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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 29 agosto 2022!
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È già tempo di vendemmia Produzione ridotta ma di qualità – Il vino della Liguria – Qualità e tradizione nelle vigne – Vendemmia anticipata Ma il raccolto ligure sarà ridotto fino al 30%.
I ritmi preautunnali sono un ricordo: appuntamento ai primi di settembre I vinificatori del territorio hanno puntato tutto sulla valorizzazione del prodotto Nel Ponente è raccolte ancora acerbe per mondo. Da noi si diceva che cominciata il 13 agosto evitare la grandine o le becca- la campagna fosse il lavoro «Gli zuccheri sono ture degli uccelli. La riscoperta per i figli meno dotati. Altro e valorizzazione dell’acqua invece a lavorare la terra pronti ed elevati» lità è storia degli ultimi de- c’era gente laureata in agraria. I cenni e anche in questo 2022 ria». Bruzzone, che lavorare che si annuncia avaro, con va in parte sua e in parte. Con una produzione un 20-30% in meno di raccolta consegnata, ha riscoperto di bottiglie che rap- to, è l’unica via di salvezza.
Fonte: Secolo XIX.
Il successo di Taggia La tenacia degli agricoltori ha rilanciato il Moscatello.
Pregiatissimo, era sulle tavole più prestigiose d’Europa «Il caldo e la vicinanza al mare ora affrettano la raccolta». «L’idea era innescare la rinascita della coltivazione della vite in una zona che un tempo viveva di questo». Quella del Moscatello di Taggia, pregiatissimo un tempo, poi dimenticato e infine riscoperto, è una storia di ottimo auspicio per il futuro del vino ligure. Un piccolo successo commerciale nato dall’incontro tra la politica locale, la ricerca scientifica e la tenacia di un gruppo di agricoltori.
Fonte: Secolo XIX.
Sempre richiesti i casali circondati da un vigneto – Vigneti, cresce la passione per case circondate dai filari.
Aumenta il valore delle aree destinate alla produzione di vino con annessi casali Ricercate le Langhe: l’area del Barolo Docg può costare anche 1,5 milioni di euro all’ettaro Evelina Marchesini n vigneto che vale un tesoro. Continua a crescere il valore dei vigneti ita- liana e, con loro, quello di casali e case rurali – per non citare eventuali castelli – con annessa produzione di vino. I dati variano naturalmente a seconda del tipo di vino prodotto e della location, con molti distinguo a seconda della zona di produzione, come emerge dall’analisi che Tecnocasa ha condotto per Il Sole 24 Ore. Langhe sempre più care La zona di produzione è quella di Alba e delle Langhe e i vigneti per la produzione di Barolo sono senz’altro i più cari d’Italia Secondo una ricerca Crea aggiornata a fine 2020, i vigneti più quotati restano appunto quelli del Barolo Docg, con una forbice, secondo il Crea, che può andare da 200mila euro a 1,5 milioni di euro per ettaro.
Fonte: Sole 24 Ore Real Estate 24.
Coldiretti Viterbo produzione in calo del 50% a causa della siccità.
La Tuscia rischia un calo della produzione di uva e vino del 50% a causa della siccità. “La situazione è drammatica – spiega il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici – Tra le zone particolarmente colpite c’è proprio la nostra provincia, che produce un quarto del totale regionale”. Lo scorso anno si è registrato nel Lazio un calo produzione del 10%, ma la qualità è stata ottima. “È boom di costi di produzione a carico delle cantine – conclude Pacifici – con rincari bollette e prezzi materie prime come vetro, carta, sughero, legno e trasporti.
Fonte: Corriere di Viterbo.
Festa del Vino, un successo.
Il premio `Radici assegnato a Carmine Nardone e Rino Genovese Festa del Vino, un successo Una indescrivibile e ricca presenze di pubblico è stata registrata in occasione dell’edizione 2022 della “Festa del Vino”, giunta alla sua quarantesima edizione, promossa ed organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Migliaia di cultori dell’enoturismo si sono riversati da ogni angolo della Campania, ma anche da fuori regione, nel suggestivo borgo medievale che custodisce le caratteristiche cantine tufacee che hanno fatto da vetrina ai pregiati vini prodotti esclusivamente nel comune più “vitato” d’Italia.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Tutti i vini autoctoni della provincia di Latina.
Sono nove gli antichi vitigni dell’Agro Pontino: tre a bacca rossa e i restanti sei a bacca bianca. I tre a bacca rossa sono: l’Abbuoto o Cecubo, dalle cui uve si ricava un vino secco, leggero e molto fruttato; il Nero Buono di Cori, i cui vini hanno un colore rosso intenso e sono gradevoli e armonici, con un caratteristico odore vinoso; la Sanginella Nera che si coltiva esclusivamente nel Golfo di Gaeta. Il grappolo di questo vitigno è piccolo e con le sue uve si produce un vino dal colore straordinario, rosso rubino intenso, e un profumo di fruttato.
Fonte: Latina Oggi.
Fossanova, la rassegna dei Vini dell’Abbazia.
L’incontro Ad aprire la manifestazione in programma dal 2 al 4 settembre sarà l’interessante dibattito su “Il vino tra storia e territorio” Introduce il sindaco Bilancia Attesa l’assessore regionale Onorati I1 vino tra storia territorio. È questo il tema dell’incontro che aprirà la rassegna “Vini d’Abbazia” in programma, dal 2 alo settembre, presso il chiostro dell’Abbazia di Fossanova di Priverno. L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Sabaudia e dall’Associazione “Passione di Vino” in collaborazione con Slowine, la guida dei vini dello Slow Food, la Strada del Vino delle provincia di Latina, dalla Pro Loco di Priverno, e con il contributo della Regione Lazio, dell’Arsial (Azienda regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio), del Comune di Priverno e della Direzione regionale dei Musei del Lazio. In particolare, mira a raccontare il ruolo che, sin dal Medioevo, le abbazie hanno avuto nella produzione del vino e nella preservazione di vitigni che altrimenti sarebbero andati perduti.
Fonte: Latina Oggi.
Le etichette francesi.
Ad accendere i riflettori internazionali sull’evento sarà la partecipazione del gruppo “Les Grands Chais” de France, con il marchio “Francois Martenot”, che racconterà lo straordinario patrimonio storico culturale vitivinicolo della Borgogna, con i rinomati vini dell’Hospice de Beaune. Nella Sala del Refettorio dell’Abbazia, venerdì 2 settembre alle ore 20, proprio Cedric Dechelette della Maison “François Martenot”, sarà protagonista della “MasterClass” con degustazione per l’appunto dei vini di Borgogna firmati Hospice de Beaune.
Fonte: Latina Oggi.
Artigiani del vino a Varese Ligure, un successo. Oggi si replica con assaggi, musica e mercatino
L’iniziativa della Pro Loco: quattordici produttori liguri hanno proposto le loro creazioni Artigiani del vino a Varese Ligure, un successo Oggi si replica con assaggi, musica e mercatino. Quattro scatti della giornata dedicata ai vini e al cibo: in alto la degustazione nella cella del castello, sotto stand e sala nobiliare. Quattordici produttori di vino del territorio, che hanno “sposato” la filosofia naturale e biodinamica, in mostra al Castello dei Fieschi a Varese Ligure. Prosegue oggi l’iniziativa della Pro Loco varesina nata con l’intenzione di valorizzare e far conoscere le eccellenze vinicole della zona, della Valle del Biologico ma non solo. Ieri un grande successo di pubblico, perla prima giornata di una manifestazione che anche oggi proporrà nelle tre sale storiche del castello degustazioni e incontri con le cantine.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
La Festa dell’uva tra vino, sapori e il ricordo di Maga – Una Festa dell’Uva dedicata a vino e cibo Ricordo di Lino Maga.
Si aprirà nel ricordo di Lino Maga l’edizione 2022 della Festa dell’Uva, in programma a Broni, da venerdì 9 a domenica 11 settembre. Sabato 10, al termine della cerimonia di apertura della rassegna, in programma alle 18.30, sarà proiettato al teatro Carbonetti “Maga Lino. Un contadino. Una terra. Il coraggio”, ideato da Stefano Calvi e prodotto da Il Quattro — studio di idee per la regia di Ermanno Bidone, con la collaborazione tecnica di Massimiliano Serra. Dopo l’anteprima al Vinitaly, anche il pubblico di Broni e non solo potrà vedere il docufilm dedicato al “signor Barbacarlo”, scomparso all’inizio di quest’anno all’età di 90 anni: immagini e parole per ripercorrere, anche attraverso le testimonianze del figlio Giuseppe, dei colleghi Ottavia Vistarino, Alessio Brandolini e Walter Massa e dell’amico Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, la vita, i successi, le sfide e la filosofia produttiva del vignaiolo bronese.
Fonte: Provincia – Pavese.
36 anni di difesa integrata.
Martedì 6 settembre a Villa Caccia di Romagnano 36 anni di difesa integrata Se la risicoltura piange, non va certo meglio per i viticoltori. Quest’anno anche il settore vitivinicolo deve fare i conti con i danni causati dalla siccità, che se non impatteranno probabilmente sulla qualità delle uve, determineranno però una riduzione a livello quantitativo, con una prospettiva di un calo della produzione attorno al 30%. Di questo, ma anche di nuove tecnologie fitosanitarie, agronomiche, genetiche e strumentali, dei sistemi di supporto alle decisioni aziendali, della viticoltura digitale compreso l’utilizzo dei droni, del recupero dei vigneti abbandonati e dell’efficace sostenibilità per un’areale salubre e fruibile dall’enoturista si parlerà nel corso della 36a Giornata della viticoltura.
Fonte: Corriere di Novara.
«Non decidiamo noi i prezzi del Primitivo di Manduria».
La vendemmia è appena iniziata e con l’aumento dei costi delle materie prime resta incerto il prezzo giusto di acquisto delle pregiate uve di Primitivo di Manduria. Il consorzio di tutela precisa: «Noi non possiamo intervenire sul prezzo di vendita che segue le regole di domanda e offerta». Secondo le stime si va verso un calo della produzione ma allo stesso tempo migliora la qualità del prodotto. Il brand Primitivo di Manduria negli ultimi dieci anni ha registrato un aumento del volume d’affari de112 per cento, passando da 182 a 194 milioni. Di conseguenza anche il prezzo pagato per le uve nel tempo è notevolmente aumentato fino a raddoppiarsi nel 2021 con conseguenze evidenti su domanda e offerta.
Fonte: L’Edicola del Sud.
Una vendemmia di qualità «Ma rischio speculazioni» – Vendemmia al ribasso per caldo e nubifragi Ma la qualità rimane alta.
Effetto nubifragi: produzione giù. Sfida Coldiretti Una vendemmia di qualità «Ma rischio speculazioni» Cavallo alle pagg.8 e 9 Vendemmia al ribasso per caldo e nubifragi • Ma la qualità rimane alta Tranquillino. In una prospettiva di totale incertezza economica e produttiva ha preso avvio la vendemmia 2022 anche in provincia di Brindisi mantenendo la tempistica, più o meno, dello scorso anno. Tuttavia, nel 2022 vi sono delle incertezze e delle incognite che gravano sul comparto. I fatti, la siccità e il caldo, oltre i 40 gradi, avrebbero tagliato la produzione di almeno il 15% con i vigneti messi a dura prova anche da continui eventi estremi come nubifragi e grandinate che stanno caratterizzando un agosto pazzo.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Cin cin, una settimana dedicata al Cannonau.
Mostre e degustazioni aperte al pubblico a Casa Todde Cis cin, una settimana dedicata al Cannonau Da oggi e sino a] 4 settembre Vlllasimius sarä la capitale del vino Cannonau. A Casa Todde si svol1erä la seconds edizione di Cin Cin Cannonau tra mostre e degustazioni (ore 19.30-21.30). I visitatori nel corso delle sette serate avranno l’opportunità di distinguere le caratteristiche delle diverse varietà di Cannonau e la ragioni di queste differenze dovute al clima e al territorio. Si parte oggi con musica dal vivo e, ovviamente, degustazioni Viìlasimiva ospita la manifestazione per il secondo anno consecutivo.
Fonte: Unione Sarda.
Vendemmia di qualità Ma tante incognite – Vino, è un anno da rebus Quantità ridotta e rincari.
La qualità è ottima, resta da valutare l’impatto della siccità sulla resa delle vigne E il salasso dell’energia rischia di pesare molto sul lavoro in cantina dei produttori PISTOIA La vendemmia è già partita, con largo anticipo, in alcune aziende mentre in molte inizierà ai primi di settembre, perla raccolta del sangiovese, con la certezza di un’ottima qualità, tante incognite su una quantità e forti preoccupazioni sul rincaro dell’energia. «Una volta il sangiovese si raccoglieva a fine settembre, quest’anno si partirà dai primi giorni del mese – spiega Coldiretti Pistoia, che ha sondato le previsioni dei produttori – la pioggia di metà agosto ha dato tono all’uva, che per fortuna non ha avuto danni rilevanti da grandinate. II clima secco garantirà grappoli sani, ma sulla quantità di raccolta decideranno gli ultimi giorni di maturazione, che daranno la cifra precisa all’annata vitivinicola».
Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.
Signorvino, enoteche e ora vigneti con cantine.
La società di Calzedonia punta a chiudere il 2022 con 57 milioni di fatturato (+57%) Signorvino, enoteche e ora vigneti con cantine Investiti 20 milioni per produrre anche vini in Trentino e Sardegna, Federico Veronesi: «Altri 10 nuovi locali in Italia e poi a Parigi e Praga» Monica Sommacampagna economia`dlarena.it •• Dieci anni di attività con Signorvino e venti milioni di euro di investimenti nel settore vitivinicolo per il gruppo Calzedonia che da Verona punta ad acquisire sempre più voce in capitolo a livello internazionale non solo con le sue 27 enoteche con cucina, ma anche attraverso aziende produttrici di vino. Strategia aziendale Il piano strategico della famiglia Veronesi include, infatti, lo sviluppo di tre progetti enologici, mirati anche all’enoturismo e alla vendita diretta.
Fonte: Arena.
Il Soave «multiVerso»: le sfumature della doc.
Dal 3 al 5 settembre rinnovato il tradizionale evento Il Soave «multiVerso»: le sfumature della doc II direttore Gladich: «Vino, cultura, natura e imprese» •• Soave MultiVerso è il nuovo format che sostituisce quest’anno il tradizionale Soave Versus e dal 3 al 5 settembre invita gli enoappassionati nel cortile del Palazzo del Capitano a Soave. Un evento organizzato dal Consorzio del Soave che si svolgerà dalle 18 alle 23 e si propone di coniugare cultura, intrattenimento e convivialità degustando le etichette di una ventina di cantine della doc. Teatro delle tre serate sarà il cuore pulsante della denominazione, Borgo dei borghi 2022, dove si svolgeranno iniziative che spingono a esplorare nuovi orizzonti e mondi culturali, in un atteggiamento proattivo con la realtà circostante.
Fonte: Arena.
Vigneto Italia resiste alle bizze del clima.
Ricerca del Crea-Consiglio Vigneto Italia resiste alle bizze del clima •• La vendemmia 2022 sarà di qualità nonostante le difficoltà del meteo, la siccità e una campagna che parte in anticipo con una variabile da circa 7 giorni a 20, a seconda delle diverse aree viticole. Non sono previste particolari problematiche. A prevederlo è il Centro di Ricerca di Viticoltura ed Enologia del Crea-Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che ha fornito i primi dati e ha elaborato le tendenze previsionali della nuova vendemmia appena partita. In particolare il Crea, nonostante l’Italia sia stata accomunata da un andamento meteo omogeneo da nord a sud della penisola con alte temperature e siccità che hanno caratterizzato la primavera, non prevede nessun dramma e incorona «il vigneto italiano come resiliente ai cambiamenti climatici».
Fonte: Arena.
La vendemmia dei bambini e l’aperitivo firmato Fai.
Riappropriarsi del contatto con la natura, concedersi una giornata di “digital detox” insieme ai propri figli per ricoprire le emozioni che rendevano la vendemmia un grande evento da vivere in famiglia. Sabato 3 settembre, Ca’ di Rajo, la premiata cantina di San Polo di Piave (Tv), ripropone “La vendemmia dei bambini”, un pomeriggio dedicato ai più piccoli che potranno giocare tra i filari, toccare con mano i grappoli e scoprire i cicli stagionali dell’uva, dal pianto della vite alla maturazione degli acini (nella foto un momento delle precedenti edizioni dell’evento). Si comincia alle ore 15 e si chiude alle ore 18. Guidati da esperti, i piccoli potranno provare l’emozione di raccogliere i grappoli e adagiarli sulle ceste.
Fonte: Gazzettino.
Una buona annata per il vino polesano.
Per il vino polesano potrebbe essere una buona annata nonostante le difficoltà. In provincia il vitivinicolo è una produzione ridotta, ma non assente. Nel 2021 risultavano coltivati a viti poco meno di 200 ettari, un decimo dei quali con sistema biologico. E la resa dichiarata è stata pari a circa 2lmila quintali di uva raccolta. Una goccia nel mare del vino veneto, se si considera che complessivamente in tutta la regione lo scorso anno ne sono stati raccolti oltre 11 milioni. Dal punto di vista dei vitigni, in Polesine oltre la metà è costituita da Merlot, la rimanente parte prevalentemente da Riesling Italico, Cabernet Franc, Tocai Friulano, Raboso Veronese e Malvasia Bianca di Candia. con qualche ettaro poi di Raboso Piave, Pinot Grigio e Cabernet Sauvignon.
Fonte: Gazzettino Rovigo.
Falde ancora bassissime ma ferie e vendemmia aiutano.
Le prime rilevazioni fatte da Ats sulla portata dei bacini sotterranei Florian: «Si spera che si stiano ricaricando quelli montani» La falda in pianura è ancora tre metri e più, sotto il livello “normale”. Il Piave è una pietraia, il Sile — che essendo di sorgiva soffre meno di altri — sempre più invaso da alghe. Il Muson stenta, e così tutti i principali corsi d’acqua della Provincia. La situazione da inizio agosto ad oggi non è cambiata anche se le brevi perturbazioni che hanno interessato l’arco alpino e prealpino — ma praticamente mai la pianura — sembrano aver dato un po’ di fiato ai bacini montani che comunque non stanno bene. «Le falde son basse, ancora.
Fonte: Tribuna Treviso.
Festa della montagna «Sinergia tra malghe e colline del Prosecco».
Dalle Colline Unesco alle montagne del Prosecco. Bisogna far sistema, si è convenuto negli incontri della due giorni di Pianezze e del Cesen dedicati alla Festa della montagna. «Nei convegni organizzati tra sabato e domenica abbiamo convenuto, con gli amministratori del Comune e della Provincia — spiega Floriano Curto, l’anima dell’associazione che ha confezionato la festa — che ai turisti delle Colline Unesco deve essere data l’opportunità di salire in quota. E non solo per godersi il panorama, ma anche per svolgere attività sportiva ed apprezzare i prodotti lattiero caseari delle 7 malghe del territorio». Da qui l’impegno preso dal sindaco Luciano Fregonese e dai suoi collaboratori di sistemare anzitutto la viabilità: da Valdobbiadene a Pianezze, e fino in cima al Cesen, e da Guia a Malga Budoi, attraverso il Madean.
Fonte: Tribuna Treviso.
Vendemmia partita: -10% di uva.
Produzione ridotta ma il calo è stato limitato dalle piogge cadute in agosto Vendemmia partita: -10% di uva Via ufficiale con le varietà precoci Pinot e Chardonnay, mentre dal lo settembre toccherà al Glera. È stato il weekend del via ufficiale alla vendemmia in Veneto. I primi grappoli a cadere nei cesti sono stati quelli delle varietà precoci (Pinot e Chardonnay per basi spumante) il cui inizio ufficiale è stato fissato tra venerdì scorso e oggi, anche se in alcune zone delle province di Padova e Vicenza la raccolta dell’uva è partita già subito dopo Ferragosto. La vendemmia di tutte le altre varietà scatterà nelle prossime settimane: Glera (Prosecco) dal io settembre, Merlot dal 13, Corvina dal 16, Garganega dal 19, solo per citare alcuni tra i principali vitigni della regione.
Fonte: Voce di Rovigo.
“La politica deve tutelare i viticoltori” è il monito di Ciro Caliendo presidente Antica Cantina e Cia San Severo.
Negli ultimi anni, l’Antica Cantina ha sempre cercato di far fronte alle difficolta di mercato ed ha vissuto situazioni pesanti (sversamento cisterne, periodo covid ), del resto come tutte le attivita’ che in qualche modo sono legate al settore della ristorazione. La direzione e l’amministrazione, hanno sempre cercato di gestire da buoni padri di famiglia facendo investimenti cauti e mirati semplicemente per stare al passo coi tempi dando quel tocco di qualità in piu’ che ogni anno esige il mercato. Gestire è una parola ”grossa”, perchè significa avere la responsabilità di investire i soldi dei soci che ripongono la loro fiducia ed il frutto di un anno intero di lavoro verso tutti quelli che fanno parte della cantina stessa (amministratori e dipendenti tutti).
Fonte: La Gazzetta di San Severo.
Ecco “Monfervinum – Enotrekking in Monferrato”.
Settembre è periodo di vendemmia in Monferrato, settembre è il mese della “Festa del Vino del Monferrato” a Casale Monferrato, settembre è tempo di “Monfervinum – Enotrekking in Monferrato” nel territorio del sito Unesco “I Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”. Passeggiate tra le vigne, incontri in cantina con i produttori e degustazioni dei vini monferrini sono gli ingredienti di questa iniziativa promossa dall’Ecomuseo della Pietra da Cantoni che reca il patrocinio del Comune di Casale.
Fonte: Il Monferrato.
Vino, è un anno da rebus Quantità ridotta e rincari.
La qualità è ottima, resta da valutare l’impatto della siccità sulla resa delle vigne. E il salasso dell’energia rischia di pesare molto sul lavoro in cantina dei produttori. La vendemmia è già partita, con largo anticipo, in alcune aziende mentre in molte inizierà ai primi di settembre, per la raccolta del sangiovese, con la certezza di un’ottima qualità, tante incognite su una quantità e forti preoccupazioni sul rincaro dell’energia. “Una volta il sangiovese si raccoglieva a fine settembre, quest’anno si partirà dai primi giorni del mese – spiega Coldiretti Pistoia, che ha sondato le previsioni dei produttori – la pioggia di metà agosto ha dato tono all’uva, che per fortuna non ha avuto danni rilevanti da grandinate. Il clima secco garantirà grappoli sani, ma sulla quantità di raccolta decideranno gli ultimi giorni di maturazione, che daranno la cifra precisa all’annata vitivinicola”.
Fonte: La Nazione.
Vino biologico, naturale e biodinamico: qual è la differenza tra i 3? Tutto quello che c’è da sapere.
Il vino è una delle bevande più antiche e apprezzate al mondo. Già nei poemi omerici veniva fatta menzione di questa bevanda inebriante così come dei molti rituali ad essa legati come i culti a Dioniso, poi elaborati nella versione romana dei baccanali. Iniziamo col dire che i vini biologici e quelli naturali sono gli unici a rispondere ad una chiara definizione impartita dal regolamento europeo. Crerchiamo di approndire la differenza fra i vini biologici, quelli naturali e quelli biodinamici.
Fonte: Orizzonte Energia.
Vino e crisi climatica: migliora la produzione nel Regno Unito, male la Francia.
La crisi climatica sta cambiando la geografia del vino e mentre i vigneti nel Regno Unito si moltiplicano, la Francia vede il proprio primato a rischio. La crisi climatica sta avendo un impatto importante sul settore del vino. Uno studio pubblicato in OENO One ha mostrato che il riscaldamento globale sta modificando la geografia della viticoltura e sta portando alla ribalta Paesi finora rimasti in seconda fila. Il Regno Unito vede, allora, le proprie prospettive ampliarsi, mentre la Francia corre il rischio di restare indietro.
Fonte: inNaturale.
Come gli alberi possono aiutare il mondo del vino.
Se ne parlerà a Malmö in Svezia in occasione della Conferenza Mondiale dell’arboricoltura, dove, per la prima volta, due italiani presentano una relazione sulle interazioni tra arboricoltura e viticoltura. Cosa possono avere in comune arboricoltura e vino? A prima vista potremmo dire nulla, in realtà nell’ultimo decennio la scienza che cura gli alberi ha rivolto il suo sguardo verso la coltivazione della vite, cercando di coglierne le interazioni che si instaurano tra la pianta che produce uva e tutto il resto del mondo vegetale e animale.
Fonte: Adnkronos.
Ripartiamo dal vino: Pinot Grigio “Porer” 2020 Alois Lageder.
Vino frutto di un assemblaggio fra varie componenti: una parte delle uve è vinificata subito, un’altra rimane per 15 ore a contatto con le bucce, e una terza rimane per circa un anno a contatto con raspi e bucce. La storia dell’azienda Alois Lageder ebbe inizio nel 1823, allorché Johann Lageder, apprendista artigiano, cominciò a commerciare in vini a Bolzano. I suoi figli e nipoti decisero di acquistare dei vigneti e produrre essi stessi del vino. Alois III, pronipote del capostipite, capì che la varietà climatica dell’Alto Adige poteva diventare un fattore vincente, e nel 1934 acquistò la tenuta Löwengang di Magrè, nella parte meridionale dell’Alto Adige. Fu lì e in altri villaggi che fece installare dei torchi per produrre vino, e ben presto anche diversi viticoltori cominciarono a conferirgli le proprie uve.
Fonte: Italia a Tavola.
Vino pugliese, criticità e opportunità.
Il settore vitivinicolo si è confrontato a Carosino, in Puglia, alla vigilia dell’inizio della vendemmia. L’occasione è stata offerta dal convegno “Wine Trends“, organizzato dal Gal Magna Grecia e dal comune di Carosino, nell’ambito della 56esima edizione della Sagra del Vino. Esperti nazionali e internazionali hanno analizzato le tendenze di mercato del vino. Di fronte alle evidenziate problematiche del settore vitivinicolo pugliese, è stata sottolineata anche l’importanza di rispondere con una maggiore attenzione sui mercati di esportazione, sia europei, sia extraeuropei, dove la Puglia è conosciuta anche attraverso i flussi turistici. Ed apprezzata per il buon rapporto qualità/prezzo e per l’estrema varietà di prodotto.
Fonte: Corriere dell’Economia.
L’estate che ha scaldato le vigne e gli animi dei vignaioli.
Naturale o convenzionale? Biologico o biodinamico? Il dibattito intorno al vino è stato più che mai acceso nelle ultime settimane. Abbiamo provato a fare un riassunto per chi non ha visto e per chi non c’era. Il dibattito sul vino quest’estate è stato accesissimo e da più parti si sono sollevate discussioni tra i due gruppi di vignaioli che si contendono la verità: da un lato i convenzionali, dall’altro i naturali, naturisti, quelli insomma che possiamo classificare come “non interventisti” e che proclamano una totale libertà dai canoni per produrre un vino quanto più possibile “libero”.
Fonte: Linkiesta.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.