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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 9 maggio 2022!
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II Prosecco Docg brinda a crescita e sostenibilità.
Un 2021 in forte crescita per il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene: i volumi raggiungono i 104,7 milioni di bottiglie, mentre il valore supera i 621 milioni (+18% sul 2020) – Frassoldati a pag. 21 Tagliato un duplice traguardo: i volumi raggiungono i 104,7 milioni di bottiglie, mentre il valore supera i 621 milioni di euro di Lorenzo Frassoldati II Prosecco Docg brinda a crescita e sostenibilità. ELVIRA BORTOLOMIOL, PRESIDENTE DEL CONSORZIO «Risultati frutto del grande sforzo affrontato per mantenere e rinnovare le relazioni con il mercato, la ricerca di nuovi canali di vendita e innovazione» NUMERI IN FORTE crescita nel 2021 per il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, cioè il vertice qualitativo del sistema Prosecco prodotto in 15 comuni sulle colline tutelate dall’Unesco da 192 case spumantistiche, 442 vinificatori e 3400 famiglie di viticoltori. La denominazione taglia un duplice traguardo: i volumi raggiungono i 104,7 milioni di bottiglie, mentre il valore supera i 621 milioni di euro, +18% sull’anno precedente. «I dati parlano di un traguardo raggiunto, quello del deciso aumento di valore del nostro prodotto», afferma Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Distretti da export, brillano il vino e la filiera dell’olio.
Nel 2021 le esportazioni a prezzi correnti dei distretti agro-alimentari italiani si chiudono con un bilancio positivo, superando la cifra di 22 miliardi di euro e realizzando un aumento del 9,2% rispetto all’anno precedente. Il trend di crescita prosegue ininterrotto dal 2010 e non si è arrestato neanche durante la pandemia; al contrario gli altri distretti manifatturieri italiani hanno realizzato un rimbalzo maggiore (+20,3%) dopo la forte battura d’arresto del 2020. La dinamica è in linea con l’evoluzione delle esportazioni italiane di cibi e bevande, che hanno superato nel 2021 il traguardo dei 50 miliardi di euro. Sul risultato influisce anche una dinamica di rialzo dei prezzi alla produzione: l’indice dei prezzi alla produzione sul mercato estero per le industrie alimentari ha infatti registrato una crescita del 2,6% nel 2021 rispetto all’anno precedente, con un’accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno in particolare per alcuni comparti. II comparto più interessato è quello dell’olio (+10,3%), seguito a distanza dal lattiero-caseario (+3,3%); tutti gli altri comparti registrano aumenti contenuti e inferiori alla media di settore, con le bevande che hanno invece sperimentato un lieve calo.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.
Allegrini: vini e accoglienza sono ambasciatori del Made in Italy – Sposo l’Amarone col rosso toscano E in hotel, dopo Obama….
I progetti di Marilisa Allegrini: vigneti a Bolgheri e investimenti nell’hotellerie. “Vino e turismo ambasciatori del made in Italy”.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Lezioni di enologia e sentimenti I mille Ddl assurdi del Parlamento – «A scuola si studi il vino».
II piddino Stefàno vuole introdurre la materia dell’enologia. Fratoianni lancia l’educazione sentimentale» già alle elementari «A scuola si studi il vino» Parlamento esautorato da pandemia e guerra. E così gli onorevoli si consolano con ddl improbabili Commissioni d’inchiesta Ungaro (Iv) pronto a indagare sulla Brexit. Frate (Misto) punta afar luce sugli esclusi dalla Dad Nuovi ministeri Russo (FI) chiede l’istituzione del dicastero del Cibo. Sgarbi reclama quello della Bellezza Tutti allo stadio De Poli (Udc) per la valorizzazione delle tifoserie e la partecipazione delle famiglie agli eventi sportivi. Uno pensa al processo di legislazione e lo ricollega a percorsi a ostacoli di commi e formule astruse. $ vero, ma solo in parte. Si, perché l’attività del Parlamento è mossa anche da impulsi umani, retaggi culturali e sensibilità territoriali
Fonte: Tempo.
Hub del Vino, Ceniccola pungola Maglione.
Si continua a discutere della Hub del Vino in Valle Telesina e il consigliere di maggioranza Fiorenza Ceniccola continua a mantenere alta l’attenzione in merito, chiedendo un intervento dell’onorevole Pasquale Maglione che primo fra tutti aveva necessitato dell’importanza di creare tale realtà. La Ceniccola si dice “… sinceramente delusa e preoccupata”, per la svolta espressa dal deputato pentastellato. Infatti, lo scorso 10 febbraio Maglione aveva proposto di “… aprire di un hub per il comparto vinicolo nella zona Telesina, per offrire alle aziende del settore presenti nel nostro territorio, una struttura di interscambio di merci e di deposito”. Ma adesso Magione ha espresso di aver “sposato” la proposta di allestire un hub del vino in un capannone dismesso nell’area dove dovrebbe sorgere lo scalo merci della zona industriale di Benevento. Come ci ha evidenziato la Ceniccola giorni fa: “Mi sono permessa di esprimere ad alta voce il mio profondo dissenso in merito ad un’idea progettuale che è l’esatto contrario di quanto lei aveva proposto nelle scorse settimane e che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai nostri vignaioli che si trovano a vivere uno stato di profondo malessere, basti pensare all’aumento vertiginoso del carburanti, degli antiparassitari e dei concimi”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Vini artigianali in rocca Un migliaio di visitatori per “Fermento Emilia”.
Successo per la prima edizione di “Fermento Emilia”, il salone dei vini artigianali, naturali, biologici e biodinamici delle valli emiliane organizzato da Naturalmente Emilia. La “due giorni” è ospitata nel castello di Montecchio. Quasi un migliaio i visitatori nella giornata di ieri. Al taglio del nastro c’erano l’assessore comunale Stefano Ferri e Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura e all’Agroalimentare. “Fermento Emilia”, conosciuto anche come progetto “Naturalmente Emilia”, nasce nel 2019 per la valorizzazione del territorio emiliano tramite l’organizzazione di manifestazioni ed eventi di approfondimento. «È comunicare l’Emilia come un territorio di tradizione e cultura condivisa, che pur si esprime con mille sfaccettature a seconda della sensibilità dei suoi protagonisti agricoltori e vignaioli — spiegano gli organizzatori.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Marketing turistico, Ovadese in vetrina grazie a Eurovision.
La 66″ edizione dell’Eurovision Song Contest si svolgerà da domani a sabato a Torino, ma la febbre per il concorso canoro internazionale ha già contagiato contagiando anche la provincia di Alessandria. La kermesse musicale porterà in Piemonte, e in particolare a Torino, artisti, giornalisti e delegazioni provenienti da tutta Europa. Per questo è un’imperdibile occasione divisibilità. Alexala, l’azienda di promozione turistica della provincia di Alessandria con un tour iniziato nel fine settimana, ospita un gruppo di 35 giornalisti e delegati, per lo più provenienti da Islanda e Moldavia. «Ad attenderli una delle proposte turistiche più suggestive che il territorio offre: la cerca dell’oro sul torrente Orba presso la Cascina Merlanetta a Casal Cermelli, che è l’unica area autorizzata per la ricerca dell’oro a scopo amatoriale scientifico e didattico della Regione».
Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.
Asta della Barbera in Teatro Il ricavato in dono ai profughi.
Iniziativa del Consorzio giovedì ad Asti Asta della Barbera in Teatro Il ricavato in dono ai profughi. Oltre 500 bottiglie di Barbera d’Asti Superiore docg e di Nizza docg saranno battute in una grande Asta per raccogliere fondi a favore dell’Ucraina. Accadrà giovedì 12 maggio ad Asti: l’appuntamento è alle 18 al Teatro Alfieri. L’Asta benefica è un’iniziativa del Consorzio Bottiglie storiche di annate pregiate Edoardo Raspelli è uno dei battitori zio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che ha lanciato un appello alle sue aziende storiche. Hanno risposto in tanti mettendo a disposizione le grandi selezione di Barbera d’Asti Superiore e di Nizza con alcune annate storiche molto ricercate. Toma così in versione solidale la storica Asta della Barbera, che un tempo si batteva al castello di Costigliole d’Asti. Dai Marchesi Alfieri a Cascina Castlèt, da Michele Chiarlo a Bersano, dalla Cantina di Vinchio e Vaglio a Gianni Doglia, da Guasti a Olim Bauda, la catena della solidarietà correrà in lotti da 6 e 12 bottiglie.
Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Il Morellino si racconta Una giornata con il vino.
Il Consorzio Morellino di Scansano Docg torna a raccontare in presenza il Morellino di Scansano nella 4a edizione di Rosso Morellino, in programma oggi nel borgo medioevale che dà il nome alla denominazione. In mostra uno nuovo slancio produttivo e tutta la ricchezza complessiva di un’area che si candida a diventare tra le mete enoturistiche più interessanti della Toscana. L’evento è un’occasione per scoprire il territorio, di cui il vino ne è testimone esemplare, in modi differenti. Ainaugurare la manifestazione sarà l’approfondimento “Morellino di Scansano: nuovi scenari per scoprire l’unicità del territorio” in programma alle 10 al Teatro Castagnoli. I rappresentanti della denominazione dialogheranno con alcuni ospiti, sulle opportunità derivanti dall’ulteriore crescita di notorietà del Morellino.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Bordeaux sceglie Verona per l’anteprima del 2021.
L’appuntamento, trainato dal marchio Les Grands Chais de France, con esperti Bordeaux sceglie Verona per l’anteprima del 2021 Gli organizzatori: «Perché qui? Quella scaligera è la città simbolc del vino in Italia e il Veneto è primo e grande terroir» Romina Romano responsabile Italia del brand francese: «La pandemia non ferma la crescita» Laura Zanoni laura.zanoni@larena.it •• Verona, capitale del vino, è tornata ad essere per un giorno la «Place de Bordeaux», per la degustazione en-primeur dei grandi rossi francesi. La provincia scaligera ha ospitato per il secondo anno l’evento, trainato dal marchio «Crus et Domaines de France» di Famille Helfrich, che a primavera si svolge nei più grandi châteaux della città francese per acquirenti, importatori, esperti e giornalisti per far degustare i campioni dell’ultima annata, la 2021, estratti direttamente dalle barrique.
Fonte: Arena
Vigneti, sparita la videoricerca Ed è scontro sulla biodiversità.
Polemica sul lavoro di alcuni studenti dell’istituto Dal Cero. II loro professore: «Diritto di critica» Vigneti, sparita la videoricerca Ed è scontro sulla biodiversità Tolto da Youtube il video girato dagli alunni sull’impatto della viticoltura industrializzata «La forma intensiva minaccia paesaggio e natura». «No, qui non siamo in Amazzonia» Paola Dalli ( ani •• Pubblicato su Youtube ma rimosso dopo 72 ore: è il destino del video di dodici minuti e trentasei secondi, nel quale alcuni studenti della quarta di meccanica dell’Isiss Luciano Dal Cero di San Bonifacio assieme al loro docente di lettere Simone Gianesini, puntano il dito contro la viticoltura industrializzata_ Il video si intitola «Apocalypse Ovine» ed è nato come progetto extrascolastico per partecipare all’11° bando di concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto” lanciato da Regione, Unione delle Pro loco del Veneto ed Ufficio scolastico regionale. Pubblicato su Youtube il video ha fatto subito il pieno di visualizzazioni, condivisioni e commenti. L’effetto è stato dirompente. Tanto che dopo tre giorni e 4.200 visualizzazioni è stato rimosso dalla piattaforma perché il contenuto sarebbe stato ritenuto «non idoneo». Ma pochi giorni dopo il video documento è riapparso sulla piattaforma Vimeo ed stato diffuso anche via WhatsApp.
Fonte: Arena.
«Si rischia di danneggiare impegno e investimenti».
Il mondo produttivo si dice «stranito e dispiaciuto perché i ragazzi, che benissimo hanno fatto a mettersi in gioco e a stimolare una riflessione, rischiano di buttare alle ortiche decenni di lavoro, di investimenti e anche la reputazione del territorio e delle aziende che lo vivono». Soave e Durello sono le colture preponderanti nell’areale preso in considerazione dal video e del sentire dei 96 soci del Consorzio di tutela del Soave (5.400 ettari rivendicati nell’ultima vendemmia, 49 milioni di bottiglie nel 2021) e dei 34 soci di quello del Lessini Durello (che di ettari ne ha rivendicati 400 e di bottiglie nel 2021 ne ha prodotte 850 mila) si fa carico Igor Gladich, direttore di entrambi che, come precisa, è laureato in scienze forestali e ambientali. «Il video è fuorviante rispetto alla realtà e fa pensare ad abusi edilizi, forestali e paesaggistici quando, invece, sono molti i soggetti che sovrintendono alla materia senza contare le autorizzazioni di cui c’ bisogno, da quella paesaggistica a quella idrogeologica a cui aggiungere la valutazione di incidenza che entra nel dettaglio degli effetti degli interventi sulla biodiversità.
Fonte: Arena.
Record di-vino fatturato al top.
Nel 2021 il settore ha macinato un giro d’affari di quasi 13 miliardi. Vini nel mondo Il vino italiano ha segnato nel 2021 il record storico di fatturato, quasi 13 miliardi di euro, per effetto del balzo dell’export e dell’aumento in valore dei consumi interni. E quanto emerge dall’analisi della Coldiretti. Sono 310.000 le aziende agricole interessate alla produzione vinicola. A trainare il fatturato del vino è stato soprattutto l’aumento a doppia cifra delle esportazioni, cresciute del 12% nel 2021 raggiungendo – spiega Coldiretti – quota 7,1 miliardi; ma ad aumentare sono stati anche gli acquisti familiari, con un +2,1% nella distribuzione commerciale, mentre il resto viene dalla ristorazione, con un importante impatto del turismo, pur se con le difficoltà causate dalle restrizioni imposte dalla pandemia. Imprese attive Resta pressoché invariato lo stock delle imprese venete al primo trimestre 2022 rispetto a un anno fa. Ma è stato recuperato lo stock del 2019. Il sistema imprenditoriale veneto allarga il proprio perimetro soprattutto grazie alla filiera dell’edilizia, dei servizi a essa collegati e dei servizi alle imprese.
Fonte, Giornale di Vicenza.
Enoturismo: Divinea spiega come innovare le cantine italiane.
L’Italia è il primo produttore di vino al mondo ma le vendite dirette e quelle legate al all’enoturismo sono in sofferenza. Secondo Divinea si può fare di più. Nell’ultimo periodo, il mercato vitivinicolo sta affrontando un’impegnativa sfida di mercato e, per aiutare le aziende vinicole italiane ad affrontare tale sfida, Divinea, portale di enoturismo in Italia, ha lanciato un video educazionale che, con un linguaggio semplice e diretto, mette in luce la necessità di innalzare il livello di innovazione e digitalizzazione per fare crescere le vendite dirette ai consumatori, in cantina e online.
Fonte, BitMAT.
Fatture false, sequestro da 1.5 milioni a cantina di Partinico.
Le indagini hanno riguardato una nota società del settore vitivinicolo e di commercializzazione vini. Due imprenditori del settore vitivinicolo di Partinico sono stati denunciati dalla Guardia di finanza. L’accusa è di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione infedele. La Procura di Palermo ha disposto il sequestro oltre 1,5 milioni di euro, corrispondente al profitto di reati tributari.
Fonte, Diretta Sicilia.
“Il sabato del vignaiolo”: degustazioni e racconti nel bicchiere.
I vignaioli indipendenti raccontano i loro vini e i loro territori il 14 maggio nella prima edizione dell’evento “Il sabato del vignaiolo” organizzato dalla FIVI. Diciotto gli appuntamenti in tutta Italia, per invitare appassionati ed esperti ad andare a conoscerli di persona nelle loro aziende, a diretto contatto con il loro lavoro quotidiano tra vigna e cantina. Il legame con la terra, il rispetto dell’ambiente, l’artigianalità della produzione sostenibile in tutte le sue fasi sono infatti i valori che accomunano gli oltre 1400 associati alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Per la compagine romagnola, composta da 24 produttori dal Riminese fino alle porte di Bologna, l’appuntamento di sabato sarà proprio sul “trattino” fra Emilia e Romagna, ovvero a Ozzano dell’Emilia nel verde della cantina Palazzona di Maggio (in via Panzacchi, 16).
Fonte, Corriere Romagna.
La prima cantina al mondo che utilizza la tecnologia Blockchain è di Ordona.
Placido-Volpone di Ordona, nel Foggiano, è la prima cantina al mondo ad utilizzare la tecnologia Blockchain e quindi ad autocertifcare in totale trasparenza l’intera tracciabilità della filiera di produzione e trasformazione del vino.
Fonte: l’Attacco.
Negrar inaugurata la prima cantina cardioprotetta .
“Al vino stiamo a cuore” è l’iniziativa di Villa Spinosa a cui hanno collaborato Giulio Molon, primario della Cardiologia del Sacro Cuore di Negrar, Consorzio di tutela vini Valpolicella e BCC Valpolicella Benaco Banca. Istallato. per la prima volta, un defibrillatore in cantina e in formazione un team di volontari per il corretto uso. Capofila dell’iniziativa è Enrico Villa Spinosa, sostenuto dal dottor Giulio Molon, primario della Cardiologia del Sacro Cuore di Negrar. Importante la collaborazione del Consorzio di tutela vini Valpolicella e BCC Valpolicella Benaco Banca.
Fonte: Verona Economia.
70 cantine alla VIII edizione di “Vini d’autore – Terre d’Italia”.
Saranno 70 le cantine che prenderanno parte alla VIII … Cantina della Volta dall’Emilia (Sorbara), Cantina di Carpi e Sorbara.
Fonte: Aise.it – Agenzia Internazionale Stampa Estero.
“Effetto-guerra anche sul comparto del vino”.
Tabarrini (Consorzio Montefalco e Spoleto): ’Prima la pandemia, poi il conflitto in Ucraina: vendite ed enoturismo in sofferenza’. Prima la pandemia, poi la guerra col suo strascico di sanzioni. Anche i fiori all’occhiello delle eccellenze umbre, come il vino, sono nell’occhio del ciclone. “Con l’affievolirsi dell’emergenza pandemica – spiega Giampaolo Tabarrini (foto), presidente del Consorzio vini di Montefalco e Spoleto – era iniziato un netto rilancio del settore enologico, ora la guerra in Ucraina, con il clima generale di preoccupazione che l’accompagna, con le sanzioni anti-russe, sta ribloccando tutto, non solo per quelli che potevano essere i rapporti commerciali diretti ma anche per tutti gli effetti collaterali”.
Fonte: La Nazione.
Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria debutta a ProWein.
Dal 15 al 17 maggio il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà per la prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita.
Fonte: Mezzokilo.
Strade del vino, dell’olio e dei sapori: finanziata la promozione per il 2022.
Addentrarsi tra le vigne, gli oliveti, le aziende, le cantine, i frantoi, gli agriturismi: sono loro i protagonisti della Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, una risposta regionale alla promozione delle attività legate principalmente al turismo enogastronomico. Un reticolo di percorsi e esperienze che accompagna gli appassionati e gli interessati sulle tracce di una delle vocazioni più definite della Toscana. E la Regione anche per il 2022 ha finanziato questa mappa fatta di eccellenze con 26mila euro, risorse finalizzate alla valorizzazione di percorsi e delle varie attività di promozione che li animano dando vita a un sistema turistico integrato, formato da realtà territoriali differenti che però hanno una visione comune e condivisa di sviluppo locale.
Fonte: ANSA.
Bordeaux, 3 vini su 4 “senza solforosa” presentano difetti. Così uno studio “bordolese”.
L’indagine, sulle annate 2015 e 2016, di Edouard Pelonnier-Magimel, dell’Istituto di Scienze della Vite e del Vino di Bordeaux. C’è stato un momento, nel dibattito interno al mondo del vino, in cui la querelle sull’uso o meno della solforosa andava per la maggiore. A rinvigorirlo, ora potrebbe essere un interessante spunto che arriva da uno dei territori più importanti del mondo, soprattutto quando si parla di longevità dei vini. Perchè come riporta il magazine francese “Vitisphere”, secondo una ricerca di Edouard Pelonnier-Magimel dell’Istituto di Scienze della Vite e del Vino di Bordeaux, il 75% dei vini rossi di Bordeaux fermentati senza solfiti presenta dei difetti.
Fonte: WineNews.
Avvio d’anno difficile per l’export del vino italiano in Nord America e Asia.
Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, il Belpaese segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali competitor: infatti, nei 4 Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al 3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. Un risultato che sconta un pesante segno negativo in Asia (-15,9%, contro una media generale a -5,6% e la Francia a -0,6%) e una performance sottotono in Nord America (+6,9%), in considerazione dei risultati dei competitor (+11,9% della Francia e +10% da mondo) e del regime di lockdown nel pari periodo 2021. Difficile la partenza nella piazza statunitense, che ha registrato un aumento dell’import pari all’11% nel primo trimestre. L’Italia, con un incremento in valore del 3,5%, viaggia a bassi regimi rispetto alla Francia a +16,3%. Nel primo mercato al mondo, l’Italia è tenuta a galla dagli sparkling (+16,3% in valore) mentre si arresta la crescita dei fermi imbottigliati (-0,1%) a fronte di un +16,5 dei neozelandesi, trainati dal Sauvignon blanc.
Fonte: Tribuna Economica.
Vini al bicchiere, un decalogo per enoteche e ristoranti pigri.
Ognuno ha le sue fisse, chi vede complotti dappertutto, chi odia il kiwi, chi non sopporta le infradito e anche io ho la mia. A parte le infradito, che condivido, c’è anche la questione del vino al calice. Succede spesso che si duelli, io e il cameriere sprovveduto. Non pretendo certo il sommelier, che è un lusso ormai, nei ristoranti. E neanche ce l’ho con il povero personale di servizio, che è vessato, sfruttato, malpagato etc. Lo sappiamo. Ce l’ho con i titolari dei ristoranti e con gli chef, che spesso se ne fregano del vino, usano la carta delle bottiglie per far soldi a man bassa e quella del vino al calice la vedono con sospetto, se non con fastidio e non addestrano il personale.
Fonte: Puntarella Rossa.
Saranno 70 le cantine a Vini d’autore – Terre d’Italia.
Ottava edizione per Vini d’autore – Terre d’Italia, l’attesissima manifestazione che porta ogni anno in Versilia, a Lido di Camaiore (Lu), alcune tra le migliori realtà vinicole del Bel Paese. In questa due giorni si potranno degustare vini provenienti da diversi territori e godere di un quadro eloquentemente espressivo grazie ad una selezione attenta ed intrigante delle cantine coinvolte.
Fonte: Corriere del Vino.
STAMPA ESTERA
Un “coupage” complejo para un vino único.
Tras más de treinta años elaborando blancos en La Rioja, Bodegas Izadi ha integrado seis variedades autóctonas en un coupage complejo y con potencial de guarda. Así. Izadi Selección Blanco 2021 es el único vino blanco riojano que incluye viura, malvasia, garnacha blanca, tempranillo blanco, maturana blanca y turruntés, algo que ha supuesto una labor de recuperación de viñedos. El resultado es un blanco complejo, untuoso y con frescura.
Fonte: Expansión.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.