News Vitivinicole Wine Idea martedì 28 dicembre 2021!

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Wine Idea presenta le news di martedì 28 dicembre 2021!

Bricolo: «Custoza, la nostra doc pronta a conquistare i mercati».
La presidente: investiremo fortemente negli Stati Uniti Bricolo: «Custoza, la nostra doc pronta a conquistare i mercati» La denominazione conta 1.400 ettari vitati, 60 cantine, 85 aziende imbottigliatrici e 480 viticoltori •• L’anniversario dei cinquant’anni di attività è caduto nel 2021 ma, nonostante il periodo complesso, il Custoza Doc si è fatto conoscere nel mondo. Lo dichiara il consorzio di tutela, reduce da una serie di eventi in presenza e virtuali in Italia e all’estero per diffondere le peculiarità del vino bianco con blend di uve Bianca Fernanda, Trebbianello e Garganega autoctone prodotto in nove comuni veronesi nella parte sud-occidentale dell’anfiteatro morenico del Garda.

Fonte: Arenav.

Il vino è lo specchio dell’Italia.
L’export del 2021 è aumentato a doppia cifra, con un mix accoglienza-design Franco Ziliani, scomparso a Natale, creò lo spumante Berlucchi e lanciò la Franciacorta all’alba degli anni Sessanta, il decennio del boom. Nel 1965 il Financial Times assegnò alla lira l’Oscar della moneta più stabile. Ziliani importò dalla Francia il metodo champenoise della fermentazione in bottiglia. Charles De Gaulle non apprezzava l’Italia (“non è un paese povero ma un povero paese”), ma gli inviati del Monde raccontavano una società che non si limitava ad Antonioni e Fellini.

Fonte: Foglio.

La via italiana nelle bottiglie Francia…corta.
Ziliani, un genio in bollicine La via italiana nelle bottiglie Francia…corta di Aldo Smilzo Battere i francesi. Franco Ziliani, il babbo del Franciacorta, morto nei giorni di questo Natale ormai passato, la sua sfida enologica non l’avrebbe mai spiegata con questa ruvidezza linguistica e questa ambizione. Essendo difficile battere i francesi e non essendo lui toscano ma di Travagliato, nel bresciano, preferiva il fare al dire e a questo ha improntato la propria esistenza.

Fonte, La Ragione.

Il Franciacorta Rosé per brindare in onore del suo patron.
Pensando al nuovo anno si alzi una rosa di Franciacorta per celebrare gloria eterna ad un uomo del vino che se ne è andato a Santo Stefano. Tutti devono più di qualcosa a Franco Ziliani, il creatore, assieme al socio pioniere Guido Berlucchi e a pochissimi altri di quel «miracolo» enologico che si chiama Franciacorta. Non c’è territorio al mondo che nel volgere di dieci lustri sia diventato uno dei più famosi dove si producono vini spumanti che fanno diretta e giusta concorrenza ai più blasonati Champagne. Se l’Italia delle cantine celebra i propri primati, molto deve a Franco. Un pensiero d’ affetto va a Cristiana, Arturo e Paolo Ziliani che ormai sono alla guida della Berlucchi.

Fonet: La Verita’.

Le bollicine di Capodanno: guida alla scelta dello .
In vista del cin cin di Capodanno, ecco la guida per distinguere gli spumanti italiani in base non solo al metodo di fermentazione (classico o Charmant-Martinotti), ma anche a zuccheri e pressione. La novità? Il Prosecco rosé. Nei pochi giorni tra Natale e Capodanno stiamo dando fondo a quasi 90 milioni di bottiglie di spumanti italiani, stando ai calcoli di Ismea-Uiv. Nello stesso periodo saranno 150 milioni i vini sparkling made in Italy consumati nel mondo. L’Italia, del resto, vanta migliaia di etichette tra Metodo classico (quando la spuma si forma direttamente in bottiglia) e metodo Charmat-Martinotti (la fermentazione avviene in autoclave).

Fonte: Messaggero.

In vino veritas.
Gusto fresco e sensazioni effervescenti LI azienda guidata da Roberto Gatti anno dopo anno è una conferma di alta qualità. Produttore di riferimento della Franciacorta, riesce a catturare nei suoi vini le luci, i profumi e le suggestioni di questo teatro vitivinicolo a ridosso del Lago d’Iseo, sul cui palcoscenico sfilano con eleganza grandi spumanti ottenuti con il Metodo Classico, dotati di uno speciale garbo minerale e profili aromatici ammalianti. Questo Brut, ottenuto da Chardonnay per 1’85%, Pinot Nero per il resto, mostra un intenso colore paglierino illuminato da una. intesi felice tra tecnica e territorio I1 progetto Dubl nasce da un’idea dell’azienda Feudi di San Gregorio di coniugare la personalità dei vitigni tradizionali dell’Irpinia con la tecnica della spumantizzazione in bottiglia.

Fonte: Messaggero.

Cantina Rauscedo cresce più 17 % rispetto al 2019.
La storica cooperativa friulana superate le difficoltà guarda con fiducia al futuro II presidente sul piano aziendale: «Importanti obiettivi per il prossimo triennio» Zuliani: segnali incoraggianti grazie alla conquista di nuove fasce di mercato». Bilancio approvato senza voti contrari nel segno della crescita, con un +17% rispetto al 2019 per Cantina Rauscedo. Un segnale importante per la storica cooperativa friulana con sede nella frazione sangiorgina che, dopo il momento di difficoltà, torna a guadagnare quote e credibilità sul mercato.

Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.

L’Acadenzy del Chianti Sbarca in Colombia con corsi e degustazioni.
Ha debuttato a Medellin, in Colombia, ma farà tappa in gran parte dell’America Latina il nuovo spin off della Chianti Academy, il fiore all’occhiello del Consorzio che promuove nel mondo la conoscenza del vino Chianti proponendo una formazione tecnica e didattica di altissimo livello. La nuova creatura si chiama “Chianti Academy Latam – Wine and Food experience” e affianca al momento formativo della degustazione, anche una seconda fase di abbinamento con il cibo e assaggio per portare il professionista nel mondo del Chianti a 360 gradi.

Fonte, Tirreno.

Tommasi, fatturato a 30 milioni «Nuovi investimenti e progetti».
L’azienda di Pedemonte (sette tenute in sei regioni italiane e 230 dipendenti) in recupero sul 2019 Tommasi, fatturato a 30 milioni «Nuovi investimenti e progetti» Monica Sommacampagna •• Alla fine di due anni minati dalla pandemia, la famiglia Tommasi chiude il 2021 con un bilancio positivo, recuperando le posizioni del 2019, e annuncia nuovi progetti e investimenti per il 2022, che segna il 120mo anniversario dalla fondazione dell’azienda vitivinicola con sede a Pedemonte. Il fatturato di Tommasi Family Estates – che annovera sette tenute vitivinicole in sei regioni e 230 dipendenti – ammonta quest’anno a circa 30 milioni come nel 2019, con una crescita media dell’U% rispetto a un 2020 a quota 27 milioni.

Fonte: Arena.

Generali e Prosecco gli sponsor del Bailo.
Assicurazioni Generali da un lato, Consorzio di tutela del Prosecco dall’altro: sono le due offerte di sponsorizzazione degli eventi in programma al museo Bailo nel biennio 2022/2024 arrivate a Ca’ Sugana e subito accolte dalla giunta. In tutto, Generali e Consorzio, hanno messo a disposizione 300mila euro. Il Consorzio ha però differenziato, mettendo sul piatto 135mi1a euro in denaro e 15mila sotto forma di servizio di sommelier “e connessi con fornitura del prodotto”. L’assicurazione ha invece garantito 150mi1a euro. In cambio potranno esporre il proprio logo in tutto il materiale pubblicitario e in quello utilizzato perla comunicazione che il Comune realizzerà per organizzare mostre ed eventi culturali.

Fonte: Gazzettino Treviso.

“Io, la perfettina con la testa sempre in vigna, alla cantina preferisco gli asinelli e le galline”.
Bruna Ferro, titolare dell’azienda agricola Carussin di San Marzano Oliveto che ospita anche campus estivi e una fattoria didattica. In primavera raccoglie l’aglietto selvatico in vigna, d’inverno si fa la granita con la neve e la cugnà. Da merenda, ti offre pane, acqua e zucchero. E se le domandi quando ha iniziato a fare la vignaiola, lei ti risponde: «Non ho mai iniziato e non finirò mai». Bruna Ferro è nata e cresciuta in vigna, a San Marzano Oliveto. Figlia di contadini da generazioni, oggi, la sua azienda Carussin ha 18 ettari, produce 80 mila bottiglie ed esporta vino biologico in tutto il mondo.

Fonte: La Stampa.

Il brindisi per il 2022 ha il sapore del Pinot Nero.
Nel 1850 il Conte Augusto Giorgi di Vistarino piantò per primo questo vitigno in Oltrepò, importando le barbatelle dalla Francia e dando origine alla grande tradizione spumantistica della zona. Il brindisi di inizio 2022 sarà all’insegna del Pinot Nero, che sta segnando la nuova stagione del vino in Oltrepò Pavese. Come è possibile scoprire in questa suggestiva azienda storica di Rocca De’ Giorgi.

Fonte: La Repubblica.

I migliori spumanti italiani con cui brindare a Capodanno.
Quando la bollicina italiana diventa davvero un’eccellenza: ecco gli spumanti consigliati da GQ (che puoi comprare anche online) per feste a base di brindisi indimenticabili.

Fonte: GQ Italia.

Il vino è lo specchio dell’Italia.
L’export del 2021 è aumentato a doppia cifra, con un mix accoglienza-design.

Fonte: Il Foglio.

Attenzione molti fanno questo errore nel servire il vino che lo fa sembrare scadente e di bassa lega.
Il vino non può mai mancare sulla tavola degli italiani. Ma è in questo periodo che molti di noi sfoderano le bottiglie più pregiate, per servirle in compagnia di amici e parenti. È normale in questi casi voler fare bella figura e servire un vino che verrà apprezzato dai nostri ospiti. Ma attenzione perché molti, anche i degustatori di vino più esperti, rischiano di fare un semplice errore proprio al momento di servire il vino. Vediamo di che cosa si tratta, e qual è invece il comportamento corretto da seguire.

Fonte: ProiezionidiBorsa.

Vini, l’anno si chiude bene ma il 2022 inizia con molte incertezze.
Un anno del vino che sembra chiudersi bene nonostante le premesse, ma uno nuovo che inizierà con molte incertezze (strano eh, di questi tempi?). Una delle principali, a leggere quanto uscito negli ultimi mesi e sentire i produttori, sarà capire come il mercato reagirà all’aumento dei prezzi e i ritocchini ai listini, resi necessari dal crescere dei costi delle materie prime.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Dal Merlot al Pinot nero, i vini europei sono nati nel Caucaso.
Dal Merlot al Pinot nero, dallo Chardonnay al Sauvignon, i vini europei hanno la loro culla nel Caucaso meridionale: il loro progenitore e’ un unico vitigno coltivato, al quale e’ seguita una lunga serie di incroci con le viti selvatiche europee. La ricostruzione, basata sull’analisi del materiale genetico di 204 viti (Vitis vinifera) e’ il risultato di una ricerca italiana ed e’ pubblicata sulla rivista Nature Communications dal gruppo coordinato dall’Universita’ di Udine, con Michele Morgante e Gabriele Di Gaspero.  L’analisi del Dna delle viti suggerisce inoltre che, in Europa, la piu’ ricca diversita’ genetica si trovi nei vigneti di Italia e in Francia.

Fonte: ANSA.

Vino naturale.
Hai sentito parlare di vini naturale solo negli ultimi anni e pensi sia una moda? Niente di più sbagliato, è una filosofia di vita oltre che la migliore espressione di vino che ci sia! Il vino naturale, come spiega Apewineboxes.com, azienda leader nel settore, è quel vino di produzione artigianale, sia esso anche prodotto in veste biodinamica, che viene realizzato riducendo al minimo gli interventi umani. Si ma come?

Fonte: Targatocn.it.

Vitigni resistenti nei vini Dop: l’apertura dell’Ue è un rischio, per il “Biodistretto del Chianti”.
Parla l’associazione, guidata da Roberto Stucchi Prinetti, che riunisce tante griffe del Chianti Classico: “il biologico è la strada maestra”. L’apertura dell’Unione Europea ai vitigni “resistenti” anche per i vini a denominazione, secondo molti, è “una svolta epocale” per il settore che, come tanti altri comparti, deve fare i conti con un mondo che cambia e con la lotta al cambiamento climatico, con tutto quello che comporta

Fonte: WineNews.

Le nuove declinazioni del vino in store.
Da sempre il vino rappresenta uno dei reparti più significativi delle superfici della gdo, a prescindere dalla loro superficie, attraverso il quale le insegne esprimono il proprio dna in termini di offerta, ambientazione e servizi. Proprio per renderlo più distintivo e punto di riferimento nel percorso di acquisto, negli ultimi tempi, diverse catene hanno ripensato il reparto in termini di dimensioni e ambientazioni per dargli maggiore carattere, anche come probabile effetto del Covid, che ha segnato un momento positivo per le vendite di vino.

Fonte: Gdoweek

Eiswein, il vino che viene dal freddo.
I vini di ghiaccio sono ottenuti dalla fermentazione di grappoli sovra-maturati, vendemmiati all’inizio dell’inverno. Sono nati quasi per caso nel XIX secolo in Germania ma la tecnica di produzione è stata perfezionata negli anni Sessanta del secolo scorso. Classificati come vini dolci, hanno un gusto molto particolare, in cui dolcezza e acidità sono armoniosamente bilanciati, proprio in virtù del loro particolarissimo processo produttivo. Sono i cosiddetti vini di ghiaccio (Eiswein, in tedesco) e sono ottenuti dalla fermentazione di grappoli sovra-maturati, vendemmiati all’inizio della stagione invernale, quando la temperatura scende ad almeno sette gradi sotto lo zero.

Fonte: Me Gusta.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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