rassegna stampa del vino di martedì 27 settembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 27 settembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Bianchi e rossi in festa.
Per gli amanti delle bollicine, due week end dedicati ai vini Franciacorta Nei week end del 10-11 e 1718 settembre toma il Festival Franciacorta in Cantina, appuntamento per riscoprire i luoghi dove nascono le celebri bollicine. Ne parla il sito di Robb Report Italia che racconta i dettagli della manifestazione. Cantine aperte, iniziative culturali e interessanti proposte gastronomiche animeranno monasteri, castelli e dimore storiche immerse tra i vigneti. Per la sua tredicesima edizione, il festival coinvolgerà 65 diverse cantine.

Fonte: Bluerating.

La vendemmia solidale per il vino del sorriso.
«La vendemmia svoltasi alcuni giorni fa è ormai un bel ricordo, il mosto sta fermentando con successo e nei prossimi giorni festeggeremo con la dovuta gioia e allegria, come si conviene ad un progetto che porta il nome di Vino del Sorriso». Gianni Moggio fa parte dell’associazione di volontariato «Ti aiuto io», con sede a Candelo, in provincia di Biella, nata per valorizzare il ruolo delle persone con disabilità nella società. È lui il responsabile tecnico del vecchio vigneto messo a disposizione dalla famiglia Ressia e ristrutturato per dare vita a un sogno, per trasformare le uve raccolte in vino offrendo così un’occasione concreta di integrazione sociale e di acquisizione dei principali rudimenti per la gestione di un vigneto.

Fonte: Buone Notizie Corriere della Sera.

Amarone, una nuova stella.
Studi da perito agrario, diploma da sommelier. E tanta esperienza sul campo: aveva i6 anni Noemi Pizzighella, classe 1994, quando ha iniziato ad affiancare i genitori nell’azienda di famiglia, «Le Guaite», aperta nel 1987 dal padre Stefano soprattutto per la produzione di olio e poi diventata una casa vinicola. E ne aveva otto quando ha partecipato alla sua prima vendemmia: anno 2002, nasceva il Valpolicella Superiore «Le Guaite». Poi sono arrivati l’Amarone, il Recioto, il Ripasso, il Tano Igt, tutti i vini rossi tipici della zona, che vanta la protezione dei Monti Lessini da un lato e l’aria del lago di Garda dall’altro. In particolare a Mezzane di Sotto, dove si trova questa «boutique winery» (1a ettari vitati, 25 mila bottiglie), le escursioni termiche a 500 metri di quota e il suolo vulcanico regalano al vino un’estrema freschezza.

Fonte: Cook Corriere della Sera.

Distillati, è l’ora delle bartender.
Le donne crescono anche in spazi storicamente maschili, come gli spirits. Perché, spiega Luca Gargano, presidente di Velier, «sono più istintive». E tra le auto amano la Lancia Ypsilon, che nell’edizione speciale creata da Alberta Ferretti è usata nel video anti-violenza realizzato con Cristiana_Capotondi. Era la fine degli anni Ottanta quando Lesley Gracie dall’industria farmaceutica approdò alla William Grant, gruppo scozzese di spirits. Tempo undid anni e la master distiller dalla lunga chioma bianca creò nel lggg il gin che ha fatto storia: i’Hendrick’s. Con il suo lavoro in realtà Mrs Gracie ha contribuito a una seconda rivoluzione, perché se aggi nel mondo dei distillati operano sempre più donne è (anche) merito suo.

Fonte: Cook Corriere della Sera.

Non chiamatela «Barolo girl».
Giulia Negri, classe 1991, nel punto più alto della denominazione delle Langhe produce tre bottiglie di cui va molto fiera. «Se sei donna e giovane, in Italia ti prendono meno sul serio. Io allora dico: parliamo di qualità e di risultati». Vorrei parlare di vino, non del fatto che sono donna o che sono giovane. Vorrei parlare di qualità e di risultati, altrimenti cl auto-ghettizziamo». Giulia Negri fa questa premessa. E poi in effetti parla di vino, del suo vino. Il Barolo, anzi i tre Baroli, che dal 2015 produce nel punto più alto della denominazione delle Langhe (450-530 metri di quota), il bricco Serradenari, una proprietà storica della sua famiglia che però ha cominciato a essere una vera e propria azienda vinicola solo con suo padre Giovanni, ex segretario del Partito Radicale, scrittore e giornalista.

Fonte: Cook Corriere della Sera.

Pugnitello.
Misterioso autoctono toscano a bacca rossa, deriva il suo nome dal grappolo simile a un piccolo pugno. Salvato dal laboratorio Vitarium assieme alle università di Firenze e di Pisa dal 2006, è un incrocio di freschezza e nerbo alcolico. Una galleria di viti. Si arriva a Castelnuovo Berardenga, cuore del Chianti Classico, e si sale il poggio verso Borgo San Felice. Cantina e resort di lusso del grippo Allianz. Ettari e ettari di boschi e filari, con qualche casolare sparso. Fino a quando si arriva al borgo. A destra l’albergo diffuso, ricavato negli edifici medievali che fino agli 6o ospitavano i paesani.

Fonte: Cook Corriere della Sera.

Tartufi e vigneti, l’oro del Monferrato.
Agriturismi in rete, cartelloni con qr-code per spiegare i prodotti locali, dallo Scorzone estivo al salame cotto di Penango. E nuovi ristoranti. Li prevede il progetto della Regione Piemonte che promuove per la prima volta il turismo enogastronomico nei 43 comuni del Nord Astigiano. Non siamo più «la zona vicino alle Langhe», ma una meta per viaggiatori europei di Bonny MiMico Procopio old colline, chiese romaniche e campi di grano. Il Monferrato non vuole più essere solamente «quella zona vicino alle Langhe», ma un territorio che, grazie ai suoi prodotti e agli scorci caratteristici, si possa fare portavoce del turismo lento in Piemonte. Per questo nasce Oro Monferrato (che con Visit Piemonte sostiene come hospitality partner Woman in food), il progetto che riunisce 49 Comuni del Nord Astigiano nella promozione di questa nuova destinazione.

Fonte: Cook Corriere della Sera.

Dalla Valle di Cembra il profumo del rosso d’autunno.
Tipo Trentino Igt Cantina PojereSandri Indirizzo via Molini 4, San Michele all’Adige (Tn). Prezzo a partire da 34 euro. Vorrei andare a Bruxelles e a Ginevra con Mario Pojer e Fiorentino Sandri per incontrare la Commissione europea ed in particolare Franz Timmermans e Tedros Adhanom Ghebreyesus il direttore generale dell’Oms e far loro vedere le mani di questi due ex ragazzoni trentini che hanno fatto un miracolo enoico in val di Cembra. Vorrei che Mario e Fiorentino spiegassero il loro «progetto zero» che significa coltivare una miscellanea di uve a Grumes dove la Cembra si chiude in vette da vertigine».

Fonte: La Verita’.

Bosco Dè Medici.
Rosso godibile che profuma di ciliegia In pochi anni l’azienda si è ritagliata uno spazio importante nella viticoltura di qualità, grazie a scelte agronomiche oculate, a volte coraggiose, come il diradamento dei grappoli, quando necessario, per ottenere una produzione super selezionata. Tutto questo sotto lo sguardo vigile di Vincenzo Mercurio, enologo che ha legato il suo nome a piccole aziende orientate alla qualità, anche a costo di qualche sacrificio. I risultati sono evidenti nei vini, affidabili e godibili, pur mantenendo bene in vista la tipica matrice territoriale.

Fonte: Messaggero.

La Rinascente Roma. Fino al 10 ottobre una kermesse dedicata al vino e all’olio.
Fino al 10 ottobre a La Rinascente si Roma c’è De Gusto Olive Oil e Wine, la manifestazione dedicata alla scoperta a due dei prodotti più celebri e tipici dell’enogastronomia italiana: l’olio e il vino. Si possono scoprire i migliori produttori della Penisola, con degustazioni, masterclass, e workshop gastronomici.

Fonte: Tempo.

A rischio la produzione di grappe e acquaviti.
«Il settore distillatorio italiano sta vivendo una gravissima crisi». È il grido di allarme lanciato dal Presidente di AssoDistil. «I costi del vetro come quello del metano e di tutte le altre fonti energetiche stanno scoraggiando il settore a produrre Grappa e acquaviti. Si rischia la paralisi».

Fonte: Tempo.

Intervista a Antonio Capaldo – Vini e cantine Mancano i giovani – Vetro raro, pochi giovani e le politiche Ue ecco perché sono a rischio vigne e cantine italiane.
San Gregorio Vini e cantine Mancano i giovani. Per Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio, colosso irpino del vino che esporta in 5o Paesi e chiuderà con un fatturato di 29 milioni nel 2022 (+5% sul 2021), oltre al problema del vetro e dell’Europa, manca il lavoro dei giovani. a pagina 15 Vino Vetro raro, pochi giovani e le politiche Ue ecco perché sono a rischio vigne e cantine italiane Il numero uno di Feudi di San Gregorio ci ha raccontato le criticità del settore nei 2022. Un master alla London School e anni passati nella finanza. A fare consulenze con Lazard e McKinsey. Poi nel 2009 l’illuminazione e la virata verso il grande amore del padre, il vino. Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio, colosso irpino che esporta in 50 Paesi e chiuderà con un fatturato di 29 milioni nel 2022 (+5% sul 2021), ormai parla più di vigne e botti che di borsa. Ora si trova a gestire l’azienda in un anno molto particolare.

Fonte: Verita’&Affari.

‘Oro della laguna’, torna la sagra Gustare l’anguilla nei tanti stand.
Dal primo ottobre partirà alla kermesse della regina delle valli COMACCHIO. Gastronomia con ristorazione diffusa in centro storico, show cooking, intrattenimento, mostre e appuntamenti culturali. Sono questi gli ‘ingredienti’ dell’edizione 2022 della Sagra dell’Anguilla, promossa e finanziata dal Comune di Comacchio ed organizzata dalla cooperativa sociale Work and Services, e con il patrocinio del Parco del Delta del Po e della Regione Emilia Romagna, che si svolgerà a Comacchio nei tre week-end 1-2, 8-9 e 15-16 ottobre. Ieri, alla Manifattura dei Marinati, l’evento è stato illustrato dal sindaco Pierluigi Negri, dall’assessore alla Cultura e al Turismo Emanuele Mari, dal presidente di Work and Service Alessandro Menegatti e dalla presidente dell’Ente Parco Delta del Po Aida Morelli.

Fonte: Resto del Carlino Ferrara.

Il Consorzio Vini di Romagna in vetrina in autodromo «Una location davvero perfetta» – In autodromo il meglio dei vini romagnoli.
Successo di pubblico con più di 70 produttori e 500 etichette II Consorzio Vini di Romagna in vetrina in autodromo «Una location davvero perfetta» Servizio a pagina 15 In autodromo il meglio dei vini romagnoli Il Consorzio in vetrina: oltre settanta i produttori presenti, con 500 etichette in degustazione. La soddisfazione degli organizzatori Vini ad Arte 2022 è andato in archivio nella giornata di ieri a suon di consensi. Una formula itinerante griffata Consorzio Vini di Romagna che, per il suo epilogo, ha scelto ancora una volta la cornice scenica dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Riflettori puntati sulle sale del Museo Checco Costa dove si sono dati appuntamento produttori e appassioni dei migliori nettari d’uva romagnoli. Un altro gettone a favore della polifunzionalità delle strutture dell’impianto sportivo collocato sulle rive del Santerno.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

Capodanno del Vino numeri da record.
Migliaia di persone in piazza a San Giovanni in Marignano domenica scorsa per il Capodanno del Vino che si conferma uno degli eventi autunnali più attesi e di successo. «Numerosissimo il pubblico presente, tra mercato e degustazioni di vino, che si è intrattenuto in Piazza Silvagni e nelle vie del centro fino a sera spiegano gli organizzatori – la grande partecipazione ha fatto registrare numeri da record: 450 le degustazioni offerte, oltre 1.500 assaggi di vino, 500 piade, 500 bruschette, 40 kg di fagioli e 30kg di porchetta». Coinvolgimento per la rievocazione storica del primo Novecento che ogni anno acquista sempre più valore ed interesse.

Fonte: Resto del Carlino Rimini.

Il Consorzio esulta «Pinot nero, svolta nella promozione».
«Un cambio di rotta nella promozione del Pinot nero in 01trepo». Così il direttore del Consorzio tutela vini, Carlo Veronese, ha commentato l’evento “Oltrepo-Terra di Pinot nero”, che si è svolto ieri alla Tenuta Pegazzera di Casteggio, alla presenza di 34 aziende del territorio, di giornalisti nazionali ed internazionali, tra cui Andreas Marz, direttore della rivista di settore “Merum”, ristoratori, enotecari, assaggiatori e sommelier. Tra il pubblico anche il presidente di Ersaf Lombardia, Alessandro Fede Pellone.

Fonte: Provincia – Pavese.

“Siti DiVini” un viaggio nella storia.
Degustazioni e visite guidate La Necropoli greca di via Marche diventa contenitore artistico e percorso enogastronomico A Taranto il 30 settembre storia, performances artistiche, degustazioni e visite guidate tematiche nell’area archeologica. Un sito archeologico che diventa contenitore artistico e di un percorso enogastronomico. Taranto sempre più legata alla sua storia e alle sue radici con il progetto “Siti diVini”: il primo appuntamento è in programma venerdì 30 settembre all’interno della Necropoli greca di via Marche. Un luogo unico, uno straordinario esempio di area archeologica urbana. Scoperto agli inizi degli anni ’90, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio nell’adiacente Tribunale, rappresenta oggi un simbolo tangibile del passato della città, nel cuore del moderno abitato.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

Nella necropoli di via Marche “Stili di Vini” tra visite buon cibo e spettacoli.
Un sito archeologico che diventa contenitore artistico e di un percorso enogastronomico. Taranto è sempre più legata alla sua storia e alle sue radici con il progetto “Siti diVini”: il primo appuntamento è in programma venerdì 30 settembre all’interno della Necropoli greca di via Marche. Un luogo unico, uno straordinario esempio di area archeologica urbana. Scoperto agli inizi degli anni ’90, durante i lavori per la realizzazione. Nella necropoli di via Marche “Stili diVini” tra visite buon cibo e spettacoli di un parcheggio nell’adiacente Tribunale, rappresenta oggi un simbolo tangibile del passato della citta, nel cuore del moderno abitato.

Fonte: L’Edicola del Sud Bari.

La “spy story” del vino tra San Pietro e Cellino Pm chiede il processo.
L’accusa per cinque è di avere esercitato >Fra le vicende anche il passaggio di abusivamente l’attività di investigazione informazioni a un’azienda concorrente Erasmo. Passerà dal vaglio di un giudice l’inchiesta che ha contestato lo svolgimento abusivo di investigazioni private di una agenzia brindisina collegata a sua volta ad una agenzia di Lamezia Terme. Stiamo parlando del caso che ad aprile di due anni fa vide finire agli arresti domiciliari l’ex poliziotto Antonio Carrozzo, 60 anni, di Brindisi, originario di Carmiano, ed Angelo D’Alò, 58 anni, di Brindisi anche lui, misura poi annullata dalla Corte di Cassazione e dal Tribunale del Riesame di Lecce.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

La “spy story” del vino: l’accusa chiede il processo.
Un’agenzia accusata di avere esercitato› Passava le informazioni di un’azienda abusivamente l’attività di investigazioni vinicola ad un’altra. Indagini chiuse per 5 Erasmo. Passerà dal vaglio di un giudice l’inchiesta che ha contestato lo svolgimento abusivo di investigazioni private di una agenzia brindisina collegata a sua volta ad una agenzia di Lamezia Terme. Stiamo parlando del caso che ad aprile di due anni fa vide finire agli arresti domiciliari l’ex poliziotto Antonio Carrozzo, 60 anni, di Brindisi, originario di Carmiano, cd Angelo D’Alò, 58 anni, di Brindisi anche lui, misura poi annullata dalla Corte di Cassazione e dal Tribunale del Riesame di Lecce: il 23 gennaio la giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, valuterà la fondatezza dell’accusa di “esecuzione di investigazioni o ricerche o raccolta di informazioni per conto di privati senza la licenza del prefetto” contestata a Carrozzo e D’Alò.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.

Marsala per quattro giorni capitale mondiale del vino.
Si è conclusa l’ultima sessione del Concours mondial de Bruxelles che ha visto nell’Isola oltre 50 giurati di venti Paesi Marsala per quattro giorni capitale mondiale del vino La prestigiosa manifestazione internazionale per la prima volta è stata dedicata ai vini dolci e fortificati. Per quattro giorni, oltre 50 giurati (tra giornalisti, enologi, buyer e formatori, provenienti da quattro continenti e di venti nazionalità differenti), sono stati chiamati a valutare, dal 20 al 24 settembre, a Marsala, storica città che ha fatto la storia del vino nel mondo, oltre 500 vini dolci e fortificati.

Fonte: Quotidiano di Sicilia.

«Agricoltura è lavoro e le cantine rappresentano il nostro futuro».
In 50 al convegno tra progetti e tecnologie contro i rincari energetici Terricciola In 50 e anche di più ad ascoltare architetti parlare delle cantine da loro realizzate e a fissare cardini di un filone che da Terricciola si può allargare anche ad altre realtà dove la cultura del vino la fa da padrone. “Agricoltura, architettura, territorio”, il convegno che si è svolto alla cantina del podere La Chiesa, ha rappresentato il primo passo per una serie di appuntamenti che dovrebbero prendere corpo a primavera con altre presentazioni di realtà dove l’arte, il vino, la cultura, il design e la tecnologia si sposano per un nuovo corso del turismo enogastronomico.

Fonte: Tirreno Pontedera.

Bertani punta all’estero con gli Amaroni storici.
Presentato il volume che racconta 60 anni dell’azienda e 43 annate del «grande rosso» Bertani punta all’estero con gli Amaroni storici Cultura come strategia di mercato. II curatore Nick Jackson è il curatore di The Library, che servirà a rafforzare l’immagine negli Usa, Germania e Tokyo 4i È un libro ma II anche uno strumento di lavoro per apprezzare il valore dell’Amarone Andrea Lonardi direttore operativo Bertani Domains. «Non un semplice libro ma uno strumento di lavoro per consentire a stampa, opinion leader e operatori strategici del mondo del vino di apprezzare appieno il valore di 43 annate scelte dal 1958 a oggi dell’Amarone della Valpolicella Classico».

Fonte: Arena.

Nasce Amc Vini polo dell’export.
Nuova Spa italo-francese Nasce Amc Vini polo dell’export Alleanza tra La Collina dei Ciliegi il Gruppo Meregalli e Advini. Potenziare le opportunità commerciali all’estero e sviluppare nuovi canali distribuitivi. Sono i primi obiettivi dopo l’entrata della Meregalli Giuseppe spa, holding del Gruppo Meregalli, nel capitale di Advini Italia spa, joint venture che unisce dal 2020 la cantina veronese La Collina dei Ciliegi e il gruppo francese Advini Sa. Il risultato è Amc Vini spa che riunisce Advini, Meregalli e Collina dopo l’aumento di capitale che li porta a una partecipazione con quote paritarie, sancita il 19 settembre dallo Studio Notarile Emanuele De Micheli di Verona.

Fonte: Arena.

Il Soave a Bordeaux per il libro sui terroir.
Dopo due anni minati dalla pandemia il Consorzio di tutela del Soave annuncia che venerdì 30 ritirerà alla Citè du Vine di Bordeaux la menzione d’onore per il libro Soave Terroir. Le 33 Unità Geografiche Aggiuntive del Soave edito dallo stesso Consorzio. A conferirla, nel 2020, l’Oiv, Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, organismo intergovernativo scientifico e tecnico. «La menzione sancisce la bontà dei nostri sforzi di ricerca e valorizzazione territoriale. Le Unità geografiche aggiuntive sono 33 sottozone che raccolgono storie di persone che hanno dedicato la vita a cercare la perfezione nel Soave», afferma Sandro Gini, presidente del Consorzio, «Uga non è solo una definizione di confini, ma un percorso di studio delle singole particelle che culmina nelle differenti interpretazioni del Soave.

Fonte: Arena.

In cammino (senza fretta) nelle terre del Prosecco – In cammino nelle terre del Prosecco.
Giuliano Basso ha studiato 31 percorsi per vivere più da vicino paesaggi e zone dell’Alto Trevigiano per apprezzare l’ambiente, le tradizioni e anche le offerte enogastronomiche In cammino nelle terre del Prosecco. RISALIRE UN SENTIERO CHE SI INOLTRA NEL BOSCO DI CASTAGNI OPPURE FARE TREKKING TRA ANTICHI BORGHI può bastare un pomeriggio, se non si ha un ideale week-end. Ma è l’occasione per tirare un po’ il flato. Bisogna però dimenticare il concetto di fretta. Insomma, dimenticarsi la rapidità e assaporare il ritmo lento. Perchè sulle colline non ci sono itinerari robotizzati, strade ampiamente tracciate, luoghi sagomati con il goniometro che si prestano ad una formula turistica fast. Ci sono ipotesi, itinerari da seguire sapendosi orientare, incontri con le comunità locali.
Fonte: Gazzettino.

Bar e vini di qualità.
I padiglioni di Padova Hall ospitano la due giorni di Barnext, la rassegna che favorisce l’incontro tra domanda e offerta in un settore in forte trasformazione Bar e vini di qualità. Il futuro del mondo del bar approda negli spazi della fiera con l’appuntamento Barnext. Dopo la piccola anticipazione dello scorso anno, il nuovo evento B2B promosso da Padova Hall fa il salto di qualità, occupando per due giorni gli spazi del padiglione 11 con più di 180 espositori provenienti da una selezione di aziende di alta gamma, offerte che spaziano da vini di qualità ai nuovi prodotti per la colazione, dalle proposte per gli aperitivi ad alcuni dei brand leader a livello internazionale nel mondo della birra e 1650 registrazioni solo nel primo giorno.

Fonte: Gazzettino Padova.

Franciacorta: le cantine da visitare. Tra collezioni d’arte, picnic e degustazioni sensoriali.
Passeggiate con gli agronomi, trekking notturni, romantici picnic nei vigneti. E, naturalmente, degustazioni: sono sempre più originali le esperienze proposte dalle cantine della Franciacorta. Ecco quali visitare. E poi borghi, giardini e i ristoranti da provare. La Sparkling Valley, così la chiamano. Frizzante come i suoi vini, negli ultimi anni la Franciacorta ha saputo coniugare la produzione vinicola con l’arte dell’ospitalità, strizzando l’occhio a tendenze e novità. Così sono sempre di più le cantine che propongono degustazioni e visite guidate mescolando vino e cultura (elenco completo sul sito franciacorta.wine/it/cantine).

Fonte: Dove Viaggi .

Aglianico del Vulture, un vino con duemila anni di gusto.
Lungo le colline vulcaniche del monte Vulture nascono vini unici: uno spaccato di sapori che emerge nel viaggio nella cantina Eleano (Potenza): tra le eccellenze “Dioniso” 2017, finezza e stoffa graffiante. Non c’è due senza tre. I vini di questa cantina, durante l’estate, mi hanno letteralmente inseguito, in tutti i locali dove sono stato. L’ingresso, se così si può dire, è stato in una trattoria magica ed eroica di Avigliano (Potenza), la Pietra del Sale, dove abbiamo assaggiato l’avvolgente Malvasia bianca. I tre aglianico invece li abbiamo degustati a Ferrandina (Matera), in un locale eccellente, il ristorante Sartago, mentre l’ultima sera c’è stato un confronto serrato fra Moscato secco e Malvasia e le donne al nostro tavolo hanno preferito la seconda.

Fonte: La Repubblica.

Cosa succede nel mondo del vino?
A parlarci delle ultime tendenze del settore vitivinicolo i Italia e nel mondo è l’analista fiorentino Leonardo Comucci, presidente dell’associazione culturale “Il Santuccio”. Firenze, 26 settembre 2022- “Un consumo più attento e consapevole, sempre con un occhio rivolto anche al portafoglio, spesso alla ricerca di un prodotto il più possibile naturale e genuino”. Sembrerebbe essere questa la tendenza dei consumatori di vino negli ultimi tempi. L’analista Leonardo Comucci racconta anche a La Nazione che, nonostante la crisi internazionale portata dal drammatico mix di pandemia e guerra, persiste nicchia di consumatori collezionisti – e forse anche investitori – che frequenta le aste internazionali per accaparrarsi prestigiosi lotti prevalentemente delle maisons francesi o delle famose etichette italiane che continuano ad aumentare di valore.

Fonte: La Nazione.

Nero d’Avola: alla scoperta del vino denominato “Calabrese”.
Il Nero d’Avola è un celebre vino del Sud Italia che ha, con la Calabria, un legame molto forte per quel che riguarda la sua denominazione: esso infatti è chiamato anche Calabrese. È sufficiente effettuare una semplice ricerca su Google per rendersi conto come Nero d’Avola e Calabrese siano due termini associati con estrema frequenza, eppure, al contrario di quanto si potrebbe credere, il Nero d’Avola non è un vino calabrese, bensì siciliano.

Fonte: Catanzaro Informa.

Due bicchieri di vino al giorno possono ridurre il rischio di demenza, secondo uno studio.
Un team di ricerca ha determinato che consumare circa 40 grammi di alcol al giorno è associato a un rischio ridotto del 38% di demenza negli over 60. Il consumo moderato di alcol è associato a un rischio ridotto di demenza, secondo un nuovo studio. Più nello specifico, chi beve un paio di bicchieri di vino al giorno (per un totale di 40 grammi di alcol) risulta avere una probabilità ridotta di demenza del 38 percento rispetto a chi è astemio. Questo è solo uno dei risultati più significativi emersi dalla ricerca che ha indagato sulla relazione tra il consumo di bevande alcoliche e la demenza, una condizione neurologica principalmente legata alla terza età caratterizzata da disturbi cognitivi, difficoltà nel linguaggio e nell’orientamento, problemi di memoria e così via.

Fonte: Fanpage.

Vini veneti: in viaggio attraverso i vigneti più grandi d’Italia.
Grande varietà, vitigni internazionali o autoctoni e naturalmente qualità eccellente: il Veneto è una garanzia- e un’eccellenza- quando si parla di vini. Una fortunata combinazione di clima e terreni molto diversi, unita ad una passione che ha origini antichissime, fanno del Veneto una delle regioni vinicole più produttive d’Italia. Qui si trovano prodotti di fama internazionale con etichette che esportano in tutto il mondo. Il più celebre è senza dubbio il Prosecco, le cui colline sono addirittura patrimonio UNESCO. Ma c’è molto di più da gustare e da scoprire.

Fonte: Visit Italy.

“Il futuro del made in Italy, vino incluso, è nell’alto di gamma nei mercati del mondo”.
A WineNews, Nicola Farinetti, ad (e futuro presidente) Eataly. “Con la maggioranza ad Investindustrial acceleriamo la nostra crescita”. Anche per le aziende cibo e del vino made in Italy, espressioni di un segmento storicamente anticiclico dell’economia, non è un momento facile. Ma il futuro è aperto e con concrete possibilità di crescita, a patto di puntare sull’alto di gamma nei mercati del mondo. Come deve fare il made in Italy tutto, e come farà anche nella sua nuova compagine societaria Eataly, la creatura di Oscar Farinetti, che, in quasi 20 anni di attività, ha dato un impulso importante alla distribuzione e all’immagine del wine & food italiano nel mondo, e che continuerà a farlo anche ora che la maggioranza passerà nelle mani di Industrial della famiglia Bonomi, con il 52% (ed un aumento di capitale di 200 milioni di euro, ndr).

Fonte: WineNews.

Vino, Francesco Mazzei confermato alla guida di Avito.
Si è tenuta questa mattina l’Assemblea elettiva di A.VI.TO, Associazione Vini Toscani Dop e Igp, in cui è stato confermato all’unanimità l’attuale presidente Francesco Mazzei, alla guida del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. “Ringrazio i colleghi per la fiducia, è assolutamente necessario portare avanti la linea intrapresa dall’Associazione e continuare a lavorare in maniera sinergica, non solo per dar voce a quella pluralità di esperienze che è il patrimonio della viticoltura toscana ma anche, in questo particolare momento, per affrontare tematiche delicate che si stanno e si potrebbero riflettere con conseguenze gravi sulla filiera”, ha dichiarato Mazzei mettendo l’accento sulle questioni più imminenti da affrontare e da sottoporre ai tavoli istituzionali.

Fonte: GoNews.

Vino, il modello piemontese si conferma un unicum di successo.
Secondo quanto emerge dal Report Vino 2022 di Mediobanca, le aziende piemontesi sono mediamente piccole, spesso poco strutturate, rigorosamente a conduzione famigliare, ma estremamente solide e redditizie. Il vino del Piemonte è il più ricco d’Italia, secondo il Report Vino 2022 di Mediobanca, ripreso oggi da Il Corriere della Sera. Nell’articolo, infatti, si legge che per il Piemonte “solo una cantina è tra le prime 20 d’Italia per fatturato, appena sei sono tra le prime 40. Tutte in un fazzoletto di km tra Santo Stefano (Cn) e Cossano Belbo (Cn), Costigliole d’Asti (At), Canelli (At) e Castel Boglione (At), nella zona dell’Asti Docg e Moscato d’Asti. Nel resto del Piemonte le aziende sono mediamente piccole, spesso poco strutturate, rigorosamente a conduzione famigliare, ma estremamente solide e redditizie. Le aziende ai vertici di fatturato e bottiglie prodotte sono altrove, nella Toscana delle famiglie nobiliari, nel Veneto del Prosecco, nel Trentino del Trento Doc e nelle cooperative dell’Emilia-Romagna, ma il modello piemontese si conferma un unicum di successo, con un Roi (ritorno sugli investimenti) dell’8,2%, quasi doppio rispetto alle venete (5,5%) e alle toscane 4,4%). Piemonte in vetta anche per margini industriali (9,8% l’ebit margin), secondo solo alla Toscana, primo per esportazioni (72,2%), primo anche per rapporto tra costo del lavoro e valore aggiunto netto (Clup) pari al 38,7%”.

Fonte: Italia a Tavola.

Donne del Vino, magia ed eleganza del Pinot Nero, l’Oltrepò Pavese si svela.
Le Donne del Vino della Lombardia in occasione della 5ª edizione della Milano Wine Week, la settimana milanese del vino, ripropongono una degustazione a scopo benefico a favore della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano Onlus. Il 13 ottobre vietato prendere impegni perché nel Palazzo Storico di via Vivaio andrà in scena “Magia ed eleganza del Pinot Nero: l’Oltrepò Pavese si svela…”. Dolci colline, a due passi da Milano, con distese di vigneti a perdita d’occhio: questo è l’Oltrepò Pavese, un territorio da sempre vocato alla produzione di vino per le sue caratteristiche. Proprio in Oltrepò il Pinot Nero, conosciuto anche come l’enfant terrible dei vitigni, trova la sua terra di elezione. Un vitigno che regala un’uva che è certamente fra le più difficili da coltivare e da vinificare, richiede, infatti, un terroir ben specifico per esprimersi al meglio, ma anche un attento lavoro sia da parte dell’agronomo che dell’enologo.

Fonte: VDG Magazine.

Vino, Mazzoni: “annata salva per Verdicchio e altre Doc nonostante l’alluvione”.
Il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) fa un primo bilancio con l’Adnkronos: “La vendemmia in anticipo ha giocato a favore. Buona qualità e quantità fino a +10%”. Vendemmia al di sopra delle attese e soprattutto “fortunata” per i pregiati vini delle Marche, dal Verdicchio al Rosso Conero, che contano 16 denominazioni di origine, di cui 4 Docg, con 556 aziende associate. Nonostante l’alluvione dei giorni scorsi abbia duramente colpito territori in provincia di Ancona dove si coltivano i vigneti che danno origine al Verdicchio di Castelli di Jesi e in provincia di Macerata a Matelica al Verdicchio di Matelica, punte di diamante dei vini marchigiani.

Fonte: Adnkronos.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.

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