rassegna stampa del vino di lunedì 29 maggio 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 29 maggio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

A Bari i sensi del vino portano alla cultura.
ll simposio all’Acquedotto Pugliese Si è tenuto a Bari il primo simposio «I sensi del vino», al Palazzo dell’Acqua. Due giorni di eventi ad ingresso libero alla scoperta delle eccellenze vitivinicole pugliesi, del loro stretto legame con la cultura e del loro ruolo fondamentale nella valori7g.a7ione dei territori con Dino Abbrescia, Paola Saluzzi, Gabriele Romagnoli e tanti produttori dalle cantine pugliesi. Nato da un’idea di Stefano Costantini, «I sensi del vino» è un progetto di Elastica con la collaborazione di Alibertà, con il supporto di Acquedotto Pugliese, il contributo di Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale perle Arti e la Cultura nell’ambito di Puglia Promozione e il patrocinio del Comune di Bari. Apertura degli eventi sabato scorso alle 16, con i saluti del sindaco di Bari Antonio Decaro, con Stefano Costantini.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Sangiovese e Albana Il sostegno ai vini dell’Emilia Romagna – Sangiovese e Albana, contro l’alluvione brindiamo con i vini dell’Emilia Romagna.
Almeno 10 milioni dí piante da frutto sono state danneggiate. Situazione complicata nei terrítori dei Consorzi Umi di Romagna. Mentre il maltempo sembra dare una tregua, in Emilia Romagna, soprattutto nell’area tra Faenza, Forli e Cesena, si continua a lavorare per ripristinare una situazione di normalità I danni ingenti riguardano anche le coltivazioni e, in particolare, i vigneti in una regione che possiamo considerare una superpotenza agricola, specie nei settori vitivinicolo e ortofrutticolo. Oggi l’Emilia-Romagna è una delle regioni italiane che producono più vino: dalle pendici dei monti Appennini fino alle pianure del fiume Po e alle coste dell’Adriatico il paesaggio è dominato dai vigneti. Le imprese vitivinicole emiliano-romagnole sono 16.400. Le vendemmie degli ultimi anni registrano una produzione di uva pari a circa 8 milioni di quintali.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Cantine aperte, successone fra degustazioni e show Promozione del territorio e ospiti anche dall’estero.
La manifestazione del Movimento turismo del vino compie 30 anni Nel Pordenonese sono state nove le cantine che hanno aderito Cantine aperte, successone fra degustazioni e show Promozione del territorio e ospiti anche dall’estero Tutto pieno per Cantine aperte E lo stesso si può (lire di alcuni singoli visitatori. Una domenica di sole e natura da vivere in famiglia scoprendo la bellezza del territorio. Sembra questo il leit motive di Cantine aperte, manifestazione organizzata dal Movimento turismo del vino e giunta alla trentesima edizione. Nove cantine del Pordenonese hanno aperto le porte di casa dando la possibilità di scoprire e vivere una natura particolarmente bella e suggestiva. «Abbiamo notato un pubblico vario — dice Chiara Tuppy, direttore tecnico del Movimento turismo del vino — molto ordinato, curioso del territorio e molto sensibile e attento anche agli aspetti della sostenibilità».

Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.

Enoturisti dal Collio al Carso Pienone a “Cantine aperte”.
Successo di presenze nelle aziende vinicole del territorio fin dalla mattina II direttore Del Mestre: «La qualità delle visite ormai supera la quantità». Dal Collio al Carso, passando per la pianura isontina: la trentesima edizione di Cantine aperte non ha tradito le aspettative. A dare una spinta importante e contribuire al successo dell’iniziativa targata Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia è stato senza dubbio il bel tempo che ha accompagnato gli appassionati del gusto nell’arco di tutto il fine settimana. Nel nome della cultura del vino (e non soltanto di quello), fin dalla prima mattina i visitatori ieri hanno raggiunto le aziende vitivinicole del territorio per cogliere attraverso le degustazioni i vari modi di interpretare le stesse qualità d’uva.

Fonte: Piccolo Gorizia.

Nubifragi, vento e grandine «Distrutto tutto l’Erbaluce».
Allagamenti e alberi caduti a Caluso e in Canavese. In tilt anche l’aeroporto Nubifragi, vento e grandine «Distrutto tutto l’Erbaluce» M Pioggia e grandine tornano a fare paura nel Torinese: sono bastate poche ore tempesta per bloccare l’aeroporto di Caselle, far cadere alberi e tetti, mettere in ginocchio l’agricoltura. Soprattutto nel Canavese, dove ci sono stati i danni maggiori e la produzione dell’Erbaluce è stata azzerata: «Dopo due anni di siccità, questi giorni stanno rovinando tutte le produzioni» si sfoga Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino. L’elenco dei danni Il primo nubifragio è partito intorno alle 21 di sabato, con una fitta pioggia e raffiche di vento spaventose in mezzo Canavese, al centro anche del secondo temporale cominciato poco dopo la mezzanotte di ieri.

Fonte: CronacaQui Torino.

Dirottati 15 voli da Caselle Erbaluce, a rischio la vendemmia.
Raffiche di vento, strade come fiumi e cumuli di grandine come neve. Il maltempo che si è abbattuto nella serata di sabato ha bloccato la regolarità delle operazioni all’aeroporto di Caselle: ben 15 voli sono stati dirottati su altri scali con infiniti disagi per i passeggeri. È il caso, ad esempio, del volo Ryanair partito da Praga alle 19 e dirottato a Genova, con i passeggeri che sono riusciti a rientrare a Torino soltanto ieri mattina. Ma i danni maggiori si contano a Caluso dove è a rischio la vendemmia di Erbaluce. «Seppure sia ancora difficile stimare l’entità dei danni, nella parte bassa di Caluso, la perdita è quasi al 100%, quindi nell’anno dell’Erbaluce, non avremo produzione. Nella parte collinare, molte viti erano già fiorite, attualmente è difficile capire se ci potrà essere o meno una certa ripresa.

Fonte: Stampa Torino.

Il territorio si fa cultura scoprendo i sensi del vino.
Buona la prima per il debutto dell’edizione numero uno del simposio del vino, dal titolo “I sensi del vino”, che si è concluso ieri a Bari. Due giorni alla scoperta delle eccellenze vitivinicole pugliesi, del loro stretto legame con la cultura e del loro ruolo fondamentale nella valorizzazione dei territori con Dino Abbrescia, Paola Saluzzi, Gabriele Romagnoli, Marianna Aprile, Barbara Sgarri e tanti produttori dalle cantine pugliesi. La cornice quella affascinante ed autorevole del Palazzo dell’Acquedotto di Bari. Nato da un’idea del giornalista Stefano Costantini, “I Sensi del vino” è un progetto di Elastica con la collaborazione di Alibertà, con il supporto di Acquedotto Pugliese, il contributo di Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura nell’ambito di Puglia Promozione e il patrocinio del Comune di Bari.

Fonte: L’Edicola del Sud.

L’enoturismo e le incertezze: «Adesso servono politiche regionali per il comparto» – L’enoturismo è una realtà «Servono politiche regionali».
La terra come risorsa L’enoturismo è una realtà «Servono politiche regionali» >Da una sentenza ulteriori prospettive In Puglia però restano alcune incognite. Lavoratori fai da te? No; turisti e appassionati desiderosi di sperimentare sul campo la gratificante fatica delta vendemmia. In Puglia come in Toscana. ogni anno aumentano i viaggi legati all’enoturismo. E di recente una sentenza della sezione lavoro del Tribunale ha chiuso le traversie giudiziarie di una azienda in provincia di Siena, consacrando le esperienze in vigna come peculiari del turismo del vino. Facendo leva sui buon senso ma, senza dubbio, in ragione della legge nazionale in materia approvata, nel frattempo, nel 2019.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Collina dei Ciliegi, due etichette per l’En Primeur.
Oltre all’Amarone, il Valpolicella Peratara Collina dei Ciliegi, due etichette per l’En Primeur Gli investitori sono 60, dal 2016 sono state vendute 70 barrique •• L’En Primeur de La Collina dei Ciliegi raddoppia. A partire da quest’anno, infatti, sarà possibile investire non solo sulle migliori annate di Amarone «Ciliegio», ma anche sulle barrique di Valpolicella Superiore «Peratara», il rosso dell’azienda vitivinicola della Valpantena che ha debuttato sul mercato lo scorso marzo con una tiratura limitata di poco più di 9mila bottiglie. La notizia è stata annunciata alla vigilia della quinta Festa En Primeur, l’appuntamento che ha radunato nei giorni scorsi alla Collina dei Ciliegi gli attuali membri del Club En Primeur: sessanta tra imprenditori, manager, responsabili di fondi d’investimento e di società finanziarie, partner di studi legali, opinionisti televisivi, attori, giornalisti, cuochi, ristoratori o semplici winelover.

Fonte: Arena.

Pasqua Vini il nuovo sito guarda ai Millennial.
Una «casa virtuale» per intercettare un bacino sempre più ampio di consumatori curiosi e attenti al mondo digital. Pasqua Vini ha presentato la sua nuova piattaforma digitale, pasqua.it, realizzata dallo Studio di Design Adoratorio, pensata con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico specifico, quello dei Millennial e Gen Z di Italia, Regno Unito e Stati Uniti (target su cui la famiglia Pasqua continua a investire) per i quali – secondo un recente studio commissionato dall’azienda veronese – il web resta la piattaforma principale per informarsi, scoprire novità e confrontarsi con i brand. Ecco allora che il portale diventa luogo dove scoprire i valori e la visione della cantina e nella quale ognuno può costruire la propria personale esperienza del brand.

Fonte: Arena.

Quei sette piccoli artigiani vignaioli che hanno salvato il vino Torchiato.
Una bella favola, fatta di passione e amore per il territorio, sacrificio e competenze, “sintesi perfetta tra la terra, la sua storia e la capacità di questi imprenditori di lavorare assieme, esempio di dedizione e passione” per usare le parole di Federico Caner, assessore ad agricoltura e turismo della Regione Veneto. È la favola della Cantina Produttori di Fregona (siamo sulle colline trevigiane patrimonio dell’Unesco, fra Anzano e Fregona, Osigo e Montaner, Cappella Maggiore e Sarmede) e di sette piccoli vignaioli che 10 anni fa, associandosi in forma di cooperativa, salvarono il Torchiato dal rischio di estinzione, unendo le proprie forze per presentarsi sotto un’unica etichetta “Piera Dolza Torchiato di Fregona”, non solo l’unico Passito italiano prodotto utilizzando tre uve autoctone (Glera – la base del Prosecco -, Verdiso e Boschera) ma anche rispettando un disciplinare che prevede regole autoimposte e molto stringenti relative alla sostenibilità ambientale.

Fonte: Gazzettino.

Dom Pérignon 2013, l’armonia perfetta di una bollicina intensa, complessa, equilibrata.
Madrid, il Monastero di Santa María la Real de Valdeiglesias, Patrimonio Unesco, è stato il luogo incantevole dove la maison Dom Pérignon ha deciso di presentare il millesimo 2013 cercando di andare oltre la perfezione che questo Champagne incarna da sempre: armonia, intensità, equilibrio. La netta somiglianza con l’Abbazia di Hautvillers dove nasce lo Champagne Dom Pérignon ha svelato un luogo ricco di storia. Fondato nel XII secolo con una fusione di stili architettonici, dal barocco al romanico e una volta gotica che lascia senza fiato. Una giornata assolata che ha permesso di degustare questo millesimo attraverso una musica elegante e poi assaggiato, nuovamente, con il menù ideato dagli chef Carlo Cracco e Diego Guerrero.

Fonte: Identità Golose.

Etilometro addio, in Toscana la visita in cantina si fa in autobus.
At e Movimento Turismo del Vino hanno messo a punto una mappa di aziende raggiungibili con i bus di linea. Da Bolgheri al Chianti, dalla Maremma a San Gimignano per ora le aziende coinvolte sono 36. Quanti pensieri possono turbare il piacere di un calice di vino, soprattutto per chi deve rimettersi al volante dopo una visita a vigneti e cantine. Il timore dell’etilometro, la paura di non essere abbastanza lucidi, le scelte prudenti di evitare l’alcol o almeno di contenersi. A rendere l’enoturismo sostenibile, vantaggioso e sicuro arriva “(p)Assaggio in cantina”, l’iniziativa promossa da Autolinee Toscane che incentiva l’uso dell’autobus per raggiungere le cantine che aderiscono al Movimento Turismo del Vino della Toscana. Da Bolgheri alla Maremma, dalle terre di Arezzo a quelle di Pisa, passando per Docg storiche come San Gimignano, Montepulciano, Montalcino e Chianti Classico, fino a Carmignano: agli enoturisti che si muovono in cerca di degustazioni ed esperienze vengono suggeriti linee, orari e percorsi. L’iniziativa è stata presentata in occasione della trentesima edizione di Cantine Aperte, in programma sabato e ieri.

Fonte: Firenze – la Repubblica.

Non abbiate fretta; Il vino vuole riflessione.
D’ogni assise importante sul vino, come per esempio, il Vinitaly 2023, di aprile, con 4000 espositori, rispetto al 2022 con 4400. Con 93000 visitatori rispetto al 2022 con 88000. Costo di uno stand nel 2022 euro 750+iva, nel 2023 euro 20000. Possiamo prendere atto di novità e progressi enologici avvenuti nei mesi precedenti. In parte per gli addetti ai lavori e in parte per la gente comune che sono consumatori o appassionati che nell’occasione assimilano un poco di cultura enoica e scambiano delle opinioni con amici. Quello che esce dal Vinitaly è tutto positivo? No! Da quello che leggo, consapevole che non è tutto, ho capito che l’intelligenza umana cavalcando l’intelligenza artificiale ha fatto cose strabilianti nel bene e nel male. Era prevedibile perché l’istinto umano è sempre in cerca di prove e soluzioni per superarsi; Più i privati che le istituzioni hanno le risorse economiche e strutturali che le usano per la scienza, la biologia e la tecnologia per sopperire anche alle difficoltà oggettive per perfezionare il vino, ma anche per creare cose nuove.

Fonte: Valdicornia.

Sicilia, la regione con la più grande produzione di vini bio.
Una delle regione più note per le sue coste, per i paesaggi suggestivi, per i meravigliosi borghi patrimonio UNESCO e per la tradizione culinaria, la Sicilia, ora è nota anche per la più grande produzione di vino bio. Con una estensione della superficie biologica pari a circa il 30% di quella nazionale, la Sicilia copre un totale di 370 mila ettari. L’isola, in particolare, è la regina dell’area vinicola bio italiana, con 98 mila ettari di superficie vitata. Inoltre, secondo un sondaggio interno ad Assovini Sicilia, il 90% delle cantine prevede strutture adibite alla degustazione che fanno impazzire turisti e wine lovers.

Fonte: Millionaire.

Vino, il rinascimento marchigiano passa dla Verdicchio.
Stefano Antonucci, come dico spesso, è uno di quei personaggi del vino che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Irriverente, iconoclasta, il suo obiettivo è, da sempre, quello di fare vini che piacciano innanzitutto a lui. Cantina Santa Barbara, la sua creatura, è collocata nell’omonimo borgo a due passi da Ancona, circa 25 km dall’Adriatico, tra le morbide colline che corrono tra i fiumi Misa e Nevola. Stefano ha avuto una “prima vita” come banchiere, solo successivamente si è dedicato, avventurosamente, alla cooperativa di famiglia, trasformandola in realtà imprescindibile nel panorama marchigiano, fautrice, tra le altre, del “Rinascimento del Verdicchio” negli anni ‘90. L’area vitata copre un’area di circa 45 ettari dislocati tra i comuni di Barbara, Serra de Conti, Montecarotto, Arcevia, Morro D’Alba e Cupramontana.
Fonte: L’Espresso.

Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau: aperte le iscrizioni.
C’è tempo fino al 9 giugno per iscriversi al XX Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau e alla XXXVI rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, organizzati dal Comitato Mostra Valle di Cembra per valorizzare questo vitigno rappresentativo del territorio attraverso due importanti occasioni di incontro e confronto con le produzioni di altre zone vocate, in Italia e all’estero. Per farlo è sufficiente collegarsi al sito iscrizioni.mostramullerthurgau.it e inserire i Müller Thurgau secchi tranquilli, frizzanti e spumanti o dolci e liquorosi, che si intendono candidare, compilando i campi di informazione richiesti e spedendo poi i campioni non commerciali.

Fonte: Vita Trentina.

Vino: con ok agli allarmi in etichetta 7,9 mld a rischio .
L’entrata in vigore della legge sulle etichette allarmistiche del vino in Irlanda è un precedente pericoloso che mette a rischio il record.

Fonte: CrotoneOK.

Per “Brindisi vino, Appia, mare” anche una giornata dedicata agli sport acquatici su tutto il litorale.
Musica, enogastronomia e storia ma non solo. Ci saranno anche gli sport acquatici tra i protagonisti dell’evento “Brindisi vino, Appia, mare”, grande contenitore tematico sotto la regia del Teatro pubblico pugliese che si terrà tra il 30 giugno ed il 2 luglio. Dopo l’annunciato avvio con Porto Rubino ed i concerti di Mahmood, Omar Pedrini ed Eugenio in via di Gioia, infatti, ci sarà anche una giornata (è stata scelta quella del 2 luglio) da dedicare a tutte quelle discipline che fanno del rapporto con il mare la loro ragion d’essere. Il modello prescelto, quello che l’1 maggio dello scorso anno ha dato vita a “Primo mare”, manifestazione diffusa che ha coinvolto tante realtà sportive del territorio. Il programma sarà diffuso nei prossimi giorni, anche perché l’appuntamento del 2023 è stato rimandato per non sovrapporsi alla campagna elettorale.

Fonte: Quotidiano Di Puglia.

Luogosanto con Siddùra prima tra le Città del vino.
Con le tre medaglie d’oro conquistate dai vini Siddùra Maìa, Bèru e Nùali, al 21/o Concorso enologico internazionale Città del Vino – Wind City Challenge, il Comune di Luogosanto è ufficialmente al primo posto tra le Città del vino della Sardegna. Il riconoscimento arriva in tempi brevi: Luogosanto è infatti entrato a far parte delle Città del vino solo nel 2019, ma in pochissimi anni ha scalato la vetta del prestigioso novero dei luoghi che rappresentano le eccellenze vitivinicole del territorio italiano, precedendo anche territori molto più vasti come quello di Olbia.

Fonte: ANSA.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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