rassegna stampa del vino di martedì 27 dicembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 27 dicembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Italian Wine Brands.
ha concluso l’acquisizione dell’intero capitale di Barbanera e Fossalto.

Fonte: Italia Oggi.

In cantina – Margaux, perdita per le storiche.
Ribasso medio del 16% per le annate dal 1945 al 1980 in formato classico Margaux, perdita per le storiche di Cesare Pilon L, attenzione è concentrata questa settimana sulle quotazioni massime spuntate alle aste dell’anno in corso da Château Margaux mettendole a confronto con quelle dell’anno scorso: due puntate saranno dedicate alle bottiglie standard, due alle bottiglie di formato speciale. Questa prima puntata porta quindi sul palcoscenico le classiche bottiglie da tre quarti di litro ma di un momento storico molto particolare, quello successivo alla Seconda guerra mondiale dal 1945 in poi, che fu contrassegno cupa recchie annate particolarmente felici.

Fonte: Milano Finanza.

Design Thinking e vino, corso al Politecnico.
Poli.design lancia un corso per avvicinare le cantine vinicole al metodo del “Design Thinking”. E cioè «flessibilità, prontezza di reazione, capacità di trasformare problemi in sfide che aprono scenari nuovi»: al di là del vino buono, ormai divenuto un prerequisito per il successo, secondo la società consortile del Politecnico di Milano saranno queste le competenze che sempre più distingueranno un’azienda vitivincola dalle altre. Con queste premesse nasce il corso di Alta Formazione “Progettare il futuro del vino: soluzioni per scenari che cambiano”, organizzato con il patrocinio di Unione italiana vini, Veronafiere, Agivi, Onav, Cometa. Direttore scientifico sarà il docente Luca Fois.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Non solo brindisi, le bollicine volano a tavola e all’aperitivo.
Tra Natale e Capodanno il picco dei consumi, ma export e nuove abitudini hanno reso prosecco e spumanti protagonisti tutto l’anno L’obiettivo è 2 miliardi di fatturato all’estero: l’incidenza sul totale vino è passata dall’8% del 2010 al 23% del 2021 Giorgio dell’Orefice ra le tradizioni di fine anno c’è anche quella di provare a stimare quante bottiglie di spumante verranno stappate in Italia e all’estero nel corso delle festività Tra Natale e Capodanno 2022 — perla cronaca – si parla di poco meno di 375 milioni di bottiglie, per tre quarti esportate, con una crescita rispetto allo scorso anno del6 per cento.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Uiv e Federvini: prezzi da alzare.
I conti dei produttori di vino sono stretti tra il nuovo aumento del 20% del costo del vetro e il rifiuto della Gdo di adeguare i listini. +20%.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Vigneti hi tech per Cavit.
Il controllo della produzione di Cavit si basa su un flusso di dati integrato che sfrutta sensori e intelligenza artificiale.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Il rosso maremmano dalle sfumature etrusche.
A Natale c’è una sorta di transumanza nei luoghi delle origini. Così torno nella mia Maremma e avendo desiderio delle radici vado incontra alle prime propaggini delle Metallifere, là dove la macchia mediterranea si fa oceano di natura tra Suvereto e Massa Marittima. Sorge quasi improvvisa come fosse una piramide azteca da cui osservare il cielo, come fosse un tholos etrusco, questa cantina che è di per sé un capolavoro di architettura progettata da Mario Botta. LI ha mosso le prime indipendenti prove da enologa Francesca Moretti, una delle figlie di Vittorio, il signor Bellavista, che negli anni si è poi assunta la responsabilità di questo eccelso gruppo vitivinicolo che va dalla Sardegna, a San Gimignano, dal cuore di Franciacorta al sentimento di questa Maremma.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
Oro nel calice dalla spuma avvolgente Nella capitale italiana della spumantizzazione di qualità, Andrea Forti avvia la sua avventura personale nel 2008, senza per questo abbandonare la consulenza enologica per altre aziende né la commercializzazione dei prodotti. Ma, indubbiamente, le energie, la voglia di sperimentare e la passione si concentrano tutte sugli Spumanti millesimati elaborati con il Metodo Classico, proiezione della sua personalità. Assemblaggi da uve Pinot Nero e Chardonnay, maturazioni in barrique e lunghi affinamenti in bottiglia che in PIEMONTE.

Fonte: Messaggero.

Damilano cresce nel 2022 e punta sull’Alta Langa.
Dopo le fatiche legate al periodo del Covid, l’esercizio 2022 per la cantina Damilano ha confermato gli investimenti fatti negli anni passati sulla qualità. La famiglia piemontese, attiva nelle vigne di Barolo da oltre 100 anni, è famosa per essere quella che gestisce la maggior parte degli ettari (dieci su 15) di uno dei cru più rinomati e storici del Barolo, il Cannubi. Si tratta dei terreni tra i piil costosi d’Italia. Se in media il valore di un ettaro vitato a Barolo è intorno a tre milioni, con un cru come Cannubi il valore sale intorno a otto milioni.

Fonte: Mf.

Famiglia Antinori versione marittima del mito Bolgheri Curando il dettaglio.
Tre le tenute operative nella zona di Bibbona L’aspirazione L’attuale responsabile ha l’obiettivo di vedere unite le forze per lanciare il marchio dell’area Fisco dalla strada Provin cale 39 a La California (sì, davvero bizzarro ma l’uscita si chiama proprio così), poi, percorrendo la Sp15, mi accorgo immediatamente che qui nei dintorni di Bibbona la Natura feconda, che è un misto tra ganga e macchia mediterranea, con in sottofondo, ma non troppo, l’odore del mare, ha drasticamente ripreso il controllo delle operazioni, ed è sacrosanto che sia così. Non è un caso, perché mi sto dirigendo verso la Riserva naturale Bibbona, luogo incantato e cosiddetta “macchia coltivata”, risorsa che ha servito per centinaia di anni le esigenze di sopravvivenza delle famiglie della zona, abitanti una lingua di terra fertile, sì, ma un tempo parzialmente in balìa delle acque, collocata a due passi dalla costa della Toscana e dal Mar Ligure.

Fonte: Nuova Ferrara.

Moser, etichetta e museo per una storia.
La famiglia del campionissimo allarga terreni e produzione. Spicca sempre 1151,151 Trento Cantina Moser ha vestito di nuovo i propri vini con la raffinata etichetta firmata dall’artista trentino Paolo Tait: un logo connota l’identità e i valori della cantina e del territorio. Sette etichette che intendono, attraverso la linea Warth, nobilitare ulteriormente la selezione di vini fermi aziendali. Il nome “Warth”, toponimo delle antiche mappe catastali austro-ungariche, indica il suggestivo anfiteatro di vigneti posto sulla collina di Gardolo di Mezzo affacciato sulla città di Trento. I vini fermi Warth detengono le denominazioni TrentoDoc e Vigneti delle Dolomiti Igt e comprendono Gewürztraminer, Riesling Renano, Moscato Giallo, Müller Thurgau, Lagrein, Teroldego e la sua riserva, Rubro.

Fonte: Nuova Ferrara.

Sarà un Capodanno da tutto esaurito grazie alla neve e all’enogastronomia.
Si profila un Capodanno da «tutto esaurito» per il Piemonte. Gli ultimi giorni del 2022 promettono grandi soddisfazioni agli operatori di un settore, quello del turismo, che vede sempre più nell’enogastronomia uno del suoi punti di forza. «Le difficoltà dovute prima alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina — sottolinea l’assessore regionale Vittoria Poggio — sembrano alle spalle. Sui canali online le prenotazioni per l’ultimo dell’anno arrivano fino al 63,6% delle camere e gli alberghi si avviano verso il tutto esaurito. L’indotto è destinato a fare il pleno e il tasso di saturazione è più elevato rispetto agli altri giorni di vacanza: 75,8% peri Laghi, 71,5% per le Colline, 68,7% per le Montagne e 56,89c per Torino e prima cintura».

Fonte: Corriere Torino.

Istituito l’elenco dei vigneti storici ed eroici.
Il riconoscimento dovrà essere richiesto all’assessorato regionale Istituito l’elenco dei vigneti storici ed eroici. La Regione istituisce l’Elenco regionale dei vigneti eroici e storici del Piemonte. Lo ha stabilito la giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa, secondo quanto disposto dal Decreto interministeriale n. 6899 del 30 giugno 2020 concernente la salvaguardia dei vigneti eroici o storici. «Diamo un riconoscimento istituzionale ai nostri vigneti di montagna e presenti su terreni impervi, dai quali nascono vini rari e di qualità – sottolinea l’assessore all’Agricoltura e cibo, Marco Protopapa – valorizzando il patrimonio vitivinicolo piemontese, dall’Alto Piemonte alle Langhe, Roero, Monferrato e Torinese, che si distingue proprio per la storicità e per i vitigni autoctoni, e la cui presenza contribuisce a rendere unici i paesaggi collinari patrimonio Unesco».

Fonte: Nuova Provincia di Biella.

Gerardo Cesari tra vino, arte e letteratura con l’Accademia di Brera e l’ateneo di Verona.
Leggere Louis-Ferdinand Céline Je il suo «Viaggio al termine della notte» degustando un calice di Amarone Bosan Riserva. Letteratura e filosofia viaggiano su binari paralleli a quella del vino. Nasce da questa volontà la partnership tra il Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona e l’azienda Gerardo Cesari, storica cantina veronese fondata nel 1936 a sostegno di LI.VE, la prima rassegna culturale a Verona organizzata dal Master in Editoria che intende parlare di libri in un dialogo aperto e vivo con gli autori. Un ponte tra passato e futuro che Cesari ha deciso di supportare, come spiega Michele Farruggio, direttore generale di Gerardo Cesari Spa.

Fonte: Arena L’Arena Economie.

Aziende del Prosecco a lezione nelle Langhe.
Un viaggio studio nelle Langhe, denominato Cantine d’autore, per carpire i segreti dell’accoglienza enoturistica. Protagoniste dieci aziende agricole trevigiane impegnate nella valorizzazione delle colline del Prosecco diventate patrimonio dell’umanità. Così ha preso il via il progetto di Coldiretti Treviso “Tutelare e promuovere il territorio Unesco”, sostenuto dalla Camera di Commercio di Treviso—Belluno Dolomiti. «Si tratta di una progettualità che prevede una serie di azioni qualificate per portare la consapevolezza nelle aziende agricole della Marca Trevigiana delle potenzialità del riconoscimento Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e più in generale dell’importanza dell’accoglienza e della gestione dell’ospite che vale per tutta l’area agrituristica della Marca trevigiana» sottolinea Luca Colussi di Coldiretti Treviso.

Fonte: Tribuna Treviso.

Brunello di Montalcino, un vino adatto a questo periodo di festa.
Un vino totalmente sostenibile, elegante, prestigioso. Un vino che va diretto al cuore pur avendo un grandissimo spessore e un lungo percorso evolutivo. Il Brunello di Montalcino Riserva 2016 DOCG Carpineto è vino da mettere a tavola e condividere nei giorni di festa, nasce sei anni fa, nel 2016, quando Caterina Sacchet, enologa e produttrice giovanissima, e una passione per fare il vino scalpitante e rigorosissima, capì che era davanti ad un’annata straordinaria. Di quelle da regalare emozioni destinate a sfidare il tempo, tanto da farle decidere di fare la riserva, prodotta solo nelle vendemmie migliori.

Fonte: Apetime-Magazine.

Cantina Italia: nelle aziende del Belpaese 55,6 milioni di ettolitri di vino a novembre 2022.
Il 51,4% del vino in giacenza è Dop, il 27,4% a Igp. Ci sono 20 denominazioni su 526 che contribuiscono al 59,2% del totale delle scorte. Nelle cantine italiane, al 30 novembre 2022 (ma i dati sono aggiornati al 13 dicembre 2022), sono stoccati 55,6 milioni di ettolitri di vino, in aumento (+19,5%) sullo scorso 31 ottobre 2022 (+9 milioni di ettolitri) e superiori del 7,1% sul 30 novembre 2021 (+3,6 milioni di ettolitri): sono i numeri di “Cantina Italia”, l’ultimo report redatto dall’Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei Registri telematici del vino. Oltre al vino, nelle cantine ci sono 12,8 milioni di ettolitri di mosti e 12,1 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (Vnainf). Sul 30 novembre 2021, si osserva un valore delle giacenze superiore per tutte le categorie di prodotto: vini (+7,1%), mosti (+2%) e Vnainf (+5,5%). Il 51,4% del vino detenuto è Dop, con una prevalenza del bianco (50%). Il 27,4% del vino è a Igp, con prevalenza del rosso (57,3%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,3% del totale. Il 58,4% del vino in Italia è detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente il 24,5% del vino nazionale (pari a 13,6 milioni di ettolitri), soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (11%) e Verona (7,9%).

Fonte: WineNews .

Vino e pasta, Mosconi punta sull’enoturismo per crescere.
Il pastificio di Luciana Mosconi ha acquisito l’azienda vitivinicola La Monacesca. L’ ad Pennazzi: «Sviluppo per crescita esterna». Più che una semplice acquisizione può diventare una sorta di modello all’interno del settore agroalimentare con la creazione di un piccolo polo di eccellenze con una forte radice locale ma che insieme possono sviluppare sinergie e completarsi sul mercato. È quello messo insieme nelle Marche dal pastificio Luciana Mosconi, tra i leader nella pasta all’uovo fresca e secca che lo scorso anno ha rilevato una storica azienda del Verdiccio di Matelica, La Monacesca di Aldo Cifola che è rimasto in azienda con una quota di minoranza. Per il pastificio Luciana Mosconi – che di recente ha anche rilevato l’azienda Pasta Ercoli, storico brand marchigiano entrando anche nel segmento della semola di grano duro – l’acquisto dell’azienda vitivinicola di Matelica segna anche la prima incursione fuori del core business della pasta. L’integrazione ha già prodotto frutti visto che nei giorni scorsi è stato presentato lo spumante Ecclesia Metodo Classico prodotto da uve Chardonnay coltivate sempre nei vigneti dell’azienda e nato sotto la nuova gestione.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Il 2022 sotto il martello delle case d’asta italiane, tra la bolla Borgogna e le etichette emergenti.
Da Pandolfini a Bolaffi, da Finarte a Gelardini & Romani, da Wannenes a Il Ponte: il vino un bene rifugio, ma il 2023 sarà un anno complesso. Il mercato delle aste italiane dei fine wine, un canale fondamentale per il grande mercato secondario dei vini di pregio, chiude un 2022 decisamente positivo, che conferma la bontà del vino come asset su cui investire anche nei momenti di maggiore difficoltà, registrando, però, anche qualche segnale di rallentamento nella corsa senza freni delle quotazioni delle griffe di primissimo piano. Sintomi da non sottovalutare, ma che le case d’asta del Belpaese, sentite da WineNews, hanno ben chiaro come affrontare in un 2023 che si prospetta particolarmente complesso. Il primo dato, che accomuna tutti i player, da Pandolfini a Bolaffi, da Finarte a Gelardini & Romani, da Wannenes a Il Ponte, è la sicurezza che si può riporre in quel circolo ristretto di etichette capaci di rappresentare un vero e proprio bene rifugio.

Fonte: WineNews.

Cibo e vino trascinano il Piemonte: per Capodanno si va verso il sold out.
Un turista su due lo sceglie per festeggiare la notte di San Silvestro. In aumento la presenza degli stranieri, con l’enoturismo che si conferma settore trainante. Un 2022 ricco di soddisfazioni, dove numeri parlano chiaro: un turista su due sceglie il Piemonte come meta del proprio viaggio. Un risultato che nasce dalla varietà dell’offerta e che si conferma anche per la pausa natalizia: “Fioccano le prenotazioni – sottolinea Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte – Le difficoltà dovute prima alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina sembrano per fortuna alle spalle. Sui canali online le prenotazioni per l’ultimo dell’anno arrivano fino al 63,6% delle camere e gli alberghi si avviano verso il tutto esaurito, con l’indotto destinato a fare il pieno e un tasso di saturazione più elevato rispetto agli altri giorni di vacanza: 75,8% per i Laghi, 71,5% per le Colline, 68,7% per le Montagne e 56,8% per Torino e prima cintura”.

Fonte: 24ovest.

Wine&Siena, torna l’evento del vino: dal 27 al 30 gennaio la manifestazione al Santa Maria della Scala.
Siena si conferma la location per il primo grande evento del vino in Toscana grazie a Wine&Siena: dal 27 al 30 gennaio sono le date della manifestazione che vedrà il 28 e il 29 gennaio gli stand delle degustazioni aperti a tutti, mentre il terzo giorno sarà dedicato esclusivamente agli operatori del settore gastronomico e turistico. L’ottava edizione di Wine&Siena – Capolavori del gusto, sarà di nuovo nelle prestigiose sale del Santa Maria della Scala. La manifestazione inaugura l’anno di eventi in Toscana dedicati alla grande enogastronomia. Ma non solo, Wine&Siena dà il via infatti ad un intero anno di appuntamenti siglati The WineHunter. L’evento, voluto dal Patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini, immerge produttori e visitatori a Siena dove il patrimonio culturale sposa le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award.

Fonte: Corriere di Siena.

Da Orvieto, meravigliosa tappa, alla scoperta dei vini dell’Umbria.
Orvieto è facile accesso all’Umbria grazie allo svincolo autostradale sulla A1. Anche se questa non è la destinazione finale del viaggio, risulta difficile rimanere indifferenti alla grandiosità dello sperone di roccia su cui si appoggiano case e palazzi, continuazione naturale della collina. Il suo simbolo, conosciuto in tutto il mondo, è la cattedrale di Santa Maria Assunta, meglio nota come Duomo di Orvieto, capolavoro di architettura gotica, ricca di affreschi rinascimentali firmati dal Beato Angelico, Benozzo Gozzoli e Luca Signorelli. La malia di Orvieto conquista chiunque, catapultato in una delle meraviglie d’Italia: tanto vale proseguire e leggere cosa si può fare, in ogni momento dell’anno, in questo angolo così ricco di spunti turistici. E ovviamente enogastronomici. Proprio nel Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto alcuni documenti del Cinquecento riportano che il vino veniva utilizzato come moneta per il pagamento delle maestranze.

Fonte: VDG Magazine.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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