News Vitivinicole e tenute agricole di lunedì 22 maggio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 23 maggio 2022!

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Pietre&Popolo – E SuperMario benedice l’ecomostro – Pugnalata alla Valpolicella La cantina è un ecomostro.
Ai poeti, agli artisti, ai matti: una lunga tradizione consegna proprio a loro la libertà di dire la verità. Per Paolo Veronese era pacifico: “Noi altri pittori ci prendiamo la licenza che si prendono i poeti e i matti”. Un altro veneto, il poeta Andrea Zanzotto, esercitava la parre sia con disarmante candore, andando al cuore del buco nero che inghiotte il nostro tempo: “Quel paesaggio della mia infanzia era ben coltivato, i contadini ci lavoravano lasciando intatto il fiorire della terra. Poi, un po’ alla volta, si cominciato a sfruttarla il più possibile, e dagli anni Ottanta stiamo assistendo a un autentico degrado di fronte al quale non possiamo non indignarci: bisogna fermare lo scempio che vede ogni area verde rimasta come area da edificare. Unavoltaesistevanoi campi di sterminio, oggi siamo allo sterminio dei campi”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Il vino di Mediobanca.
Incremento delle vendite in Italia del 4,8%e oltreconfine del 5,6%: sono queste le attese di crescita per 11 settore vinicolo nel 2022 dopo il successo del comparto nello scorso anno, che ha chiuso con ricavi in aumento del 14,2% spinti dal boom degli spumanti (+21%). È quanto emerge dall’ultima analisi sul settore vinicolo nazionale dell’Area studi Mediobanca che verrà pubblicata martedì 24 maggio. Il nuovo report esamina le performance delle principali società di capitali italiane nel periodo 2016-2021 con un approfondimento sui canali distributivi, sui mercati di sbocco e sulle tipologie di prodotto, senza dimenticare le specificità regionali.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Il valore del vino fra tradizione e futuro.
La Cassa di previdenza degli addetti al settore agricolo presente per la prima volta a Vinitaly II valore del vino fra tradizione e futuro Ad aprile presentato il primo report 2022 dell’Osservatorio Enpaia-Censis sull’importanza della cultura vinicola per il nostro Paese La Fondazione Enpaia, l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura, compie 85 anni e ha celebrato l’anniversario con una prima, storica partecipazione al 54esimo Vinitaly (10-13 aprile 2022), l’attesa edizione della ripartenza e delle novità dopo l’emergenza pandemica. “E un traguardo di prestigio che abbiamo celebrato anche grazie a questa vetrina d’eccezione per la prima volta, infatti, abbiamo avuto un nostro stand al Salone Internazionale del vino e dei distillati – esordisce il presidente della Fondazione Giorgio Piazza.

Fonte: Sole 24 Ore Scenari.

Cantine aperte Tanti eventi nel fine settimana.
Sabato e domenica prossimi ritorna Cantine Aperte. Per il Lazio si tratta della trentesima edizione. Nella Tuscia l’evento si svolgerà nella Fattoria Madonna delle Macchie, a Castiglione in Teverina. Tante le manifestazioni che allieteranno gli enoturisti, che saranno accolti come veri amici dai migliori produttori associati, guidati tra botti e gallerie, per degustare il loro vino abbinato ai prodotti tipici dell’agricoltura locale nell’Angolo dei sapori (pane, salumi, formaggi, porchetta, prodotti biologici e sottolio, dolci, miele, marmellate ed altre golosità) per promuovere, oltre al vino, i prodotti agricoli e gastronomici del territorio.

Fonte: Corriere di Viterbo.

Mare&Mosto, 100 produttori per gli otto vini doc liguri.
Si è aperto ieri e prosegue oggi nell’ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante MareeMosto — Le Vigne Sospese, la manifestazione giunta alla VII edizione sul vino, sull’olio e sui sapori del territorio ligure, organizzata da Ais Liguria. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Sestri Levante, Regione Liguria, Mediaterraneo Servizi e il patrocinio del Mipaaft e di Camere di Commercio. Quattro i padiglioni dedicati al vino ligure, all’olio, al cibo e a un ospite extra territoriale e oltre 100 produttori vitivinicoli, a rappresentare le 8 denominazioni di origine controllata presenti in Liguria: RosPornassio, Riviera Ligure di Ponente, Val Polcevera, Golfo del Tigullio-Portofmo, Colline di Levanto, Cinque Terre e Colli di Luni.

Fonte: Repubblica Genova.

Microimprese, ma competitive. La filiera del vino ligure cresce.
Visitatori in uno dei padiglioni di MareeMosto. Un momento del convegno che ha aperto gli approfondimenti tematici FI AïII Microimprese, ma competitive La filiera del vino ligure cresce Sestri: tavola rotonda di esperti a MareeMosto, L’assessore Piana: «Esempi di viticoltura eroica». Si è aperta ieri mattina a Sestri Levante con una tavola rotonda dedicata alla viticoltura in Liguria, tra progetti e prospettive future, la settima edizione, di nuovo in presenza, di “MareeMosto — Le Vigne Sospese”. La nostra regione ha molte eccellenze e la superficie produttiva va salvaguardata e potenziata, senza tralasciare la tutela del territorio con la sua valorizzazione paesaggistica. Alessandro Piana, vicepresidente regionale e assessore all’Agricoltura, ha difatti parlato di un comparto strategico.

Fonte: Secolo XIX Levante.

Degustazioni e incontri nei quattro padiglioni. Focus sulla formazione.
Oggi negli spazi espositivi dell’ex convento dell’Annunziata va in scena il secondo e ultimo giorno di “Mare e Mosto-Le Vigne Sospese”, l’evento promosso da Ais Liguria, giunto alla settima edizione, e dedicato alle eccellenze enogastronomiche, in particolare vino e olio. È ancora possibile visitare i quattro padiglioni, per l’intera giornata, e prendere parte a degustazioni e incontri in programma. Non manca un’area food, sulla terrazza dell’Annunziata, affacciata sulla Baia del Silenzio. Stamattina nella Sala Oleandro, al piano superiore dell’ex abbazia, è in programma un nuovo incontro, questa volta dedicati ai partner tecnici della manifestazione, con inizio alle ore 10, dal titolo “Formazione, promozione e sinergia: ingredienti imprescindibili per rilanciare un territorio e le sue attività.

Fonte: Secolo XIX Levante.

Club Buttafuoco i tre nuovi soci raccontano la loro adesione.
Le aziende a Pietra de’ Giorgi, Canneto Pavese e Castana Una scelta legata a vigneti collocati nella zona “storica”. Il Consorzio Club del B uttafuoco storico di Canneto Pavese continua a crescere anche in termini di numeri. Sono tre, infatti, i nuovi produttori che hanno deciso di associarsi al club oltrepadano che produce lo storico vino rosso da invecchiamento tipico di questa zona dell’Oltrepo orientale (22 ettari compresi nei Comuni di Broni, Stradella, Castana, Canneto Pavese, Montescano, Pietra de’ Giorgi, Cigognola per circa 90.000 bottiglie prodotte ogni anno). Ad oggi sono 17 i soci, tutti viticoltori, vinificatori e imbottigliatori in proprio, con 18 “vigne” storiche, anche se quelle dei vignaioli appena entrati debutteranno tra tre anni dopo i tempi di affinamento previsti dal disciplinare. Trai nuovi ingressi c’è l’azienda agricola Cignoli Doro di Pietra de’ Giorgi, che ha ritirato la Vigna di Frach, nel territorio di Castana, di proprietà di una produttrice associata al Club del Buttafuoco storico, Carla Colombo, che ha deciso di andare in pensione.

Fonte: Provincia – Pavese.

Cibi e vini ambasciatori nel mondo Viaggiano grazie all’e-commerce.
Sondrio La pandemia ha accelerato un fenomeno già in atto La Camera di commercio aderisce WINEonLINE Prodotti come ambasciatori del luogo da cui nascono con cui condividono un rapporto simbiotico. Se enogastronomia e turismo sono strettamente correlati, la commercializzazione dei prodotti rappresenta un tassello importante per la promozione di aziende e territorio. In Italia certamente, ma anche all’estero. Il commercio online del vino, ad esempio, è un fenomeno in forte crescita negli ultimi anni che ha registrato un incremento tra il 10 e i112% in tutto il mondo a seguito del lockdown causato dalla pandemia. Motivo per cui possedere un canale e-commerce ben gestito e consolidato riveste un’importanza strategica per le imprese che siano micro o medie. Su questa scia la Camera di commercio di Sondrio ha deciso di aderire al progetto WINEonLINE, organizzato da Promos Italia per supportare le aziende vinicole a incrementare le vendite online verso i Paesi esteri.

Fonte: Provincia di Lecco.

Grande partecipazione di pubblico alla Festa del Lambrusco.
Grande partecipazione da parte della popolazione per la “Festa del lambrusco” di Viadana. Dopo una lunga pausa, grande era l’attesa per l’evento che ha animato il centro cittadino durante il fine settimana. Sotto il portico del municipio era presente il lungo tavolo pensato dagli esperti del conosciutissimo “Osservatorio del lambrusco” che hanno selezionato ben ottantacinque etichette tra le quali gli avventori hanno potuto scegliere. Poco distante, erano presenti gli stand dello storico acetificio IMA di Ennio Bini (attivo nel settore aceti di produzione artigianale di elevata qualità dal 1915), dell’azienda agricola Vittorio Cottafavi, della Cantina Sociale di Gualtieri e delle cantine Virgili. Un ruolo importante è stato interpretato dalla Cantina sociale di Viadana che ha presentato ufficialmente un nuovo vino per commemorare il settantesimo anniversario della fondazione della cantina.

Fonte: Voce di Mantova.

Un secolo di storia Varvaglione a Roma.
Sette etichette da degustare per celebrare un secolo di storia. Varvaglione1921 porterà oggi a Roma, nella sede centrale della Fondazione Italiana Sommelier, dei vini rappresentativi di una realtà che non è solamente una dinastia, giunta ormai alla quarta generazione, bensì anche un’azienda profondamente radicata nel territorio e in crescita esponenziale negli ultimi anni. L’impresa vitivinicola tarantina, guidata da Cosimo e Maria Teresa Varvaglione, è riuscita, nel corso di questi 100 anni, ad armonizzare esperienza e tradizione con le avanzate tecnologie di vinificazione e con un occhio attento sui mercati nazionali e internazionali, diventando un brand riconosciuto e apprezzato in tutto il panorama enoico. Insieme a un docente della Fis e a di Marzia Varvaglione, Responsabile Marketing e Mercati Esteri dell’azienda, si terranno due degustazioni a Banchi di Scuola, una dalle 16 alle 18.30 e l’altra dalle 20 alle 22.30.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

Nasce movimento di produttori in Val di Mezzane.
Marinella Camerani con altre 15 aziende Nasce movimento di produttori in Val di Mezzane Per valorizzare il territorio a partire dalle doc Valpolicella e Soave. Valorizzare i vini doc prodotti nella Valle di Mezzane, cioè Valpolicella e Soave, far conoscere la zona a partire dalle eccellenze del territorio e creare un senso di appartenenza: sono gli intenti del gruppo di sedici produttori vitivinicoli che, a partire da un’idea di Marinella Camerani dell’azienda Corte Sant’Alda di Mezzane di Sotto, si sono riuniti per elaborare e successivamente pubblicare una sorta di «manifesto» per comunicare la vallata e la sua produzione, tutti insieme. Il messaggio è quello di creare un movimento di produttori, ognuno con le proprie caratteristiche, ma che intende farsi riconoscere nella sua unitarietà d’intenti, e far parlare di sè come dei «vignaioli della Valle di Mezzane».

Fonte: Arena.

Frizzante come un grande amore.
Nelle terre del Prosecco, bellezza e gusto si fondono in un viaggio alla scoperta di cantine e•piccoli borghi immersi tra terrazzamenti e vigneti, abbazie e fortezze. Per affacciarsi in questo territorio e iniziare a orientarsi tra le diverse aziende vitivinicole, in edicola insieme al Corriere del Veneto troverete la guida Top zoo Prosecco, quattro libretti per quattro giovedì di fila che racconteranno 30o cantine e bottiglie: in edicola il 9 giugno, 16 giugno, 23 giugno e 3o giugno con quattro prefazioni d’eccezione, scritte dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dallo scrittore e firma del Corriere del Veneto Giovanni Montanaro, da uno dei curatori della guida I migliori zoo Vini e Vignaioli d’Italia 2022 del Corriere della Sera Luciano Ferraro e dal filosofo Massimo Donà.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Tre consorzi, una confraternita per tutelare e promuovere un vino, un marchio, un territorio.
Consorzio raggruppa i viticoltori, i vivificatori, gli imbottigliatori e segue tutte le fasi di produzione. La Confraternita di Valdobbiadene (foto grande), nata nel 1946, promuove la Valdobbiadene Docg e il territorio. La storia del Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene inizia nel 1962 con u produttori (foto piccola, in alto, la presidente Elvira Bortolomiol). D Consorzio Asolo Prosecco (foto piccola, in basso il presidente Ugo Zamperoni) c’è dal 2020 ed è uno dei marchi del Consorzio Vini Asolo o, fondato già nel 1985. e valorizza , e promuove le denominazioni di origine o Prosecco e dei Vini del Montello.D io Prosecco Doc (foto piccola, in basso a il presidente Stefano Zanette) nasce nel mondo il Prosecco è riconosciuto come C.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Il sapere che c’è nella bottiglia L’ Università, I’Academy e il museo del professor Manzoni.
La prima scuola enologica italiana è l’istituto G.B. Cerletti di Conegliano. l] re Vittorio Emanuele II firmò il decreto di apertura il 9 luglio 1876. Monumento nazionale, la Scuola Enologica (foto piccola) è da allora luogo di formazione: nel campus un ciclo di studi completo, dall’Istituto facoltà di Vino. E apertura ntina, da visitare anche la Bottega del Vino, datata 1927, originaria OOB Ipue a sinistra della scuola. Nel 2016 è Museo Manzoni, al pilmap • della scuola: un omaggio a Luigi Marizogi 0888-1968), prima professore e poi preside della Scuola Enologica che, grazie alle sue ricerche, diventò celebre per aver creato i rinomati vini che portano il suo nome. La Conegllano Valdobbiadene Academy è una scuola aperta a visite virtuali nell’area di produzione.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Quelle storiche e le emergenti Quante storie di famiglie fra tradizione, ricerca, nuove sfide.
Troppo facile chiamarle cantine. Sono l’espressione di un territorio, di tradizioni tramandate da generazioni e di audaci imprenditori. Tra i nomi che hanno scritto la storia del vino c’è La Marca, con le sue otto cantine cooperative associate. Montelvini ha le radici piantate negli ultimi i40 anni dell’albero genealogico della famiglia Serena, mentre le origini di Carpenè Malvolti risalgono al 1868. Ma il microcosmo dei vini è in continuo movimento, prolifico e galoppante al punto da far spazio ad aziende emergenti che hanno già fatto parlare di > 4, come Tenuta Amadio che è stata recuperata e grazie e Simone e Silvia, nuova della famiglia Rech.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Su e giù per le colline preziose soltanto con gambe e mani I vigneti del sudore e della fatica.
Nella zona di Asolo così come in quella di Conegliano ci sono pendenze estreme che possono arrivare al 70% e che costringono a una viticoltura eroica, cioè impervia, dove si lavora a mano, senza l’ausilio di macchine. Per essere definito eroico, il vigneto deve avere una pendenza superiore al 309, oppure un’altitudine superiore a 50o metri slm o un sistema su terrazze e gradoni. In gergo, la parola «Rive» significa terreni scoscesi e, per estensione, indica i vigneti posti. lungo i pendii delle colline del Conegliano Valdobbiadene. Il Rive è il o Valdobbiadene Prosecco Superiore venuto da vigne in forte pendenza e alta, che provengono da un’unica sottozona. denominazione sono presenti 43 Rive e Cuna esprime una diversa peculiarità di suolo, eat) posizione e microclima: ottenuta solamente.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

La riscoperta delle bollicine che amavano i nostri nonni, i lieviti antichi dei «col fondo».
È il nome del tradizionale Prosecco «colfondo», la prima versione con le bollicine nata tra queste colline. I lieviti che danno il nome alla tipologia sono quelli ricaduti sul fondo della bottiglia, all’interno della quale avviene la rifermentazione, secondo l’antico metodo di spumantizzazione che oggi è sempre più ricercato dai consumatori. Ogni bottiglia è diversa dall’altra, a causa dell’evoluzione dei lieviti determinata da molti fattori e anche al momento del consumo si può constatare come il contatto con l’aria modifichi 1 ente il sapore tra il primo e il secondo anche un marchio, «ColFondo ,che riunisce un gruppo di 14 vignaioli montana trevigiana lmpegnati nella valorizzazione della Glera rifermentata in (foto piccola in basso, i fora vini «col :,Ma sono tante le cantine che oggi ik loro Prosecco «col fondo».

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Il Prosecco fa gola, a ruba le piantine (rare) di Glera – Il racket delle barbatelle: via 500 piantine di Glera.
urto di barbatelle nel Felettano: colpita la cantina Le Manzane. “Il danno economico non è l’unico problema, la complicazione è data dall’iter per ottenere le nuove piante”. Sono arrivati a piedi, dall’argine del torrente Cervano. E sabato notte hanno prelevato 500 nuove barbatelle, frutto di quasi una settimana di lavoro in vigna. E stato il vicino, domenica mattina, ad accorgersi del danno e ad avvisare la famiglia Balbinot. Il racket delle barbatelle: via 500 piantine di Glera. «Venerdì avevamo finito di piantare un vigneto di Glera Conegliano Valdobbiadene – conferma Anna Balbinot – un terreno sul quale abbiamo fatto un grande lavoro di sistemazione. Avevamo documentato tutto sui social, chissà magari quella è stata la molla

Fonte: Gazzettino.

Cantine Aperte La grande festa del vino italiano.
Si rinnova nel fine settimana, l’incontro clou dell’accoglienza enologica, giunto quest’anno alla trentesima edizione A Nordest coinvolte 14 aziende. I numeri non saranno tutto ma spiegano molto. Ad esempio: nel 2021 il 13% circa delle prenotazioni sul portale Tripadvisor con destinazione Italia ha riguardato proposte a tema enogastronomico. Dati che spiegano il crescente successo di Cantine Aperte che, anche quest’anno, torna con la sua versione primaverile • nel prossimo fine settimana per festeggiare il trentennale. Con Veneto e Friuli Venezia Giulia come sempre attivissime, con circa 140 cantine coinvolte nelle due regioni, più una ventina in Trentino Alto Adige. In Friuli Venezia Giulia tengono banco le degustazioni abbinate agli speciali “Piatti Cantine Aperte”, le visite in cantina, fino imperdibili eventi enogastronomici come “A Cena/Pranzo con il Vignaiolo”. In Veneto, oltre alle degustazioni e alle visite guidate, ecco i laboratori di pittura per bambini, concerti, mostre d’arte, yoga tra le vigne e tanto altro.

Fonte: Gazzettino.

Stop pesticidi: ambientalisti in marcia dopo 2 anni di stop.
Cinquecento i partecipanti lungo il percorso da Cison a Follina il priore dell’Abbazia: «I problemi vanno affrontati tutti assieme» Stop pesticidi: ambientalisti in marcia dopo 2 anni di stop. Dopo due anni di stop dovuto alle restrizioni della pandemia, ieri un serpentone lungo e colorato di circa 500 persone di tutte le età, comprese famiglie con bambini, aderendo alla marcia “Stop Pesticidi” è partito da Cison di Valmarino per raggiungere poco prima di mezzogiorno l’area verde antistante l’abbazia cistercense di Santa Maria di Follina. A salutare i manifestanti erano presenti alla partenza il senatore Gianni Girotto del Movimento 5 Stelle e il consigliere regionale Andrea Zanoni del Partito Democratico.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Vini per le ferie in spiaggia business da 35 milioni «Affari migliori del 2019».
Proiezioni molto soddisfacenti per l’estate ormai alle porte Si punta molto sul giro d’affari garantito da tedeschi e austriaci II Prosecco resta il più richiesto. Vendita di vini sul litorale, le proiezioni confermato un’estate da bere. Grandi numeri già dal prossimo fine settimana con Ascensione e Pentecoste. Rosso, bianco o rosato, il vino tornerà protagonista sulle tavole dei turisti da Bibione fino a Sottomarina, tanto che solo per bollicine e vini fermi si prevedono vendite per 35 milioni di euro. La stagione sulle spiagge veneziane è già partita col piede giusto visto che nei due fine settimana lunghi di Pasqua e del 25 aprile il mercato del vino ha registrato consumi per più di 3 milioni. Secondo un’analisi di mercato di Lago.com, tolte le restrizioni e con la voglia di vacanza inarrestabile, si calcolano consumi di bollicine e vini fermi superiori ai 35 milioni.

Fonte: Nuova Venezia.

«Le vigne bio vanno fermate» Stop pesticidi torna alla carica – Il movimento No pesticidi «Stop anche alle vigne bio».
Il movimento No pesticidi «Stop anche alle vigne bio» In almeno 400 hanno marciato da Cison di Valmarino fino a Follina «Ci avveleniamo, ammazziamo insetti e animali e distruggiamo le colline» FOLLINA Salto di qualità del movimento “Stop pestidici”. Non solo “Basta vigneti”, come proclamano gli striscioni portati ieri mattina in corteo da Cison a Follina. Ma anche un no rotondo agli stessi vigneti biologici: perché sottraggono territorio alla biodiversità. C’è chi, fra i 400 partecipanti che dopo la pausa del Covid hanno scelto di tornare in strada per dire la loro, ha arricciato il naso. A cominciare dall’abate della Basilica di Follina, padre Francesco Rigobello, che ha aperto gli interventi dopo un’ora di camminata di mamme con bambini, nonni, militanti dell’ambientalismo ma anche del mondo cattolico. «C’è la certezza che con tanti pesticidi, anche quelli proibiti e che pure andiamo a prendere all’estero (in Slovenia, ndr) sicuramente ci sarà molto più vino, ma insieme la distruzione, di insetti, api, animali che sono fecondatori della vita».

Fonte: Tribuna Treviso.

Santa Margherita, l’ad Garofalo: «Il vino del futuro? Versatile e da bere in ogni contesto. Ci allargheremo ancora sui rossi».
Nel corso di un evento al ristorante «Anima», progetto di Enrico Bartolini all’interno dell’hotel «Milano Verticale | UNA Esperienze», sono stati proposti i vini del gruppo della famiglia Marzotto insieme ai piatti cucinati a 4 mani dal tristellato al «Mudec» e dall’executive chef Cobuzzi. L’ad di Santa Margherita: «Nostro portfolio è ampio ma non completo. Valutiamo altri terreni». «I vini del futuro? La bollicina sta andando e continuerà ad andare. Poi vedo bianchi freschi dove siamo forti (sorride, ndr) e rossi ma senza legno. Vini versatili da bere in ogni contesto». Per Beniamino Garofalo, ad di Santa Margherita, gruppo vinicolo da più di 700 ettari e 11 cantine (10 in Italia e una negli Usa), era essenziale il ritorno alla convivialità e al contatto dopo due anni di Covid. Quando il canale dell’Horeca è rimasto spesso bloccato ma ci sono state, da parte del gruppo, anche investimenti e acquisizioni di nuove realtà vinicole (l’ultima in Oregon a dicembre con la Roco Winery). «Il vino è proprio questo: condivisione e quindi ristorazione. Per noi l’e-commerce rappresenta solo un 3% del giro di affari.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Vino e Turismo, gli enoturisti scelgono la natura.
La classifica è quella delle 10 esperienze più richieste del 2021 estrapolata dal “Report Enoturismo e Vendite DTC 2022” pubblicato da Divinea. Oltre alle esperienze nella natura, anche enogastronomia e pic-nic. Trend in crescita nel mondo del vino e turismo come esperienze con animali, sport e famiglia. Passeggiate tra le vigne, degustazioni panoramiche o in un angolo all’ombra di un albero. Parola dell’impresa tecnologica Divinea che, nel “Report Enoturismo e vendite direct to consumer 2022”, ha pubblicato la classifica delle 10 esperienze più richieste del 2021 da parte di appassionati e visitatori delle cantine italiane. Oltre ai primi posti in cui si incontrano esperienze nella natura, enogastronomia, sport e pic-nic, sono in crescita nuovi trend. «Il tema degli animali, dello sport o della famiglia associati al vino – sottolinea Roberto Villa, Head of Marketing dell’impresa tecnologica Divinea – occupa oggi gli ultimi posti della classifica.

Fonte: VDG Magazine.

Pensare il futuro del vino valorizzando il buono del passato, e lasciando ciò che non serve più.
La visione di insieme che arriva dalla Sicilia, Regione tra le più dinamiche degli ultimi anni, raccontata da tanti dei suoi produttori più importanti. A WineNews, da Sicilia en Primeur, le riflessioni dei vertici di Assovini e Doc Sicilia, e di cantine come Rapitalà, Donnafugata, Cottanera, Planeta, Tasca d’Almerita, Cusumano, Settesoli, Barone di Villa Grande, Feudo Principi di Butera, Feudo Maccari, Feudo Arancio e Zisola (Mazzei).

Fonte: WineNews.

Il continente del vino, a Erice l’edizione post-pandemia di Sicilia en Primeur.
I vigneti a perdita d’occhio del territorio di Alcamo. Le vigne terrazzate dei suoli lavici sull’Etna. Gli alberelli dell’isola di Pantelleria. I filari che degradano lentamente verso il mare africano. I vigneti che si arrampicano sulle colline delle aree interne. Quelli che affondano nelle sabbie del territorio di Vittoria. E poi la grande varietà di vitigni autoctoni. Lo Zibibbo dei profumi. Il Catarratto ampio e nobile. Il Grillo che ricorda gli agrumeti vicino al mare. Il Nero d’Avola, con i suoi diversi cloni, dalle molteplici espressioni legate alle specificità delle diverse province. Il Nerello Mascalese che graffia come la pietra lavica. Il Carricante che sa di alta montagna. Il Frappato snello, gentile ed elegante. “La Sicilia è un continente in miniatura.

Fonte: Il Riformista.

Vino e turismo: la classifica delle 10 esperienze più richieste.
La classifica è quella delle 10 esperienze più richieste del 2021 estrapolata dal “Report Enoturismo e Vendite DTC 2022” pubblicato da Divinea. Oltre alle esperienze nella natura, anche enogastronomia e
pic-nic. Trend in crescita: esperienze con animali, sport e famiglia. Gli enoturisti scelgono la natura: passeggiate tra le vigne, degustazioni panoramiche o in un angolo all’ombra di un albero. Parola dell’impresa tecnologica Divinea che, nel “Report Enoturismo e vendite direct to consumer 2022”, ha pubblicato la classifica delle 10 esperienze più richieste del 2021 da parte di appassionati e visitatori delle cantine italiane. Oltre ai primi posti in cui si incontrano esperienze nella natura, enogastronomia, sport e pic-nic, sono in crescita nuovi trend. “Il tema degli animali, dello sport o della famiglia associati al vino – sottolinea Roberto Villa, Head of Marketing dell’impresa tecnologica Divinea – occupa oggi gli ultimi posti della classifica.

Fonte: Foodaffairs

Vino, l’Australia si prepara a un’annata disastrosa.
L’Australia del vino si sta preparando per fare i conti con quella che, stando al parere degli esperti del settore, sarà un’annata disastrosa – perlomeno dal punto di vista economico. A onor del vero le radici della recessione dell’industria vinicola locale furono piantate ben 25 anni fa, ma l’anno in corso pare sarà quello più foriero di cattive notizie grazie al susseguirsi di una serie di problemi; che vanno dallo scontro commerciale in corso con la Cina al fatto che molti agricoltori, particolarmente nel Victoria e nel New South Wales, abbiano deciso di lasciare i grappoli attaccati alle viti per mancanza di domanda; fino all’uscita dal business di aziende del calibro di Casella Family Brands, uno dei maggiori produttori del Paese.

Fonte: Dissapore.

Vino: la domanda per i Bordeaux En-Primeur cala del 20%.
I produttori di vino francese si aspettano un notevole calo della domanda dei Bordeaux En-Primeur rispetto agli anni precedenti. Fermi tutti: cosa significa Bordeaux En-Primeur? Si tratta, in soldoni, di vino che viene acquistato quando si trova ancora nel guscio di legno della barrique, offrendo così ai clienti l’opportunità di aggiungere alla propria cantina personale una produzione particolare prima che questa venga effettivamente immessa nel mercato. Ebbene, l’annata in corso si prospetta cariche di dense nubi temporalesche (un po’ come quella dell’Australia): basti pensare che in un sondaggio effettuato da Liv-ex più della metà degli intervistati ha affermato di aspettarsi un calo della domanda almeno del 20% in volume su base annua.

Fonte: Dissapore.

Pugnalata alla Valpolicella. La cantina è un ecomostro.
Venerdì scorso il premier Draghi è andato in visita all’azienda agricola Masi, a benedire la costruzione di un enorme edificio che “sta dove non deve stare”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Colline d’Arte presenta Vignette in Vigna: vernissage alla Cantina Torelli.
Un vigneto che diviene memoria contemporanea dell’anima di un territorio e dei suoi protagonisti è una storia che merita di essere raccontata. Sarà fatto domenica 29 Maggio a Bubbio in Valle Bormida nelle vigne e nella Cantina della celebre Az. Agricola Vini Torelli. Nel 2014 l’incontro con Gianfranco Torelli, erede della Cantina Torelli Vini che si fregia del titolo di prima Cantina Biologica d’Italia, e con Paola Arpione, chef dell’Agriturismo Tre Colline in Langa, nato dalla curiosità dell’artista verso la grande enogastronomia di Langa, diventa con il tempo una solida amicizia e una condivisione di progetti e si trasforma quindi in una collaborazione per valorizzare il territorio e l’ormai celebre sentiero delle Tre Colline di Bubbio, uno tra i più panoramici e suggestivi percorsi turistici della Valle Bormida di Millesimo.

Fonte: ATNews.

Cantina Produttori di Ramuscello: con le 60 vendemmie, nel 2022, il fatturato supererà i 13 milioni di euro.
Sarà un’annata da ricordare quella del 2022 per la Cantina Produttori di Ramuscello e San Vito. Non solo perché raggiungerà il traguardo delle 60 vendemmie (la “festa” è fissata per sabato 11 giugno), ma anche perché verranno superati i 13milioni di euro di fatturato (3,5 milioni in più rispetto all’anno precedente) e i 100mila quintali di uve raccolte dai 750 ettari dei 158 vignaioli soci. Una buona notizia per la cantina cooperativa, ma anche per il territorio, visto che le uve conferite arrivano a Ramuscello da ben 21 Comuni di tre diverse province: Pordenone, Udine e Treviso. Una capacità di attrazione che, negli ultimi cinque anni, è molto cresciuta, sia nei confronti del numero di soci che degli ettari vitati, oltre che del fatturato.

Fonte: Friulisera.

STAMPA ESTERA

Intervista a Xavier Gramona “Notamos un crecimiento de la demanda por el vino espumoso de calidad”.
Gramona es la bodega de espumosos más antigua en manos de una familia y la quinta generación encara su futuro con optimismo. El sector del cava catalán ha vivido dos crisis recientes en la última década. A los años de tensión padecidos por el desafio de los gobernantes independentistas se ha sumado la pandemia del coronavirus. Ambas crisis las ha vivido Xavier Gramona -copropietario y vicepresidente-, su familia, sus más de 70 empleados directos en el municipio barcelonés de Sant Sadurní d’Anoia y otras bodegas. Pero como sus antepasados, este “maestro del tiempo en la viña” ha sabido reforzarse y superar las crisis. Es cierto que Gramona representa la exquisitez en el mundo del cava de largas crianzas y cuyo modelo de negocio aspira a asemejarse a la alta calidad del champán francés. Tras estas crisis, la boSe dega ha celebrado este año su centenario como elaboradores de vinos espumosos y sus 140 años como viticultores. La bodega -que produce 700.000 botellas de espumosos y otras tantas de vinos tranquilos- ha apostado por la agricultura biodinámica y está en manos de la quinta generación, Xavier y su primo Jaume -responsable técnico y presidente- están traspasando ya las riendas a la sexta generación: Roc (bodega y viticultura) y Leo (gestor de la marca). PREGUNTA. ¿Se han superado los difíciles años del procés? RESPUESTA. En su momento una parte, entiendo que relativamente minoritaria de la sociedad española, reaccionó a los hechos de aquellos momentos con un rechazo a todo lo catalán -no a sus impuestos-. Debo suponer que era una reacción de esos ciudadanos contra algo que ni los medios ni las instituciones analizaron y explicaron bien. Quienes estaban mejor informados no dejaron de disfrutar de lo mejor de cada casa. Es comprensible que haya un cierto boicot a Rusia por lo que ocurre hoy, pero hasta donde recuerdo, los catalanes no perpetraron ninguna atrocidad o abuso. Nosotros viajábamos por toda España como siempre compartiendo nuestros vinos en tertulias, catas y encontrábamos más adhesión y fraternidad, es decir, culhira ç rnnnrimia1 tn 17 h17Pna *** gente, que lo contrario.

Fonte: El Mundo.

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A risentirci a domani.

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