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Wine Idea presenta le news di lunedì 3 gennaio 2022!
Lino Maga, 90 anni e 84 vendemmie Addio al papà del Barbacarlo.
Da Broni al mondo il suo vino aveva conquistato Gianni Brera e Luigi Veronelli di Claudio Rinaldi Ti sia lieve la terra, Lino. Inevitabile, partire dal Gioânn Brera per dirti addio, salutarti come ti avrebbe salutato lui. Inevitabile, perché alla terra hai dedicato la vita, sui pendii scoscesi della collina Barbacarlo, quella dove nasce il vino unico, straordinario, che ti ha reso celebre ovunque. Te ne sei andato a novant’anni, con 84 vendemmie alle spalle. Ed era uno spettacolo sentirti ricordarle una ad una: di ogni anno ricordavi il giorno della vendemmia, il clima di quell’estate, le caratteristiche del vino che la natura aveva prodotto.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Dalla laurea in Ingegneria a una vita tra vigne e cantine.
Un hobby che diventa professione. Vent’anni fa la scelta di Devid Sassi al quale ora si è affiancato il fratello Matteo. «Partiti da quattro filari — raccontano Devid e Matteo — ora l’obiettivo è acquistare l’ex latteria di Montalto». Dalla laurea in Ingegneria a una vita tra vigne e cantine Vent’anni fa la scelta di Devid Sassi al quale ora si è affiancato il fratello Matteo «Partiti da quattro filari, ora l’obiettivo è acquistare l’ex latteria di Montalto» «Vorremmo creare una sala degustazioni per accompagnare i nostri clienti». Quella dell’azienda agricola Monte Duro è una storia di famiglia, o meglio che lo sta diventando, o che forse lo è sempre stata.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Sette le etichette made in Sassi L’ultima? La Spergola ferma.
Tutti i sabati l’azienda agricola Monte Duro è presente con il proprio banco al mercato del contadino di piazza Fontanesi, in centro città. «Stare in mezzo alla gente e far assaggiare i nostri prodotti è una bella occasione di crescita — spiega Matteo Sassi —. È anche così che ci si confronta, ci si fa conoscere e intanto si impara, in un legame sempre più stretto tra colline e città. L’attenzione ai prodotti a km0 è sempre più alta e i consumatori sempre più consapevoli, vogliono toccare con mano ciò che acquistano: il meccanismo è virtuoso e siamo felici di farne parte».
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Un vino per Civita di Bagnoregio – A Civita di Bagnoregio dedicato un vino.
Si chiama Tellus ed è prodotto dalla famiglia Cotarella per contribuire alla valorizzazione del vecchio borgo a Civita di Bagnoregio dedicato un vino. La famiglia Cotarella dedica un vino a Civita di Bagnoregio. Un brand conosciuto si lega così alla forza di un borgo incantato. Prima di Natale, presso la Casa del Vento, la presentazione della bottiglia del Tellus con in etichetta la rappresentazione del borgo. La bottiglia, che già di per sé rappresenta un intreccio di storie, è in realtà la punta di un iceberg il cui cuore contiene un progetto per il sociale.
Fonet: Corriere di Viterbo.
Rilanciare la val Varatella: brindisi tra cinque sindaci nella grotta della Basura.
Nei calici lo spumante della cantina Durin Rilanciare la Val Varatella: brindisi tra cinque sindaci nella grotta della Basura. E’stato un brindisi augurale molto particolare quello promosso dai sindaci di Toirano, Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito e Loano che si sono ritrovati nella «Grotta della Basura». Un incontro in una location d’eccezione per i sindaci e le amministrazioni comunali per stringere ulteriormente un rapporto di lavoro e anche d’amicizia per il rilancio del comprensorio della Val Varatella.
Fonte: Secolo XIX Savona.
La riscossa del rosato a Bastia si chiama “4C”.
In Provenza, cugini anche enologici, i rosati, quei vini dal colore un po’ slavato, ma da profumi fruttati e floreali, sono da sempre considerati un vanto territoriale, capaci (nonostante abbiano come «padri» uvaggi rossi anche importanti) di accompagnare crostacei e pesci. In Italia i rosati sono spesso (a torto) considerati «vini femminili», con poca struttura, adatti a palati non abituati alla complessità dei rossi. Un pregiudizio duro a morire, ma che lentamente si sta superando, anche grazie a nuovi prodotti, decisamente interessanti, capaci di appagare anche chi, in un vino, cerca gusti e profumi legati al territorio.
Fonte: Stampa Liguria.
Cinque sindaci brindano nella grotta delle Basure.
E’ stato un brindisi augurale molto particolare quello promosso dai sindaci di Toirano, Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito e Loano che si sono ritrovati nella «Grotta della Basura». Un incontro in una location d’eccezione per i sindaci e le amministrazioni comunali per stringere ulteriormente un rapporto di lavoro e anche d’amicizia per il rilancio del comprensorio della Val Varatella.
Fonte: Stampa Liguria.
Addio a Maga, l’inventore del vino «Barbacarlo».
E’ scomparso, all’età di 90 anni, Lino Maga conosciuto come l’inventore del «Barbacarlo», vino di grande qualità esaltato da Gianni Brera e Luigi Veronelli, amici del produttore. Decano dei vignaioli dell’Oltrepo Pavese (l’azienda di famiglia, fondata nel 1896, ha sede a Broni dove era nato Maga), ha dedicato tutta la sua vita al riconoscimento della denominazione dei vini prodotti nella sua zona. «Abbiamo un patrimonio da salvare — ripeteva spesso —. In altre zone vitivinicole d’Italia vendono i vini a prezzi molto più alti dei nostri nonostante una qualità inferiore»..
Fonte, Corriere della Sera Milano.
Storie e segreti del vignaiolo che incantava Gianni Brera.
Lino Maga, produttore del celebre Barbacarlo, il vino rosso che era stato esaltato da Gianni Brera e dal maestro degli enologi Luigi Veronelli. Maga ha ottenuto importanti riconoscimenti nelle più quotate Guide del settore. Considerato da esperti e colleghi come uno «dei pionieri del settore». Un regno fatto di pochi pregiati ettari e di poche bottiglie. Mondo del vino in lutto Si è spento a 90 anni il “signor Barbacarlo” Lino Maga, titolare dell’omonima cantina a Broni, è morto la notte scorsa Domani i funerali, la camera ardente nella storica enoteca di via Mazzini. Addio al «signor Barbacarlo». Broni, l’Oltrepo Pavese e il mondo del vino italiano piangono Lino Maga, anzi, il «commendator Maga Lino», decano dei vignaioli oltrepadani, scomparso nella notte di Capodanno (lo stesso giorno della morte del “Campionissimo” Fausto Coppi, come ricorda qualcuno) a 90 anni (e 84 vendemmie, come gli piaceva ricordare).
Fonte: Provincia – Pavese.
Ritorna l’Erbaluce day mercoledì mattina.
O Ritorna mercoledì 5 gennaio alle ore 11 all’hotel Roma e Rocca Cavour, in piazza Carlo Felice a Torino, l’appuntamento con l’Erbaluce day, la giornata organizzata da Confagricoltura e dal Consorzio cascine Piemontesi per presentare l’andamento produttivo e commerciale del vino Erbaluce di Caluso nelle tre tipologie: fermo, spumante e passito. Alla presentazione, che è anche un momento di promozione importante per la viticoltura canavesana, parteciperanno tra gli altri il presidente del Consorzio di tutela per la valorizzazione dei vini docg Caluso e doc Carema e Canavese, Antonino Iuculano, il presidente di Cascine piemontesi Enrico Allasia, il direttore di Confagricoltura Ercole Zuccaro, e il presidente dell’Enoteca regionale dei vini della Provincia di Torino, Corrado Scapino.
Fonte: Sentinella del Canavese.
Tra paure e sfide Imprese allo sprint – Aumento delle materie prime e pandemia: tra paure e sfide Aziende ai blocchi di partenza.
Un 2022 che si apre nel segno dell’incertezza per le imprese salentine, complici il Covid e l’impennata dei prezzi delle materie prime. «Un imprenditore però, per costituzione, deve essere ottimista Noi crediamo nel futuro e non abbiamo bloccato gli investimenti». Parola di Leone De Castris, ex presidente di Confindustria Lecce e noto perché il suo nome è legato a quello della storica cantina di Salice Salentino che ha visto nascere, tra gli altri, anche il Five Roses, il primo vino rosato imbottigliato in Italia Sessanta anni compiuti da poco, di origini salentine e baresi insieme, Piernicola Leone è amministratore delegato dell’antica azienda di famiglia, nata nella seconda metà del 600 mentre l’imbottigliamento dei primi prodotti risale al 1925.
Fonte: L’Edicola del Sud Lecce.
Cantina di Negrar cresce con gdo e nuovi mercati.
Il fatturato 2020-2021 tocca i 43,2 milioni, in salita del 14% sul 2019-2020 Cantina di Negrar cresce con gdo e nuovi mercati Il dg Accordini: «Boom di vendite online, +25% nei supermercati e nuove quote estere, così abbiamo recuperato il -30% dei ristoranti». Un fatturato consolidato di 43 milioni e 200mila euro, in crescita del 14% rispetto all’esercizio precedente, nonostante la pandemia abbia colpito pesantemente il vitivinicolo: con questi numeri, e con un nuovo investimento a San Pietro in Cariano, Cantina Valpolicella Negrar chiude in positivo il bilancio 2020/21.
Fonte: Arena.
Vino, la degustazione deve partire dall’olfatto.
Parte da Verona a gennaio 2022 il primo corso italiano dedicato alla conoscenza del vino attraverso i suoi profumi. Si chiama «Sentire Sentori — Il profumo nel calice» e prevede quattro appuntamenti, per un totale di 10 ore di lezioni serali al centro di formazione Smell Atelier, tenuti dalla giornalista, critica enologica e degustatrice Alessandra Piubello e dalla formatrice esperta di fragranze Francesca Faruolo. Due professionalità in campi differenti, perla prima volta insieme. «Da piccola amavo quelli della vendemmia e quelli della cantina dove papà faceva il vino. Il mio naso era sempre in fermento», svela Piubello.
Fonte: Arena.
Da Treviso il prosecco della Regina – Dalla Marca al Norfolk il prosecco della Regina.
La storia. Azienda trevigiana scelta da Elisabetta Da Treviso al Norfolk, il prosecco della Regina. Un prosecco trevigiano scelto da Elisabetta per produrre il suo marchio personale. Dal Cin a pagina 12 Dalla Marca al Norfolk il prosecco della Regina Elisabetta sceglie l’azienda trevigiana. Le bottiglie da 200 millilitri della tenuta Vigna Dogarina per lanciare la sua linea di Sandringham in vendita a 18 euro. IL DG DELLA CANTINA: «SIAMO ONORATI CHE IL NOSTRO EXTRA DRY SIA STATO SCELTO DALLA CASA REALE».
Fonte: Gazzettino.
Prosecco veneziano per il merchandising della Corona inglese – Il prosecco di Vivo Cantine fa breccia a Buckingham Palace.
La Corona britannica sceglie un prosecco veneziano per promuovere il proprio merchandising, con tanto di logo reale. Si tratta del prosecco Vigna Dogarina, che appartite alla Vivo Cantine fondata tra Jesolo e San Donà. Il vino farà parte della linea Sandringham. Il prosecco di Vivo Cantine fa breccia a Buckingham Palace La Regina Elisabetta ha scelto le bollicine made in Veneto Orientale per brindare al nuovo anno Alla Regina piace freddo, ghiacciato.
Fonte: Nuova Venezia.
Export Ue, il Prosecco supera lo Champagne.
Con 205 milioni di litri (41%), il Prosecco nel 2020 è al primo posto tra le principali categorie di spumante esportate dagli Stati membri dell’Ue verso Paesi al di fuori dell’Unione europea. Al secondo posto lo Champagne (13%, 66 milioni di litri) e Cava (12%, 58 milioni di litri). Lo rileva Eurostat. L’analisi dell’ufficio statistico dell’Unione europea registra che nel 2020 le esportazioni di spumanti dell’Ue verso i Paesi extra Unione sono state pari a 494 milioni di litri, in diminuzione rispetto ai 528 milioni di litri esportati nel 2019.
Fonte: Tribuna Treviso.
La Regina e le bollicine di Campodipietra «Adora il nostro vino e ha lanciato una linea».
La notizia diffusa dai tabloid inglesi è confermata dal direttore generale di ViVo Cantine La Regina e le bollicine di Campodipietra «Adora il nostro vino e ha lanciato una linea» LA STORIA a Regina Elisabetta brinda col Prosecco? Pare di sì. Sono / le bollicine di Vigna Dogarina di Campodipietra, azienda agricola controllata dal Gruppo “ViVo Cantine”, che conta 100 ettari di vigneto. Non nasconde la soddisfazione Franco Passador, il direttore generale. «Arriva d’oltre Manica una conferma importante — evidenzia – del valore delle nostre pregiate produzioni di Prosecco “Dogarina” di Campodipietra».
Fonte: Tribuna Treviso.
L’Italia del vino: tempi di bilancio e previsione.
A tirare le somme dell’annata che si è appena conclusa e a darci un’idea di come andranno le cose nel 2022 è l’esperto e analista delle aziende vitivinicole Leonardo Comucci, presidente dell’Associazione Il Santuccio. Capodanno, tempo di bilancio anche per il settore vitivinicolo del nostro Paese. Ne abbiamo parlato con l’esperto e analista delle aziende vitivinicole Leonardo Comucci, presidente dell’Associazione Il Santuccio, che da oltre 20 anni organizza corsi per Sommelier.
Fonte: La Nazione.
Il miglior bianco d’Italia è friulano: tutti i migliori vini del Friuli 2022.
Ritorno al classico. È il tema di fondo tra i 26 vini premiati con i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso nella nuova Guida Vini d’Italia 2022. La culla dei grandi bianchi conferma la sua vocazione con ben 25 premiati su 26. Tra questi, nove sono frutto di un blend di diversi vitigni a bacca bianca.
Fonte: QuiFinanza.
Federico, 19 anni e l’amore per il vino diventato lavoro: con le anfore di terracotta in cantina.
Diplomato alla Fem, già impegnato nell’azienda di famiglia dove lavora ancora nonno Bruno (83 anni). Iniziamo il nuovo anno con una bella storia, che vuole essere augurale per un anno che si presenta ancora problematico per la pandemia. E’ quella di un giovane di appena 19 anni ma già ricco di idee e progetti per il futuro per i quali vuole completare il percorso formativo per poi confrontarsi con il mondo prima di tuffarsi a tempo pieno nell’attività dell’azienda famigliare che sta viaggiando a vele spiegate.
Fonte: Trentino.
Il vino sardo è una delle nostre squisitezze, ma è davvero tra i più antichi del mondo?
Ecco cosa ci ha rivelato il professor Gianluigi Bacchetta, professore ordinario di Botanica sistemica UniCa-Università degli Studi di Cagliari: “Se parliamo di vinificazione in Sardegna il torchio di Monastir, nell’ambito del Mediterraneo Occidentale, rappresenta la testimonianza più antica di vinificazione”.
Fonte: SardegnaLive.
Porto: storia, caratteristiche e curiosità sul vino liquoroso portoghese.
Il Portogallo è, assieme a Spagna, Francia ed Italia, uno dei maggiori paesi produttori e consumatori di vino a livello mondiale. Tanti sono i vini tipici portoghesi che hanno conquistato i mercati internazionali grazie alla loro corposità, alla loro complessità degli aromi – per i rossi – o alle note fruttate e più leggere dei vitigni autoctoni della costa.
Fonte: greenMe.
Vola il consumo di vino bio, vendite cresciute del 60% in 3 anni.
Fino a dieci anni fa il vino bio era un prodotto di nicchia relegato a un mercato ristretto fatto di “visionari”. Oggi è in piena espansione: le vendite volano con una crescita del 60% in tre anni e il consumo interno, che nel 2020 valeva circa 40 milioni di euro, dalle prime elaborazioni dei dati si prevede che arriverà nel 2021 a quota 50 milioni. Il perché lo spiega il Report Wine Monitor Nomisma per Valoritalia: il 59% dei consumatori vede nei vini bio una qualità superiore rispetto ai vini convenzionali, e per il 75% degli intervistati c’è il valore aggiunto del rispetto per l’ambiente.
Fonte: Yahoo Finanza.
Di madre in figlia: le cantine familiari e femminili del Nord Italia.
La prima tappa di un viaggio alla scoperta di quel versante del mondo del vino che non solo ha quasi dimenticato i pronomi maschili, ma che soprattutto racconta di legami di sangue, emozioni e generazioni che si rincorrono verso il futuro.
Fonte: la Repubblica.
Dalla laurea in Ingegneria a una vita tra vigne e cantine.
Vent’anni fa la scelta di Devid Sassi al quale ora si è affiancato il fratello Matteo: «Partiti da quattro filari, ora l’obiettivo è acquistare l’ex latteria di Montalto». Quella dell’azienda agricola Monte Duro è una storia di famiglia, o meglio che lo sta diventando, o che forse lo è sempre stata. D’altronde le favole moderne sono un po’ così, da scrivere con un bel bicchiere di lambrusco in mano mentre si ascolta a viva voce la passione di chi si è laureato in Ingegneria per poi dedicarsi alla terra.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Surrau, dal Gambero rosso alla top 100 mondiale Usa.
Arzachena. Anno ricco di soddisfazioni per la cantina della famiglia Demuro Pedini: «Orgogliosi in particolare per un prodotto di largo consumo come Branu». Un 2021 a stelle e strisce. Si è concluso un anno ricco di soddisfazioni per la cantina Vigne Surrau, che manda in archivio riconoscimenti nazionali e internazionali che certificano una volta di più la bontà delle lavorazioni. Dalla conquista della stella Gambero Rosso alla menzione e inserimento nella top100 mondiale negli Stati Uniti, per l’impresa della famiglia Demuro c’è di che essere orgogliosi, come conferma il responsabile commerciale Alessandro Pedini: «Un anno che conferma il consolidamento avviato della nostra filiera e la qualità sempre crescente delle lavorazioni, che puntiamo a migliorare ulteriormente nell’anno nuovo».
Fonte: La Nuova Sardegna -.
Alessandro Borghese – 4 ristoranti.
Il Friuli Venezia Giulia scende in gara nella sesta puntata della quarta stagione di Alessandro Borghese 4 Ristoranti. Dopo la puntata ambientata a Trieste della scorsa stagione, chef Alessandro Borghese torna nella regione più nord-orientale dItalia. Nelle zone collinari tra Gorizia e Cividale del Friuli, tra vigneti, dimore storiche e castelli, si trovano i quattro contendenti di questa puntata che si sfidano per il titolo di miglior ristorante con cantina. I ristoranti in gara sono: La Tenuta di Blasig, lOsteria della Ribolla, lAgriturismo Alturis e il Castello Formentini. MIGLIOR RISTORANTE CON CANTINA LA TENUTA DI BLASIG Elisabetta, con un passato di studio a New York e attività allestero, si occupa a 360 gradi della vecchia azienda di famiglia, una grande tenuta del 1700.
Fonte: Quotidiano Nazionale.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.