rassegna stampa del vino di lunedì 6 marzo 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 6 marzo 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

L’industria del vino mantiene la leadership Italia prima nel mondo – Passione, cultura e Pil Il vino italiano in vetrina.
Dal 2 al 5 aprile Vinitaly celebrerà a Verona la leadership mondiale nella produzione per volumi, con un valore di 11,6 miliardi di euro, di cui almeno 7,3 miliardi di export di Beppe Boni Passione, cultura e Pil II vino italiano in vetrina. «A Vinitaly 2023 sarà presente una selezione di oltre 100 top buyer cinesi, tra gruppi dell’horeca, principali importatori e player dell’e-commerce» PER FORTUNA le fantasiose e a volte creative direttive dell’Unione europea sul vino non hanno effetti concreti su un mondo che per l’Italia è un valore economico, di passione e cultura con l’onda sempre in crescita dei wine lovers, i quali insieme al bicchiere scoprono, fra l’altro, il fascino di borghi e agriturismi. I numeri non dicono tutto ma spiegano molto. Con un valore di produzione di circa a 11,6 miliardi di euro di cui almeno 7,3 miliardi di export, il mercato italiano è al primo posto nella classifica mondiale di produzione per volumi (20% del totale) seguito da Francia e Spagna (14% ex aequo), nostre storiche competitors. Il consumo interno nel 2022 è stato intorno ai 4,7 miliardi di euro. L’export è il settore che ancora porta a casa le maggiori soddisfazioni per produttori e area commerciale: la crescita aggregata è del 4,4% dal 2017 al 2021, anno che registra un’accelerazione del +12,5% rispetto al 2020 (Dati Vinonews24).

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

Una guida al vino.
Corso di forrnazione promosso dai consorzi toscani Una guida al vino L’enoturismo cerca professionisti. partirà il 13 marzo un corso online per la formazione dell’addetto all’enoturismo, figura professionale sempre più centrale nella vita di una cantina e specializzata nella ricezione e nell’accoglienza degli ospiti. Si tratta, in particolare, di una figura capace di presentare e promuovere con competenza i vini, ma soprattutto in grado di veicolare lo storytelling aziendale con efficacia. A promuoverlo il Consorzio Vino Chianti, insieme a Consorzio Tutela del Vino Morellino di Scansano, Consorzio tutela Vini Montecucco, Consorzio tute Montecucco, Consorzio tutela Vini della Maremma Toscana, in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Toscana, la società Consolve, WineTrade e l’avvocato Marco Giuri dello Studio Giuri Avvocati, specializzato nel settore vinicolo in qualità di ideatore e coordinatore scientifico.

Fonte: Italia Oggi Sette.

Giansanti: si diffonde la Flavescenza dorata, vigneti a rischio. Servono fondi e ricerca scientifica.
Arginare una delle malattie epidemiche più gravi che interessano il comparto vitivinicolo. Si tratta della Flavescenza dorata, un fitoplasma che si insedia nei vasi linfatici della pianta. Le viti malate hanno una crescita stentata e non riescono a portare a termine la maturazione delle uve. Troppi danni produzioni rischio Il settore vitivinicolo è in difficoltà e la Confagricoltura chiede “Interventi coordinati a livello nazionale investimento in ricerca scientifica e risorse economiche a sostegno delle imprese vitivinicole”. Le richieste sono state presentate dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, al governo e al ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, per il contrasto alla diffusione della Flavescenza dorata.

Fonte: La Discussione.

Bianchi al top.
Lo Chardonnay Aruba Bois 2020 Les Crates (in alto, i vigneti valdostani il miglior bianco d’Italia secondo le sai guide più autorevoli. LA SUPERCLASSFICA 2023 DI GENTLEMAN DEI MIGLIORI 50 VINI BIANCHI FERMI E DEI 25 MOSSI ITALIANI, OTTENUTA INCROCIANDO I VOTI DELLE SEI PIÙ AUTOREVOLI GUIDE DI CESARE PILLON ELABORAZIONE DATI DI EMANUELE ELLI IGUOR VINO bianco d’Italia, secondo tutt’e sei le guide che Ii giudicano con un voto, è uno Chardonnay della Valle d’Aosta, il Cuvée Bois 2020 dell’azienda Les Cettes, che già l’anno scorso si era classificato al primo posto della superclassifica di Gentleman. Poiché nasce in Val d’Aosta non stupisce che sia fatto con uve di varietà francese, ma se si é. La Guida Vint 2C23 prendono in esame anche il secondo e il terzo classificato si constata che sul podio dei migliori vini bianchi d’Italia neanche uno è ricavato esclusivamente da uve italiane: il laziale Donna Adriana 2020 di Castel De Pao Bs, che tallona il Cuvée Bois, nasce infatti dall’unione di Malvasia e Viognier, mentre il terzo, il friulano Pomédes di Roberto Scublº, è frutto di un ménage à trois fra Pinot Bianco, Friulano e Riesling Renano.

Fonte: MF Gentleman.

Ferla Albugnano, Nebbiolo democratico – Origini contadine, gusto metropolitano Da Albugnano il Nebbiolo democratico.
Una iniziativa di 9 viticoltori locali nel comune di Albugnano, sito a 549 metri di altitudine, il 5 aprile 2017 nasce l’Associazione Albugnano 549, con l’obiettivo di creare una rete di aziende connesse fra di loro, in grado di scambiare informazioni ed esperienze, per velocizzare il processo di crescita della qualità dei vini. Serve valorizzare la denominazione – oggi conta 47 ettari vitati – anche perché il Nebbiolo di quest’area, connotata da im terreno di matrice marnosa e da un’altitudine maggiore rispetto ai sistemi collinari delle altre denominazioni, è mi Nebbiolo molto diverso dagli altri. Oggi l’associazione riunisce 15 produttori dei quattro Comuni della doc: Albugnano, Pino d’Asti, Castelnuovo Don Bosco e Passerano Marmorito.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Vinitaly 2023.
Un quartiere fieristico di oltre 100mila mq, diciassette padiglioni tra fissi e tensostrutture al completo, pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni. Vinitaly 2023, il salone internazionale in programma a Veronaflere dal 2 al 5 aprile, rinsalda il proprio posizionamento business e di servizio a sostegno di uno dei settori tra i più strategici dell’export tricolore e, per la 55^ edizione, rafforza il piano di sviluppo dell’unica manifestazione che ha contribuito a segnare crescita e successo del vino italiano sui mercati internazionali. “A pochi giorni dalla conclusione del Roadshow straordinario di Vinitaly in 9 Paesi di tre Continenti, realizzato in collaborazione con Ice-Agenzia unitamente alla rete internazionale dei nostri delegati esteri, abbiamo definito la selezione dei top buyer che saranno in fiera – spiega il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Il boom senza fine delle bollicine: un giro d’affari che vale 3 miliardi.
Le prospettive di un settore in forte espansione secondo il Consorzio di tutela del Prosecco Doc Il boom senza fine delle bollicine • • un giro d’affari che vale 3 miliardi, più febbre da Prosecco. Lo spumante più in voga, nonchè patrimonio Unesco, nel 2022 ha sfondato il muro dei 600 milioni di bottiglie per un giro d’affari di oltre 3 miliardi. Va detto che le bollicine che nascono tra Veneto e Friuli Venezia Giulia sono ormai diventate un caso mondial: le stesse strutture produttive e distributive si stanno integrando e dialogano a distanza sempre più ravvicinata. I numeri sono da capogiro. La quota dell’export, per la prima volta, vale oltre l’80% del giro d’affari mentre il consumo interno nel 2022 ha raggiunto il 18,8% delle vendite totali. Sul fronte dei mercati esteri, la novità è il balzo compiuto dagli Stati Uniti che con una crescita del 5,8% ha sorpassato il Regno Unito. Al netto dell’Italia, che consuma 120 milioni di bottiglie, oggi il primo mercato sono gli Usa con oltre 134 milioni importate, seguiti dalla Gran Bretagna (+3,5% a quota 130 milioni di bottiglie) mentre la Germania, in terza posizione, cresce di un +2,8% sull’anno precedente arrivando a 46 milioni.

Fonte: Piccolo.

Zanette: «Valorizzare di più la produzione triestina dove il Prosecco è nato».
La strategia indicata dal presidente Zanette: «Valorizzare di più la produzione triestina dove il Prosecco è nato» Lorenzo Degrassi Valorizzare l’area giuliana, territorio dal quale deriva la denominazione del Prosecco. È una delle sfide messe in campo dal consorzio di tutela del pregiato vino bianco. «È nostra intenzione iniziare un percorso di ricerca e valorizzazione del territorio triestino – spiega il presidente del consorzio di tutela Stefano Zanette – che possa dare nuovo interesse nell’area, sia nella produzione di prodotti con il metodo chermat sia con il fermentato in bottiglia». Quello menzionato da Zanette è in realtà un percorso già proposto e intrapreso dopo aver avuto l’avallo del cda del Consorzio doc Prosecco. «Per rendere operativo questo progetto però è necessaria una preventiva modifica del disciplinare di produzione – prosegue Zanette – e una volta approvato avrà come obiettivo quello di dar modo ai produttori della provincia di Trieste e del Carso di esprimere al meglio le caratteristiche di quel territorio con qualcosa che sia compatibile con la nostra denominazione e tradizione.

Fonte: Piccolo.

Enologi a confronto sul futuro del vino tra biodiversità e i guai del clima.
Iniziativa del Distretto a Corvino San Quirico 11 15 marzo «Affrontiamo una situazione mai vista e che peggiora». Agronomi, enologi e tecnici tra i filari a studiare le migliore tecniche di gestione della vite per migliorare sempre di più la qualità dei prodotti e affrontare i cambiamenti climatici, in particolare la siccità, che sta preoccupando parecchio anche il mondo del vino oltrepadano. Dopo lo svolgimento dei primi sei dei dodici seminari teorici, il progetto Biodivigna, promosso dal Distretto del vino, entra nel vivo con la prima attività in campo, alla quale sono già iscritti una cinquantina di tecnici. 01tre 500 persone, iscritte da tutta Italia, invece, hanno seguito, in presenza e online, gli incontri svolti in aula.

Fonte: Provincia – Pavese.

I contributi per le cantine.
Le cantine interessate ad accedere ai contributi pubblici destinati agli investimenti per la campagna vitivinicola 2023-2024 devono presentare la domanda entro il 31 luglio prossimo, secondo le indicazioni fornite dall’Organismo pagatore regionale (Opr).

Fonte: Provincia – Pavese.

Missione tedesca per il consorzio di tutela del Primitivo – II Primitivo in Germania.
Quattro eventi a marzo tra Monaco di Baviera e Düsseldorf per la valori’za7aone e la promozione del Primitivo di Manduria, nati dal consorzio di Tutela e Gambero Rosso. La dop manduriana alla conquista del mercato tedesco tra cene degustazioni, masterclass e momenti di approfondimento. Ventitré aziende con 40 etichette sono pronte a sbarcare nel primo mercato di riferimento con quattro appuntamenti internazionali dedicati alla valorizzazione e alla promozione del grande rosso pugliese. Il primo denominato “Road Show” si terrà a Monaco di Baviera mercoledì 15 marzo al ristorante Martinelli, prestigiosa location premiata dalla guida Top Italian Restaurants. La cena ha l’obiettivo di rafforzare il posizionamento della Dop Manduria in Germania, stimolando la percezione dell’associazione tra il vino e la ristorazione di eccellenza.

Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.

L’Anteprima Chiaretto apre la stagione.
Brindisi alla Dogana Veneta per awiare la manifestazione. C’erano anche gli studenti del primo corso scolastico in Italia che diploma operatori cantinieri L’Anteprima Chiaretto apre la stagione Grande afflusso per l’evento del Bardolino rosé favorito dalla giornata di sole e di temperatura mite In crescita la produzione e la distribuzione del vino Kada Ferraro MI Si è aperta con un successo di pubblico la tredicesima edizione dell’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, tornata ieri in Dogana Veneta a Lazise dopo tre edizioni saltate o ridimensionate causa Covid. L’affluenza, buona fin dalle prime ore di apertura, si è intensificata nel corso della giornata di pari passo con l’arrivo di visitatori che hanno affollato il paese gardesano, complici la domenica di sole e le temperature miti. Una conferma delle parole del sindaco Luca Sebastiano, che ha ricordato come da sempre l’Anteprima rappresenti per Lazise e per il lago «l’inizio ufficiale della stagione turistica». Inizio salutato con il brindisi inaugurale tra i rappresentanti del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino, di Confagricoltura e Coldiretti e di alcuni amministratori dei 16 Comuni che compongono la denominazione.

Fonte: Arena.

Tedeschi ha catturato gli aromi dei suoi vini.
Seconda fase dello studio con l’ateneo veronese sui Valpolicella legati al terroir Tedeschi ha catturato gli aromi dei suoi vini Amarone e «superiore» nelle zona classica e nell’alta Val di Mezzane Ugliano: «Scoperto cosa rende i sentori di freschezza o speziati» Riccardo Tedeschi «I nostri prodotti? Dopo i caratteri unici, volevamo capire l’evoluzione nel tempo». Scoperta l’origine scientifica degli aromi dei vini nobili della Valpolicella, in primis dell’Amarone. E ciò che emerge dalla fase due dello studio voluto dall’azienda Tedeschi avviata nel 2017 dal professor Maurizio Ugliano e dal dipartimento di biotecnologie dell’università di Verona. «Dopo aver identificato l’impronta aromatica delle singole parcelle di vigneto nel 2021 e aver verificato che rimane invariata a livello qualitativo indipendentemente dall’annata, volevamo comprendere la sua evoluzione nel tempo», ha dichiarato l’enologo Riccardo Tedeschi mercoledì scorso nella sede a Pedemonte.

Fonte: Arena,

Carbone vegetale per salvare i vigneti Docg dalla siccità – Carbone vegetale nei vigneti Biochar per trattenere acqua.
Continua la ricerca del Consorzio Prosecco Docg per contrastare i cambiamenti climatici: gli esperti hanno proposto di utilizzare il “biochar”, carbone vegetale ottenuto dalla pirolisi del legno, in grado di assorbire acqua e apportare sostanza organica. Carbone vegetale nei vigneti Biochar er trattenere acquap Bruciare i tralci di vite per farne carbone da sistemare in terra lungo i filari. Il Consorzio Prosecco Docg continua la sua ricerca per i cambiamenti climatici. Bruciare i tralci di prosecco per farne carbone da sistemare in terra lungo i filari? Sotto il segno della sostenibilità, il Consorzio Prosecco Superiore Docg Conegliano Valdobbiadene continua le sue ricerche, alla luce anche dei cambiamenti climatici. Ed ecco la proposta — emersa in un recente convegno a Valdobbiadene e che verrà rilanciata questa settimana, in occasione degli appuntamenti dell’antica Fiera di San Gregorio —del biochar ottenuto dalla pirolisi del legno, in grado di assorbire acqua ma anche di apportare sostanza organica. Il biochar (o carbone vegetale) è ottenuto attraverso processi di pirolisi odi gassificazione dei residui lignocellulosici, in pratica è il risultato della decomposizione termochimica in assenza di ossigeno di biomasse vegetali.

Fonte: Tribuna Treviso,

Cartizze brut La Rivetta sul podio degli spumanti.
Il frutto delle vigne eroiche del Cartizze sale per la prima volta sul podio della classifica di Gentleman, dedicata ai 25 migliori spumanti d’Italia, conseguita incrociando i voti delle sei più autorevoli guide di settore. A ricevere il premio è “La Rivetta”, il Cartizze brut di Villa Sandi ottenuto da un singolo vigneto immerso nel cuore del cru, nell’area Conegliano-Valdobbiadene. Bollicine di straordinaria qualità che nascono in un territorio con un’esposizione meravigliosa, fatta di ripidi pendii alternati a dolci declivi, dove la passione e la tenacia hanno reso possibile la coltivazione anche nelle zone più impervie. Una speciale interazione tra uomo e ambiente radicata tra le colline, plasmate e protette da gesti sapienti che si ripetono immutati da generazioni, e che consentono la produzione di un vino dalle caratteristiche e qualità uniche.

Fonte: Tribuna Treviso,

I Vini del Piemonte on tour. 13 marzo 2023.
Dopo il successo delle prime due edizioni nel 2020 e nel 2021, torna il tour itinerante che porta i vignaioli piemontesi aderenti al consorzio I Vini del Piemonte nel capoluogo campano per un lungo pomeriggio di degustazioni. I banchi di degustazione apriranno alle 15:00 per ristoratori, enotecari e per tutti gli operatori del settore Ho.Re.Ca.; dalle 17:30 alle 20:00 l’ingresso per la degustazione sarà aperto a tutti i wine lovers. L’accesso alla degustazione dà diritto alla possibilità di scoprire i vini delle aziende presenti e di dialogare direttamente con il produttore. L’appuntamento sarà l’occasione per scoprire il Piemonte del vino che si compone di territori fertili diversi tra loro, colline verdeggianti ricoperte di vigneti alternate a rocche e borghi di origine feudale: Langhe, Roero, Monferrato Astigiano, Alto Monferrato, dove oltre a vini celebri come il Barolo e il Barbaresco (che rappresentano solo il 3% della produzione vinicola regionale) si producono 18 tra Doc e Docg.

Fonte: Wine&Thecity.

L’arte del togliere nel vino necessita di consapevolezza tecnica, oltre la faziosità fra vino “convenzionale” e vino “naturale”.
Si sente sempre più spesso parlare di vini prodotti in “sottrazione”, ovvero cercando di togliere il più possibile per impattare il meno possibile su ciò che finirà nei nostri calici. Sono fortemente convinto che la strada della sottrazione del superfluo possa essere un obiettivo da perseguire e che, oggi, possa dar luogo alla produzione di vini di grande interesse e carisma. E’ fondamentale, però, non travisare il concetto di sottrazione che, come la scultura ci insegna, deve basarsi sulla cognizione di causa: “non per via di porre ma per forza di levare” (Michelangelo Buonarroti). Per fare vino in sottrazione, quindi, bisogna sapere cosa togliere; per sapere cosa togliere bisogna conoscere i principi tecnici che permettono alla vite di produrre uva sana e di qualità e a quell’uva di diventare vino capace di farsi traduttore fedele della propria identità varietale e ancor più di quella territoriale.

Fonte: Wine Blog Roll.

I vini del Collio Nikolas Juretic, una garanzia a Cormons.
Nikolas Juretic è un garagista a Cormons che si sta distinguendo per dei vini dalla grande finezza e peculiarità distintive. Pochissime bottiglie prodotte, da assaggiare assolutamente senza riserve. Originario del Collio, da sempre ama la natura e il suo meraviglioso territorio. Gira il mondo facendo numerose esperienze lavorative, tra cui quella con la famosa Simonit&Sirch-Vine Master Pruners. Decide infine di avviare il suo progetto, a Cormons, proprio nelle terre in cui è nato e cresciuto. Con l’aiuto del padre Robert conduce circa 1,5 ettari, distribuiti soprattutto sul versante del monte Quarin, che sovrasta la cittadina alle sue spalle. Le uve crescono su viti vecchie, di oltre 50 anni, che affondano le loro radici nella Ponca, terreno tipico della zona del Collio. L’agricoltura praticata per la realizzazione dei suoi vini è totalmente sostenibile e priva dell’utilizzo di sostanze chimiche invasive. Tutte le operazioni vengono svolte manualmente, con estrema cura di ogni dettaglio.

Fonte: Apetime-Magazine.

7 vini per i 7 giorni della settimana.
Per l’edizione 2023 della guida Slow Wine (che puoi acquistare cliccando qui) i vari collaboratori sparsi in tutte le regioni hanno assaggiato oltre 24.000 vini, per riuscire a comporre un racconto ricco e approfondito dell’Italia del vino. Hanno inoltre selezionato un buon numero di etichette che sono approdate alle degustazioni finali che hanno decretato, per alcune di esse, il riconoscimento di TOP WINE. All’interno di questa lista, che contempla 787 vini, sono stati poi indicati 386 VINI SLOW e 156 VINI QUOTIDIANI. Due categorie di TOP WINES che vengono così descritte:

Fonte: Slow Food.

Non ci crederai, ma il vino ha 11.000 anni! Ce lo dice il suo… DNA.
Da dove provengono uva e vino? Siamo pronti a scommettere che non solo gli amanti del buon vino si sono posti questa domanda almeno una volta nella vita. Bene, finalmente un nuovo studio pubblicato addirittura sulla prestigiosa rivista Science, ci svela la tanto attesa risposta. Dopo aver deciso di coltivare vino nello spazio poco tempo fa, l’Italia si trova nuovamente al centro di una ricerca portata avanti da un gruppo internazionale, sulle vere origini della celebre ed amata bevanda. Lo studio, guidato dall’Università agraria cinese dello Yunnan, dal Laboratorio statale di genomica agraria di Shenzhen e dall’ Accademia Cinese delle Scienze di Pechino, insieme all’Università di Milano-Bicocca, a quella Mediterranea di Reggio Calabria, al Centro nazionale per la biodiversità (Nbfc) di Palermo e al Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ha finalmente trovato una risposta al quesito.

Fonte: Everyeye Tech.

Torino apre il Salone del vino. Non mancheranno Langhe e Roero, anche se i produttori cuneesi per ora sono tiepidi.
Oltre 250 produttori di vino, sparsi in quattro luoghi simbolo di Torino: il Museo del Risorgimento, la Cavallerizza Reale, Palazzo Birago e Palazzo Cisterna ospitano fino a domani la prima edizione del Salone del vino. Un evento che ha l’ambizione di rappresentare l’intero territorio piemontese: dai vini dell’Alto Piemonte a quelli della Val Susa passando per il Pinerolese e le colline novaresi, il Canavese e l’Alto Monferrato, l’Astigiano e le colline di Torino, arrivando fino a quelle Tortonesi e di Ovada.

Fonte: La Stampa.

Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte 2023 di Vinodabere – La Classifica dei Migliori Gattinara.
Dopo avervi parlato della Classifica dei migliori Ghemme è il momento di passare ai migliori Gattinara nella Guida ai Migliori Vini dell’Alto Piemonte 2023. L’impostazione vede confermate le scelte principali. L’obiettivo rimane quello di rivolgersi al consumatore finale, ai ristoratori e tutti gli esercenti dei circuiti commerciali che ruotano attorno al vino. Che abbiamo dunque messo al centro del nostro lavoro, creando delle classifiche per tipologia ed insiemi omogenei, provando a rispondere alle esigenze di chi vuole orientarsi nell’acquisto di una bottiglia o nella costruzione di una cantina o anche di una carta dei vini se titolare di un locale. Non mancano le descrizioni delle aziende e le loro storie, ma solo dopo ciascun vino recensito; per questo alcune – quelle di cantine presenti con più vini – saranno ripetute per non costringere il lettore ad andare a cercarle altrove nella Guida.

Fonte: Vinodabere.

Iniziamo a parlare seriamente di vino in lattina. Ho bevuto i Quartin (e poi intervistato chi ci sta dietro).
È storia ormai stranota, i giovani e i giovanissimi si filano poco il vino.
Articoli, report e approfondimenti di ogni genere hanno sviscerato il tema in lungo e in largo arrivando alle conclusioni di cui sopra: millennials e generazione Z si stanno allontanando in modo progressivo dal vino e da tutto ciò che ci gira intorno. Eric Asimov, in un pezzo di inizio febbraio uscito sul New York Times (i primi tre che volessero leggerlo senza essere abbonati devono solo indicare la mail nei commenti e glielo regaliamo noi, ndr), ha tracciato i contorni di questa situazione relativamente al mercato americano. Bottiglie che costano sempre di più, un marketing ad uso e consumo degli over 50 sono solo alcune delle ragioni che rendono il mondo del vino poco appetibile per i bevitori di domani. È interessante notare però che, parallelamente a questo disamore, si vadano consolidando nuovi trend che provano a rianimare un mondo del vino sempre più anziano e immobile nelle sue abitudini.

Fonte: Intravino.

STAMPA ESTERA

Wine: the ultimate price bottleneck -.
Glass-packaging production soars Half-year figures Tonnage (mn tonnes) 10.6 2016 18 20 Units (bn) 42.0 41.0 – 40.0 39.0 38.0 22 2016 18 20 Wine bottles make up half the glass-container market Per cent Still wine Sparkling and fortified wine 0 25 Beer Food } 22 Soft drinks/ water/juices 50 75 100 Scarcity contributes to the mystique of fine wines. But only when the wine rather than the bottles is in short supply. French and Portuguese wineries say they cannot find enough of the latter. Perhaps it is time for oenophiles to start gushing over the lustrous finish of their favourite plonk bottle. instead of the fruity top notes of the contents? Two questions apply. Is there evidence of a shortage? If not, are there pointers to a price bottleneck that might be responsible for the grumbling instead? Wine still dominates demand for bottles, accounting for nearly half of the volume produced. But wine sales in Europe have fallen a fifth by volume in the past three years, according to data from Statista. In contrast, production of glass containers rose nearly 7 per cent by volume in the first half of 2022 compared with the same period of 2019. So there is unlikely to be a real shortage. Some kinds of bottles may be harder to obtain, however. For example, finding enough typically larger Burgundy bottles in certain colours, such as “dead leaf” green, may be a problem. Winemakers complain of rising prices in a concentrated market. There may be more than sour grapes in these gripes. Paris-listed Verallia and O-I, which is quoted in New York. dominate the output of wine bottles in France. Their costs have risen. especially for energy, accounting for almost a quarter of the total last year, according to FEVE, an industry body. However, wine bottles are becoming lighter to reduce shipping and distribution costs.

Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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