rassegna stampa del vino di martedì 8 novembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 8 novembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

L’asta delle botti «buone» Un brindisi alla beneficenza – Il vino buono fa «bene» e paga le scuole di quartiere.
Cifra record per la seconda asta «Barolo en Primeur» della Fondazione Cr di Cuneo Quasi 800mi1a euro già raccolti per finanziare progetti su educazione e inclusione Compratori attivissimi dal nostro inviato. Si dice che il passo più importante lungo una strada non è il primo ma il secondo, perché è lì che una partenza si trasforma in viaggio. «O nell’inizio di una tradizione – corregge uno in sala, tra i sorrisi soddisfatti di tutti quanti all’uscita – che quando si parla di vino è la parola più bella».

Fonte: Buone Notizie Corriere della Sera.

Obiettivo bio, i viticoltori tornano a “scuola”.
II progetto del Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò con l’Università Statale Obiettivo bio, i viticoltori tornano a “scuola”. Vincere la sfida del vino sostenibile. In Oltrepo ci proveranno con il progetto Biodivigna promosso dal Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano. I viticoltori e con loro anche agronomi, enologi e tecnici di cantina, torneranno sui banchi di scuola, un po’ virtualmente con 12 seminari in streaming e un po’ fisicamente con 5 lezioni sul campo.

Fonte: Giorno.

Un Pinot nero dalla patria della mitica «casalinga».
Taccuino di viaggio da una città che meriterebbe ben altra considerazione d’esser albergo della mitica casalinga che pure ha avuto un padre nobilissimo nell’espressione: Alberto Arbasino. Complice un’impeccabile manifestazione enoica ideata da Lucilla Ortani e Carlo Pietrasanta del Movimento turismo del vino lombardo, Cinquanta sfumature di Pinot Nero, ho avuto l’opportunità di scoprire una Voghera colta, intimamente magnificente e con una non comune vitalità. Basta affacciarsi nella libreria di Elisabetta Balduzzi che si è fatta anche editrice con Ticinum per comprenderlo.

Fonte: La Verita’.

Un Campaccio color rubino con note di viole.
Sono annidi fermento e di interessanti novità da quando la famiglia italo-svizzera Burkard ha acquisito le tenute Terrabianca e il Tesoro, con terreni nel cuore del Chianti Classico, a Pienza e a Massa Marittima. A breve inizierà uno studio sull’impronta del carbonio che porterà ad un’analisi approfondita delle emissioni di CO2 e delle misure da prendere per la loro riduzione all’interno della filiera agricola. Nel 2023 è previsto il restyling dell’azienda a cura dell’archistar Mario Botta, artefice di cantine straordinarie.

Fonte: Messaggero.

Visite e degustazioni per Cantine Aperte a S. Martino.
Fino a domenica 13 novembre presso le cantine associate al Movimento Turismo del Vino torna Cantine Aperte a San Martino. Riparte la tradizionale festa nelle vigne italiane tra pranzi, cene, tour e degustazioni tra i filari con il vino nuovo a fare da protagonista.

Fonte: Tempo.

Con «Appassimenti aperti» si festeggia la Vernaccia Nera.
Nelle due domenica 13 e 20 novembre si terrà a Serrapetrona (in provincia di Macerata) la 15esima edizione di «Appassimenti aperti», manifestazione organizzata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini per valorizzare il vitigno autoctono Vernaccia Nera. Degustazioni e visite in cantina.

Fonte: Tempo.

Viale Carso. L’Enoteca Benito dopo 40 anni cambia gestione.
La ristorazione romana è in continua mutazione. Nuovi locali che aprono, vecchi che chiudono oppure, nel migliore dei casi, passano di mano senza però modificare la gestione. È il caso dell’enoteca Benito in viale Carso, una sorta di «social club» di pezzi importanti di Rai, Mediaset, La 7 e giornalisti vari. Benito Paiano e la moglie Gina hanno dato da mangiare per quasi 40 anni ottimi piatti pugliesi di pronta soddisfazione a decine se non centinaia di giornalisti di Roma, in pausa pranzo. Per non parlare degli aperitivi serali, un’istituzione a Prati.

Fonte: Tempo.

La territorialità, Il vero segreto del Brunello targato Altesino.
Due donne al timone fra eleganza e passione a fortuna/casualità dell’assaggio delle anteprime di Brunello 2018 mi muove a tomare a parlare di Altesino. Nel celebrato universo vitivinicolo di famiglia Gnudi Angelini, infatti, la più piccola delle cantine i cinesi rappresenta fin dagli esordi una di quelle perle rare, magistrale intersecarsi di equilibri mistici e sovrannaturali. Del resto è difficile, quasi impossibile resistere alla verve e al fascino di Elisabetta Gnudi Angelini. Prepotentemente donna-imprenditrice, capace di reinventarsi a quarant’anni, dopo la prematura scomparsa del marito Paolo (Angelini), erede della celebre, omonima super company italiana, è arrivata a costruire il proprio sogno mattone su mattone, partendo da Borgo Scopeto (ora, oltre che cantina, celebrato relais) per poi tenacemente fiaccare la resistenza del gruppo di imprenditori milanesi che la fondò nel 1970, rilevando Caparzo, famosa per avere sdoganato la-ai tempi criticatissima – etichetta verde
Fonte: Nuova Ferrara.

In Castello per scoprire la Franciacorta.
Durante Calici d’autunno sabato a Ferrara in degustazione sei tipologie di vini Ferrara Sabato e domenica in Castello va in scena l’evento “Calici d’autunno”. Fra gli eventi proposti, sabato dalle 20 serata di approfondimento, alla scoperta del territorio, la Franciacorta, del vino, il II Castello Franciacorta, e di alcuni suoi Estense produttori. A condurre la sera Sabato sera ta la dottoressa Monica Facil numero cincani, già direttore tecnico di partecipanti del Consorzio Franciacorta, è fissato esperta conoscitrice del terri da minimo 20 torio di Franciacorta, nonché a un massimo docente Onav e delegata del di sessanta la sezione di Lecce.

Fonte: Nuova Ferrara.

«Come comunicare nel mondo dei vini».
A questo interrogativo risponderà, tra l’altro, l’agenzia spilambertese Fruitecom, società di comunicazione specializzata in foodewine, che oggi sarà protagonista a Verona per il Wine2Wine, l’appuntamento di formazione per i professionisti del settore enologico organizzato da Vinitaly e Veronafiere. Come agenzia partner, Fruitecom porterà la sua esperienza nell’intervento dal titolo «Un modello di successo: come entrare in un mercato estero e diventare brand di riferimento». L’appuntamento è in programma oggi a partire dalle 12,15 a Veronafiere.

Fonte: Resto del Carlino Modena.

La classifica mondiale di Wine Spectator: tre cantine salentine, ma la Puglia fa fatica – “Opera Wine 2023” Nell’elenco solo tre cantine pugliesi.
Leone De Castris, Tormaresca e Li Veli le etichette prescelte I produttori: «Felici del riconoscimento ma speriamo che il cerchio si allarghi presto». Centotrenta cantine italiane che “incendiano” la fantasia (e i palati) dei mercati internazionali, a partire da quello a stelle e strisce, riferimento domestico della rivista enologica più importante del mondo: e fra queste, a tenere alta la bandiera (e la fama) di una regione considerata importante per il settore in Italia, le pugliesi Leone De Castris, Masseria Li Veli e Tormaresca. La prima e la terza confermate dallo scorso anno, la seconda rientrata dopo brandelli d’assenza nella “classifica” redatta da Wine Spectator, bibbia enologica mondiale, per OperaWine 2023.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Al Faragola di Placido-Volpone i quattro grappoli dell’Ais.
È il massimo riconoscimento per i produttori di vino. La Puglia si conferma regione d’eccellenza Al Faragola di Placido-Volpone i quattro grappoli dell’Ais Faragola vince e convince ancora i palati più raffinati. Il rosato i.g.p. Puglia delle Cantine Placido-Volpone di Ordona si è infatti aggiudicato il massimo riconoscimento delle “Quattro Viti” nella nona edizione di Vitae – La Guida Vini, edita dall’Associazione Italiana Sommelier. Una fortuna per i possessori delle 6500 bottiglie prodotte nell’annata 2021 di questo vino ottenuto da Nero di Troia. Faragola, che prende il nome dall’antica villa da una tardoantica su cui si affacciano proprio i vigneti di Nero di Troia delle cantine Placido-Volpone, si presenta all’occhio con un colore rosato brillante, limpido con note rossastre. All’olfatto fruttato, armonico ed elegante con sentori di frutti rossi.

Fonte: Quotidiano di Foggia.

Coltivazione vite ad alberello, patrimonio da salvaguardare.
Oggi a Pantelleria un incontro per dialogare su passato, presente e futuro della pratica agricola che è riconosciuta Patrimonio dell’Umanità proprio in virtù delle caratteristiche intrinseche uniche Prevede la coltivazione delle uve in conche profonde circa 20 centimetri. Da sempre isola selvaggia nel cuore del Mediterraneo, unica nel suo genere, ricca di eccellenze gastronomiche e di paesaggi rurali inediti che affascinano e conquistano i viaggiatori di tutto il mondo, Pantelleria ha molto da svelare, tramandare e tutelare. Scogliere nere di pietra lavica a picco sul mare, vigneti di Moscato d’Alessandria (Zibibbo), sorgenti naturali geotermiche e reperti archeologici che testimoniano origini lontane facendone un museo diffuso a cielo aperto: la natura a Pantelleria regna sovrana ed è rappresentata dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria, che copre 1’80% della superficie dell’Isola.

Fonte: Quotidiano di Sicilia.

Debutta l’associazione dei viticoltori – La rivoluzione del vino arriva a Montespertoli.
Prima uscita ufficiale per l’associazione dei viticoltori che nel fine settimana organizza degustazioni e dibattiti sul prodotto principe. Nel calendario anche l’appuntamento con i ‘cugini’ d’Oltralpe dedicato allo Champagne. Vino e viticoltori diventano protagonisti di una «rivoluzione» nell’ambito della viticoltura, con «La Révolution à Montespertoli», un evento che si terrà I’11 e il 12 novembre nel comune noto proprio per essere uno dei più vocati per la produzione enologica della Toscana. La manifestazione, alla sua I edizione, è organizzata dall’Associazione Viticoltori di Montespertoli, realtà composta da 17 aziende che condividono alcuni principi basati sulla sostenibilità ambientale.

Fonte: Nazione Empoli.

Ecco «Maremma Amata» contro la geotermia.
II neo Comitato, nato sui territori di Magliano e Scansano, è presiduto da Clara Gentili, dell’azienda Fattoria Le Pupille e figlia di Elisabetta Geppetti. Qui ci sono eccellenze agroalimentari: una Docg, 7 Doc, 2 Igt nonché una Dop olivicola. L’incontro avvenuto a Magliano lo scorso sabato è stata l’occasione per due comuni maremmani, Magliano e Scansano, per dire no a nuovi progetti di centrali geotermiche. Un’affermazione che potrebbe sembrare superficiale visto che già entrambi i territori sono considerati Ani (aree non idonee) allo sfruttamento geotermico, ma in realtà per qualche motivo su questi due territori la Regione ha concesso la possibilità di realizzare tre pozzi esplorativi.

Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

Montalcino, le vendite del Brunello da record.
Nei primi nove mesi dell’anno si registra un +21%. II presidente del Consorzio Bindocci: «Brand sempre più riconosciuto e apprezzato». Prosegue la corsa del Brunello di Montalcino sui mercati mondiali, grazie a un prezzo medio in forte incremento, una buona tenuta dei volumi e un’ulteriore crescita nei mercati strategici, già protagonisti di un boom della domanda nel biennio precedente. Lo rileva, a pochi giorni da Benvenuto Brunello (11-21 novembre) il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha rilasciato i dati registrati dal nuovo Osservatorio Prezzi sul venduto nei primi 9 mesi di quest’anno. Secondo i dati registrati, la crescita tendenziale a settembre segna in termini di valore un +21,5%, con un balzo del prezzo medio tra prodotto di “Annata” e “Riserva” – ora vicino ai 27 euro alla bottiglia franco cantina (+14%, con punte di oltre il 24% negli Usa) – ben oltre la spinta inflazionistica.

Fonte: Nazione Siena.

Vino italiano, fatturati in calo «La filiera deve fare sistema».
A wine2wine l’indagine congiunturale dell’Osservatorio Uiv Vinitaly prospetta una fase recessiva Vino italiano, fatturati in calo «La filiera deve fare sistema» Costi per le aziende +83%; vendite previste in discesa per il 2023 Il ministro Lollobrigida: «Tutela dal governo e azioni sulle accise» L’ad Danese: con la filiera per condividere 37%, e cresce l’on trade.

Fonte: Arena.

Prosecco sui Colli Euganei il no delle aziende del Serprino – Colli Euganei alla guerra del Serprino «No all’invasione del Prosecco».
Il Prosecco rende di più, il Serprino è l’identità dei Colli Euganei. E un gruppo di aziende si schiera contro il cambio dei vigneti. Colli Euganei alla guerra del Serprino «No all’ invasione del Prosecco» Il Consorzio locale apre al gigante delle Doc. E un gruppo di soci si ribella. La trincea del Prosecco si sposta sui Colli Euganei, esplode la battaglia del Serprino. Da un lato, un gruppo di piccole cantine che difendono l’autonomia la bacca autoctona nei confronti del Prosecco. Dall’altro, il Consorzio del presidente Marco Calaon e la maggioranza dei viticoltori, rappresentati dalla cooperativa Cantina Colli Euganei di Vö, che vorrebbero ottimizzare le rendite economiche dei vigneti.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

«Il Serprino veicolato dal Prosecco Doc per rilanciare tutti i vini degli Euganei».
Dopo la raffica di dimissioni, l’ente rilancia; «I nostri Colli possono diventare immagine di bandiera per il Consorzio della Marca Renato Malaman ivo’ Un Serprino che diventi una sorta di “Cartizze” (una nicchia di qualità) perla Doc Prosecco, o un Serprino che rimanga il coccolato cucciolo di famiglia (bell’esempio di biodiversità) nell’ambito della Doc Colli Euganei? Il dilemma sembra aperto a tutte le soluzioni, dopo la dura presa di posizione di una decina di titolate aziende del territorio che hanno firmato il recesso da socio del Consorzio di tutela Vini Doc.

Fonte: Mattino Padova.

I trevigiani: «Nessuna guerra Ci è solo stato chiesto aiuto».
«Ma quale guerra di annessione… Non c’è nessuna guerra e nessuna annessione», taglia corto sulle polemiche il presidente del Consorzio di tutela del Prosecco Doc. «Non abbiamo nessuna mira espansionistica sui Colli Euganei e sul Serprino, in particolare. Gli operatori di quell’area — riferisce — ci hanno chiesto un aiuto: di poter recuperare il Glera a terra, piantato fino al 31 luglio 2018, come è accaduto da altre parti. L’autorizzazione, richiesta ai competenti uffici, è arrivata. Stop». Il presidente Stefano Zanette esprime tutto il suo stupore per le illazioni di questi giorni e ieri, riunito il consiglio di presidenza del Consorzio del Doc, ha precisato la dimensione del problema.

Fonte: Mattino Padova.

Lorenzoni si schiera «Non si ceda a lusinghe di tipo remunerativo».
VO’ Si schiera a favore del Serprino Doc il portavoce dell’opposizione in consiglio regionale, Arturo Lorenzoni. «Il Serprino ha una sua particolare storia, che va tutelata oltre che una specificità che si rifà ai nostri avi. Il Parco Colli, il cui territorio è candidato a Riserva della Biosfera Unesco, è unico a livello planetario per origine e tradizioni. Questo vino lo rappresenta in maniera degna, motivo per cui non possiamo cedere alle lusinghe di una remunerazione che, in questo momento storico, è maggiore. Non metto in discussione le difficoltà economiche di molte aziende, tuttavia il rischio è che si verifichi ciò che è accaduto in molti altri luoghi vicini: ovunque Prosecco».

Fonte: Mattino Padova.

Zanette: «Prosecco al posto del Serprino? Ce l’ha chiesto il Consorzio padovano».
II presidente dell’ente di tutela del Doc: «La richiesta parte dai Colli Euganei, non da noi». Critiche da Lorenzoni Zanette: «Prosecco al posto del Serprino? Ce l’ha chiesto il Consorzio padovano» IL CASO a quale guerra di annessione… Non c’è nessuna guerra e nessuna annessione» taglia corto sulle polemiche il presidente del Consorzio di tutela del Prosecco Doc. «Non abbiamo nessuna mira espansionistica sui Colli Euganei e sul Serprino, in particolare. Gli operatori di quell’area — riferisce — ci hanno chiesto un aiuto: di poter recuperare il glera a terra, piantato fino al 31 luglio 2018, come è accaduto da altre parti. L’autorizzazione, richiesta ai competenti uffici, è arrivata. Stop».

Fonte: Tribuna Treviso.

“Tasting Space” tornano le degustazioni guidate all’enoteca La Mia Cantina.
“Schoenheitz” in dialetto alsaziano significa “amore per le cose belle e buone”. Henri Schoenheiz Père negli anni 70 riportò la vigna nei ripidi “coteaux” di Wihr-au-Val, ma è solo nel 1980 che i primi vini portano la firma di Dominique e Henri Schoenheitz Fils, giovani vignaioli indipendenti, che intraprendono velocemente la strada della viticoltura ragionata, per creare vini che coniughino genuinità e piacevolezza. Holder, Herrenreben e Linsenberg sono i rinomati vigneti “lieux-dits” della Vallée du Munster, un mosaico geologico di diversità, “coteaux” impervi dove la coltura della vite diventa eroica e in cui i vini Schoenheitz trovano nella finezza e mineralità il comune denominatore.

Fonte: PadovaOggi.

Dal laboratorio in cantina a un gruppo di 400 persone. Lasi, l’elettronica che gioca sempre d’anticipo e crede nell’azienda «bene comune».
L’impresa dei fratelli Boggio a Gallarate si occupa di subfornitura e segue ogni fase della creazione di componenti e sistemi elettronici. La sostenibilità e la decisione di aprire il Cda e poi di diventare società Benefit: «La domanda non è perché, ma perché no. Quando vedi una cosa che ti sembra giusta la fai, ci hanno insegnato mamma e papà». In principio c’era una cantina, a Caravate. Lì alla fine degli anni Sessanta mamma Lina avvia un’attività artigianale, legata al mondo degli interruttori e alla Bticino, industria dove suo marito Mirocle è impiegato.

Fonte: Informazioneonline.it.

Vino: pronta la nuova mappa delle Contrade dell’Etna.
Si è da poco concluso un lungo e minuzioso lavoro per identificare con chiarezza e precisione i confini e la posizione esatta delle Contrade presenti all’interno del territorio di produzione dell’Etna DOC. Una vera e propria mappa, predisposta dal Consorzio Tutela Vini Etna DOC e realizzata grazie al contributo del Dipartimento Agricoltura dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana. Consente di fotografare il territorio etneo attraverso lo sfaccettato mosaico di Contrade che cingono l’area vitivinicola presente ai piedi del vulcano da Nord a Sud.

Fonte: ANSA.

Vino. Gen “Z”: Agivi, per 7 giovani imprenditori su 10 (92%) non è sufficiente l’e-commerce per i giovani consumatori.
Si declina in chiave young to young il business del vino per la Generazione Z, la fascia di consumatori under 25 che inizia ad affacciarsi sul panorama enologico made in Italy, oggi a wine2wine (Veronafiere, 7-8 novembre) sotto la lente di Agivi, l’Associazione dei giovani imprenditori vinicoli italiani di Unione italiana vini. Secondo un sondaggio realizzato dall’associazione, che ha coinvolto oltre il 65% degli associati, 8 giovani vinicoltori su 10 già riscontrano la presenza della GenZ tra i clienti. Per la presidente di Agivi, Violante Gardini Cinelli Colombini: “Si tratta di un target di consumatori nuovo ma fondamentale, un segmento di mercato di cruciale importanza per il futuro delle nostre aziende.

Fonte: Agricultura.it.

Alla scoperta della Schiava, l’antica cultivar altoatesina che regala vini eleganti e versatili.
Importante vitigno a bacca rossa del Südtirol, la Schiava si distingue per la facilità di beva e per la longevità tipica dei grandi vini. L’abbiamo degustata in due cooperative importanti del territorio: Cantine Girlan e Cantina Bolzano. Collocato tra Austria e Svizzera ma in territorio italiano, l’Alto Adige è l’emblema armonico di diverse sfumature che qui convivono e rendono questa terra straordinaria per la sua grande cultura, le bellezze naturali e – naturalmente – i grandi vini che la contraddistinguono. Come estensione, parliamo di uno dei territori vinicoli più piccoli d’Italia ma anche di uno dei più variegati, grazie alla sua posizione geografica: la viticoltura altoatesina, infatti, si estende dai piedi dei massicci alpini collocati a Nord fino ai vigneti di un paesaggio decisamente mediterraneo a Sud. Cinquemila viticoltori si spartiscono una superficie vitata di poco più di 5.600 ettari, distribuita nelle zone climatiche più disparate, su terreni diversi e a quote che variano da duecento a oltre mille metri sul livello del mare.

Fonte: La Gazzetta del Gusto.

Vino, tempesta in arrivo. Tanti elementi critici e problemi, a cui dare risposte diverse e complesse.
Da “Wine2Wine” le riflessioni della filiera. Il Ministro di Agricoltura e Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida: “il vino deve essere difeso”. Stanno tornando i tempi cupi per il vino? Le previsioni per il 2023 sono fosche, come dicono i dati dell’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv) e Vinitaly, che prevedono una diminuzione del -16% dei fatturati e 3 milioni di ettolitri di troppo (come raccontato qui). A ragionare sullo scenario paventato, dopo la brillante e fulminea presentazione dello scenario di Carlo Flamini, oggi sul palco di “Wine2Wine” a Veronafiere, è stato un parterre rappresentativo di tutta la filiera vitivinicola italiana. Sul tappeto una serie di temi spinosi, quelli di cui si parla per tutti i settori, come i costi di produzione schizzati alle stelle, il cambiamento climatico, ma anche peculiari del settore vitivinicolo, come lo squilibrio tra domanda e offerta, con le giacenze che impattano sulla valorizzazione dei prodotti e la “campagna” di criminalizzazione anche del vino come bevanda alcolica.

Fonte: WineNews.

Vino, 2023 in salita tra fatturati in calo (-16%) e minacce dalle norme su alcol e salute.
Il 2023 non sarà un anno facile per il mondo del vino. Le previsioni sono allarmanti: costi lievitati, vendite in flessione, crollo della redditività. Il surplus di costi registrato quest’anno in Italia dalle imprese – 1,5 miliardi, l’83% in più, derivanti dai soli aumenti dei prezzi energetici e delle materie prime secche, come tappi, vetro e carta – complicherà i bilanci 2022. Il margine operativo lordo è previsto quest’anno al 10%, in discesa rispetto al 25% del 2021 e peggiore anche dell’annus horribilis 2020, quando l’indicatore di redditività riscontrato era al 17%. Ma la vera doccia fredda sarà nel 2023: in uno scenario recessivo il Mol andrà in caduta libera (4%), con un fatturato, a -16%, che in molti casi non riuscirà a coprire costi in decremento (-11%) ma comunque relativamente alti. In termini monetari, la riduzione del Mol attesa per l’anno prossimo è di circa 900 milioni di euro, attestandosi così a 530 milioni di euro contro il miliardo e 400 milioni del 2022 e i 3,4 miliardi del 2021..

Fonte: Federvini.

Vino, è boom Brunello: + 21% nei primi 9 mesi. Volano prezzo medio e mercati chiave (Usa, Canada e Germania).
Prosegue la corsa del Brunello di Montalcino sui mercati mondiali, grazie a un prezzo medio in forte incremento, una buona tenuta dei volumi e un’ulteriore crescita nei mercati strategici, già protagonisti di un boom della domanda nel biennio precedente. Lo rileva, a pochi giorni da Benvenuto Brunello (11-21 novembre) il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha rilasciato i dati registrati dal nuovo Osservatorio Prezzi sul venduto nei primi 9 mesi di quest’anno. Secondo il campione, le cui imprese incidono per il 28% sul venduto della denominazione, la crescita tendenziale a settembre segna in termini di valore un +21,5%, con un balzo del prezzo medio tra prodotto di “Annata” e “Riserva” – ora vicino ai 27 euro alla bottiglia franco cantina (+14%, con punte di oltre il 24% negli Usa) – ben oltre la spinta inflazionistica. In crescita, a sorpresa per un’ultima annata (2017) non così ricca, anche i volumi, saliti del 6%. La proiezione sui 12 mesi del 2022, secondo il Consorzio, porta a un valore complessivo delle vendite di Brunello vicino ai 250 milioni di euro. In crescita anche i numeri relativi al Rosso di Montalcino, con rialzi sia in valore (+20%) che in volume (+9%)

Fonte: Agricultura.it.

Vino novello e nuovo non sono la stessa cosa: differenze e perché non vanno confusi.
In molti credono come vino nuovo e novello siano la stessa cosa: a ben vedere però non è così. In cosa si differenziano questi due prodotti e come vengono ottenuti? Mini guida per non confondersi e saperli riconoscere. Tanti erroneamente credono come il vino nuovo e il novello siano la stessa cosa. Questi due termini però, pur sembrandolo, non sono sinonimi: in cosa si differenziano e come vengono realizzate queste differenti tipologie di vino? È finalmente giunto quel periodo dell’anno.

Fonte: Cookist.

Vino: 2022 vendite in calo per volumi del 1% in valore +6% a 14,3 mld euro.
Si prospetta un 2023 faticoso per la filiera italiana del vino dopo un 2022 gia’ poco entusiasmante. A dirlo l’indagine congiunturale dell’Osservatorio Uiv/Vinitaly, presentata oggi al wine2wine di Veronafiere, nel corso del convegno di filiera che ha aperto l’evento dedicato al vino. Secondo lo studio le vendite del 2022 sono previste in calo dell’1% a volume (41,4 milioni di ettolitri), per un valore in aumento, grazie all’horeca e alla vendita diretta, del 6%, a 14,3 miliardi. E tuttavia la crescita dei costi affrontati dalle imprese (1,5 miliardi l’83% in piu’) e derivanti dai soli aumenti dei prezzi energetici e delle materie prime secche, come tappi, vetro e carta, si ripercuotera’ su di una serie di indicatori, a partire dal margine operativo lordo, previsto quest’anno mediante intorno al 10%.

Fonte: Borsa Italiana.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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