rassegna stampa del vino di martedì 7 febbraio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 7 febbraio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Un Chianti Classico per ricordare Giacomo Tachis.
Oggi, sette anni fa, Io salutavamo nella pievina di San Casciano: andava a coltivare la vigna celeste. C’erano i molti che ha beneficato creando vini di assoluto pregio. Non solo per le tecniche di cantina, ma perché solo lui è riuscito a restituire l’anima aI vino. Degustando la vasta produzione di Giacomo Tachis s’avvertono le bottiglie con l’anima e quelle che sono semplicemente perfette. L’anima era riservata solo a chi la sapeva comprendere e custodire. Mi sento orfano di Giacomo e per ricordarlo ho scelto non un vino, ma un sentimento fatto vino. Quante ore abbiamo passato nella sua cuccia-biblioteca-laboratorio là dove faceva le analisi ascoltando Bach a ragionare di Marsilio Ficinn. Se ha firmato il rinascimento del vino é per questa profonda ragione.

Fonte: La Verita’.

Nuova cantina protagonista del territorio.
Sasso dei Lupi nasce dal percorso pluridecennale della Cantina Sociale Colli Perugini, una delle più importanti cooperative umbre. La nuova cantina, che fin dall’inizio ha raccolto un numero considerevole di viticoltori della zona, ha saputo adeguarsi all’evolversi del mercato, passando così dalla produzione di vini anonimi per conto terzi fino a diventare una realtà protagonista del panorama produttivo regionale. Situata lungo la Strada dei Vini del Cantico, itinerario che congiunge Torgiano a Todi, nei suoi diversi. Mille ettari di vigneti in Vallegarina Siamo in Vallagarina, la porta del Trentino, ventilata e protetta da importanti catene montuose è zona ad alta vocazione per la viticoltura.

Fonte: Messaggero.

Fondazione Italiana Sommelier. Una verticale storica del Duca di Salaparuta.
La Fondazione Italiana Sommelier organizza il 6 febbraio una verticale storica di Duca di Salaparuta dalle 19 alle 22 nella sede all’hotel Rome Cavalieri in via Cadlolo 101. Duca Enrico è il primo Nero d’Avola in purezza nella storia dei vini siciliani.

Fonte: Tempo.

Vini italiani. Tre giorni di degustazioni all’Eur.
«C’è Fermento». Questo il tema della XXII edizione de «I Migliori Vini Italiani», in programma al Salone delle Fontane dell’Eur dal 17 al 19 febbraio. Un file rouge, che caratterizzerà tutte le attività in programma, scelto da Luca e Francesca Romana Maroni, ideatori e organizzatori della kermesse. Ci saranno oltre 70 aziende produttrici ai banchi di degustazione, tutte selezionate da Luca Maroni per rappresentare appieno l’assoluta eccellenza vitivinicola del nostro territorio, dal Nord al Sud, isole comprese, tra vini bianchi, rossi, rosati e bollicine senza tralasciare le referenze dolci. Non mancheranno, poi, gli appuntamenti dedicati alla buona tavola.

Fonte: Tempo.

La Valentina porta il vino abruzzese a livelli superiori Binomio è la stella.
La cantina della settimana La Valentina porta il vino abruzzese a livelli superiori Binomio è la stella Fattoria avviata nel 1990, al timone tre fratelli La conversione D passaggio al biologico grazie a D’Attoma è un percorso di ascolto attivo delle piante Idi Riccardo Corazza a Valentina è una di quelle aziende che ti I fanno ringraziare i tuoi dèi personali per il lavoro che fai, ovverosia la possibilità di raccontare tutta la bellezza del difficilissimo ma superlativo mestiere del vino, che ogni tanto ha la fortuna di incarnarsi in percorsi emblematici. Siamo a Spoltore, sulle prime, dolci, colline che circondano la città di Pescara, ad una manciata di chilometri dal mare.

Fonte: Nuova Ferrara.

Calici di scienza, il webinar è “fisico”.
Torna l’iniziativa dell’Onav con spedizione a casa dei campioni da assaggiare Ferrara Anche quest’anno Onav continua coni webinar del venerdì. Dopo i professori Fregoni e Lambri, nel 2023 sarà protagonista la dottoressa Alessandra Biondi Bartolini, agronomo e comunicatore scientifico. Con il corso “Calici di scienza” sarà la guida in un viaggio nell’affascinante mondo della scienza del vino e della sua storia. Un viaggio articolato in 10 webinar e c’è un’importante novità: quattro di questi prevedono anche l’assaggio di cinque vini a serata, per meglio argomentare le tematiche affrontate. I vini verranno spediti a casa in un kit di20 campioni in bottigliette mignon da 50 ml, preparati da Onav.

Fonte: Nuova Ferrara.

«Con i nostri vini coltiviamo la cultura Bio».
Cantina Bassoli, guidata dal giovane imprenditore Riccardo, è in forte crescita: da 13mila bottiglie l’anno a 120mila. E tanti riconoscimenti Portare un pezzo di Emilia nel mondo, «laddove c’è un interlocutore che capisce e apprezza ciò che purtroppo da noi ancora non viene considerato a sufficienza». Questa la missione che sta portando a segno la cantina Bassoli di Carpi, azienda in forte crescita e risultato della passione di una famiglia che da cinque generazioni ‘coltiva’ la raffinata arte del vino. Riconoscimenti, certificazioni Bio e qualità: su questi tre elementi ha particolarmente puntato il giovane imprenditore Riccardo Bassoli dopo che, 8 anni fa, grazie anche ad un bando europeo, riuscì a mettere in piedi l’attuale azienda con tanto di impianti di vinificazione, trasformazione ed imbottigliamento.

Fonte: Resto del Carlino Modena Speciale Carpi da vivere.

Vino vegano, la cantina di Ramuscello prima in Friuli.
Sul fronte del vino la provincia di Pordenone detiene sicuramente un record in regione: la quantità di vino vegano che viene prodotto sul terreno del Friuli Occidentale. Già, perchè la Cantina Produttori Ramuscello e San Vito raddoppia la produzione di vino vegano. Dalla vendemmia 2022, infatti, sono stati prodotti e certificati 10mila ettolitri rispetto ai 5.400 dell’anno precedente. Di fatto, si tratta della maggior quantità di vino vegano prodotto e certificato in Friuli Venezia Giulia.

Fonte: Gazzettino Pordenone.

A Ramuscello si raddoppia la produzione di vino vegano.
Raggiunti i 10 mila ettolitri. La Cantina ha ricevuto la certificazione del Ceviq Prevista l’eliminazione di tutti i derivati animali. Un mercato in forte crescita. La Cantina produttori Ramuscello e San Vito raddoppia la produzione di vino vegano. Dalla vendemmia 2022, infatti, sono stati prodotti e certificati 10 mila ettolitri rispetto ai 5 mila 400 dell’anno precedente. Di fatto, si tratta della maggior quantità di vino vegano prodotto e certificato in Friuli Venezia Giulia. «Da molti anni la nostra Cantina cooperativa — spiega il presidente Gianluca Trevisan — è impegnata nella costante ricerca della salubrità, sia delle uve sia dei vini prodotti.

Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.

L’agricoltura eroica sta vincendo la sua sfida.
Il settore vitivinicolo conquista spazi sempre maggiori sui mercati ¦ Le opportunità dei fondi del Psr Liguria e dei grandi eventi come Vinitaly sono stati presentati ieri al convegno realizzato dalla Fondazione Carige, Bper Banca insieme all’Enoteca Regionale della Liguria con la collaborazione di Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova e Liguria Gourmet a Palazzo Doria. Al termine dell’evento è seguita la visita alla mostra “Rubens e Bacco in vino veritas” «Il settore vitivinicolo – commenta il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura Alessandro Piana – negli ultimi anni ha continuato ad accrescere il suo valore e la presenza sul mercato.

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Vigneti eroici, fondi europei per aiutare i coltivatori.
La Liguria ha deciso di dotarsi del Registro regionale dei vigneti storici ed eroici, e l’Unione Europea è pronta a sostenere con le proprie risorse l’unicità della viticoltura ligure fatta di territori strappati al mare o alle montagne, come le Cinque Terre, ma anche di alcune aree di Coronata e della Valpolcevera, così come dell’entroterra della val Graveglia o del Tigullio per restare nel Genovesato. Sono queste alcune novità emerse nel corso del convegno “Agricoltura Eroica” organizzato ieri da Fondazione Carige e Bper Banca. Per essere considerati “eroici” occorre essere stati impiantati prima de11960 per i vigneti storici, mentre si definiscono vigneti eroici quelli situati a una altitudine superiore a 500 metri o su terrazze o gradoni o con una pendenza del terreno superiore a130%.

Fonte: Secolo XIX Genova.

Vino, fino a +150% i costi per il vetro delle bottiglie.
Cresce la preoccupazione per le aziende vitivinicolo orobiche sui costi di produzione. Se infatti l’andamento produttivo dell’ultima campagna è stato buono, soprattutto dal punto di vista qualitativo, lo scenario che si sta delineando crea non poca preoccupazione tra i produttori. «Le aziende – spiega Andrea Longaretti responsabile vitivinicolo di Coldiretti Bergamo – stanno assorbendo il peso degli aumenti stellari non solo dell’energia ma anche di vetro, sughero, plastica e cartone. Solo le bottiglie hanno avuto un aumento che va dal 45% al 150%, mentre tappi, cartoni, capsule sono aumentati dal 20 al 45%».

Fonte: Eco di Bergamo.

Cittadella del vino Appaltati i lavori a un’impresa di Caiolo.
Progetto da due milioni in contrada Böcc Grande soddisfazione del sindaco Franchetti «A breve la trasformazione del nucleo storico». «Una grande soddisfazione e direi anche gioia, perché uno degli obbiettivi più importanti, e, al tempo stesso ambiziosi della mia amministrazione, vede la luce». É l’intervento di rigenerazione urbana della contrada Böcc a Castione, destinata a trasformarsi nei “Luoghi del vino di Valtellina”, il cui inizio lavori è previsto tra febbraio e marzo. La situazione Ecco perché è a dir poco raggiante il sindaco Massimiliano Franchetti nell’annunciare l’esito della gara d’appalto: «É stata fatta l’aggiudicazione definitiva dei lavori la scorsa settimana e a breve, speriamo durante questo mese, salvo imprevisti, inizieremo i lavori», destinati a trasformare l’antico nucleo storico, che si trova a pochi passi dall’auditorium comunale `Leone Trabucchi”.

Fonte: Provincia Sondrio.

Record di vendite: il vino Gavi docg spopola all’estero.
Il Gavi docg conferma il trend delle bottiglie prodotte vendute: nel 2022 quasi 15 milioni, quest’anno oltre 14 milioni, con 100 mila ettolitri di vino. Il bianco secco prodotto negli undici Comuni del Consorzio di tutela del Gavi si conferma in salute in particolare all’estero, dove viene venduta la maggior parte delle bottiglie, oltre l’85%. «Nonostante un’annata difficile e la complessità della situazione internazionale – dice il presidente del Consorzio, Maurizio Montobbio – abbiamo già imbottigliato il 92% della produzione 2021 e dato fondo alle scorte». Il prezzo delle uve e del vino sfuso si mantiene in crescita, arrivando a più del 100% dal primo accordo interprofessionale nel 2010.

Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.

Il Gavi è al top le vendite oltre i 14 milioni – Un Gavi Docg in grande salute oltre 14 milioni di bottiglie vendute.
nel 2021 quasi 15 milioni, nel 2022 oltre 14 milioni, con 100 mila ettolitri di vino. Il noto bianco secco, prodotto negli undici Comuni del Consorzio di tutela del Gavi, si conferma in salute. In particolare all’estero dove viene venduta la maggior parte delle bottiglie: oltre l’85 per cento. Il dato relativo al 2022 e le prospettive illustrate dal presidente del Consorzio, Maurizio Montobbio Un Gavi Docg in grande salute oltre 14 milioni di bottiglie vendute. Il Gavi docg conferma il trend delle bottiglie prodotte e vendute: nel 2021 quasi 15 milioni, nel 2022 oltre 14 milioni, con 100 mila ettolitri di vino.

Fonte: Stampa Alessandria.

Vino, continua la crescita del Gavi.
Prosegue il trend in crescita del Gavi docg: nel 2022 ha superato i 100mila ettolitri e i 14 milioni di bottiglie vendute. «Nonostante un’annata difficile, abbiamo già imbottigliato il 92%della produzione 2021 e dato fondo alle scorte, mantenendo in crescita i prezzi delle uve e del vino sfuso», commenta Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi.

Fonte: Stampa Nord Ovest.

La Red Bull mette le ali a Boeli il cannonau vola in Austria.
l clamore mediatico apre nuovi mercati al vino di Mamoiada. Dal fronte mamoiadino austriaco la guerra di posizione è iniziata da tempo. E malgrado le forze in campo siano al momento davvero sproporzionate, i barbarcini nel nome del vino, della terra e dei simboli identitari, ma anche dei costi importanti fin qui sostenuti per °vestire” la bottiglia di cannonau, non hanno alcuna intenzione di deporre le °armi”. Anzi le affilano nella querelle che oppone la Red Bull, multinazionale dell’energy drink con sede a Salisburgo, e la cantina Boeli del giovane Matteo Muggittu di Mamoiada a cui contestano il logo della loro bottiglia di vino “troppo simile” dicono al loro marchio.

Fonte: Nuova Sardegna.

Farmers maremmani alla Bit di Milano Venti produttori di quattro province.
Venti produttori, quattro province diverse. Tutti uniti per un unico obiettivo: cercare di promuovere e far crescere il settore agroalimentare toscano. Nasce così Farmers in Toscana, progetto guidato dalla Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese, che verrà presentato alla fiera del turismo Bit di Milano—in programma dal 12 al 14 febbraio — all’interno del terzo padiglione, nello stand di Toscana promozione turistica. Ben 20 produttori si sono uniti nel Distretto rurale della Toscana del sud per portare avanti un percorso comune nella speranza di far crescere i territori della province di Arezzo, Grosseto, Livorno e Siena.

Fonte: Tirreno Grosseto.

L’Umbria punta sul vino di qualità.
Nel 2022 forte incremento della produzione di Igp e Doc e record di riconoscimenti. L’Aur: “La strada è quella giusta” L’Umbria punta sul vino di qualità Punti di debolezza L’avere tante piccole cantine dove il concetto di marketing è estraneo. L’Umbria del vino punta sulla qualità. Aumenta la produzione di Doc e Igp, diminuisce quella dei vini da tavola, quelli ottenuti dalla vinificazione di svariate uve, senza indicazione di territorio e di annata. I numeri li fornisce l’Aur, Agenzia Umbria ricerche, in uno studio firmato da Giuseppe Coco. Nel 2022, ad esempio, i bianchi da tavola hanno avuto una produzione di circa 20 mila ettolitri contro i 95 mila degli Igp e i 142 mila dei Dop. I rossi da tavola hanno fatto registrare una produzione di circa 16 mila ettolitri contro i 134 mila degli Igp e i 120 mila dei Dop.

Fonte: Corriere dell’Umbria.

Vino e turismo, la regione sarà territorio top.- Produzione enologica: due terzi è Dop o Igp.
La qualità del vino in Umbria migliora, anche se la produzione negli ultimi due anni è calata per colpa della siccità. Più della metà della produzione è Doc, un terzo è Igp il resto quello che si dice «vino da tavola». «La realtà ci dice che gli enoturisti sono una community sempre più ampia – spiega Giuseppe Coco di Agenzia Umbria Ricerche -. Un esercito in costante crescita attentissimo alla qualità del prodotto e alla dimensione esperienziale; due elementi che fanno la differenza quando si sceglie di organizzare l’escursione, quando si accorda la propria preferenza alla cantina x o y. Inoltre, e non va trascurato, gli enoturisti hanno una notevole capacità di spesa: dai dati disponibili si evince che mediamente spendono a persona attorno ai 90 euro quando non pernottano e 200 euro quando pernottano».

Fonte: Messaggero Umbria.

La qualità del nostro vino continua a migliorare: «E un enoturista spende 90 euro al giorno».
È Michele Denegri del Cambio, in gara c’era anche Luca Ferraris La Vigna della Regina a Torino ha trovato il suo sovrano a Moncalvo. Il vigneto di Villa della Regina cambia etichetta. Da Balbiano, che l’ha gestita dal giugno 2006 fino ad oggi, passa alla Società Agricola Orsolina di Moncalvo. Il nuovo concessionario della vigna più regale d’Italia fa capo a Michele Denegri, già proprietario a Torino del ristorante Del Cambio, oltre che della DiaSorin, la più importante multinazionale italiana di biotecnologie. Tutti dettagli che si apprendono dal decreto di aggiudicazione pubblicato, sul proprio sito internet, dalla Direzione Regionale Musei Piemonte, gestore del bene demaniale che dal 1997 è patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco.

Fonte: Nazione Umbria.

Vino in flessione tra gli scaffali L’Amarone superstar negli Usa.
L’Osservatorio Uiv-Vinitaly: il 2022 chiude in negativo nel circuito retail e Gdo di Stati Uniti, Uk e Germania Vino in flessione tra gli scaffali L’Amarone superstar negli Usa Torna a crescere il mercato della ristorazione. E Veronafiere presidia con road show i principali mercati europei e dell’estremo oriente. I1 2022 chiude in negativo per il vino italiano nel circuito retail e Gdo di Usa, Regno Unito e Germania, sbocchi che da soli valgono circa il 50% delle esportazioni italiane. Nei tre top buyer, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio del Vino Uiv-Vinitaly su base Nielsen-IQ, lo scorso anno sono stati venduti 4,9 milioni di ettolitri di vino (-9% sul 2021), per valori in riduzione del 5%, a 4,7 miliardi di euro. Rispetto alle vendite 2021, manca l’equivalente di 63 milioni di bottiglie e un controvalore di 253 milioni di euro. Le performance peggiori sono targate Uk (-11% volume e -8% valore); gli Usa smorzano a-2% l’erosione in valore (2,1 miliardi), limitando la flessione a volume a -5%.

Fonte: Arena.

Vino, il ritorno dei ristoranti traina la crescita di Iwb.
Ricavi Horeca raddoppiati nel 2022. Ma l’on-fine tiene i livelli della pandemia. Italian Wine Brands si spinge oltre i 400 milioni di euro di fatturato, dopo un 2022 sull’onda del raddoppio dei ricavi tra ristoranti e hotel. Ma le vendite on-line consolidano i livelli conquistati nella pandemia. Sono anche un indicatore della ricomposizione dei canali di vendita, in un segmento come il vino, i conti preliminari 2022 di Iwb, ilgruppo vinicolo quotato in Borsa nato dal «motore» commerciale della trentina Provinco guidata da Alessandro Mutinelli, presidente e ad di Iwb, di cui detiene il 7,1%, che ha portato a bordo due anni fa il colosso veneto Enoitalia (con una «dote» di 208 milioni di ricavi) della famiglia Pizzolo, attivo tra Verona e Vicenza, che è divenuta primo azionista con il 14,8%, e che vede tra gli investitori, con il 2,9%, anche il fondo lussemburghese Hermes Linder gestito da Praude, la società di gestione fondi dell’avvocato Massimo Malvestio.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

A Casa Sanremo si brinda con le bollitine di Serena Wines.
Il prosecco ritorna al festival della canzone italiana. Le bollicine coneglianesi protagoniste ancora una volta a Sanremo. Serena Wines 1881 incontra la musica. Un grande debutto per la storica azienda di Conegliano che si lancia così nel mondo della canzone italiana e lo fa in grande stile, scegliendo il suo palcoscenico per eccellenza. Serena Wines, infatti, sarà partner tecnico di Casa Sanremo, l’area ospitalità del Festival della canzone italiana nata nel 2008 con l’obiettivo di creare un hub per giornalisti, artisti e addetti ai lavori che ogni anno confluiscono digitalmente nella cittadina ligure per l’appuntamento musicale più atteso dell’anno.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Retail in frenata, Vinitaly corre ai ripari.
Dopo il calo del 9% nei mercati top, road show in nove Paesi e tre continenti Retail in frenata, Vinitaly corre ai ripari. Bilancio 2022 negativo per il vino italiano nel circuito retail e Grande distribuzione di Usa, UK e Germania, che da soli valgono circa i150 % delle esportazioni italiane. Nei tre top buyer, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio del Vino UIV-Vinitaly su base Nielsen-IQ, lo scorso anno sono stati venduti 4,9 milioni di ettolitri di vino, equivalenti a un calo del 9% rispetto al 2021, per valori in riduzione del 5%, a 4,7 miliardi di euro. Rispetto alle vendite del 2021, manca all’appello l’equivalente di 63 milioni di bottiglie e un controvalore di 253 milioni di euro. Fra i tre mercati, le performance generali peggiori si registrano in UK (-n% volume e -8% valore), mentre gli Usa smorzano a-2% l’erosione in valore (2,1 miliardi di euro), limitando il minus a volume a -5%.

Fonte: Voce di Rovigo.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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