News Vitivinicole e tenute agricole di martedì 3 maggio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 3 maggio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Prodotti Doc e Igt, il Molise al Cibus. Cavaliere: faremo una bella figura.
Nell’ambito del programma ‘Promozione Molise 2021/2023′, finanziato dal Psr Molise 2014/2020, la nostra regione partecipa al Cibus 2022 di Parma. Si tratta del secondo evento fieristico dell’anno, dopo il recente successo del Vinitaly, al quale partecipa il Molise attraverso il supporto operativo dell’Arsarp. Saranno 12 le aziende locali, produttrici di vino Doc e Igt, olio extra vergine di oliva Dop e altri prodotti agroalimentari biologici, presenti in uno stand di 144 metri quadri ubicato nel padiglione 8 (area H006). Al Cibus di Parma, evento di prestigio internazionale in programma dal 3 al 6 maggio, quest’anno sono attesi oltre 60mila visitatori e i temi di questa edizione toccheranno i rapporti tra industria e distribuzione, il ruolo della filiera agricola per la redditività delle imprese, la ristorazione del futuro e il ruolo dei prodotti Dop e Igp negli assortimenti.

Fonte: Primo Piano Molise.

Niemeyer postumo e vinicolo.
L’ultima opera di Oscar Niemeyer arriva postuma, a dieci anni dalla morte avvenuta nel 2012 a Rio de Janeiro, ed è un’astronave in vetro e cemento che atterra tra i vigneti dello Château La Coste, la vallata dell’arte, dell’architettura e del vino biodinamico alle spalle di Aix en Provence, in Provenza. Un progetto che ha avuto una lunga gestazione – pare che le autorità locali non volessero dare il permesso a costruire in quell’area – e che inaugura in tempo per le visite estive dello Château. Il padiglione di Oscar Niemeyer si aggiunge agli interventi che l’imprenditore nord-irlandese Paddy McKillen ha voluto per il suo progetto provenzale, sempre in progress, inaugurato nel 2011 e che ha visto coinvolti un buon numero di architetti Pritzker Prize: Jean Nouvel per le cantine, Tadao Ando per il padiglione di apertura, Renzo Piano con uno spazio espositivo in cemento interamente ventilato per vie naturali (esiste un mondo anche oltre l’aria condizionata), Frank Gehry con il teatro destrutturato a cielo aperto, fino a Richard Rogers che nel 2020 realizza qui la sua galleria d’arte sospesa e avvolta in coloratissime travi Warren, la sua ultima opera prima della pensione e poi della scomparsa.

Fonte: Foglio – Inserto.

Un nettare rubino che è l’anima dei boschi irpini.
Andiamo a cantar maggio in terre antiche e vocate al vino. Siamo nel cuore dell’Irpinia in un oceano di boschi e di vigne tra Salza e Parolise vegliato dai monti Picentini da cui scendono correnti fresche e riparato dal Partenio. Lì, in un remoto feudo dei principi Caracciolo, tre fratelli poco più che ventenni, uno dei quali con il diploma di enologo in tasca, sette lustri fasi sono «inventati» vignaioli. Hanno rilevato le terre da papà e mamma e hanno dato sostanza all’azienda vinicola Di Meo. Roberto, l’enologo, ha mosso i primi passi con un’idea precisa: valorizzare le uve autoctone. Solo Fiano e Greco tra i bianchi Aglianico e Coda di Volpe tra gli scuri. Una ventina d’ettari ad altitudine notevole per estrarre l’anima dei luoghi. Generoso che è il creativo di famiglia usando l’antico casino di caccia (è bellissimo) si è inventato di tutto: da arte e vino, al calendario Di Meo cercando di dare veste compiuta al sogno mentre Erminia ha continuato a inculcare nell’impresa i lieviti dell’eredità familiare. Sono cresciuti evolvendo, ma sono rimasti fedeli a sé stessi e al sogno iniziale.

Fonte: La Verita’.

Codlitto e crisi energetica costano 435 milioni al settore degli alcolici.
La situazione internazionale impatterà sul mondo del vino per il 2,5-3% del fatturato. I problemi legati al conflitto russo-ucraino costeranno al mondo italiano del vino almeno il 2,5-3% del fatturato. Una cifra monstre, se si pensa che il settore che racchiude spumanti, vini frizzanti, fermi, passiti e liquori, vini sfusi e mosti vale circa 14,5 miliardi di euro. Pallottoliere alla mano, insomma, il giro d’affari sta subendo un taglio di circa 435 milioni. «Il vino italiano subirà quest’anno una contrazione del proprio fatturato del 2,5%-3% a causa del combinato disposto di fattori congiunturali che con la guerra hanno subito un’ulteriore accelerazione». A dirlo é il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti. «Il quasi completo azzeramento delle vendite presso i mercati emergenti coinvolti nel conflitto», ha proseguito Castelletti, «ma soprattutto l’escalation dei costi di produzione, dell’inflazione e il crollo della fiducia dei consumatori sta creando una spirale particolarmente negativa sul vino italiano». Allo stato attuale, insomma, Uiv stima un ulteriore aumento del costo medio di produzione per circa 400 milioni di euro, portando il surplus sui costi produttivi sui 12 mesi 2022 – che incidono ormai per oltre il 30% sul valore della bottiglia media – a 1,7 miliardi di euro.

Fonte: La Verita’.

L’equilibrio e la freschezza dell’Aglianico.
È Sergio Paternoster, punto di riferimento della produzione del Vulture, a lasciare alla figlia Giovanna i tre ettari di vigna nel cuore della Lucania, mantenuti dopo l’acquisto dei possedimenti di famiglia da parte del Gruppo Tommasi. Cresciuta con il vino nel sangue, grazie agli insegnamenti del padre e del nonno, è lei a dare vita a Quarta Generazione nel 2016. In poco tempo riesce a esprimere con suoi vini l’amore per la terra e la tradizionale passione per la vigna. In produzione, due etichette di elevata qualità ed eleganza. Punta di diamante l’Aglianico, rubino concentrato, dall’ampio spettro olfattivo di frutti di bosco, visciole sotto spirito, viole appassite, chiodi di garofano, liquirizia e menta; cenni di tabacco, rabarbaro, cuoio e note balsamiche.

Fonte: Messaggero.

L’odoroso Ruché color rosso.
Decisamente incoraggianti le premesse dell’azienda di recentissima fondazione che muove i primi passi presentando etichette valide già dalla prima uscita. I vini assaggiati comunicano una filosofia e un pensiero enologico ben delineati fin dagli albori, le cui basi puntano a valorizzare le tipiche varietà del Monferrato attraverso un approccio ecosostenibile. Alcuni vigneti, in particolare di uve bianche, come Sauvignon e Chardonnay, sono piuttosto giovani e non ancora pronti ad estrapolare il meglio dai suoli calcareo-argillosi. Il Ruché è invece già pronto nella sua bella veste color rosso rubino dalle sfumature purpuree. Il bouquet odoroso è caratterizzato da note di amarena, visciola, viola, seguono avvolgenti sensazioni balsamiche e una lieve percezione di sottobosco.

Fonte:  Messaggerot.

Stappamamma. Il rosé è un vino allegro a favore delle donne ucraine”.
Il rosé Stappamamma è un vino allegro, da dedicare alle donne, alle mamme, all’amicizia e alla solidarietà. Il ricavato della vendita delle prime 300 bottiglie devoluto all’associazione Salva mamme Salvabebè che sta portando avanti la campagna SOS Ucraina a favore delle famiglie colpite dal conflitto.

Fonte: Tempo.

14 maggio. A Castiglione in Teverina c’è il Sabato del Vignaiolo.
Il 14 maggio a Castiglione in Teverina (Viterbo) si terrà il Sabato del Vignaiolo, occasione per i produttori FIVI di incontrare operatori e winelovers. Trenta i produttori provenienti per lo più dal Lazio, ma anche dall’Umbria e dall’Abruzzo.

Fonte: Tempo.

Il vino si degusta con un concerto.
Dal 20 al 23 maggio la manifestazione «Rome Wine Expo» Il primo giorno si berrà ascoltando le musiche. Unire la musica alla degustazione di alcuni grandi vini. È l’appuntamento con il quale si aprirà il Rome Wine Expo, la manifestazione organizzata da Arsial e Regione Lazio che si svolgerà dal 20 al 23 maggio al Centro Congressi dell’Hotel Barcelò Aran Mantegna, nel quartiere EUR-Garbatella. L’apertura è sicuramente uno degli eventi più suggestivi: mentre l’orchestra Roma Tre, diretta dal maestro Sieva Borzak con il violino solista di Maria Teresa De Sanio, eseguirà Le Quattro Stagioni di Vivaldi, i partecipanti degusteranno 8 vini abbinati all’alternanza delle stagioni, mentre su uno schermo verranno proiettate immagini relative ai produttori. Ma la manifestazione sarà soprattutto l’occasione per conoscere alcuni dei vigneti, e dei vini, più importanti del nostro Paese.

Fonte: Tempo.

La ripresa del turismo nella Capitale riparte da uno dei luoghi più suggestivi.
Enogastronomia locale carta vincente per «educare» i visitatori alle prelibatezze della nostra regione La ripresa del turismo nella Capitale riparte da uno dei luoghi più suggestivi Vista mozzafiato Oltre al panorama l’offerta di prodotti del Lazio a chilometri zero per la ripresa post pandemica … Il turismo è ripartito e con esso anche tutto il meccanismo legato all’accoglienza in una città poliedrica come Roma. Impossibile quindi non parlare di enogastronomia, un settore anch’esso in ripresa dopo lo stop pandemico che ha un potenziale pazzesco per la Ciottà Eterna. Dalla Terrazza Caffarelli di Roma è nata la convinzione che il valore della ripartenza post pandemia deve passare per le eccellenze presenti nel territorio. Terrazza Caffarelli ed il suo ristorante possono armonizzare il connubio tra arte, cultura e gastronomia della Capitale.

Fonte: Tempo.

Agroalimentare, si lavora al rilancio.
Cooperazione in vista dell’unificazione tra Camera di commercio di Benevento e quella irpina Agroalimentare, si lavora al rilancio • Per il territorio sannita si punta a consolidare i risultati 2021, con 110 milioni di export: ii 7% in più Sannio e Irpinia mettono in mostra le proprie eccellenze in un unico stand dedicato a cibo e vino, al Salone Cibus, la fiera internazionale di Parma dedicata all’agroalimentare italiano che parte oggi e proseguirà fino al 6 gennaio. Sono 19 le aziende sannite e irpine del wineefood che parteciperanno all’importante manifestazione nella collettiva organizzata dalle Camera di Commercio di Benevento e Avellino per la prima volta in modo unitario. Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, è l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano nel mondo, una grande vetrina di visibilità globale.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

“Rocche di Romagna” al via: tra ospitalità, vino e jazz.
Da venerdì a domenica tanti eventi organizzati all’insegna della musica Enogastronomia, escursione e tavola rotonda completano il programma. Prende il via da Bertinoro il ciclo di iniziative messo a punto per il mese di maggio nell’ambito di “Rocche di Romagna”, il progetto di marketing territoriale e promozione turistica nato dall’alleanza fra i Comuni di Bertinoro, Castrocaro Terme Terra del Sole, Forlimpopoli, Meldola, Predappio, e con il sostegno della Regione, per valorizzare questo spicchio di Romagna. Per l’occasione sul Colle è stato predisposto un ricco programma da venerdì a domenica. Una ventina gli eventi in cartellone, che spaziano dall’enogastronomia alla musica, dalle escursioni in bici o a piedi alle visite guidate alla Rocca.

Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Guerra e inflazione: i costi si abbattono sulle cantine.
E le sanzioni fanno sfumare l’export verso la Russia Guerra e inflazione: i costi si abbattono sulle cantine Un record, 2 volti L’Italia soffre le sanzioni più di altri perché è il primo Paese fornitore di vino per la Russia, davanti a Francia e Spagna. Tra i prodotti del made in Italy più venduti in Russia, ci sono il vino e gli spumanti. «L’intero settore italiano vive un senso di grande incertezza, assistendo al susseguirsi delle sanzioni Ue nei confronti della Federazione Russa, che per il vino italiano rappresenta 350 milioni di euro l’anno – spiega Confagricoltura Parma -. Abbiamo chiesto chiarimenti a Roma e a Bruxelles in merito al ricollocamento del milione di ettolitri di vino che l’Italia esporta in Russia ogni anno». «L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia – riferisce anche la Coldiretti – con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna». E ora? Ora, oltre a una perdita secca dell’export, a soffrire sono anche i costi, aumentati del 35% i costi con un impatto pesante sulle aziende.

Fonte, Gazzetta di Parma.

Maso Martis, bollicene a poche curve da Trento.
I primi passi mossi a metà anni Ottanta, poi la fondazione nel 1990: l’azienda produce novantamila bottiglie all’anno Dodici ettari a ,150 metri sopra il livello del mare L’azienda è da sempre a conduzione familiare motivazioni arcane, o almeno ignote ai più, y hanno storicamente portato a considerare la spumantizzazione italica, al contrario di quello che accade oltralpe, non un’arte arcana, esercitata da enologi-divinità chiamati ad imporre le mani e suscitare la creazione di manufatti dai poteri taumaturgici, ma un artigianato, per carità d’eccezione, fratello minore della vinificazione “ferma”, destinata a procurare sollazzo e svago, certo, ma non esperienze epifaniche. Da diversi anni questo paradigma arcaico è in fase di riscrittura, ed ormai sono diverse le tipologie che non lanciano il guanto di sfida diritto in faccia ai cugini (ché sarebbe darsi la zappa sui piedi), piuttosto cercano, come in un articolato mosaico, di completare il quadro di tipologie adeguate all’importanza del movimento

Fonte, Nuova Ferrara.

Le etichette Madame Martis sono le vere chicche di casa.
II Brut Riserva Millesimato è tra le specialità indiscusse Il Blanc de Blancs è un monumento sincero allo Chardonnay trentino Spumantizzati di bella propensione gustativa, sapidi, puliti, queste le caratteristiche di Maso Martis. Si parte dal Brut Riserva Millesimato, bottiglia di equilibrio e misura. Timo cedrino e pepe bianco al naso, poi sapidità e persistenza. Si passa poi all’Extra Brut Rosé Millesimato, Pinot Nero in purezza dal naso di mela In alto una veduta della tenuta, qui i membri della famiglia Stelzer grana, salvia limonata, poi petali di rosa. Palato croccante, lunghissimo. Il Blanc de Blancs è invece un monumento allo Chardonnay trentino. Cedro, maggiorana, con tocco di eucalipto. Beva sapida, tesa, persistente

Fonte, Nuova Ferrara.

Nuovo evento: tre giorni di gusti e sapori a suon di jazz – Bertinoro infesta fra jazz, olio, vino 3 giorni di eventi.
Da venerdì a domenica concerti, degustazioni, laboratori ed escursioni in paese e nel suo territorio. Nasce la rassegna musicale ‘Drinkin’ con la collaborazione di ‘Dai de Jazz’ di Matteo Bondi Ricco il cartellone bertinorese di ‘Rocche di Romagna’ con una tre giorni da venerdì a domenica tra musica, degustazioni e visite guidate. «Conosciamo tutti la Bertinoro del vino e dell’ospitalità – spiega Sara Londrillo, assessora alla cultura, alla presentazione di queste iniziative -, ma vogliamo andare a valorizzare anche quella che è a tutti gli effetti una città della musica». Arriva così l’inedita rassegna ‘Bertinoro Drinkin’ Jazz’, organizzata con l’associazione ‘Dai de Jazz’: un mini-festival con concerti disseminati in tutto il territorio e, in alcuni casi, abbinati a visite in cantina e degustazioni

Fonte, Resto del Carlino Forlì.

Golosaria Wine Massobrio oggi ospite al Cantuccio.
Tappa comasca per le Settimane del gusto lombardo di Golosaria Wine: fino al 7 maggio al Cantuccio di Albavilla sarà disponibile il menu composto per l’occasione dallo chef Mauro Elli. Il tema è l’incontro tra il Grana Padano e i vini di Ascovilo, per cui la cena prevede: composto da cannolo al Grana Padano Dop, baccalà e gattò ai piselli, doppio plin al Grana Padano Dop e cipolle tostate, burro d’alpeggio e pepe lungo di Java, luccioperca ripieno al Grana Padano Dop e panato servito con salsa ai limoni del lago di Como e cremoso al Grana Padano Dop, caffè e croccante alle mandorle. In abbinamento ai piatti è proposto un Garda Doc Extra Brut Metodo Classico, un Lugana Doc Riserva e un Lugana Doc

Fonte: Provincia Como.

Distretto dell’alimentare? Biella ci crede e nasce “BIS – il weekend del gusto”
Si tratta di un evento diffuso tra enogastronomia e cultura ideato da Fondazione Bellezza in partnership con BiWine e Bolle di Malto. Qualche segnale positivo c’c’. Forse questa volta il territorio biellese crede davvero sulle sue potenzialità come distretto dcll’agroalimentare d’eccellenza. La qualità dei vini prodotti, per esempio, non più una sorpresa. Quest’anno la guida dell’Ais ha premiato un numero di produttori che in proporzione alla grandezza delle due: Lessona e Bramaterra fa segnare un record. Ogni arme nascono nuove aziende e in quelle già ci sono stanno avvenendo passaggi generazionali improntati alla redditività e alla sostenibiIità finanziaria degli investimenti. Non Li troviamo più di fronte a fughe romantiche dalla città all’agricoltura.

Fonte: Biellese.

Se le colline del vino si trovano a un bivio.
Correnti opposte sembrano attraversare il mondo dell’agricoltura e in particolare quello del vino. Forze che si elidono a vicenda, spingendo in direzioni contrarie. Una è quella economico-finanziaria, l’altra quella naturale-ambientale: da una parte c’è la tensione verso la produzione di qualità e la crescente attenzione ai margini di profitto, dall’altra l’esigenza dl proteggere gli ecosistemi dallo sfruttamento eccessivo. Partiamo dalla situazione economica. A metà aprile Un loncamere Piemonte a Verona durante il Vinitaly, la nota manifestazione dedicata al vini italiani, ha diffuso numeri eloquenti: nonostante nell’ultima vendemmia il Piemonte pare abbia prodotto 2,3 milioni di ettolitri di vino contro gli oltre 2,7 milioni del 2020 (-15% rispetto all’anno precedente), i risultati dell’export sono stati straordinari, raggiungendo un totale di 1,2 miliardi di euro, per una variazione del +12,2%

Fonte: Gazzetta d’Alba.

La Douja d’Or del nuovo corso va alla ricerca dell’appeal perduto.
«Ci saranno alcune novità, ci stiamo lavorando. Vogliamo una Douja d’Or più moderna e che sia di richiamo per i turisti che decidono di trascorrere il Settembre nell’Astigiano e in Piemonte». Dalla Camera di Commercio di Asti rispondono in modo conciso su quali novità vedremo nel nuovo corso della manifestazione astigiana per eccellenza dedicata al vino. È ancora presto per annunciarle. Di sicuro si sa che la Douja d’Or tornerà, dopo due anni di sosta forzata causa Covid, nei suoi dieci giorni tradizionali, dal 9 al 18 settembre. L’evento sarà sempre itinerante nel centro di Asti, tra le piazze, le vie e i cortili dei Palazzi storici. Degustazioni di vino, assaggi di vermouth, masterclass, menu e piatti speciali in numerose location: un percorso enogastronomico accompagnato da mostre, arte, cultura.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Consorzio del Primitivo Convocata l’assemblea ma all’alba: ed è polemica.
L’incontro per approvare il disciplinare? La protesta degli scontenti: in questo sarà rinviato alla seconda convocazione modo non ci sarà bisogno del “quorum” Il 30 maggio alle 5 del mattino la prima riunione mentre l’altra sarà alle 17 del giorno dopo. L’attesissima assemblea ordinaria dei soci del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, quella che dovrà approvare punti delicati di natura finanziaria e importanti per il futuro disciplinare che riconoscerà la denominazione di origine controllata e garantita, si terrà all’alba. Alle cinque del mattino del 30 maggio, almeno la metà più uno della squadra composta da 62 cantine che rappresentano gli oltre 1800 soci consorziati, dovranno mettere la sveglia prima del canto del gallo se vorranno essere presenti all’importante appuntamento. Altrimenti la chiamata non sarà valida e tutto passerà al giorno successivo, in un orario decisamente più comodo, alle 17 del pomeriggio, quando l’appello dei presenti sarà una formalità perché non servirà nessun quorum e tutto potrà essere approvato anche con poche presenze

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

«Champagne per tutti», terme spumeggianti.
Due giorni di bollicine dei piccoli produttori francesi sabato 7 e domenica 8 maggio al Tettuccio. Degustazioni con famosi sommelier. «Realtà perlopiù familiari propongono prodotti di alta qualità a prezzi accessibili». Torna al Tettuccio «Champagne per tutti», dedicato alle produzioni piccoli vignerons. La quarta edizione si svolgerà il 7 e 8 maggio dalle 15.30 e fino a sera. Ieri la presentazione in municipio con l’assessore Alessandro Sartoni e gli organizzatori Plinio Parenti e Alessandro Benedetti (nella foto). «Champagne per tutti – dice Sartoni – ha una sua unicità, un taglio originale, d’interesse per molti». Per Plinio Parenti «questa è l’unica manifestazione in Italia dedicata ai piccoli produttori. Si tratta di realtà perlopiù a carattere familiare, che propongono prodotti di alta qualità a prezzi accessibili. Sono champagne che non si trovano abitualmente sul mercato italiano. Ci saranno anche i sommelier dell’Ais. L’esperienza gustativa e di conoscenza dello champagne è una materia molto vasta.

Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.

Umano e di vino – Una vernaccia ambasciatrice di intelligenza.
Elisabetta Fagiuoli è una delle grandi donne del vino italiano e vorremmo cominciare dalla sua storia, che è forte e bella e tutta da raccontare, ma prima viene Montenidoli, ovvero la collina dei piccoli nidi, «un luogo straordinario, un’isola magica, e questa è la cosa più importante». Siamo immersi in 200 ettari di bosco che svettano sopra Sgn Gimignano, tra Firenze e Siena, «una terra incontaminata, dove l’aria è pura, al riparo dal veleno chimico inventato dagli uomini. Noi qui non abbiamo portato niente, abbiamo soltanto ricevuto; alla terra ci siamo chinati per interrogarla e proteggerla, guidati dal tempo e dalle stagioni». Le origini di questi declivi sono millenarie, le acque del mar Ligure ricoprivano le pendici del colle e ospitavano un gran numero di crostacei e molluschi, «gli abitanti più generosi», ricorda Elisabetta, «quelli che ci hanno lasciato sedimenti di grande varietà. Grazie a loro il suolo è sabbioso, calcareo, ideale per le nostre uve bianche», mentre salendo su, tra i 40o e i 600 metri, troviamo la roccia cavernosa del Triassico, «una terra rossa, ricca di minerali» e perfetta per le varietà a bacca nera

Fonte: L’Economia del Corriere Fiorentino.
Attese duemila presenze a “Champagne per tutti”.
Degustazioni guidate dai sommelier dell’Ais ed enogastronomia con due eccellenze locali: “Il maialetto” e “Da Lorenzo”. Sono attese duemila presenze per la manifestazione “Champagne per tutti” in programma allo stabilimento Tettuccio il 7 e 8 maggio dalle 15,30 alle 23. Degustazione dei piccoli vignerons. Una esperienza gustativa attraverso una selezione di champagne. Piccole realtà produttive a carattere familiare capaci di offrire alta qualità a prezzi accessibili. Si tratta di champagne che non vengono commercializzati nel mercato italiano. Pierre Courtois, Marc Hennequiere, Vignon Père e Fils, Charton Guillaumè, Couvreur Philipp art, Vincent Metivier, Bergeronneau Marion, Godmè Sabine, Leuillette Romelot, Bullescence fra le maison presenti. Un viaggio sensoriale che trasporta un pezzetto di Francia in Toscana. Un vanto di famiglia che si tramanda da generazioni che si prendono cura di queste viti basse, al massimo mezzo metro, proprio per evitare che una gelata improvvisa possa nuocere fatalmente sulla produzione

Fonte: Tirreno Pistoia-Montecatini.

Chiaretto di Bardolino Il ritorno dell’Anteprima.
II Consorzio ha presentato l’annata 2021 Chiaretto di Bardolino Il ritorno dell’Anteprima Balzo di vendite nei primi 2 mesi 2022 con un + 26,7% •• Sono stati gli spazi dell’Istituto Tusini di Bardolino, specializzato nella formazione di giovani operatori di cantina e vigneto, a ospitare, domenica 1 maggio oltre a sabato 30 aprile perla stampa, la tredicesima edizione di Corvina Manifesto, l’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino. La nuova sede in collina, incastonata tra i filari, ha visto nel suo loggiato e nel piazzale che si affaccia dall’alto sul panorama del lago, più di trenta produttori in presenza e oltre cento vini in degustazione: le nuove annate in commercio del vino rosa da uve Corvina che nasce sulla sponda orientale del lago di Garda. In larghissima parte si è trattato di etichette della vendemmia 2021, la prima nella storia per la quale è obbligatoria la nuova menzione «Chiaretto di Bardolino», entrata in vigore con il disciplinare approvato lo scorso anno, al posto della vecchia denominazione «Bardolino Chiaretto».

Fonte: Arena.

Signorvino, 15 aperture per 11 2022.
Il fatturato è previsto in crescita del 54%; i dipendenti da 410 a 600 Signorvino, 15 aperture per 11 2022 •• Continua la crescita di Signorvino, catena di enoteche con cucina lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi. Sono previste 15 nuove aperture nel 2022-2023, tra Italia ed estero, come spiega una nota. L’attività può contare su oltre 2.000 etichette in catalogo, i locali sono 25. Secondo l’Osservatorio Signorvino, elaborando i consuntivi del 2021 e dei primi mesi del 2022, il brand veronese dedicato al vino e al cibo lo scorso anno ha registrato oltre un milione di bottiglie vendute. Il fatturato passerà, sulla base delle previsioni, dai 37 milioni del 2021 ai 57 milioni previsti per il 2022 (+54%), relativi ai soli consumi nei negozi fisici ed a cui si dovrà aggiungere il dato relativo all’e-commerce. Il numero totale di dipendenti passerà da 410 a quasi 600, con una crescita di almeno il 40% delle risorse umane. Prosegue Federico Veronesi, figlio di Sandro e general manager di Signorvino.

Fonte: Arena.

Col S.Martino S’inaugura la mostra del Docg.
Sarà Luca Zaia, presidente del Veneto, a tagliare il nastro inaugurale, questo pomeriggio, della 66ma Mostra del “Valdobbiadene Docg” di Col San Martino. È la più longeva delle rassegne legate alla Primavera del Prosecco Superiore. Ed è stata la prima a lasciare da parte il nome prosecco, come quello del Conegliano Valdobbiadene, per battezzarsi nuovamente col solo Valdobbiadene. L’appuntamento di oggi è alle ore 17.45 in piazza Rovere, alle 18 è in programma il concerto del corpo bandistico di Moriago della Battaglia. Alle 18.30 l’assegnazione del Premio Enrico Giotto, con l’intitolazione dei locali della cucina al consigliere della Pro loco Ettore Merotto. L’iniziativa della Mostra è da sempre firmata infatti dai volontari della Pro loco. La rassegna andrà avanti, con le più diverse manifestazioni, fino a domenica 22 maggio.

Fonte: Tribuna Treviso.

Energia solare e mezzi elettrici per la distribuzione, la cantina Torre Fornello diventa al 100% green.
Energia solare e mezzi elettrici per la distribuzione, la cantina Torre Fornello diventa al 100% green. Una novità annunciata via social da Enrico Sgorbati dell’azienda della Valtidone. Quella di ieri, il 2 maggio, è “una giornata importante, che cambia la storia di Torre Fornello. Dalle 11 e 30  siamo infatti ufficialmente ecologici al 100%, la nostra energia – scrive Enrico Sgorbati sui social – è solo solare per la lavorazione e trasformazione delle uve bio, oltre alla produzione, affinamento e conservazione di vini in bottiglia, pronti per essere consegnati e degustati nella convivialità che un vino sprigiona. Seguiteci per i prossimi step, ossia stiamo progettando e studiando il trasporto in Piacenza e provincia”. “Il vino prodotto integralmente da Torre Fornello sarà consegnato a destinazione nel modo più rispettoso dell’ambiente, ossia con mezzi di trasporto elettrici. Torre Fornello resta così sinonimo di qualità, eccellenza e rispetto totale dell’ambiente e della salute, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Vini etici, puliti e rispettosi”.

Fonte: PiacenzaSera.

Visite nelle cantine e degustazioni con “I giorni del vino”.
Visite alle cantine, degustazioni e incontri con i produttori locali. Tornano i “Giorni del vino” dal 4 maggio al 2 ottobre, il mercoledì e la domenica, con la Strada del Vino Terre di Arezzo e le cantine che apriranno su prenotazione seguendo tutte le indicazioni sanitarie. Gli appuntamenti saranno un’ottima occasione per visitare le cantine e, qualora possibile, anche i vigneti e degustare i vini aziendali assieme ai produttori.

Fonte: La Nazione.

Le 70 cantine della VIII edizione di “Vini d’autore – Terre d’Italia”.
Saranno 70 le cantine che prenderanno parte alla VIII edizione di Vini d’Autore – Terre d’Italia, attesissima manifestazione che porta ogni anno in Versilia, a Lido di Camaiore, alcune tra le migliori realtà vinicole del Bel Paese. In questa due giorni si potranno degustare vini provenienti da diversi territori e godere di un quadro eloquentemente espressivo grazie ad una selezione attenta ed intrigante delle cantine coinvolte. Ad attendere i visitatori, domenica 22 maggio e lunedì 23 maggio all’Hotel Una Esperienze Versilia Lido, a pochi passi dal mare, vi saranno cantine provenienti dalla Campania, dall’Emilia Romagna, dal Friuli Venezia Giulia, dal Lazio, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalle Marche, dal Piemonte, dalla Sardegna, dalla Sicilia, dalla Toscana, dal Trentino Alto Adige e dal Veneto, che porteranno in assaggio circa 400 referenze tra bollicine, bianchi, rosati, rossi e vini dolci.

Fonte: La Gazzetta di Viareggio.

Riecco Cantine aperte.
Degustazioni, turismo enogastronomico, concorsi. A fine maggio torna la manifestazione che negli anni ha avvicinato viticoltori e appassionati. Le cantine riaprono le porte. Protagonista nell’ultimo weekend di maggio, il 28 e 29, il vino del fvg. Cantine Aperte festeggia 30 anni di un evento, nato nel 1993 grazie al Movimento Turismo del Vino, per avvicinare le persone al mondo e alla cultura del vino fino a diventare comparto. L’enoturismo che comincia dall’accoglienza in cantina, con visite, eventi e degustazioni. Picnic in vigna e note musicali ma anche momenti di confronto con i produttori, per conoscere l’unicità di ogni singola cantina.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Migliaia di botti, 10 mila bottiglie in 120 km: in Moldavia, la cantina più grande del mondo.
Fa parte del patrimonio Unesco, ma pochi la conoscono in Italia. Si tratta di una ex miniera dove per secoli si è cavata la pietra calcarea con cui è stata costruita Chisinau. E’ la cantina più grande del mondo, si trova in Moldavia, fa parte del patrimonio Unesco, ma pochi la conoscono in Italia. Ce ne ha riferito Franco Pasargiklian, direttore della rivista “La Protezione civile” che, poche settimane fa, ha accompagnato, presso la capitale Chisinau, 17 moduli di un campo profughi d’emergenza (per un valore di due milioni di euro) che sono stati donati dalla Protezione civile di Trento e Bolzano agli omologhi locali.

Fonte: La Stampa.

Vino e vigne nel mondo: un bilancio del 2021.
Produzione e superfici vitate in lieve calo, consumi finalmente in risalita e numeri record per gli scambi internazionali di vino. È, in sintesi, il quadro relativo al 2021 offerto dall’Oiv, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, che ha illustrato via web la consueta congiuntura del mercato mondiale. Il direttore generale, Pau Roca, ha esordito citando la guerra in Ucraina auspicando, da un lato, il rispetto degli accordi sul diritto internazionale e, dall’altro, prospettando un 2022 difficile e pieno di incognite. L’inflazione, i costi di energia, materie prime e la difficoltà nelle forniture potrebbero determinare una “riduzione della domanda globale, un maggiore consumo di prodotti entry level e un calo della marginalità per le imprese vitivinicole. Anche per questo i governi” ha avvertito “dovranno fare attenzione a non aumentare le tasse. Considerando che il settore vinicolo ha dovuto difendersi, di recente, anche dalle accuse di essere una sostanza cancerogena tout court, ci sono tutti gli ingredienti, secondo Roca, per una “tempesta perfetta”.

Fonte: Gambero Rosso.

Ocm vino: in arrivo flessibilità sui progetti di promozione verso Russia, Ucraina e Cina.
Riunione tra Politiche Agricole e filiera. Si pensano novità per il 2022-2023. A partire da tetti massimi più bassi per i progetti del bando nazionale. La guerra tra Russia e Ucraina, da un lato, e le misure anti Covid in Cina, dall’altro, nella loro drammaticità e complessità, hanno introdotto elementi di criticità nella gestione dei progetti di promozione nei Paesi terzi finanziati dall’Ocm vino. E, da rumors WineNews, oggi in una riunione interna, il Ministero delle Politiche Agricole avrebbe anticipato alle rappresentanze della filiera l’arrivo di un nuovo provvedimento che introdurrebbe elementi di flessibilità nella gestione dei progetti di promozione riferiti all’annualità 2021-2022. In particolare, dovrebbero diventare possibili variazioni al ribasso, fino all’azzeramento totale del budget, per quei progetti destinati ai Paesi interessati dal conflitto russo-ucraino e/o la possibilità di rimodulare le risorse verso altri Paesi già inclusi nel progetto approvato, e le medesime flessibilità dovrebbero applicarsi anche alla Cina, in considerazione delle nuove misure di prevenzione adottate dal Governo cinese per fronteggiare alcuni nuovi focolai riconducibili alla pandemia da Covid-19, con lockdown estesi e rigidi in alcune grandi città. Inoltre, si è parlato anche di futuro, in particolare per il bando sulll’annualità 2022-2023, che si giocherà su una finestra temporale ridotta rispetto alla norma (dal 1 gennaio 2023 al 15 ottobre 2023) per l’esecuzione dei progetti di promozione. In primis, con risorse attualmente disponibili sul bando nazionale di 9 milioni di euro, che potrebbero, però, salire fino a 15 milioni di euro, ci sarebbe l’intenzione di ridurre il contributo massimo ammissibile da 3 a 2 milioni di euro a progetto, per concentrare meno le risorse su pochi progetti.

Fonte: WineNews.

Vino e prodotti alimentari: maxi sequestro in tutta Italia grazie all’operazione Crepuscolo.
Grazie all’operazione Crepuscolo, in tutta Italia sono stati sequestrati vino (300 litri solo a Salerno) e altri prodotti alimentari. Maxi sequestro in tutta Italia di vino e prodotti alimentari vari: è il risultato dell’operazione Crepuscolo portata avanti dai Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (R.A.C.). L’operazione ha esaminato 30 attività sparse in tutta Italia, rilevando 25 illeciti amministrativi e 6 penali. Il tutto ha fatto sì che, alla fine, venissero sequestrate 9 tonnellate di prodotti alimentari, fra carne, salumi, formaggi e dolci, 2.018 litri di aceto e 300 litri di vino (il valore di mercato di tutti i beni sequestrati si aggira sui 127mila euro).

Fonte: Dissapore.

Visite nelle cantine e degustazioni con “I giorni del vino”.
Visite alle cantine, degustazioni e incontri con i produttori locali. Tornano i “Giorni del vino” dal 4 maggio al 2 ottobre, il mercoledì e la domenica, con la Strada del Vino Terre di Arezzo e le cantine che apriranno su prenotazione seguendo tutte le indicazioni sanitarie. Gli appuntamenti saranno un’ottima occasione per visitare le cantine e, qualora possibile, anche i vigneti e degustare i vini aziendali assieme ai produttori. Prima uscita per gli appassionato mercoledì 4 maggio dalle 15 alle 19 all’azienda agricola Camperchi di Civitela e alla Fattoria Santa Vittoria a Foiano della Chiana). Domenica 8 maggio aprirà alle visite la cantina Tiberio di Terranuova. Mercoledì 11 incontri e degustazioni nell’azienda Buccelletti di Castiglion Fiorentino e alle tenuti del Borro a Loro Ciuffenna. Sempre dalle 15 alle 19 domenica 15 maggio apre la Fattoria di San Leo ad Arezzo e la Tenuta Il Leccio a Bucine. Mercoledì visita e degustazione dei vini Petrolo a Bucine, dell’azienda San Ferdinando a Civitella e delle Tenute di San Fabiano ad Arezzo.

Fonte: La Nazione.

Vino e promozione, in “Gazzetta Ufficiale” i 25 milioni di euro per i Consorzi di tutela.
Ora attesa per il decreto direttoriale per i criteri attuativi. Il focus sarà la promozione dei vini Dop e Igp, in Italia e all’estero. 25 milioni di euro per la promozione del vino italiano non sono pochi. E da oggi sono disponibili per Consorzi di tutela e loro “raggruppamenti”, perchè “è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Politiche Agricole che definisce criteri e modalità di ripartizione dei 25 milioni di euro dedicati al comparto vitivinicolo. Le risorse sono a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” che abbiamo ulteriormente finanziato con 160 milioni di euro nell’ultima Legge di Bilancio. Ora si attende, dunque, il provvedimento direttoriale per comprendere i criteri attuativi: requisiti richiesti ai soggetti ammissibili, importo massimo dei progetti e del contributo, criteri di selezione, attività finanziabili e spese ammissibili”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura. I beneficiari delle risorse (che sono dunque su altre voci rispetto a quelle, per esempio, di Ocm Vino e Psr, ndr) saranno i Consorzi di tutela e le associazioni temporanee tra i consorzi stessi per attività di promozione post-pandemia sia in Italia che all’estero.

Fonte: WineNews.

Vini Vinitaly Consorzi… occorre un PNRR anche per il vino più Local che Global.
Vino italiano fra Pnrr e crisi, fra Consorzi obsoleti e identità delle denominazioni. Più che Euro occorrono riforme e transizione enoica.  Vinum nomen:  una tipologia e un nome per semplificare e aiutare consumatore neofito internazionale. Ricerca nuovi mercati.  A Vinitaly, consorzi di tutela delle comparse nella comunicazione, segno di un cambiamento voluto o casuale o imposto?  Per esempio due vini storici antichissimi …..oggetto di  pericolosa banalizzare e superficialità. Dopo due anni Vinitaly riapre i battenti. Novità organizzative sulla buona strada: più BtoB e meno BtoC e CtoC. Ma bisogna fare molto di più: ancora meno priorità al plateatico e all’effimero della visibilità e ai banchetti di cibo….  più peso specifico in termini di “nazione”, di stile italiano, di vino integrato al territorio, più “distrettualità” e più formazione, conoscenza. occorre attrarre nuovi mercati e nuovi consumatori, non i vecchi, quelli di 50 anni fa. Anche il mondo della comunicazione del vino è cambiata e cambierà di più. il consumatore del futuro sarà più semplice, più diretto, più oculato, più dipendente dell’insieme dell’offerta, la multilateralità e la multifunzionalità.

Fonte: Newsfood.

Dal Carso al Collio, il Fvg tra le mete preferite dal turismo del vino.
Quali sono i luoghi preferiti dai turisti quando si tratta di fare una vacanza all’insegna del buon vino del territorio? Come indica il Rapporto sul turismo del vino sono sette le regioni italiane premiate, tra queste anche la nostra. Quello del vino è un settore in continua espansione ma che purtroppo ha visto negli ultimi anni una brusca frenata a causa della pandemia, fortunatamente però arrivano dalle ultime analisi dati positivi: il miglioramento del clima di fiducia rispetto al 2020 sta portando il settore a credere nella possibilità di ripartire con grande rapidità. I dati sono riportati nel XVIII Rapporto sul turismo del vino, presentato al Vinitaly 2022 da Città del vino, Donne del vino e Associazione Puglia in più.

Fonte: TriestePrima.

Vino, la Sicilia torna in vetrina: “continente in miniatura”.
Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, torna in presenza dopo due anni, nei suggestivi luoghi storici del rinomato Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro, è stato anche il titolo del convegno inaugurale. Un’occasione unica per una riflessione e dibattito sul futuro della vitivinicoltura siciliana. Entrambi in veste di padroni di casa, il sindaco di Erice, Daniela Toscano, insieme a Lorenzo Zichichi del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, ricordano la vocazione storica e scientifica del borgo medievale.

Fonte: Sicilianews.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.

Style Selector
Select the layout
Choose the theme
Preset colors
No Preset
Select the pattern