% superiores en 2022 El año 2022 está siendo bastante bueno, sobre todo por el tirón del mercado español Aunque los precios han aumentado más del 8%, el cliente compra gamas más altas. Hay quien se remonta a los felices años veinte para describir el momento que vive el mercado del cava. Tras la pandemia y las restricciones en la hostelería, desde mediados del pasado año se detectó en los consumidores un ansia de celebrar que hizo que el sector cerrara 2021 batiendo su récord histórico con 252 millones de botellas expedidas (+17%) pese al freno que supuso la variante ómicron durante la recta final del año, su temporada alta con entre el 30% y el 40% de las ventas. Ahora que llega la Navidad las burbujas siguen saltando por lo alto, aprovechando que su sempiterno rival, el más glamurosoy reconocido champán, cuenta con una limitada oferta que está llevando a las principales bodegas francesas a establecer cupos. En algunas de las cavas de Sant Sadurní d’Anoia, la cuna de este espumoso que facturó más de 1.300 millones de euros el año pasado, también hay botellas que se venden por cupos, como ocurre en Gramona o en Sumarroca. “Desde junio hemos fijado cupos y frenado el crecimiento en algunos mercados internacionales porque con la producción que tenemos no podemos hacer otra cosa”, reconoce Xavier Gramona, vicepresidente de la marca, que actualmente produce las burbujas que comercializará dentro de seis años. Otras bodegas admiten que las limitaciones francesas les han permitido recibir pedidos de mercados donde les costaba entrar, describe Meritxell Juvé, consejera delegada de Juvé e Camps. “Tenemos una ventana de oportunidad importante porque el champán necesita más crianza que el cava y hay poco”, mantiene Joaquim Tosas, al frente de Aecava, la patronal del sector. “Es un momento único porque la burbuja está de moda en el mundo, los cavas que tenemos son los mejores de la historia y hay escasez de champán. El cava [que ha aprovechado mucho peor que el champán y el prosecco italiano el empuje de la demanda internacional en los últimos cinco años] puede recuperar terreno a marchas agigantadas”, pronostica Sergio Fuster, consejero delegado de Raventós Codorníu. En los últimos 18 meses el consumo ha crecido. Los datos de octubre de Nielsen señalan que mientras el consumo de cava sube un 3,5%, el de prosecco baja un 0,3% y el del champán algo menos, agrega. “El año 2022 está siendo bastante bueno”, explica Tosas. La exportación está tirando (cava es la denominación de origen española con más ventas en el exterior el 71% del total, indica Damià Deàs, anterior presidente de Aecava y director de Vilarnau). Pero es el mercado nacional el que mejor se comporta una vez recuperado el turismo. Las ventas del sector crecieron un 10,6% en el primer semestre del año, un porcentaje que ha ido a menos yen septiembre se ha quedado algo por encima del 3%, según Javier Pagés, presidente del Consejo Regulador del Cava. Ambos esperan una buena campaña de Navidad que mantenga el crecimiento en el 3% o más. Se venderán 245 millones de botellas frente a los 238 millones de 2021.

Fonte: Pais Negocios.

El cava dispara un 3% sus ventas pese al aumento de los precios.
El sector espera cerrar el año con la cifra histórica de 245 millones de botellas despachadas. A pesar de la inflación de las materias primas que afecta especialmente al sector de la alimentación, y por supuesto al vitivinícola, que ha provocado una subida de precios entorno al 10% de media en los lineales para el consumidor, la fortaleza de la Denominación de Origen del Cava en España es un hecho. Las cifras oficiales, cerradas en los primeros nueve meses del año ya auguran el récord de botellas vendidas de toda la historia y las previsiones de consumo paras las navidades son «magníficas», según el presidente de la D.O. Cava, Javier Pagés. El ano pasado se vendieron 238 millones botellas y este año se calcula que se cerrará diciembre con 245 millones. La razón parece clara: «La gente tiene ganas de divertirse, de ser feliz, de tener alegrías, y nuestro producto está asociado a este serie de momentos significativos, especiales y el cava es una bebida perfecta para ello». De esta manera, las turbulencias geopolíticas y económicas generadas por la guerra en Ucrania y el alza de insumos que venía ya de meses atrás no han frenado la buena trayectoria de recuperación del sector después de la pandemia. El 2021 -subraya Pagés- fue un año de plena recuperación de las ventas, que ahora se vuelven a superar, ayudado también por el regreso de las buenas cifras de turismo en España, la aumento de las exportaciones y el regreso de eventos familiares y sociales sin ningún tipo de restricciones. «El sector ha demostrado una destacada fortaleza ante las adversidades y las cifras previstas para la Navidad son incluso superiores a las de antes de la pandemia», destaca. Con todo, la subida de los costes de producción sigue siendo un problema debido a la repercusión en el alza del precio de venta de las botellas («un 10% de media») pese a que no es equitativa con el de los precios de elaboración, como explica Javier Pagés: «Afecta desde el tratamiento de la viña, pasando por la creación del vino o hasta el precio de las botellas de vidrio, con el coste energético que conlleva, por lo que, en parte, to- da esta subida no se ha visto reflejada en los precios», explica Pagés, reelegido en su cargo este pasado verano

Fonte: El Mundo.

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A risentirci a domani.

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