rassegna stampa vino di martedì 4 luglio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 4 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Oltre 40 aziende nel Distretto del vino.
Sara’ sottoscritta giovedì 6 luglio la costituzione del Distretto Produttivo Agroalimentare di qualità del vino di Puglia. Anticipato nell’ultimo Vinitaly dall’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, il progetto punta ad affermare sempre di più l’identità del comparto vinicolo territoriale, supportando crescita e promozione dei vini di qualità, favorendo, con attenzione per eticità e sostenibilità, lo sviluppo dell’intera filiera grazie all’interazione con il mondo della Ricerca. Nella fase d’avvio, al Distretto aderiscono quarantaquattro aziende vitivinicole, l’Universita del Salento, il Crea, sei associazioni datoriali, quattro Consorzi di tutela. Ulteriori, diffuse, partecipazioni sono in definizione. Sono quattro le aree tematiche VINO II nuovo Distretto Produttivo su cui poggia il Distretto: Sviluppo della filiera, Qualità, Innovazione, Valorizzazione, ognuna con un articolato insieme di obiettivi.

Fonte: Gazzetta della Bat.

La Malvasia rosata che sprigiona il fascino del Salento.
Chi ha letto Cent’anni di solitudine ricorderà che gli Aureliano Buendia si rincorrono di generazione in generazione determinando e anticipando i destini di una famiglia. Cosi è per i Leo, che coltivano il loro aulente romanzo rurale assai più felice negli accadimenti di quello di Gabriel Garcia Marquez in mezzo alla campagna salentina. Sono tre i Paolo Leo che si sono succeduti tra queste vigne opime e oggi, l’ultimo, con accanto la moglie Roberta e i figli Nicola, Stefano, Francesco e Alessandro ha perseguito la strada dell’innovazione, non paia un paradosso, tornando alle origini. Punta tutto sui vitigni autoctoni salentini – dalla Verdeca al Fiano per i bianchi dal Primitivo al Negroamaro per i rossi – concedendosi solo un Chardonnay per dare personalità al catalogo bianchista. Si è dato con ottimi esiti a sperimentare anche l’affinamento sottomarino, il che conferisce dinamicità al progetto aziendale e fa dire che Paolo guarda lungo.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
Note di agrumi invitano al riassaggio La tenuta Vanzini è frutto di un percorso produttivo che ha radici fin dal lontano 1890. La vasta e variegata selezione di vini tradizionali, rappresenta una vera e propria carta da visita. Le strutture all’avanguardia sono un ulteriore elemento distintivo. Da un punto di vista tecnico, la gamma dei vini si distingue per uno stile prevalentemente immediato e senza fronzoli. Tuttavia, per quanto riguarda i Metodo Classico, la filosofia adottata punta verso la ricchezza organolettica e l’ottima capacità di tenuta nel tempo. Color oro e scia di cedro per stuzzicare II legame della famiglia Colla con questi luoghi risale a molti secoli fa e, come testimoniano antichi documenti, è altrettanto antica l’attività vitivinicola. In tempi più recenti, contribuendo a valorizzare tutto l’areale produttivo, Beppe Colla fu protagonista in Langa nel 1961, il primo a riportare in etichetta il toponimo di un cru. Oggi gli eredi conducono le varie proprietà, da Cascine Drago a Tenuta Roncaglia e Dardi le Rose, accorpate sotto un unico nome e dislocate su territori con caratteristiche differenti. Di l’Aiace, da uve Pinot Nero in purezza, di colore paglierino luminoso con perlage consistente.

Fonte: Messaggero.

Chianti, ville-fattoria verso l’Unesco.
II «sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico», tra Firenze e Siena, è ufficialmente inserito tra i siti candidati al riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’Umanità. La proposta è stata ideata e curata dalla Fondazione per la Tutela del territorio del Chianti Classico – presiduta da Tessa Capponi Borawska -, con la condivisione delle amministrazioni comunali del territorio interessato e con il supporto della Regione Toscana in qualità di soggetto proponente. Il sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico è fra le testimonianze più significative dei processi che a partire dal Rinascimento hanno investito i territori agricoli compresi tra Firenze e di Siena, contrassegnando l’evoluzione del loro assetto insediativo e produttivo.

Fonte: Nazione.

Investimenti nel settore vinicolo.
Dalla Regione Puglia 6,1 milioni di euro per e-commerce e punti vendita Cosa prevede l’avviso e come chiedere i finanziamenti La Regione Puglia ha pubblicato l’avviso per la presentare le domande di aiuto per la misura “investimenti” relativo al piano nazionale di sostegno vitivinicolo. L’intervento è finalizzato a migliorare il rendimento globale delle imprese, in termini di adeguamento alla domanda del mercato, aumento della competitività dal punto di vista della produzione o commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché trattamenti sostenibili contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici. L’investimento proposto deve essere strettamente ed esclusivamente correlato all’attività vitivinicola dell’impresa, ovvero deve avere come scopo finale l’aumento della competitività dell’azienda richiedente nell’ambito esclusivo dei prodotti vitivinicoli.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Oggi a Villa Appia Antica le etichette di «Bererosa».
«Bererosa», la manifestazione dedicata ai vini rosati d’Italia che Cucina e Vini organizza del 2012, torna oggi nei suggestivi spazi aperti di Villa Appia Antica. Protagonisti saranno i vini rosa, declinati fermi e con le bollicine. In abbinamento ci saranno due stand con i prodotti del Gruppo Veroni.

Fonte: Tempo.

Torna «Vino X Roma» degustazioni e cicchetti.
Da mercoledì 5 a venerdì 7 dalle 19,30 alle 23,30 lo spazio «The BoX» (via Ignazio Pettinengo 72) accoglierà la terza edizione di «Vino X Roma». Ci saranno 13 aziende vinicole, 3 di distillati e 9 del settore agro alimentare per un totale di 25 aziende del territorio laziale e 12 tra i migliori chef della Regione.

Fonte: Tempo.

Via alla quinta edizione di «Un mare diVino».
La quinta edizione di «Un mare diVino» torna a illuminare il litorale romano. L’evento, dedicato ai bianchi, ai rosati e alle bollicine del Lazio, si svolgerà sabato 8 luglio in piazza Anco Marzio, nel cuore della località lidense. In programma degustazioni e show cooking.

Fonte: Tempo.

Un Cruasé per cambiare aperitivo.
«Provate a chiedere in un locale un Cruasé come aperitivo e guardate la faccia che vi faranno». Così spiegava una decina di anni fa un professore del corso per sommelier ai suoi allievi. All’epoca la spumantizzazione del Pinot nero che facevano alcune cantine dell’Oltrepò Pavese era un qualcosa di sconosciuto nella gran parte d’Italia. Oggi – per nostra fortuna – quel territorio ha fatto passi da gigante, grazie anche al lavoro di tanti giovani vignaioli che hanno «stravolto» il mondo dei loro nonni, quando lì il vino si vendeva a damigiane, e oggi rappresentano una splendida realtà che si è fatta conoscere non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Fonte: Tempo.

Oltre 30mila ticket venduti. Premiati i produttori – ‘Liguria da bere’ fa il record. Premiati i produttori migliori.
L’assegnazione dei riconoscimenti ha chiuso la sedicesima edizione della manifestazione I NUMERI Ben 30mila i ticket di degustazione con 40 produttori e oltre 200 etichette Qui sopra, i produttori premiati e, a destra, i premiati di Liguria Gourmet Tocca per la prima volta i 30mila ticket di degustazione emessi ‘Liguria da bere’. Un’edizione da record, questa sedicesima, che ha animato corso Cavour con oltre 200 etichette in degustazione e 40 produttori, da venerdì a domenica. La rassegna è stata organizzata dall’Azienda speciale Riviere di Liguria della Camera di Commercio (coorganizzatori Region, Camera di Commercio e Comune della Spezia). Ad animare le serate il ricco programma di talk, showcooking e abbinamenti enogastronomici organizzato da Slow Food La Spezia e dal foodteller Fabio Bongiorni. In serata, l’Arena Talk della Camera di Commercio ha ospitato la premiazione dei migliori produttori liguri.

Fonte: Nazione La Spezia.

Liguria da bere, un successo record. Staccati 30 mila ticket per gli assaggi.
Conclusa la kermesse dedicata al vino che ha visto per tre giorni corso Cavour invaso da appassionati e turisti Liguria da bere, un successo record Staccati 30 mila ticket per gli assaggi Con Liguria da bere il successo di pubblico è garantito. Un successo senza precedenti. La sedicesima edizione di Liguria da Bere ha segnato un record. Nella tre giorni dedicata alla promozione del settore vitivinicolo, sono stati staccati trentamila biglietti. Un traguardo mai toccato finora, che configura ancora una volta la rassegna tra quelle maggiormente consolidate e seguite dell’intera estate spezzina. L’appuntamento numero sedici si è concluso domenica sera con la consegna dei premi all’Arena Talk Show della Camera di Commercio. Tre, nello specifico, i marchi conferiti da Liguria Gourmet e finiti a Il Timone, Antica Osteria del Carugio, La Lampara, Gianni Franzi e Antico Borgo. Altrettanti, poi, i riconoscimenti per i migliori produttori liguri.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Meste Divino al via sabato Due i percorsi enogastronomici.
Hanno aderito sei cantine del consorzio Terre Lariane In totale 16 etichette Abbinamento con salumi Seconda edizione di Merate DiVino sabato prossimo in centro città. Tutto pronto per l’evento clou organizzato dalla Pro loco retta da Simona Vitali, che ha “importato” nel Meratese una manifestazione conosciuta in quel di Monza e che, fin da subito, ha riscosso grande successo. Merito, forse, anche di altre kermesse dello stesso tipo, a cominciare, per esempio, da Montevecchia da bere, che ha aperto la pista nella nostra zona ad eventi tutti costruiti sul connubio tra buon vino e ottimo cibo a chilometro zero. Per quello che riguarda l’edizione numero due di Merate DiVino, anche questa volta la Pro loco si è avvalsa della collaborazione con i produttori del consorzio vini Igt Terre Lariane che ha coinvolto i tanti viticoltori che ormai da più di un ventennio hanno ripreso a coltivare la vite sui terrazzamenti di Montevecchia e del parco del Curone, per poi produrre vini di buona qualità.

Fonte: Provincia di Lecco.

Un vino per promuovere il Fermano. Si parte a Montelparo.
II progetto è stato presentato in Provincia con il sostegno del consigliere regionale Putzu Un vino per promuovere il Fermano. Si parte a Montelparo II sindaco Screpanti: «Nel mio comune abbiamo tre campeggi gestiti da stranieri e tante strutture. Dobbiamo solo farci conoscere» Un vino dall’abito bianco, un sapore inedito che unisce quattro cantine e un territorio intero. Si chiama Deviango il vino che è anche un progetto di promozione del fermano, insieme la Cantina Di Ruscio, Casale Vitali, Cantina Geminiani e l’azienda Vittorini Nico Speranza, ad organizzare un vero e proprio festival itinerante. L’appuntamento quest’anno è a Montelparo, il sindaco Marino Screpanti parla di eventi che fanno bene soprattutto ai piccoli comuni: «Da noi abbiamo realtà turistico ricettive molto forti, abbiamo tre campeggi gestiti da olandesi e belgi, ci sono tantissimi agriturismi, piscine, strutture importanti. Dobbiamo solo farci conoscere, i buoni sapori fanno la differenza».

Fonte: Resto del Carlino Ascoli-Fermo.

«Sulle strade… del vino rosato» economia e turismo.
La tipicità nel nostro Paese gioca un ruolo determinante, ma per valorizzarla al meglio bisogna puntare su identità, cultura e consapevolezza. È questo il senso dell’evento che si terrà a San Giovanni Rotondo venerdì 14 luglio 2023 dedicato al vino rosato. Un vino che unisce quattro territori: Puglia, Molise, Basilicata e Abruzzo, quattro regioni attraversate anche dalla Via Francigena e dai tratturi percorsi per la Transumanza dai pastori con mandrie e greggi. Saranno numerose le cantine che saranno ospitate dalla prima edizione di «Strade di-Vino… Rosato», e rappresenteranno la Puglia, il Molise, la Basilicata e l’Abruzzo, tutte produzioni di grande qualità.

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

Ville-fattoria nel Chianti Classico. Arriva la candidatura Unesco.
Presentato in Regione un Comitato scientifico internazionale per promuovere l’unicità del paesaggio culturale. Dopo San Gimignano, Pienza, Piazza dei Miracoli, la Val d’Orcia, le Ville Medicee e i centri storici di Firenze e Siena, l’ottava meraviglia della Toscana potrebbe essere il Chianti Classico. Anzi, il ‘Sistema delle Ville Fattoria nel Chianti Classico’, il cui inserimento ufficiale nella ‘Lista Propositiva Italiana’ dei siti candidati al riconoscimento Unesco di ‘Patrimonio dell’Umanità’, è stato presentato ieri a Firenze alla presenza, fra gli altri, del presidente della Regione Eugenio Giani e del segretario generale del ministero della Cultura, Mario Turetta. «E’ con orgoglio che saluto l’avvio dei lavori di redazione del dossier per questa candidatura – ha detto Giani – Una candidatura che ha per noi un significato particolare, perché consente di valorizzare uno dei paesaggi più identitari della nostra regione, una delle immagini più famose della Toscana nel mondo al punto da essere divenuta un’icona».

Fonte: Nazione Siena.

Le ville-fattoria nel Chianti classico candidate a Patrimonio dell’umanità.
Giani: «Una delle immagini più famose e un’icona della Toscana nel mondo» Firenze Il Sistema delle Ville-Fattoria nel Chianti Classico è stato candidato a Patrimonio dell’umanità. La proposta è stata ideata e curata dalla Fondazione per la tutela del territorio del Chianti classico e condivisa da tutte le amministrazioni comunali del territorio e dalla Regione Toscana come soggetto proponente. «È con orgoglio che saluto l’avvio dei lavori per la redazione del dossier per la candidatura del sistema delle ville fattoria del Chianti classico – ha detto il presidente della regione Toscana Eugenio Giani-. Una candidatura che ha un significato particolare perché consente di valorizzare uno dei paesaggi storicamente più identitari della nostra regione. Una delle immagini più famose della Toscana nel mondo che è diventato un’icona».

Fonte: Tirreno.

Produzione del miele a picco Vendemmia, le viti a rischio.
Gli agricoltori bellunesi: «Troppa pioggia, raccolta del nettare ridotta al 40%» La peronospora minaccia l’uva soprattutto in Centro Italia, Nordest per ora salvo. Produzione di miele in picchiata a Belluno mentre serpeggia la preoccupazione anche tra i produttori di vino che temono la peronospora, la malattia della vite, che per ora sembra per fortuna risparmiare il Nordest. La stagione che una volta si definiva mite è stata flagellata da pioggia e freddo e ne hanno fatto le spese soprattutto i “nomadisti”, i produttori che cercano varietà di fiori in terre sempre diverse, spostando quindi le loro api per ottenere un miele mai uguale. Michele Nenz vicedirettore di Coldiretti Belluno: «La parte preponderante delle fioriture che inizia ad aprile e va avanti per tutto giugno rappresenta il grosso del lavoro per i nostri apicoltori, che hanno registrato produzioni fortemente compromesse, se non nulle». Vero è che l’annata non è ancora terminata, quindi qualche speranza per risollevare le sorti di questo 2023 c’è per i produttori bellunesi.

Fonte: Gazzettino.

Verso un nuovo proibizionismo ma il vino non è una sigaretta.
Recentemente l’ Organizzazione M o ndiale della Sanità ha stilato un documento con il quale si propone di ridurre il consumo di alcol pro capite in Europa del 10% entro il 2025. Lo spirito dell’iniziativa è ammirevole, ma non lo è altrettanto la sua prevista indiscriminata applicazione. Infatti il vino nel documento citato è equiparato a qualsiasi altra bevanda alcolica e tutto il settore enologico rischia di subire gravissimi danni. Il piano si basa sul fatto che in Europa il livello di consumo di alcol e la percentuale di consumatori sono arrivati a livelli preoccupanti. Dall’uso di alcol derivano circa zoo diverse patologie, inclusi vari tipi di tumore.

Fonte: Voce di Rovigo.

San Pietro, attentato alla cantina: due indagati.
Due uomini sono indagati per un attentato dinamitardo compiuto nel 2020 ai danni di uno stabilimento vinicolo di San Pietro Vernotico.

Fonte: Antenna Sud.

Sei new entry per Compagnia del Vino. Vuole superare gli 11 mln €.
Sei nuove cantine in listino per Compagnia del Vino, società di distribuzione fondata nel 1997 da Giancarlo Notari e Piero Antinori e che nel gennaio del 2022 ha visto l’ingresso nel capitale (20%) della maison di champagne Pol Roger. La società di San Casciano Val di Pesa ha annunciato di aver ampliato il proprio portfolio con Geoffroy (Champagne), Schloss Englar (Alto Adige), Castello di Cacchiano (Toscana), Seguinot Bordet (Borgogna), Domaine A. Chopin (Borgogna) e Nautilus Estate (Nuova Zelanda). “Dopo degli anni di consolidamento e crescita del portafoglio preesistente – afferma Saverio Notari, figlio di Giancarlo e amministratore delegato – sentivamo l’esigenza di ampliare i nostri partner, da qui abbiamo iniziato un percorso che tiene, e terrà sempre fede, al selezionare eccellenze in modo organico per un portafoglio di dimensioni umane e omogeneo”.

Fonte: Wine Pambianco – Pambianconews.

Contaminazioni arte e vino: la nuova opera di Elisabetta Benassi per l’Antinori Art Project.
Il mondo del vino rivela straordinarie contaminazioni con l’arte e in alcuni casi, come quello della cantina Antinori nel Chianti Classico, è un legame davvero storico che in questo caso parte nel 1385 e lega la famiglia Antinori alla passione per le arti: pittura, scultura, architettura, e naturalmente, l’arte di saper trasformare i frutti della terra in grandi vini. Da oltre seicento anni, la famiglia Antinori ha legato il proprio nome all’eccellenza nell’arte del vino e alla migliore tradizione mecenatistica. Due ambiti apparentemente molto diversi, ma che in realtà̀ hanno spesso proceduto in parallelo: la famiglia ha spesso affidato all’arte il compito di raccontare i valori e la storia della loro casata, il cui stemma è anch’esso un’opera di pregio artistico, uscita agli inizi del ‘500 dalla bottega fiorentina dello scultore e ceramista Giovanni della Robbia.

Fonte: Manintown.

SkyAlps : i nuovi vini altoatesini per il mese di luglio.
La produzione vinicola altoatesina viene sfoggiata bordo degli aerei della SkyAlps , la compagnia aerea capitanata da Josef Gostner e che da poco più’ di due anni ha iniziato a operare da Bolzano. Le scelte per luglio sono cadute su: Pinot Bianco SudTirol 2022 della Cantina San Michele di Appiano, Chardonnay SudTirol Terlaner 2021 della Cantina Terlano, Gewurz Traminer Alto Adige DOC Maso delle Rose 2021 della Tenuta Josef Weger, St.Magdalener Classico SudTirol AltoAdige DOC Reisegger 2021 della Tenuta Egger Ramer. I passeggeri che sceglieranno di volare SkyAlps potranno degustare questi buonissimi vini sul network che spazia dalla Spagna alla Croazia , Sud Italia, Sardegna e Sicilia. Ma pure su quattro destinazioni tedesche come Berlino, Amburgo , Dusseldorf e Kassel. Oltre ai voli charter dalla Slovacchia e Svizzera verso rispettivamente Croazia e Olbia.

Fonte: Italiavola & Travel –.

Grande successo per l’edizione 2023 dell’Open Wine Days di Cantine Europa.
Il presidente Vinci: «È stata un’edizione spettacolare, con oltre 5.000 persone in cantina». Ha chiuso i battenti l’edizione 2023 dell’Open Wine Days organizzato da Cantine Europa. Due giorni all’insegna del divertimento, dell’aggregazione, ma anche di momenti di riflessione e confronto. «È stata un’edizione spettacolare, con oltre 5.000 persone in cantina, non solo provenienti dai comuni limitrofi e della provincia, ma anche turisti che hanno scelto di venire ad assistere ai due concerti serali dei Gemelli di Guidonia e dei Neri per Caso – ha dichiarato Nicolò Vinci, presidente di Cantine Europa

Fonte: Virgilio.

Qual è il vino dei Colli Euganei? Storia ed evoluzioni del Moscato e dei tagli bordolesi.
Oltre 30 milioni di anni fa, alcune eruzioni sottomarine hanno creato una serie di rilievi composti da trachite e basalto, che piano piano, al diradarsi dell’acqua e della formazione della pianura padana sono diventati i Colli Euganei: circa 80 rilievi irregolari che sbucano a sorpresa tra il piatto territorio di Padova, Rovigo e la laguna veneta. Forse è proprio per questa loro eccezionalità che, prima dell’arrivo dei Romani, ci si trasferirono le popolazioni euganee e venete, cercando protezione, per poi diventare dimora dei ricchi mercanti veneziani. Questi ultimi, tra un viaggio e l’altro lungo la via della Seta, scoprirono il moscato: un dolce nettare degli Dei che decisero di piantare anche sui rilievi delle loro colline. Fu proprio così che il moscato giallo iniziò a riscrivere la propria storia, diventando vitigno autoctono dei Colli Euganei e dando vita a quella che diventerà l’unica DOCG della zona: il Fior D’Arancio, spumante dolce e leggero che per anni è stato il simbolo dei Colli.

Fonte: La Gazzetta del Gusto.

Enovitis extrême 2023 e la viticoltura eroica: tutto pronto!.
Enovitis extrême 2023 e la viticoltura eroica: è tutto pronto per la seconda edizione della fiera dedicata alle attività viticole in zone impervie, in programma il 13 luglio 2023 presso la Cantina Valle Isarco a Chiusa (Bz). Enovitis extrême ha un focus più specifico di Enovitis in campo: propone dimostrazioni di soluzioni adatte alle operazioni viticole in forte pendenza e a quote elevate, rivolgendosi ai viticoltori “eroici” attivi soprattutto in montagna. La fiera torna dopo 5 anni dalla prima edizione, tenutasi in Valle d’Aosta nel 2018, e manterrà una cadenza biennale negli anni dispari e sarà sempre itinerante.

Fonte: OmniTrattore.it.

Vino, calo drastico dei consumi: le bottiglie dell’Ue rimangono invendute. La soluzione della Commissione: «Distillatelo».
L’Ue affoga nel vino. L’ottima vendemmia del 2022 contrasta con la diminuita voglia di bere vino dei cittadini europei che, preoccupati dall’aumento dell’inflazione, negli ultimi mesi stanno rinunciando a bianco, rosso e rosé. Lo scorso anno, la produzione vinicola dell’Unione è cresciuta del 4%, sommandosi alle riserve già superiori del 2% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Ma le stime non promettono bene. Se l’Italia continuerà a seguire il trend mantenuto fino a giugno, il consumo sarà minore del 7% rispetto alla media. Situazione ancora più complicata per i nostri vicini. Lo stesso dato in Spagna tocca il 10%, il 15% in Francia, il 22% in Germania, e il 34% in Portogallo. I produttori vinicoli hanno più vino del solito, ma l’Europa non ha sete. E nemmeno chi il vino europeo solitamente lo compra, dato che l’export nello stesso periodo è calato dell’8,5%.

Fonte: Open.

Vino, la peronospora ‘attacca’ la vendemmia, cali fino al 40 per cento.
La peronospora, la malattia della vite che a causa delle forti piogge di primavera sta attaccando diverse regioni italiane, sta anche causando effetti sempre più pesanti. In alcune zone, per la prossima, imminente, campagna vendemmiale sono previste perdite fino al 40%. A rilevarlo è l‘Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) attraverso le interviste alle imprese del vino compiute sui territori. In generale maggiormente colpita è la viticultura biologica che, in alcune aree, risulta fortemente compromessa, mentre le regioni più danneggiate sono quelle della dorsale adriatica, a partire da Abruzzo e Molise, con perdite fino al 40%. In molte aree di Marche, Basilicata e Puglia il calo previsto è nell’ordine del 25-30%.

Fonte: TeleAmbiente.

Un vino emozionante… Ma che vuol dire?.
Cos’è un’emozione? Secondo Wikipedia, ma anche secondo molte enciclopedie diverse, si tratta di stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicologiche che coinvolgono varie esperienze soggettive. Soggettive, appunto. Perché ciò che è emozionante per me potrebbe, anzi, è quasi scontato, che non sia emozionante per altri. L’amore per una persona, la fede religiosa, un brano musicale, possono essere emozioni non condivise, insomma. Perciò quando si parla di “vini emozionanti” mi sembra che si voglia fare soprattutto retorica e si provi a cercare una condivisione su ciò che è per sua stessa natura soggettivo e non così facilmente condivisibile. A me, per esempio, e trascurando temi ben più importanti, mi “emozionano”, o meno retoricamente, mi interessano, vini per nulla “emozionanti” per altre persone. Nulla di male o di sbagliato, per carità.

Fonte: Cronache di Gusto.

Vino: Uiv, peronospora taglia la vendemmia, cali fino al 40%.
Sempre più pesanti gli effetti della peronospora, la malattia della vite che a causa delle forti piogge di primavera sta attaccando diverse regioni italiane, con perdite previste in alcune zone per la prossima, imminente, campagna vendemmiale fino al 40%. Lo rileva l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) attraverso le interviste alle imprese del vino compiute sui territori. Maggiormente colpita, in generale, la viticultura biologica che, in alcune aree, risulta fortemente compromessa, mentre le regioni più danneggiate sono quelle della dorsale adriatica, a partire da Abruzzo e Molise con perdite fino al 40%, ma anche molte aree di Marche, Basilicata e Puglia che si affacciano alla vendemmia con cali previsti nell’ordine del 25-30%. Complicata la situazione anche in Umbria, Lazio e Sicilia, specie nel trapanese, mentre in Romagna sono ancora da valutare gli effetti dell’alluvione, in particolare del fango nei vigneti.

Fonte: ANSA.

Valpolicella debutta in laguna con “Venezia Superiore”.
Il Consorzio vini Valpolicella sbarca in Laguna e per il suo debutto estivo tra calli e canali punta su “Venezia Superiore”, il nuovo evento di promozione dedicato al rosso di territorio – il Valpolicella Doc Superiore – in calendario il 5 e 6 luglio. “Il Valpolicella Doc Superiore è protagonista di una new wave produttiva e commerciale – commenta il presidente del Consorzio vini Valpolicella, Christian Marchesini -. Una visione strategica e condivisa che punta a incrociare le tendenze dei consumatori nazionali e internazionali sempre più inclini a premiare la qualità in abbinata alla versatilità. Per questo i produttori della denominazione sono sempre più orientati a scommettere sul Valpolicella Superiore modernizzandone anche i canoni di presentazione”.

Fonte: ANSA.

III edizione di Vino per Roma al Via.
Da mercoledì 5 a venerdì 7 luglio 2023 al “The BoX” in Roma, in programma 3 serate di degustazioni e cooking show, dalle ore 19.30 alle ore 23,30. Manca poco all’inizio della manifestazione Capitolina nata nel 2021 per promuovere cultura del vino in abbinamento alle eccellenze del cibo del territorio. Da mercoledì 5 a venerdì 7 luglio dalle 19,30 alle 23,30 “The BoX”, accoglierà la terza edizione di “Vino X Roma”, evento dedicato alla cultura enogastronomica italiana che vedrà partecipare una selezione composta da 13 aziende vinicole, 3 di distillati e 9 del settore agroalimentare per un totale di 25 aziende del territorio laziale e 12 tra i migliori chef della Regione . Anche per questa terza edizione, abbiamo il piacere e l’onore di ricevere il supporto della Camera di Commercio di Roma e della Regione Lazio.

Fonte: FoodMakers.

Il vino? Ora lo fa l’intelligenza artificiale: ‘rivoluzione’ enoica in Francia.
E se il vino lo facesse l’intelligenza artificiale? E se fosse un software, invece dell’uomo, a decidere tutto, dalla tipologia (o tipologie) di uva da utilizzare sino all’etichetta da apporre sulla bottiglia? È quanto avvenuto in Francia di recente, dove due produttori hanno voluto sperimentare l’IA (già sommelier negli Usa) nell’intero ciclo di produzione di un vino biologico. Denominato poi ‘The End‘.
La Francia, si sa, è terra di rivoluzioni, sconvolgimenti, sovvertimenti. La storia ce lo insegna e, periodicamente, dall’altra parte delle Alpi non perdono occasione di manifestare pubblicamente il loro dissenso. Al passo con i tempi correnti ora pare come una delle religioni laiche del Paese dei Lumi, l’enologia, sia stata interessata da un altro tipo di rivoluzione. Tecnologica stavolta. Ha infatti da poco visto la luce il primo vino realizzato interamente dall’intelligenza artificiale.

Fonte: Cookist.

STAMPA ESTERA

Fast jedes zehnte Bier mittlerweile alkoholfrei.
Während der normale Bierabsatz in Deutschland seit Jahrzehnten schrumpft, steigt die gebraute Menge an alkoholfreiem Bier in Deutschland seit Jahren kontinuierlich: “Seit 2007 hat sich die Produktion alkoholfreier Biersorten in Deutschland mehr als verdoppelt”, sagte der Hauptgeschäftsführer des Deutschen BrauerBundes, Holger Eichele, der Nachrichtenagentur dpa. Im vergangenen Jahr sind demnach rund 670 Millionen Liter alkoholfreies Bier in Deutschland gebraut worden, vor fünfzehn Jahren waren es erst 230 Millionen Liter. “Wir rechnen damit, dass schon bald jedes zehnte in Deutschland gebraute Bier alkoholfrei sein wird”, sagte Eichele, das Image des alkoholfreien Biers habe sich stark gewandelt: “Die Zeiten, als alkoholfreie Biere noch vor 20 oder 30 Jahren hauptsächlich von Autofahrern getrunken wurden, sind lange vorbei.” Bier ohne Alkohol werde heute nicht mehr als Ersatz wahrgenommen, sondern als gesundheitsbewusstes Trendgetränk. Das erste alkoholfreie Bier in Deutschland wurde Anfang der 1970erJahre in der DDR verkauft. Eine Ostberliner Brauerei hatte das neue Getränk 1972 auf der Leipziger Messe als “Autofahrerbier” vorgestellt — auf dem Etikett wurde es schlicht als “AuBi” bezeichnet. Das neue Getränk fand damals die Unterstützung der DDR-Führung, nachdem der Alkoholkonsum in den Jahren zuvor deutlich gestiegen war und für Autofahrer im Arbeiter- und Bauernstaat ein strikte Null-Promille-Grenze gab, während in Westdeutschland damals noch 0,8 Promille erlaubt waren. Bis eine westdeutsche Brauerei nachzog, dauerte es auch noch einige Jahre. 1979 brachte der Oetker-Konzern sein “Clausthaler” in die Supermärkte.

Fonte: Frankfurter Allgemeine.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.

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