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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 19 luglio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Vino, nasce Rocche di Romagna.
Al debutto l’etichetta che abbina l’enologia alla storia delle 16 fortezze sparse nella regione Vino, nasce Rocche di Romagna Obiettivo: promuovere vini e cibi con un impronta locale. Nasce il nuovo marchio Rocche di Romagna, per intercettare il trend in ascesa che lega strettamente il vino al suo territorio. E siccome la Romagna è terra anche di rocche (ce ne sono un’ottantina, alcune visitabili), l’etichetta indicherà oltre al nome del vino anche quello di una delle 16 rocche individuate come capitali di un lembo di territorio, con le particolarità del terreno (argilloso, vena del gesso…) che differenziano il vino che si ottiene anche se appartiene allo stesso vitigno. Insomma, a ogni rocca il suo vino. Con un interrogativo: non si creerà confusione segmentando l’offerta? Sono 130 le cantine attive in Romagna, alcune con alle spalle una storia blasonata: l’azienda Branchini è stata fondata nel 1858, l’Azdora nel 1876, la Zanetti nel 1870, la Persolino-Strocchi, la Nicolucci e la Gordini nel 1885. Su 6.200 ettari di vigneti si producono 12 milioni di bottiglie di Sangiovese e un milione di bottiglie di Albana doc. Saranno quasi 400 mila le bottiglie di Sangiovese che avranno il marchio delle Rocche, seguendo un disciplinare rigoroso e il controllo del Consorzio vini di Romagna (associa 115 aziende).
Fonte: Italia Oggi.
Alla Dumas: vent’anni dopo, Paleo è un bianco che incanta.
Vent’anni dopo! Voglio citare Alexandre Dumas – grandissimo gourmet: il suo Grande dizionario di cucina è un monumento assolto – che assegna a quel titolo la centralità dei Tre Moschettieri per ricordare quasi in faccia all’isola di Montecristo (il Conte è sempre penna di Dumas) un vero eroe del nuovo vino italiano: Eugenio Campoimi. Non era enologo, ma aveva passione assoluta per la sua terra e per il vino. Figlio di osti bolgheresi, intraprese nei primi anni Ottanta quando Bolgheri era solo un punto sulla carta geografica l’avventura della vigna. E col Paleo, intuizione di fare Cabernet Franc in purezza con una qualità che neppure i francesi sanno eguagliare, vinse la sua scommessa di vigna. Purtroppo non di vita, ché troppo presto la nera falce l’ha colto. Torno vent’anni dopo (Eugenio è scomparso il 5 luglio del zoo2) a bussare alla porta de Le Macchiole.
Fonte: La Verita’.
Il 31 luglio ad Appiano la Festa del Gewurztraminer.
Il 31 luglio Appiano (Bz) diventa un paradiso culinario con la Festa del Gewurztraminer. Specialità enogastronomiche, il vino «principe» della zona e artigianato artistico tutto all’insegna del divertimento. Ad Appiano, per i più curiosi, è stata rinvenuta una villa romana risalente al IV secolo d.C.
Fonte: Tempo.
Con il cambiamento climatico aumenta la produzione di vino.
La produzione di vino nel Regno Unito potrebbe aumentare a causa del cambiamento climatico. Questa prospettiva emerge da uno studio condotto dagli scienziati inglesi: tra il 2004 e il 2021 la viticoltura nel Regno Unito ha mostrato un’espansione del 400 per cento, passando da 761 a 3800 ettari di terreni.
Fonte: Tempo.
Nuovi vigneti saranno impiantati negli Scavi di Stabiae.
Il Parco Archeologico pubblica un bando Obiettivo: la co-gestione delle aree Pompei verso una nuova gestione del patrimonio verde e la realizzazione dell’Azienda Agricola Pompei. Una sfida importante che sarà realizzata attraverso un processo partenariale pubblico-privato, di cui il primo passo è l’avviso internazionale che il Parco Archeologico di Pompei ha pubblicato per la co-gestione dei terreni destinati e da destinare a vigneto e al ciclo produttivo del vino, in scadenza il prossimo 26 agosto. Ai vigneti già presenti nelle Regiones I e II di Pompei e nel sito di Villa Regina a Boscoreale, estesi per quasi due ettari, si aggiungeranno altri cinque ettari di nuovi impianti di assoluta eccellenza e gestiti secondo i dettami esclusivi della lotta biologica “artigianale/naturale” e nel rispetto ed interpretazione aggiornata delle tecniche e modalità colturali del mondo antico.
Fonte: Metropolis.
Lo Sciacchetrà pronto a… volare nello spazio.
Le barbatelle del passito saranno coltivate in una navicella destinata a una missione lunare. Lo Sciacchetrà vola in orbita. Le barbatelle del celebre passito delle 5 Terre saranno coltivate in una navicella spaziale destinata ad una missione lunare. Lo ha annunciato Massimo Comparine, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, la più importante azienda italiana di progettazione sistemi satellitari. E lo ha fatto nel corso della serata del Premio Sciacchetrà, giunto alla terza edizione, che si è svolto a Buranco di Monterosso, organizzata dal senatore Luigi Grillo che del Premio è ideatore e presidente. II premio Sciacchetrà 2022 è andato allo scienziato ricercatore Gianni Ciofani, di origini monterossine, che ha brevettato un processo di estrazione di sostanze dalle vinacce provenienti dai vigneti delle Cinque Terre.
Fonte: Nazione La Spezia.
Tre serate tra musica e buon bere, Cavi Borgo accoglie Jazz 8z Wine.
Tre serate estive all’insegna della buona musica e del buon bere per il “Jazz e Wine Festival”, che quest’anno torna nella cornice di piazza Nazario Sauro a Cavi Borgo. La diciottesima edizione prende il via venerdì 22 luglio con la proiezione del film “Nina”, la biografia dell’indimenticabile maestra del jazz Nina Simone, incoronata dalla rivista Rolling Stone come una dei 100 migliori cantanti di tutti i tempi. Scritto e diretto da Cynthia Mort, il film racconta passo dopo passo la vita dell’artista, dagli esordi con la musica classica alla consacrazione internazionale, senza trascurare il suo impegno come attivista per i diritti civili negli Usa.
Fonte: Secolo XIX Levante.
Ad Alba le prove dimostrative su tecnica ed innovazione in vigneto.
Si svolgeranno giovedì 21 luglio, dalle 15, in località Altavilla ad Alba le ormai consuete “Prove dimostrative. Tecnica ed innovazione in vigneto nell’era dei cambiamenti climatici” organizzate da Confagricoltura Cuneo e giunte quest’anno alla loro ottava edizione. Un pomeriggio formativo per osservare da vicino diverse prove di trattamento e lavorazione dei vigneti, allo scopo di valutare le novità nel campo della gestione agronomica, difesa antiparassitaria, nutrizione e sostenibilità delle colture. Nello specifico i temi trattati e le attività previste saranno: la nutrizione della vite e la fertilizzazione fogliare, prove di miscelazione sostanze fitoiatriche e semine di essenza per sovescio ed inerbimenti tecnici, l’utilizzo dei droni per l’agricoltura di precisione come forma di mitigazione dei mutamenti climatici; prove di efficacia della gestione del sottofila con principi attivi di nuova concezione e diserbatrici meccaniche e soluzioni innovative per i reflui di lavaggio attrezzature agricole.
Fonte: Cuneo Sette.
Vino e vitigni nello spazio.
Durante il 15° forum internazionale della cultura del vino, nato da un’deadi Franco M. Ricci presidente della fondazione Italiana sommelier, è stata presentata una innovativa e interessante iniziativa: “Il vino nello spazio”. Tre i vini scelti e tre conseguenti vitigni da lanciare sulla stazione orbitante per un esperimento tecnico e culturale. Uno dei produttori scelti è una delle grandi eccellenze piemontesi: Gaja. “Il progetto Vino nello Spazio è un messaggio di civiltà. Già i romani, quando si espandevano in nuovi territori, diffondevano la coltivazione della vite.
Fonte: Cuneo Sette.
La popillia assalta le vigne “E’ un’estate da incubo”.
La popillia assalta le vigne “E’ un’estate da incubo” IL CASO ‘ estate da incubo per l’agricoltura non risparmia le vigne. I filari novaresi sono stati presi d’assalto dalla popillia japonica, che divora le foglie impedendo la fotosintesi indispensabile per la maturazione del frutto e la vitalità della pianta. Da diversi anni ormai il coleottero ha esteso il suo raggio d’azione. Dalle colline dell’Ovest Ticino non distanti da Malpensa, dove venne segnalato per la prima volta nel 2014, si è propagato anche verso il Sesia colpendo i vigneti delle storiche denominazioni. «Da sei anni ormai sul nostro territorio facciamo i conti con la popillia, ma in questo 2022 la sua presenza si è come minimo duplicata — avverte Marco Ioppa, viticoltore dell’azienda Ioppa di Romagnano Sesia e consigliere di Coldiretti Novara e Vco—. I danni sono evidenti in tutte le zone.
Fonte: Stampa Novara-Vco.
Siccità, la grande paura dei viticoltori di Gattinara – Siccità, grandine e caldo il clima minaccia i vigneti.
42 I produttori di Gattinara preoccupati per la mancanza d’acqua e il rischio di temporali violenti senza la pioggia la vendemmia a settembre potrebbe scattare con un anticipo di dieci giorni Siccità, grandine e caldo il clima minaccia i vigneti. Uno sguardo agli acini, uno al rientro e uno alle previsioni meteo. Sempre tenendo sotto controllo il termometro che rischia di far anticipare la vendemmia. A Gattinara l’estate 2022 non fa dormire sonni tranquilli ai produttori del rosso Docg vercellese. La siccità è un problema: la situazione è diversa dal 2003, altra annata calda. Non è compromessa ma serve la pioggia: «Non ci resta che aspettare – spiega Lorella Antoniolo -,male previsioni danno sole e caldo fino a fine mese.
Fonte: Stampa Vercelli.
La famiglia delle varietà pugliesi si allarga sempre più, con sette nuovi recenti ingressi da Nord a Sud.
Risale solo a tre mesi fa l’allargamento della famiglia dei vitigni autoctoni pugliesi, stabiliti dalla Giunta regionale che ha individuato e riconosciuto ufficialmente altre sette varietà originariamente e storicamente presenti da oltre cinquant’anni sul territorio. Sono il Moscato bianco, il Montepulciano nero, il Trebbiano toscano bianco, il Carrieri bianco, la Cigliola bianca, la Santa Teresa bianca e l’Uva della Scala bianco, che si aggiungono a quelli già censiti, sia a bacca nera che a bacca bianca per un totale che supera i 70 vitigni, un patrimonio straordinario che poi finisce in tanti vini diversi, mentre alcuni di essi si esprimono da soli “in purezza”. Quelli tipici di Capitanata sono soprattutto Aglianicone, Biancolella, Bombino, Coda di Volpe, Greco, Malvasia (in diverse declinazioni), Montepulciano, Sangiovese, Trebbiano, oltre all’uva di Troia.
Fonte: L’Attacco.
Nero di Troia, numeri e fatturati ci sono (manca la promozione) – II Nero di Troia tassello sempre più importante nel gioco di incastri tra vini, vitigni, etichette e cantine Non più solo uva da “taglio”.
II Nero di Troia tassello sempre più importante nel gioco di incastri tra vini, vitigni, etichette e cantine Non più solo uva da “taglio” II Consorzio conta una trentina di produttori e una dozzina di aziende, invoca la promozione per il suo movimento di due milioni di bottiglie ma non ha un sito internet ed è assente sui social di Riccardo Zingaro In dieci anni sono stati fatti passi da gigante ma il vero sviluppo sarà possibile se saremo capaci tutti insieme di fare sistema Nelle venature della enologia nazionale scorre sempre più frequentemente il Nero di Troia, un vitigno che ormai ha superato ampiamente i confini provinciali e regionali ed è diventato un tassello importante, per alcuni irrinunciabile, nel gioco di incastri tra vini, etichette e cantine.
Fonte: L’Attacco.
Produzione e domanda vanno bene, ma resta il problema della conoscenza e del legame con i luoghi di origine.
II brutto anatroccolo è diventato un cigno, e adesso il Nero di Troia è un protagonista nella enologia pugliese, dopo aver trascorso decenni a fare da supporto a vini più celebrati, dando spinta alcolemica e struttura ai blend. Lo confermano anche i sommelier dell’Ais sempre impegnati nella divulgazione della cultura del vino. Ma questo ruolo non basta più, anche grazie all’attività del ConsorzioTavoliere che poggia la base delle sue attività sulla tutela e valorizzazione di un tipo di uva dalle potenzialità ancora non esplorate del tutto, specie in relazione al suo legame con il territorio di origine che è, sì, fortemente identificativo, ma ancora troppo nella teoria e poco nella pratica. Quanti ristoranti della zona lo propongono alla clientela? L’interrogativo è stato il fulcro di una conversazione pubblica fatta sabato sera all’ombra della Cattedrale di Troia, in occasione della 2l esima edizione del convegno sull’uva più famosa dell’agro.
Fonte: L’Attacco.
I vini si promuovono in vigna.
Primo appuntamento sabato 23 luglio a Morgex I vini si promuovono in vigna. Sono 23 i produttori che sabato 23 luglio, a Morgex, parteciperanno al primo dei due appuntamenti con Vini in vigna – Valle d’Aosta nel bicchiere, l’appuntamento del Consorzio Vini Valle d’Aosta che offre l’opportunità per una degustazione sul campo, tra le vigne, là dove nascono e crescono le eccellenze di casa nostra. Sabato 23, dalle 17 alle 20, gli appassionati potranno degustare i vini delle cantine ospiti, in un sentiero che si snoda nel vigneto e che combina la degustazione di vini di qualità ad assaggi dei migliori prodotti. Il contributo per il calice con la pochette e la degustazione è di 25 euro.
Fonte: Gazzetta Matin.
Un omaggio al passato e alle radici.
IAR, nasce Cuvè Saint-Bernard. Un’annata ottima, il 2020, e un vino che ha voluto omaggiare il passato e le radici dell’esistenza vitivinicola di chi l’ha prodotto, dando valore a territorio e vitigni. C’è tutto questo in Cuvé Saint-Bernard, la nuova etichetta dell’Institut Agricole Régional di Aosta, presentata per la prima volta al Vinitaly di Verona, riscontrando peraltro un buon successo in un contesto di lusso. «Il Cuvé Saint Bernard è un vino di assemblaggio – spiega l’enologo dell’IAR, Daniele Domeneghetti -. L’idea di questo vino nasce dalla volontà di valorizzare i vitigni migliori dell’annata. Per 112020, da cui iniziamo questa nuova produzione, i vitigni scelti sono gamay 6096 e gamaret 4096». Il cantiniere dell’IAR, Diego Bétemps, motiva la scelta. «Il gamay è spesso un vitigno snobbato, ritenuto più di quantità che di qualità, anche perché ha un sapore troppo di terra – racconta -. Così abbiamo iniziato il lavoro già in vigna, diradando i grappoli e i risultati sono stati ottimi.
Fonte: Gazzetta Matin.
II miglioramento genetico al centro del convegno di Copagri e Crea.
L’appuntamento è in programma oggi dalle 11. Verranno presentati i primi risultati del progetto Biotech sul miglioramento genetico vegetale, attraverso l’intervento del responsabile Luigi Cattivelli, direttore del Centro di ricerca in genomica e bioinformatica del Crea. Sarà presente anche il direttore del Centro di ricerca in viticoltura del Crea Riccardo Velasco e il responsabile tecnico dei settori produttivi della Copagri Enrico Fravili.
Fonte: Arena.
Prosecco, stracciata la bozza di accordo tra i due consorzi – Prosecco, Consorzi in guerra stracciata la bozza d’accordo messa a punto dal ministero.
Salta il vertice Era i presidenti della duc e delle due Docg sul l’uso di nomi e marchi Bortolomiol. Nessuna ipotesi di creare un Consorzio unico e neppure di eliminare la parola “Prosecco” di Mauro Plgoao i’ viso Prosecco, è battaglia tra i Consorzi di tutela sulla bozza che doveva garantire 11 «corretto utilizzo delle denominazioni». Una battaglia esplosa per poche pagine scritte da Giuseppe Ambrosio, direttore generale del ministero delle Politiche alimentari e forestali. Un dirigente che negli ultimi mesi è salito agli onori delle cronache come coordinatore delle linee difensive sul caso «Prosek». A margine di uno di questi incontri, sollecitato dal Consorzi, il ministero si era reso disponibile a trovare delle regole che rispettassero le identità di tutti, senza prevaricazioni tra collina e pianura, nell’utilizzo delle parole chiave “prosecco”, “superiore” e altre ancora.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Prosecco, l’ora delle accuse – Prosecco, bollicene roventi: salta il vertice.
Vanzan a pagina 12 Prosecco, bollicine roventi: salta il vertice? I1 ministero annulla la riunione tra i Consorzi del 26 luglio che >No comment da parte di Doc e Asolo. Bortolomiol (Docg): «Nessun doveva portare alla firma del Codice di autoregolamentazione accordo: contro di noi attacchi ingiustificati, saremo intransigenti» LA MAIL GIUNTA DA ROMA: «UN’ALTRA CONVOCAZIONE CI SARA SOLO SE RICHIESTA DAI TRE CONSORZI». Prosecco, salta il vertice del 26 luglio, quello che doveva registrare la firma del “Codice di autoregolamentazione” tra i produttori delle famose bollicine e, soprattutto, decretare l’eliminazione del termine “Superiore” finora utilizzato dalla Docg, ma anche la morte delle comparazioni tra le differenti Denominazioni. Evidentemente seccati dalla polemica scoppiata in Veneto, a Roma è stato deciso di annullare l’incontro.
Fonte: Gazzettino.
Oltre 300 ciclisti in bici per le vigne: «Per la sostenibilità».
Grande successo della prima edizione della Vignaronda a Mel la corsa tra vitigni resistenti, ovvero green, e si pensa già al 2023 TANTE LE FAMIGLIE CON BAMBINI «GRANDE RISPOSTA UNA MANIFESTAZIONE INEDITA IN PROVINCIA CHE CONTINUERA». Un successo oltre le aspettative, quello della prima edizione della Vignaronda: sono stati 330 gli appassionati di bicicletta che si sono iscritti alla manifestazione ciclistica non competitiva che ha toccato aziende agricole e vitivinicole resistenti della Valbelluna. Grande successo ha avuto la versione “Gravel del Vigneto Resistente”, con 1600 metri di dislivello e 108 km di lunghezza -13 km in più rispetto a quanto previsto inizialmente, visti alcuni problemi legati a lavori in corso sul percorso originario – con ciclisti arrivati anche da Padova e da Monza; ottima la risposta anche nella versione “Pedalata del Vigneto Resistente”, più breve e dedicata alle famiglie, con 30 km e 500 metri di dislivello.
Fonte: Gazzettino Belluno.
Intervista a Valerio Nadal – Siccità e clima “tropicale”, Condifesa: «Uva assicurata per 450 milioni di euro».
«Il clima sta cambiando e assistiamo ormai costantemente e lunghi periodi di siccità che provocano perdite di prodotto. Ma anche gelate fuori stagione, piogge abbondanti e nuove malattie. Per questo l’unico vero strumento per difendersi sono le assicurazioni». Il monito arriva dal presidente di Condifesa Valerio Nadal. «Quest’anno -, spiega -, arriveremo a 600 milioni di capitale assicurato, la cifra più alta di tutta Italia». Tra pochi giorni, 1122 e il 23luglio, si parlerà di questi temi proprio nella Marca, nell’azienda agricola Merotto di Col San Martino di Farra di Soligo, dove si svolgerà la quarta edizione di “Vita in campo”, una delle fiere nazionali più importanti d’Italia dove non solo verranno mostrate e proposte le ultime tecnologie in campo agricolo, con macchinari per lavorare i vigneti in collina, ma si parlerà anche dei principali problemi legati alle coltivazioni.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Intervista a Giorgio Polegato – «Basta polemiche, il valore delle colline non si tocca» – «Il valore delle colline non è in discussione».
Pare che la “base” fosse all’oscuro della trattativa: il Codice di autoregolamentazione sul Prosecco sarebbe stato noto solo ai vertici dei tre Consorzi, vale a dire le due Docg (Conegliano Valdobbiadene, Asolo) e la Doc. Va da sé che, prima o poi, il caso sarebbe comunque esploso, visto che l’intesa era di firmare le carte martedì 26 luglio. Non se ne farà niente perché dal ministero ieri è partita una mail ai tre Consorzi: viste la fuga di notizie e le polemiche, il vertice è annullato. Non solo: la riconvocazione ci sarà solo se la richiesta sarà unanime. Cosa che sembra alquanto difficile visto che dal Conegliano Valdobbiadene Docg ieri – e non si capisce perché non prima – è partito un fuoco di fila a difesa del termine “Superiore”, perfino del sito prosecco.it, arrivando a dire che non c’era nessun accordo sulla condivisione di codici.
Fonte: Gazzettino Treviso.
«La diversità del vino affonda le radici nel suo terreno».
Il Prosecco trova la sua diversità soprattutto nel terreno, o se vogliamo terroir, in cui si coltiva la Glera, la vite da cui si produce. Il tutto a dispetto di quei luoghi comuni che spesso lo descrivono come vino semplice (come se poi la semplicità fosse un difetto). A raccontare le diversità, o meglio le diverse declinazioni in cui si pub trovare il Prosecco ci aveva pensato il Consorzio Docg nella serata enogastronomica dal titolo “A cena con il paesaggio”. Il luogo scelto per raccontare agli ospiti che anche il Prosecco è capace di versatilit è uno dei più iconici e incantati del territorio che dal 2019 è Patrimonio Unesco: il colle di Collagù, a due passi da Farra di Soligo. Tema della serata, le Rive, il nome con cui sono chiamati dai viticoltori gli appezzamenti di vigneti più ripidi e scoscesi, quelli che richiedono un lavoro manuale più lungo e faticoso da parte dei viticoltori, e le cui uve hanno una qualità superiore.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Dal nome ai codici Prosecco, la strada del Consorzio unico è ancora in salita.
II ministero spinge per riunire Doc, Docg e Asolo Nessuno però vuole rinunciare alla propria identità Il dominio online prosecco.it intanto passa dal Docg al Doc In aprile vendite in calo L’export di vini italiani è in controtendenza, dall’aprile scorso. Lo ha reso pubblico, proprio ieri, l’Osservatorio Uiv, precisando che la contrazione è sia in valore (-1%) che soprattutto a volume (-11%), con segni meno sia per gli spumanti (-4%) che per gli imbottigliati (-13%) e lo sfuso (-9%). Nei primi 6 mesi di quest’anno, il Prosecco Doc è cresciuto sul mercato del 13%, ma non del 15% come era stato previsto (il sistema Prosecco vale tre miliardi, oggi vende poco meno di 800 milioni di bottiglie). Ecco perché ieri, al culmine delle polemiche sui codici di autoregolamentazione di ciascun Consorzio delle bollicine, tutti gli opinion leader dello stesso sistema si sono affrettati a raccomandare: basta con le fughe in avanti e, soprattutto, «i problemi, se ci sono, risolviamoceli in casa».
Fonte: Tribuna Treviso.
Coldiretti: «L’incertezza è pericolosa» Razzolini (FdI): «No all’unificazione».
«Non è così che si difendono gli interessi dei produttori, creando un clima di incertezza ulteriore che non pagherà, qualunque sia l’obiettivo finale di questa diatriba che al momento facciamo fatica a comprendere». Parola severe quelle pronunciate ieri dal direttore regionale di Coldiretti, Marina Montedoro, a riguardo dei Consorzi di Tutela che sembra vogliano autoregolamentare l’uso delle rispettive denominazioni “omologandole” senza tenere conto della storia di un territorio, del lavoro dei viticoltori e di un paesaggio dall’alto valore culturale e ambientale oggi patrimonio dell’Umanità. «Coldiretti», aggiunge Montedoro, condivisa anche da Giorgio Polegato, presidente dell’associazione provinciale di Treviso.
Fonte: Tribuna Treviso.
Cinema in cantina, serate culturali ed enogastronomiche sui colli Euganei.
Una bella iniziativa di mezza estate in Veneto, promossa da “Strada del Vino Colli Euganei”. L’obiettivo è quello di far conoscere le realtà le eccellenze enogastronomiche locali ed offrire occasioni di relazione e svago nel contesto culturale di un Film Festival. Le serate consistono in una cena con un ricco cestino di prodotti locali accompagnata da un ottimo calice di vino, trovandosi in autonomia l’angolo più suggestivo dell’azienda agricola. Finita la cena, si assisterà alla proiezione di un film all’aperto. Ogni serata sarà presentata da un ospite di eccezione.
Fonte: VeraClasse.
Anche la “Premier Millennial” ama il Prosecco: la finlandese Sanna Marin.
Dalla Finlandia alle colline del Prosecco Patrimonio Unesco, per una vacanza relax nella settecentesca Villa Soligo ai piedi dei vigneti de La Farra. Anche la “Premier Millennial” ama il Prosecco: la finlandese Sanna Marin, nei giorni scorsi, si è concessa una vacanza relax nelle Colline vitate dove nasce il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg Patrimonio dell’Unesco, a Villa Soligo, hotel di lusso in una settecentesca residenza palladiana ai piedi dei vigneti del colle San Gallo, culla delle bollicine della cantina La Farra. Dopo mesi di complesse trattative legate all’adesione alla Nato della “neutrale” Finlandia, dopo che l’invasione russa dell’Ucraina ha portato a inquadrare Mosca come una possibile minaccia alla sicurezza nazionale, la premier, 36 anni, in carica dal dicembre 2019, la più giovane leader di Governo nella storia del suo Paese, nonché la più giovane al mondo all’epoca della sua elezione, ha soggiornato tra degustazioni e buon cibo, in uno dei luoghi più amati da Alberto Sordi, Marcello Mastroianni e Sophia Loren, e oggi tra le mete del vino italiano più gettonate soprattutto dai giovani come lei, anche grazie al riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità.
Fonte: WineNews.
Vino: export primi 4 mesi +12,6% ma da aprile cambia trend.
Luci e ombre sull’export di vino italiano che chiude il primo quadrimestre in positivo, con volumi in crescita dell1,1% (653 milioni di litri) e un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro (+12,6%). Ma ad aprile si inverte il trend con la prima contrazione in valore (-1%) e soprattutto a volume (-11%). A dirlo è l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati Istat, nel rilevare il fortissimo traino della tipologia spumanti, i cui volumi destinati all’estero sono aumentati nei quadrimestre di circa il 15%, a fronte di un calo dell’1% dell’imbottigliato fermo e frizzante.
Fonte: ANSA.it.
Il vino in estate, i cinque miti da sfatare, uno è sul rosso.
Sono suggestioni e abitudini anacronistiche? L’estate e le alte temperature inducono a soluzioni rinfrescanti, ma per i wine lovers il vino non perde il suo appeal in maniera così generica durante la stagione più calda. Nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha bevuto vino – senza differenze di stagioni – dato in crescita rispetto a soli tre anni fa, effetto soprattutto grazie ad un’impennata della platea di giovani. Questo secondo una ricerca dell’Osservatorio Vinitaly – Nomisma Wine Monitor che attesta ancora una volta il gradimento nei confronti del prodotto vino, che non risente del cambio stagione. Ma quali sono, secondo gli esperti della digital factory Sommelier Coach, i luoghi comuni e miti da sfatare sul vino in estate? “Le richieste dei clienti spesso rispecchiano tradizioni, abitudini, cultura e spesso si è vittima delle famose leggende metropolitane a cui poi occorre fare chiarezza.
Fonte: ANSA.it.
Vino: bene l’export, ma timori per il futuro.
Luci e ombre – per Unione italiana vini – sull’export di vino italiano, che chiude il primo quadrimestre in positivo, con i volumi esportati a +1,1% (653 milioni di litri) e un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro (+12,6% il trend in valore, condizionato però dalla crescita dell’inflazione). Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati da Istat, è ancora fortissimo il traino della tipologia spumanti, i cui volumi destinati all’estero sono incrementati nel periodo di circa il 15% a fronte di un calo dell’1% dell’imbottigliato fermo e frizzante.
Fonte: Italianfoodtoday.it.
Vino, export Italia bene ma non benissimo.
Il vino italiano all’estero continua a viaggiare ma non fa grandi exploit. La tendenza emerge dai dati Istat sull’export ed elaborati dall’Unione Italiana Vini che evidenzia come il comparto chiude il primo quadrimestre in positivo, con i volumi esportati a +1,1% (653 mln di litri) e un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro (+12,6% il trend in valore, condizionato però dalla crescita dell’inflazione).
Fonte: Adnkronos.
Vino. Export ancora in positivo nel primo quadrimestre, ma preoccupazioni per un aprile in perdita.
Luci e ombre – per Unione italiana vini – sull’export di vino italiano, che chiude il primo quadrimestre in positivo, con i volumi esportati a +1,1% (653 mln di litri) e un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro (+12,6% il trend in valore, condizionato però dalla crescita dell’inflazione). Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat, è ancora fortissimo il traino della tipologia spumanti, i cui volumi destinati all’estero sono incrementati nel periodo di circa il 15% a fronte di un calo dell’1% dell’imbottigliato fermo e frizzante.
Fonte: Agricultura.it.
Nel vino spopola il formato ‘bar’. Nuove aperture da Moët & Chandon al Franciacorta.
Il vino bypassa la competizione del bancone e apre lui stesso un bar. Dalle bollicine nostrane alle francesi, passando per la Valpolicella, sono molteplici gli esempi di cantine vinicole che aprono locali a insegna propria. Alla somministrazione in senso stretto, si va così ad aggiungere la possibilità di comunicare storie e valori senza intermediari. Negli scorsi giorni, Moët & Chandon ha aperto il suo Champagne bar più grande d’Europa all’interno di Harrods, a Londra. Al suo interno è presente una selezione completa di Champagne (anche al calice), cocktail d’autore e un menu “Food Bites”. Tra le altre destinazioni della celebre maison in orbita al gruppo Lvmh, c’è quella all’interno della Rinascente di Milano.
Fonte: Wine Pambianco – PambiancoNews.
Roncola, “Vino in quota” raddoppia: anche i cocktail con la degustazione di vini.
“Vino in quota”, l’idea nata dai giovani di Roncola nel 2019 quest’estate assume una veste nuova: lunedì 8 agosto dalle 18.30 Roncola San Bernardo, a 800 metri di altezza, sarà la splendida cornice di una degustazione ambiziosa di vino e prodotti locali. Una cantina del territorio e due quotati rivenditori di vino. Tellurit, di Pontida, porterà i prodotti delle sue vigne mentre Enotop – wine center e enoteca Volpi ci faranno fare un giro per l’Italia del vino. Il buon cibo preparato dai ristoratori del territorio accompagnerà la serata di degustazione.
Fonte: La Voce delle Valli.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.