rassegna stampa vino di lunedì 3 luglio 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 3 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Problemi di vino.
I dati raccolti dal report annuale 2023 di Valoritalia “consentono di presentare una sorta di bilancio consuntivo della viticultura italiana di qualità; bilancio relativo a un anno, il 2022, particolarmente problematico”, così si apre il report. Dall’inizio della guerra in Ucraina il vino non è stato immune dai fenomeni inflattivi e speculativi del periodo: nonostante ciò, il valore dell’imbottigliato 2022 è riuscito ad vere una flessione lieve rispetto all’anno precedente. Numeri di Priscilla Ruggiero. • • • • 10 miliardi Il valore complessivo dell’imbottigliato certificato da Valoritalia: “Va sottolineato come nel suo insieme, il sistema vino italiano abbia tenuto botta soprattutto a partire dal secondo semestre dello scorso anno. E’ un segnale importante, una solidità che consente di attraversare anche momenti di grandi incertezza e difficoltà”, dice il presidente Francesco Liantonio.

Fonte: Foglio – Inserto.

Antinori va in America con Intesa Sanpaolo.
Colpo grosso della cantina toscana: presa la Stag’s Leap Wine Cellars. L’impegno di Intesa Sanpaolo nell’agribusiness, uno dei settori che maggiormente caratterizzano il Made in Italy e veicolano l’immagine del Paese all’estero, si può ben esemplificare nel supporto che la Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese assieme alla divisione Imi Cib che fa capo a Mauro Micillo e alla struttura che, con Andrea Falchetti, segue la finanza per le Mid Cap, hanno offerto all’acquisizione che Marchesi Antinori, una dei grandi marchi italiani del vino di qualità, ha appena siglato negli Stati Uniti. La prestigiosa Stag’s Leap Wine Cellars, cantina della Napa Valley, è infatti entrata nella vigna dei produttori toscani.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Batasiolo, il mito delle Langhe – Batasiolo, tradizione e tecnologia per rinnovare il mito delle Langhe.
La cantina Batasiolo ha dimensioni insolite per aale delle langhe: 130ettari con una produzione di 2 milioni e mezzo di bottiglie. La cantina Batasiolo, con sede a La Morra – in provincia di Cuneo-uno dei paesi che ricadono nella prestigiosa denominazione del Barolo, stupisce per le dimensioni, insolite per l’areale delle Langhe. Almeno 130 ettari con una produzione di 2 milioni e mezzo di bottiglie. La famiglia Dogliani ha origini contadine ma ha saputo differenziare i suoi investimenti creando un gruppo diversificato dedicato anche alle costruzioni. Beni di Batasiolo nasce nel 1978 quando Matterino Dogliani acquista l’azienda vitivinicola Kiola di La Morra dall’IDV, l’International Distillers Vintners, multinazionale operante nel campo dei distillati, delle bevande alcoliche e del vino.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

La scelta – Batasiolo, i migliori assaggi.
Tra i migliori assaggi di Batasiolo, in una gamma assai vasta e di qualità, segnaliamo i seguenti: Metodo classico 2016 Base: 75% Chardonnay, 25% Pinot Nero. Agrumato e cremoso, note di lieviti, crosta di pane, erbe aromatiche, fiori di acacia, e miele. Palato ampio e armonico. Spumante molto riuscito, da bere. Rosato Micò Piemonte Doc 2021 In dialetto piemontese “Micò” significa “anche io” per esprimere il volto più accessibile e diretto della Langa e dei suoi vitigni d’elezione: il Nebbiolo e la Barbera. Un rosato vivace, raffinato e versatile: una nota floreale di rosa e di glicine al naso, una parte fruttata di lampone e fragole, al palato si presenta morbido e fresco. Barbera d’Alba Doc Sovrana 2020 Selezione dei vigneti: Bricco di Vergne in Barolo e Tantesi in Monforte d’Alba.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Eventi e food, come coccolare il business.
A pieno ritmo gli spostamenti per motivi di affari e i saloni si attrezzano: le mosse di Parma, Verona, Roma A dispetto delle previsioni elaborate all’inizio dell’esperienza pandemica, gli spostamenti per ragioni di business stanno riprendendo a pieno ritmo. Il ruolo delle piattaforme online è cresciuto, ma senza sostituire gli incontri faccia a faccia. In questo scenario, Fiere di Parma punta su tre direzioni per crescere: la partnership con organizzatori proprietari di eventi scalabili da organizzare nel capoluogo emiliano, l’acquisizione di altri brand fieristici da rilanciare o valorizzare, l’internazionalizzazione e la digitalizzazione dei propri eventi leader. Nella prima direzione va l’ingresso nel settore musica e intrattenimento, grazie all’ideazione di un geoclone invernale del tradizionale Jamboree di Senigallia, mentre è riconducibile al secondo ambito l’acquisizione di Mia Photofair e l’alleanza con Milano che vede ora Parma gestire in modo coordinato Tuttofood e Cibus.

Fonte: Repubblica Affari&Finanza.

Crisi vitivinicola, l’amministrazione fa quadrato.
Gli assessori Genito e Rapuano replicano: «Guerino Cocchiaro sapeva e aveva condiviso» Crisi vitivinicola, l’amministrazione fa quadrato «Valutiamo soluzioni che l’opposizione non ha voluto condividere, dobbiamo farci portavoce dei coltivatori» • Antonio Caporaso Dopo le parole delle opposizioni sulle problematiche inerenti il settore vitivinicolo, arriva la posizione da parte della maggioranza. A dire la sua sono due persone di spicco dell’amministrazione di Palazzo Caracciolo-Cito: gli assessori Antonello Genito e Teresa Rapuano. Una questione, quella che anima la politica locale, che si ripropone da mesi. Soprattutto dall’incontro dello scorso gennaio, quando si è proprio discusso delle problematiche congiunturali della filiera vitivinicola territoriale con la presenza dei viticoltori, delle aziende di trasformazione, dei rappresentanti provinciali delle associazioni di categoria, del presidente del Sannio Consorzio Tutela vini, del sindaco e degli amministratori del Comune di Torrecuso.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Kermesse del vino con numeri da record – Ostriche del Golfo e olio della Palmaria la fanno da padroni.
Numeri da record per la 16esima edizione della manifestazione Staccati nelle prime due giornate 20mila ticket di degustazione. Tre giorni da record per Liguria da Bere. Nonostante il maltempo di venerdì sera, le due giornate successive hanno confermato il successo della manifestazione che supera per adesioni le passate edizioni. Il grande afflusso allo stand istituzionale, dove si ritirano i calici e i ticket, ha animato l’intera serata di sabato a riprova del buon risultato dell’evento che nei primi due giorni (non ancora disponibile il dato della giornata di ieri in quanto gli stand chiudono a mezzanotte, quando il giornale è già in stampa) ha raggiunto quasi i 20mila ticket emessi.

Fonte: Nazione La Spezia.

Liguria da Bere, è record. In tre giorni servite 30 mila degustazioni.
Una ragazza chiede informazioni sul vino a uno stand. Accanto, un brindisi di gruppo di amiche e lo stand della polizia con l’alcoltest Liguria da Bere, è record In tre giorni servite 30 mila degustazioni. Liguria da Bere da record. Nei primi due giorni sono state servite quasi 20 mila degustazioni di vini, per altrettanti ticket che sono stati staccati. E con le presenze dell’ultima serata, quella di ieri sera, potrebbe avvicinarsi ai 30 mila calici serviti. L’edizione numero 16 che si è appena conclusa ha confermato l’importanza e l’apprezzamento della kermesse che si svolge, a inizio estate, lungo corso Cavour con stand dedicati alle migliori cantine della regione. La serata di sabato si è confermata la più frequentata, ma è la manifestazione nel complesso a superare per numero di adesioni le passate edizioni.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

«Ai vini serve una vetrina. Da soli non ce la facciamo» – «Vino, quartiere del gusto o enoteca di Valtellina. Per una visione d’insieme».
Drocco: «Enoteca di Valle o quartiere del gusto, per crescere insieme» Una vetrina per il vino. Magari un quartiere del gusto o un’enoteca di Valle in cui fare accoglienza raccontando le peculiarità di un territorio. «Il Nebbiolo è stato consacrato a livello mondiale come uno dei vitigni da cui si producono ivini migliori – ricorda Danilo Drocco, presidente del Consorzio dei vini di Valtellina e direttore della cantina Nino Negri -. Il Covid ha rivalutato l’ambiente montano anche da un punto di vista turistico. Il momento è molto favorevole per la provincia di Sondrio e il suo sviluppo, ma bisogna essere capaci di sfruttarlo. Il mondo del vino, le cantine sono pronte. Da tempo facciamo del racconto del territorio, della bellezza come atto agricolo un plus dei nostri prodotti la cui qualità è prerequisito ormai consolidato. Gli altri comparti, penso ai formaggi e alla frutticoltura lo sono meno, il mondo della ristorazione poco»
Fonte: Provincia Sondrio.

La cura dei terrazzamenti alla base di tutto il percorso.
L’analisi Ci sono 2.500 km di muretti in gran parte a secco Alla fine del 1870 erano arrivati a diecimila Non c’è vino senza terrazzamenti. Non in Valtellina. E allora parlando di viticoltura non si possono affrontare i temi di manutenzione e redditività, tradizione e innovazione. Si gioca infatti intorno a questi quattro pilastri il presente e il futuro del paesaggio terrazzato valtellinese, tanto ricco sotto il profilo del valore economico, culturale, sociale e turistico quanto fragile. Perché valore aggiunto per il turismo e per le produzioni locali conosciute nel mondo, i terrazzamenti subiscono troppo spesso processi di abbandono, con conseguente perdita di valori ambientali, culturali e identitari. Il valore del patrimonio terrazzato valtellinese è enorme. Basta leggere i numeri. Ci sono 2.500 km di muretti in gran parte a secco, anche se non tutti. Alla fine de11870 i chilometri dei muretti a secco erano però l0mila. L’arrivo della ferrovia ha sospeso la coltivazione dei cerali. Sulla sponda orobica oltre i 500 metri o su quella retica a salire da Spriana ci sono centinaia di muretti abbandonati.

Fonte: Provincia Sondrio.

Un terreno, un sapore E il progetto biodiversità.
“Vite di roccia”. Pensato dalla cantina Negri insieme all’azienda Salewa Tre bottiglie associate ad altrettante guide per conoscere meglio le zone. Biodiversità. È questo uno degli aspetti più preziosi e peculiari della viticoltura valtellinese che non ha bisogno di essere inventato, come capita anche in terre più blasonate, ma che deve solo essere raccontato. Come ha fatto ad esempio la cantina Nino Negri con un progetto pensato insieme a Salewa, una delle più importanti realtà europee nella produzione di abbigliamento e accessori per l’alpinismo. «La bellezza della Valtellina è che ogni piccolo pezzo di terra ha un sapore e un gusto diversi. Ed è quello che noi indichiamo come bellezza. Siamo una piccola Borgogna italiana» dice Danilo Drocco, presidente del Consorzio vini di Valtellina e direttore della Negri GI insetti Una varietà di caratteristiche che è presente sul territorio vitato provinciale in generale, ma anche all’interno di alcune sotto zone e che dipende da molteplici fattori: altitudine, esposizione, muretti, bosco e anche dalla piccola fauna costituita dagli insetti. Aspetto quest’ultimo cui la Fondazione Fojanini sta dedicando uno studio.

Fonte: Provincia Sondrio.

Olio e vino, doppia emergenza L’estate nera degli agricoltori – Peronospora e piogge si abbattono sul vino il 2023 anno orribile.
La xylella si estende ancora. Campagna vinicola a rischio per piogge e peronospora un’estate particolarmente problematica per l’agricoltura pugliese. alle prese con problemi che riguardano la produzione dell’olio e del vino. li comparto olivicolo è in ginocchio per l’estensione della xylella che continua a diffondersi anche nel Barese, con Triggiano che ee al momento l’area più a nord con casi di alberi infatti, mentre nella zona sud la novità it batterio ha raggiunto Putignano. Piange anche 11 settore del vino, messo in ginocchio dal maltempo delle ultime settimane e dalla peronospora. In Puglia danni con punte anche del 70-80%. compromettendo la produzione di uva da vino per l’annata 2023. De Bernart e Santoro a Ile pagg.2 e 3 Peronospora e piogge si abbattono sul vino 112023 anno orribile ›Trema tutto il comparto, le associazioni: «Danni con punte dell’80%» Lo scorso anno in Puglia raggiunto il record di 10,8 milioni di ettolitri.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Oltre 98 milioni di euro per la promozione all’estero.
Risorse per oltre 98 milioni di euro l’anno destinate agli operatori della filiera vitivinicola perla promozione a0’estero del vino italiano di qualità Lo prevede il decreto sulle modalità attuative della misura-Promozione sui mercati dei Paesi terzi dell’Ocra vino*, firmato dal ministro del l’Agricoltura, del la Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. L’avviso nazionale, di prossima emanazione, prevede una dotazione di circa 30 milioni di euro per il finanziamento dei relativi progetti mentre quelli regionali prevedono risorse per circa 70 milioni.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Intervista a Luca Lazzàro – «Avremo ripercussioni a lungo termine Servono interventi risolutivi immediati».
È un problema trasversale ma a Taranto e Foggia i problemi principali Abbassare le rese e rispettare la territorialità sono le basi su cui fondare questo percorso «Per fare t’atteso salto t necessario lavorare a una serie di iniziative per qualificare il prodotto pugliese: abbassare le rese e rispettare la territorialità sono le basi su cui fondare questo percorso». Ne è convinto il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro che in questi giorni si c fatto portavoce delle istanze del settore chiedendo Importanti misure di sostegno. Lazzàro, è possibile fare una stima preventiva dei danni che il sistema vinicolo subirà nel 2023? «I danni si aggirano intorno al 30/40% fino a punte di 70 e 80%: è impossibile fare però una stima della perdita economica. Per quella occorrerà attendere ‘m ‘monitoraggio più puntuale che certamente l’assessorato all’Agricoltura metterà in campo nelle prossime settimane attraverso i suoi canali di verifica, per quantificare í danni.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Valpolicella Il Doc Superiore in scena due giorni a Venezia.
Svolta produttiva Marchesini: «Produttori orientati anche a modernizzare i canoni di presentazione» Il Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella sbarca in laguna con «Venezia Superiore», nuovo evento di promozione dedicato al Valpolicella Doc Superiore in calendario mercoledì 5 e giovedì 6 luglio. «Il Valpolicella Doc Superiore è protagonista di una “new wave” produttiva e commerciale», commenta il presidente del Consorzio vini Valpolicella, Christian Marchesini. «Una visione che punta a incrociare le tendenze dei consumatori nazionali e internazionali sempre più inclini a premiare la qualità abbinata alla versatilità. I produttori sono sempre più orientati a scommettere sul Valpolicella Superiore, modernizzandone i canoni di presentazione». Due i programmi ideati. Il primo sarà riservato ai giornalisti che testeranno le potenzialità del Valpolicella Doc Superiore sia in una masterclass all’Hilton Molino Stucky Venice alla Giudecca che in accostamento ai piatti della Locanda Cipriani e dell’Hostarla in Certosa by Alajmo.

Fonte: Arena.

“Caorle Wine & Art”: i vini veneti in riva al mare.
R Il Lungomare Petronia è uno dei luoghi del cuore per chi frequenta Caorle. Si estende lungo i murazzi, posti a difesa del centro storico, e termina con il Santuario dell’Angelo, sulla punta estrema della penisola. Sarà questo angolo tra terra e mare ad accogliere “Caorle Wine e Art”, la • manifestazione enologica che Lionella Genovese (nella foto) organizza su incarico del Comune, con il suo brand “Eleganza Veneta”. L’appuntamento è in agenda lunedì 10 e martedì 11 luglio, per conoscere i vini di 27 cantine selezionate nelle aree venete vocate. «L’evento intende valorizzare l’enogastronomia del territorio e trasmettere ai turisti, ai residenti e a chi vive in questa parte di Veneto il messaggio che il borgo marinaro non offre solo spiaggia, servizi e attività ricreative, ma ha anche un grande bagaglio di tradizioni da promuovere», spiega Lionella Genovese.• All’evento collabora la Fisar Portogruaro, i cui sommelier condurranno il percorso sensoriale “Smell of Wine” (partecipazione gratuita).

Fonte: Gazzettino.

La cantina sociale cesanese del Piglio è in liquidazione, fine di un’era.
La Cantina sociale cesanese del Piglio è in liquidazione volontaria e nel paese del Cesanese si chiude un’epoca. Era il 1960 quando un gruppo di viticoltori decise di far nascere la Cantina allo scopo di produrre vini di elevata qualità utilizzando i vitigni autoctoni della zona del Piglio. Fin dalla sua istituzione, la cooperativa ha sempre evidenziato il forte legame con il territorio, promuovendo il Cesanese e contribuendo alla dichiarazione di vino Doc nel 1973 e di Docg nel 2008, prima etichetta nel Lazio. Da diversi anni i conferimenti di uve sono andati riducendosi notevolmente e la situazione finanziaria della cooperativa fa acqua da tutte le parti, se non dovesse produrre e commercializzare il vino. Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei soci (attualmente sono 29) con un unico punto all’ordine del giorno: liquidazione volontaria. Il direttore, Stefano Matturro, non ha voluto rilasciare dichiarazioni su quanto sta avvenendo in quanto «non titolato dal Cda» ci ha detto. Abbiamo chiesto spiegazioni, quindi, al presidente, il parlamentare di Fratelli d’Italia Luca Sbardella.

Fonte: l Messaggero.

Se la cantina diventa digitale: in un QR Code etichette e database sui vini.
Anche le aziende vitivinicole viaggiano in digitale, sempre di più. Addio vecchi fogli, excel o database manuali, che continuano ad essere i preferiti da queste aziende: il 60% di esse li utilizzano ancora. Da oggi si possono conservare in digitale le informazioni sui processi di vinificazione, tracciabilità. Ma non solo: anche le informazioni sull’etichettatura, che prevedono norme sempre più specifiche, sarà racchiusa in un “QR code”. A Borgo San Lorenzo (Firenze) c’è una startup che prova ad affidare a un unico strumento l’intera gestione di tutte le fasi aziendali ed operative di un’azienda vitivinicola. Si chiama “Cubo Software” e nasce da un’idea di Andrei Rusu, giovane imprenditore fiorentino: “Siamo convinti che le innovazioni del settore agroalimentare oggi debbano essere il più pratiche ed efficaci possibili. Nonostante in Italia siano più di 90mila le cantine attive, le soluzioni per digitalizzare il settore vitivinicolo e agevolare il lavoro delle realtà che vi operano sono ancora poche”.

Fonte: Firenze Today.

Libri e vino tra cultura, libertà e piacere.
Leggere ci rende liberi. Liberi di pensare, di creare, di avere fantasia. A pochi giorni dalla chiusura del Salone del Libro di Torino, ho pensato che fosse giusto dedicare un po’ di spazio anche alla lettura. Ma cosa c’entra il vino con i libri? I libri sono un modo per portarci virtualmente in giro per il mondo, per scoprire, per viaggiare anche nel tempo, ma anche semplicemente per divertirci e rilassarci, tendo sempre accesa la mente. Il vino, per altri versi, porta con sé storie dal mondo contadino: storie di persone, di terra, di sacrifici, di sofferenze e di soddisfazioni. Tradizioni e vita. In entrambi i casi si chiama cultura. E quindi abbiamo voluto accostare dei libri a dei vini, in una sorta di abbinamento culturale e filosofico: ognuno di noi ha le sue letture preferite e magari le accompagna sedendosi sul divano di casa, in tranquillità, con il cellulare spento, ma con un buon bicchiere di vino, da gustare lentamente, tra una pagina e l’altra. Una piccola nota finale, per chi è in Irlanda: magari è meglio leggere un buon libro, piuttosto che le nuove etichette sulle bottiglie del vino.

Fonte: identità Golose.

Vigneti Aperti: ancora tanti eventi in programma.
Proseguono anche nei mesi di luglio e agosto gli appuntamenti di Vigneti Aperti nelle cantine del Movimento Turismo del Vino dell’Umbria, un’occasione per arricchire la propria vacanza in Umbria o per ritagliarsi una pausa di gusto in attesa della ferie. Si parte sabato 1 luglio con il consueto appuntamento di Picnicco alla cantina Madrevite, per gustare i vini e i prodotti tipici del territorio immersi nella natura che circonda il lago Trasimeno (prenotazione direttamente sul sito www.madrevite.it)

Fonte: Umbria e Cultura.

La UE rischia di affogare nel vino invenduto, e la Commissione non è innocente.
l settore vitivinicolo europeo è stato colpito da un calo della domanda dovuto all’attuale tempesta inflazionistica sui prezzi di cibo e bevande, in combinazione con una solida vendemmia del 2022, che ha lasciato le cantine piene fino all’orlo, secondo un nuovo rapporto della Commissione Europea. La produzione di vino nel continente è aumentata del 4% l’anno scorso rispetto all’anno precedente, grazie a un’ottima annata, forse a dimostrare che non tutto il “Cambiamento climatico” viene per nuocere. Nello stesso tempo però le scorte di vino sono aumentate del 2% rispetto alla media di cinque anni. Il calo della domanda di vino è stato più significativo in Portogallo, con una diminuzione del 34%. La domanda è crollata anche del 22% in Germania, del 15% in Francia, del 10% in Spagna e del 7% in Italia.

Fonte: Scenari Economici.

Per promuovere il vino italiano in paesi extra Ue fondi per 98 milioni.
Risorse per oltre 98 milioni di euro l’anno destinate agli operatori della filiera vitivinicola per la promozione all’estero del vino italiano di qualità. Lo prevede il decreto sulle modalità attuative della misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi dell’Ocm vino”, ovvero dell’Organizzazione comune del mercato vitivinicolo, firmato il 26 giugno dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. La misura è prevista dal nuovo Piano strategico nazionale o Pac. L’avviso nazionale, di prossima emanazione, prevede una dotazione di circa 30 milioni di euro per il finanziamento dei relativi progetti (30% dei fondi complessivamente assegnati alla misura promozione) mentre quelli regionali prevedono risorse per circa 70 milioni.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Vino, investire in etichette pregiate? Ecco i 3 errori da non fare.
A differenza del mercato azionario più tradizionale, l’investimento nel vino pregiato presuppone una serie di accortezze differenti, così come regole da seguire per diversificare al meglio il proprio portafoglio ed evitare di perdere il capitale investito. Investire nel vino può, quindi, essere estremamente redditizio, oltre che di per sé molto affascinante, ma occorre tenere a mente delle linee guida prima di addentrarsi in questo settore.

Fonte: Enti Locali Online.

Torna la Notte Bianca del Vino.
Terricciola – Sabato 1° luglio 2023, torna la Notte Bianca del Vino. L’evento è organizzato dal Comune di Terricciola dal 2008. Protagonista dell’economia e del turismo di questa zona è il vino. Quindi tutte le aziende vinicole della provincia di Pisa presenti con i loro stand a forma di botte allestiti in collaborazione con F.I.S.A.R.. Un appuntamento per intenditori o semplici appassionati, per degustare oltre 50 etichette locali selezionate che rappresentano quella che viene chiamata Strada Del Vino. Novità in collaborazione con l’Associazione Idee di Soiana le passeggiate tra i vicoli alla scoperta degli scorci più suggestivi. Terricciola si trova a delineare il mosaico di verde della Valdera e la struttura di argille e arenarie che porta verso Volterra.
Fonte: Granducato Tv.

Giro Di Vino, 7-9 luglio 2023 Capranica.
Manifestazione diffusa per le vie del borgo, con punti degustazione che ospiteranno i vini della Tuscia, oltre a prodotti gastronomici e tipicità locali. Il weekend sarà animato anche da mercatini di artigianato, street-food e concerti. Venerdì 7 ore 19,00 ORV: l’Orvieto a zolle e sorsi. Guida la degustazione Giovanni Dubini, titolare dell’azienda Palazzone e co-fondatore dell’associazione ORV. Modera Raffaele Marini. Sabato 8 ore 17,30 Rivoluzione e conservazione: i ‘nuovi’ vignaioli della Tuscia. Guida la degustazione Raffaele Marini, selezionatore vini e consulente organizzativo per Giro Di Vino, degustatore, consulente, responsabile commerciale per aziende vinicole italiane. Domenica 9 NATURALmente Tuscia. Guida la degustazione Gaetano Saccoccio, filosofo, degustatore e ricercatore di locande, vini e vignaioli, fondatore e curatore di NaturaDelleCose.com, responsabile e selezionatore per Rimessa Roscioli. Modera Raffaele Marini.

Fonte: Carlo Zucchetti.

Città Europea del Vino 2024”, premiazione a Bruxelles ospitata dall’europarlamentare ossolano Panza.
Sarà il comitato promotore di RECEVIN (Rete Europea delle Città del Vino), ospite dell’europarlamentare ossolano Alessandro Panza, a formalizzare la premiazione di Città Europea del Vino 2024 per 20 Comuni dell’Alto Piemonte e Gran Monferrato, martedì 4 luglio 2023, alle ore 17.30, nella sala del Parlamento Europeo di Bruxelles Spinelli 1G3. Destinatarie del prestigioso riconoscimento che premia le aziende vitivinicole e i loro vini, ma anche i territori dove le aziende operano, sono le città di Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco che nella primavera del 2022 hanno avviato un percorso comune per giungere al riconoscimento di territorio europeo del vino

Fonte: Vconews.

“Summer School Sanguis Jovis”: il digitale cambierà il futuro del vino coniugando terra e tecnologia.
Alberto Mattiacci: anche la nuova realtà del Sangiovese è “phygital”. Attilio Scienza: un vino non può essere naturale, perché non esiste senza l’uomo. “Natura è una parola di cui se ne fa un uso molto spesso non corretto. Intanto un vino non si può chiamare naturale, e la Ue ha impedito che si possa scrivere sulle bottiglie. E, in effetti, non c’è un vino naturale perché nel momento in cui l’uomo, millenni fa, ha addomesticato le piante e gli animali, questi non possono più vivere da soli, ma per forza insieme a noi. L’uomo li deve protendere, aiutare, difendere. Naturale può essere la vite selvatica, e una fragola o un tartufo nel bosco, mentre tutto quello che l’uomo ha coltivato, non è più naturale. Per questo l’abbiamo scelta per indagare il suo vero significato, e per enfatizzarla, la confronteremo con la parola “naturalità”.

Fonte: WineNews.

“Bellezza Italia” a tutela del vino Asprinio Doc.
La tutela de11’arnbiente e la promozione di un meraviglioso territorio, il nostro, e dei suoi frutti. Questo lo scopo di “bellezza [[alla” nella Terra Felix. Difendere e valorizzare la biodiversità del vino Asprinlo di Aversa Doc. L’appuntamento è per oggi alle ore 17 presso Il Casale di Teverolaccio a Succivo. Ma che cos’è “Bellezzza Italia”? Un progetto che ha un obiettivo concreto: promuovere i luoghi e le esperienze più qualificanti del Paese. Luoghi di pregio per bellezza. ricchezza storica, archeologica e che rendono unica fi[a]la, ma che sempre più spesso sono minacciati dagli effetti della crisi climatica edalla perdita di biodiversità.

Fonte: Mattino Caserta.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.

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