News Vitivinicole e tenute agricole di martedì 26 aprile 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 26 aprile 2022!

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Enoturismo In bicicletta fra le cantine dell’Amarone.
Terminato il Vinitaly, le cantine della Valpolicella rilanciano le proposte turistiche al pubblico di wine lover che, negli ultimi due anni, è rimasto abbastanza confinato al concetto di «prossimità». Fra un mese ci sarà il weekend dedicato alle «Cantine aperte», ma già ora le aziende vinicole veronesi puntano sul rilancio dell’enoturismo, un settore che, fino al 2019, ha conosciuto solo numeri in crescita. Le Famiglie Storiche, l’associazione che raggruppa i più importanti brand dell’Amarone, ha studiato itinerari che comprendono visite guidate, degustazioni e ospitalità. Molte cantine, come Musella, Brigaldara, Tommasi, Masi e Allegrini possono offrire soste e camere in relais, glamping, hotel con Spa e ville storiche.

Fonte: Corriere di Verona.

Degustando il Cesanese, un rosso antico che sa di popolo.
C’é desiderio di pecorino, di fave, di prosciutto salato e pane buono; c’è bisogno di campagna e di prato, di natura. Si avvicina il primo maggio che, si spera, sia giorno felice perché torni la speranza di lavoro e di buona vita. Cosi mi è venuto di degustare un vino antico, che sa di popolo, nonostante la sua raffinata presenza ai sensi. $ il Cesanese che popola da tempo immemore le colline che fanno corona a Roma e ha la terra di elezione nel frusinate e nella Ciociaria. Che significa cucina spessa e ambiente affascinante e spontaneo, significa abilità agricola. Il Cesanese, forse, ha suscitato tutto questo. Tre sono le declinazioni: d’Affile, che si fa alle pendici dei monti Affilani; di Olevano, ristretta come denominazione a questo solo comune; e del Piglio, che è il Cesanese che si fregia della Docg ed ha un areale più ampio, sui mille ettari.

Fonte: La Verita’.

Vindome.
La prima app dedicata all’investimento in vini pregiati in occasione dell’evento La semaine des Primeurs 2021 di Bordeaux svela la funzionalità Portfolio Performance per monitorare l’andamento degli investimenti e accedere a dati per scegliere le etichette.

Fonte: Mf.

Torre Fornello, la qualità nasce al confine.
Nella tenuta di origine quattrocentesca situata in Val Tidone è partito nel 1998 l’ambizioso progetto di Enrico Sgorbati la vocazione al vino risale ai tempi antichi E la sperimentazione è legata alla Malvasia Fnrico Sgorbati è uno di quei rarissimi personaggi nelle cui vene, si giurerebbe, scorre vino anziché sangue. Un affabulatore clamoroso, la cui genuina predisposizione per la comunicazione rischierebbe di oscurare il fatto che si tratta di un vignaiolo preparatissimo, un vero natural talent, categoria che come benissimo sanno i miei 25 lettori considero altrettanto rara che l’iridio. Del resto l’ossessione per il vino, che nel suo caso, come nei casi migliori, si presenta in una forma patologica, rara e totalizzante, rappresenta la risposta agli interrogativi di una vita. Famiglia di vignaioli, gli Sgorbati, ma sostanzialmente terzisti, Enrico entra in azienda già nel 1992, covando idee ambiziose e una lucida visione del futuro.

Fonte: Nuova Ferrara.

A spiccare è l’Emilia Igt Zu vanificata e affinata in solo acciaio.
Fra i classici va segnalato di certo il Doc Donna Luigia senza dimenticare Una, che nasce da unico vigneto e sta in barrique 13 mesi Fra i vini dell’azienda piacentina partiamo dall’Olubra, spiazzante Marsanne (più un 10% di Malvasia di Candia). Attacco al naso di Marimo, cedro, pesca bianca, bella iodatura finale. Succoso e persistente alla bocca. Passiamo a uno dei classici di casa, il Colli Piacentini Doc Donna Luigia, Malvasia in purezza Una panoramica dell’azienda vitivinicola piacentina? prodotto fin dal 1999 con “formula” di grandissimo lignaggio enologico. Naso di acqua di rose, albicocca e litchi, con uscita di salvia fresca. Salato e persistente alla bocca. Passiamo al Colli Piacentini Doc Una, Malvasia prodotto miracoloso di un unico vigneto vinificato e affinato in barrique per 13 mesi.

Fonte: Nuova Ferrara.

Gli studenti di Marmella a lezione di vino. Vigneti e torchi svelano i loro segreti.
I ragazzi della seconda M delle medie sono stati accolti da tre generazioni della famiglia Il capostipite Ottaviano, 92 anni, ha raccontato la sua giornata tipo. Tutti all’azienda agricola di Ottaviano Lambruschi, per quelli della produzione del vino. L’avventura prosegue per la classe seconda M delle medie di Marinella nell’ambito del progetto Steam. L’obiettivo è alimentare la passione per la scienza e tecnologia, portando gli adolescenti verso le varie discipline e arti per prepararli e orientarli in modo che abbiano tutti gli strumenti necessari ad approfondire e scegliere consapevolmente il percorso formativo più adatto ai loro interessi e attitudini. I ragazzi (accompagnati dalle docenti Tavarini e Galli), hanno visitato la nota cantina per avere notizie sui prodotti tipici del territorio e in particolare sul vino. Accolti da Fabio e Ylenia Lambruschi, hanno da loro ascoltato l’illustrazione delle attività e le caratteristiche principali dell’azienda.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Prezzi delle uve in picchiata In sette anni crollo del 30%.
Rispetto al 2020 però recuperano Moscato, Pinot Grigio e Riesling Tengono i neri, per i bianchi cedimento generalizzato rispetto al 2015. Prezzi delle uve oltrepadane in risalita ai livelli pre-pandemia, ma il confronto con il 2015 è impietoso: fino a -30% per alcune tipologie di prodotti. A dirlo sono i dati di uno studio effettuato da Unioncamere e Borsa Merci Telematica Italiana sull’andamento dei prezzi all’ingrosso delle uve da vino per la vendemmia 2021. Per quanto riguarda l’Oltrepo Pavese, «l’annata 2021 ha mostrato un leggero recupero delle quotazioni delle uve da vino, rilevate dalla Camera di Commercio di Pavia, sebbene non esteso a tutti i vitigni» si legge nello studio. Gli aumenti maggiori si registrano tra le uve a bacca bianca, che, dopo la netta flessione del 2020, hanno registrato un parziale recupero dei prezzi, in particolare per il Moscato Doc, da 50 a 60 euro al quintale (+20%), Pinot Grigio Doc, da 50 a 55 euro (+10%), e Riesling Doc, da 40 a42,5 euro (+6,3%); mentre sono rimaste stabili le uve per Pinot Nero Docg (85 euro a quintale). Ma le uve a bacca bianca sono anche quelle che perdono di più nel lungo periodo: nel 2015, infatti, un quintale di Moscato veniva pagato 85 euro, con un crollo del prezzo di quasi il 30% (26 euro in meno), mentre un quintale di Pinot Grigio 81,5 euro (contro i 55 dell’ultima vendemmia, con un calo del 32,5%); non va meglio il Riesling (-31%, pagato quasi 20 euro in meno al quintale), più contenuto il calo del Pinot nero Docg (dai 90 euro del 2015 agli 85 del 2021, ma nel 2019 era pagato 96 euro al quintale). «Tra le uve a bacca nera, la ripresa registrata nel 2021 per le uve Barbera (+9,1%) e Bonarda (+5,6%) ha consentito ai prezzi di riportarsi leggermente al di sopra dei livelli del 2019 — spiegano ancora i dati di Unioncamere.

Fonte: Provincia – Pavese.

Trenta aziende all’Open day di Ais Brescia.
Domenica 8 maggio, circa 30 aziende vitivinicole associate al Consorzio tutela vini Oltrepo pavese parteciperanno all’open day di Ais Brescia, manifestazione dedicata ai sommelier dell’associazione e ai loro accompagnatori (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 nella sede di Ais Brescia). Durante la giornata sono in programma quattro degustazioni guidate dal direttore del Consorzio, Carlo Veronese, alla scoperta dei vini del territorio.

Fonte, Provincia – Pavese.

Wine Week, 5mila ingressi Una settimana da sold out.
Anisio: «È stata l’edizione maggiormente partecipata» Wine Week, 5mila ingressi Una settimana da sold out M Un nuovo successo per la quarta edizione di Torino Wine Week. La rassegna per gli amanti del vino si chiude con 5mila ingressi e una altissima presenza di under 35. «E stata una settimana entusiasmante, che ci rende orgogliosi ma soprattutto grati, nei confronti di tutti gli attori che quest’anno hanno messo anima e cuore con noi, per la Torino Wine Week» commenta Patrizio Anisio, organizzatore della manifestazione. «E stata l’edizione maggiormente partecipata come pubblico e come produttori, che continuano a credere in un Salone del vino che vuole raccontare e rappresentare tutto il Piemonte» aggiunge soddisfatto.

Fonte, CronacaQui Torino.

Degustazioni, convegni, talk per un Vinitaly di successo.
Confagricoltura Alle dirette streaming ministri, parlamentari, imprenditori e il console inglese Degustazioni, convegni, talk per un Vinitaly di successo. L’edizione veronese del 2022 caratterizzata dall’alto livello di visitatori e buyer. Per Confagricoltura, il Vinitaly 2022 si è chiuso con un consuntivo che va oltre le più rosee aspettative. Nella quattro giorni veronese dedicata al mondo del vino, gli approfondimenti sui temi di stretta attualità si sono alternati alle degustazioni guidate «Come confermato dalle imprese associate a Confagricoltura che hanno popolato gli stand regionali, l’edizione di quest’anno è stata caratterizzata proprio dall’alto livello di visitatori e buyer. Livello che non ha fatto rimpiangere i numeri degli ingressi registrati nelle edizioni precedenti alla pandemia, che hanno costretto l’indotto fieristico internazionale a due anni di stop» commenta Luca Brondelli, presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale, che ha presenziato alla manifestazione enologica insieme al direttore Cristina Bagnasco e alla consigliera provinciale Paola Sacco.

Fonte, Monferrato.

Dove prima c’era il mare ora crescono vini preziosi. “Li presenteremo all’estero”.
Ogni vino ha particolari caratteristiche di sapore, colore e profumo a seconda della zona di produzione. Ed è la mappatura a indicare la carta d’identità a quel particolare vino. Il Casalese è zona di sedimenti geologici che un tempo appartenevano al mare. Da qui è partita la presentazione al Museo civico, nella sala Vitoli, della Carta bilingue (in italiano e inglese) «Zone e vigneti del Monferrato casalese —i Cru di Enogea», per illustrare i vini prodotti in 33 Comuni del Monferrato casalese. È stato il divulgatore scientifico e mappatore di fama internazionale Alessandro Masnaghetti, a introdurre la Carta che è stata realizzata grazie al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo rurale 2014-2020, con il contributo di Fondazione Cra, Comune di Casale e Consorzio Gran Monferrato. La Carta è suddivisa in sette settori, cinque occidentali della Valcerrina e due orientali di Valle Ghenza, Valle Grana e Vignale.

Fonte, Stampa Alessandria.

Tornare in Valle.
Sui monti più alti della provincia la proposta del “Tour gastronomico” Piatti della tradizione e gusti nuovi da scoprire in un territorio selvaggi. E’iniziato tutto ieri dal FJ ristorante Da Bruno, Albera Ligure (frazione San Nazzaro, dove si tornerà poi a novembre), con il menù delle lumache. Poi ci saranno altre cinque tappe primaverili e ne sono previste quindici in autunno. Una programmazione fitta e interessante che ha un titolo: «Tour gastronomico Valli Borbera e Spinti» e che esiste dal 1978 per promuovere un territorio che in tanti definiscono ostile (come sinonimo di impervio, selvaggio, da esplorare), ma che come tutte le cose difficili da raggiungere sa stupire, una volta arrivati in vetta. «La nostra idea – spiega Michele Negruzzo, presidente dell’associazione dei ristoratori delle due valli – è promuovere il territorio e i suoi prodotti.

Fonte, Stampa Alessandria.

A “C’è più Gusto” il futuro del turismo enogastronomico.
Otto anni fa, il 22 giugno 2014, l’Unesco accoglieva i paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato tra i siti Patrimonio dell’umanità. Un traguardo importante, che ha dato il via a una nuova stagione del turismo enogastronomico. A conferma, 5 anni fa l’Unesco ha proclamato Alba Città Creativa perla Gastronomia. Un’ulteriore conferma giunge dall’Unwto, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promozione del turismo sostenibile e responsabile, che ha scelto Alba come sede, a settembre, della 6a Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico. Di tutto questo si parlerà oggi al Teatro Sociale di Alba a «C’è più Gusto», evento organizzato dal content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, in collaborazione con Atl Langhe Monferrato Roero, Comune di Alba, fiera Vinum e Regione Piemonte.

Fonte, Stampa Asti.

“Vinum” ha segnato la ripartenza In tre giorni 57 mila degustazioni
Ottimo bilancio per il primo weekend della 44° Fiera nazionale dei vini del Piemonte in corso ad Alba fino all’8 maggio L’evento sospeso due anni dalla pandemia ha restituito emozioni, sold-out gli appuntamenti a cena con gli chef “Vinum” ha segnato la ripartenza In tre giorni 57 mila degustazioni.13 bicchieri al collo, brindisi e sorrisi per Vinum, che è tornato in città portando con sè tutto il suo spirito di festa e condivisione. Il primo weekend della 44′ Fiera nazionale dei vini del Piemonte si è chiuso ieri con un bilancio lusinghiero per l’Ente Fiera Alba, il Comune e il Consorzio Piemonte Land of Wine, promotori del maxi evento rimasto in sospeso per due anni a causa della pandemia. E così, in un clima di meteo incerto, ma anche di fiducia e voglia di stare insieme, i raffronti da parte degli organizzatori si fanno ricordando l’ultima edizione del 2019, con le degustazioni vendute finora in presenza nei primi tre giorni e online (vendite che comprendono anche i prossimi appuntamenti) già oltre 57 mila.

Fonte, Stampa Cuneo.

Dall’Unesco al turismo del vino “Alba fra le capitali nel mondo” – Alba capitale.
La città si appresta a ospitare, a settembre, il più importante forum internazionale del settore Oggi La Stampa celebra l’inarrestabile ascesa del territorio con una giornata speciale a teatro Otto anni fa, il 22 giugno 2014, a Doha l’Unesco accoglieva i paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato tra i siti Patrimonio dell’umanità. Un traguardo importante, che ha dato definitivamente il via alla nuova stagione del turismo enogastronomico. A conferma di questa vocazione, cinque anni fa l’Unesco ha aggiunto un’altra medaglia, proclamando Alba Città Creativa per la Gastronomia, inserendola in un circuito esclusivo e mondiale di località che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile. La coscienza di questo ruolo è crescita rapidamente e oggi ha ricevuto un’ulteriore conferma dall’Unwto, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della promozione del turismo sostenibile e responsabile e che ha scelto proprio Alba come sede, a settembre, della sesta Global Conference on Wine Tourism, ovvero il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico.

Fonte, Stampa Cuneo.

A Gallipoli i vini albanesi.
Per oggi alle 18 la Federazione italiana sommelier albergatori e Ristoratori Fisarha organizzato una degustazione per far conoscere i vini e i vitigni autoctoni albanesi, in collaborazione con Fisar Lecce. La manifestazione, coordinata da delegato Artur Bodini, si svolgerà al Ristorante la Giudecca di Gallipoli con la partecipazione di sommelier di Federazioni nazionali. «Una vetrina importante per l’Albania – spiega Bodini -che da qualche anno, sta investendo molto nel settore vinicolo. Dal 2002 ad oggi sono 26.000 gli ettari di terra destinati ai vigneti. La nuova generazione di viticoltori sta producendo vini completamente autoctoni via via sempre più pregiati, che non hanno nulla da invidiare ai vini del resto dell’Europa».

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.

Premi al Vinitaly per l’azienda Contini.
La storica cantina incassa vari riconoscimenti alla rassegna veronese. Sono mesi caldi per l’azienda vinicola Contini. Fra progetti ambiziosi che stanno per giungere a termine e la recente partecipazione al Vinitaly a Verona, la storica cantina cabrarese vuole farsi trovare pronta alle sfide del futuro. «Gli interventi programmati, i lavori interni di ristrutturazione della cantina, stanno procedendo bene – spiega il vicepresidente Mauro Contini -. Speriamo di essere pronti con un’accoglienza più adeguata e ordinata già in estate». Ma cosa hanno riguardato i lavori? Contini entra nel dettaglio: «Abbiamo trasferito la logistica nell’ex cantina Atzori, per cui la zona di accoglienza avrà una funzione polivalente e fungerà da museo aziendale. Questa sala è collegata alle zone di invecchiamento del vino, quindi alle sale botti. Stiamo creando un percorso di accoglienza comunicante con le zone di produzione, ma percorribile senza entrare all’interno di queste ultime».

Fonte, Nuova Sardegna.

Agricoltura e viticoltura eroica È tempo di “Anteprima vini”.
Spiccano in particolare tre piccole, ma preziose esperienze tra cui la lucchese “Maestà della Formica” di Careggine Manca ormai pochissimo alla 21a edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana, la rassegna che porta al Real Collegio le migliori etichette, le migliori aziende e i vini più pregiati di quella parte di Toscana bagnata dal mare. Nell’ampia offerta della 21a edizione, che sabato 30 aprile e domenica 1° maggio porta a Lucca 80 produttori e oltre 400 etichette, spiccano in particolare tre piccole, ma preziose esperienze. Una chiara volontà dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana di promuovere e sostenere giovani realtà che fanno la differenza. Dalla Lunigiana, l’azienda agricola Terenzuola di Ivan Giuliani coltiva antiche particelle ultracentenarie. Estesa anche con due “satelliti” nelle Cinque Terre e nei terreni del Candia sulle Apuane, la Terenzuola difende la sua storicità eroica: giunta oggi alla trentesima vendemmia, l’azienda di Giuliani nasce tra la prima e la seconda guerra mondiale come impresa di famiglia.

Fonte, Nazione Lucca.

Zeri riavrà il “suo” vino. Il via libera degli esperti.
Lo scorso dicembre c’è stato il giudizio positivo di un produttore francese. Vitigno della Corsica La pianta madre è arrivata nel 900: emigrante zerasco l’aveva portata a casa di Andrea Luparia. II prossimo autunno Zeri avrà il suo vino, il suo “Sciaccarello”. Intendiamoci: non parliamo di grandi quantità. Diciamo che le bottiglie prodotte serviranno per capire se la qualità c’è, se si può andare avanti, se c’è un minimo di mercato, ma è già un bel passo. Anche perchè lo scorso dicembre a Zeri è venuto il principale produttore, in Corsica, di “Sciaccarello”, ha assaggiato l’annata 2021 (quantitativi davvero minimi) e ha riconosciuto che il gusto c’è. E detto da quello che in un futuro non vicino potrebbe essere un competitore, è un bel riconoscimento. Ma facciamo un passo indietro. Il progetto per la creazione di un centro ricerca per vitigni d’altura era stato presentato lo scorso ottobre in un incontro a Ferdana di Zeri presente il sindaco Petacchi, alcuni residenti e alcuni coltivatori.

Fonte, Nazione Massa Carrara.

È corsa ai poderi dei vini doc – Shopping a Bolgheri all’interno della Doc.
L’ultima operazione a sei zeri è quella del Gruppo fiorentino Frescobaldi che ha comprato Podere Arundineto Allarga i propri confini Guado al cielo con altri sei ettari cite saranno impiantati in autunno Manolo Morandini BOLGHERI. La scintilla è sempre il vino. Si acquistano terreni per nuovi impianti di viti. Si comprano poderi già avviati per implementare la produzione. Nei confini della Doc Bolgheri si registra un fermento di iniziative imprenditoriali. Nel borsino dei territori al centro di trattative e nuove acquisizioni la zona si segnala per i valori in campo: un ettaro vitato raggiunge ormai da tempo quotazioni che vanno ben oltre i 500mila euro. Diversi i passaggi importanti in questo avvio di 2022, visto che la Doc Bolgheri è chiusa e trovare un ettaro di questi tempi è praticamente un miraggio. Un passo sbagliato può fare la differenza. Serve la capacità di guardare ben oltre il momento dell’investimento. L’ultima novità in ordine di tempo è l’allargamento dei confini dell’azienda Guado al Melo, la cantina di Michele Scienza, figlio di Attilio Scienza, uno dei massimi esperti di viticoltura al mondo, e Annalisa Motta. L’azienda vitivinicola ha acquisito altri sei ettari nella Bolgheri Doc, che saranno impiantati a partire dall’autunno.

Fonte, Tirreno Piombino-Elba.

In duemila a Villa Vescovi per scoprire i vini dei Colli.
Nemmeno le bizzarrie del tempo sono riuscite a scalfire il grande successo di pubblico registrato dalla prima edizione di “Vinum Euganeum – eccellenze enologiche in villa”, la due giorni di degustazioni alla scoperta del patrimonio enologico dei Colli Euganei organizzato nell’ultimo fine settimana dal Fai in collaborazione con la Strada del Vino dei Colli nella prestigiosa Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia. Negli splendidi spazi della corte all’italiana della raffinata villa di inizio Cinquecento sono stati oltre duemila gli appassionati impegnati scoprire individualmente o con degustazioni guidate i 60 vini messi in vetrina da venti cantine dei Colli, selezionati dai sommelier di Slow Wine, Il Gambero Rosso, Ais Veneto e l’Espresso: i vini Colli Euganei Rosso (taglio bordolese con la possibilità di utilizzo di Merlot, Cabernet, Carmenere e Raboso in percentuali differenti) o Merlot, Cabernet e Carmenere in purezza; i vini bianchi secchi (Chardonnay, Manzoni, Bianco, Veneto Igt, Moscato secco, Fior d’Arancio secco), spumantizzati (Serprino, Moscato Giallo e Pinello)) e poi i vini dolci legati al vitigno Fior d’Arancio, nella doppia versione spumantizzati o passiti. Sono stati proposti dalle cantine Alla Costiera, Borin, Coldivalle, Cà Bianca, Cà Lustra, Cantina Colli Euganei, Conte Emo Capodilista La Montecchia, II Filò delle vigne, Il Mottolo, Il Pianzio, La Mincana, Maeli, Monte Versa, Quota 101, Reassi, Salmaso G, San Nazario, Sengiari, Vigna Roda, Vignale di Cecilia e Vignalta.

Fonte, Gazzettino Padova.

Vino in sofferenza per i rincari di cartone, tappi e vetro.
L’allarme di Federvini: dopo un 2021 che ha dimostrato la capacità di ripresa del settore, il 2022 si preannuncia «grigio, anzi nero» Vino in sofferenza per i rincari di cartone, tappi e vetro. Materie prime in forte aumento, energia alle stelle, guerra Russia-Ucraina. Federvini, l’associazione di Confindustria che riunisce i produttori di vino ed alcolici, l’ha definita la “tempesta perfetta”. Dopo un 2021 che ha dimostrato capacità di ripresa del settore, il 2022 si prospetta «grigio, anzi nero». Le segnalazioni di operatori in difficoltà si susseguono quotidianamente. In particolare sul mercato russo, dove l’Italia esporta circa 375 milioni di dollari di vini. «I fidi in Russia sono stati tutti cancellati, i pagamenti sono bloccati e le vendite sono ferme – sottolinea la presidente di Federvini, Micaela Pallini -. Ci sono difficoltà nella quotazione dei prezzi e si è bloccata la programmazione del piano degli investimenti dedicati al vino. Auspichiamo quanto prima la fine del conflitto e il ritorno del dialogo, ma anche una politica attenta ad evitare le speculazioni sui prezzi. Perdere il mercato orientale sarebbe gravissimo per le nostre aziende». Negli ultimi mesi del 2021 erano arrivati i primi segnali di tensione sul fronte dei prezzi e delle materie prime, fino ad arrivare agli allarmi di queste settimane. Il prezzo del cartone è quasi raddoppiato, il costo dei tappi è aumentato del 40% e il vetro di un buon 25%. Il trasporto su gomma ha avuto aumenti di oltre il 25%, mentre il record si è avuto sui noli marittimi: + 400% rispetto al 2020.

Fonte, Nordest Economia.

Due giorni sulla Via Francigena Tra passeggiate, cibo e buon vino.
Due giorni dedicati agli amanti dello slow travel. Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio Gambassi Terme si animerà con ‘Francigena Floralis’ e con tante iniziative organizzate nei sentieri della Valdelsa, nella tappa gambassina della Francigena tra natura e storia. Sarà possibile percorrere gli itinerari da soli, in compagnia degli amici a quattro zampe, in bicicletta, a cavallo; fermarsi ai banchi allestiti a tema floreale, assistere a spettacoli tematici, presentazioni di libri, intrattenimento per bambini e non solo. I più golosi potranno partecipare a ‘Passaggiando’, il trekking enogastronomico dove, tra un passo e l’altro, si potrà degustare cibo e vino. La partenza sarà libera da piazza della Cisterna dalle 10 alle 11. I partecipanti riceveranno una bag personalizzata con qualche snack, utili lungo il percorso. La prima tappa è all’azienda agricola Casanuova, con un bicchiere di vino, qualche affettato e bruschette con l’olio. Il trekking enogastronomico proseguirà vicino all’affioramento dei Bollori e da qui gli escursionisti raggiungeranno la Fattoria Le Caprine, dove potranno assaggiare i formaggi e un rosso di loro produzione. La terza fermata sarà l’azienda agricola La Taverna, con una insalata di farro e verdure e un assaggio della loro birra. Ultima tappa all’agriturismo Pompone e Pola con assaggi di vini e torte casalinghe.

Fonte, La Nazione.

La prima contrada del Vesuvio di Casa Setaro: la cantina è tra i “Wine heroes” di Joe Bastianich.
Un vino bianco concepito da un progetto di zonazione viticola nella Contrada Bosco del Monaco sul versante Sud del vulcano. É stata presentata ufficialmente al Vinitaly 2022 ed è l’ultimo progetto vitivinicolo della cantina Casa Setaro: un lungo lavoro di zonazione alle pendici del Vesuvio ad opera di Massimo Setaro che dal 2004, insieme alla moglie MariaRosaria De Rosa, porta avanti il sogno di valorizzare e salvaguardare questo territorio nel segno del Nettare di Bacco.

Fonte: Napoli – la Repubblica.

In un libro 10 nuove cantine italiane dove vino e architettura si incontrano.
In un libro 10 nuove cantine italiane dove vino e architettura si incontrano. Un fenomeno iniziato già nel 1998, quando per primi Herzog & de Meuron progettarono nella Napa Valley un lunghissimo parallelepipedo costituito da gabbie metalliche che contengono pietre a secco. Da lì tutti i progettisti che si sono ritrovati a disegnare, svecchiandole, cantine in ogni angolo del pianeta, sono partiti per introdurre l’architettura e il suo valore aggiunto, nel mondo del vino.

Fonte: Architectural Digest Italia.

Cantina di Canneto, sequestro preventivo per 740mila euro.
Guardia di finanza e carabinieri hanno eseguito ora il provvedimento, dopo i 5 arresti scattati nel gennaio 2020. Canneto Pavese (Pavia), 26 aprile 2022 – Due anni, tre mesi e quattro giorni dopo il blitz con 5 arresti, è scattato il sequestro preventivo, per complessivi 740mila euro. La Procura di Pavia, tramite la Guardia di finanza, ha infatti reso nota oggi l’esecuzione del decreto applicativo “che dispone il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie per complessivi 740.000 euro nei confronti di una società cooperativa attiva in provincia di Pavia nel settore della produzione e commercializzazione di vini”. Si tratta della Cantina sociale di Canneto, decapitata il 22 gennaio 2020 con l’operazione “Dioniso” che portò carabinieri di Stradella e Guardia di finanza di Voghera ad arrestare (ai domiciliari) l’allora presidente, la sua vice, due enologi e un mediatore (coinvolti anche due conferitori di uve, all’epoca destinatari di misura cautelare non agli arresti ma con obbligo di firma), con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agralimentari, nonché alla falsificazione e all’emissione di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti.

Fonte: Il Giorno.

Vino contraffatto: sequestrati 740mila euro a una società cooperativa.
Tre indagati per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di indicazioni geografiche e denominazione di origine dei prodotti agroalimentari. Tre indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di indicazioni geografiche e denominazione di origine dei prodotti agroalimentari. E un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta, per 740mila mila eseguito nei confronti di una società cooperativa della provincia di Pavia che opera nel settore della produzione e della commercializzazione di vini. È il bilancio della complessa indagine della Guardia di Finanza di Voghera e dell’Arma dei carabinieri di Stradella, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pavia, con il concorso del Gruppo carabinieri forestali di Pavia e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti alimentari (I.C.Q.R.F.).

Fonte: Informatore Vigevanese.

Vino, gemellaggio Borgogna-Sicilia a Castellammare: arrivato il Boeing con produttori e chef.
Arrivato questa mattina all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo il volo che dalla Francia ha portato sull’Isola organizzatori, chef, produttori di vino e giornalisti che saranno protagonisti di San Vincenzo dell’Amarone, il “gemellaggio enologico” fra Borgogna e Sicilia. La manifestazione, che sarà aperta al pubblico mercoledì 27 aprile a partire dalle 18 davanti al castello di Castellammare del Golfo, prevede i banchi di assaggio di circa 80 produttori, oltre alle degustazioni e assaggi di chef italiani e francesi.

Fonte: Giornale di Sicilia.

Nasce Wokenwine, piattaforma Nft dedicata al vino.
Wokenwine (www.wokenwine.com) è una nuova piattaforma Nft dedicata ai vini, nata con l’obiettivo di realizzare la prima community mondiale di winelovers che operino nel trading, ma in un ecosistema equo, trasparente ed etico. La tecnologia blockchain, ormai diffusa, garantisce la sicurezza di un archivio di dati e ogni bottiglia registrata sulla piattaforma avrà la sua identità unica coniando un Nft. Sebbene la piattaforma sarà lanciata solo nel giugno 2022, il suo team ha già avviato numerose trattative con etichette prestigiose in Francia e nel resto del mondo. Amministratrice delegata è Valéry Lux, con oltre 25 anni di esperienza nel private equity e nel business tra Europa e Singapore, soprattutto nelle vendite e nel trading. Valéry è un’amante dei vini ed appassionata delle nuove tecnologie blockchain.

Fonte: Federvini.

Zeri riavrà il “suo“ vino Il via libera degli esperti.
Il prossimo autunno Zeri avrà il suo vino, il suo “Sciaccarello“. Intendiamoci: non parliamo di grandi quantità. Diciamo che le bottiglie prodotte serviranno per capire se la qualità c’è, se si può andare avanti, se c’è un minimo di mercato, ma è già un bel passo. Anche perchè lo scorso dicembre a Zeri è venuto il principale produttore, in Corsica, di “Sciaccarello“, ha assaggiato l’annata 2021 (quantitativi davvero minimi) e ha riconosciuto che il gusto c’è. E detto da quello che in un futuro non vicino potrebbe essere un competitore, è un bel riconoscimento. Ma facciamo un passo indietro. Il progetto per la creazione di un centro ricerca per vitigni d’altura era stato presentato lo scorso ottbre in un incontro a Ferdana di Zeri presente il sindaco Petacchi, alcuni residenti e alcuni coltivatori. Nell’ attesa che le varie qualitá messe a dimora nel sito inizino a produrre grappoli di uva, la ricerca sperimentazione è proseguita con operazioni di “micro pigiatura“ con l’uva nata dalle piante usate per generare le barbatelle o le talee poi messe a dimora in una tratto di collina abbandonato da anni.

Fonte: LaNazione.it..

Vino italiano: export, +12,4 per cento nel 2021.
Hanno inciso le maggiori vendite verso gli Stati Uniti e verso la Germania, che riconosce i prezzi migliori alle bottiglie tricolori.
Il 2021 italiano per il vino ha visto una ripresa dell’export, con 7,1 miliardi, +12,4 per cento rispetto all’anno prima, che supera la perdita registrata nel 2020 per la pandemia. Hanno inciso le maggiori vendite verso gli Stati Uniti (1,7 miliardi, +18,4 per cento) e verso la Germania, che riconosce all’Italia i prezzi migliori. A seguire troviamo Regno Unito, Svizzera, Canada, Paesi Bassi, Francia, Svezia, Belgio e Danimarca. Numeri visti attraverso la lente di Veronica Crecelius, riportati da Winemeridian. I tre maggior player arrivano al 67 per cento e 4,8 miliardi di valore. Prima di tutto il Veneto (con Prosecco, Amarone, Pinot Grigio, Soave e altri), che aumenta il vantaggio sulle altre regioni: Piemonte secondo, ma a poca distanza dalla Toscana. Distanziato segue il Trentino Alto Adige. I consumi fuori casa sono saliti del 22,3 per cento, arrivando a 63 miliardi. Eravamo a 85 miliardi nel 2019, prima della pandemia. Per quanto riguarda i prezzi, abbiamo un aumento generalizzato per lo sfuso, l’Igt e le produzioni Doc. Il prezzo del vino bianco sfuso è salito del 47%, il rosso sfuso del 36%; Trebbiano IGT pugliese del 54%, Glera del 47%, Rubicone del 38%; sul fronte delle Doc, il Lugana è salito del 78% e il Primitivo di Manduria del 55%.

Fonte: Corriere dell’Economia.

L’anno di Alba capitale mondiale del turismo del vino, oggi al teatro Sociale c’è l’evento del Gusto.
La città scelta come sede, a settembre, della sesta Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale del turismo enogastronomico. Otto anni fa, il 22 giugno 2014, a Doha l’Unesco accoglieva i paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato tra i siti Patrimonio dell’umanità. Un traguardo importante, che ha dato definitivamente il via alla nuova stagione del turismo enogastronomico. Scrollatesi via le ultime remore di un passato legato alla povertà e alla semplicità contadina, le dinamiche colline del vino hanno allargato i loro confini ben oltre i limiti tradizionali, diventando una destinazione che richiama visitatori dall’Italia come dall’estero. A conferma di questa vocazione, cinque anni fa l’Unesco ha aggiunto un’altra medaglia, proclamando Alba Città Creativa per la Gastronomia, inserendola in un circuito esclusivo e mondiale di località che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile.

Fonte: La Stampa.

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A risentirci a domani.

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