rassegna stampa del vino di lunedì 20 marzo 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 20 marzo 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

La Puglia al Vinitaly ospita gli istituti agrari.
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e il CREA Viticoltura ed Enologia , organizzano, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e del Merito e con RENISA (Rete Nazionale Istituti Agrari), il VII Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia, che seleziona e premia le migliori produzioni vinicole realizzate dagli studenti e dalle scuole agrarie di tutto il Belpaese. I vini in gara saranno valutati in base a 5 categorie: vini tranquilli DOC e DOCG, vini tranquilli IGT, vini spumanti DOC, vini spumanti VSQ (vini spumanti di qualità), vini passiti IGT. La giuria, composta da due diverse commissioni esaminatrici, ciascuna formata da 5 membri, di cui 3 del CREA Viticoltura ed Enologia, si avvarrà della scheda per l’analisi sensoriale “Union Internationale des Oenologues”.

Fonte: L’Edicola del Sud.

Talenti per Bacco.
Programma di recruiting e formazione di Ethica Wines Talenti per Bacco Giovani da avviare all’export divini. Al via World Wine Pro, programma di recruiting e formazione di giovani talenti appassionati di vino da inserire nel mercato mondiale del settore. E questa la mission del progetto appena nato che Ethica Wines, partner globale che importa e distribuisce vini italiani negli Stati Uniti, in Canada e in Asia Pacific, ha messo a punto per incrementare la propria struttura commerciale ed offrire una concreta opportunità di lavoro in un settore in grande espansione. «Siamo alla ricerca di giovani talentuosi e speciali», spiega Francesco Ganz, founder di Ethica Wines, ache abbiano voglia di esprimere il loro potenziale e crescere professionalmente misurandosi in un mondo di eccellenza qual è quello del vino italiano».

Fonte: Italia Oggi Sette.

Intervista a Daniela Santanchè – Santanchè: «Turismo sempre Basta stagioni» – «Basta stagioni, borghi sempre aperti».
Santanchè: «Turismo sempre Basta stagioni». L’intervista DANIELA SANTANCHE «Basta stagioni, borghi sempre aperti» Il ministro: KIl nostro turismo deve essere attivo tutto l’anno. Puntiamo su fiere, sagre, cultura e eventi sportivi Così riusciremo a stabilizzare il lavoro. Nel mondo tanta voglia di Italia. Io più sobria? Le istituzioni educano» It Covid lia cambiato la percezione: chi viaggia chiede percorsi tenti, esperienze rassicuranti e confortanti. E noi in questo siamo maestri. Si racconta che il segretario particolare preoccupato ammonisse Camillo Cavour: «Eccellenza i repubblicani pretendono seggi in Parlamento». Il Cavour rispose: «Che vengano, si metteranno la cravatta!». Daniela Santanchè, ministro per il Turismo, fino a pochi mesi fa rappresentata come la pasionaria della destra, che in tv non disdegna la polemica, con un look molto deciso, affine a DolceeGabbana nello stile, da mesi ha un profilo sobrio: outfit severo, pochissime dichiarazioni, ancora più diluite presenze televisive.

Fonte: La Verita’.

Matteo Lunelli Ferrari – Ferrari spinge il made in italy con il polo del bere.
L’azienda che oggi fattura 131 milioni spazia dal prosecco alle bevande Tassoni <Servono più aggregazioni per competere al meglio sui mercati internazionali» Mettersi insieme è produttivo: sta già accadendo nel design e nell’arredo, è auspicabile che accada anche in altri settori. Un polo italiano del bere. Un’aggregazione di etichette storiche che rappresentino al meglio il beveídge made in Italy. Un polo che racchisá un’offerta trasversale che ha il territorio e la tradizione italiana come filo conduttore. Matteo Lunelli da anni porta avanti questo progetto che oggi vede collocato un nuovo mattoncino rappresentato dall’acquisizione di Tassoni, la storica azienda del Garda famosa nel mondo per la sua cedrata.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Bicchiere green? il 44% è disposto a pagarlo di più.
Vino, le tendenze del settore e le risposte Bicchiere green? 1144% è disposto a pagarlo di più 116o% degli italiani è d’accordo o stimenti sono tanti, con un impatto 0 addìrittura molto d’accordo sul fatto che il sitivo sul consumatore». Infatti, i171% vino di maggiore qualità sia anche quel- degli intervistati si dice disposto a paga- La quota di italiani lo più sostenibile. Il dato è significativo re un prezzo superiore per un prodotto per i quali ùn vino per sottolineare quel cambio di passo di qualità nel settore vitivinicolo, in me- è sostenibile e nella percezione dei consumatori nei dia 111296 in più. E la sostenibilità incide di qualità se possiede confronti dei prodotti green e della so- su questa scelta per il 44%. certificazioni ambientali stenibilità in generale, asse portante Ma quali sono le caratteristiche che un della ricerca di Ipsos e Fondazione Sym- prodotto vitivinicolo deve possedere bola (vedi articolo sopra).

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Vigneto Italia con l’export si brinda a quota 8 miliardi.
A Verona mille top buyer da 68 paesi. Volano Prosecco + 6% e Asti + 9%. Il comparto tiene. E la domanda continua a crescere.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Cibo e vino, export da record – Commercio estero: Coldiretti, inizio 2023 a +18%.
Il 2023 inizia con un nuovo record storico per le esportazioni alimentari che fanno segnare a gennaio un aumento del 18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati relativi al commercio estero dell’Istat a gennaio 2023. La Germania resta il principale mercato di sbocco dell’alimentare in aumento a gennaio del 22%, davanti agli Stati Uniti, in salita del 19% mentre – sottolinea la Coldiretti – la Francia si piazza al terzo posto ma mette a segno un tasso di crescita del +30%. Risultati positivi – precisa la Coldiretti – anche nel Regno Unito con un +16% che evidenzia come l’export tricolore si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue. Grande balzo nella Turchia di Erdogan (+70%) mentre è dato negativo in Cina con un calo del 12%e in Russia con un -13% fra sanzioni, embargo e guerra.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Vendemmia eroica sulle Rive – La vendemmia eroica sulle Rive nel paesaggio unico di Valdobbiadene.
Degustazione rivoluzionaria:: è il caso del Prosecco Superiore Docg Rive di San Pietro di Barbozza Val d’Oca della Cantina Produttori di Valdobbiadene. Perfetto per antipasti e primi piatti ma anche per semplici brindisi. La migliore porta d’ingresso per conoscere una cantina è una e una sola: l’assaggio. È solo passando dall’impatto di un assaggio, infatti, che ogni pregiudizio può essere superato e che la nostra scala di valori può essere riformulata. La degustazione di un calice, nella sua semplicità, è un atto che può mettere in dubbio le nostre conoscenze e può rivoluzionare il nostro rapporto con un territorio vitivinicolo. Qualcosa del genere mi è capitato assaggiando il Prosecco Superiore Docg Rive di San Pietro di Barbozza Val d’Oca della Cantina Produttori Valdobbiadene.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Questioni di governance tra Masi Agricola e Renzo Rosso.
L’imprenditore della moda è anche un appassionato di aziende vitivinicole, in cui ha da tempo investito. Nella società scaligera ha mantenuto il 10 per cento Roberta Paolini S i erano tanto amati. Il divorzio tra Renzo Rosso e Masi Agricola si consuma a meno di un anno dall’ascesa della holding del re del jeans made in Italy (e non solo) nel capitale del gruppo veronese. Rosso ha lasciato polemicamente il consiglio di amministrazione di Masi il 9 marzo scorso. La decisione di abbandonare il cda dell’azienda veronese celebre per l’Amarone, quotata all’Egm (l’ex Aim) della Borsa di Milano e nella quale Rosso detiene tramite la holding Red Circle Investments una quota del 10% del capitale, è emersa con la pubblicazione dei dati 2022 di Masi. «Segnalo – si legge nella lettera di dimissioni del patron di Diesel – che sulla mia decisione di rinunciare alla carica ricoperta in seno all’organo amministrativo di Masi Agricola ha pesato il fatto di aver riscontrato un’organizzazione del governo societario non in linea con gli standard di riferimento di società con azioni negoziate sui mercati di capitali.

Fonte: Repubblica Affari&Finanza.

Rapporti imprese – Fantini pensa positivo e punta a ingrandirsi.
L’azienda non crede alle stime di forte calo nel fatturato 2023 per il vino italiano: “È fuori logica” Pierpaolo De Mejo L’ annata vinicola 2022 è andata oltre ogni previsione per Fantini Group, tra i principali esportatori di vini del Sud: circa 24 milioni di bottiglie immesse sul mercato, poco di meno in volume rispetto allo scorso anno, ma in crescita in valore. «A fronte di costi crescenti, nella scelta necessaria tra tutelare la marginalità e abbassare la qualità, non abbiamo impiegato neanche mezzo secondo per imboccare la prima strada», è l’analisi di Valentino Sciotti, fondatore e Ceo di Fantini. L’Ebitda (il Margine Operativo Lordo) è a doppia cifra, sopra il 20%, un dato che riflette l’apprezzamento del mercato rispetto alla politica dell’azienda, identificata come produttrice di qualità. Non è un caso se il gruppo è stato premiato da Deloitte per la quinta volta consecutiva con il Best Managed Companies Award, entrando così nel prestigioso circuito Gold delle migliori aziende internazionali.

Fonte: Repubblica Affari&Finanza.

Le mani sulle langhe.
Le vigne Unesco di Barolo e Barbaresco prese d’assalto da fondi stranieri e da miliardari che puntano sul vino L’allarme degli storici produttori “Difficile opporsi al cambiamento ma rischiamo di perdere la nostra anima”. Le Langhe sono come la barriera corallina: un ecosistema bellissimo che una volta distrutto non si può ricostruire II patron del Parma Calcio ha comprato due cantine storiche per 60 milioni di euro Nel 2022 è arrivato un milione di turisti e quest’anno la cifra potrebbe aumentare 2000 Gli ettari della zona del Barolo, con 1250 proprietari di vigneti e 400 aziende vinicole. Era la terra della Malora. Terra povera. Terra di partigiani, di fascine, di forconi, di gorghi, di miseria. Adesso tutti la vogliono.

Fonte: Stampa.

L’Abruzzo del vino al Prowein di Dusseldorf.
Fiera internazionale con 6.000 espositori da più di 60 Paesi L’Abruzzo del vino al Prowein di Düsseldorf. Con quarantasei aziende e l’attesa degustazione sul Cerasuolo, l’Abruzzo del vino è pronto per il “Prowein” di Düsseldorf, la fiera internazionale che, fino a martedì, aprirà le sue porte ad un pubblico selezionato di operatori, con oltre 6.000 espositori, da più di 60 Paesi e una rappresentanza qualificata di più di 400 terroir da tutti i continenti. Forte della crescita del 12% (rispetto al 2021) in valore dell’export proprio in Germania che resta il principale mercato oltreconfine, il Consorzio di Tutela vini d’Abruzzo continua a investire su promozione e sviluppo con una crescita complessiva dell’export di un più 10% rispetto allo scorso anno.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Promozione delle etichette dalla Regione 99mila euro.
Lo stanziamento al Consorzio tutela vini Promozione delle etichette dalla Regione 99mila euro. Quasi 100mi1a euro al Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese perla promozione delle etichette di eccellenza del territorio. Il contributo (99.300 euro) è stato assegnato dalla Regione, tramite il Programma di sviluppo rurale, e le risorse serviranno per finanziare progetti e attività di promozione dei prodotti, per migliorare la conoscenza della qualità e dei processi produttivi, del legame con il territorio di origine, così come per la partecipazione a fiere, manifestazioni ed eventi. «Sono attività sempre più necessarie a fronte di una concorrenza che spesso sfocia in un vero e proprio mercato parallelo di falsi» commenta il neo assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi.

Fonte: Provincia – Pavese.

«La mia scuola insegna a produrre il vino in modo etico e giusto» – Il Barolo a lezione di impresa sociale «La mia scuola per vigne più etiche».
La strada di Giulia Maccagno, 27 anni, cofondatore dell’impresa sociale Weco, è partita attraversando quel luogo a pochi passi da dove viveva. Come volontaria Caritas ha imparato nomi e ascoltato storie, fino a quando l’anno scorso ha contribuito a lanciare ad Alba il progetto «Accademia della vigná», la prima academy ad impatto sociale sulla viticultura. Nata per promuovere il lavoro regolare e di qualità in Langa, in collaborazione con aziende del calibro di Ascheri o Agricola Mirafiore (marchio Fontanafredda). Le più prestigiose dell’albese. «Stare in mezzo a quel primo accampamento di Fortuna, con quelle persone, è stato un modo di incontrare mondi diversi dal mio, spalancare finestre verso culture, difficoltà, sogni di allri non per forza così lontani dal miele», racconta l’imprenditrice sociale, nata e cresciuta a Saluzzo, eletta in Consiglio comunale appena ‘Benne c poi laureata in Comunicazione interculturale all’Università dl’lbrino con un master in Fundraising dell’Università di Bologna.

Fonte:

Europa & Sud.
Le Regioni italiane al mobilitano in difesa del vino e fanno fronte ,-; comune a livello europeo contro l’etichetta sanitaria sul vino proposta dall’Irlanda. La delegazione al Comitato europeo delle Regioni (CdR) chiede formalmente «un dibattito» sul tema «ai lavori della prossima sessione plenaria» in programma il 24-25 maggio a Bruxelles. «Siamo pronti a portare avanti; in ogni sede, nuove iniziative per modificare questo approccio a livello europeo», affermano i ,rappresentanti regionali e locali 1taliant. Le Regioni italiane ;`’hanno trovato un’intesa totale su una questione che sta destando grande preoccupazione tra i produttori e hanno concordato all’unanimità una linea comune.

Fonte: L’Economia del Corriere del Mezzogiorno.

II vino salentino conquista ProWein.
La puglia in mostra anche quest’anno al ProWein, prestigiosa fiera internazionale del vino in programma a Düsseldorf da ieri, domenica 19 e fino a martedì 21 marzo. Saranno, infatti, ben 54 cantine e centinaia le etichette che rappresenteranno l’enologia regionale nell’area espositiva istituzionale riservata alla Regione Puglia- Dipartimento Agricoltura – in collaborazione con Unioncamere. Appuntamento nella Halle 17, stand 27 (spazio Enoteca Vinotek) per degustare il meglio della produzione vitivinicola pugliese, mentre per approfondire la conoscenza dei principali vitigni pugliesi sono in programma tre seminari di approfondimento per addetti ai lavori organizzativi dall’Associazione Italiana Sommelier Puglia . Ieri mattina, alle 11.30, si è tenuto il primo evento dal titolo “Parliamo di Negroamaro”, realizzato in collaborazione con il Consorzio di tutela della Doc Salice Salentino e quello del Brindisi e Squinzano DOC.

Fonte: ‘Edicola del Sud Brindisi.

«L’ultima vendemmia? Mi ricorda quella del 2003».
Mi ricorda quella del 2003» «Non mi sbilancio sull’esito della raccolta del 2022 ma è un’occasione per fare una nuova esperienza». «La vendemmia 2022?. Ci metterei tanti punti di domanda a causa dell’andamento climatico ma, al tempo stesso, la ritengo un’occasione unica per acquisire nuova esperienza». Non usa giri di parole Celestino Gaspari, deus ex machine della cantina Zymè, a San Pietro in Cariano, nel cuore della Valpolicella. L’imprenditore agricolo spiega con schiettezza: «La scorsa annata è stata contraddistinta da un inverno secco, una primavera asciutta, pioggia misurata nella seconda parte», afferma Celestino Gaspari che aggiunge: «Per certi versi mi ricorda la vendemmia 2003». Una vendemmia in cui «ho osservato foglie della vite più piccole rispetto alle precedenti annate, grappoli esposti al sole per tempo prolungato», ricorda il viticoltore. «Peraltro ho notato uve arrivate perfettamente sane al momento della lavorazione.

Fonte: Arena.

Alla cena di gala donne ammesse solo con tacco “minimo” di 7 centimetri: sui social è rivolta.
“Bollicine in villa” a Santa Maria di Sala Alla cena di gala donne ammesse solo con tacco “minimo” di 7 centimetri: sui social è rivolta. Una serata con cena e degustazione di vini, dress code “elegante” e per le donne “tacchi alti, minimo 7 centimetri”. L’indicazione, poi rimossa, è comparsa su una pagina per pubblicizzare l’evento «Bolle a cena» organizzato per l’1 e 2 aprile prossimi nell’ambito della manifestazione «Bollicine in villa», che si terrà nella villa Farsetti di Santa Maria di Sala. Come evento collaterale della manifestazione vinicola è stata infatti organizzata una serata speciale di gala in programma presso l’Osteria Antico Veturo di Trebaseleghe, nel Padovano. Male polemiche sono divampate: sulla pagina Facebook degli organizzatori sono arrivati commenti del tipo «Volevo sapere se il metro per misurare i tacchi lo devo portare io o lo trovo al l’ingresso?»; «Vergogna, medioevo»; «Scusate io ho il tacco 6 cm. Sono bannata dai vostri eventi?». Qualcuno definisce «sessista» anche la locandina in cui compare una donna quasi svestita che beve da una flute.

Fonte: Gazzettino.

Il vino italiano in numeri.
A poco più di due settimane dall’apertura del Vinitaly, i dati Istat rivelano un’Italia enologica che continua la sua scalata nel commercio internazionale, ma ha ancora molto margine di crescita. 7,9 miliardi di euro è la cifra da record con cui si chiude il bilancio dell’export 2022 del vino italiano. Un numero che effettivamente non era mai stato registrato fin ad ora, determinando una crescita rispetto all’anno precedente pari al 9,8%. A dare un’interpretazione chiara e meditata di questi dati sono stati l’Osservatorio Unione Italiana Vini (Uiv), l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo (Ismea) e la stessa organizzazione di Vinitaly, tutti e tre concordi nel riconoscere un mercato italiano forte, capace di resistere davanti all’inevitabile rialzo dei prezzi, portando a casa un risultato più che lodevole. Lo testimoniano ancora una volta i numeri, decretando l’incremento della domanda da parte dei principali buyer stranieri. Al primo posto, con un +10%, gli Stati Uniti si confermano principale mercato dell’export italiano. Seguono la Germania (15% lo share), Regno Unito (+10%), Canada (+11%), Svizzera (+3%) e infine la Francia con un importante +25%.

Fonte: Linkiesta.

In attesa di Vinitaly, l’Italia del vino si conferma una potenza.
L’Italia del vino sfiora il traguardo degli 8 miliardi di euro chiudendo l’export 2022 con un nuovo record commerciale:7,9 miliardi di euro di euro (+9,8%) a fronte di volumi piatti (22 milioni di ettolitri, -0,6%). Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv, Ismea e Vinitaly, che ha elaborato i dati rilasciati da Istat sui 12 mesi dello scorso anno, il mercato ha retto anche alle inevitabili quanto parziali variazioni dei listini, ma l’escalation dei costi di produzione ha abbondantemente eroso i margini della filiera in particolare per i prodotti entry-level e popular (fino a 6 euro al litro). Il risultato finale, vista anche la congiuntura, è senz’altro positivo per uno dei settori del made in Italy più virtuosi nella bilancia commerciale, che chiude in attivo di oltre 7,3 miliardi di euro.

Fonte: CNA Macerata.

Qual è la regione italiana dove si produce più vino? Chi ottiene il primo posto.
Il vino di ogni tipologia è sicuramente una eccellenza anche italiana. Tra le varie regioni che vantano una produzione di tutto rispetto, una in particolare è stata considerata come la maggiore. Ovviamente, nel Bel Paese si possono sorseggiare vini di altissima qualità che si sposano perfettamente con i cibi della tradizione classica o con quelli innovativi che danno un tocco particolare al palato. Qual è la regione italiana che vanta il primato di produzione del vino? Facciamo chiarezza. Il vino è sicuramente la bevanda tra le più antiche, già amata dalle vecchie popolazioni che accompagnavano il cibo e i festeggiamenti per le battaglie vinte. Secondo le ricerche svolte dall’Istat, solo in Italia si ha una produzione che si aggira intorno ai 50 milioni di ettolitri. Un dato che è in continua crescita se si considerano i dati degli anni precedenti.

Fonte: Wine and Food Tour.

“Pani dua, un bocal di vino”: la lista della spesa geniale. Nelle lettere restaurate la vita di Michelangelo: i consigli del padre, i pensieri sulle donne.
I dialoghi a distanza con papi e architetti, ma anche le comunicazioni con i parenti: dagli scritti di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi emerge la “normalità” di tutti i giorni, venata anche di simpatia. Oltre 2mila lettere. A tanto ammonta il patrimonio delle missive scritte (o ricevute da) Michelangelo Buonarroti, conservato a Casa Buonarroti, in via Ghibellina a Firenze. Un tesoro cartaceo che, nonostante sia conosciuto dagli studiosi e le cui trascrizioni da anni si trovino facilmente sul web, proprio per la precarietà del supporto cartaceo non possono stare sotto i riflettori, come invece meriterebbero. Per questo, per uno studioso così come per un semplice curioso o perfino per una restauratrice meticolosa, trovarsi tra le mani una “vera” lettera di Michelangelo e poter ammirare da vicino la sua calligrafia, è pur sempre una grande emozione.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Vino, sfida biodinamica in Franciacorta con 1701, le bollicine firmate Stefini.
La prima cantina ad adottare questo metodo e la sola a seguirlo per l’intera produzione mentre altre hanno solo singole aree in Franciacorta e si limitano a piccoli esperimenti. Per dare un nome alla loro cantina di Cazzago San Martino, i fratelli Silvia e Federico Stefini — bresciani di nascita ma iseani di origine — hanno scelto 1701: un numero, una data importante per il comune franciacortino. In quell’anno c’è la testimonianza del primo vino, prodotto dal «brolo» domestico dell’azienda dei conti Bettoni Cazzago. Nacque dal vigneto cinto da mura dell’XI secolo, utilizzato dagli Stefini che nel 2011 acquistarono il sito per realizzare il loro sogno: fare il vino biodinamico. Ci sono riusciti, la loro cantina è la prima ad adottare questo metodo ed è la sola a seguirlo per l’intera produzione mentre altre hanno solo singole aree in Franciacorta e si limitano a piccoli esperimenti.

Fonte: Corriere Brescia – Corriere della Sera.

Il vino protagonista a ’Giardini’.
Dal verde di piante e creazioni floreali di Giardini d’autore al vino bianco riminese con cui brindare alla primavera. La kermesse in programma anche nella giornata di oggi tra il Castello e piazza Malatesta ha il profumo e gli aromi della Rebola, grazie alla partnership con il consorzio Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini e il ristorante di Cesenatico Marè. Le 16 Rebole in mostra accompagnano i pranzi e gli aperitivi del Maré, per la prima volta a Giardini d’autore, e saranno protagoniste di tutti i momenti di degustazione proposti nello stand del ristorante. ” Siamo venuti a Rimini da Cesenatico e volevamo il vino di Rimini – dichiara Omar Casali, lo chef de Maré –. Giardini d’autore è una manifestazione che abbiamo seguito da lontano con la quale condividiamo la volontà di portare bellezza nel territorio”. Non solo Maré: anche allo spazio Biberius le Rebole riminese sono presenti, in particolare Giulietta del Podere dell’Angelo e Favola della Cantina Fiammetta.

Fonte: Il Resto del Carlino.

Vino e Gdo: Circana fa il punto in attesa di Vinitaly.
Aspettano Vinitaly, che si terrà a Verona dal 2 al 5 aprile, Circana (ex Iri) fa il punto sul vino in Gdo, tema che sarà al centro, lunedì 3 aprile, di una tavola rotonda animata da Federvini, Unione italiana vini e da esponenti delle maggiori catene della moderna distribuzione. Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere, sottolinea la rilevanza dell’evento: «Nel tempo è divenuto uno dei luoghi privilegiati del dialogo tra le cantine e le insegne distributive, spesso caratterizzato da posizioni lontane. Per favorire l’incontro, in un periodo non facile per le vendite di vino, abbiamo anche rinnovato la formula, che consentirà ai rappresentanti dei produttori di porre direttamente domande ai distributori, in modo che il confronto sia sempre più costruttivo»..

Fonte: Distribuzione Moderna.

“Incontri lungo la Strada”: la Strada dei Vini del Cantico nei 13 comuni aderenti.
Puntando sempre più alla promozione di un’offerta turistica integrata costruita sulla qualità dei prodotti e dei servizi, la Strada dei Vini del Cantico ha ripreso il suo cammino andando alla scoperta delle eccellenze del territorio. L’obiettivo è quello di fare sempre più rete, per rappresentare così ancora meglio quell’originale connubio fra i luoghi più rappresentativi dell’Umbria e l’armonia dei vini e delle altre specialità gastronomiche. Da Monte Castello di Vibio sono così partiti gli “Incontri lungo la Strada” con l’intenzione di ampliare la vasta offerta turistica ed enogastronomica del territorio, migliorare la cultura dell’accoglienza e promuovere così al meglio una terra ricca di attrattive enogastronomiche, culturali e paesaggistiche.

Fonte: Umbria Domani.

Unicità, identità, varietà e rapporto con il prezzo: il segreto del successo del vino italiano.
Dopo un 2022 ancora da record, con l’export a 7,9 miliardi di euro, le aspettative per un 2023 che ci si aspetta complesso da gestire, ma positivo. Dopo un 2022 ancora da record, con l’export a 7,9 miliardi di euro, le aspettative per un 2023 che ci si aspetta complesso da gestire, ma positivo. Da Düsseldorf, in clima Prowein, le riflessioni dei leader di cantine del Belpaese di riferimento nei loro territori come Pasqua, Tommasi, Velenosi, Mazzei, Cecchi, Perla del Garda, La Guardiense, Tedeschi, Rocca delle Macìe e Casanova di Neri.

Fonte: WineNews.

Marsala: Colomba Bianca presenta l’undicesima edizione de “Le Uve raccontano, annata 2022”.
Giovedì scorso a Marsala le Cantine Colomba Bianca hanno presentato l’undicesima edizione de “Le Uve raccontano, annata 2022”. Un annuario che per la cantina è una sorta di verificatore dell’annata vinicola appena trascorsa, con tutti i dati che riguardano le uve della cantina e in generale del territorio. Un’opera con la quale si conosce a fondo il territorio e le sue produzioni vitivinicole. Al testo realizzato da Colomba Bianca in collaborazione con assessorato regionale Agricoltura, il Sias (Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, hanno lavorato Filippo Paladino, agronomo e vice presidente dell’azienda, Antonio Pulizzi enologo e responsabile dello staff tecnico viticolo, Luigi Pasotti del Sias per i dati meteo, Tommaso Frisoni, docente della Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università Cattolica Sacro Cuore e Laura Palermo studentessa che ha realizzato “Cara Terra, una dedica alla Sicilia”.

Fonte: Tp24.it.

STAMPA ESTERA

“Vino senza alcol? Noi, no”.
Es la primera mujer al frente de la cornpañía familiar Grupo Varma, un imperio de 80 años propietario de marcas como Ron Barceló o Marqués de Vargas. Aplaude el carácter socializador del alcohol en España: “Debemos mantenerlo, nos dife renia del resto de Europa”. Estudió Bellas Artes, pero por sus venas corre sangre emprendedora. Desde hace dos años, está al frente de una compañía que factura 213 millones de euros.”Tengo una vertiente muy creativa, pero nunca tuve la intención de ser pintora. Mi dedicación siempre fue bastante comercial”, desvela Teresa Martin de la Mata (Madrid, 15 de diciembre de 1972), quien en 2021 se convirtió en la primera mujer en asumir la dirección estratégica del Grupo Varma, un imperio familiar de distribución de bebidas en España propietario de marcas como Ron Barceló, las bodegas Marqués de Vargas, en La Rioja; Pazo de San Mauro, en Galicia; o Conde La empresa la fundó su abuelo, Hilarlo ale la Mata, hace 80 años. Hoy, bajo el liderazgo de Teresa, trabajan 219 empleados en una compañia que distribuye más de 50 marcas. En su portfolio abunda la variedad y cuenta con bebidas como cl vermú Yzaguirre, Moskovskaya, Capitán Maní o el champagne Bollinger, el favorito de James Bond.Atiende la llamada de este medio en su domicilio, en el centro de Madrid. Su tono es amable y seguro, igual que su carrera profesional. “Siempre he estado vinculada al Grupo Varma”, asegura y matiza que su vocación siempre ha estado enfocada a crear eun’iculun.”Desdejoven me he formado en idiomas y, cuando terminé Bellas Artes, trabajé dos años en una agencia de diseño en Londres especializada en bebidas espirituosas premium”, recuerda. El siguiente paso fue oc ORES LARIO F = JAV de San Cristóbal, en Ribera riel Duero, entre otras, así como distribuidor de la ginebra 11endrick’s, Cadbury o Gillette. estudiar un master en di rección comercial y marketing en IE. Ahí me picó el gusan llo y vi claro que tenia que abrir mi propia agencia”. Corda el año 2003 cuando abrió Delamata Desigm, una agencia de branding estratégico especializada en identidad visual y packaging. Empezó sola con un ordenador y ahora cuenta con un equipo de 20 personas.”Cuando tuve mi primer hijo se incorporó mi marido para encargarse de la parte administrativa y comercial, y eso fue de isivo para cuando empezó el proceso de selección para el relevo generacional del Grupo Varma”, confiesa.

Fonte: El Mundo AE.

El empuje del enoturismo alienta proyectos hoteleros en el Priorat.
Inversores estadounidenses promueven alojamientos en edificios históricos Raja tiene fincas y edificios en Torroja, Escaladei y Porrera; el Ora es su primer hotel en el Priorat. Torroja del Priorat El Priorat es una comarca de grandes contrastes. El encantador pueblo de Torroja del Priorat ha sido el destino elegido por dos empresarios estadounidenses para poner en marcha alojamientos en edificios históricos, el Ora Hotel, en una antigua rectoría del siglo XVIII, y el Mas d’en Bruno, en una masía rodeada de viñedos cercana a Escaladei. Dos establecimientos destinados a un público de elevado poder adquisitivo en un municipio con nueve bodegas amparadas por la DOC Priorat, apenas 140 habitantes y ninguna tienda, tal como hace notar el alcalde, Joan Sentís. El Priorat inició su renacimiento y revolución vitivinícola hace más de tres décadas hasta sumar en la actualidad 168 bodegas,112 en la DOC Priorat y 56 en la DO Montsant. Paralelamente al auge de sus vinos, el sector ha impulsado poco a poco el enoturismo. La llegada de visitantes de todo el mundo deseosos 168 de conocer el territorio bodegas funcioque ha alum- nan en la comarbrado tintos ca,112 en la DOC de culto ha Priorat y 56 en el evidenciado ámbito de la la necesidad denominación de de incremen- origen Montsant tar la oferta “Lo bonito del Priorat es que conserva ese punto de autenticidad”, destaca la historiadora Anna Figueras hotelera, de complementar las casas rurales con propuestas de lujo. En 20 años se ha pasado de solo tres a 16 hoteles que suman alrededor de 350 plazas, alos que cabe sumar tres hostales con 80 camas y 37 casas de turismo rural, con 316, según los datos facilitados por la Oficina Comarcal de Turismo. Dakshinamurti Raja, cofundador de la tecnológica Computer Enterprises Inc, en Pensilvania, y también con inversiones en el sector cafetero en Centroamérica, Sudamérica y África, se enamoró del Priorat en un viaje en el 2015, tal como apunta su asesor en la comarca, Xavier Peñas. El paisaje, la historia y el atractivo de localidades que preservan la autenticidad, lejos de las adulteradas apariencias de destinos de cartón piedra, le cautivaron y empezó a adquirir fincas e inmuebles en Torroja, Escaladei y Porrera. El primer proyecto que ha visto la luz es su Ora Hotel, que empezó a funcionar a finales del 2022 bajo el paraguas del sello Design de la cadena Marriott, y que Raja prevé ampliar tras la compra de más casas en la misma calle. El empresario de origen indio también trabaja en la reconversión de la Casa Rius, que data de 1865, en el núcleo de Escaladei, en otro hotel. La uva que dan sus tierras de momento la vende a elaboradores locales.

Fonte: Vanguardia.

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A risentirci a domani.

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