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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 27 marzo 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
A Vinitaly 4mila aziende Vola l’export: vale 7,4 mld.
Fiere Verona, da domenica la 55a edizione Un salone sempre più orientato al business A Vinitaly 4mila aziende Vola l’export: vale 7,4 mld et Lollobrigida: «Sarà la nostra trincea di controinformazione positiva» di Alessandra Monett In una fiera internazionale del vino italiano, Vinitaly a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, sempre più orientata al business e all’internazionalizzazione, il governo italiano si fa parte attiva per presentare questo settore di punta del made in Italy in tutti i suoi aspetti identitari, culturali, nutrizionali oltre che come polo attrattivo del turismo. Anche per liquidare, tra tante luci, quelle ombre portate dal conflitto in corso in Ucraina, gli attacchi a denominazioni di successo come il Prosecco, e la recente polemica accesa dalla proposta di etichette con moniti salutistici da parte dell’Irlanda.
Fonte: Gazzetta di Parma G Economia.
Gdo: lo scaffale soffre, il Prosecco leader indiscusso.
II 2022 è stato un anno difficile anche per il mercato del vino nella Distribuzione Moderna a causa degli aumenti di costo delle produzioni e dei prezzi al pubblico. II 2023 potrebbe essere ancora un anno difficile per i volumi, a causa del pieno manifestarsi degli effetti legati al prezzo, ma potrebbe anche verificarsi un recupero nel secondo semestre, se l’inflazione calerà e se le promozioni diventeranno più incisive. Questo iI quadro che verrà presentato in dettaglio dall’istituto di ricerca Circana (già IRI) a Vinitaly nel corso della 19a tavola rotonda su vino e Distribuzione Moderna, organizzata da Veronafiere. Sul podio delle vendite nell’anno 2022 il Prosecco con 46 milioni di litri venduti, il Chianti con 17 milioni di litri, iI Lambrusco con quasi 17 milioni di litri.
Fonte: Gazzetta di Parma G Economia.
Missione Vinitaly ma il Barolo diserta la maxi fiera – Missione Vinitaly ma la grande fiera divide i piemontesi.
È unanimemente considerato l’appuntamento del vino più importante dell’anno, almeno in Italia, eppure c’è chi continua a non ritenerlo strategico. II Vinitaly – la cui cinquantacinquesima edizione si terrà a Verona domenica al 5 aprile, continua a essere divisiva per il vino piemontese. Da un lato c’è la posizione di Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela del Barolo e Barbaresco, che già lo scorso anno rese nota la sua volontà di non partecipare più alla fiera, definendola un «paradigma superato» e «un rito stanco, come il Natale, che tutti festeggiamo ma che perla maggior parte di noi si è svuotata di senso». Dall’altro lato ci sono più o meno tutti gli altri consorzi, che partecipano in massa all’appuntamento, al netto di quelli troppo piccoli, per cui il Vinitaly è una vetrina che i numeri di produzione non potrebbero sostenere.
Fonte: Repubblica Torino.
Vinitaly: cultura e degustazioni – Verona capitale del vino: decine di eventi tra arte, cultura e degustazioni al Vinitaly.
Dal 31 marzo al5aprile toma la più grande ambasciata’ del vino, con 4.000 aziende provenienti dall’Italia e da oltre 30 nazioni. Ad aprire il 31 marzo, “Lives L’Incredibile vita di Maurizio Cattelan di Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre direttrici del 55° Vinitaly pronto a diventare, dal 2 al 5 aprile, la più grande `amhiciata’ del vino, con oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1.00C top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. hi contemporanea, sugli oltre 100mila mq netti di superficie espositiva tra padiglioni fissi e tensostrutture al completo, anche gli altri due saloni professionali – Enolitech con Vinitaly Design e SoleAgrifood con B/Open e Xcellent Beers.
Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.
Intervista a Bruno Ceretto – Ceretto “Senza il loro aiuto nelle Langhe invece del Barolo venderemmo zolle di terra”.
L’intervista all’imprenditore Ceretto “Senza il loro aiuto nelle Langhe invece del Barolo venderemmo zolle di terra” Gli stranieri sono indispensabili, non solo gli stagionali Ormai sono integrati nel tessuto sociale. Tra i patriarchi del Barolo di Langa, Bruno Ceretto ingaggia contadini stranieri da quarant’anni e non ha alcuna intenzione di smettere. Cosa accadrebbe se questa manodopera non ci fosse? «Venderemmo zolle, non vino. La nostra terra si fermerebbe di colpo. I lavoratori che vengono dall’estero sono indispensabili, e non sono quasi più gli stagionali che arrivavano a marzo e ripartivano a ottobre, faticando e arrangiandosi. Quasi tutti si sono fermati qui». Dove alloggiano? «Abbiamo risistemato cascine dove gli italiani non volevano nemmeno più entrare, abbiamo portato luce, riscaldamento e acqua corrente in cambio di affitti molto bassi.
Fonte: Repubblica.
La caccia alle cantine italiane dilagano i proprietari stranieri.
Produttori, finanzieri e vip: il boom dei prezzi fa crescere dei 21% le acquisizioni dall’estero nei terroir più pregiati Alessandro Cicognani G li occhi sui vigneti italiani più prestigiosi, i capitali stranieri li hanno messi da tempo. La crescita delle acquisizioni che si sono susseguite negli ultimi tre anni lo testimonia: tra i12019 e i12022, fotografa un’analisi di InfoCamere, sono salite da 173 a 209 (+21%) le società di capitale che contano la presenza di un socio estero che, tre volte su quattro, ha in mano il pacchetto di maggioranza assoluto. Due tasselli di contesto: con oltre 50,2 milioni di ettolitri l’anno, l’Italia è il più grande produttore di vino al mondo e la seconda potenza per esportazioni dietro la Francia (8 miliardi il giro d’affari).
Fonte: Repubblica Affari&Finanza.
vini laziali piacciono ai tedeschi Export su del 9% – Export in crescita per i vini del Lazio più 9% di vendite fra Germania e Usa.
Con 18mila ettari di vigneti e una produzione nel 2022 di 854mi1a ettolitri, il settore vitivinicolo del Lazio è una delle realtà più importanti nel panorama economico regionale. E con oltre 40 aziende si prepara nel prossimo fine settimana a sfruttare quella vetrina eccezionale rappresentata dal «Vinitaly». Export in crescita per i vini del Lazio più 9% di vendite fra Germania e Usa I numeri 18 mila Gli ettari Nel Lazio ci sono 18 mila ettari di terreno coltivati a vigneto, il 49% è in provincia di Roma Grazie ai terreni vulcanici il caldo non penalizza la produzione 40 aziende al Vinitaly di Clemente Pistilli Con 18mila ettari di terreno coperto da vigneti, il 49% dei quali in provincia di Roma, e una produzione nel 2022 di 854mi1a ettolitri, il settore vitivinicolo del Lazio è una delle realtà più importanti nel panorama economico regionale.
Fonte: Repubblica Roma.
Assaggi e calici Le mete preferite dagli enoturisti.
Dalla Tenuta Cavalier Pepe a Villa Matilde le proposte delle aziende vinicole campane Con l’inizio ufficiale della primavera, oltre al sorriso del sole c’è il pianto della vite. Un pianto di felicità che si manifesta con lacrime che sgorgano al livello dei tagli di potatura fatti durante l’inverno. Per gli agronomi è un inno alla vita, segno che la linfa risale il legno della pianta fino ad arrivare al tralcio, riprendendo così il suo ciclo naturale. Non è un caso che proprio in questo periodo le aziende vinicole campane riaprano al pubblico per offrire assaggi divini ed esperienze di gusto. Il programma proposto per una giornata in vigna è sostanzialmente simile: arrivo sul luogo in mattinata; visita guidata della vigna e poi della cantina; degustazioni di prodotti tipici con calici decisi dalla casa oppure pranzo con menu a scelta e vini presentati da sommelier.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Food.
Impianti depurazione per la cantina Terre «Odori sopra soglia».
II progetto ottiene l’ok dei Comuni di Broni e Casteggio ma Ats mette II freno. Arpa ha chiesto integrazioni tecniche. Ok dai Comuni di Broni e Casteggio al progetto presentato da Terre d’Oltrepo per la realizzazione di due impianti di depurazione a servizio degli stabilimenti della cantina. Mentre Ats chiede una soluzione per ridurre gli odori prodotti dall’impianto che sarà realizzato a Broni. Le amministrazioni comunali hanno presentato le osservazioni nell’ambito della procedura per l’ottenimento della valutazione di impatto ambientale (Via). «Parere favorevole» arriva dal Comune di Broni, che chiede a Terre di integrare la documentazione del progetto con la verifica dell’invarianza idraulica; inoltre, in caso di esito favorevole del procedimento di competenza della Provincia, la cantina dovrà richiedere al municipio un’autorizzazione edilizia per l’avvio dei lavori.
Fonte: Provincia – Pavese.
Lotta alla flavescenza Confagricoltura chiede una regia nazionale.
La flavescenza dorata preoccupa i produttori vitivinicoli anche dell’Oltrepo ed è necessario un intervento efficace da parte delle istituzioni per evitare che questa malattia, una delle più distruttive dei vigneti, comprometta il potenziale produttivo di intere zone viticole. Questo l’appello lanciato da Confagricoltura. «Dietro il controllo della fitopatia c’è molto di più — afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti— C’è il tema dell’economia di un territorio e c’è la questione del lavoro. Dobbiamo fare squadra e collaborare con tutte le istituzioni, perché la situazione è di emergenza: per questo motivo chiediamo che vengano assegnati fondi di emergenza».
Fonte: Provincia – Pavese.
Vino, un brindisi al 2022 E alla riapertura dei locali.
1 milione Gli ettari a elevato investimento Le aree agricole coltivate con strumenti a tecnologia avanzata sono paria ben oltre l milione di ettari raddoppiate in meno di un quinquennio salendo all’u% del totale garanzie a investimenti in tecnologia che nello stesso arco di tempo sono stati moltiplicati per cinque Vino, un brindisi al 2022 E alla riapertura dei locali In lombardia. l risultati dell’indagine condotta da Regione e Unioncamere L’export vola al 18,1% grazie al successo degli spumanti – Prezzi saliti del 25%. Aumenta il valore della produzione e quello dei prezzi, cresce l’export (+18%), ma si riducono le quantità di beni prodotti e, nel secondo semestre, che pure mostra segnali di miglioramento rispetto all’avvio dell’anno, si registrano i primi cali di vendite in volume dovuti alla spinta inflazionistica. A disegnare il quadro dell’agricoltura lombarda nel 2022 sono i risultati dell’indagine congiunturale condotta dalla Regione Lombardia e da Unioncamere Lombardia.
Fonte: Provincia Sondrio.
«Servono leggi per tutelare il vino e l’enoturismo».
L’evento organizzato a Lucca da Fratelli d’Italia per affrontare i pericoli a cui va incontro il settore «Servono leggi per tutelare il vino e l’enoturismo» Lucca «Difendere, tutelare e valorizzare le eccellenze dell’agricoltura italiana è un dovere preciso di ognuno di noi ed è una linea guida dell’azione dei Governo Meloni, soprattutto ora che in Europa si st anno verificando attacchi su più fronti ed in particolare alla nostra produzione vinicola, vedi l’assurda iniziativa irlandese di etichettare il vino come dannoso, al pari del consumo di sigarette. La proposta di FdI sull’enoturismo rientra precisamente nell’alveo della volontà dei Governo di informare i cittadini e nel contempo valorizzare il nostro immenso patrimonio enologico e turistico».
Fonte: Tirreno Lucca-Pistoia-Montecatini.
Bertani traina la crescita delle cantine Angelini.
Nel 2022 l’azienda di Grezzana ha segnato +27% di fatturato e +10% di volume Bertani traina la crescita delle cantine Angelini Ricavi aggregati a quota 29,7 milioni, con un +18% tendenziale II Ceo Nicoletto: «Ottimisti per un incremento di valore anche nel 2023». Bertani gioca un ruolo di primo piano nel gruppo Angelini Wines e Estates, anche alla luce dei dati economici presentati di recente. «Nel 2022 l’azienda è cresciuta a due cifre rispetto al 2021, registrando un incremento a volume del 10%» ha anticipato a L’Arena Ettore Nicoletto, presidente e Ceo di Angelini Wines e Estates. «L’incidenza dell’azienda con sede a Grezzana sul fatturato complessivo del nostro gruppo è passata dal 49% del 2021 al 52% del 2022». Scendendo nei dettagli, precisa: «Dal punto di vista dei ricavi la crescita del marchio nel 2022 è stata del +27% rispetto al 2021 grazie alla leva prezzo e a un consistente miglioramento del mix di portafoglio.
Fonte: Arena.
Ritorna ViniVeri con cento espositori.
A Cerea a dal 31 marzo al 2 aprile Ritorna ViniVeri con cento espositori •• Diciotto annidi ViniVeri. Da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile a Cerea nell’Area Exp, si animerà di vini, vignaioli, storie e territori con l’edizione numero 18 di ViniVeri. «Maggiore forza, maggiore consapevolezza, maggiore maturità. Abbiamo dimostrato che un’altra via per produrre vino piacevole e godibile tutelando l’ecosistema e l’equilibrio naturale del vigneto è possibile. Mai dimenticando, come abbiamo denunciato per primi lo scorso anno con il manifesto “La forma e la sostanza, le luci e le ombre” che l’attenzione alla qualità complessiva del vino e alle competenze di chi lo fa è imprescindibile. Una riconoscibilità che abbiamo deciso di tutelare registrando in Italia immagine nome ViniVeri» annuncia Paolo Vodopivec, presidente del Consorzio ViniVeri.
Fonte: Arena.
Il Chiaré Rosé al Vinitaly ad the City.
Le bollicine rosa del Chiaré Rosé, innovativo Chiaretto di Bardolino Spumante, nato da un’inedita collaborazione tra alcuni dei maggiori produttori del lago di Garda, coordinati dal Consorzio di Tutela del Chiaretto di Bardolino, debutteranno in esclusiva a Vinitaly and The City, il fuorisalone di Vinitaly, che coinvolgerà il centro storico della città di Verona dal 31 marzo a13 aprile. Lo Spumante Chiaré Rosé vestirà un’etichetta floreale che descrive appieno la leggerezza e la freschezza di questo extra dry metodo Martinotti, ottenuto da sole uve rosse pregiate di corvina veronese e rondinella, coltivate sulla riviera gardesana e vinificate in rosa. Lo Spumante si propone come un protagonista della prossima estate e sarà in vendita all’interno di insegne accuratamente selezionate del Nord e del Centro Italia, per il momento nelle province di Firenze, Pisa, Siena, Lucca, Pistoia, Arezzo, Torino e Savona, per poi espandersi ad altri territori.
Fonte: Arena.
Vinitaly 2023.
Oltre 4 mila aziende e record top buyer da 68 paesi Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre direttrici del 55° Vinitaly pronto a diventare, dal 2 al 5 aprile a Verona, la più grande “ambasciata” del vino, con oltre 4 mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1.000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. L’edizione 2023 del salone internazionale dei vini e dei distillati organizzato da Veronafiere è stata presentata a Roma da Federico Bricolo, presidente di Veronafiere SpA, e Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere SpA. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Matteo Zoppas, presidente di ICEAgenzia, Giuseppe Schirone, economista e manager di Prometeia, e Carlo Flamini, wine observatory manager di Unione Italiana Vini.
Fonte: Arena L’Arena Economie.
Vigna ‘800 aumenta l’export a New York.
Il nuovo mercato? La Grande Mela. Gianfranco Elampini della cantina Vigna `800 di Negrar, nel cuore della Valpolicella, guarda oltreoceano. «Abbiamo iniziato a esportare i nostri vini a New York, grazie alla collaborazione con un agente locale» racconta, Elampini soddisfatto dell’iniziativa, così come dei numeri. «La richiesta del nostro vino al di là dell’oceano Atlantico è cresciuta, stiamo aumentando gradualmente la produzione con l’obiettivo di arrivare a 45mila bottiglie con i vini Valpolicella 2022, Ripasso 2021. E anche con l’Amarone 2018 Riserva presentato recentemente ad “Amarone Opera Prima” organizzata dal Consorzio Tutela Vini in Gran Guardia».
Fonte: Arena L’Arena Economie.
Vino e turismo Verona tra le top nel mondo.
ALLA WINE e TRAVEL WEEK in Portogallo c’era anche la città scaligera, unica italiana del network globale Great Wine Capitals Un’occasione per fare promozione e portare a casa nuove idee. Wine e Travel Week: buona la prima. Sarà l’entusiasmo perla ritrovata libertà di tornare a viaggiare senza troppe restrizioni dopo due anni di Covid, sarà perché nel frattempo anche nel turismo sono nate nuove tendenze, stadi fatto che la prima edizione della Fiera Internazionale dell’Enoturismo è stata un successo. Tenutosi nei giorni scorsi in Portogallo, all’Alfandega do Porto, l’ex-dogana della città oggi centro congressi e museo dei trasporti, l’evento unico nel suo genere è stato organizzato in collaborazione con l’ente nazionale Portugal Tourism e il network globale Great Wine Capitals, la rete di città «capitali del vino» nata in Francia nel 1,999 che è anche un membro osservatore dell’Organizza7ione Internazionale della Vite e del Vino (Oiv).
Fonte: Arena L’Arena Economie.
Intervista a Roberto Castagner – «Grappa, ora si fa con il computer».
Trevigiano, produce 5 milioni di bottiglie con “Aquavite spa”. Scrive libri e ha creato anche un premio “Fuoriclasse” «Mi sono inventato questa attività. Il mio grande mito era il cognac. Oggi siamo un fiore all’occhiello del made in Italy» «Grappa, ora si fa con il computer». Tutto è incominciato perché aveva “un debito con l’uva”, come gli ricordava il padre meccanico. Era un bambino inappetente, non si trovava un cibo che gli piacesse. «Davanti all’officina c’era una pianta di vite che s’arrampicava, mia madre disperata mi ha fatto assaggiare l’uva e ho iniziato a mangiare». Per ripagare il debito Roberto Castagner, 69 anni, da Conegliano, è diventato maestro distillatore. Dice che adesso nel mondo la grappa ha pari dignità del cognac, che non è più solo bianca, e che è anche un po’ merito suo: «Alla grande storia della grappa ho aggiunto la mia storia».
Fonte: Gazzettino.
Spumanti d’Europa Bollicene d’autore con 100 produttori.
Nel prossimo fine settimana, a Santa Maria di Sala, due giorni dedicati al meglio della produzione di settore, con Italia e Francia su tutti A VILLA FARSETTI LA SESTA EDIZIONE DI UNA KERMESSE APERTA A TUTTI CON 2000 VINI IN DEGUSTAZIONE. Si chiama “Bollicine in Villa”, si svolge nel prossimo fine settimana (sabato e domenica) a villa Farsetti a Santa Maria di Sala (Ve), dalle 10 alle 20. È una due giorni giunta alla sesta edizione e dedicata ai “wine lover”, agli appassionati, ma anche agli “addetti ai lavori”, fra business e divulgazione, fra piacere e didattica, ed è un vero e proprio festival della spumantistica, rassegna del meglio della produzione italiana ed europea, una lunga e affascinante passeggiata attraverso i terroir più importanti, Francia e Italia su tutti, ovviamente, ma anche Spagna, Slovenia e Austria.
Fonte: Gazzettino.
STAMPA ESTERA
El cava supera la tensión política pero no los choques entre las regiones productoras.
El cava supera la tensión política pero no los choques entre las regiones productoras El Consejo Regulador, históricamente, y de forma casi monocon el aval del Ministerio polística, concentraba a los embotellade Agricultura, aboga por dores. Esta mayor diversificación, con limitar las nuevas viñas núcleos de producción no catalanes en para evitar la «devaluación» la Comunidad Valenciana (trece millones de botellas al año en Requeña fren? Extremadura recurrirá te al total de 250 de la D.O.) o Extrema contra la limitación de dura (6,5 millones de botellas en Almendralejo), ha generado a la vez alguna cultivos y la D. O. contra tensión por la forma en la que el Consela denominación jo Regulador gestiona la D. O. Cava, aunCava de Requena que en ningún caso son tiranteces de tipo político. «Son tensiones normales entre formas distintas de gestionar la ALEX GUBERN D. O. y ver la producción», apuntan fuenBARCELONA tes del sector a ABC, aliviadas en todo caso por el hecho de que la D. O., aun«Fueron años muy duros. Lo pasamos que peculiar por su diversidad geográmal». En el sector del cava catalán, los años del ‘procés’ no se recuerdan con fica, ya no está en el foco político. agrado precisamente. La tensión polí- La principal discrepancia entre los particular tica tomó uno de los productos más mente los extremeños, y el Consejo Reem- productores no catalanes, blemáticos de la comunidad chingcomo ‘pun guiador se produce por la limitación de ball; ylas llamadas al boicot pu- nueva superficie de cultivo. Desde el sieron al cava en la diana. Nunca ha existido un estudio definitivo sobre el Consejo ya hace años que se aboga de manera clara por priorizar calidad frenimpacto real de las citadas campañas te a volumen, una bandera que esta mis-primera oleada durante la reforma del Estatuto, segunda con el ‘procés’-, en- ma semana volvía a levantar el presidente de la D. O., Javier Pagés y confirtre otras cosas porque las empresas man desde el Consejo a ABC. siempre han sido remisas a dar datos de ventas de manera segregada geográ- la última escaramuza se produjo hace apenas dos semanas, cuando el Minisficamente, en una especie de conjura en el sector por hablar del asunto cuanto terio de Agricultura rechazaba el recurso de alzada presentado por la Unión de menos mejor.
Fonte: Abc.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.